Sanità animale - IZS della Lombardia e dell'Emilia Romagna
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Considerazioni.<br />
Il presente lavoro ha permesso di raggiungere tutti<br />
gli obiettivi che si era prefi ssato. Nell’anno 2007, in<br />
provincia di Bergamo, nel rispetto delle indicazioni<br />
impartite dal Servizio Veterinario Regionale, quasi<br />
tutti i 690 apicoltori hanno utilizzato ac. ossalico, sia<br />
biidrato che anidro, per effettuare nei 14.500 alveari<br />
trattamenti contro la varroa. Dei circa 64 Kg di ac.<br />
ossalico utilizzati oltre l’81% è stato distribuito dalle<br />
Associazioni Apistiche, in parte nella forma microcristallina<br />
(71,15%) ed in parte con i fl aconi <strong>della</strong> ditta<br />
di Padova sotto forma di soluzione zuccherina pronta<br />
all’uso (28,85%). Il 15,63 % di ac. ossalico è stato acquistato<br />
presso rivenditori di prodotti apistici e presso<br />
negozi di sostanze chimiche mentre solo il 3,13%<br />
presso le farmacie. Le Associazioni Apistiche, la ditta<br />
di Verona, la FARMALABOR- Farmacisti Associati<br />
ed un negozio di prodotti chimici hanno utilizzato<br />
sacchetti in polietilene per fornire agli apicoltori l’ac.<br />
ossalico nella forma microcristallina. In particolare le<br />
Associazioni Apistiche, per evitare che gli apicoltori<br />
commettessero errori, hanno frazionato il prodotto<br />
originario preparando e distribuendo confezioni<br />
da 20-40-60-80 e 100 gr. con adesa un’etichetta che<br />
indica, per ogni dosaggio, il quantitativo di zucchero<br />
e di acqua necessari per la preparazione <strong>della</strong> soluzione<br />
zuccherina. Per i rischi derivanti da possibili e<br />
facili rotture è assolutamente da evitare l’impiego di<br />
sacchetti di carta: purtroppo la ricerca ha evidenziato<br />
che l’ac. ossalico biidrato, acquistato presso un negozio<br />
di prodotti chimici è stato tolto con una paletta da<br />
un contenitore di vetro e confezionato, alla stregua di<br />
zucchero o sale, in un sacchetto di carta senza alcuna<br />
avvertenza tossicologica per l’acquirente. Inoltre<br />
la carta, a contatto con l’acqua, si lacera con facilità<br />
disperdendo il contenuto nell’ambiente con potenziali<br />
rischi caustici e tossici per uomini ed animali.<br />
Numerosi apicoltori hanno utilizzato la soluzione<br />
zuccherina pronta all’uso <strong>della</strong> ditta di Padova contenuta<br />
in fl aconi da 1 litro anche se in etichetta non<br />
viene precisato che è un prodotto destinato al settore<br />
apistico ma “OXALATE ACID ACIDO OSSALICO<br />
ACIDO ORGANICO PRODOTTO CHIMICO PER<br />
USI TECNICI ED INDUSTRIALI”. Gli apicoltori<br />
impiegano questa soluzione zuccherina “in fi ducia”<br />
in quanto la stessa ditta commercializza da anni un<br />
prodotto a base di timolo molto effi cace nella lotta<br />
alla varroa. Sul fl acone compaiono le avvertenze<br />
“Nocivo a contatto con la pelle e per ingestione;<br />
tenere lontano dalla portata dei bambini; evitare il<br />
contatto con gli occhi e la pelle”. In etichetta non<br />
compare alcuna indicazione sulla composizione chimica:<br />
questa la si rileva in alcuni foglietti illustrativi<br />
o in alcune note tecniche non allegate ai fl aconi.<br />
Su richiesta la ditta di Padova ha fornito la scheda<br />
L<br />
’OSSERVATORIO<br />
tecnica, la scheda di sicurezza, la composizione chimica<br />
ed il numero di lotto dell’ac. ossalico biidrato<br />
da loro utilizzato. La ditta lo ritiene un servizio fatto<br />
nell’interesse degli apicoltori in quanto la soluzione<br />
zuccherina pronta all’uso permette di eseguire<br />
trattamenti senza correre i rischi connessi alla manipolazione<br />
dell’ac. ossalico in microcristalli. Alla<br />
stregua <strong>della</strong> ditta di Padova anche la ditta di Verona<br />
commercializza fl aconi da 1 litro contenenti una soluzione<br />
zuccherina al 6% di ac. ossalico o fl aconi da<br />
1 litro contenti una soluzione di ac. ossalico al 3%.<br />
Durante l’indagine, eseguita in provincia di Bergamo,<br />
non sono stati rinvenuti presso gli apicoltori fl aconi<br />
dalla ditta di Verona pur sapendo che vengono<br />
regolarmente utilizzati in altre province.L’indagine<br />
ha permesso di evidenziare alcune carenze relative<br />
all’etichettatura. Per l’acido ossalico commercializzato<br />
dalla FARMALABOR e venduto in farmacia, in<br />
etichetta compare in forma ben visibile il nome <strong>della</strong><br />
sostanza, il numero di lotto, il peso ed il simbolo che<br />
si tratta di una sostanza pericolosa. Non è presente<br />
una scheda di sicurezza dettagliata ma in etichetta<br />
vengono riportati i codici di rischio relativi alla sostanza<br />
chimica ed il loro signifi cato:<br />
– R 21/22: nocivo a contatto con la pelle e per ingestione<br />
– S2: conservare fuori dalla portata dei bambini<br />
– S24: evitare il contatto con gli occhi<br />
– S25: evitare il contatto con la pelle<br />
La composizione analitica non compare in etichetta<br />
ma è presente in un foglio allegato alla confezione.<br />
Il prodotto commercializzato dalla ditta di Verona<br />
presenta un’etichettatura molto tecnica, comprensibile<br />
ai chimici ma non agli apicoltori. In etichetta<br />
compare solo il nome “ACIDO OSSALICO”. Che si<br />
tratti di ac. ossalico anidro lo si rileva dalla sigla CAS<br />
144-62-7. Anche la scheda di sicurezza secondo la<br />
Direttiva 91/155/ CEE è racchiusa nella sigla CEE<br />
607-006-00-8. Manca il numero di lotto e la composizione<br />
analitica. Viene riportato il peso ed il simbolo<br />
che si tratta di una sostanza pericolosa con i codici<br />
di rischio relativi alla sostanza chimica ed il loro signifi<br />
cato:<br />
– R 21/22: nocivo a contatto con la pelle e per ingestione<br />
– S2: conservare fuori dalla portata dei bambini<br />
– S24/25: evitare il contatto con gli occhi e con la<br />
pelle<br />
L’acido ossalico – 2-idrato per analisi in micro-cristalli<br />
prodotto dalla ditta tedesca, contenuto in un fusto<br />
da 25 Kg, presenta un’etichettatura completa: analisi<br />
chimica dettagliata, peso, numero di lotto, il simbolo<br />
di sostanza nociva, i codici R 21/22, S2-24/25 con<br />
il loro signifi cato, una “scheda di sicurezza” con indicate<br />
le precauzioni d’uso, le misure di primo soc-<br />
9 <strong>Sanità</strong> <strong>animale</strong>