leggi la rassegna - CGIL Basilicata
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RASSEGNASTAMPA<br />
kEnn0W36HM/ChS/HKl6590VY/BZ9IO7PsKJQHrnjspU=<br />
16 Primo piano<br />
Mercoledì 29 maggio 2013<br />
Assenteismo<br />
L’inchiesta sull’ufficio del Ministero dell’Agricoltura<br />
Spunta il vicepresidente del Consiglio regionale<br />
Mattia e il blitz del<strong>la</strong> profumeria<br />
I carabinieri avvistano i forestali in orario di <strong>la</strong>voro “a spasso” per Potenza insieme a lui<br />
di LEO AMATO<br />
POTENZA - La goccia che ha<br />
fatto traboccare il vaso. Per<br />
quanto evanescente come<br />
un’essenza distil<strong>la</strong>ta. Prima<br />
<strong>la</strong> firma sul registro d’in -<br />
gresso in ufficio, poi il caffè,<br />
infine il passaggio in profumeria<br />
assieme a quell’uomo<br />
«dell’apparente età di 70 anni»<br />
che in seguito sarebbe<br />
stato identificato nel vicepresidente<br />
del Consiglio regionale.<br />
Mezz’ora dopo è<br />
scattatoil blitzdeicarabinieri.<br />
C’è anche il nome di Franco<br />
Mattia agli atti dell’in -<br />
chiesta sull’assenteismo<br />
nell’Ufficio territoriale per<br />
<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> del Ministero<br />
delle politiche agricole e forestali<br />
di via Mazzini a Potenza.<br />
L’esponente Pdl, generale<br />
in pensionedel Corpo forestale<br />
del<strong>la</strong> Stato, ex coordinatore<br />
per <strong>la</strong> Puglia e direttore<br />
del servizio nazionale di<br />
protezione civile del Ministero,<br />
non è indagato ma è stato<br />
avvistato e filmato varie volte<br />
assieme agli ex colleghi<br />
durante i servizi di osservazione<br />
dei militari del nucleo<br />
investigativo dell’Arma del<br />
capoluogo. Almeno in 3 occasioni<br />
su 8 giorni di appostamenti.<br />
Sempre col perito<br />
Angelica Grippo e in due anche<br />
con l’assistente Matteo<br />
Lacava. Persino il giorno che<br />
sono finiti ai domiciliari, prima<br />
di essere liberati dal pm<br />
di turno - nel giro di qualche<br />
ora - in considerazione del loro<br />
stato di incensurati.<br />
Per Grippo e Lacava l’accu -<br />
saè ditruffae falsoaggravato<br />
per essersi assentati dal<br />
luogo di <strong>la</strong>voro senza autorizzazione.<br />
Ma <strong>la</strong> primatista<br />
sarebbe stata lei, filmata<br />
mentre entrava con una<br />
mezz’oretta di ritardo di media<br />
sull’orario indicato sul<br />
foglio firme e mentre usciva<br />
poco dopo per sbrigare faccende<br />
private, come <strong>la</strong> spesa<br />
al supermercato o dal fruttivendolo<br />
poco distante, le<br />
compere in via Pretoria, il<br />
caffé in piazza XVIII Agosto<br />
e le visite al cantiere del nuovo<br />
lussuosissimo complesso<br />
residenziale dell’ex fornace<br />
Ierace in via Cavour (magari<br />
in vista di un acquisto). D’al -<br />
tronde negli uffici di via<br />
Mazzini era quasi di casa, dato<br />
che ci <strong>la</strong>voravano pure i<br />
suoi familiari più stretti tipo<br />
<strong>la</strong> madre, Maria Di Muro,<br />
operaio a tempo determinato<br />
impiegato per mansioni<br />
d’ufficio, finito a sua volta<br />
tra i nomi nel mirino degli investigatori.<br />
Lui al confronto<br />
sarebbe stato molto più puntuale,<br />
e -stando sempre a<br />
quanto sostiene l’accusa - a<br />
parte farsi gli affari suoi<br />
ogni tanto l’avrebbe pure accompagnata,<br />
come il 6 marzo<br />
dell’anno scorso quando<br />
tutti e due sono finiti agli arresti.<br />
«Alle ore 9.07 - annotano i<br />
militari nel<strong>la</strong> nota inviata in<br />
procura allegata agli atti<br />
dell’udienza in corso davanti<br />
al gup Luigi Spina - i dipendenti<br />
Grippo e Lacava uscivano<br />
dall’ufficio recandosi<br />
al bar “Barbera”sito a una distanza<br />
di circa 100 metri. Al<br />
bar incontravano un uomo<br />
dell’apparente età di 70 anni<br />
giunto con un’autovettura<br />
Alfa Romeo 166 targata<br />
*******, colore blu notte,<br />
identificato successivamente<br />
in Franco Mattia (...) con il<br />
quale bevevano un caffè.<br />
Usciti dal bar “Barbera”, dove<br />
si erano intrattenuti circa<br />
dieci minuti, salivano<br />
sull’autovettura di Mattia<br />
raggiungendo a una distanza<br />
di circa 200 metri <strong>la</strong> “Pro -<br />
fumeria Luzzo” sempre di<br />
via Mazzini. Lacava attendeva<br />
sedutosul sedileposteriore,<br />
mentre Mattia e <strong>la</strong> Grippo,<br />
usciti dall’autovettura, si<br />
recavano all’interno del<strong>la</strong><br />
profumeria».<br />
Il tempo di comprare il necessario<br />
e i due sarebbero<br />
tornati fuori, quindi il vicepresidente<br />
del Consiglio regionale<br />
avrebbe accompagnato<br />
i forestali da un’altra<br />
parte ancora prima si allontanarsi.<br />
A questo punto - però<br />
- i militari che li stavano<br />
pedinando sono usciti allo<br />
scoperto dall’auto civetta in<br />
cui si erano rifugiati, e li<br />
hanno fermati per un con-<br />
trollo.<br />
«Riferivano -<br />
annotano ancora<br />
al pm - di essersi<br />
allontanati dal posto<br />
di <strong>la</strong>voro senza<br />
nessun permesso<br />
per espletare delle<br />
faccende di carattere<br />
privato». Nello<br />
specifico per<br />
«recarsi nel<strong>la</strong> sede<br />
dell’assicura -<br />
zione “Alleanza”<br />
per verificare dei<br />
dati riguardanti<br />
<strong>la</strong> polizza contratta<br />
dal<strong>la</strong> Grippo».<br />
In contemporanea<br />
altri tre carabinieri<br />
hanno fatto<br />
irruzione negli<br />
uffici del Ministero<br />
dell’agricoltu -<br />
ra in via Mazzini e<br />
hanno interrogato<br />
i presenti. Del<br />
tutto ignaro di<br />
quell’andazzo il<br />
capoufficio, che<br />
era arrivato appena<br />
due settimane<br />
prima e quel giorno<br />
prestava servizio<br />
altrove. Il suo<br />
sostituto invece<br />
ha confermato di averli visti<br />
uscire «per prendere un caffe’»,<br />
secondo quanto gli avevano<br />
riferito, ma nul<strong>la</strong> più.<br />
Ne’ profumerie né assicurazioni.<br />
Roba di 5 minuti, che<br />
invece si erano trasformati<br />
in più di un’ora.<br />
A seguito di quanto emerso,<br />
dell’arresto in f<strong>la</strong>granza<br />
e dell’immediata liberazione<br />
i due forestali sono stati trasferiti<br />
a stretto giro ad altri<br />
uffici dai loro superiori.<br />
L:105.889pt IN AULA A:291074m<br />
Manca il gup:<br />
processo rinviato<br />
IL gup Luigi Spina era assente<br />
per questo ieri mattina il<br />
processo ai primi 3 forestali<br />
accusati di essersi assentati<br />
senza permesso dall’ufficio è<br />
stato rinviato. Si tratta del perito<br />
del Angelica Grippo di<br />
Brienza, e dell’ispettore Matteo<br />
Lacava di San Chirico<br />
Nuovo, e dell’assistente Domenico<br />
Venezia di Tolve, ma<br />
per un singolo episodio un po’<br />
partico<strong>la</strong>re. Altre 4 persone,<br />
invece, risultano indagate ma<br />
in un secondo filone dell’in -<br />
chiesta, e le loro posizioni<br />
verranno discusse a parte. Si<br />
tratta di tre impiegati più un<br />
operaio utilizzato per il <strong>la</strong>voro<br />
d’ufficio. Nell’ordine: Spartaco<br />
Battista di Tito, Filomena<br />
Giuliana Caggiano di Potenza,<br />
Vito Donato Lucia di Tolve<br />
e Maria Di Muro di Brienza.<br />
Per tutti loro l’accusa è di falso<br />
e truffa aggravata.<br />
| RIMBORSOPOLI |<br />
Il 18 giugno c’è il Lodo Mancusi<br />
Ma l’udienza rischia di slittare<br />
IL Tribunaledel riesameha fissato<strong>la</strong><br />
data del 18 giugno per <strong>la</strong> discussione<br />
dell’appello contro <strong>la</strong> revoca del “ban -<br />
do” per i 7 consiglieri colpiti da divieto<br />
di dimora nel capoluogo, che hanno<br />
restituito alle casse di via Verrastro<br />
l’ammontare deirimborsicontestati.<br />
Ma <strong>la</strong> discussione rischia di slittare<br />
perché gli avvocati potentini<br />
proprio ieri hanno annunciato un<br />
pacchetto di 7 giorni di sciopero e c’è<br />
<strong>la</strong> concreta possibilità che finiscano<br />
col sovrapporsi.<br />
Sembra allontanarsi <strong>la</strong> decisione<br />
definitiva sul “Lodo<br />
Mancusi”, dal nome dell’apri -<br />
pista Agatino Mancusi, primo<br />
a presentarsi dal gip Luigi<br />
Spina con <strong>la</strong> prova del<strong>la</strong> restituzione<br />
di quanto è accusato<br />
di essersi intascato in maniera<br />
indebita. Con lui dovranno<br />
comparire davanti al<br />
collegio presieduto da GerardinaRomanielloancheAntonio<br />
Autilio (Idv), Paolo Castelluccio<br />
(Pdl), Nico<strong>la</strong> Pagliuca<br />
(Pdl), Alessandro Singetta<br />
(Misto), Mario Venezia (FdI) e<br />
Raffaele Vita (Psi).<br />
Per loro come per altri 34<br />
tra consiglieri ed ex consiglieri,<br />
le accuse sono di falso e<br />
pecu<strong>la</strong>to per essersi appropriati<br />
dei rimborsi spese previsti<br />
per le attività dei gruppi<br />
consiliari e «l’esercizio del<br />
mandato senza vincoli di<br />
mandato». In totale si par<strong>la</strong><br />
qualche centinaio di migliaia<br />
di euro su quasi quattro milioni<br />
e<strong>la</strong>rgiti dalConsiglio regionale<br />
tra il 2010 e il 2011<br />
che sono gli anni presi in considerazioni<br />
dagli investigatori<br />
di carabinieri, finanza e<br />
polizia.<br />
L’inchiesta era partita a ottobre<br />
dell’anno scorso col sequestro<br />
discontrini, fattureedocumentazione<br />
giustificativa dei rimborsi negli<br />
uffici di via Verrastro. Quindi 24<br />
aprile è scattato il blitz con gli arresti<br />
domiciliari per 3 persone, gli ex assessori<br />
dimissionari Vincenzo Viti<br />
(Pd) e Rosa Mastrosimone (Idv) e l’al -<br />
lora capogruppo Pdl Nico<strong>la</strong> Pagliuca,<br />
il divieto di dimora nel capoluogo<br />
per 6, quelli sopra più Mariano Pici<br />
(Pdl), e l’ex Vincenzo Ruggiero (La<br />
destra). infine ilsequestro delle som-<br />
Antonio Autilio (Idv)<br />
me contestate sui rispettivi<br />
conti corrente, stessa<br />
misura adottata anche<br />
nei confronti di un altro<br />
consigliere, Franco Mollica<br />
(Udc), e di 4 ex, Antonio<br />
Flovil<strong>la</strong> (Udc), Innocenzo<br />
Loguercio (Psi),<br />
Antonio Tisci (Pdl) e Antonio<br />
Potenza (Pu).<br />
Durante gli interrogatori<br />
di garanzia il gip aveva<br />
preso atto delle dimissioni<br />
dell’assessore esterno<br />
Mastrosimone e<br />
dell’assessore consigliere<br />
Viti rimettendoli in libertà.<br />
Mentre ha convertito<br />
gli arresti in un più b<strong>la</strong>ndo divieto<br />
di dimora per l’ex capogruppo Pagliuca<br />
accusato in massima parte<br />
proprio per l’utilizzo dei fondi degli<br />
azzurrinel par<strong>la</strong>mentinolucano.Per<br />
il solo Pici è tornato sui suoi passi revocando<br />
l’ordinanza per essersi ricre-<br />
Franco<br />
Mattia (Pdl),<br />
a destra<br />
un auto<br />
dei<br />
carabinieri<br />
davanti<br />
al Pa<strong>la</strong>zzo<br />
di giustizia<br />
di Potenza<br />
Paolo Castelluccio (Pdl) Nico<strong>la</strong> Pagliuca (Pdl)<br />
Alessandro Singetta (Misto) Raffaele Vita (Psi) Mario Venezia (FdI)<br />
Agatino Mancusi (Udc)<br />
duto sui gravi indizi di<br />
colpevolezza. Poi è arrivato<br />
il turno di Mancusi,<br />
che ha aperto <strong>la</strong> strada<br />
a una serie di istanze<br />
fac-simile avanzate nei<br />
giorni successivi. A<br />
maggior ragione dopo<br />
che il Riesame ha respinto<br />
in bloccoi ricorsi<br />
presentati dai consiglieri<br />
“banditi”. Anche<br />
di uno come Vita, che di<br />
fronte al collegio presieduto<br />
da Gerardina<br />
Romaniello aveva portato<br />
un assegno intestato<br />
al Consiglio regionale<br />
per l’esatto ammontare dei rimborsi<br />
in discussione.<br />
Anche se il Riesame dovesse confermarsi<br />
<strong>la</strong> sua decisione non sarà<br />
esecutiva prima di un’eventuale ricorso<br />
in Cassazione.<br />
l.amato@luedi.it