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i primi capitoli - Università degli studi di Cagliari.

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Brùscia, la sacerdotessa della Grande Madre e delle<br />

Acque, deponeva le offerte rituali. Il pozzo si<br />

chiudeva con una volta ad ogiva, costruita con blocchi<br />

<strong>di</strong> granito <strong>di</strong> identica misura.<br />

Al tramonto, dopo l’ultima cerimonia, le<br />

delegazioni sarebbero tornate ai rispettivi nuraghi. In<br />

tutti i villaggi si era celebrato l’equinozio <strong>di</strong> primavera<br />

e si erano tenute le funzioni <strong>di</strong> ringraziamento<br />

de<strong>di</strong>cate alla Grande Madre. La sacerdotessa, dal<br />

recinto del Pozzo Sacro, ne aveva guidato le<br />

manifestazioni, secondo i canoni della tra<strong>di</strong>zione.<br />

Per i cinque giorni delle solennità le attività nella<br />

Terra <strong>di</strong> Inòghe erano state ridotte all’essenziale. Ogni<br />

contesa o <strong>di</strong>sputa fra gli abitanti era stata sospesa. Nei<br />

decenni precedenti era capitato che, proprio in quei<br />

giorni, i capitribù fossero riusciti a trovare<br />

quell’accordo considerato impossibile nel corso<br />

dell’anno.<br />

Il primo giorno il capotribù <strong>di</strong> ciascun villaggio<br />

raggiungeva il Tempio, alla testa <strong>di</strong> una delegazione e<br />

della Karritta, il carro consacrato agli dei, bardato con<br />

i fiori e i frutti più belli del proprio territorio. Il carro<br />

era trainato da una coppia <strong>di</strong> buoi: sul collo e sulle<br />

corna, avevano le ghirlande e i campanacci forgiati<br />

dagli artigiani più abili. Ciascuna delegazione portava<br />

il pane cerimoniale, da deporre nelle nicchie del<br />

Pozzo, e la statuetta <strong>di</strong> bronzo che i maestri dei metalli<br />

e delle leghe avevano modellato, da sistemare lungo il<br />

sentiero lastricato che portava al suo ingresso. Se la<br />

forma del pane era lasciata alla maestria e alla fantasia<br />

delle donne del villaggio, la figura bronzea aveva<br />

finito, nel corso <strong>degli</strong> anni, per contrad<strong>di</strong>stinguere<br />

ciascun nuraghe.<br />

I pani avevano le forme più <strong>di</strong>verse: pani a corona<br />

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