Untitled - Il Battello a Vapore

Capo.
Ora sarebbero tornati colleghi, e non amanti? Stride
si chiese se sarebbero riusciti a mantenere quel distacco.
O se era quello che volevano veramente.
Indicò la fasciatura. «Non dovresti stare a letto?»
«È lì che mi vorresti?» ribatté lei, facendogli l’occhiolino.
Era seria eppure non lo era. Scherzava eppure
non scherzava. Le cose si stavano già complicando.
«Sei simpatica come un calcio in culo» disse lui.
«A dire il vero, quello è l’unico punto che non mi fa
male.»
Stride scosse il capo e distolse lo sguardo. Maggie seguì
i suoi occhi, che si erano posati sulla foto di Serena.
«Allora?» chiese.
«Se ne è andata.»
Maggie imprecò a bassa voce. «Mi dispiace davvero
tanto.»
«Vuole adottare Callie.»
Maggie aggrottò la fronte, ma non sembrava sorpresa.
«Quindi la bella ragazza bianca avrà la bambina, eh? Be’,
buon per lei. Io ci ho provato per mesi, a trovare un bimbo
da adottare.»
«Quando sarà il momento giusto, lo troverai anche
tu.»
«Sì, lo so. Forse le cose succedono sempre per una
ragione. Forse avrei dovuto continuare a cercare di avere
un fi glio con il vecchio sistema.»
Stride socchiuse gli occhi. «Cosa vuoi dire, esattamente?»
«Nulla» rispose Maggie, inarcando appena le sopracciglia.
«Era solo un commento sull’ironia dell’universo.»
«C’è qualcosa che devi dirmi?»
«Se ci fosse te lo direi, non credi?»
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