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Rivista giuridica telematica - Numero speciale.pdf - CSDDL.it

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Dir<strong>it</strong>to dei Lavori Anno VI n. 1, gennaio 2012<br />

officinis poliunt, faciem laxis vesicis inligant, ne in respirando pernicialem pulverem trahant<br />

et tamen ut per illas spectent” (Plinio il Vecchio 40 ), e con il tentativo di ev<strong>it</strong>are di disperdere<br />

nell’ambiente i vapori nocivi conseguenti alla fusione dei metalli 41 .<br />

Ippocrate, medico greco (460-377 a.C.) e Galeno, medico e filosofo greco (129-200 d.C.),<br />

e già in quel periodo, erano iniziati gli studi sulle tecnopatie 42 , con la dettagliata descrizione,<br />

con consapevolezza risalente ad un periodo più remoto, del rischio legato alle diverse attiv<strong>it</strong>à<br />

lavorative, e della necess<strong>it</strong>à dell’anamnesi, ai fini della diagnosi e della prognosi.<br />

2.3. Il periodo medievale<br />

Dopo la caduta dell’Impero Romano e nel corso del Medioevo, l’utilizzo dell’amianto<br />

venne accompagnato da fantasiose leggende, tanto che Carlo Magno (742-814) aveva<br />

l’ab<strong>it</strong>udine di impressionare i suoi osp<strong>it</strong>i, o impaurire i suoi nemici in battaglia, utilizzando<br />

una tovaglia di amianto, che non bruciava, e Marco Polo 43 (1254-1324) ci ha descr<strong>it</strong>to come gli<br />

alchimisti e i popoli orientali definissero l’amianto come “telo di salamandra” per le sue<br />

proprietà ignifughe, e le ab<strong>it</strong>udini di questi ultimi di fabbricare dei teli che venivano pul<strong>it</strong>i<br />

con il fuoco anziché con l’acqua: “Anche vi dico che a Roma hae una di queste tovaglie, che’l<br />

Gran Cane mandò per gran presente, perché il sudario del nostro Signore vi fosse messo<br />

entro” 44 ; mentre i cinesi lo definivano “pietra del diavolo”, per gli scenari infernali che<br />

richiamava, per essere resistente alla fiamma.<br />

Tra il ‘400 e il ‘500 c’è un salto di qual<strong>it</strong>à tecnica nell’industria mineraria e metallurgica,<br />

che trasforma il minerale in manufatti, oggetto di commerci e scambi con conseguente<br />

produzione di ricchezza e capac<strong>it</strong>à di finanziare le pol<strong>it</strong>iche di alcuni regni 45 e nel ‘600<br />

l’amianto veniva utilizzato anche per la preparazione di medicine 46 per la cura delle ulcere<br />

trofiche, della scabbia, della tinea ecc.., e così fino agli anni ’60 del secolo scorso, per la<br />

polvere contro la sudorazione dei piedi e la pasta dentaria per le otturazioni 47 .<br />

Gli scienziati dell’epoca si dividevano perché alcuni sostenevano che l’amianto fosse un<br />

minerale, altri che appartenesse al regno vegetale, per la capac<strong>it</strong>à di essere tessuto, e si<br />

estraeva anche nelle miniere s<strong>it</strong>uate nella regione del Sinkiang Uighur, provincia autonoma<br />

nel nord-ovest della Repubblica Popolare Cinese, posta a sud di Kazakistan e Mongolia, con un<br />

alone di leggenda che lo continuava a circondare 48 , poiché già dal mondo Classico ogni attiv<strong>it</strong>à<br />

nel sotterraneo incuteva timore, e per il fatto che le miniere fossero “coltivate”, si era<br />

diffusa la credenza che l’amianto nascesse dalla terra 49 .<br />

Già nel 1720, nella Russia degli Zar, e nella Regione degli Urali centrali, si estraeva e<br />

lavorava l’amianto, utilizzato per grembiuli, guanti, cappelli e per manufatti e impianti<br />

40<br />

Secondo Plinio Gaio (1988), Hist. Nat., XXXIII, 40, Einaudi Ed., Torino, 1988. Gaio Plinio Secondo, detto Plinio<br />

il Vecchio, riferisce che gli addetti alla lavorazione del minio (polvere rossa cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da miscela di ossidi di<br />

piombo, chiamata dai Greci “cinabro”) si fasciavano il viso con membrane di vesciche allentate, per non assorbire<br />

respirando quella polvere nociva e per aver modo tuttavia di guardare attraverso di esse: “qui minium in officinis<br />

poliunt, faciem laxis vesicis inligant, ne in respirando pernicialem pulverem trahant et tamen ut per illas spectent”.<br />

41<br />

Id., Hist.Nat.,XXXIV,50 §167 ,Einaudi Ed.,Torino 1988.<br />

42<br />

C.Brillante, O.Galeazzi, D.Siviero, Sintesi storica delle malattie professionali nel periodo egiziano e nel periodo<br />

greco-romano, Atti del XXXIV Congresso Nazionale di Storia della Medicina del 1989, Messina 1992.<br />

43<br />

Il suo “Il Milione” contiene alcune osservazioni molto accurate circa le caratteristiche dell’asbesto, ma al tempo<br />

stesso compaiono considerazioni assolutamente fantasiose, tale da non farlo r<strong>it</strong>enere un testo scientifico.<br />

44<br />

Marco Polo, Milione,XLVIII, Einaudi Ed., Torino 1954.<br />

45<br />

F.M.Vanni, Il segno dei mercanti,Nuova Grafica Fiorentina, Firenze 1995.<br />

46<br />

A.Boetii de Boodt, Gemmarum et lapidum historia, Wechelianis Ed., Hanoviae 1609 - F.Micheli (Prof. Medicina<br />

R. Univers<strong>it</strong>à Torino), voce “Boodt”, Enciclopedia <strong>it</strong>aliana di scienze, lettere ed arti,vol.VII, Ist.Giovanni Treccani,<br />

Roma 1930.<br />

47<br />

M. Masi, A. Corongiu, (2005) - Amianto - Manuale di bonifica- Analisi del Rischio Metodi di intervento.<br />

Tipografia del Genio Civile, Roma, 141 pp.<br />

48<br />

Mircea Eliade, Arti del metallo e alchimia, Boringhieri,61-8826-5,Torino 1982.<br />

49<br />

Così come sosteneva già Aristotele (filosofo greco, 384-322 a.C..<br />

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