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n. 5 2012 - Alpesagia

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50 Alpes Maggio <strong>2012</strong><br />

Orgoglio e superbia<br />

non sono sinonimi<br />

di Sergio Pizzuti<br />

Un famoso Presidente degli Stati<br />

Uniti, Eleanor Roosevelt, disse<br />

una frase rimasta nella storia:<br />

“Nessuno può farvi sentire<br />

inferiore senza il vostro consenso”.<br />

Ognuno deve difendere in privato e in<br />

pubblico la propria dignità. Essendo la<br />

dignità la condizione di chi è o si rende<br />

meritevole del massimo rispetto, di ciò<br />

che comporta onori, preminenze e autorità,<br />

ne consegue spiegare la differenza<br />

che c’è tra orgoglio e superbia. Secondo<br />

uno dei primi dizionari dei sinonimi e<br />

contrari (1990), il dizionario spiegato di<br />

Gianni Cesana, risulta che “la superbia<br />

è una esagerata stima di sè, per lo più<br />

mostrata con atteggiamenti sprezzanti,<br />

come è dimostrato dalle frasi come “un<br />

uomo pieno di superbia”, “montare in<br />

superbia”, “la sua superbia gli ha alienato<br />

ogni simpatia”, l’orgoglio è talvolta<br />

più che superbia. La superbia si gonfia<br />

di quello che è e tende in alto, l’orgoglio<br />

è tanto pieno di sé che si contenta<br />

dell’esser suo e non sa vedere più in là;<br />

orgoglio è molto più che alterigia (che è<br />

più prossima alla superbia: è manifestazione<br />

odiosa della superbia iinteriore)”.<br />

Addirittura secondo Gilberth Keith Chesterton<br />

“l’orgoglio è un veleno così mortale,<br />

che non solo avvelena le virtù, ma<br />

anche gli altri vizi” e secondo Benjamin<br />

Franhlin “l’orgoglio fa colazione con<br />

l’abbondanza, pranza con la povertà e<br />

cena con l’infamia”.<br />

Non sono d’accordo su questi concetti<br />

negativi sull’orgoglio espressi dai suddetti<br />

autori perchè ritengo in poche parole<br />

che l’orgoglio è difensivo, mentre la<br />

superbia è offensiva. La mia opinione la<br />

baso su quanto ha scritto Ippolito Nievo,<br />

secondo cui “Non v’ha orgoglio che<br />

supera l’orgoglio degli umili”. Secondo<br />

molti orgoglio è sinonimo di grande<br />

stima di sè, di fierezza; l’orgoglioso è persona<br />

che ha motivi di vanto, di gloria,<br />

di onore, ma non è vanitoso.<br />

Certo occorrono doti, per praticare<br />

l’orgoglio, che non tutti possiedono, e<br />

per prima la capacità di soffrire senza<br />

tradirsi, senza un muscolo del viso. “Secondo<br />

questo scrittore la superbia è la<br />

cugina stupida dell’orgoglio”, e “l’orgoglio<br />

è un vizio solitario. Esige un prezzo<br />

molto alto da pagare, perchè non si<br />

può dividerlo con nessuno: è come un<br />

segreto incofessabile”. E Jane Austen<br />

nel famoso libro “Orgoglio e pregiudizio”<br />

ha scritto: “Vanità e orgoglio sono<br />

due concetti ben diversi, sebbene i due<br />

termini vengono spesso usati come sinonimi.<br />

Si può essere orgogliosi senza<br />

essere vanitosi.<br />

L’orgoglio si collega piuttosto all’opinione<br />

che abbiamo di noi stessi, la<br />

vanità è ciò che desidereremmo fosse<br />

l’altrui opinione. “Qualcuno collega<br />

l’orgoglio all’umiltà, basandosi sulle<br />

frasi di Coleridge (“E il Demonio sorrise,<br />

perchè il suo peccato prediletto /<br />

è l’orgoglio che scimmiotta l’umiltà”),<br />

e di Montaigne (“Si può essere umili<br />

per orgoglio”), anche perchè l’umiltà<br />

è una virtù che, quando uno crede di<br />

averla non è più umile, ma ciò non è<br />

vero, in quanto, come scrive Carlo Castellaneta,<br />

“l’orgoglio è il più costoso<br />

dei sentimenti, anzi è il lusso supremo.<br />

Se decido di farne uso devo sapere che,<br />

per non piegarmi di fuori, mi piegherò<br />

di dentro, mi attorciglierò su me stesso,<br />

mi morderò a sangue le labbra. Questi<br />

sono gli spasmi dell’orgoglio. Chi non è<br />

disposto a pagarli, meglio che rinunci”.<br />

L’unica cosa vera è che con l’orgoglio ci<br />

si difende, anche se si soffre, mentre con<br />

la superbia si offende anche.<br />

Basta ora con le citazioni e gli aforismi<br />

e parliamo della superbia e delle<br />

differenze con l’orgoglio. Per superbo<br />

s’intende chi è smodato della propria<br />

eccellenza e di ciò che possiede. Superbus<br />

è un aggettivo latino, che deriva<br />

da un più antico “superbhos”, composto<br />

da “super” e da “bho”, che ha<br />

una radice indoeuropea “bhewe”, che<br />

significa germogliare, crescere in modo<br />

tale da ostentare la propria bellezza o<br />

magnificenza . Certamente superbo per<br />

“assai bello” è antica voce che poi si è<br />

andata estendendo anche al compiacimento<br />

di qualcosa o di qualcuno (vedi<br />

Iacopone da Todi nel 1306), nel senso<br />

di arroganza. Santa Caterina da Siena<br />

diceva: “Tutti i vizi sonno conditi dalla<br />

superbia sì come le virtù sono condite<br />

e ricevono vita dalla carità” e Isaak<br />

Asimov scriveva “Quanto darei per uno<br />

spillo che facesse sgonfiare l’arroganza”,<br />

per arrivare a far pensare al santo Jean-<br />

Baptiste Vianney: “Il superbo finge di<br />

disprezzarsi per essere lodato”.<br />

Quest’ultima dice tutto superbia, ma<br />

addirittura Benjamin Whichcote ha<br />

scritto “Nessuno è così vuoto come chi<br />

è pieno di sè”. Quindi il superbo è vanitoso,<br />

insaziabile e forse vuoto, come<br />

“le spighe vuote tengono la testa alta”,<br />

secondo Georg Christoph Lichtenberg.<br />

Non dimentichiamo quanto ha scritto<br />

detto Emilio De Marchi nel suo libro<br />

“Demetrio Pianelli”: “La superbia è il<br />

cavallo dei ricchi. La povera gente è<br />

fin troppo onore quando va a piedi” e<br />

quanto ironicamente ha detto nei suoi<br />

“100 proverbi” Marcello Marchesi, “<br />

La superbia andò a cavallo e tornò in<br />

yacht”.<br />

Concludendo, dopo tante citazioni,<br />

mi vien da dire: dobbiamo essere tutti<br />

noi un po’ orgogliosi, e non superbi, in<br />

quanto il mio pensiero è questo:<br />

“Sentire fortemente i propri meriti,<br />

e difendere la propria dignità,<br />

è mero orgoglio.<br />

Sembra simile la superbia,<br />

ma verso il prossimo<br />

risulta tracotanza,<br />

fino alla provocazione”.<br />

In poche parole l’orgoglio e la dignità<br />

non hanno prezzo. Una persona vale<br />

quanto la sua parola data (e mantenuta).<br />

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