6 01 Ovidio Fasti Venezia, Baptista de Tortis, 1482 6 02 Blondus ...
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165<br />
Libri antichi<br />
733 (Milano. Università <strong>de</strong>i Perucchari)<br />
Statuti, ordini, e privilegi concessi dall’Eccellentiss. Senato havuta prima l’Informatione <strong>de</strong>ll’Illustriss. Sig.<br />
Vicario e Tribunale di Provisione, et il voto <strong>de</strong>l Regio Fisco alla ven. Scuola <strong>de</strong>l glorioso annachorita padre<br />
e confessore S. Onofrio <strong>de</strong> SS. Peruccati<br />
Senza note tipografiche (ma Milano, 1704)<br />
In-4° piccolo; 24 pp.; al frontespizio vignetta raffigurante S. Onofrio; esemplare non legato. Statuti <strong>de</strong>ll’università o corporazione<br />
<strong>de</strong>i confezionatori di parrucche <strong>de</strong>lla città di Milano e <strong>de</strong>i borghi circostanti, emanati il 27 settembre 1704. Edizione originale<br />
e rara. Per ‘l’esercizio e il <strong>de</strong>coro <strong>de</strong>lla professione’ <strong>de</strong>i perucchari, il Senato cittadino, sentito il parere <strong>de</strong>l Vicario di Provisione,<br />
<strong>de</strong>ci<strong>de</strong> di istituire l’università <strong>de</strong>i perucchari e di porla sotto la protezione di S. Onofrio. Tutti i maestri e fabbricatori di parrucche<br />
‘che hanno bottega o che fanno tal professione in casa’, dovranno essere iscritti a questa università e potranno esercitare<br />
la professione solo dopo essere stati esaminati dal priore, dal sindaco e da due consiglieri <strong>de</strong>ll’università. A partire dall’anno di<br />
istituzione <strong>de</strong>ll’università, uno si potrà consi<strong>de</strong>rare ‘maestro’ solo dopo essere stato lavorante per cinque anni sotto un altro maestro<br />
e dopo aver dimostrato di saper confezionare una parrucca ‘dal principio al fine’. Vengono fissate le somme da pagare per<br />
entrare nell’università <strong>de</strong>i perucchari, le modalità di elezione <strong>de</strong>l priore, <strong>de</strong>l sindaco e <strong>de</strong>i consiglieri, la durata <strong>de</strong>lle loro cariche, le<br />
multe in caso di varie ina<strong>de</strong>mpienze. Le parrucche potranno essere fabbricate solo a Milano; si vieta l’importazione di parrucche<br />
‘forestiere’. Le parrucche dovranno essere fabbricate con capelli ‘boni’, ‘non altre volte usati, ma netti e mondi’ e non si potranno<br />
usare peli di capra o di cavallo.<br />
€ 100,00<br />
734 (Roma. Acca<strong>de</strong>mia nazionale di San Luca)<br />
Il lotto è costituito da tre opere in edizione originale particolarmente interessanti per la storia <strong>de</strong>ll’Acca<strong>de</strong>mia <strong>de</strong>l Disegno di San<br />
Luca, tutte con raffinate antiporte allegoriche incise su rame; la prima e la terza accompagnate anche da altre incisioni su rame.<br />
E’ interessante rilevare come l’emblema <strong>de</strong>ll’Acca<strong>de</strong>mia inciso nella prima opera a p. 7 su disegno di quel fine disegnatore per<br />
incisioni che fu Domenico Campiglia (1692-1772?) presenti notevoli differenze rispetto a quello disegnato da Francesco Preziado<br />
(1713-1789) nella terza opera. Bella l’antiporta allegorica con il ritratto di papa Clemente XI disegnata da Giuseppe Ghezzi<br />
(1634-1721) e incisa da Giovanni Gerolamo Frezza (1659-c. 1743). Nella terza opera alla p. 71 si legge un sonetto di Giacomo<br />
Casanova ‘sulla statua in Campidoglio che rappresenta Ercole armato di face ar<strong>de</strong>nte per bruciare il sangue <strong>de</strong>ll’Idra ...’ (‘Teban,<br />
che fulminante a morte meni’). 1) Delle lodi <strong>de</strong>lle Belle Arti. Orazione e componimenti poetici <strong>de</strong>tti in Campidoglio in occasione<br />
<strong>de</strong>lla Festa <strong>de</strong>l Concorso celebrata dall’insigne Acca<strong>de</strong>mia <strong>de</strong>l Disegno di San Luca l’anno 1739. Essendo principe di essa il<br />
signore Agostino Masucci. Alla Santità di Nostro Signore Clemente XII pontefice massimo. Roma, Giovanni maria Salvioni stampator<br />
Vaticano, 1739. In-4°; (2 bianche)-1<strong>01</strong>-(1 b.-1-1 b.) pp.; nella numerazione sono state saltate le pp. 15-24, ma in base al<br />
registro finale il fascicolo C, corrispon<strong>de</strong>nte alle sud<strong>de</strong>tte pagine, non è presente, per cui l’esemplare è completo; frontespizio<br />
stampato in nero e rosso, al frontespizio vignetta incisa su rame (‘C. Gregori sc. R.’), ripetuta anche in fine, testate, la prima <strong>de</strong>lle<br />
quali, raffigurante l’emblema <strong>de</strong>ll’Acca<strong>de</strong>mia, firmata ‘Dominicus Campiglia inv. et <strong>de</strong>lin., Vin. Franceschini scul.’, iniziali e finalini<br />
incisi su rame; bella legatura in piena pelle d’epoca alle armi impresse in oro ai due piatti, dorso ornato a piccoli ferri impressi<br />
in oro, tagli spruzzati; bruniture ad alcune pagine. 2) Ghezzi, Giuseppe. L’utile nelle Belle Arti riconosciuto nel Campidoglio per<br />
l’Acca<strong>de</strong>mia <strong>de</strong>l Disegno solennizzata il dì 5 maggio 1707 essendo principe <strong>de</strong>lla me<strong>de</strong>sima il signor cavalier Carlo Maratti,<br />
e viceprincipe il sig. cavalier Francesco Fontana. Relazione di Giuseppe Ghezzi, pittore e secretario acca<strong>de</strong>mico, e fra gl’Arcadi<br />
Afi<strong>de</strong>no Badio. Dedicata dagli Acca<strong>de</strong>mici alla Santità di N.S. Clemente Xi pont. ott. mass.. Roma, per Gaetano Zenobj stampatore<br />
e intagliatore <strong>de</strong>lla Santità di Nostro Signore, (1707). In-4°; (2 bianche)-66 pp., antiporta incisa su rame (‘Joseph Ghezzius Inventor<br />
et <strong>de</strong>lin., Io. Hieronymus Frezza sculp. Romae sup. perm.’); cartonatura antica, bruniture. 3) I pregj <strong>de</strong>lle Belle Arti celebrati<br />
in Campidoglio pel solenne concorso tenuto dall’insigne Acca<strong>de</strong>mia <strong>de</strong>l disegno in San Luca li 21 aprile 1771. Reggendone il<br />
principato il sig. cavaliere D. Antonio Raffaele Mengs. Roma, per il Casaletti, (1771).<br />
In-4°; 84 pp., antiporta allegorica incisa su rame (‘F. Preziado inv., A. Giardoni scul.’),<br />
al frontespizio emblema <strong>de</strong>ll’Acca<strong>de</strong>mia inciso su rame (‘F. Preziado inv.’), testata, iniziali<br />
e finalini incisi su rame; cartonatura antica.<br />
€ 500,00<br />
735 Rosa, Salvatore<br />
Invenit<br />
Paris, chez Bonnart, s.a. (c. 1710)<br />
In-8°; 60 tavv. incise su rame, numerate 1-60 (compreso il frontespizio); piena pelle<br />
d’epoca alle armi impresse in oro ai due piatti, ai piatti cornice impressa in oro, dorso ornato<br />
a piccoli ferri impressi in oro (macchia all’angolo superiore <strong>de</strong>i due piatti); lievi gore<br />
alle prime e ultime carte, qualche piccola fioritura, ma bell’esemplare.<br />
€ 400,00<br />
735<br />
736 Audiberti, Camillo Maria<br />
Regiae villae poetice <strong>de</strong>scriptae et Regiae Celsitudini Victoris Ame<strong>de</strong>i II, Sabaudiae ducis, Pe<strong>de</strong>montij<br />
principis, Cypri regis etc. dicata. Apposita Poematum et Epigrammatum. Appendice<br />
Augustae Taurinorum, Typographia Pauli Mariae Dutti et Ioannis Iacobi Gringhelli Soc., 1711<br />
In-4°; (16)-222-(2) pp. (errori nella numerazione); manca l’antiporta, 7 (su 9) tavv. incise su rame a piena pagina più volte<br />
ripiegate (2 incise da Antoine De Pienne e 3 da Georges Tasnière); al verso <strong>de</strong>ll’ultimo foglio di guardia firma di possesso e nota<br />
manoscritta di Antonio Vignale, datata 11 agosto 1794; piena pelle coeva, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro (leg. un po’<br />
stanca); qualche brunitura e qualche macchia, rinforzo interno alla p.9.<br />
€ 600,00