n. 5 2012 - Alpesagia

Maggio 2012 Alpes 43
unione al Museo Tiranese, di un agile
volumetto che permette al visitatore
di conoscere questo aspetto, oggi un
poco accantonato, della città. Si è così
definito un percorso, con talune varianti,
che dalla Piazza Cavour giunge
sino a Madonna ed a Santa Perpetua,
toccando palazzi e mura, antiche porte
e ruderi di castelli e torri. Senza dimenticare
la Caserma del mitico Battaglione
Tirano, purtroppo oggi trasformata
nella sede di un istituto di credito, la
cui lunga storia è però ricordata da
una targa. Non manca una visita al cimitero
della città ove parecchie tombe,
alcune non senza un afflato monumentale,
ricordano caduti e glorie tiranesi,
dal Risorgimento alla Grande Guerra.
La ricostruzione dell’andamento delle
mura sforzesche, tracciate su foto appropriate,
ha permesso di individuare
brani riconoscibili ancora oggi delle
muraglie e quanto il loro andamento
abbia condizionato le costruzioni successive.
La guida “Tirano città militare” sarà distribuita nelle scuole,
indi sarà disponibile per i cittadini presso il Comune.
Successivamente sarà messa in vendita per i visitatori presso il Museo Tiranese.
Portale di Palazzo Salis
A sinistra: Porta Poschiavina
Ora non resta che sperare che il Comune
di Tirano ed il Museo possano
trovare, in questi tempi difficili, le risorse
per un secondo volumetto, dedicato
ai dintorni della città, dal Forte
Canali al Sasso del Gallo, da Trivigno
a Lughina.
Tutte località che, specie durante la
Grande Guerra ebbero una funzione
precisa nell’ambito della difesa della
conca tiranese. Si attiverebbe così non
solo un turismo storico nella città, ma
pure un escursionismo culturale negli
immediati dintorni, alla ricerca di trincee,
mulattiere e cannoniere dimenticate
che facevano dello Sbarramento
del Poschiavino (questo il nome ufficiale
delle difese di Tirano) un potente
baluardo della nostra difesa durante la
Grande Guerra. ■