Ingegneri e Costruttori 2011-11.pdf - Associazione Industriali della ...
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PrimoPiano/8<br />
Prevenire il rischio idrogeologico/1<br />
Un progetto per<br />
l'invaso sul Tesina<br />
Firmato tra <strong>Associazione</strong> <strong>Industriali</strong>, Regione e Comune di Torri di Quartesolo un<br />
Protocollo d'intesa per la progettazione preliminare <strong>della</strong> “cassa di espansione” del fiume<br />
Tesina a Torri. Confindustria Vicenza finanzia la progettazione dell'invaso.<br />
Dopo l'alluvione dell'anno scorso, l’Ordinanza<br />
del Presidente del Consiglio dei Ministri del<br />
13 novembre 2010 ha delineato due principali<br />
fasi di azione: l’immediata messa in sicurezza dei<br />
territori colpiti e la predisposizione, anche per stralci<br />
successivi, di un piano di interventi per il superamento<br />
dell’emergenza. Della prima fase fanno parte sia gli<br />
interventi di “somma urgenza” - eseguiti per rimediare<br />
alle “rotture” degli argini, collassati a causa dell’eccezionale<br />
pressione <strong>della</strong> mole d’acqua riversatasi nei<br />
fiumi e nei torrenti – sia le ulteriori opere di rinforzo<br />
e rialzo degli argini e la realizzazione o il recupero delle<br />
difese “di sponda” dei corsi d’acqua, che gli Uffici dei<br />
Geni Civili e i Consorzi di Bonifica hanno realizzato<br />
nel corso di quest’anno.<br />
L’insieme di questi interventi, però, non può dirsi risolutivo:<br />
ha consentito, al più, di riportare la situazione<br />
di “insicurezza idraulica” di buona parte del Veneto<br />
nelle condizioni esistenti al 31 ottobre 2010.<br />
L’effettiva riduzione del rischio idraulico, per puntare<br />
possibilmente alla sua radicale eliminazione, richiede<br />
l’attuazione di tutti gli interventi previsti dal “Piano<br />
delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio<br />
idraulico e geologico”, redatto sulla base dell’Ordinanza<br />
del Presidente del Consiglio, che prevede una serie<br />
di interventi strutturali per l’importo complessivo di<br />
2,7 miliardi di euro (di cui 2,6 riguardanti il dissesto<br />
idraulico, e il resto per il dissesto geologico e per il<br />
dissesto idraulico-forestale).<br />
Il piano di intervento <strong>della</strong> Regione<br />
A fronte delle limitate risorse economiche disponibili,<br />
il Commissario straordinario per l’emergenza alluvione<br />
e la Regione Veneto hanno deciso di attribuire “Priorità<br />
1” ad alcuni interventi strutturali considerati sicuramente<br />
efficaci nella riduzione del “rischio idraulico”.<br />
Di qui la Deliberazione <strong>della</strong> Giunta Regionale del 5<br />
luglio <strong>2011</strong> che ha individuato 11 “bacini d’invaso”<br />
(detti anche “casse di espansione”), finalizzati a “laminare”<br />
i colmi di piena” dei corsi d’acqua maggiormente