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III Programma di sperimentazione di macchine agricole ... - Enama

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Nel corso della primavera del 2011, il nuovo prototipo sarà sottoposto a prove finali <strong>di</strong> lavorazione<br />

in campo in confronto con un motocoltivatore tra<strong>di</strong>zionale al fine <strong>di</strong> valutare l’effettiva<br />

vali<strong>di</strong>tà dell’innovazione sviluppata nel presente progetto.<br />

2.1.3. COMER INDUSTRIES: Soluzione meccatronica per la gestione<br />

ottimizzata del taglio e della raccolta del foraggio<br />

Ditta Comer Industries S.p.A. - Via Magellano, 27 - 42046 Loc. Villanova - Reggiolo (RE).<br />

Referente scientifico: Dott. Carlo Bisaglia, Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in<br />

Agricoltura, Unità <strong>di</strong> Ricerca per l’Ingegneria Agraria (Treviglio - BG).<br />

Gli interventi meccanici <strong>di</strong> raccolta delle colture foraggiere sono tesi a sod<strong>di</strong>sfare esigenze<br />

spesso contrastanti; se da un lato, infatti, è necessario operare con trattamenti meccanici a basso<br />

impatto al fine <strong>di</strong> salvaguardare le caratteristiche qualitative del prodotto, dall’altro vi è la<br />

necessità <strong>di</strong> operare con tempestività e velocità per raggiungere i seguenti obiettivi:<br />

1) sfalciare il prodotto allo sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> maturazione ottimale;<br />

2) sfruttare intervalli <strong>di</strong> tempo in cui sono previste buone con<strong>di</strong>zioni meteorologiche per<br />

ottenere il livello <strong>di</strong> appassimento o <strong>di</strong> essiccazione desiderati evitando eventi piovosi;<br />

3) coor<strong>di</strong>nare la sequenza degli interventi meccanici “dal campo al luogo <strong>di</strong> stoccaggio” per<br />

evitare possibili colli <strong>di</strong> bottiglia causati da <strong>macchine</strong> con prestazioni limitanti.<br />

Le strategie perseguite dai costruttori per raggiungere questi obiettivi sono state essenzialmente<br />

due: i) aumentare la larghezza <strong>di</strong> taglio oppure ii) aumentare la velocità <strong>di</strong> lavoro. Nel<br />

primo caso si sono raggiunti risultati considerevoli con operatrici trainate e/o semoventi che<br />

raggiungono valori massimi, oggi, <strong>di</strong> 12 m <strong>di</strong> larghezza operativa mentre nel secondo caso si<br />

sono registrate velocità <strong>di</strong> sfalcio che raggiungono e talvolta superano i 15 km/h.<br />

Evidentemente, le soluzioni più avanzate proposte dai costruttori tendono a perseguire contemporaneamente<br />

gli obiettivi appena descritti con <strong>macchine</strong> caratterizzate da elevate larghezza <strong>di</strong><br />

taglio in grado <strong>di</strong> operare, allo steso tempo, con elevate velocità <strong>di</strong> avanzamento.<br />

Tra gli aspetti maggiormente critici che si possono evidenziare, il principale è rappresentato<br />

dalla necessità <strong>di</strong> mantenere un contatto costante tra la barra falciante e il suolo per evitare<br />

fenomeni <strong>di</strong> compattamento o <strong>di</strong> “scalpo” del cotico erboso e <strong>di</strong> garantire una buona qualità <strong>di</strong><br />

taglio.<br />

L’elemento chiave per la soluzione <strong>di</strong> questo problema è rappresentato dal sistema <strong>di</strong> articolazione<br />

della barra con il trattore o con le altre barre in caso <strong>di</strong> più elementi <strong>di</strong> taglio associati<br />

e dal sistema <strong>di</strong> sospensione che deve mantenere il contatto con il suolo trasferendovi valori<br />

<strong>di</strong> massa compatibili con lo sviluppo e il ricaccio vegetativo (< 40 kg/m lineare <strong>di</strong> barra), ma<br />

nello stesso tempo adeguarsi alle asperità del profilo superficiale del terreno anche alle velocità<br />

più elevate senza compromettere l’uniformità dell’altezza <strong>di</strong> taglio.<br />

Diverse soluzioni tecnologiche, anche molto evolute, sono presenti attualmente sul mercato<br />

con proposte che vanno dal miglioramento della geometria del sistema <strong>di</strong> sospensione della<br />

barra <strong>di</strong> taglio, fino allo sviluppo <strong>di</strong> veri e propri sistemi <strong>di</strong> sospensione caratterizzati da <strong>di</strong>verse<br />

soluzioni meccaniche (sistemi a molle, ad aria, oleopneumatici, ecc.), ma tutti caratterizzati<br />

da modalità <strong>di</strong> adattamento passive alle asperità del suolo e, pertanto, <strong>di</strong>pendenti da alcuni fattori<br />

esterni tra i quali, in particolare, le corrette e frequenti regolazioni del sistema, l’entità delle<br />

asperità superficiali e la velocità <strong>di</strong> lavoro.<br />

Uno dei campi più promettenti su cui in<strong>di</strong>rizzare la ricerca <strong>di</strong> innovazione, grazie anche allo<br />

sviluppo <strong>di</strong> componenti elettronici affidabili ed economici, è quello <strong>di</strong> dotare i sistemi <strong>di</strong><br />

sospensione <strong>di</strong> modalità <strong>di</strong> controllo semi-attive in grado <strong>di</strong> adeguare automaticamente la risposta<br />

delle barre <strong>di</strong> taglio alle variabili con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro riscontrabili durante lo sfalcio.<br />

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