sviluppo embrionale - AgrariaFree
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SVILUPPO EMBRIONALE<br />
Le uova degli insetti sono centrolecitiche, lo <strong>sviluppo</strong> <strong>embrionale</strong> inizia con la segmentazione e termina con la<br />
fuoriuscita della larva. Dalle cellule periferiche si forma il BLASTODERMA, questo in seguito forma un<br />
ispessimento detto STRIA GERMINATIVA. Questa è la sede citologica della futura evoluzione delle strutture<br />
dell’embrione, prendono origine i tessuti embrionali ectoderma, endoderma e mesoderma.<br />
La STRIA si retroflette formando la CAVITA’ AMNIOTICA, che è racchiusa da una membrana detta AMNIOS<br />
che contiene un liquido e l’ embrione si svilupperà da questo liquido. Il complesso embrione-amnios è racchiuso<br />
dalla membrana sierosa , derivante dal restante Blastoderma. Il tutto è contenuto dall’involucro esterno detto<br />
CORION.<br />
- ECTODERMA derivano:<br />
Esoscheletro, endoscheletro, sistema nervoso, intestino anteriore e posteriore (stomodeo e proctodeo), trachee,<br />
condotti genitali e in certi insetti i tubi malpighiani.<br />
- MESODERMA:<br />
Sistema muscolare, apparato circolatorio, e parte interna dell’apparato riproduttore.<br />
- ENDODERMA:<br />
Mesenteron e in certi insetti i tubi malpighiani.<br />
Lo <strong>sviluppo</strong> dell’embrione è caratterizzato da movimenti all’interno del tuorlo, detti BLASTOCINESI, in<br />
questo periodo l’embrione forma i metameri e varie appendici del capo e torace.<br />
I cataboliti vengono accumulati nella sierosa e al termine dello <strong>sviluppo</strong> <strong>embrionale</strong> la larva o neanide<br />
inghiotte sia i cataboliti che il liquido amniotico.<br />
L’ uscita della larva dall’uovo avviene in molti casi grazie ad organi OVORUPTORI, anche AMPOLLE<br />
CERVICALI, o mandibole o per aumento della pressione sanguigna.<br />
SVILUPPO POSTO EMBRIONALE.<br />
La muta è controllata dalle concentrazioni dell’ormone giovanile e di ecdisone. Gli insetti una volta usciti dall’<br />
uovo hanno una crescita discontinua, per via della cuticola, e perchè l’ insetto si accresca devono avvenire<br />
delle mute.<br />
La prima fase del distacco della cuticola viene detta apolisi, la seconda fase, cioè il rigetto della vecchia<br />
cuticola si chiama ecdisi, tra le due fasi intercorre un tempo variabile che si chiama fase forata.<br />
La vecchia cuticoila rigettata si chiama esuvia.
L’ età è un periodo tra una muta e l’altra.<br />
Lo stadio è il tipo di forma che ha l’insetto: larvale, ninfale, adulto.<br />
Appena si schiude l’uovo esce la larva di 1 a età, poi questa può subire diverse mute diventando di 2 a , 3 a età.<br />
Nel corso delle mute l’insetto cambia il suo aspetto molti organi regrediscono e molti si formano ex novo,<br />
questo processo prende il nome di METAMORFOSI la metamorfosi si distingue in :<br />
- COMPLETA: L’insetto ha un cambiamento totale, vale a dire che passa attraverso gli stadi di uovo, larva,<br />
pupa, adulto, cioè passa per quattro fasi diverse. Questi insetti vengono detti OLOMETABOLI<br />
(olos=completa).<br />
- INCOMPLETA: La trasformazione durante il corso delle mute è appunto incompleta cioè l’ insetto che<br />
esce dall’ uovo mantiene caratteristiche simili all’insetto adulto, questi vengono detti ETEROMETOBOLI.<br />
- AMETABOLIA: è il terzo tipo di insetti. Questi sono considerati esapodi primitivamente apteri (Proturi,<br />
ESAPODI<br />
Tisanuri, Collemboli). Questi alla nascita sono simili agli adulti, hanno le mute, ma non cambia la forma<br />
del corpo.<br />
IMAGINE: individua l’ insetto adulto.<br />
PRE-IMAGINE: indica gli stadi precedenti l’imaggine<br />
ESOPTERIGOTI<br />
Formano le ali lentamente dall’ esterno ed attuano la eterometabolia.<br />
ENDOPTERIGOTI<br />
Formano le ali dall’interno e attuano la olometabolia.<br />
ETEROMETABOLI<br />
Gli stadi si chiamano NINFE (fanciullo). In Italia è stato introdotto un’altro termine, quello di NEANIDE (divinità<br />
greca), si definiscono neanidi gli stadi pre-imaginali che non hanno abbozzi alari. Quando iniziano a comparire le<br />
ali si chiamano ninfe.<br />
Dimensioni ridotte, organi immaturi ( sessuali), e mancanza di ali sono prerogative di uno stadio giovanile.<br />
Abbiamo insetti eterometaboli che possono percorrere altre vie:<br />
- PSEUDOMETABOLIA:<br />
APTERIGOTI<br />
PTERIGOTI<br />
ENDOPTERIGOTI<br />
ESOPTERIGOTI
E’ una falsa metabolia (omopleuri, mollofagi),gli adulti sono apteri,ma le ali sono state nel corso dell’<br />
evoluzione. Gli stadi giovanili sono molto simili all’adulto sembrerebbero ametaboli, ma originariamente erano<br />
pterigoti.<br />
- NEOMETABOLIA:<br />
Questa metamorfosi può essere ritenuta intermedia fra la eterometabolia e la olometabolia, infatti alcuni stadi<br />
ninfali sono inattivi simili alle pupe degli olometaboli. Fra gli neometaboli sono inseriti i tisanotteri e i coccidi<br />
maschi le ali non si formano gradatamente ma compaiono prima dell’adulto. La neanide mutaa in stadi di pre-<br />
ninfa e ninfa, che sono stadi inattivi, e poi in adulto.<br />
Anche il maschio dei rincoti diospiri può essere considerato un neometabolo, la neanide di seconda età se si<br />
trasforma in maschio passa ad uno stadio di ninfa immobile chiamato anche pupa, si formano le due paia di ali<br />
molto velocemente, un paio di ali sono trasformati in Retinacoli, che sono specie di bilancieri, questi insetti<br />
infatti riescono a volare quasi come i ditteri. Le femmine di questi insetti sono invece immobili come scudetto<br />
che risulta formato da esuvia di 1 a e 2 a età più cera e seta. In questo caso con le mute abbiamo avuto modifiche<br />
regressive cioè sono stati persi degli organi ( zampe, ecc.) questa viene detta CATABOLIA.<br />
OLOMETABOLI<br />
Gli stadi preimaginali si chiamano LARVE E PUPE<br />
LARVA: dal latino spettro o maschera.<br />
PUPA: dal latino bambola.<br />
La larva dei lepidotteri vengono anche chiamate bruchi, mentre le pupe si chiamano anche crisalidi, da crisas=oro,<br />
perchè in alcuni queste sono dorate.<br />
Possiamo avere:<br />
- IPERMETABOLIA:<br />
Compaiono forme larvali morfologicamente diverse contrariamente alla olometabolia classica dove le larve<br />
mantengono lo stesso aspetto durante le mute.<br />
Un esempio che si può fare è quello dei coleotteri culoidi, il Miriabilis variabilis, introdotto in Sardegna per<br />
controllare la popolazione di Dociostasaurus maroccanus.Questo insetto ha le elitre con bande gialle e rosse, e<br />
depone le uova a muchi nel terreno, e le larve poi cercano le ooteche delle cavallette, queste larve vengono<br />
chiamate anche trimigulini. La larva una volta che trovano il nido a forma di cannello in uno stadio più grande<br />
e quasi immobile molto diverso che prende il nome di IPNOTECA, da ipnos= latino somma.<br />
PROMETABOLIA (fa parte degli eterometaboli)
In alcuni insetti gli efemenotteri sono esopterigoti, le ninfe e le neanidi sono acquatiche e gli adulti sono terrestri,<br />
ma appena sfarfallano l’insetto adulto, questo non ha la capacità di deporre le uova, questo stadio viene detto SUB-<br />
IMAGINE e deve subire una ulteriore muta per passare allo stadio di IMAGINE il quale può deporre le uova.<br />
Alcuni insetti come i TISANURI non hanno un numero definito di mute, sono ametaboli e possono arrivare anche<br />
a 200 mute.<br />
I lepidotteri hanno 5stadi larvali, passano allo stadio di pupa e poi a quello di adulto.<br />
La mosca dell’olivo ha 3 stadi larvali,poi pupa e adulto.<br />
Gli emitteri hanno 2 stadi ninfali e 3 di adulto.<br />
Gli stadi possono raramente cambiare in seguito condizioni climatiche diverse.<br />
Il futuro numero di uova che l’ adulto della Lymantra depone dipende dalla larva che ha formato l’ adulto che non<br />
può mangiare masi deve solo accoppiare e deporre le uova. La larva si chiama trofica.<br />
I vari tipi di larva:<br />
- PROTOPODE<br />
Appartengono ad imenotteri parassitoidi che depongono le uova all’ interno delle uova di altri insetti. Le.....<br />
sono primitive, sono molto piccole ed escono dal guscio ancora allo stadio <strong>embrionale</strong> cresceranno e si<br />
nutriranno con il vitello dell’ uovo dell’ ospite.<br />
- POLIPODE<br />
E’ il classico bruco con zampe toraciche e pseudozampe addominali, polis=tante, sono presenti, le zampe, nel<br />
3,4,5,6 e10urite. Le pseudozampe terminano con degli uncini inseriti a corona, il loro compito è quello di<br />
agevolare il movimento.<br />
Nelle pseudozampe degli imenotteri sinfiti le pseudo zampe partono dal 2-8 10 urite.<br />
Nelle larve dei lepidotteri geometridi le pseudozampe sono presenti soltanto nel 6 e 10 urite.Hanno un<br />
movimento tipico e sembra che stiano misurando il suolo.<br />
- OLIGOPODE<br />
Hanno solo le zampe toraciche che sono spesso lunghe, mancano le pseudozampe, ma in casi rari sono<br />
sostituite dal urogonfi nel nono urite o dal pigopodio nel decimo urite.Queste formazioni non hanno funzione<br />
deambulatoria ma solo di attacco al substratto.<br />
Gli urogonfi sono presenti nelle larve di coleotteri ditinide e serve per appendersi alla superficie dell’ acqua.<br />
Il pigopodio è presente nei coleotteri crisomelidi e può svolgere funzione locomotoria.<br />
Queste larve possono assumere diversa forma e possiamo dividerle in:<br />
o CAMPODEIFORME: Si presentano lunghe, agili e snelle.Hanno un capo prognato e regime<br />
zoofago. Prende il nome dal genere Campoideae dei dei Dipluri<br />
o ONISCIFORMI:Queste prendono il nome dal crostaceo terrestre (Porcellini di terra). Possono<br />
appallottolarsi. Sono tipiche larve dei coleotteri stafilinidi.
- APODE<br />
o CIRTOSOMATICHE: Assumono la classica forma a C.<br />
o MELOLONTOIDI: prendo il nome dal Melolonta melolonta,che è un coleottero scarabeoide si<br />
presenta arcuato e con gli ultimi uriti ingrossati,questo ingrossamento viene detto PIGIDIO.<br />
Si trovano i molti insetti tipiche larve che vivono all’interno del cibo e quindi non devono muoversi, sono<br />
sprovviste di zampe. La larva più comune di queste è quella curculionidi, i quali hanno il rostro per deporre le<br />
uova all’interno del cibo, sono tutte ENDOFAGHE.<br />
Le larve dei bruchidi attaccano i semi di leguminose.<br />
Alcune larve tipiche dei ditteri brachiceri sono apode questo è un verme, non si vede più il capo, l’apparato boccale<br />
è provvisto di uncini che servono per raschiare il cibo e poi aspirarlo.<br />
PUPE<br />
è lo stadio che segue a quello larvale e si presenta generalmente immobile. è lo stadio in cui avvengono i<br />
cambiamenti metamorfici ecclatanti.In questo periodo i tessuti larvali vengono disgregati ed un gruppo di cellule<br />
..........IMAGINALI sviluppano e ricostruiscono il nuovo organismo utilizzando le s.n del vecchio organismo che si<br />
era liquefatto.<br />
Molti organi scompaiono e molti si formano nuovi.<br />
PUPE EXSARATE:sono immobili e delicate, le appedinci de futuro adulto sono libere( coleotteri,<br />
imenotteri,neurotteri, ditteri).<br />
PUPE OBTECHE : Sono rigide, le appendice sono unite al corpo, sono tipiche della maggior parte dei lepidotteri<br />
PUPE COARTATE: a seconda della protezione si possono dividere in:<br />
- PUPE ANOICHE: Sono pupe sprovviste di protezione, sono NUDE, a volte come nei lepidotteri sono<br />
appese a fili di seta.<br />
- PUPE EMIOICHE: Sono protette solo dall’ultima esuvia larvale( coleotteri).<br />
- PUPE EVOICHE: Sono protette da materiali vari esempio seta , formando un bozzolo. Es. lepidotteri baco<br />
da seta.<br />
In alcuni ditteri la pupa è racchiusa in un involucro rigido pupario formato da cuticola dell’ ultimo stadio<br />
larvale PUPE COARTATE.<br />
POLIMORFISMO<br />
E’ l’esistenza in alcune specie di adulti diversi per qualche carattere in uno dei due sessi o in entrambe. Esempi<br />
sono le api, le formiche, termiti. si hanno individui appartenenti a caste diverse.<br />
Il polimorfismo è tipico degli afidi, dove abbiamo generazioni partenogeniche femmine vivipare che possono<br />
essere inoltre aptere o alate e femmine anfigoniche ovipare.
Si può presentare il GINANDROMORFISMO come in alcuni lepidotteri che si presentano metà maschi e per meta<br />
femmine.<br />
ORGANI DI SENSO<br />
Il centro di ricezione dello stimolo è il sensillo, tutti i sensilli tranne lo seolopidio possono essere circondati alla<br />
struttura di base ( C. tricogena.-.C. membranogenogena- neurone sensoriale).<br />
gli stimoli devono colpire i neuroni bipolari che sono neuroni periferici a contatto con la cuticola e trasmettono lo<br />
stimolo al sistema nervoso centrale.<br />
Negli insetti possiamo avere sensilli che vanno da 1000 a 10000, nell’ uomo ne abbiamo circa un milione.<br />
La struttura di base può essere ricondotta a:<br />
- Cellula tricogena: da trico=pelo, infatti produce il pelo.<br />
- Cellula membranogena: che la cellula dell’ epidermide generatrice della membrana di articolazione.<br />
Questi peli così costituiti possono acquistare funzione sensoriale ed essere trasformati in sensilli.<br />
MECCANORECETTORI:<br />
Sentono l’ aria,il contatto, grazie a questi l’ insetto riesce a rendersi conto della posizione di un particolare organo<br />
es. testa, della sua velocità ecc.<br />
Sono presenti nelle antenne, ali, zampe, ecc. Alla base del pelo arriva il dentrite della cellula nervosa, viene lo<br />
stimolo e lo rimanda al sistema nervoso centrale.<br />
Le blatte possono sentire lo spostamento dell’ aria grazie a dei peli presenti nei cerci. Hanno un neurone molto<br />
grosso in questi peli.<br />
I peli meccanorecettori possono anche essere di tipo campaniforme, cioè sono sensilli tricoidei ma manca il pelo,<br />
questi sensilli servono per indicare la tensione del corpo cioè servono per trasmettere all’ insetto che sta subendo<br />
una deformazione. Un’altro tipo di meccanorecettori sono i propriorecertori, che sono collegati alla cuticola, e<br />
indicano all’ insetto la situazione degli organo interni, cioè questi fanno si che l’ insetto riesca a sentire il proprio<br />
corpo e i propri organi. Sempre meccanorecettori possono essere trasformati in organi scolopoli dove abbiamo un<br />
neurone che non arriva all’esterno della cuticola perchè c’è n organo a cappuccio che collega all’epidermide.<br />
Questi organi scolopoli possono essere formati da più cellule nervose, si trovano nelle tibie o nel pedicello delle<br />
antenne dove abbiamo l’ organo di jantan.<br />
Alcuni insetti che hanno questi organi nella tibia sentono le vibrazioni del terreno quando avvicinano i predatori.<br />
Nelle antenne questi organi servono per orientare l’ insetto nel volo,per i maschi delle zanzare servono per<br />
sentire ilvolo delle femmine infatti queste quando volano emettono dei suoni.<br />
Gli ortotteri emettono suoni quindi hanno gli organo scolopoli.<br />
ENSIFERI:li hanno nelle tibie delle zampe anteriori.
CELIPERI: li hanno ai lati dell’ addome.<br />
CICADIDI: li hanno nel secondo segmento addominale.<br />
Gli scolopidi ricevono e trasmettono gli impulsi nervosi al sistema nervoso centrale.<br />
Le locuste emettono diversi tipi di suoni quindi hanno anche diversi tipi di organi scolopidi che sentono suoni di<br />
diversa intensità.<br />
I suoni sono prodotti dagli organi timipanali sfregando le ali tegmine(grilli), oppure nelle cavallette i suoni di<br />
ottengono sfregando la parte interna del femore contro il margine dell’ ala.<br />
Il suoni può essere ottenuto strofinano e sbattendo una parte del corpo su un supporto esterno, ad es i tarli.<br />
Nel caso delle cicale hanno un vero proprio organo sonoro detto MEMBRANE VIBRATILI ( TIMBALLO).<br />
Hanno un muscolo molto potente che contraendosi determina la deformazione creando il suono. è un esempio di<br />
frequenza di contrazione più alta del numero degli impulsi per creare il suono.<br />
CHEMIORECETTORI<br />
Sono sempre tricoidi ma i peli sono forati: se hanno moltifori sono sensilli olfattivi, se ne hanno uno sono gustativi.<br />
I sensilli gustativi hanno un poro che viene raggiunto da 4 neuroni ( salato, dolce, acido, amaro),sono nell’<br />
apparato boccale e nelle zampe; es. le mosche riescono appoggiandosi al substratto a sentore il gusto se è di<br />
gradimento allungano la spiritromaba, lo stesso avviene nei lepidotteri.<br />
I sensilli ilfattivi hanno piùfori, abbiamo dei dentriti, cellula membranogena, tricogena e all’interno abbiamo un<br />
liquido che circondata i dentriti.<br />
La maggior parte di questi dentriti sono presenti nelle antenne , le molecole olfattive devono entrare nei pori, poi<br />
devono legarsi a proteine trasportatrici, che trasportano la molecola al dentrite che trasforma poi la cellula lo<br />
stimolo chimico in stimolo nervoso TRASDUZIONE.<br />
Il mondo degli insetti è un mondo di odori ed è importante sapere quali sostanze percepiscono gli insetti.<br />
Con l’ ELETTROANTENNO GRAMMA si possono fare delle prove e individuare quali sono gli odori percepiti<br />
dall’ insetto studiato.<br />
è costituito da due elettrodi che vengono collegati alle due estremità dell’ antenna dell’ insetto. Poi viene spruzzato<br />
il prodotto che contiene l’ odore, se l’antenna lo riconosce fa passare la corrente cioè l’ impulso nervoso.<br />
I meccanorecettori possono essere trasformati e formare organi rilevatori acustici e i singoli elementi vengono<br />
chiamati scolopidi e formano organi di tipo CORDOFONALI nelle tibie e l’ organo di Jonston nel...........delle<br />
antenne.<br />
Gli scolopidi in questi organi sono numerosi e contengono ognuno un assone che non arriva direttamente alla<br />
cuticola perchè c’ è una cellula cappuccio scalopale.<br />
Attraverso gli scolopidi lo stimolo sonoro arriva al nervo antennale che lo trasmette al dendrocerebro.
Gli odori per gli insetti sono fondamentali, sono attratti dagli odori delle piante, sentono i feromoni, possono<br />
sentore e predatori. La società è regolata da odori come nel caso delle api.<br />
Le farfalle volano sempre contro corrente con un movimento ondulatorio, lo scopo è quello di captare i feromoni è<br />
andare alle fonti e cioè nei punti di maggior concentrazione. E’ uno stimolo al quale l’insetto non può sfuggire,<br />
comportamento stereotipato obbligatorio.<br />
ORMONI o SEMIOCHIMICI: semio= segno, sono sostanze chimiche che servono per comunicare. Si distinguono:<br />
- FEROMONI:Servono per segnalare fra individui della stessa specie.<br />
- ALLELOCHIMICI: Sono sostanze che servono per comunicare con altre specie, piante emettono per<br />
comunicare con gli insetti.<br />
- KAIRORMONI: Sostanze emesse da una specie però ne traggono beneficio altre specie. Es la pianta<br />
produce odori che attirano la mosca, così ha fatto beneficio ad un insetto.<br />
- SINOMONI: Fanno beneficio a tutte due le specie. Es fiori e api ne ottengono un beneficio entrambe.<br />
I feromoni si dividono in:<br />
- MARCATORI: Marcano un territorio. Ad esempio la Mosca delle ciliegie depone una larva nella ciliegia,<br />
questa libera anche un feromone di marcatura deterrente di ovodeposizione. E’ un feromone molto<br />
complesso è tipico della Ragoletis ceresis. La Ceratitis si comporta nello stesso modo, mentre la mosca<br />
delle olive punge fa uscire una goccia dall’ oliva la mangia e dopo aver deposto le uova rigurgita e poi con<br />
le zampe imbratta l’oliva, ma non è un vero e proprio feromone.<br />
- FEROMONI TRACCIA: vengono liberati dagli insetti sociali come le formiche.<br />
- FEROMONI ALLARME: Formiche ecc. prodotti dalla ghiandola mandibolari.<br />
- FEROMONI DI AGGREGAZIONE: nei coleotteri scolitidi, sono importanti nell’ ambiente forestale. La<br />
femmina viene attirata dal profumo delle piante, buca e fa una galleria, emette l’ ormone sensoriale e<br />
arrivano i aschi che fecondano e poi la femmina depone le uova. Maschi e femmine liberano ormoni di<br />
aggregazione, arrivano numerosi insetti che colonizzano la pianta poi quando non ci stanno più liberano<br />
feromoni repellenti per allontanarli.<br />
- Gli afidi liberano feromoni ALLARME quando vengono attaccati da predatori, questi sono prodotti da<br />
due cornetti nell’ addome.Questi feromoni possono essere sintetizzati e mischiati con gli insetticidi, tutto<br />
questo fa aumentare il movimento degli afidi e quindi aumenta anche la possibilità che questi vengano a<br />
contatto con gli insetticidi.<br />
Per la lotta alle blatte si usano feromoni di aggregazione mischiati ad insetticidi. Sono bombolette che<br />
producono un gel , questo viene spumato e poi resta attivo anche per 6 mesi.<br />
Anche la mosca domestica viene catturata con feromoni di aggregazione in ESCHE AVVELENATE.<br />
TECNICHE DI MONITORAGGIO
SOGLIA DI INTERVENTO<br />
CATTIURE MASSALI<br />
CONFUSIONE SESSUALE<br />
PARFEROMONI: nella mosca mediterranea della frutta si usa il TRIMEDRURE, che èuna sostanza che<br />
simula l’azione degli ormoni.<br />
ORGANI DELLA VISTA<br />
Gli adulti egli olometaboli hanno normalmente 2 occhi composto e 3 ocelli.<br />
L elarve dei lepidotteri hanno ocelli semplici detti STEMMA.<br />
Gli occhi composti sono formati da un’ insieme di ............organi fotorecettori di forma esagonale e in questi<br />
vengono distinte tre parti:<br />
- APPRATO DIOTTRICO:<br />
Abbiamo due lenti:<br />
o La CORNEOLA che viene secreta dalle cellule cormogene ha una forma biconvessa ed è posta<br />
esternamente.<br />
o CONO CRISTALLINO che ècostituito da 4 cellule dette cristallogene fanno convergere i raggi<br />
- RETINULA:<br />
luminosi sulla retinula.<br />
Questa è la parte sensitiva dell’ amnotidio formato da 8 neuroni sensoriali monopolari il cui<br />
prolungamento è rivolto verso l’ interno. Esternamente la retinula presenta delle striature RABDOMERI.<br />
Questi 8 neuroni collegati formano il NERVO OTTICO in un bordo di questi neuroni è la posta che<br />
trasforma l’impulso luminoso in impulso nervoso, MICROVILLI DOMORSINA(?). Alla base<br />
dell’amnotidio vi è una membrana ed è il sito di attacco dei nervi visivi con i nervi del sistema nervoso<br />
centrale.<br />
- APPARATO CATOTTRICO:<br />
Questa è la parte scura ed isola gli amniotidi tra loro grazie a cellule di PIGMENTAZIONE. Im questo<br />
caso si parla di occhio per APPOSIZIONE , cioè si ha una visone a mosaico.<br />
Ricordiamo chei neuroni hanno i microvilli, che sono delle espansioni digitiformi, piene di un liquido detto<br />
ROPSINA.<br />
Gli insetti notturni hanno un’occhio diverso detto per SOVVRAPPOSIZIONE, qui il raggio luminoso<br />
colpisce oltre l’ amnitdio dove entrano anche quelli vicini a causa della mancanza delle cellula di<br />
pigmentazione. Questi riescono ad orientarsi di note perchè captano più raggi luminosi. Alcuni insetti<br />
possono orientare le cellule di pigmentazione e quindi possono orientarsi di giorno e di notte.
OCELLI: Si differenziano dagli occhi composti per la presenza di una sola corneola(cuticola trasparente)<br />
per tutti i neuroni sensoriali presenti nell’ocello, i neuroni sono collegati al deutocerebro. Si pensa che gli<br />
ocelli siano fondamentali nel capire il fotoperiodo.<br />
STEMMATA: questi sono più similiagli amnotidi<br />
ADULTI DEGLI OLOMETABOLI: occhi composti e 3 ocelli.<br />
NINFE, NEANIDI E ADULTI DI ETEROMETABOLI: occhi composti e 3 ocelli.<br />
LARVE OLOMETABOLE: hanno STEMMATA o ocelli, non hanno occhi composti.<br />
Gli insetti vedono il colore ele forme.<br />
l’ uomo vede da 400nm a 80 nm, ha la stessa visione delle api.<br />
Il campo visivo degli insetti e ...... verso gli UV,<br />
350-250 nm non vede il ne il rosso ne l’ arancione, cioè il rosso lo vede nero.<br />
500-50 nm lo vede giallo.<br />
il violetto lo vede blu.<br />
UV lo vede.<br />
Tutte le piante le vedono verdi, ma le api le vedono di colore giallo.<br />
Es la fogliadel’ olivo emette a 550nm, la trappola gialla raccoglie di più.<br />
POPOLAZIONE: è un gruppo di insetti della stessa specia, l’ area non è definita. Ha dei caratteri diversi<br />
delle specie. Vediamo i termini di abbondanza e distribuzione:<br />
La distribuzione può essere di tre tipi:<br />
- Casuale: x=σ 2 .<br />
- Uniforme: x>σ 2 .<br />
- Aggregata: x
n° indi<br />
vidui<br />
rm è il tasso intrinseco di crescita.<br />
Esempio gli afidi vengono messi in condizioni ottimali e si analizza come cresce la popolazione.<br />
Se rm=1 per settimana per afide, dopo 4 settimane avremmo:<br />
N T<br />
= 10 × e<br />
1×<br />
4<br />
= 10 × 54 = 540<br />
Se rm=2 avremmo che<br />
NT<br />
= 10 × e<br />
8 =<br />
29810<br />
La crescita non è infinita ma c’ è un limite che è il K. Può essere dato dallo spazio, dall’ ambiente etc.<br />
Questo K è la capacità portante dell’ ambiente e dipende da ciascuna popolazione.<br />
Il K può essere diverso da specie a specie , K pari a 7 milioni si ha nella mosca dell’olivo, ma questa può<br />
variare con gli anni di carica e scarica.<br />
K<br />
=<br />
1+<br />
e<br />
NT −rt<br />
Logistica.<br />
tempo<br />
Nt=N0e rt<br />
r= costante di crescita<br />
r= b-d; dove di b sono i nati e d i morti.<br />
Nt= n° di individui al tempo t<br />
r= è variabile, quando gli insetti sono pochi il tasso di crescita è alto poi diminuisce fino a diventare zero.
N<br />
N0<br />
Gli insetti si possono distinguere in<br />
R= strategisti,cioè puntano sulla massimizzazione di r.<br />
K= .............., cioè puntano su k<br />
Vediamo due casi:<br />
Ceratitis captata<br />
Attacca il pesco, è R strategista.<br />
-1000 uova per femmina.<br />
-Generazioni brevi: 20 gg per generazione.<br />
- è un’ insetto polifago.<br />
- Non ha nemici naturali.<br />
- è molto mobile.<br />
Diaspis pentagona<br />
- 100 uova.<br />
- 3 generazioni all’ anno.<br />
- E’ olifaga , attacca poche piante.<br />
- - Ha molti nemici naturali (Encarsia berlese), è un micro imenottero utilizzato in Italia per la lotta<br />
biologica sul gelso che seve per nutrire il baco da seta.<br />
- Poco mobile.<br />
Tempo<br />
La primaattacca tutto, poi le femmine e gli adulti si spostano quando arrivano alla capacità di crescita ottima.<br />
Crescono in maniera esponenziale la soglia di intervento èun mosca.<br />
r è variabile =<br />
K<br />
=<br />
1+<br />
e<br />
NT −rt<br />
r m<br />
K − N<br />
K
La seconda ha una crescita lenta,le soglie di intervento sono alte, si può verificare un danno solo quadno l’ uomo<br />
sbaglia gli interventi antiparassitari e le concimazioni.<br />
Sono state studiate due popolazioni preda-predatore. Man mano che aumenta la preda aumentano i predatori.<br />
N<br />
OSCILLAZIONE DI POPOLAZIONE<br />
Le curve sono sfasate, il massimo del fitofago viene raggiunto prima del predatore. In realtà la crescitànon è ne<br />
esponenziale né logistica.<br />
Un insetto , la Lymantria, cresce fino a distruggere tutto. La crescita negli anni si può studiare con le trappole, si<br />
studia l’ andamento, in alcuni anni si arriva al culmine cioè si ha il passagio da zero a culmineche è detta<br />
progradazione, culmine, retrogradazionee poi latenza; un ciclo si chiama gradazione e dura 5 anni. Le gradazioni<br />
sono costanti.<br />
TAVOLA DELLA VITA<br />
Se prendo 1000 uova 500 muoiono<br />
Stadio Sopravvivenza Mortalità Tasso di mortalità Fecondità<br />
Uova 10000 400 clima<br />
100 parassiti<br />
Larve 500 300 clima<br />
100 parassiti<br />
Pupe 100 25 predatori<br />
Adulti<br />
(preriproduttori)<br />
Adulti<br />
(riproduttori)<br />
25 cause sconosciute<br />
Tempo<br />
50 25 cause sconosciute \<br />
25 15 cause sconosciute 100<br />
\<br />
\<br />
\
Nella generazione successiva 10 AD x 100 = 1000 la popolazione è rimasta costante.<br />
Chi fa variare la densità di popolazione sono le cause della mortalità, studiando ciò negli anni possiamo vedere<br />
quale è il fattore chiave, e si può di re che i fattori chiave sono il clima e/o i parassiti.<br />
Ma il clima è un falso fattore chiave, il vero fattore chiave nella maggior parte delle volte sono altri, quello che<br />
conta non sono le cause casuali, ma quelle sistematiche cioè il parassitismo.<br />
Le cause di mortalità possono di tipo biotico o abiotici.<br />
- Fattori densità dipendenti: sono fattori biotici, cioè l’ azione dipende dalla popolazione.<br />
- Fattori densità indipendenti: sono fattori abiotici, cioè ‘ aionedipende dalla temperatura.<br />
La temperatura non influenza.<br />
Il fattore biotico è densità dipendente, la presenza di molte prede favorisce la presenza di molti predatori. Sono i<br />
fattori densità dipendenti a tenere costante le popolazioni nel tempo.<br />
FATTORI ABIOTICI:<br />
TEMPERATURA: tutti gli insetti hanno un proprio campo di temperatura. Le soglie inferiori e superiori di<br />
temperatura sono rispettivamente: 8-9°C e 30-32°C; l’insetto si sviluppa entro questo intervallo.<br />
Gli insetti sono eterotermi, più la temperatura aumenta più essi crescono, non hanno un sistema di regolazione<br />
termica corporea.<br />
Se però le temperatura superano le soglie aumenta la mortalità. Quando l’ insetto si trova in presenza di basse<br />
temperature, 5-6°C, può entrare in quiescenza e rimane vivo, muore solo se se le temperature scendono sotto lo<br />
zero, perchè si formano cristalli di ghiaccio e si rompono le cellule.<br />
Gli insetti hanno evoluto una strategia detta DIAPAUSA, che è uno stato di morte apparente, dove il metabolismo<br />
si approssima allo zero, e avviene negli insetti che vivono nelle zone temperate. Generalmente questo stadio è di<br />
pupa, questo non è determinato dalla temperatura ma dal fotoperiodo che è l’ unico elemento costante del ciclo<br />
della terra. In questo processo partecipa un ormone della DIAPAUSA, prodotto dalle cellule prototoraciche. Noi<br />
non la possiamo interrompere. Alla fine la diapausa si interrompe con l’ innalzamento della temperatura. Gli insetti<br />
che vivono in zone in zone estreme resistono anche -40 -50°C. Alcuni insetti rimangono attivi a -10°C perchè<br />
producono glicerina e così abbassano il punto crioscopico.<br />
Se lo <strong>sviluppo</strong> dipende dalle temperature con queste noi possiamo prevedere la crescita.<br />
Esempio:<br />
10°C= 120 gg<br />
20°C= 30gg<br />
30°C= 18gg<br />
La velocità di <strong>sviluppo</strong> può essere l’ inverso della durata.
Durata di<br />
<strong>sviluppo</strong><br />
1 O T<br />
= K(<br />
T − T )<br />
A<br />
A= periodo di <strong>sviluppo</strong> espresso in gg.<br />
T t =Soglia inferiore di <strong>sviluppo</strong>(C°).<br />
T 0 = temperatura di allevamento.<br />
K= Costante tecnica, corrisponde all’ inclinazione della retta.<br />
Esempio abbiamo un K=300 °D e T t =10°C<br />
Giorno Max Min Media T t Σ<br />
L 30 10 20 -10 10<br />
M 20 10 15 -10 5<br />
M 15 10 12,5 -10 2,5<br />
Oggi ci sono dei modelli ha disposizione del SAR, e con questi modelli possiamo già stimare l’ andamento degli<br />
insetti.<br />
Modelli che simulano lo <strong>sviluppo</strong> degli insetti sulla base della temperatura.<br />
Abbiamo insetti molto resistenti alle temperature alte come ad esempio il Capnodes tenebronis che resiste a 42°C.<br />
Alcune larve di ditteri resistono a 55°C in acqua.<br />
La fascia intermediaè25°csono insetti eterotermi, che con l’aumentare della temperatura si accelera lo <strong>sviluppo</strong> e le<br />
generazioni possono dipendere dalla temperatura.<br />
Se le popolazioni non arrivano mai ad il limite massimo, cioè la temperatura aumenta con il numero delle<br />
popolazioni questo perchè aumentano le popolazioni dei parassiti e dei predatori. Si hanno cosi variazioni di<br />
popolazione abbiamo delle fluttuazioni in una zona di equilibrio cioè nell’ equilibrio naturale,l’ uomo deve cercare<br />
di non rompere questi equilibri.<br />
zero di<br />
<strong>sviluppo</strong> 10 20 30 40 T°<br />
FATTORI BIOTICI DI CONTROLLO:<br />
Velocità di <strong>sviluppo</strong><br />
27,5
- VIRUS: Causano epidemie degli insetti, appartengono a virus esclusivi degli insetti, Bacalovirus è<br />
sono costituiti da virus e DNAe RNA circondati da una capside proteica. Virioni questi si trovano nel<br />
nucleo delle cellule intestinali oppure nel citoplasma; virus granulosi si formano ...., si formano critalli<br />
proteici detti POLIEDRIOSI NUCLEARI,formati da diversi virioni.Si conoscono tantissimi virus però<br />
la maggior parte sono specifici per determinati insetti. Si ha la morte della larva e leparticelle virali si<br />
diffondono, le altre larve mangiano e si infettano. Questi sono poco resistenti alle radiazioni UV.Questi<br />
virus possono causare epidemie solo se gli insetti sono tanti, mail danno a questo punto è fatto. Anche<br />
le malattie non sono molto efficienti. In ...<br />
Esempio il virus della Lymantria dispar, GIPIGIAK. Le larve vengono allevate in substratti artificiali<br />
in scatole tappate quando le larve sono grandi le macchine .............. il virus con particelle poliedriche,<br />
riproducono il virus e poi lo distribuiscono con dei sieri. Però il virus può facilitare lo <strong>sviluppo</strong> di<br />
batteri che possono essere dannosi per l’ uomo,un ‘ altra tesi è quella di riprodurre il virus con cellule<br />
della Lymantra in ambiente asettico.<br />
Il virus che controlla la Carpocapsa pomonella Spodopterien (GYPCHEK), è registrato dall’ UE e<br />
quindi anche in Italia.<br />
- BATTERI:Uno tra i più importanti è il Baccillus thurigensis di cui abbiamo diverse subspecie:<br />
o Subspecie Kurtaki<br />
o Subspecie Islocliensis<br />
o subspecie Tenebrionis<br />
Ormai costituisce l’ 85%(?) degli insetticidi. QWuesti batteri nei plasmidi producono la αendotossina,<br />
si conoscono 180 endotossine diverse.<br />
Questi batteri si trovano nel terreno e sono ubiquitari. Attaccano i nematodi,e sono interessanti perchè<br />
si sta cercando di creare piante resistenti ai nematodi.<br />
La Popilla japonica viene combattuta con il batterio Baccillus popilie, che distrugge l’ insetto.<br />
Il Bacillus larve ( Peste americana) attacca le larve dell’ ape, è importante perchè bisogna distruggere<br />
l’ ernia e l’ alveare,colpiti.<br />
- FUNGHI: Si trovano in ambienti caldo umidi..... Agostini Bassi scoprì che un fungo devastava il bacco<br />
da seta, fu chiamato Bauveria bassiana, ma è anche un fungo che colpisce tanti altri insetti.<br />
Sono stati studiati dei ceppi che non sono allergenici. Gli inglesi hanno scoperto il Verticillum lecanii,<br />
attacca coccingli e afidi aleuronidi , tripidi nelle serre..Si conoscono più di 100 specie che attaccano<br />
gli insetti.<br />
- PROTOZOI: Sono animali unicellulari che appartengono al ........ Nella Melocosamia......, provocano<br />
una malattia lenta. Attualmente non esiste un utilizzo nella pratica perchè è difficile allevarli.
- NEMATODI: molti sono parassiti,sono dei vermi cilindrici di dimensioni inferiori al millimetro,<br />
entrano nelle piccole aperture, stigmi, e molti di questi trasmettono un batterio simile al Baccillus<br />
thurigensis del genere Xsenorabus. Produce una tossina. I nematodi si riproducono nell’insetto.<br />
I due generi più importanti sono:<br />
1. Steinernema carpocapsae<br />
2. Etherorhabditis.<br />
Sono saprofiti e si possono produrre facilmente. Si utilizzano contro gli insetti che vivono nel terreno.<br />
Ci sono Per quanto riguarda due rodilegno, Zeuzera pyrina e Cossus cossus, si prende un coton fioc<br />
che viene imbevuto di un soluzione di acqua e nematodi, per poi bagnare le buche di questi rodilegno.<br />
- INSETTI: Vengono distinti in predatoti e parassiti. Il predatore consuma un numero elevato di prede<br />
per svilupparsi, mangiano afidi allo stato larvale e adulto. Il parassitoide per potersi sviluppare<br />
impiega un solo ospite,cioè parassitizza un solo ospite. Ad esempio l’ Imenottero del genere<br />
Tricogramma depone un solo uovo all’interno di un’ uovo di lepidotteri.<br />
Si chiamano parassitoidi quelli che uccidono gli ospiti e parassiti quelli che lo lasciano in invita, i<br />
parassiti non uccidono.<br />
Il plasmidio della malaria è un parassita. Una cimice è un parassita.<br />
PREDATORI:<br />
o Hanno diverse ...<br />
o Alcuni cercano a caso.<br />
o Cacciano le prede: coleotteri carabidi cacciano insetti nel terreno. Cacciano allo stadio di larve<br />
e adulto.<br />
o Cacciano ....<br />
o Impiegano trappole.<br />
I coleotteri della famiglia dei Stofiliae hanno le elitri corte che non coprono l’ addome,si trovano nel<br />
terreno ed è un insetto predatore.<br />
Coleotteri coccinelle:abiamo tre gruppi alimentari che sono:<br />
o La setepuntata mangia afidi<br />
o ....dipuntata.<br />
Hanno una diapausa alla stadio di adulto,e la...nelle zone collinari, si possono aggregare.in alcuni<br />
paesi leraccolgono e poi le vendono agli agricoltori, molte vengono allevate in fabbriche.<br />
Abbiamo la Cocinella cocidoforache mangiano i coccidi, il nome scientifico è Rodolis cardiot e<br />
attacca la Perceria purcosi (agrumi). La Kilokulus bistulatus attacca la Seisetia che è rosso scuro<br />
con due macchie rosse sulle elitri.<br />
Alunoi cocinelle sono predatrici degli acari: Puntillu e Puntatus