III Programma di sperimentazione di macchine agricole ... - Enama

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sono stati inseriti rinforzi verticali. Le lamiere laterali e di fondo sono spesse 4 mm, i tondini da 30 mm di diametro sono divenuti 5 perché i due estremi sono stati sostituiti da profili in acciaio (60 mm x 15 mm) triangolari che delimitano la cassa lateralmente. La torretta porta-rotori è portata da due profili 50 mm x 50 mm x 5 mm con lunghezza 960 mm, la cassa è tenuta in sede grazie a due alette in lamiera 140 mm x 8 mm, dotate di un dispositivo di guida che impedisce indesiderate oscillazioni; le alette scorrono dentro fessure lunghe 800 mm. I due pistoni, che azionano la parete mobile, sono retti (Ø 30 mm stelo, Ø 50 mm fodero, corsa 500 mm, interasse fra gli steli pari a 450 mm), essendo stato abolito il meccanismo a compasso, e partono da una posizione più centrale rispetto ai precedenti. Infatti, i giochi dei perni divenivano rapidamente eccessivi con l’usura, determinando ritardi e inefficienze nel movimento. Il dimensionamento del complesso motore orbitale/circuito idraulico è stato particolarmente approfondito, con diverse prove rivolte sia ad individuare gli aspetti dell’efficienza di distribuzione che della durata dei motori. Dopo una serie di prove, sono stati scelti motori di cilindrata pari a 100 cm 3 , autodrenanti, in grado di operare a 180 bar erogando la coppia richiesta per esigenze della macchina operatrice e dotati di una valvola supplementare “antiurto” flangiata sui motori orbitali, capace di contenere le conseguenze che sui motori hanno i momenti di contatto delle palette con il prodotto da distribuire, dopo eventuali rotazioni a vuoto dei distributori. Fig. 3 - Spandicompost Sciacco s.r.l. - Prove di carico e distribuzione svolte con materiale oganico Per ottenere uno spostamento regolare della parete mobile durante il lavoro e per semplificare il circuito idraulico incrementandone l’efficienza, dopo alcune prove di laboratorio il circuito è stato integralmente riprogettato. Un collettore posto sulla macchina operatrice riceve il flusso oleodinamico, e un divisore di flusso lo ripartisce ai due pistoni che spingono la parete 41
mobile, in ragione della resistenza del materiale da spingere verso i rotori. Il sistema impedisce che una asimmetria della posizione della lama possa provocarne il bloccaggio. Al fine di verificare il corretto funzionamento della versione attuale della macchina sono state effettuate numerose prove in officina per accertare l’assenza di deformazioni e di blocco del sistema di spinta, l’assenza di ingolfamento del sistema in relazione alle diverse portate del sistema di erogazione del prodotto (funzione della velocità di spinta della parete e di rotazione dei rotori). Prove di campo hanno consentito di apprezzare l’uniformità della distribuzione del materiale. I risultati lusinghieri inducono a ritenere questa configurazione come definitiva. L’obiettivo delle prove svolte in campo ha riguardato anche la verifica della rispondenza di diverse tipologie di convogliatori posteriori a diverse finalità di distribuzione del composto (posteriore/laterale - sulla fila/a ventaglio). In tal senso, le configurazioni della macchina sono apparse particolarmente idonee allo scopo, soprattutto nello spandimento posteriore “a ventaglio” del composto organico. In definitiva, l’impianto idraulico aziona il pannello evacuatore e ambedue i bracci che portano i rotori. I motori oleodinamici sono alimentati da una pompa associata alla presa di potenza della motrice; i cilindri oleodinamici per l’azionamento dei bracci di sollevamento dei rotori e del pannello evacuatore sono alimentati per mezzo della presa idraulica in dotazione al trattore. La pompa è di 26 cm 3 , rapporto di trasmissione 1:3,8. La capacità del serbatoio dell’olio è di 19 litri. Risultati operativi Nello svolgimento dei rilievi di campo, volti a verificare la distribuzione del composto, si sono annotati i tempi delle fasi fondamentali del lavoro. La trattrice utilizzata si caratterizza per una potenza pari a 65 kW (certamente esuberante rispetto alle necessità), il cantiere di lavoro si muove all’interno della serra operando secondo le direzioni maggiori dell’apprestamento avendo cura di non trascurare nessun interfilare. 42 Fig. 4 - Spandicompost Sciacco s.r.l. - Prime versioni della macchina
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