Interventi per coltura - Il divulgatore
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GRANDI COLTURE<br />
Cereali Autunno-vernini<br />
Negli ultimi anni è aumentata la tendenza ad eseguire i trattamenti diserbanti a fine inverno - inizio<br />
primavera, a discapito delle applicazioni di pre-emergenza e post-emergenza precoce (2 foglie - inizio<br />
accestimento), in considerazione della mutata tecnica di preparazione dei letti di semina e <strong>per</strong> le sempre più<br />
diffuse infestazioni di Avena, Phalaris, Galium, ombrellifere, ecc., che devono essere trattate in postemergenza<br />
con le moderne miscele di graminicidi e dicotiledonicidi ad azione specifica.<br />
Nelle semine su sodo o anche prima di una minima lavorazione in presenza di malerbe annuali<br />
molto sviluppate o con infestanti <strong>per</strong>enni, si rivelano fondamentali i trattamenti estintivi eseguiti con i<br />
devitalizzanti fogliari a base di glifosate, allo scopo di eliminare tutte le infestanti presenti o emergenti<br />
dopo la raccolta della <strong>coltura</strong> precedente, comprese le più difficili infestazioni di Bromus, che, a causa<br />
delle germinazioni successive alle piogge, non sarebbero contenibili con i prodotti selettivi.<br />
I risultati che si possono conseguire sono soddisfacenti qualora non si verifichino abbondanti<br />
emergenze di infestanti contemporaneamente alla nascita del frumento a seguito di un andamento di<br />
inizio autunno molto siccitoso. in questo caso sia le lavorazioni che il disseccamento del letto di<br />
semina non consentono di devitalizzare le malerbe che non sono ancora nate, <strong>per</strong> cui può risultare<br />
vantaggioso posticipare le semine.<br />
La convivenza tra <strong>coltura</strong> e infestanti nate contemporaneamente può provocare seri danni alla <strong>coltura</strong><br />
sia in termini di piante emerse sia di culmi a causa del mancato accestimento e conseguentemente<br />
notevoli riduzioni della produzione a seguito di un <strong>per</strong>iodo troppo lungo di competizione fra <strong>coltura</strong> e<br />
infestanti.<br />
Le specie più <strong>per</strong>icolose indubbiamente sono Avena e Lolium, ma anche Alopecurus e altre malerbe a<br />
foglia larga come le crucifere possono arrecare danni ingenti.<br />
Di conseguenza occorre prevedere un intervento di post-emergenza precoce <strong>per</strong> limitare la<br />
competizione nei confronti della <strong>coltura</strong>.<br />
La stessa situazione di danno arrecato dalla competizione floristica si può riscontrare qualora il<br />
trattamento primaverile venga ritardato a causa di un anomalo decorso climatico in particolare nelle<br />
aree dove l’agibilità del terreno è resa problematica dalla pendenza (ambienti collinari o<br />
eccessivamente argillosi): il frumento allo stadio di levata entra in una fase di elevato rischio di danno<br />
da competizione e anche una pressione non eccessivamente elevata può arrecare importanti<br />
decrementi produttivi.<br />
La preparazione del letto di semina e il decorso climatico influenzano <strong>per</strong>tanto la scelta dellestrategie<br />
di diserbo da applicare. gli interventi di pre-emergenza trovano una valida giustificazione dove i<br />
terreni vengono ben affinati e preparati con la tecnica tradizionale e qualora si prevedano inerbimenti<br />
di Alopecurus, Lolium, Poa e solo in minima parte di Phalaris tra le graminacee, oltre che di Veronica,<br />
Stellaria, Papaver, Matricaria, ecc. tra le dicotiledoni.<br />
<strong>Il</strong> vantaggio principale è quello di poter intervenire nel corso della primavera successiva con più mirati<br />
trattamenti di post-emergenza, da eseguire nella più favorevole epoca di inizio levata in presenza di<br />
malerbe <strong>per</strong>enni come Cirsium e Rumex o di chiazze di Avena sterilis e Galium aparine.<br />
Più frequentemente il diserbo chimico del frumento e dei cereali minori viene effettuato, in assenza di<br />
applicazioni preventive, a fine inverno a partire da metà febbraio fino ai primi di aprile su colture in<br />
accestimento o in levata quando si prevede che siano già nate tutte le infestanti da combattere. In<br />
queste più favorevoli epoche di impiego, dove rimane prevalente l’applicazione dei soli prodotti<br />
dicotiledonicidi, si stanno sempre più espandendo gli interventi con i moderni graminicidi fogliari attivi<br />
su Avena e in modo differenziato sulle altre infestanti graminacee (Alopecurus, Lolium, Poa, Phalaris,<br />
ecc.) <strong>per</strong> lo più in miscela con i più attivi dicotiledonicidi.<br />
Per la lotta alle infestanti a foglia larga in trattamenti precoci e con tem<strong>per</strong>ature di poco su<strong>per</strong>iori ai<br />
5 °c, risultano molto efficaci le solfoniluree tra cui tifensulfuron-metile, utilizzato più diffusamente nella<br />
miscela formulata con tribenuron-metile, metsulfuron-metile e triasulfuron <strong>per</strong> eliminare prevalenti<br />
infestazioni di crucifere (Sinapis, Myagrum), composite (Matricaria, Anthemis,Chrysanthemum) e<br />
ombrellifere (Bifora, Scandix). le solfoniluree non sono in grado tuttavia di eliminare gli inerbimenti di<br />
Veronica, Galium, Viola, ecc., richiedendo di essere integrate con prodotti attivi contro queste<br />
infestanti e in parte anche verso le poligonacee. Per una più specifica lotta contro Galium aparine,<br />
molto valido risulta l’impiego di amidosulfuron, parimenti attivo verso crucifere e ombrellifere.