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<strong>Da</strong> leggere - <strong>APRILE</strong> <strong>2011</strong><br />
Lettera aperta al Presidente D’Orazio<br />
dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, Benigno D’Orazio.<br />
Illustre Presidente,<br />
mi permetto di scriverLe perché desidero offrirLe un piccolo<br />
contributo per la realizzazione e la gestione dell’ Area Marina<br />
Protetta Torre del Cerrano, da Lei presieduta. La nostra Italia,<br />
sappiamo, è sempre stata una meta ambita da molti stranieri<br />
sia per le vacanze che per la storia, per l’arte, per il clima, sarà<br />
l’ospitalità che offriamo; saranno anche le bellezze naturali in<br />
genere che invitano a venire e visitare questa penisola, nel cuore<br />
del Mediterraneo. Per quanto riguarda il turismo interno, molti<br />
connazionali guardano noi abruzzesi in cagnesco per via di alcune<br />
vicende politiche nell’ambito della sanità regionale, ma allo<br />
stesso tempo la stragrande maggioranza degli Italiani ci stima e<br />
ci apprezza per molti altri aspetti. Il nostro Abruzzo è una delle<br />
poche regioni d’Italia che può vantare ben quattro parchi nazionali,<br />
pertanto ha tutti i requisiti per essere considerato il giardino<br />
d’Europa, possiede Siti di Interesse Comunitario (i S.I.C.) ed<br />
ha la montagna più alta degli Appennini con il suo ghiacciaio,<br />
distante solo50 Km dalla nostra costa. ( In questo madre natura è<br />
stata benevola con questa nostra regione). A volte, quando si fanno<br />
certe scelte che riguardano il territorio, agli occhi di chi non<br />
vede al di là del proprio naso esse sembrano sbagliate, mentre<br />
per i più avveduti ed accorti sono scelte oculate e lungimiranti,<br />
di cui tutti potranno benefi ciare.<br />
Illustre Presidente, chi l’avrebbe mai detto che ai piedi del Gran<br />
Sasso d’Italia un giorno, in riva al nostro mare tra Silvi e Pineto<br />
avremmo avuto l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano?<br />
È una cosa bellissima, se si pensa che dopo il piccolo arcipelago<br />
delle Isole Tremiti e Miramare di Trieste, subito dopo ci siamo<br />
solo noi in tutto l’Adriatico e nulla più. Questa è un’occasione<br />
d’oro per il nostro Abruzzo e per il nostro Mare. Si Mare con<br />
la M maiuscola perché trattasi di una zona di Mare, tra Silvi e<br />
Pineto, che a dir poco è semplicemente stupenda. Molti abitanti<br />
di queste due cittadine non si rendono conto che questo patrimonio<br />
naturale che ci ritroviamo è straordinario e va difeso ad<br />
ogni costo e nell’interesse di tutti. Oggi, quando un potenziale<br />
turista si accinge a scegliere una località per trascorrervi le vacanze<br />
guarda con attenzione a tutto e, se oltre alle bandiere blu<br />
si incontra anche un’A.M.P. degna di tale nome, questo turista<br />
non potrà che essere nostro. Sarà poi compito di tutti gli addetti<br />
ai lavori di offrire il meglio, affi nché questo amante della natura<br />
possa diventare un potenziale divulgatore delle bellezze che<br />
ha trovato nelle nostre località. Ora, Illustre Presidente, vengo a<br />
sottoporLe qualche evento e delle considerazioni che accadono<br />
normalmente nelle A.M.P.:<br />
1) Nell’agosto 2010, sotto costa all’isola di Giannutri in<br />
Toscana, agenti del Corpo Forestale dello Stato, a cui è stato<br />
affi dato l’incarico per la tutela del parco, ha elevato un verbale<br />
ad una piccola barca a vela, che non avendo visto le boe di delimitazione<br />
del parco (perché mancanti), aveva attraversato una<br />
zona di mare rientrante nella fascia protetta.<br />
2) Chi vuole andare a trascorre una giornata all’aria aperta<br />
con la propria barca nel piccolo ma meraviglioso arcipelago<br />
delle Isole Tremiti, deve preventivamente farsi autorizzare dall’Ente<br />
Parco del Gargano, altrimenti incorre in una multa a dir<br />
poco “salata”.<br />
3) Per visitare gli isolotti del Parco di Capo Carbonara<br />
(CA), l’estate scorsa, mi sono dovuto avvalere di una imbarcazione<br />
adibita a tale scopo, altrimenti sarei dovuto andare contro<br />
le regole del Parco a rischio di una sanzione.<br />
4) Nella Riserva Naturale Regionale di Punta d’Erce (o<br />
Aderci), a Punta Penna di Vasto, per scendere in spiaggia bisogna<br />
camminare lungo percorsi obbligati perché è vietato calpestare<br />
le dune, nel rispetto della fauna e della fl ora.<br />
Illustre Presidente, mi fermo qui e non vado oltre perché l’elenco<br />
sarebbe lungo e noioso.Penso però che sia doveroso dare il massimo<br />
per la nascente A.M.P. Torre del Cerrano. Bisogna quindi<br />
prendere il toro per le corna e dire senza mezzi termini che in<br />
un’ Area Marina Protetta che si rispetti, come quella della Torre<br />
del Cerrano, sia i natanti che le imbarcazioni da diporto non<br />
potranno attraversare la “Zona C”, pena sanzioni amministrative<br />
del caso che potrebbero sembrare eccessive, ma che non lo sono<br />
affatto per la credibilità del Parco stesso. Naturalmente eccezion<br />
fatta per coloro che, disponendo di una imbarcazione rientrante<br />
nei parametri Comunitari e, dietro una semplice domanda di ri-<br />
chiesta valida per un l’intero anno solare, potranno ottenere l’autorizzazione<br />
ad attraversare questo tratto di mare alla velocità<br />
massima di 5 nodi e sostare solo presso i campi boe opportunamente<br />
predisposte dal Consorzio di Gestione. Sarà vietato l’ormeggio<br />
con l’ancora per il rispetto dei fondali. E’ naturale che<br />
la “Zona B” sarà interdetta a tutte le imbarcazioni a motore fatti<br />
salvi i mezzi di polizia, di soccorso e quelli del Parco. Avranno<br />
invece il libero accesso le derive, i windsurf e le barche a remi,<br />
nel rispetto delle norme dettate dalla Capitaneria di Porto.<br />
Mi permetto di suggerire una tassa adeguata al tipo di barca ed al<br />
numero di persone imbarcate su di essa, da riscuotere dal personale<br />
del Parco al momento dell’ormeggio presso il campo boe.<br />
Tutta la zona Parco dovrà essere ben delimitata da un congruo<br />
numero di boe al fi ne di rendere riconoscibile le aree marine<br />
da rispettare. Per quelli che non possono accedere all’interno<br />
dell’A.M.P. con la propria imbarcazione, o per coloro che sono<br />
di passaggio, si potrebbero predisposte delle boe di ormeggio<br />
in prossimità del limite esterno alla “Zona C” dove lasciare la<br />
barca, per poi richiedere, via VHF, di proseguire con il battello<br />
di servizio (tender) a remi, oppure farsi accompagnare, dietro<br />
compenso, da una imbarcazione del Consorzio di Gestione. Per<br />
la “Zona B” che è quella a maggiore valenza storica-ambientale,<br />
il problema è più complesso ed è la parte a cui bisognerà<br />
prestare più attenzione. L’accoglienza da terra dovrà essere un<br />
po’ più articolata e mi spiego. Le 2 barriere di grande impatto,<br />
nei confronti della Torre, sede del Parco, sono la Statale 16 e la<br />
ferrovia a cui purtroppo non si può ovviare. Però qualcosa si può<br />
sempre fare. Nel tratto di “Zona B”, l’ideale sarebbe coprire la<br />
ferrovia con un tunnel dalle sembianze di dune, ma per limitare<br />
i costi forse ci si dovrà accontentare di una barriera antirumore<br />
progettata per essere in sintonia con l’ambiente circostante. Non<br />
sarebbe male prevedere un ingresso dalla collina, dove ricavare<br />
anche un parcheggio e poter arrivare alla sede del Parco con un<br />
passaggio pedonale al disopra della ferrovia. A queste idee forse<br />
un po’ costose, ne aggiungo una di facile realizzazione, aggiungere<br />
tanto verde della macchia mediterranea. Inoltre sarebbe<br />
opportuno regolamentare il fl usso dei visitatori predisponendo<br />
anche un biglietto d’ingresso, per dare anche più “valore” ad una<br />
giornata passata in un Parco Marino. Nella “Zona B”, a ridosso<br />
dell’arenile ed in prossimità delle dune di sabbia, si dovranno<br />
realizzare dei camminamenti aerei, dove il visitatore troverà dei<br />
cartelli esplicativi riguardanti la fauna e la fl ora dell’A.M.P. Torre<br />
del Cerrano. Per la qualità delle acque del mare, mi permetto<br />
di consigliarLe di fare le dovute pressioni presso le istituzioni<br />
preposte alla tutela ed al rispetto di tutti i corsi d’acqua limitrofi<br />
all’A.M.P. al fi ne di assicurare un mare sempre più pulito. Spero<br />
che quanto sin qui esposto Le abbia suscitato sentimenti di orgoglio<br />
e fi erezza, perché la sua Presidenza sarà determinante per<br />
la riuscita dell’A.M.P. Torre del Cerrano, poiché a benefi ciarne<br />
saranno tutti gli abruzzesi che, una volta realizzato a pieno Le<br />
dovranno un GRAZIE come minimo. Sono sicuro che questo<br />
accadrà in tempi brevi, ma solo se Lei, unitamente ai suoi Consiglieri,<br />
avrete il coraggio di rinunciare all’inopportuno accordo<br />
preso tra la A.M.P. e la CO.GE.VO. per un corridoio di pesca<br />
alle vongole con le turbo-soffi anti all’interno dell’AREA MA-<br />
RINA PROTETTA.<br />
Illustre Presidente, le due cose non possono proprio coesistere<br />
perché sono agli antipodi, ovvero sono come il diavolo e l’acqua<br />
santa, inoltre basta leggersi l’articolo 5 comma 3 del D.L. n. 218<br />
del 28 luglio 2009, che recita: nella “Zona D” sono comunque<br />
vietate le attività di pesca con le turbo soffi anti, la pesca a strascico<br />
e la pesca subacquea, quindi trovo assurdo ed impensabile<br />
che siano stati presi accordi per la pesca delle vongole. Sarebbe<br />
giusto però fare le dovute rimostranze e pressioni sulla Regione<br />
Abruzzo affi nché questa categoria di “pescatori” possa svolgere<br />
la propria attività su tutto il territorio regionale, naturalmente<br />
fatta eccezione per quel tratto di mare (poco più di 3 miglia)<br />
ricadente nell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano.<br />
Solo se ci sono questi presupposti si riuscirà a creare una VERA<br />
Area Marina Protetta, che per le località di Silvi e Pineto; per i<br />
suoi abitanti sarà come aver vinto al superenalotto.<br />
Cordialità e distinti saluti<br />
Sabatino Spezzaferro<br />
...CON I LETTORI<br />
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