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III Programma di sperimentazione di macchine agricole ... - Enama

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foraggi e considerando le crescenti <strong>di</strong>mensioni aziendali, l’impiego <strong>di</strong> barre falcianti ad elevate<br />

velocità sarà una delle richieste principali del mercato. La possibilità <strong>di</strong> adottare sistemi <strong>di</strong><br />

controllo attivi anche su <strong>macchine</strong> già sul mercato potrebbe favore la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> tali sistemi<br />

contribuendo ad elevare significativamente le prestazioni quali-quantitative dell’operazione <strong>di</strong><br />

falcia-con<strong>di</strong>zionamento.<br />

2.1.4. FORIGO - ROTER ITALIA: Macchina per effettuare più interventi<br />

in un solo passaggio in ambienti ristretti<br />

Ditta Forigo - Roter Italia S.R.L. - Via San Giuseppe - 37056 Salizzole (VR).<br />

Referente scientifico: Dott. Giuliano Colorio, Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione<br />

in Agricoltura, Unità <strong>di</strong> Ricerca per l’Ingegneria Agraria (Monterotondo- Roma); Prof. Luigi<br />

Sartori e Dr. Lorenzo Benvenuti Dipartimento TESAF dell’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Padova.<br />

1. Introduzione<br />

L’agricoltura specializzata e, in particolare, l’orticoltura rappresentano l’unica alternativa<br />

produttiva praticabile in quei contesti dove è ridotta la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> superficie coltivabile a<br />

causa dell’orografia o della polverizzazione fon<strong>di</strong>aria.<br />

L’agricoltura specializzata richiede però l’impiego <strong>di</strong> tecnologie meccaniche efficienti per<br />

poter ottenere un prodotto adeguato agli standard qualitativi imposti dal mercato e per poter<br />

garantire un red<strong>di</strong>to sod<strong>di</strong>sfacente all’agricoltore. Nel campo dei trattamenti, a questi fondamentali<br />

aspetti, si aggiunge quello della sostenibilità ambientale che impone una limitazione<br />

all’impiego <strong>di</strong> agrochimici ottenibile me<strong>di</strong>ante una riduzione del numero <strong>di</strong> trattamenti ed una<br />

riduzione delle dosi.<br />

La prima con<strong>di</strong>zione si può perseguire migliorando l’ambiente <strong>di</strong> coltivazione, ad esempio<br />

realizzando porche che favoriscono l’instaurarsi <strong>di</strong> un gra<strong>di</strong>ente <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà ottimale. La seconda<br />

favorendo l’incontro fra il prodotto chimico e il bersaglio che nel caso <strong>di</strong> trattamenti rivolti<br />

al suolo è rappresentata da una specifica fascia <strong>di</strong> terreno che può ovviamente mo<strong>di</strong>ficarsi a<br />

seconda del prodotto e dello scopo.<br />

Il progetto ha condotto alla realizzazione <strong>di</strong> una macchina che ottemperasse a queste esigenze<br />

ed idonea ad operare anche in ambiti operativi caratterizzati da spazi <strong>di</strong> manovra molto<br />

angusti (terrazzamenti in collina, serre in legno, ...) perché è stata caratterizzata da ingombri<br />

ridotti e da un fabbisogno <strong>di</strong> potenza e da una massa tali da poter essere applicata a trattori <strong>di</strong><br />

ridotta potenza. La macchina <strong>di</strong>stribuisce prodotti sul o nel terreno ed esegue contemporaneamente<br />

la lavorazione del terreno (con interramento <strong>di</strong> sassi e residui vegetali) e la preparazione<br />

del letto <strong>di</strong> semina e <strong>di</strong> trapianto (tabella 1).<br />

In particolare il progetto ha portato allo sviluppo <strong>di</strong> due versioni della macchina, una in<br />

grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuire durante la lavorazione prodotti soli<strong>di</strong> ed un’altra prodotti liqui<strong>di</strong>, sulle quali<br />

possono essere montati i medesimi accessori.<br />

2. Realizzazione della macchina <strong>di</strong>stributrice<br />

2.1 La versione per prodotti soli<strong>di</strong><br />

Questa versione si prefigge lo scopo <strong>di</strong> ottimizzare l’impiego del Dazomet, o <strong>di</strong> composti<br />

similari per granulometria, azione e modalità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione, che consentono <strong>di</strong> combattere i<br />

problemi legati alla stanchezza del terreno. La gestione del prodotto solido è più semplice<br />

rispetto all’impiego <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> ad azione fumigante, e per questo motivo spesso privilegiata dalle<br />

piccole aziende <strong>agricole</strong>. La sua applicazione richiede un <strong>di</strong>stributore in grado <strong>di</strong> migliorare<br />

l’efficacia del prodotto attraverso il suo rapido interramento e una omogenea miscelazione nello<br />

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