Ingegneri e Costruttori 2011-11.pdf - Associazione Industriali della ...
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“Così siamo<br />
intervenuti<br />
su Ponte Pusterla”<br />
L'intervento tecnico su Ponte Pusterla<br />
spiegato dall'impresa di costruzioni<br />
che lo ha realizzato<br />
Al geom. Gianbaldo Rigon, responsabile di commessa<br />
per la Costruzioni Miotti S.p.A. (l’impresa che ha<br />
svolto i lavori su Ponte Pusterla), il compito di raccontare<br />
le fasi salienti dell’intervento.<br />
“La prima cosa che abbiamo valutato è che il cronoprogramma<br />
previsto nel progetto non poteva farci<br />
rispettare i tempi, perché l’ambito di intervento veniva<br />
suddiviso in 2/3 e 1/3, ossia prima si doveva operare<br />
e finire i due terzi <strong>della</strong> larghezza del ponte e poi<br />
successivamente completare la parte rimanente, per<br />
il fatto che il ponte doveva rimanere sempre aperto al<br />
transito dei pedoni. All’avvio del cantiere abbiamo così<br />
proposto la creazione di una passerella sopraelevata<br />
rispetto al piano stradale e a sbalzo, in modo da poter<br />
operare anche sotto l’impalcato e dare modo ai pedoni<br />
di transitare, con la possibilità così di avere un’unica<br />
soluzione di continuità nei getti e nel varo delle travi”.<br />
“Lo scavo per lo svuotamento del ponte era un’altra<br />
incognita – prosegue Rigon - non avendo nessuna<br />
conoscenza su quello che avremmo trovato. I sondaggi<br />
effettuati ci davano una stratigrafia limitata e<br />
molto variegata nel materiale. In effetti questa fase di<br />
lavoro ha richiesto il maggior tempo, in quanto non si<br />
poteva operare come un normale cantiere: si doveva<br />
proseguire seguendo le murature e i volti presenti nella<br />
sezione del ponte senza utilizzare macchinari pesanti,<br />
ma bensì molto scavo a mano per non compromettere<br />
le strutture. Dopo aver iniziato lo scavo e intuito il<br />
tempo necessario nel progredire con la pulizia <strong>della</strong><br />
pietra, è emersa l’esigenza di dover approntare un’ulteriore<br />
squadra che andasse a realizzare le opere di<br />
rinforzo e di risanamento delle strutture del ponte.<br />
La scelta <strong>della</strong> passerella in questa fase è risultata<br />
Restauro/33<br />
vincente, il poter operare e avere l’intera larghezza<br />
del ponte ci ha permesso di avanzare con le due fasi<br />
senza rallentare il programma lavori”.<br />
“Il varo delle travi è stato un altro tassello vincente<br />
per il rispetto del cronoprogramma lavori consegnato<br />
alla committenza. In fase di programmazione si è<br />
deciso di assemblare le travi in campate da 25 e 31<br />
metri con pacchetti di travi collegate tra di loro con<br />
larghezza variabile a seconda <strong>della</strong> posizione. Questa<br />
scelta ha portato in centro a Vicenza degli automezzi<br />
speciali sia per lunghezza sia per le portate: per scaricare<br />
dall’autocarro le travi e collocarle sulle pile si è<br />
utilizzata un’autogru <strong>della</strong> portata di 2000 quintali.<br />
Con la scelta di assemblare in officina le travi il tempo<br />
di posa dell’impalcato è stato ridotto a soli 6 giorni<br />
contro un tempo preventivato di 20 giorni. Il tempo<br />
impiegato per la costruzione <strong>della</strong> passerella era stato<br />
così recuperato”.<br />
Terminata la costruzione dei marciapiedi è iniziata<br />
la posa del porfido. Questa lavorazione, che è andata<br />
a sostituire la bitumatura inizialmente prevista, ha<br />
comportato un allungamento dei tempi di 9 giorni.<br />
Ultimati infine i collegamenti dei sottoservizi ai lati<br />
del ponte in Contra Pusterla e in Contra’ Chioare,<br />
si sono bitumati i tratti interessati dagli scavi alle<br />
estremità del ponte.<br />
“In 115 giorni di cantiere – conclude Rigon - non si<br />
è verificato alcun infortunio e si è cercato di rendere<br />
minimo il disagio per i residenti e i commercianti”.