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i fi nestrini riuscì a vedere due auto all’interno. Valerie<br />
e Marcus erano in casa. Prese il cellulare e compose<br />
il numero dei Glenn, ma le rispose la segreteria telefonica.<br />
Tornò alla porta e bussò con i pugni. Callie si agitò<br />
un po’ a quel rumore, la fi ssò con occhi assonnati e poi<br />
tornò a dormire. Non sembrava preoccupata dal fatto<br />
di trovarsi in braccio a un’estranea.<br />
Nessuna risposta.<br />
Girò la maniglia e fu sorpresa di non trovarla bloccata.<br />
Spinse la porta e fece un cauto passo nell’ingresso.<br />
Malgrado la neve e il vento freddo, preferì lasciare la<br />
porta aperta. Premette un interruttore e la luce improvvisa<br />
le fece stringere gli occhi.<br />
«Valerie?» chiamò.<br />
Fissò le porte chiuse delle stanze da letto, al piano di<br />
sopra. Nulla si muoveva dentro la casa.<br />
«Valerie, sono Serena.»<br />
Pensò a Kasey Kennedy che se ne stava nell’ingresso,<br />
la settimana prima, dopo essere entrata con la chiave<br />
fornitale da Regan Conrad, e ascoltava il silenzio proprio<br />
come lei stava facendo ora. Kasey aveva salito le<br />
scale come un fantasma, rapito Callie dalla sua stanza<br />
ed era scomparsa nella nebbia. Probabilmente ci aveva<br />
messo meno di un minuto. Una manciata di secondi<br />
che avevano rovinato molte vite.<br />
«Valerie!» chiamò ad alta voce.<br />
Alla fi ne, salì al piano di sopra, con Callie in braccio.<br />
Si fermò davanti alla stanza da letto principale, in<br />
ascolto. Aveva la pelle d’oca. Non aveva più freddo, ma<br />
aveva paura. Un senso di premonizione passò sopra di<br />
lei come una nuvola.<br />
Bussò forte alla porta con le nocche. «Valerie, sono<br />
Serena. È sveglia?»<br />
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