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Luglio 2006 SPECIALE BELSITO SPECIALE BELSITO Luglio 2006 dirama le iniziative per un ampio raggio di territorio. Anche per quanto riguarda l'arte, Belsito fa registrare numerosi poiché, ormai da qualche anno, è presente ed attiva nel territorio una compagnia teatrale. Grande importanza, nella program- mazionedell'amministrazione comunale, è stata conferita al ruolo educativo della scuola. I nuovi edifici scolastici di Belsito sono organizzati ed efficienti in tutti i settori; degni di particolare rilievo la mensa scolastica, la cura per l'am- biente, e la presenza - nel rivestimento dell'edificio - di pannelli solari, collocati per l'assorbimento dell'e- nergia solare alternativa; pennellatura che è stata collocata anche presso gli impianti sportivi. Diverse sono poi le attività extra- scolastiche; dal mese di aprile - partecipando ad una iniziativa organizzata dall'associazione culturale “Raggio di Sole”, il Comune ha promosso dei corsi gratuiti di inglese e di chitarra, per i bambini residenti. Le lezioni, che hanno CALABRIA CAL Produttiva ABRIA Produttiva pazione, si sono svolte di pomeriggio presso la Biblioteca Comunale “Italo Ferri”. Un altro appuntamento fisso per i bambini di Belsito sono sicuramente le “Olimpiadi dei Giochi Tradizionali”, l'iniziativa sostenuta dall'amministrazione comunale che, con l'organizzazione dei famosi CALABRIA CAL Produttiva ABRIA Produttiva e consueti giochi popolari, tiene impegnati i bambini per tutta la durata dell'estate. Durante la bella stagione, Belsito, come tutti i paesi montani calabresi, si trasforma, si anima della presenza degli emigranti che ritornano nel paese natio e si veste di festa. Ogni anno sono organizzate sagre, spettacoli teatrali e musicali, fiere e avvenimenti sportivi. L'Amministrazione Comunale non ha ancora potuto definire un programma preciso per l'estate, ma sicuramente una visita, sia di giorno sia notturna, non deluderà il visi- tatore in cerca di riposo o di divertimento; di relax ed aria pura, da respirare a pieni polmoni. Nel suo piccolo, la graziosa Belsito accontenta proprio tutti. 78 79
Luglio 2006 SPECIALE LIMBADI SPECIALE LIMBADI Luglio 2006 chiesa di S. Pantaleone chiesa dellʼAddolorata Le tradizioni economiche e religiose L'economia di Limbadi è, come per la maggior parte dei territori calabresi, fortemente legata alle attività agricole (produzioni di vino, olio e agrumi). Una parte delle risorse, tuttavia, dipende da importanti aziende sviluppate sul territorio, tra cui la distilleria Caffo, attiva dal 1915, che produce il ben noto Amaro del Capo, liquore molto apprezzato in tutta Italia, il limoncello e l'ormai famosa Liquorice, bevanda a base di liquirizia che è immessa in un mercato internazionale. Diverse sono, poi, le aziende addette alla produzione di largo consumo, come aziende avicole e frantoi, nonché di materiali diversi, come alluminio e legno. Diminuiscono, però, le attività del settore artigianale, riflesso di un problema che investe tutto il territorio nazionale. Non mancano, invece, le attività legate ai servizi turistici, produttive soprattutto nei mesi estivi. Una realtà economica interessante sul territorio di Limbadi è poi il “Feudo Montalto Golf Club”, un campo da golf internazionale a nove buche frequentato tutto l'anno da sportivi di tutta Europa. Anche Limbadi, come ogni altra realtà storica e urbana del territorio calabrese, ha le sue tradizioni, la sua cultura, che si riscontrano nella vita quotidiana dei suoi abitanti, nelle ricorrenze religiose e mondane, negli edifici che testimoniano i costumi di un popolo. Una tradizione antica e rinnovata vuole che San Pantaleone fosse eletto protettore dei limba- desi e patrono della città, a seguito di un'alluvione che minacciò seriamente il paese. Molti anni fa, alla minaccia del funesto evento meteorologico, la comunità limbadese decise di portare in processione la statua del santo, invocandone la protezione. Non appena la statua fu portata fuori dalla chiesa, la pioggia cessò. L'evento ha dato origine alla celebrazione di San Pantaleone il povero, la prima domenica di maggio, da qualche anno spostata all'ultima domenica di luglio. Durante la celebrazione del 27 luglio, una delegazione dell'amministrazione comunale offre un cero al santo come segno di devozione di tutta la cittadinanza. La domenica successiva si svolge una processione, durante la quale i devoti seguono la statua scalzi e con una corona di spine sul capo. I monumenti e i luoghi dell'arte La chiesa dedicata a San Pantaleone ha una struttura, con pianta rettangolare, che mostra mescolanze di stile romano, arabo e bizantino. A lato della facciata, molto elaborata, si erge il campanile, con finestre ad arco, l'orologio e una cupola in stile moresco. All'interno, sull'altare principale, vigila la statua di San Pantaleone, del quale sono custodite le reliquie, mentre la sua vita è narrata sulle tele che decorano le pareti delle due navate laterali. Di notevole importanza è anche la chiesa di Maria SS. Addolorata. La data di costruzione rimane sconosciuta, ma è certa la sua demolizione nel 1828 e CALABRIA CAL Produttiva ABRIA Produttiva la successiva ricostruzione. La chiesa ha, però, subito ulteriori interventi. La facciata si presenta in stile gotico bizantino, affiancata da due torri campanarie. Dietro l'altare dell'unica navata si trova, insieme alla statua della Madonna Immacolata, un affresco rappresentante due schiere di angeli in adorazione, sormontato da un soffitto in legno. Il paese ospita numerosi altri edifici religiosi, sparsi fra il centro e le frazioni. Nella chiesa dedicata alla Madonna del Carmelo l'altare ha come base un ceppo di ulivo, mentre alle spalle si trova la statua della Madonna. Nella chiesa della Madonna della Romania, invece, la statua che troneggia sull'altare è un raro esempio di Vergine nera, inserita in un elaborato complesso marmoreo. La chiesa è in stile barocco e conserva al suo interno un antico fonte battesimale. Durante le celebrazioni che avvenivano in questa chiesa, fino a poco tempo fa era utilizzata una croce d'argento. In seguito ad un restauro avvenuto a Firenze, le autorità competenti hanno svelato il valore artistico ed economico della croce. Soltanto tre croci simili esistono in tutta Italia. Quella presente nella chiesa di Motta è una di quelle. Ci sono, poi, le chiese di San Nicola, dell'Immacolata, di Maria SS. della Neve e dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria. Infine, il Santuario della Santa Croce, che espone sull'altare un crocifisso, cui è legata una storia particolare. La croce sembra sia stata portata a Limbadi intorno alla metà del Novecento da madre G. F. CALABRIA CAL Produttiva ABRIA Produttiva Ferrari, fondatrice di un Ordine di Suore Missionarie Francescane. Nel 1991, il braccio trasversale della croce fu staccato per essere utilizzato nel presepe allestito dalle suore, nel cui istituto si trovava la croce. Fu questa l'occasione in cui venne scoperta una lettera di madre Ferrari. In essa era scritto che la croce era stata offerta alla comunità di Motta Filocastro per la sua venerazione alla Santa Croce. In seguito, il crocifisso fu trasferito nella chiesa sulla collina di Santa Croce. Nei pressi di Motta Filocastro sono ancora visibili i ruderi del convento dei Cappuccini, dove un tempo, ad opera di padre Ludovico Comi, ebbe origine la Regola dei Cappuccini. La tradizione religiosa di Limbadi è ricca ed interessante è anche l'aspetto paesaggistico. A Motta Filocastro si trova il Tocco, un balcone con vista panoramica sulla piana di Gioia Tauro. Da questo luogo suggestivo, lo sguardo abbraccia una porzione di territorio molto vasta che va dall'Aspromonte al mare. L'ingresso è impreziosito dalla presenza di due colonne granitiche. Secondo la tradizione, il Tocco era un'antica postazione militare dove i cavalieri si alternavano nei turni di guardia. Altra caratteristica locale è la cosiddetta “Via dei mulini”. Una passeggiata tra le zone verdi di Limbadi porta alla scoperta dei numerosi mulini ad acqua che si trovano disseminati sul territorio. Preziose testimonianze di un'economia scomparsa, i mulini sono nascosti tra la folta vegeta- 73
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