Untitled - Il Battello a Vapore

Serena si irrigidì. «Qui non si tratta di noi. Si tratta
di me. Se stessimo ancora insieme, ti chiederei: “Te la
senti di occuparti anche tu di lei?”. Perché è una cosa
che vorrei fare comunque.» Fece una pausa e aggiunse:
«Ma non stiamo più insieme».
Quella era la realtà. Tra loro era fi nita. Almeno per
il momento. Almeno per un periodo. «Sai che ti amo,
vero?» disse Stride.
«Ti amo anch’io, ma a te serve tempo, e lo stesso vale
per me. Non so se è stato solo un momento di passione,
ma resta il fatto che ti trovi più a tuo agio con Maggie
che con me. Con lei ti sei aperto, mentre io sono stata
tagliata fuori, e questo non mi sta bene.»
«Mi dispiace.»
«Anche a me. Non voglio biasimarti, Jonny. Il problema
è anche mio.»
«E adesso?» chiese Stride. «Tornerai a Las Vegas?»
Serena scosse la testa. «Non credo. So che potrei
tornare e trovare un lavoro, ma non voglio che Callie
cresca in quel posto. E poi, non lo sento più come casa
mia. Non sono più sicura di sapere dove sia casa mia.»
Si mise a fare le smorfi ette a Callie. Sembravano chiuse
in una bolla che escludeva il resto del mondo. Ecco
dov’era la casa di Serena, adesso. Nel viso di quella
bambina. Tenendola in braccio, manifestava una serenità
che Stride non le aveva mai visto per tutto il tempo
in cui erano stati insieme. Era come se le fosse mancato
sempre qualcosa, una parte di sé non realizzata, che era
emersa solo ora.
«Devo andare» disse lei, alzandosi. Guardò il lago,
poi la fredda sabbia sulla spiaggia. Tre anni prima, in
una calda notte d’estate, avevano fatto l’amore per la
prima volta proprio su quella spiaggia.
«Se ti serve qualcosa, qualunque cosa, chiamami»
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