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RASSEGNASTAMPA kEnn0W36HM/ChS/HKl659yp82MScjw+hsX+Q6i9+rbg= Mercoledì 29 maggio 2013 ELETTO CONSIGLIERE ANTONIO MANGIAMELE “Insieme per crescere” Grazia Abate 35 Nunzio Abate 110 Paolo Amato 93 Luciana Ambriso 183 Nunzio Centola 83 Pasquale Danzi 34 Pasquale Lamarra 58 Mirella Montesano 68 Marilena Scutillo 34 Salvatore Valenzano 67 SPECIALE Elezioni comunali 2013 PROVINCIA DI MATERA Il Pd farà gruppo unico con la guida della seconda donna sindaco nel Materano Squadra giovane per cambiare I consiglieri di maggioranza hanno tutti età compresa tra i 30 e i 50 anni TRICARICO - Una maggioranza secca e monocolore Pd, sosterrà Angela (Lina) Marchisella, il sindaco eletto dai tricaricesi dopo due anni di sostanziale assenza di governo. Una scelta netta, seppur non suffragata da una vittoria altrettanto trionfale, perchè decisa al termine di un estenuante testa a testa con Maria Rosaria Malvinni, un’altra donna, legata a filo doppio con lo storico sindaco Antonio Melfi, che dopo la vittoria schiacciante del 2011, poi distrutta dall’esecutività di una sentenza per concussione, ha fatto pesare di nuovo il suo consenso ormai quasi inossidabile. Lo confermano i voti presi dall’ex vice sindaco facente funzioni, Rocco Dabraio (128 preferenze), o dall’ex assessore Raffaele Beatrice (169 voti). Alla fine, Marchisella l’ha spuntata per 69 Lavor er emo per stabilire la pace sociale voti, poco più di tre famiglie numerose di aventi diritto, ma è già pronta a segnare il cambiamento. Una maggioranza, quella delineata dalle urne, che si preannuncia particolarmen - te coesa, almeno sotto il profilo politico, al netto degli immancabilipersonalismi. Il più suffragato tra le quattro liste in competizione, è stato il 33enne Paolo Paradiso(Pd) di professioneinsegnante, seguito con un voto di scarto da Margherita Centola Abbiuso della civica “Bene Comune”. Le preferenze raccolte da Paradiso, un neofita della politica attiva, la dicono lunga sulla voglia di cambiamento espressa dai tricaricesi. Come pure l’età media abbastanza bassa dei candidati a sostegno di Marchisella, tutti tra i 30 ed i 50 anni. E’ stata una vittoria importante, seppur non netta, sulle tendenze dell’ultimo ventennio a Tricarico. Dall’altra parte i tre esponenti delle Civiche, pronti a un’opposizione dura ma, ci si augura, costruttiva. Ieri pomeriggio, i neo eletti della squadra Pd hanno incassato l’en - tusiasmo del Circolo cittadino, di cui Marchisella era segretaria, incontrando poi i dipendenti comunali in municipio, durante un primo sopralluogo. Si è voluto capire le condizioni della Casa comunale, per poi passare subito all’analisi della situazione finanziaria, prima di individuare le priorità dei prossimi novanta giorni. «La campagna elettorale è stata Dobbiamo ripr ender e i contatti con gli enti Tiziano Orsellini TRICARICO: VOTANTI 3.751 ⊳ ELETTO CONSIGLIERE M. ROSARIA MALVINNI “Impegno per Tricarico” Rosanna Albano 136 Angela Battaglia 234 Raffaele Beatrice 169 Paolo Carbone 94 Pancrazio Centola 208 Salvatore Cirillo 83 Rocco Dabraio 128 Roberto Fanelli 140 Antonio Gagliardi 106 Giuseppina Santoro 82 ELETTO CONSIGLIERE PANCRAZIO BENEVENTO “Per il bene comune” Teresa Caravelli 53 Rossella Dell’Aquila 139 Pancrazio Dema 77 Angelo Giannotta 111 Maria Iula 153 Pancrazio Locuoco 242 Matteo Martelli 159 Silvio Mestice 118 Rocco Vizzuso 58 Margherita Centola Abiuso 282 15 SINDACO ELETTO ANGELA MARCHISELLA “Partito democratico” Luigi Binetti 86 Teresa Ditella 212 Antonio Fanelli 65 Luisa Lacava 205 Antonio Pancrazio Langerano 72 Filomena Laurenzana 145 Franco Martinelli 159 Tiziano Orsellini 88 Paolo Paradiso 283 Pancrazio Tedesco 162 Voti 593 Voti 1.035 Voti 899 Voti 1.104 Paolo Paradiso Pd Luisa Lacava Pd Teresa Ditella Pd P. Tedesco Pd F. Martinelli Pd Il nuovo Consiglio F. Laurenzana Pd T. Orsellini Pd Mangiamele civica M. R. Malvinni civica P. Benevento civica Paolo Paradiso Pancrazio Tedesco condotta con moderazione -ha commentato Lina Marchisella, sentita dal Quotidiano- noi abbiamo cercato di mettere in evidenza in maniera particolare il programma. Si è cercata la pacificazione nella nostra comunità. Provo grande gioia nell’essere il primo sindaco donna di Tricarico, è per me motivo di grandeorgoglio e sperodi svolta per la comunità tricaricese tutta. Dobbiamo uscire dall'isolamento Francesco Martinelli Luisa Lacava Filomena Laurenzana Teresa Ditella nel quale ci troviamo in questo momento;ènecessarioriavviareirapporti con enti e istituzioni e diventare parte integrante e, dove possibile, trainante. Invito le opposizioni a svolgere al meglio il loro lavoro, sempre in maniera propositiva e costruttiva per trovare le soluzioni migliori per il nostro amato paese». In effetti il neo sindaco è una delle poche donne ad amministrare un comune lucano, nella provincia di Matera si segnala solo Anna Trevigno ad Oliveto Lucano. Un punto di forza, probabilmente, vista la tenacia e lo spirito pratico che da sempre contraddistinguono il temperamento femminile. Ancora nessuna anticipazione sui criteri da seguire nell’individuazione dell’esecutivo; probabilmente, se sidovesse seguire quellodel numerodi preferenze, Paradiso sarebbe in corsa per l’in - carico di vice sindaco, ma è ancora tutto da stabilire. Completano la maggioranza di Marchisella: Te - resa Ditella classe 1974, ingegnere e insegnante;Luisa Lacava, nata a San Chirico Nuovo nel 1966, medico pediatra; Pancrazio Tedesco, otticodel 1977;Franco Martinelli, restauratore del 1962; Filo - mena Laurenzana, cuoca e disegnatrice di moda del 1967; Tiziano Orsellini, il più “ anziano”, del 1957, dipendente presso l'Università di Basilicata. Antonio Corrado
RASSEGNASTAMPA kEnn0W36HM/ChS/HKl6590VY/BZ9IO7PsKJQHrnjspU= 16 Primo piano Mercoledì 29 maggio 2013 Assenteismo L’inchiesta sull’ufficio del Ministero dell’Agricoltura Spunta il vicepresidente del Consiglio regionale Mattia e il blitz della profumeria I carabinieri avvistano i forestali in orario di lavoro “a spasso” per Potenza insieme a lui di LEO AMATO POTENZA - La goccia che ha fatto traboccare il vaso. Per quanto evanescente come un’essenza distillata. Prima la firma sul registro d’in - gresso in ufficio, poi il caffè, infine il passaggio in profumeria assieme a quell’uomo «dell’apparente età di 70 anni» che in seguito sarebbe stato identificato nel vicepresidente del Consiglio regionale. Mezz’ora dopo è scattatoil blitzdeicarabinieri. C’è anche il nome di Franco Mattia agli atti dell’in - chiesta sull’assenteismo nell’Ufficio territoriale per la Basilicata del Ministero delle politiche agricole e forestali di via Mazzini a Potenza. L’esponente Pdl, generale in pensionedel Corpo forestale della Stato, ex coordinatore per la Puglia e direttore del servizio nazionale di protezione civile del Ministero, non è indagato ma è stato avvistato e filmato varie volte assieme agli ex colleghi durante i servizi di osservazione dei militari del nucleo investigativo dell’Arma del capoluogo. Almeno in 3 occasioni su 8 giorni di appostamenti. Sempre col perito Angelica Grippo e in due anche con l’assistente Matteo Lacava. Persino il giorno che sono finiti ai domiciliari, prima di essere liberati dal pm di turno - nel giro di qualche ora - in considerazione del loro stato di incensurati. Per Grippo e Lacava l’accu - saè ditruffae falsoaggravato per essersi assentati dal luogo di lavoro senza autorizzazione. Ma la primatista sarebbe stata lei, filmata mentre entrava con una mezz’oretta di ritardo di media sull’orario indicato sul foglio firme e mentre usciva poco dopo per sbrigare faccende private, come la spesa al supermercato o dal fruttivendolo poco distante, le compere in via Pretoria, il caffé in piazza XVIII Agosto e le visite al cantiere del nuovo lussuosissimo complesso residenziale dell’ex fornace Ierace in via Cavour (magari in vista di un acquisto). D’al - tronde negli uffici di via Mazzini era quasi di casa, dato che ci lavoravano pure i suoi familiari più stretti tipo la madre, Maria Di Muro, operaio a tempo determinato impiegato per mansioni d’ufficio, finito a sua volta tra i nomi nel mirino degli investigatori. Lui al confronto sarebbe stato molto più puntuale, e -stando sempre a quanto sostiene l’accusa - a parte farsi gli affari suoi ogni tanto l’avrebbe pure accompagnata, come il 6 marzo dell’anno scorso quando tutti e due sono finiti agli arresti. «Alle ore 9.07 - annotano i militari nella nota inviata in procura allegata agli atti dell’udienza in corso davanti al gup Luigi Spina - i dipendenti Grippo e Lacava uscivano dall’ufficio recandosi al bar “Barbera”sito a una distanza di circa 100 metri. Al bar incontravano un uomo dell’apparente età di 70 anni giunto con un’autovettura Alfa Romeo 166 targata *******, colore blu notte, identificato successivamente in Franco Mattia (...) con il quale bevevano un caffè. Usciti dal bar “Barbera”, dove si erano intrattenuti circa dieci minuti, salivano sull’autovettura di Mattia raggiungendo a una distanza di circa 200 metri la “Pro - fumeria Luzzo” sempre di via Mazzini. Lacava attendeva sedutosul sedileposteriore, mentre Mattia e la Grippo, usciti dall’autovettura, si recavano all’interno della profumeria». Il tempo di comprare il necessario e i due sarebbero tornati fuori, quindi il vicepresidente del Consiglio regionale avrebbe accompagnato i forestali da un’altra parte ancora prima si allontanarsi. A questo punto - però - i militari che li stavano pedinando sono usciti allo scoperto dall’auto civetta in cui si erano rifugiati, e li hanno fermati per un con- trollo. «Riferivano - annotano ancora al pm - di essersi allontanati dal posto di lavoro senza nessun permesso per espletare delle faccende di carattere privato». Nello specifico per «recarsi nella sede dell’assicura - zione “Alleanza” per verificare dei dati riguardanti la polizza contratta dalla Grippo». In contemporanea altri tre carabinieri hanno fatto irruzione negli uffici del Ministero dell’agricoltu - ra in via Mazzini e hanno interrogato i presenti. Del tutto ignaro di quell’andazzo il capoufficio, che era arrivato appena due settimane prima e quel giorno prestava servizio altrove. Il suo sostituto invece ha confermato di averli visti uscire «per prendere un caffe’», secondo quanto gli avevano riferito, ma nulla più. Ne’ profumerie né assicurazioni. Roba di 5 minuti, che invece si erano trasformati in più di un’ora. A seguito di quanto emerso, dell’arresto in flagranza e dell’immediata liberazione i due forestali sono stati trasferiti a stretto giro ad altri uffici dai loro superiori. L:105.889pt IN AULA A:291074m Manca il gup: processo rinviato IL gup Luigi Spina era assente per questo ieri mattina il processo ai primi 3 forestali accusati di essersi assentati senza permesso dall’ufficio è stato rinviato. Si tratta del perito del Angelica Grippo di Brienza, e dell’ispettore Matteo Lacava di San Chirico Nuovo, e dell’assistente Domenico Venezia di Tolve, ma per un singolo episodio un po’ particolare. Altre 4 persone, invece, risultano indagate ma in un secondo filone dell’in - chiesta, e le loro posizioni verranno discusse a parte. Si tratta di tre impiegati più un operaio utilizzato per il lavoro d’ufficio. Nell’ordine: Spartaco Battista di Tito, Filomena Giuliana Caggiano di Potenza, Vito Donato Lucia di Tolve e Maria Di Muro di Brienza. Per tutti loro l’accusa è di falso e truffa aggravata. | RIMBORSOPOLI | Il 18 giugno c’è il Lodo Mancusi Ma l’udienza rischia di slittare IL Tribunaledel riesameha fissatola data del 18 giugno per la discussione dell’appello contro la revoca del “ban - do” per i 7 consiglieri colpiti da divieto di dimora nel capoluogo, che hanno restituito alle casse di via Verrastro l’ammontare deirimborsicontestati. Ma la discussione rischia di slittare perché gli avvocati potentini proprio ieri hanno annunciato un pacchetto di 7 giorni di sciopero e c’è la concreta possibilità che finiscano col sovrapporsi. Sembra allontanarsi la decisione definitiva sul “Lodo Mancusi”, dal nome dell’apri - pista Agatino Mancusi, primo a presentarsi dal gip Luigi Spina con la prova della restituzione di quanto è accusato di essersi intascato in maniera indebita. Con lui dovranno comparire davanti al collegio presieduto da GerardinaRomanielloancheAntonio Autilio (Idv), Paolo Castelluccio (Pdl), Nicola Pagliuca (Pdl), Alessandro Singetta (Misto), Mario Venezia (FdI) e Raffaele Vita (Psi). Per loro come per altri 34 tra consiglieri ed ex consiglieri, le accuse sono di falso e peculato per essersi appropriati dei rimborsi spese previsti per le attività dei gruppi consiliari e «l’esercizio del mandato senza vincoli di mandato». In totale si parla qualche centinaio di migliaia di euro su quasi quattro milioni elargiti dalConsiglio regionale tra il 2010 e il 2011 che sono gli anni presi in considerazioni dagli investigatori di carabinieri, finanza e polizia. L’inchiesta era partita a ottobre dell’anno scorso col sequestro discontrini, fattureedocumentazione giustificativa dei rimborsi negli uffici di via Verrastro. Quindi 24 aprile è scattato il blitz con gli arresti domiciliari per 3 persone, gli ex assessori dimissionari Vincenzo Viti (Pd) e Rosa Mastrosimone (Idv) e l’al - lora capogruppo Pdl Nicola Pagliuca, il divieto di dimora nel capoluogo per 6, quelli sopra più Mariano Pici (Pdl), e l’ex Vincenzo Ruggiero (La destra). infine ilsequestro delle som- Antonio Autilio (Idv) me contestate sui rispettivi conti corrente, stessa misura adottata anche nei confronti di un altro consigliere, Franco Mollica (Udc), e di 4 ex, Antonio Flovilla (Udc), Innocenzo Loguercio (Psi), Antonio Tisci (Pdl) e Antonio Potenza (Pu). Durante gli interrogatori di garanzia il gip aveva preso atto delle dimissioni dell’assessore esterno Mastrosimone e dell’assessore consigliere Viti rimettendoli in libertà. Mentre ha convertito gli arresti in un più blando divieto di dimora per l’ex capogruppo Pagliuca accusato in massima parte proprio per l’utilizzo dei fondi degli azzurrinel parlamentinolucano.Per il solo Pici è tornato sui suoi passi revocando l’ordinanza per essersi ricre- Franco Mattia (Pdl), a destra un auto dei carabinieri davanti al Palazzo di giustizia di Potenza Paolo Castelluccio (Pdl) Nicola Pagliuca (Pdl) Alessandro Singetta (Misto) Raffaele Vita (Psi) Mario Venezia (FdI) Agatino Mancusi (Udc) duto sui gravi indizi di colpevolezza. Poi è arrivato il turno di Mancusi, che ha aperto la strada a una serie di istanze fac-simile avanzate nei giorni successivi. A maggior ragione dopo che il Riesame ha respinto in bloccoi ricorsi presentati dai consiglieri “banditi”. Anche di uno come Vita, che di fronte al collegio presieduto da Gerardina Romaniello aveva portato un assegno intestato al Consiglio regionale per l’esatto ammontare dei rimborsi in discussione. Anche se il Riesame dovesse confermarsi la sua decisione non sarà esecutiva prima di un’eventuale ricorso in Cassazione. l.amato@luedi.it
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