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GIUGNO <strong>2010</strong><br />
DA LEGGERE<br />
Notizie sportive<br />
“C”<br />
RISIAMO<br />
Pineto<br />
MI CHIAMO<br />
TANO<br />
T. Ferretti - pag. 8<br />
Città di Atri<br />
Sabato 12 giugno alle ore 18,00<br />
presso l’Auditorium S. Agostino di Atri,<br />
presentazione della ricerca e guida<br />
ATRI<br />
TRA STORIA E ARTE<br />
Ricerca e guida<br />
Edizioni Zona Franca - La Cassandra Edizioni<br />
www.daleggere.com<br />
Interverranno:<br />
Dr. GABRIELE ASTOLFI<br />
Sindaco della Città di Atri<br />
Prof. RENATO COLANTONIO<br />
Esperto e collezionista d’Arte<br />
Prof. ANTONIO DI FELICE<br />
Storico, socio della Deputazione di Storia<br />
Patria negli Abruzzi<br />
Sarà presente l’Autore<br />
Dr. ENRICO TRUBIANO<br />
Socio della Deputazione di Storia<br />
Patria negli Abruzzi<br />
G. Cicchetti - pag. 29<br />
Politica<br />
PREVENIRE LE<br />
TRAGEDIE<br />
R. Marchione - pag. 3<br />
Musica e Arte<br />
ATRI<br />
TRA STORIA<br />
E ARTE<br />
L. Colantonio. - pag. 26<br />
Cronaca locale<br />
SULLA TASSA<br />
RIFIUTI<br />
M. Di Biase - pag. 21<br />
Atri<br />
CASE<br />
POPOLARI<br />
G. Marcone- pag. 9<br />
L’Abruzzo racconta<br />
PIETRO<br />
BAIOCCHI<br />
G. Di Filippo - pag. 12<br />
Musica e Arte<br />
LO STILISTA<br />
DELLA MUSICA<br />
R. Di Palma - pag. 25<br />
Le<br />
Le<br />
Terre<br />
Terre<br />
del<br />
del<br />
Cerrano<br />
Cerrano<br />
“IL MALE OSCURO”<br />
di Nadia Vanni sociologa<br />
Ne soffrivano Virginia Wolf e Adolf Hitler, Cesare<br />
Pavese e Joseph Stalin. Personaggi diversi<br />
e spesso antitetici, tutti però accomunati dall’aver<br />
combattuto nel corso della vita una medesima e<br />
diffi cilissima battaglia: quella contro se stessi. Vittime<br />
illustri del “mal di vivere”, queste fi gure storiche hanno<br />
dovuto imparare a convivere con la bestia nera della<br />
depressione, spesso naufragando nell’insuccesso che,<br />
in alcuni casi, li ha condotti al suicidio; drammatico<br />
epilogo di un lungo commino vitale poi conclusosi nel<br />
“vizio assurdo”, come lo defi nì Pavese sottolineandone<br />
la costante pervicacia e l’ossessività. A tutt’ oggi questa<br />
malattia, la cui origine e la cui spiegazione sono da<br />
ricercarsi nell’intreccio fra dinamiche psicologiche e<br />
fattori biologico-funzionali, rimane un terreno caldo di<br />
confronto per la ricerca scientifi ca, come testimonia il<br />
Congresso “American Psychiatric Association”, tenutosi<br />
a Toronto. L’OMS (Organizzazione mondiale della<br />
Sanità), lancia un segnale ben preciso: il trend epidemiologico<br />
delle malattie mentali si conferma in costante<br />
aumento, nello specifi co la depressione entro il 2020<br />
è destinata a diventare la seconda patologia più diffu-<br />
La Depressione<br />
sa al mondo dopo le complicazioni cardiovascolari. Si<br />
tratta di una crescita che non ha soste e che riguarda<br />
prevalentemente per almeno tre quarti del totale, i Paesi<br />
occidentali a più alto sviluppo industriale. Alla base di<br />
questa possibile crescita ci sarebbe: la crisi economica<br />
e l’allungamento della vita media, che comporta un<br />
conseguente aumento del rischio. Oggi i casi di depressione<br />
ammontano a 450 milioni di persone. Stando alle<br />
statistiche le donne sono maggiormente colpite rispetto<br />
ai maschi da questa malattia, tale vulnerabilità pare sia<br />
dovuta a fattori ormonali, biologici e culturali. La fascia<br />
d’età più a rischio, per entrambi i sessi, va dai 25 ai<br />
50 anni, con un picco dai 35 ai 45, periodo della vita<br />
particolarmente stressante. Tra i fattori di rischio per<br />
gli uomini c’è la mancanza di un legame sentimentale:<br />
i celibi, i separati e i vedovi soffrono di depressione<br />
più che gli sposati; nelle donne invece è l’esatto contrario:<br />
le donne sposate sono più depresse delle singole.<br />
<strong>Da</strong>to allarmante e che negli ultimi 5 anni c’è stato un<br />
forte aumento di casi di depressione tra i giovani e gli<br />
adolescenti. Tali dati non si discostano da una ricerca<br />
condotta recentemente nel nostro comprensorio (Silvi,<br />
segue a pag. 13 >><br />
ANNO VIII N. 6 - <strong>Giugno</strong> <strong>2010</strong> - Redatto a cura dell’Associazione culturale Onlus “ZONA FRANCA”, Via Arrigo Rossi, 105 - 64029 SILVI MARINA (Te). Direttore Resp. Rosario Di Blasio - Copia omaggio<br />
Mensile di cultura e informazione a diffusione cittadina - Reg. Trib. Teramo n. 14/03 del 27/06/03
2 POLITICA <strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
Altro che Governo del fare!<br />
Questi i problemi non li scorgono neanche<br />
Tutti i governi locali di centrodestra, scimmiottando<br />
quello nazionale e il suo Presidente,<br />
leader del Partito dell’Amore, amano defi nirsi<br />
governi del fare. Convinti che basti ripeterlo più<br />
di una volta per essere ritenuti tali, piuttosto che fare<br />
davvero, danno molta importanza alla comunicazione.<br />
Apparizioni televisive, interventi sulla stampa, incursioni<br />
in rete, manifestazioni di piazza, sono le premure<br />
esclusive di questi Amministratori che coltivano<br />
questa fi losofi a. Sono talmente assorbiti da queste<br />
preoccupazioni che hanno perso il senso del reale; la<br />
realtà sfugge alla loro percezione. Scoprono i problemi<br />
quando qualcuno glieli fa notare. Pensate! I nostri<br />
, a Silvi, si sono accorti che la discarica consortile di<br />
Santa Lucia era chiusa solo nel <strong>2010</strong>, quando tutti i<br />
cittadini, indignati, hanno chiesto giustifi cazioni del<br />
forte aumento della Tarsu. La discarica è chiusa dal<br />
2006. A Silvi Alta la palestra è inagibile da un anno<br />
perché ci piove. Una struttura collegata a due plessi<br />
scolastici, importantissima per il completo dispiegamento<br />
della attività didattica, e utilizzata, negli orari<br />
extra scolastici, anche da alcune società sportive.<br />
L’anno scolastico sta per terminare, e, da parte del<br />
Comune, non si registrano segnali di interesse alcuno.<br />
Le aiuole adiacenti agli edifi ci scolastici sono quasi<br />
tutte in uno stato di degrado che offende il pubblico<br />
decoro. E pensare che l’allora Assessore alla P.I. , oggi<br />
Vice Sindaco, Dott. Marini , prima delle elezioni comunali<br />
dello scorso anno, aveva avuto molta premura<br />
nell’illustrare il suo progetto di sistemazione di queste<br />
aree. La pineta del parco di Madonna dello Splendore,<br />
nonostante le continue accorate segnalazioni, sta morendo<br />
sotto l’assalto devastatore delle processionarie<br />
(thaumetopoea pityocampa ). <strong>Da</strong>l Comune si fa notare<br />
Stavolta pensavo di non aver nulla da scrivere, non avevo idee, e forse qualcuno<br />
avrebbe tirato un sospiro di sollievo. Per fortuna (si fa per dire) mi è venuta<br />
in aiuto una notizia letta la mattina del 26 maggio sulla stampa locale. Nasce<br />
un nuovo ente inutile che non si sa di cosa si dovrà occupare di preciso, di una strana<br />
riserva naturale dove si potranno forse pescare anche le vongole, un carrozzone i<br />
cui componenti sono un nome e una garanzia, a cominciare dal presidente eletto<br />
Benigno D’Orazio, per fi nire con l’onnipresente amico Marco Verticelli, che forse<br />
conosce il posto solo attraverso i propri giganteschi manifesti elettorali. Non so<br />
quale sarà il loro compenso, né m’interessa saperlo, anche se pure un euro al mese<br />
mi sembrerebbe decisamente troppo. Le domande che faccio a me stesso sono<br />
altre: può darsi che abbiamo una classe politica così tuttologa da spaziare dallo<br />
sport all’economia, dalla sanità all’arte, dall’edilizia all’ecologia? Chi sono questi<br />
grandi geni che ci rappresentano nelle istituzioni e lucrano sui cittadini che pagano<br />
le tasse? Se proprio era necessario istituire un organismo che si occupasse del<br />
neonato parco marino non si poteva affi dare il compito a persone competenti,<br />
non so biologi, geologi, botanici, veterinari? La verità è una sola e ben poco<br />
che la competenza è del Corpo Forestale dello Stato al<br />
quale sono state proseguite le segnalazioni. Ma se la<br />
Forestale non interviene, l’Amministratore comunale,<br />
a cui compete comunque la salvaguardia e la valorizzazione<br />
del patrimonio pubblico, che fa? Resta con le<br />
mani in mano? Delle due rotatorie sulla statale 16 è diventato<br />
stucchevole parlarne ancora. Una sembra una<br />
riserva botanica per la salvaguardia delle specie vegetali,<br />
l’altra, quella giù alla Piomba, appare un relitto<br />
abbandonato. Forse lo zampillo di quella fontana lo<br />
rivedremo in occasione delle prossime elezioni comunali,<br />
giacchè pare chiaro a tutti ormai che fosse stata<br />
concepita e realizzata in funzione elettoralistica. E<br />
chissà che, in quella occasione, lo spot non si arricchisca<br />
anche della riserva botanica. Chi con la macchina,<br />
sulla via Roma, provenendo da sud, deve imboccare<br />
la via Bindi ed è costretto a fermarsi al centro della<br />
strada perché c’è traffi co proveniente da nord, blocca<br />
tutta la nazionale, poiché la autovetture parcheggiate<br />
sul lato destro (lato mare) non consentono un sorpasso<br />
a destra. Basterebbe eliminare un tratto di quella<br />
linea di parcheggio in quella corrispondenza per eliminare<br />
il problema. Con una segnaletica orizzontale<br />
più defi nita, con le cosiddette gabbie, si recupererebbero<br />
centinaia e centinaia di posti macchina. Chissà<br />
quanti avranno fatto questa stessa considerazione! E<br />
gli Amministratori? Loro hanno da fare, sono troppo<br />
impegnati. Devono compiere sforzi titanici per promuovere<br />
lo sviluppo del nostro paese. Sono costretti<br />
ad andare in tre, mezza Giunta, per la conquista<br />
del mercato turistico tedesco. Devono impegnarsi<br />
a fondo per individuare e valorizzare tradizioni che<br />
non ci appartengono. Hanno scoperto la festa del 1°<br />
maggio. Una giornata la cui festività trova la sua ori-<br />
gine in una manifestazione organizzata dai Cavalieri<br />
del lavoro a New York nel settembre del 1882; che<br />
fu uffi cializzata in Europa nel 1889 e ratifi cata dall’’Italia<br />
nel 1891. Una giornata che è stata dedicata da<br />
sempre alla rifl essione sulle problematiche che investono<br />
il mondo del lavoro. Per ricordare le conquiste<br />
realizzate sul piano dei diritti e per impostare strategie<br />
per l’affermazione di nuove tutele e garanzie sempre<br />
più in linea e meglio rispondenti alle necessità dei<br />
tempi moderni. Si organizza un concerto, spendendo<br />
7.734 euro ( D.G. n. 120 del 27/04/<strong>2010</strong>) in un<br />
giorno chiaramente sbagliato. È come volere rubare la<br />
scena al festeggiato. E intanto si lascia languire le prospettive<br />
di conservazione e di sviluppo di quella che<br />
è la vera ed unica tradizione per cui il nostro paese è<br />
conosciuto in un ambito che travalica i nostri confi ni<br />
provinciali, ed è la festa del Santo patrono San Leone<br />
con il suo celeberrimo “Ciancialone” per la quale non<br />
si riesce a reperire più di 950 euro di contributo. Volutamente<br />
non abbiamo parlato di grandi opere: nuovi<br />
parcheggi, strade più comode e funzionali ad una<br />
migliore mobilità intercomunale ed extra comunale, a<br />
proposito a che punto si troverà quella strada che ci<br />
doveva consentire di raggiungere Pescara in un tempo<br />
dimezzato rispetto a quello attuale?, porto turistico,<br />
teatro, pinacoteca, funicolare, piscina comunale etc.<br />
etc. Non lo abbiamo fatto perché conoscevamo la risposta<br />
scontata: non ci sono le risorse. Le soluzioni<br />
dei problemi che abbiamo sollevato non richiedono<br />
impegni fi nanziari, se non si risolvono vuol dire che a<br />
far difetto sarà stata la buona volontà.<br />
Leone Spitilli<br />
Parco marino del Cerrano. C’era bisogno di un altro carrozzone?<br />
Mentre gli Italiani sono costretti a stringere la cinghia, a Silvi e dintorni la casta politica inventa altri enti inutili…<br />
confortante: la casta non è un’invenzione giornalistica; chi ci rappresenta a tutti i<br />
livelli istituzionali (salvo rare eccezioni) ci rappresenta nei nostri istinti peggiori;<br />
stiamo infi ne allevando una classe politica auto-referenziale ad ogni livello… e<br />
la parola democrazia somiglia sempre più un gargarismo con cui sciacquarsi la<br />
bocca. C’è quindi urgente bisogno di una vera e propria rivoluzione democratica<br />
per spostare la sovranità dalla casta ai cittadini: tagliare un ramo del Parlamento<br />
e il 90% degli amministratori locali, modifi care il sistema elettorale, primarie<br />
regolamentate per legge e limite ai mandati, eliminare il quorum nei referendum<br />
abrogativi, corsia preferenziale per le proposte di legge di iniziativa popolare in<br />
Parlamento. Poi ci sarebbe bisogno di un’altra serie di risparmi (lo sapevate che<br />
un bombardiere di ultima generazione costa 17 miliardi di euro? Quasi come il<br />
costo di una manovra fi nanziaria di Tremonti?) per sovvenzionare la costruzione<br />
di un vero stato sociale e un piano straordinario di manutenzione per gli edifi ci<br />
pubblici che cadono a pezzi, ma qui il discorso diventerebbe troppo lungo. Magari<br />
ne parleremo la prossima volta…<br />
Roberto Costantini
<strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
“Denunciai la situazione per la prima volta attraverso un<br />
comunicato del 10 novembre apparso su diverse testate e<br />
ora, oltre sei mesi dopo, la situazione non è assolutamente<br />
cambiata….anzi, sì….è peggiorata….è peggiorata senza che<br />
nessuno desse il minimo ascolto a quelle proteste, al servizio<br />
mandato in onda il 23 marzo dal Tg3 Abruzzo e alle continue<br />
proteste di un enorme numero di cittadini atriani. Siamo<br />
in questa situazione che va peggiorando continuamente da<br />
novembre, situazione che è derivata dai ritardi dell’attuale<br />
Amministrazione nel fare i lavori necessari e dal modo in<br />
cui erano stati già fatti a settembre e in cui avevano operato<br />
le passate amministrazioni di centrosinistra, cioè stendendo<br />
solo asfalto….andando così ad ingrandire il problema…in<br />
quei punti ci sono da fare degli interventi strutturali e al più<br />
presto, prima che succedano tragedie e in più non riesco a<br />
capire perché sei mesi fa si siano sprecati soldi pubblici per<br />
lasciare poi i lavori incompiuti. <strong>Da</strong> atriano sento di dovermi<br />
soffermare maggiormente sulla SP553 nel tratto Atri-Fontanelle,<br />
nei pressi del bivio per Cellino. Lì c’è la situazione più<br />
grave, una corsia è praticamente crollata, cosa che era visi-<br />
bile già a novembre, e la Provincia cos’ha fatto? Invece di<br />
intervenire l’ha semplicemente recintata, e in questi 6 mesi<br />
il “fossato” si è andato ingrandendo sempre più; nell’ultimo<br />
Consiglio Comunale del 19 aprile, ad una interrogazione in<br />
merito del PD, il Consigliere del Pdl <strong>Da</strong>vide Calcedonio Di<br />
Giacinto (in qualità di Assessore Provinciale al Bilancio)<br />
ha dichiarato vergognosamente e denotando una completa<br />
assenza di buonsenso e senso civico che la Provincia<br />
ha chiesto alle varie Amministrazioni Comunali dei Consigli<br />
ad hoc per la viabilità e che per Atri si sono riservati di farlo<br />
dopo l’approvazione del Piano del Piano Triennale delle<br />
Opere Pubbliche…cioè? Quanto dobbiamo aspettare ancora?<br />
La situazione è disastrosa da oltre sei mesi e dobbiamo<br />
ancora aspettare che con un Consiglio Comunale si riunisca<br />
per valutare la situazione?Ma stiamo scherzando? Questa<br />
è una situazione di straordinario pericolo e l’Ente preposto<br />
deve intervenire “IMMEDIATAMENTE”, non “domani”,<br />
avrebbe dovuto farlo già “ieri”, è un miracolo che fi nora non<br />
sia successo nulla di grave!!!! In quel tratto della SP 553<br />
transitano regolarmente mezzi pesanti, compresi pullman e<br />
POLITICA<br />
La Grecia e le conseguenze sul nostro futuro<br />
E’ giusto fare ancora sacrifi ci per salvare il nostro Paese?<br />
In ogni famiglia, in ogni pubblico locale, bar o negozio<br />
che sia, non si discute d’altro in questi giorni che dei<br />
nostri sacrifi ci da affrontare per salvare la Grecia, paese<br />
amico e membro della grande famiglia europea alla quale<br />
noi apparteniamo ed il futuro del nostro Paese. In questi<br />
giorni, il dibattito viene presentato dal centrodestra o dal<br />
centrosinistra, con interesse politico diverso, quasi sempre<br />
di parte e mai rispettando quelli che sono gli interessi nazionali.<br />
La Grecia immersa del crac fi nanziario è sull’orlo del<br />
fallimento totale. Secondo il mio modesto parere è giusto<br />
che si intervenga, per salvare sì il Paese amico ma anche per<br />
allontanarci insieme agli altri stati europei dalle conseguenze<br />
che una decisione di diniego d’aiuto possa ripercuotersi<br />
su tutti noi. La crisi del Paese ellenico corre il rischio che<br />
possa diventare quella dell’euro e la crisi di questo, quello di<br />
contagio per il resto del mondo. Far parte dell’Unione Europea<br />
non deve comportare solo vantaggi come quelli che in<br />
alcune occasioni ha avuto l’Italia con l’avvento dell’euro ma<br />
anche l’onere d’intervenire per proteggere la moneta stessa<br />
o correre in aiuto di quei Paesi che versano in stato di bisogno.<br />
Una frase del ministro Tremonti detta alcuni giorni fa<br />
esprime pienamente il pensiero di molti ma è anche il ritratto<br />
giusto della situazione attuale: “alcuni Paesi grandi hanno il<br />
dovere di dimostrare di essere anche grandi Paesi”.<br />
Nel proseguimento della sua analisi il nostro Ministro del<br />
Tesoro ha detto che il vero spirito col quale è nata l’Europa è<br />
stato quello dell’Unione, e con tale spirito si sta affrontando<br />
ora la più grande emergenza planetaria dell’epoca moderna<br />
e con lo stesso spirito si dovrà proseguire per il futuro. Se<br />
questo è lo spirito della Costituzione Europea, il principio<br />
politico fondamentale dovrà essere il valore fondante di tutte<br />
le decisioni che essa dovrà prendere. Più di qualche Stato ha<br />
fatto errori ed è giusto che se ne assuma le colpe e ne paghi<br />
le conseguenze ma è anche giusto che tutti gli Stati europei<br />
intervengano prestando quegli aiuti necessari a salvare gli<br />
amici e se stessi e soltanto dopo presentare il conto. Sono<br />
convinto, come molti, che il prestito coordinato tra l’Unione<br />
Europea e il Fondo Monetario Internazionale, ed accordato<br />
per l’importo di 750 miliardi di euro, ha soltanto allontanato<br />
il rischio del contagio tra la Grecia e gli altri stati europei e<br />
che si è reso necessario per salvare l’euro dalla crisi ed anche<br />
che è stata l’unica soluzione attuabile in questo particolare<br />
momento. Il provvedimento europeo è stato accolto con soddisfazione<br />
da tutti perché tutti hanno capito che il ricorso al<br />
mercato non era più possibile e non ci sarebbe stato neanche<br />
il tempo necessario. L’Unione Europea delle banche, delle<br />
multinazionali, delle convenienze politiche ed economiche,<br />
degli interessi dei singoli avrebbe potuto essere disintegrato<br />
dal più grande peccato di presunzione del vecchio continente<br />
creando conseguenze catastrofi che. Nella politica una<br />
dote importante è il realismo e l’Europa che con tutti i suoi<br />
Stati membri ne ha estremamente bisogno ha capito. La manovra<br />
economica italiana per portare il defi cit pubblico al di<br />
sotto del 3% e reperire le risorse necessarie per partecipare<br />
con sollecitudine al salvataggio dell’euro è la manovra più<br />
leggera tra tutti gli Stati importanti dell’Unione: 80 miliardi<br />
di euro della Germania, 100 della Francia, 50 della Spagna.<br />
In tutti questi anni in tutti i Paesi dell’Europa non sono mai<br />
state attuate quelle riforme strutturali di cui tutti avevamo<br />
bisogno, oggi non è più possibile rimandarle ed è preferibile<br />
farle subito, per soffrire oggi e non morire domani.<br />
Preveniamo possibili tragedie<br />
Dichiarazioni della “La Destra Atri” riguardanti la situazione della strada SP 28 Atri-Pineto<br />
e la strada SP 553 nel tratto Atri-Fontanelle<br />
pulmini scolastici….stiamo aspettando che la strada crolli<br />
defi nitivamente al passaggio di uno di questi portandoselo<br />
via con sé? Deve per forza avvenire una tragedia prima che<br />
si possa tornare alla normalità? Viste le dichiarazioni devo<br />
dedurre che non interessino tali conseguenze ma io non ci<br />
sto! Io ci tengo alla vita e alla salute dei miei cittadini, loro<br />
visti i ritardi non so……. Giusto due annotazioni prima di<br />
concludere :<br />
-1- L’Assessore Di Giacinto ha portato avanti la campagna<br />
elettorale per le provinciali promettendo che avrebbe fi nito<br />
di realizzare la “transmontana”, una sorta di superstrada annunciata<br />
da politici di qualche decennio fa e mai completata<br />
che avrebbe attraversato il territorio abruzzese compresa<br />
Atri…..e invece non si riescono a mettere a posto neanche<br />
venti metri di strada…<br />
-2- Sull’ultimo numero di Atrinforma, il mensile di informazione<br />
istituzionale del Comune di Atri, in un’intervista,<br />
al riguardo della situazione della viabilità, il Sindaco ha dichiarato<br />
che è imminente la fi rma della convenzione con la<br />
Provincia per il ripristino di alcuni tratti stradali provinciali<br />
insistenti sul territorio atriano e che, in questo ambito, la<br />
presenza in Provincia del nostro concittadino <strong>Da</strong>vide Calcedonio<br />
Di Giacinto è un punto a nostro favore……meno<br />
male….altrimenti invece che aspettare sei mesi e più forse i<br />
lavori non sarebbero mai partiti….Bisogna iniziare a parlare<br />
tutti quanti per dire e fare cose serie per i cittadini, per portarli<br />
a conoscenza di cosa fanno gli Enti Pubblici, non solo<br />
per riempirci la bocca di belle parole e per autoglorifi carci,<br />
queste cose non servono ai cittadini…ai cittadini serve vivere<br />
in sicurezza, farsi governare ed essere informati sul modo<br />
in cui lo si fa, non farsi trattare come burattini!<br />
Roberto Marchione<br />
Segretario Comunale La Destra Atri<br />
3<br />
Willy Nat
4 POLITICA<br />
Con la cortesia, correttezza e puntualità che la<br />
distingue l’Assessore al Turismo dell’Amministrazione<br />
Vallescura ci ha fatto pervenire le<br />
sue 10 risposte che la Redazione del giornale, spera,<br />
dopo qualche delusione e molte polemiche degli ultimi<br />
anni, possano soddisfare le molte esigenze dei<br />
nostri lettori e tutti i cittadini del nostro comune. Per<br />
una migliore leggibilità del nostro articolo ripetiamo<br />
le domande che nel numero scorso abbiamo rivolto<br />
alla signora Mazzone.<br />
1) Assessore Mazzone a causa delle elezioni<br />
amministrative del 6 e 7 giugno e quindi del suo<br />
ritardato insediamento sullo scranno dell’Assessorato<br />
al Turismo, il Calendario delle Manifestazioni<br />
Estive nel 2009 fu presentato con notevole ritardo,<br />
quest’anno perché stiamo arrivando allo stesso ritardo<br />
del suo primo anno di operatività?<br />
Il programma delle manifestazioni estive è ormai<br />
pronto e sarà pubblicato entro la prossima settimana;<br />
mancano soltanto dei dettagli e la conferma defi nitiva<br />
di eventi da noi cofi nanziati e patrocinati, organizzati<br />
da Associazioni locali. Il periodo non è favorevole ed<br />
anche le associazioni devono fare i conti con le risorse<br />
disponibili o reperibili tramite sponsorizzazioni.<br />
Quello che dispiace è che nonostante gli sforzi della<br />
nostra amministrazione, ed i ripetuti incontri con le<br />
stesse, alcune associazioni manifestano insoddisfazione<br />
pur in presenza di consistenti fi nanziamenti e<br />
mettono in giro voci non corrispondenti a verità. Del<br />
resto basterà verifi care la collaborazione dell’Ente<br />
attraverso la lettura delle varie delibere in corso di<br />
elaborazione. Vorrei precisare inoltre che nessuna<br />
amministrazione ha mai potuto presentato un programma<br />
delle manifestazioni estive prima della approvazione<br />
del bilancio di previsione.<br />
2) Per effetto della crisi planetaria che ha investito<br />
anche l’Amministrazione di Silvi, lo scorso<br />
anno le risorse disponibili per organizzare eventi e<br />
manifestazioni furono abbastanza esigue. Può dirci<br />
se in questo <strong>2010</strong> la disponibilità è maggiore e se<br />
può allestire un più soddisfacente calendario?<br />
Prima di rispondere alla Sua domanda, mi permetta<br />
di chiarire, se mai ce ne fosse bisogno, che l’organizzazione<br />
di eventi costituisce una parte dei compiti di<br />
un assessorato al Turismo. <strong>Da</strong>lla data del mio inse-<br />
diamento ho sentito forte la responsabilità di ridare<br />
peso ad un settore che per Silvi ha una importanza<br />
strategica ed il cui lavoro sarà determinante per lo<br />
sviluppo del nostro paese che vive essenzialmente di<br />
attività economiche legate al turismo. Gli eventi, per<br />
la cui realizzazione la somma stanziata e’ leggermente<br />
aumentata rispetto allo scorso anno, hanno sicuramente<br />
una grande importanza, ma ripeto non assolvono<br />
i compiti di un Assessorato al turismo. Tanto e’<br />
stato fatto per reperire risorse in grado di potenziare<br />
l’accoglienza, i servizi e la promozione turistica. Ho<br />
la fortuna di lavorare all’interno di una giunta giovane<br />
e con consiglieri delegati che mettono nel loro<br />
lavoro tanta passione e professionalità, tutti sono<br />
consapevoli dell’importanza del settore turistico e si<br />
lavora con grande sinergia per lo sviluppo di questo<br />
settore.<br />
Ringrazio l’Assessore Luciana Di Marco per aver<br />
condiviso anche quest’anno il cartellone delle manifestazioni<br />
estive, che permette alla nostra amministrazione<br />
di offrire a turisti e cittadini piacevoli<br />
serate all’insegna del divertimento e della cultura.<br />
Un grazie al consigliere Francesco Valentini per la<br />
collaborazione ed il serio lavoro che porterà ad un<br />
primo intervento di riqualifi cazione delle aiuole del<br />
lungomare, ormai atteso da troppi anni e per l’enorme<br />
impegno nel razionalizzare la cura di un patrimonio<br />
del verde che forse pochi sanno essere il più esteso<br />
di tutti i paesi della costa, cura che si rende necessaria<br />
per offrire un paese ordinato e pulito. Un grazie<br />
anche agli assessori Adonide e Valloscura e al Vice<br />
sindaco Marini per avermi fatta partecipe di decisioni<br />
inerenti le questioni commerciali, demaniali, di ordine<br />
pubblico e viabilità strettamente legati al settore<br />
Turismo. Un grazie infi ne all’assessore Valeriano<br />
Mancinelli per aver creduto nel settore turistico e per<br />
aver destinato risorse al potenziamento dei servizi e<br />
dell’accoglienza.<br />
3) Subito dopo la fi ne della stagione estiva<br />
2009 molte critiche negative le furono rivolte dall’opposizione,<br />
ma a dire il vero, anche da una parte<br />
della stampa locale vicino all’Amministrazione.<br />
Lei promise che per il futuro, al fi ne di ottenere<br />
un calendario condiviso, avrebbe coinvolto i diversi<br />
interessati del settore: albergatori, balneatori,<br />
agenzie turistiche e immobiliari, associazioni culturali<br />
e imprenditori per una profi cua concertazione<br />
e programmazione. Può dirci se tale iniziativa<br />
è decollata e che risultato ha avuto?<br />
Tanti sono stati gli incontri organizzati con le categorie<br />
di settore, non soltanto dal mio assessorato,<br />
ma anche da quello del demanio e del commercio<br />
che hanno permesso di conoscere le aspettative e le<br />
necessità delle stesse. Tanti gli incontri uffi ciali ed individuali<br />
con i titolari delle varie strutture turistiche<br />
e commerciali. Tutti aspettano non soltanto un calendario<br />
delle manifestazioni credibile, che sicuramente<br />
avranno, ma soprattutto interventi mirati ad una<br />
riqualifi cazione del lungomare, ad una razionalizzazione<br />
dei parcheggi, ad una maggiore cura del verde,<br />
alla messa in sicurezza del Borgo di Silvi Alta ed al<br />
completamento delle opere già intraprese, peraltro<br />
prioritarie per un piano di sviluppo turistico. Per<br />
quanto riguarda l’organizzazione delle manifestazioni<br />
estive posso dire che per la prima volta è stato varato<br />
il regolamento comunale, per cui da settembre si<br />
accederà a contributi soltanto tramite bando pubblico<br />
e l’assegnazione sarà assicurata solo alle associazioni<br />
che presenteranno progetti qualifi canti per l’immagine<br />
del paese. Sono convinta infi ne che compito<br />
di una buona amministrazione comunale sia quello di<br />
incoraggiare e sostenere anche le buone iniziative che<br />
<strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
Le risposte dell’Assessore al Turismo Annapaola Mazzone<br />
nascono spontaneamente nel privato. L’immagine di<br />
un paese si migliora quando pubblico e privato sanno<br />
viaggiare insieme. Tutti noi che abbiamo superato<br />
i 50 ricordiamo le tante iniziative private che hanno<br />
dato lustro a Silvi. Quando ci si affi da solo al pubblico<br />
e si sta dietro alla porta per osservare e criticare<br />
eventuali errori, si deve essere consapevoli che si può<br />
solo regredire .<br />
4) L’anno scorso questo giornale raccolse e<br />
trasmise pubblicamente al Comune l’invito di un<br />
imprenditore turistico per la istituzione presso il<br />
Comune dello “Sportello delle idee”. La struttura<br />
comunale avrebbe dovuto permettere a tutti i cittadini<br />
di presentare le loro idee in forma anonima e<br />
suggerire l’eliminazione degli errori devastanti sull’economia<br />
della città degli anni passati e costruire<br />
in sinergia un nuovo futuro per Silvi. Perché non se<br />
n’è fatto niente e nessuno ha raccolto quella buona<br />
indicazione?<br />
Penso che compito della politica sia quello di interpretare<br />
le aspettative dei cittadini e soddisfarle, ma<br />
che idea si farebbe il cittadino di un amministratore<br />
che privo di qualsiasi progetto si affi dasse ad uno<br />
sportello delle idee? Penso che tutti si aspettino da<br />
me come dagli altri eletti la capacità di lavorare in<br />
sinergia e di portare avanti un programma condiviso,<br />
certamente anche con i cittadini, i quali sono da me<br />
personalmente ricevuti ogni giorno, escluso il sabato<br />
presso l’Ente. Del resto lo sportello implicherebbe<br />
una organizzazione puntuale con aggravio di costi.<br />
Mi chiedo infi ne come mai si ritenga indispensabile<br />
prevedere lo sportello in questione solo per il settore<br />
turismo e non per altri settori i cui servizi sono altrettanto<br />
importanti per L’Ente.<br />
5) Nel 2009 alcuni eventi come “La seconda<br />
Notte Bianca”, il “Premio Silvi Città di Mogol” e<br />
“Nescafè Live Tour 2009 con Giò Di Tonno” hanno<br />
dato un buon risultato ma non hanno soddisfatto a<br />
pieno la esigente platea di Silvi, quest’anno pensa<br />
alla loro riproposizione o vuole presentare qualcosa<br />
di più interessante?<br />
Viviamo un momento in cui l’economia nazionale è<br />
in grave diffi coltà, le risorse sono sempre più esigue<br />
ed i comuni sono impegnati a far quadrare i bilanci .<br />
Conseguentemente il programma delle manifestazioni<br />
estive è stato predisposto in base al budget disponibile.<br />
Rilevo inopportuna una critica a priori senza<br />
prima aver analizzato il programma disposto dall’ente,<br />
che sarà pubblicato entro il 10 <strong>Giugno</strong>. Anticipo<br />
comunque che quest’anno il programma prevede la<br />
realizzazione di un progetto patrocinato e cofi nanziato<br />
dal ministero delle politiche agricole, che veicolerà<br />
Silvi come città del brodetto. Sarà organizzata<br />
una serie di eventi nei mesi di <strong>Giugno</strong> e Luglio per<br />
promuovere Silvi attraverso il suo prodotto ittico e<br />
rappresenterà un momento di riscoperta delle nostre<br />
origini marinare per una offerta turistica identitaria<br />
e di richiamo nazionale.<br />
6) Molti dopo la fi ne di ogni stagione estiva<br />
si lamentano che le manifestazioni che si svolgono<br />
a Silvi servono solo ad accontentare i cittadini silvaroli<br />
e i turisti abituali e non portano ad alcun incremento<br />
delle presenze turistiche essendo di basso<br />
spessore nazionale, quest’anno abbiamo qualche<br />
novità sotto questo aspetto o ripresentiamo la solita<br />
e scontata programmazione?<br />
Le lamentale rappresentate hanno un loro fondamento.<br />
Introducendo due grandi eventi in Luglio e conservando<br />
la notte bianca e il Premio Silvi città di Mogol<br />
in Agosto, qualifi cando ed ampliando l’offerta degli
<strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
eventi a Silvi Alta e Pianacce, pensiamo di presentare<br />
un programma credibile e soddisfacente. Purtroppo<br />
Silvi ha perso tante occasioni in tempi in cui l’economia<br />
era sicuramente fl orida ed oggi si trova a non<br />
avere un teatro o un centro dove proporre altri tipi<br />
di eventi. Siamo costretti ad animare le strade e le<br />
piazze che sono gli unici luoghi di cui disponiamo con<br />
la conseguenza di costi che lievitano per gli spazi da<br />
coprire. Eventi di spessore nazionale vanno preparati<br />
negli anni, e ci stiamo lavorando, con fondi adeguati<br />
e la partecipazione economica di tutti gli attori turistici<br />
locali (albergatori, commercianti, balneatori ed<br />
altri). Tanti operatori sono già consapevoli dell’importanza<br />
del loro intervento e questo ci fa ben sperare<br />
per il futuro.<br />
7) Assessore Mazzone, tutti gli operatori<br />
turistici si lamentano della brevità della stagione<br />
estiva che, a Silvi, inizia a luglio e termina subito<br />
dopo ferragosto; si aspettano da anni quell’allungamento<br />
di cui da sempre si parla e che possa loro<br />
dare le stesse opportunità di altre zone turistiche<br />
che vanno per la maggiore. Come pensa l’Amministrazione<br />
Vallescura e lei in particolare, quale<br />
responsabile del settore più importante nella vita<br />
economica e sociale della città, di eliminare tale<br />
anomalia e realizzare un progetto nuovo e funzionale<br />
allo sviluppo della città?<br />
I cittadini avranno notato che dal mese di Aprile abbiamo<br />
organizzato eventi, anche se non di grande rilevanza,<br />
per movimentare l’economia del paese (Torneo<br />
di calcio, I Maggio in musica, Il festival internazionale<br />
del la Pentecoste,) Certamente sono un primo passo<br />
per consolidare una attività turistica che vogliamo<br />
estendere al di là dei canonici periodi silvaroli. Per<br />
destagionalizzare e’ necessario comunque attuare una<br />
rinnovata politica di promozione turistica supportata<br />
da infrastrutture di cui dobbiamo assolutamente<br />
dotarci (sala conferenze, auditorium, teatro, centri<br />
sportivi e quant’altro).<br />
Ciò nonostante tanta e’ stata la nostra attività di promozione<br />
in Italia e all’estero. Ricordo la nostra promozione<br />
in Germania con la realizzazione dell’evento<br />
a Memmingen con l’offerta di pacchetti turistici<br />
integrati, la partecipazione alla Fiera di Milano e di<br />
Padova, la nostra prossima partecipazione alla Fiera<br />
di Lugano. Un anno è passato in fretta, sono state<br />
comunque poste le basi di un lavoro futuro che non<br />
tarderà a dare i risultati sperati.<br />
8) L’abnegazione, la determinazione e le sue<br />
capacità insieme a quelle della sua collega Luciana<br />
Di Marco l’anno scorso hanno salvato in parte la<br />
stagione. Avete presentato un calendario credibile<br />
disponendo di poco tempo e poche risorse ed in<br />
parte anche soddisfacente e piacevole. Quest’anno<br />
lei e l’assessore Di Marco sapete benissimo che non<br />
saranno più suffi cienti la vostra capacità di coordinamento<br />
e sintesi nelle scelte, ma necessitate di altri<br />
mezzi per soddisfare la piazza; possiamo sapere<br />
in anteprima cosa vi siete inventato per regalarci<br />
un’estate all’insegna non solo del divertimento ma<br />
anche del miglioramento economico della città?<br />
Abbiamo lavorato tutto l’inverno per caratterizzare i<br />
singoli eventi a Silvi marina e Silvi paese. Siamo convinte<br />
di presentare un programma credibile e piace-<br />
vole che potrà soddisfare i più e richiamare turisti<br />
nella nostra Silvi. Fra le varie iniziative è stato riattivato<br />
quest’anno il servizio navetta, dal 15 <strong>Giugno</strong> al<br />
15 settembre per permettere una maggiore facilità di<br />
spostamento.<br />
Il servizio sarà a chiamata , coprirà l’intero territorio<br />
di Silvi e sarà disponibile dalle 7 di mattina all’una di<br />
notte. Penso che l’iniziativa dia un grande contributo<br />
al commercio, permettendo a tanti di spostarsi con<br />
facilità da una zona all’altra del paese. Tanto e’ stato<br />
fatto anche nell’ambito della promozione turistica.<br />
Abbiamo realizzato un opuscolo istituzionale dal titolo<br />
“Silvi una perla, una stella in costa blu” in italiano,<br />
inglese e tedesco per promuovere la nostra città<br />
nell’ambito di fi ere e mostre internazionali, opuscolo<br />
che sarà consegnato in tutte le strutture ricettive della<br />
zona, partecipato alla ristampa del catalogo inerente<br />
le strutture turistico ricettive, realizzato un video<br />
pubblicitario su Silvi ed una guida sulla ristorazione<br />
locale dal titolo” Silvi da mangiare” di prossima distribuzione.<br />
Per fare promozione ci vogliono strumenti<br />
che rendano visibile il nostro paese ed il mio lavoro<br />
è stato rivolto a soddisfare tali esigenze.<br />
D’altra parte un piano di sviluppo economico presuppone<br />
certamente il coinvolgimento del settore turismo,<br />
ma soprattutto richiede una strategia politica<br />
condivisa tra pubblico e privato in grado di attuare<br />
programmi a medio e lungo termine con progettazione<br />
di un nuovo assetto urbanistico, commerciale e<br />
sportivo- ricreativo.<br />
9) Quasi tutti i silvaroli l’anno scorso hanno<br />
premiato il suo debutto come amministratrice,<br />
con una larga suffi cienza, aspettando però di giudicarla<br />
dopo la prova di quest’anno con severità.<br />
Avendo acquisito esperienza ed avuto tempo per<br />
programmare è cosciente che quest’anno nemici<br />
ed amici l’aspettano al varco?<br />
Ho sempre pensato che i silvaroli sono persone capa-<br />
POLITICA<br />
ci di riconoscere e premiare le persone che lavorano.<br />
Solo chi non lavora non commette errori, sono sicura<br />
che se ce ne saranno, sapranno capire le diffi coltà oggettive<br />
che sono alla base di qualsiasi piano di sviluppo<br />
turistico. In genere non lavoro pensando ai nemici<br />
ma a quello di cui Silvi ha bisogno. Sono sicura che<br />
anche i nemici, così come li chiama lei, sapranno capire<br />
la bontà degli obiettivi ed il serio lavoro messo in<br />
atto per realizzarli.<br />
10) A queste dieci domande, Assessore Mazzone,<br />
gli addetti ai lavori di un settore che nella<br />
nostra città è il fulcro dell’economia si aspettano<br />
dieci risposte convincenti, esaurienti e soddisfacenti.<br />
Questa Amministrazione giovane e rinnovata<br />
crede di poter riuscire a convincerli e dare loro<br />
qualche speranza di godere quest’anno di un estate<br />
più divertente ed economicamente più valida,<br />
anche se nella continuazione delle grandi diffi coltà<br />
per la persistente crisi planetaria?<br />
Forse questa è la domanda più diffi cile tra le tante<br />
che mi ha posto. Ho cercato di spiegare il lavoro messo<br />
in atto dal mio assessorato, sono sicura che esso<br />
non tarderà a dare i risultati sperati.<br />
Sono certa che i silvaroli abbiano capito che faccio<br />
politica lavorando per il paese e che tiro dritta su<br />
questa strada, che poi è quella che loro mi hanno indicato<br />
con il consenso<br />
A lei, nella fi gura di interprete e portavoce degli umori<br />
degli addetti ai lavori, chiedo un aiuto per sensibilizzare,<br />
tramite il suo giornale, gli operatori di settore<br />
ai fi ni di una effettiva e sostanziale partecipazione per<br />
lo sviluppo e la crescita del nostro paese.<br />
Colgo l’occasione per rivolgere un saluto a tutti gli<br />
operatori e ai cittadini di Silvi con l’augurio che la<br />
stagione estiva possa essere occasione per una rinnovata<br />
crescita economica, culturale e ricreativa.<br />
5<br />
Luigi Colantonio
6 POLITICA <strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
I Boia in Iran<br />
La storia si sta ripetendo. Questa<br />
volta però sta dimostrando la sua<br />
faccia volgare e crudele in Iran<br />
sotto il comando della coppia Khamenei<br />
– Ahamdinejad. La storia ci racconta<br />
che tutti dittatori, di fronte alla volontà<br />
di un popolo che chiede la propria<br />
libertà e democrazia, hanno lo stesso<br />
comportamento: repressione violenta,<br />
impiccagioni e fucilazioni. “Quando il<br />
boia accende il proprio motore”,- dice<br />
la presidente Rajavi - soltanto la solidarietà<br />
dei popoli e le decisioni severi<br />
dei governi mondiali possono fermare<br />
il suo cammino”. Tra impiccagioni<br />
e uccisioni di donne in Iran purtroppo<br />
dall’Onu arriva una beffa per le donne<br />
del mondo, dal momento che per strane<br />
scelte del palazzo di vetro, Teheran<br />
entra nella commissione per i diritti<br />
femminili. Stiamo parlando di un paese<br />
dove violentare la propria moglie non<br />
è illegale, dove si può divorziare solo<br />
col consenso del marito, dove è vietato<br />
girare senza velo e dove esiste la<br />
poligamia che presenta un’offesa per la<br />
dignità d’ogni donna. Il CSW, Commission<br />
on status of women dell’Onu,<br />
ovvero l’organismo dedicato alle donne<br />
del Consiglio economico e sociale<br />
delle Nazioni Unite, dovrebbe essere<br />
dedicato esclusivamente «alla parità di<br />
genere e all’avanzamento delle donne»<br />
e ne dà buone prove: infatti mercoledì<br />
28 aprile ha cooptato per acclamazione<br />
l’Iran facendone un suo membro per un<br />
mandato di 4 anni con inizio nel 2011.<br />
Come si esaminano i candidati a quest’alto<br />
seggio, è diffi cile capirlo dal mo-<br />
Aumento TARSU<br />
Arco Consumatori dalla parte dei cittadini<br />
A<br />
fronte delle numerose lamentele, in merito all’aumento, da parte delle delle<br />
aziende provinciali che si occupano della raccolta dei rifi uti, della TARSU -<br />
(tassa sui rifi uti solidi urbani) a carico dei cittadini, Arco Consumatori esprime<br />
il suo parere fortemente negativo a riguardo dei suddetti rincari ed invita le aziende<br />
operanti a non gravare sugli utenti del servizio i costi di maggiorazione. Nello specifi co,<br />
le aziende operanti reclamano un aumento delle spese inerenti il ritiro, il trattamento<br />
e lo stoccaggio dei rifi uti differenziati. Arco Consumatori ritiene inopportuno che i<br />
In relazione alle polemiche suscitate dalla delibera di<br />
giunta n° 56 del 13-05-10 con la quale il Comune<br />
di Martinsicuro concedeva al Sig. Console del Senegal<br />
di Ascoli Piceno l’uso gratuito di alcuni locali per<br />
l’insegnamento del Corano, tengo a precisare che il mio<br />
voto favorevole, e in sede di Giunta ho comunque verbalmente<br />
espresso la mia contrarietà in linea politica, è<br />
stato un puro e dovuto atto di linearità amministrativa<br />
nei confronti di un già avviato progetto cofi nanziato da<br />
Provincia e Regione denominato “Melting POinT” (Centro<br />
di aggregazione e integrazione giovanile istituito dalla<br />
Giunta Maloni in data 05-10-06 e poi reiterato dalla<br />
Giunta Di Salvatore in data 13-12-07). Giova ricordare<br />
mento che l’Iran, secondo gli standard<br />
che defi niscono la condizione femminile<br />
è davvero ai minimi immaginabili.<br />
Purtroppo poco dopo di quest’omaggio<br />
a Khamenei, il suo boia prende fi ato e<br />
il 9 maggio vengono giustiziati cinque<br />
prigionieri politici: Farzad Kamangar,<br />
Ali Heydarian, Farhad Vakili,<br />
e Mehdi Islamian e anche una donna,<br />
Shirin Alam Hooli. Mentre i prigionieri<br />
politici insieme al popolo sfi dano l’intimidazione<br />
dei mullah e rendono la<br />
vita diffi cile al regime, dall’alta corte<br />
della giustizia arriva un’altra doccia<br />
che ai sensi dell’art.16, comma 3, L.R. 46/2004, l’istituito<br />
Centro Polivalente per l’Immigrazione prevede<br />
l’autogestione da parte delle Associazioni degli Stranieri<br />
immigrati iscritte al Registro Regionale. Mi riservo in<br />
questo senso di verifi care che la richiesta di un Console<br />
possa sostituirsi agli specifi ci requisiti dei richiedenti di<br />
cui alla citata norma, precisando inoltre che nella richiesta<br />
stessa pervenutaci dal Sig. Console non è menzionata<br />
la lingua d’insegnamento. Giova soprattutto precisare<br />
che la mia contrarietà politica all’iniziativa non è nel merito<br />
(ben vengano i tentativi di tenere legami vivi con<br />
la propria cultura d’origine allineandoli al vivere civile<br />
della cultura ospitante), ma nel metodo, ossia nella con-<br />
fredda per la comunità internazionale,<br />
in quanto sabato 15 maggio arrivano<br />
le conferme di condanne a morte degli<br />
altri sei prigionieri politici, parenti di<br />
residenti del campo d’Ashraf e sostenitori<br />
dell’organizzazione dei Mojahedin<br />
del Popolo Iraniano (OMPI): Mohammad<br />
Ali Saremi, Jafar Kazemi, Mohsen<br />
<strong>Da</strong>neshpour-Moghadam e sui fi gli Ahmad<br />
e Mohammad Ali Haj-Agha. Ora<br />
il regime dei mullah sta predendo una<br />
piega pericolosa per la comunità internazionale;<br />
quando in occidente una spia<br />
iraniana viene arrestata, anche in Iran<br />
con una stupida scusa viene arrestato un<br />
cittadino occidentale, come è avvenuto<br />
per alcuni turisti americani e francesi.<br />
Dopo l’arresto del giornalista iraniano<br />
Massumi con le accuse del traffi co d’armi,<br />
la vita dei turisti italiani in Iran è<br />
rischiosa.<br />
Il presidente Rajavi chiede solidarietà<br />
mondiale sia per poter salvare le vite<br />
dei sei prigionieri in attesa di esecuzione,<br />
sia per bloccare l’espansione terroristica<br />
di Khamenei ed Ahmadinejad<br />
nel resto del mondo. Concludo con le<br />
parole di Maryam Rajavi: “La vittoria è<br />
nostra e non permetteremmo che il terrorismo<br />
prevalga sulla pace”.<br />
Associazione Medici Iran-italiani<br />
Residenti In Italia<br />
Dr. Jamshid Ashough<br />
cittadini siano fatti carico di costi conseguenti una scarsa capacità tecnica da parte delle<br />
aziende del settore riguardante la compattazione dei rifi uti differenziati, che, migliorata<br />
porterebbe ad un alleggerimento del problema degli spazi di stoccaggio. Arco Consumatori,<br />
inoltre, lamenta una scarsa comunicazione ed educazione sul trattamento dei<br />
rifi uti differenziati da parte delle aziende specializzate nella raccolta della spazzatura<br />
verso i cittadini e ha aperto con queste un tavolo di trattativa per promuovere un’abitudine<br />
più civile e sostenibile nella raccolta e lavorazione delle materie di scarto, specie<br />
di quelle umide, che creano problemi durante i processi di smaltimento se non correttamente<br />
separate dalle altre al momento di essere gettate.<br />
Marco Cerasani<br />
Uffi cio stampa Arco consumatori nazionale<br />
Precisazioni sulla Scuola coranica di Martinsicuro.<br />
creta impossibilità di effettuare gli opportuni e dovuti<br />
controlli per sincerarsi che tali iniziative non degenerino<br />
in cellule di istigazione, anche involontaria, allo scontro<br />
e all’odio degli ospitati nei confronti della cultura e del<br />
senso religioso degli ospitanti. Superfl uo ricordare che<br />
casi del genere si sono già verifi cati in Italia. Lo scrivente<br />
Tuccini sente comunque la necessità di ammettere di<br />
aver sottovalutato la portata politica di un semplice atto<br />
amministrativo, per quanto dovuto. Tanto era mio dovere<br />
per esigenza di chiarezza.<br />
Lega Nord Abruzzo Martinsicuro<br />
Alberto Tuccini
<strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
IL CANILE COMUNALE DI ATRI<br />
ATRI Spesso, quando si parla di canili,<br />
c’è diversità di vedute se considerarli<br />
come luoghi dove i cani vengono abbandonati<br />
a loro stessi, rinchiusi in ambienti non consoni solo<br />
per non farli girare liberamente in stato di randagismo<br />
o come luoghi dove i nostri amici a quat-<br />
tro zampe possano trovare ristoro e cure. Questo<br />
perché ciclicamente arrivano alle nostre orecchie<br />
Restauro<br />
Teatro Comunale<br />
storie di gente senza scrupoli che rovina il buon<br />
nome di queste istituzioni. Fortunatamente spesso<br />
non è così, e uno splendido esempio lo troviamo<br />
nel Canile Comunale di Atri, in Contrada Santa Lucia,<br />
a pochi chilometri dal centro cittadino. Qui 6<br />
volontarie si alternano per curare ed assistere circa<br />
70 cani con grande amore e, fortunatamente, grazie<br />
all’impegno di tutti, si riesce a dare ai migliori amici<br />
dell’uomo tutto ciò di cui hanno bisogno. I viveri<br />
e i medicinali non mancano, grazie anche ad una<br />
convenzione, e l’ambiente in cui vivono i cani è abbastanza<br />
ampio e sicuro, anche se le attenzioni che<br />
dobbiamo rivolgere loro dell’uomo non sono mai<br />
troppe. Naturalmente, periodicamente nascono anche<br />
cuccioli (o gente senza cuore li abbandona…)<br />
che, spesso, vengono svezzati dalle mamme e seguiti<br />
dalle volontarie, anche in casolari abbandonati<br />
in vicinanza del canile, questo per evitare problemi<br />
che potrebbero causar loro i cani più adulti.<br />
Il canile di Atri è quindi una bella realtà, così come<br />
tante altre sicuramente ne esisteranno, e tutti i suoi<br />
cani sono lì ad aspettare solo voi…spesso la gioia<br />
ATRI Tante battaglie, lotte e accuse re-<br />
ATRI È stato<br />
approvato il progetto<br />
defi nitivo per il consolidamento<br />
e il restauro<br />
degli elementi architettonici<br />
della facciata<br />
del Teatro Comunale<br />
di Atri. Nei prossimi<br />
giorni, quindi, sarà<br />
dato incarico ad una<br />
ditta specializzata la<br />
quale dovrà concludere<br />
i lavori entro poche settimane. “La spesa complessiva<br />
– spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco<br />
Filiani – si aggira intorno ai 50mila euro e la<br />
somma è stata reperita attraverso la contrazione di<br />
un mutuo”. Qualche mese fa dal balcone dell’ottociproche,<br />
ma il Consiglio Comunale atriano, quando<br />
serve dimostra anche di saper essere unito, così<br />
come nell’ultimo Consiglio del 19 aprile, quando<br />
sono bastati 5 minuti per giungere all’accordo per<br />
una causa delle più nobili, aiutare chi è più sfortunato<br />
di noi. Nel mentre della discussione riguardo<br />
al Piano Triennale delle Opere Pubbliche, l’opposizione<br />
ha chiesto che venissero tolti 50.000 Euro<br />
dalle somme preventivate per alcune opere e utilizzarli<br />
per il superamento delle barriere architettoniche<br />
che diversi problemi creano in alcuni edifi ci<br />
ai disabili. La maggioranza ha subito accettato la<br />
proposta modifi candola leggermente su richiesta<br />
del Capogruppo PDL nonché Assessore ai Lavori<br />
Pubblici Francesco Filiani; l’Assessore, dopo una<br />
centesco teatro si staccò un pesante pezzo di mattone<br />
che solo per una casualità fortuita non colpì<br />
alcuni clienti del bar seduti a ridosso dell’entrata<br />
del teatro. In pochi giorni la facciata fu messa in<br />
sicurezza e nel corso degli ultimi mesi la stessa è<br />
stata sottoposta ad un monitoraggio capillare per<br />
capire le reali condizioni del materiale con cui è<br />
stata realizzata. Il Comunale fu inaugurato nel<br />
1881 e negli anni ’80 fu sottoposto ad una corposa<br />
ristrutturazione interna. Sulla facciata, però, non<br />
era mai stato programmato un intervento.<br />
ATRI<br />
Alla presenza del direttore<br />
scolastico provinciale, del preside Domenico<br />
Marcelli e dell’assessore Piergiorgio Ferretti, sono<br />
state saranno presentate domani pomeriggio venerdì<br />
14 maggio alle ore 18, nel teatro comunale le attività<br />
della nuova scuola civica “Claudio Acquaviva”. La<br />
scuola di eccellenza è infatti ai nastri di partenza, i<br />
60 alunni che la frequenteranno sono stati selezionati<br />
nei mesi scorsi con la massima oggettività e<br />
trasparenza a seguito di una prova interdisciplinare<br />
curata dall’Apav, Accademia Picena Aprutina dei<br />
Uffi cio Stampa Comune di Atri<br />
Carlo Anello<br />
Velati in Teramo, e da una commissione composta<br />
interamente da membri esterni tra cui un ispettore<br />
LE TERRE DEL CERRANO<br />
e l’amore di un amico a quattro zampe non dipendono<br />
dal suo prezzo o dal suo pedigree, questi servono<br />
solo ai padroni per farsi belli, se volete un<br />
cane rivolgetevi al canile di Atri, solo così capirete<br />
quanta più gioia vi potrà dare adottare un cucciolo<br />
abbandonato e quanto amore in più saprà donarvi!<br />
Per info chiamate il 320/3113241 o visitate il gruppo<br />
di facebook dove potrete vedere anche le fote di<br />
tutti questi nostri amici a 4 zampe!<br />
7<br />
Roberto Marchione<br />
(marchioneroberto@gmail.com)<br />
CONSIGLIO COMUNALE ATRIANO<br />
UNITO PER I DISABILI<br />
breve spiegazione sul fatto che comunque non ci<br />
si era dimenticati dei disabili e che le somme erano<br />
comunque comprese in un altro Capitolo riguardante<br />
la manutenzione degli edifi ci pubblici, ha<br />
proposto di suddividerlo direttamente specifi cando<br />
che 50.000 Euro fossero appunto destinati al superamento<br />
delle barriere architettoniche. Pronta l’accettazione<br />
dell’opposizione e in più, chiaramente,<br />
le due parti politiche si sono trovate d’accordo sul<br />
fatto che questo è solo un primo stanziamento a cui<br />
ne seguiranno altri per ovviare a tutti i problemi<br />
che quotidianamente devono affrontare i disabili<br />
per poter vivere al meglio e riducendo al minimo le<br />
limitazioni a cui sono costretti.<br />
Roberto Marchione<br />
(marchioneroberto@gmail.com)<br />
Scuola d’eccellenza ai nastri di partenza<br />
ministeriale, professori universitari e docenti di<br />
altri licei. Le attività della Scuola procederanno in<br />
parallelo con le progettualità formative del Liceo,<br />
vista la convergenza degli obiettivi e dei processi<br />
didattici. L’Istituto adotterà un orario antimeridiano<br />
di 27 ore curricolari, distribuite dal lunedì al<br />
venerdì. Nella mattinata del sabato si svolgeranno<br />
le lezioni della Scuola Acquaviva che riguarderanno<br />
i diversi saperi disciplinari: umanistici, linguistici<br />
e scientifi ci. Saranno, inoltre, previste attività<br />
formative collaterali quali laboratori teatrali e di<br />
scrittura creativa, musica e sport.<br />
Carlo Anello Uffi cio Stampa Comune di Atri
8 LE TERRE DEL CERRANO <strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
Il DNA festeggia Di Giampaolo<br />
ATRI Il neonato gruppo artistico denominato<br />
“DNA – dimensione nuova<br />
arte”, composto da Claudio Di Lorenzo (scultore),<br />
Roberto Di Giampaolo (pittore), Luciano Lupoletti<br />
(pittore), Domenico Marcone (fotografo), Massimo<br />
Pasqualone (curatore e<br />
critico d’arte) e Roberta<br />
D’Intinosante (critico<br />
d’arte), preannuncia<br />
l’inaugurazione uffi ciale<br />
della sua attività. Avente<br />
come principio fi losofi co<br />
quello della “intenzionalità<br />
pura di ricerca libera<br />
e l’intento di mettere sotto la lente del microscopio<br />
della ricerca i componenti sottili della genetica fi gurativo-culturale<br />
dell’umanità”, il gruppo realizzerà<br />
a breve un importante evento di presentazione del<br />
manifesto programmatico e dell’attività degli artisti<br />
presso il Museo Michetti di Francavilla al Mare. Lo<br />
scopo è quello di promulgare la notizia della fondazione<br />
dell’omonimo movimento artistico, e con-<br />
temporaneamente di estendere agli artisti che fossero<br />
interessati l’invito a voler valutare una eventuale<br />
loro adesione al movimento stesso. Al momento lo<br />
scrivente fondatore del gruppo, insieme ai suoi componenti<br />
ed a tutti gli amici e collaboratori, si unisce<br />
ai festeggiamenti in onore del pittore Roberto Di<br />
Giampaolo per un felice compleanno.<br />
Claudio Di Lorenzo<br />
Mi chiamo “Tano Badoallambiente”<br />
e sono un personaggio della fantasia. O no?...<br />
F.) Signor Tano, lei ama Pineto?<br />
T.) E’ un posto che sento mio per metà.<br />
F.) Non l’avrei mai immaginato. Sa spiegarcene il motivo?<br />
T.) Vede, è come se avessi sempre avvertito, fi n da ragazzo,<br />
che la mia ragion d’essere risiede, in fondo, nel fatto di sparire!<br />
F.) Voleva fare l’illusionista?<br />
T.) Mmmm… Conosce la barzelletta dell’uomo che si reca col fi glio<br />
sulla collina e che ammira le tenute intorno?<br />
F.) Non so se è la stessa. Me la racconti!<br />
T.) A dirla giusta, si trattava di due papà. Ma molto diversi fra loro. Il<br />
primo, pieno di orgoglio, portò su di un cocuzzolo il fi glio e, con l’indice<br />
puntato e facendo oscillare il braccio come una pendola, sentenziò:<br />
“Guarda, ragazzo mio, un giorno tutto questo sarà tuo!” Egli era il<br />
padrone di estese proprietà e la sua discendenza poteva considerarsi<br />
fortunata. Ebbene, il ragazzo sorrise ma una nota di tristezza gli si<br />
infi lò dentro al ventricolo destro: “lui…”, si disse, “…correva il rischio<br />
di non inventare mai una fortuna. Gli spettava soltanto di godersela!”<br />
F.) Continui, è interessante!<br />
T.) Un altro papà era povero in canna e ciò che possedeva era solo<br />
uno straordinario amore per la natura. Col suo ragazzo salì anche lui<br />
sul cocuzzolo e, al pari del ricco, stese il braccio e lo fece ruotare ad<br />
abbracciare il paesaggio intorno.<br />
“Figlio mio, guarda!”, fu ciò che esclamò. E oltre non seppe andare.<br />
Ebbene, il ragazzo dapprima si rattristò ma, trascorso qualche istante,<br />
fu ammaliato da un raggio di sole e pensò di essere un privilegiato<br />
perché la fortuna gli spettava di inventarsela.<br />
F.) Sembra una favola!<br />
T.) Già. E tutti, oggi, vorrebbero avere il primo papà!<br />
F.) Non mi dica che lei fa eccezione!<br />
T.) No. E’ come dice lei. Faccio l’illusionista. Ho il potere di alzare un<br />
braccio e di dire a un prato: “Sparisci!”<br />
F.) Ci si guadagna molto?<br />
T.) Non abbastanza per comperare quella invidiabile follia che<br />
appartiene al secondo ragazzo!<br />
F.) Cosicchè, insieme a tanti fazzoletti di terra, come un mago di<br />
consumata esperienza un giorno sparirà anche lei?<br />
T.) Già! A meno che non incontri una squadra di atleti coraggiosi<br />
abituati a non confondere ricchezza ed entusiasmo, benessere<br />
materiale e felicità.<br />
F.) E cosa si aspetterebbe da uomini simili?<br />
T.) Una maglia da indossare. E un vero cross!<br />
F.) Può spiegarsi meglio?<br />
T.) Vede, il fazzoletto di cui ci stiamo occupando adesso contiene<br />
ventuno magnifi ci ulivi. Dentro, a breve, ci infi leremo un po’ di cemento<br />
sistemato a dovere e provvisto di panoramici balconi. Si trova fra Via<br />
della robbia e Via Alcide De Gasperi, a Pineto.<br />
F.) Sembra che lei ci soffra!<br />
T.) Forse non mi crede. Eppure io le dico che fi n da ragazzo detestavo<br />
negoziare. Del resto, non mi è mai arrivato un vero cross!<br />
F.) Cosa intende per cross?<br />
T.) L’invenzione di chi, non potendo insaccare un pallone in rete,<br />
confeziona un passaggio superlativo.<br />
F.) Allora lei si farebbe trovare pronto all’appuntamento? Lei salverebbe<br />
quei ventuno ulivi?<br />
T.) Vede, un passaggio superlativo meriterebbe una conclusione<br />
appropriata. Fin da ragazzo ho sempre sognato di saper giocare la<br />
rovesciata di Riva!<br />
F.) Riva Gigi?<br />
T.) Già. Non ho ancora esaurito i miei fazzoletti e sono stufo di farli<br />
sparire. Se lo annoti, io apprezzo molto la musica!<br />
F.) Non capisco!<br />
T.) Un musicofi lo, se lei ci pensa, naviga fra accordi e tentativi armonici.<br />
Sono di formazione classica io; e detesto le dissonanze!<br />
F.) Dove vuole arrivare?<br />
T.) A quei ventuno ulivi, a quei ventuno ulivi! Vede, è disarmonico al<br />
mille per mille, osservando Pineto, infi lare nel posto che le ho detto<br />
due eleganti palazzine. C’è il Parco della Pace lì di fronte e, come<br />
potrà ben immaginare, gli ulivi hanno innalzato al cielo una rumorosa<br />
petizione!<br />
F.) Le piace scherzare, vedo?<br />
T.) Non scherzo affatto! Li ho osservati stamane e mi sono parsi<br />
ventuno prodi impegnati in una gagliarda partita. Spesso gli uomini<br />
non sanno negoziare e ci si ritrova a progettare imprese che non<br />
avresti mai immaginato possibili. “Che strano… ventuno!”, mi sono<br />
detto. E poi ho pensato: “Manca un uomo, in quel prato. Chi mi dice<br />
che non stia per arrivare un cross perfetto e che io non possa giocare<br />
una rovesciata!”<br />
F. Mi perdoni, ma se ho capito bene, ronza la motosega e a lei il<br />
cervello!<br />
T.) Non taglieremo quegli ulivi! In parte li espianteremo e li<br />
ricollocheremo.<br />
F.) Cosa la disturba, allora?<br />
T.) Il fatto di non poter giocare una vera partita, caro il mio intervistatore!<br />
E torno alla sua domanda iniziale: vorrei amare Pineto più di quanto<br />
l’amo. Comprendo, d’altronde, che ciò sarebbe stato più facile con<br />
un papà che avesse avuto da dire, semplicemente, “guarda!”. Senza<br />
ulteriori aggiunte. Ma vede, io sono fortunato e, per quanto lo desideri,<br />
non trovo un campo dove mi facciano scendere per giocare la mia<br />
superlativa rovesciata. Ciò che mi tocca fare, per sentire che conto<br />
qualcosa, è di far sparire fazzoletti mettendomi sul colle e osservando<br />
ciò che è mio. Devo andare, adesso, voglia scusarmi.<br />
F.) Attenda, attenda un attimo, la prego! Cosa vuole che scriva sul<br />
mio personale striscione quando verrò ad osservarla che scende in<br />
campo?<br />
T.) Scriva Tani, non Tano! Sa, ci tengo. Perché mi sa di invito. Di invito<br />
a operare per il vantaggio della comunità. Di una squadra, insomma,<br />
come ci accadeva da ragazzi quando se facevi “tana libera tutti”<br />
gli amici “imprigionati” ti ringraziavano con un’occhiata di sincera<br />
complicità.<br />
Cari lettori, ho visto “Tani” intrufolarsi in un bar e cercare vera<br />
confi denza, oltre alle olive e all’aperitivo. Non so, a oggi, quanti<br />
alberi verranno sfrattati dal sito antistante il fazzoletto denominato<br />
“Parco della Pace”. Né quanti appartamenti conterranno le costruende<br />
palazzine. Ciò che so bene è che il paesaggio va cambiando. E non<br />
sempre con oculato discernimento. Forse a chi tocca di non poter<br />
dire nient’altro che “guarda!”, quando compare una splendida collina,<br />
dovrebbe nascere la follia di recarsi dal fortunato possidente e far<br />
cadere lì, fra un sorso di analcolico e un’oliva, un pennellatissimo<br />
passaggio. Già, signori, un progetto globale che restituisca ai nostri<br />
occhi il piacere di “guardare”!<br />
Tino Ferretti<br />
Mediazione immobiliare<br />
Mediazione creditizia<br />
Amministrazione di condominio<br />
FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER:<br />
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<strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
ATRI È stato attivato, grazie<br />
all’interessamento dell’assessore alle attività<br />
produttive Marino Iommarini, nell’uffi cio relazioni<br />
con il pubblico del Comune (ex palazzo della<br />
pretura), uno sportello informativo e di supporto per<br />
il PIT - Progetto Integrato Territoriale provinciale.<br />
L’iniziativa è indirizzata al sostegno di programmi<br />
di investimento delle piccole e medie imprese per<br />
progetti di innovazione tecnologica, di processo e<br />
di riorganizzazione dei servizi. Il bando fi nanzia<br />
– attraverso aiuti de minimis – (aiuti che non<br />
possono eccedere i 200 mila euro in tre anni)<br />
progetti d’innovazione tecnologica, di processo, di<br />
prodotto, organizzativa e di marketing, orientati alla<br />
valorizzazione dei territori montani e parzialmente<br />
montani. La spesa minima ammissibile (IVA esclusa)<br />
è pari a €. 20.000,00. Il contributo massimo richiesto<br />
non può essere superiore al 50% dei costi ammissibili<br />
del progetto fi no a un massimo di € 50.000,00, nel<br />
rispetto della regolamentazione comunitaria prevista<br />
per il de minimis. Nella stessa ottica di sostegno alle<br />
imprese, l’amministrazione comunale il 29 maggio<br />
alle 18 nell’Auditorium S Agostino, ha promosso<br />
un seminario di presentazione delle opportunità di<br />
LE TERRE DEL CERRANO 9<br />
Ad Atri uno sportello di supporto per il PIT<br />
ATRI Sentiamo spesso parlare attraverso i media di incidenti che avvengono<br />
sui luoghi di lavoro, a volte si perde l’uso di un braccio, di una mano o<br />
di una gamba, la maggior parte degli infortuni sui luoghi di lavoro però colpisce<br />
soprattutto i giovani. Che succede allora quando un ragazzo, facciamo un esempio,<br />
subisce o nasce con una menomazione e deve ricorrere all’uso di una protesi? E’<br />
facile immaginarlo, ti crolla il mondo addosso,sembra che tutto sia fi nito, ti isoli da<br />
tutti, perdi le più care amicizie perché non hai voglia di vedere e sentire nessuno, ti<br />
isoli dal mondo che ti circonda e ti rinchiudi in un guscio, quello della depressione.<br />
Superarlo è diffi cile, è vero, ma il più delle volte c’è lo sport che può diventare<br />
uno strumento di vita e che può aiutare a superare ogni problema, è quello che è<br />
successo a due atleti disabili, Pierpaolo Addesi di Torrevecchia Tetatina e Luigi<br />
Di Blasio di Atri che con lo sport sono riusciti ad imporsi e uscire da quel guscio.<br />
Luigi, in giovane età perse l’uso di un braccio, ma ha trovato nello sport tante<br />
soddisfazioni e tanti titoli, è stato infatti campione Italiano per disabili in tre discipline<br />
sportive: atletica, nuoto e sci di fondo, ha partecipato alla Maratona di New<br />
York, ha vinto una 24 ore di nuoto in assoluto aperto a normodotati e diversamente<br />
abili e nel 1996 la partecipazione alla traversata dello stretto di Messina. Pierpaolo<br />
invece, affetto da focomelia, viene defi nito nello sport un fuoriclasse, perché ha<br />
partecipato in passato a diverse competizioni ciclistiche in Italia e a livello internazionale,<br />
un talento di valore che si appassiona al ciclismo da bambino e nonostante<br />
ATRI<br />
In data 17.05.<strong>2010</strong> è<br />
stato pubblicato presso l’Albo Pretorio<br />
dell’Ente Comunale il Bando per l’assegnazione<br />
di alloggi di Edilizia Residenziale<br />
Pubblica.<br />
Bando assegnazione Case Popolari<br />
Il Bando, la cui normativa di riferimento<br />
è la L.R. n. 96/96 e successive<br />
modifi che ed integrazioni, e la domanda<br />
di partecipazione al Concorso per la<br />
formulazione della nuova graduatoria<br />
relativa all’assegnazione di alloggi di<br />
E.R.P. disponibili o che si renderanno<br />
disponibili nel territorio comunale di<br />
Atri, sono scaricabili dal sito istituzionale<br />
www.comune.atri.te.it e sono<br />
fi nanziamento disponibili attraverso Sviluppo Italia.<br />
In particolare sono stati illustrati gli aiuti destinati<br />
a disoccupati, giovani e donne per la creazione di<br />
impresa grazie a contributi (50% a fondo perduto e<br />
50% da restituire a tasso agevolato 0,75%) di semplice<br />
accesso. All’incontro sono stati presenti oltre al vice<br />
presidente della giunta regionale con delega alle<br />
attività produttive Alfredo Castiglione, l’assessore<br />
provinciale <strong>Da</strong>vide Di Giacinto ed il Sindaco di Atri<br />
Gabriele Astolfi .<br />
Uffi cio Stampa Comune di Atri<br />
Carlo Anello<br />
Quando lo Sport supera l’Handicap<br />
La Storia di due atleti disabili che si preparano per il Campionato Italiano di ciclismo<br />
su strada e a cronometro in programma a Treviso<br />
le diffi coltà fi siche, con grandi sacrifi ci e volontà, raggiunge l’obiettivo di ottenere<br />
l’idoneità agonistica al ciclismo nel 2003. Dopo due anni di duri allenamenti e gare<br />
con alti e bassi nei vari campionati amatoriali, ottiene il conforto dei primi successi<br />
e dei primi piazzamenti apprezzabili ad alto livello, un crescendo di medaglie, fi no<br />
alla partecipazione dei Giochi Olimpici di Pechino, dove è stato il protagonista<br />
degli ori ottenuti dagli azzurri e in particolare da Fabio Triboli. Luigi e Pierpaolo,<br />
si sono conosciuti da poco, insieme ora si allenano perché il 19e 20 <strong>Giugno</strong> parteciperanno<br />
al Campionato Italiano di ciclismo su strada e a cronometro per disabili<br />
a Treviso, insieme in sella quindi per regalare un esempio di grande sport e portare<br />
una bella immagine dell’Abruzzo sportivo, sono consapevoli che non è importante<br />
vincere, ma partecipare e poi loro vogliono dimostrare un’altra cosa importante a<br />
chi oggi magari subisce una menomazione a causa di un incidente o per qualsiasi<br />
altra cosa, quello dello sport che è considerato un’arma vincente per affrontare un<br />
problema, la grande forza di volontà, i sogni, i progetti e gli sforzi di due atleti che<br />
hanno voluto dimostrare che il mondo dei diversamente abili, ha tanta voglia di far<br />
capire che nulla è impossibile e che tutto dipende proprio dalla forza di volontà<br />
che questi due atleti hanno fatto vincere sulla disabilità.<br />
Rosario Di Blasio<br />
disponibili presso l’Uffi cio Sicurezza<br />
Sociale - Piazza Duchi d’Acquaviva –<br />
1° piano - del Comune di Atri dal lunedì<br />
al sabato dalle ore 9,30 alle ore 12,30.<br />
Tutti i cittadini interessati potranno<br />
assumere informazioni più dettagliate<br />
presso il Settore V- Sviluppo Sociale<br />
e Benessere della Persona - del Comune<br />
di Atri – Piazza Duchi d’Acquaviva<br />
– 1° piano, nei predetti giorni ed orari<br />
- Tel. 085 8791225/210.<br />
Termini entro cui presentare la domanda:<br />
15 luglio <strong>2010</strong>: i cittadini residenti anagrafi<br />
camente nel Comune di Atri o che<br />
vi svolgano prevalentemente la loro attività.<br />
13 settembre <strong>2010</strong>: i lavoratori emigrati<br />
all’estero e residenti nell’area europea.<br />
13 ottobre <strong>2010</strong>: i lavoratori emigrati<br />
all’estero e residenti nei Paesi extra<br />
europei.<br />
L’ Assessore alle Politiche Sociali<br />
Avv. Giammarco Marcone
10 L’ABRUZZO RACCONTA <strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
La Rubrica “ Abruzzo Racconta” a Campli<br />
CAMPLI – Nuova viaggio della nostra rubrica che oggi<br />
si ferma a Campli, cominciamo come sempre con un accenno<br />
storico, Il primo documento storico che attesti uffi -<br />
cialmente l’esistenza del borgo di Campli risale addirittura<br />
all’anno 890, anche se è solo nel 1078 che il nome “Campli”<br />
appare ad indicare uno dei possedimenti di Roberto,<br />
Conte di Aprutinum. Nel 1271, dopo essere rimasta per<br />
un breve periodo sotto il dominio del Re di Napoli, Carlo<br />
d’Angiò concesse Campli al nobile Arduino d’Averio.<br />
Quindici anni più tardi, nel 1286, il borgo entrò in guerra<br />
contro la vicina e potente Teramo.<br />
Nel 1363 la Regina Giovanna I attribuì alla cittadina il privilegio<br />
della Fiera di Santa Margherita, e successivamente<br />
quello di scegliere in maniera autonoma il proprio giudice<br />
civile. Trascorsi sei anni venne nuovamente alle armi con i<br />
vicini teramani, questa volta per contender loro il possesso<br />
del Feudo dei Melatini.<br />
Nel 1372 Campli fu proclamata “libero comune”. Nell’anno<br />
1424, insieme ai vicini comuni di Teramo ed Atri,<br />
passò sotto il dominio dei nobili Acquaviva. Gli anni che<br />
seguirono videro spesso i camplesi brandire le armi per<br />
risolvere questioni di confi ne contro Civitella del Tronto,<br />
in particolare nel 1430 e poi nel 1479. Una pace stabile e<br />
duratura fu raggiunta solo nel 1507. In quel periodo Campli<br />
era defi nita “città regionale”, e come tale veniva considerata<br />
proprietà diretta della Regina Giovanna III.<br />
Caduta in mani francesi, fu donata da Carlo VIII a Margherita<br />
d’Austria, sua fi glia naturale e moglie d’Ottaviano<br />
Farnese. Un cognome, quest’ultimo, che, di lì in avanti, si<br />
legherà in maniera assai stretta alla storia della cittadina.<br />
Nel 1520, infatti, la bella piazza rinascimentale a pianta<br />
rettangolare fu impreziosita dal possente, ed allo stesso<br />
tempo elegante, Palazzo Farnese, designato come sede del<br />
parlamento. Furono questi anni di grandi mutamenti, che<br />
portarono a Campli gioie ed onori, ma anche sventure e<br />
devastazioni.<br />
Nel 1557 il Duca di Guisa, forte di oltre 2000 uomini, assediò<br />
Campli e, dopo un’aspra battaglia contro i coraggiosi<br />
abitanti, riuscì ad espugnarla e saccheggiarla. Nel<br />
1575 videro la luce gli “statuti comunali”, importanti documenti<br />
che erano destinati a regolare la vita amministra-<br />
tiva di Campli. Nel 1579 Margherita d’Austria si recò in<br />
visita nella cittadina e per la solenne occasione i camplesi<br />
decisero di rendere il loro comune degno di una regina,<br />
compiendo importanti restauri e innalzando nuove costruzioni.<br />
Fu cosi che venne eretto il palazzo del Monte di Pietà, fu<br />
fondato il Convento dei Cappuccini e la Cattedrale stessa<br />
ebbe ad essere arricchita con splendidi dipinti ed un altare<br />
offerto dagli uomini della congregazione dei lanai. Aprì<br />
inoltre i battenti, vera novità per qui tempi, una bottega<br />
dove si esercitava l’arte tipografi ca.<br />
Nel 1600 Campli ebbe l’onore di essere elevata a Diocesi,<br />
grazie all’interessamento di un nobile rampollo della famiglia<br />
Farnese, al quale, proprio in quegli anni era andata<br />
in sposa la pronipote del Papa, proveniente dalla famiglia<br />
degli Altobrandini. Ironia della sorte, quel secolo, iniziato<br />
in maniera così propizia, si rivelò invece davvero nefasto<br />
per Campli. Nel 1656 la città venne colpita da una terribile<br />
epidemia, nel 1703 fu quasi rasa al suolo da un violento<br />
terremoto. Alle calamita naturali si aggiunse presto il terribile<br />
fl agello del banditismo. Per decenni le autorità furono<br />
praticamente impotenti contro il dilagare di feroci banditi<br />
che, annidati tra le selvagge ed inespugnabili gole delle<br />
vicine montagne, mettevano a ferro e fuoco le contrade<br />
e le campagne di Campli, assalendo viandanti e fattorie<br />
isolate.<br />
La popolazione di Campli prese a scendere vertiginosamente<br />
e nel 1736 tocco il minimo storico di 2500 anime.<br />
Dopo alcuni anni venne di nuovo occupata dalle truppe<br />
francesi ed i camplesi, legati storicamente ai Borboni,<br />
giunsero addirittura al punto di chiedere aiuto ai briganti<br />
pur di tentare un’ultima disperata resistenza e liberarsi<br />
dagli invasori. Scampato il pericolo, la situazione generale<br />
non migliorò affatto.<br />
Per risollevare le sorti della città ormai avviata ad un inarrestabile<br />
declino si fece ricorso ad ogni mezzo. L’anno<br />
di grazia 1776 venne, infatti, caratterizzato dall’apertura<br />
della Scala Santa, un evento d’enorme importanza che fu<br />
sì religioso ma soprattutto sociale ed economico, e rappresentò<br />
un estremo tentativo di rivitalizzare la città stessa,<br />
l’ultimo in verità nella storia di Campli.<br />
Seppur all’apparenza cosi piccola, Campli richiede invece<br />
una buona disponibilità di tempo e di pazienza al visitatore<br />
che voglia scoprirne i segreti ed ammirarne i tesori,<br />
tali e tanti essi sono. Una visita ideale potrebbe aver<br />
inizio dalla piazza principale, da sempre centro della vita<br />
d’ogni borgo che si rispetti, dove si trova il monumentale<br />
Palazzo Farnese, l’antico Palazzo del Parlamento, attuale<br />
sede del Municipio. L’imponente edifi cio derivò il nome<br />
attuale dalla famosa famiglia nobiliare che fu proprietaria<br />
di queste terre fi no al 1734, anno in cui i feudi passarono<br />
ai Borboni ed entrarono a far parte del regno di Napoli e<br />
di Sicilia.<br />
Dinanzi al Palazzo si trova la chiesa di Santa Maria in Platea,<br />
risalente al 1400 e con la facciata ricostruita alla fi ne<br />
del 1700. Favolosi il soffi tto in legno dipinto e il tesoro<br />
d’arte sacra conservato all’interno, con tele, crocefi ssi,<br />
affreschi del 1400 e del 1500. La cripta ospita poi alcuni<br />
affreschi, ritenuti attribuibili alla scuola di Giotto, di<br />
bellezza davvero unica, tra i quali una Resurrezione e una<br />
Natività.<br />
A fi anco di Palazzo Farnese si apre invece una moderna ed<br />
accogliente piazzetta che fa da anticamera alla bellissima<br />
Scala Santa, recentemente restaurata e riaperta al culto. Si<br />
tratta di un edifi cio sacro alquanto inusuale, sembra uno<br />
dei pochi ancora esistenti, composto in pratica solamente<br />
da una scala di salita ed una di discesa connesse tra loro.<br />
Se percorse secondo certe regole, pregando, permettono al<br />
fedele di conquistare l’indulgenza plenaria. All’interno si<br />
trova un inestimabile tesoro d’arte: tele, reliquiari, affreschi<br />
del 1500, del 1600 e del 1700.<br />
Una delle caratteristiche architettoniche che rende suggestiva<br />
la città di Campli è la presenza delle case porticate,<br />
alcune delle quali risalenti persino al XIII secolo, che si<br />
susseguivano in antico lungo il corso principale senza soluzione<br />
di continuità. Di notevole interesse è la casa porticata<br />
che trovate sulla destra della chiesa di Santa Maria,<br />
iniziando a scendere lungo il corso principale. Restaurata<br />
di recente, essa reca sulla facciata un concio in pietra con<br />
la data del 1400. Proseguendo, poco oltre incontrate la<br />
casa dello “Speziale”, ossia l’antico farmacista, evidenziata<br />
da una elegante loggetta, e subito dopo quella del<br />
“Medico”, apparentemente di scarso interesse a causa<br />
della sua facciata alquanto anonima, ma impreziosita da<br />
un delizioso interno sviluppato su due piani con porticato,<br />
pozzo e loggiato.<br />
Proseguendo ancora lungo il corso si arriva alla chiesa<br />
di San Francesco, col suo bel portale in pietra scolpita,<br />
che ospita numerose opere d’arte di notevole pregio, tra le<br />
quali una croce dipinta del 1400 e due affreschi raffi guranti<br />
una Pietà e un’Annunciazione. Annesso è l’ex-convento,<br />
che accoglie oggi il Museo Archeologico, nel quale è<br />
esposta un’eccezionale raccolta di reperti archeologici.<br />
Alla fi ne del corso, una volta usciti dal centro storico, sulla<br />
destra trovate il Convento di Sant’Onofrio, in restauro<br />
dopo lunghe vicissitudini che hanno messo in grave pericolo<br />
il suo eccellente patrimonio artistico costituito dal<br />
ciclo di affreschi che ornava il refettorio.<br />
Dell’originale struttura resta ormai ben poco: parte fu demolita<br />
per far posto a piazza e strada, parte è andata persa<br />
durante rimaneggiamenti e riusi dell’edifi cio. Anche gli<br />
affreschi e le decorazioni sono state messe a dura prova da<br />
coloro i quali si sono succeduti nei secoli in quelle stanze,<br />
utilizzandole persino come offi cine e magazzini per granaglie.<br />
Dopo averlo acquistato da privati, la Soprintendenza<br />
sta procedendo ad un minuzioso restauro del Convento<br />
per collocarvi il nascente Museo Diocesano destinato ad<br />
ospitare i preziosi oggetti ed arredi sacri provenienti dalle<br />
varie chiese della città.<br />
Lasciato ormai alle spalle il borgo seguite la strada che<br />
scende verso la valle ed incontrerete, dopo poche centinaia<br />
di metri, la frazione di Castelnuovo. Qui si trova la Porta<br />
Angioina, detta anche “Porta Orientale”, costruita nel XIV<br />
secolo per consentire l’accesso ad uno dei quattro quartieri<br />
di cui era composta in origine Campli, per l’appunto quello<br />
di Castelnuovo. Due erano in antico le porte, ma quella<br />
detta “di Campo Castello” fu demolita nel 1797. Superata<br />
la porta, sulla sinistra si trova la chiesa di San Giovannni,<br />
dall’inusuale struttura a due navate, ricca all’interno<br />
di due altari barocchi e d’affreschi che si ritiene opera,<br />
almeno in parte, di Giacomo da Campli.<br />
Rientrate ora in paese, attraversatelo per intero e dirigetevi<br />
verso la strada che congiunge Teramo ad Ascoli. Raggiungerete<br />
così la vicina frazione di Nocella, dove potrete ammirare<br />
l’elegante torre dei nobili signori Melatino, costruita<br />
nel 1394 come testimonia tuttora l’incisione sulla parete<br />
accanto allo stemma di questa nobile ed antica casata.<br />
Pur se potrete ritenere a questo punto di aver visto tutto,<br />
ebbene non illudetevi, Campli riserva ancora parecchie<br />
sorprese come, ad esempio, il convento di San Bernardino.<br />
L’imponente edifi cio religioso, oggi abbandonato e pressoché<br />
in rovina, si trova di là del torrente che fi ancheggia<br />
a nord la cittadina, sul colle di Santa Lucia, immerso nel<br />
verde di un boschetto. Venne edifi cato nel 1476 dai Frati<br />
Osservanti ed utilizzato come luogo di meditazione e meta<br />
di pellegrinaggi fi no alla fi ne del XVIII secolo, quando<br />
cadde in disuso. Molto suggestivi sono il chiostro, con il<br />
classico pozzo centrale, e la lunetta del portale decorata da<br />
un affresco seicentesco.<br />
Per terminare degnamente la vostra visita vi attende ancora<br />
una sosta a Campovalano, ultima tappa del vostro<br />
viaggio alla scoperta di Campli, ma non per questo meno<br />
importante di tutto quel che avete visto sino ad ora. Pur se<br />
essa è oggi solo una piccola frazione distesa ai piedi della<br />
montagna, poche decine di case lungo la strada che collega<br />
Teramo ad Ascoli, venticinque secoli fa Campovalano era<br />
sede di uno dei più importanti insediamenti delle genti che<br />
abitavano queste terre assai prima dell’arrivo dei Romani.<br />
In quarant’anni di ricerche gli archeologi hanno, infatti,<br />
scoperto e scavato una enorme necropoli, dove gli italici<br />
seppellirono per secoli i loro defunti. Non si tratta purtroppo<br />
di un luogo aperto al pubblico, poiché i lavori sono<br />
ancora in corso, ma ogni anno, in estate, il cantiere archeologico<br />
viene riaperto per alcuni mesi e, facendo domanda<br />
ai responsabili, si può magari chiedere di visitarlo. La<br />
eccezionale mole di reperti trovati nel corso degli scavi è<br />
esposta, come già detto, nel museo archeologico di Campli.<br />
Rosario Di Blasio - rosariodiblasio@libero.it
<strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
S<br />
abato 22 Maggio scorso, La nota trasmissione<br />
della Rai “SERENO VARIA-<br />
BILE” condotta da Osvaldo Bevilacqua,<br />
dedicò una puntata sul Teramano e fra le tappe<br />
della nota trasmissione, c’era anche Castelli,<br />
piccolo borgo del teramano ma apprezzato e<br />
conosciuto in tutto il mondo per l’arte della<br />
ceramica. La puntata si aprì con delle splendide<br />
immagini di Castelli, una panoramica da<br />
lontano, per poi mano a mano avvicinarsi nel<br />
cuore del piccolo paesino come più volte detto<br />
ricco di storia, di cultura e di infi nite bellezze.<br />
il paese di Castelli è un borgo circondato da<br />
un paesaggio agricolo e da calanchi argillosi.<br />
E’ proprio la presenza dell’argilla, insieme a<br />
quella dell’acqua (per l’impasto) e della legna<br />
(per i forni), che portò una comunità di monaci<br />
benedettini, forse nove o dieci secoli fa, ad<br />
iniziare la produzione della ceramica. Questi<br />
monaci successivamente insegnarono agli<br />
abitanti del paese ad utilizzare l’argilla, una<br />
risorsa di questa terra, per realizzare oggetti di<br />
ceramica. Nel corso del programma, vennero<br />
accennate numerose iniziative che ogni anno<br />
si realizzano a Castelli, come ad esempio, ve<br />
ne abbiamo parlato nel precedente numero del<br />
mensile “Botteghe Aperte” un evento dove il<br />
turista, non solo ha la possibilità di ammirare<br />
la lavorazione della ceramica, ma anche di cimentarsi<br />
lui stesso nella lavorazione, tante poi<br />
le tradizioni e i luoghi da visitare a Castelli,<br />
ma su questo ci torneremo con calma. Un’altra<br />
cosa importante che fu evidenziato nel corso<br />
della puntata è che <strong>Da</strong> allora il paese è vissuto<br />
di ceramica, fi no ad arrivare al ‘600 e al ‘700,<br />
quando grandi maestri hanno fatto di questo<br />
prodotto un’arte veramente raffi nata, apprezzata<br />
anche nelle corti dei re. Alla scuola delle<br />
famiglie dei Grue, dei Gentile e dei Cappelletti<br />
si devono oggetti di particolare bellezza. Ma<br />
Castelli non è fatto soltanto di cultura e arte, il<br />
territorio infatti offre la possibilità agli amanti<br />
della natura e dell’ambiente di prender parte a<br />
L’ABRUZZO RACCONTA 11<br />
Castelli su Raidue<br />
Le Telecamere della Trasmissione “ Sereno Variabile” nel piccolo borgo del Teramano<br />
Il Mare Adriatico offre, a noi Abruzzesi, la<br />
sicurezza di una cadenza ritmica perfetta: ha,<br />
infatti, un suo ciclo biologico, una sua funzione<br />
specifi ca nel clima e nella fi sionomia naturale<br />
della regione, un posto di primo piano all’apertura<br />
della stagione turistica. Insomma, è<br />
il polmone blu dell’Abruzzo, la forza motrice<br />
che ne alimenta il respiro. Ma, oltre alle attività<br />
economiche cui le nostre acque sono connesse,<br />
esse sono state e continuano ad essere, nell’immaginario<br />
collettivo, fonte inestinguibile di<br />
suggestioni. Certo, il mare, in generale, assurge<br />
alle più alte cariche simboliche probabilmente<br />
dalle origini dell’arte, della poesia e della letteratura:<br />
si può dire che è un tema abbastanza<br />
infl azionato, in senso positivo, ovviamente.<br />
Basti pensare ai nostri antenati epici: l’Odissea<br />
e l’Eneide, ad esempio, ci tessono sopra la<br />
loro trama; ma i riferimenti sono infi niti e di<br />
diffi cile enumerazione, sia per quanto riguarda<br />
la produzione letteraria italiana (se si considera<br />
quella più strettamente contemporanea si possono<br />
citare molti nomi, tra cui Dino Campana e<br />
Cesare Pavese), sia per quella straniera (si pensi<br />
allo Shakespeare di The Tempest ). Ma mi<br />
sono chiesta se fosse possibile rintracciare una<br />
pulsazione artistico-letterararia proveniente dal<br />
Mare Adriatico; non da tutta la costa orientale<br />
del Paese, altrimenti non sarei stata una brava<br />
Abruzzese. No, la mia ricerca tendeva al riferimento<br />
esplicito dell’Adriatico della nostra<br />
regione. E l’unico che potesse soddisfare la<br />
mia sete di “acqua salata nostrana” a livello<br />
letterario era Gabriele d’Annunzio. Infatti,<br />
lasciando da parte la solita cultura scolastica<br />
del Vate (composta in massima parte dalle liriche<br />
più conosciute e da Il Piacere), un altro<br />
dei suoi romanzi più famosi si presta a questo<br />
scopo: il Trionfo della Morte. In quest’opera,<br />
il mare da elemento di sfondo, da pura cornice<br />
descrittiva diventa lo scopo fi nale del protagonista,<br />
Giorgio Aurispa. Anzi, in un certo senso,<br />
quasi il suo protagonista, in un crescendo che<br />
non si fa fatica a defi nire musicale. Infatti, la<br />
costa adriatica appare per la prima volta solo<br />
nel terzo dei sei libri di cui si compone il ro-<br />
manzo, quando Giorgio, intellettuale residente<br />
a Roma, si rifugia presso l’Eremo di San Vito,<br />
nella provincia di Chieti, dopo alcune travagliate<br />
vicende familiari che lo avevano portato<br />
ad abbandonare la casa natale. Qui vive giorni<br />
d’angoscia fi no all’arrivo dell’amante, Ippolita<br />
Sanzio, delegata guaritrice della sua eterna<br />
inquietudine. Una concordia palese era tra il<br />
respiro di lei e il respiro del mare. La rispondenza<br />
dei due ritmi diede un fascino di più alla<br />
dormiente. Questa è una delle prime apparizioni<br />
del mare, di cui viene subito osservato<br />
l’aspetto ritmico del “respiro”. Non è, quindi,<br />
solo uno scenario. Ed è ancora accostato alla<br />
donna, perché lui la ritiene ancora capace di<br />
salvarlo. Giorgio è intimamente travagliato.<br />
Per la sua insofferenza all’azione; per il suo<br />
modo di vivere un amore che sente incompleto,<br />
come se l’amante non gli appartenesse in assoluto,<br />
a causa della non conoscibilità concreta<br />
della sua anima; per l’impatto psicologico che<br />
su di lui ha avuto il suicidio dello zio cui era<br />
più affezionato, cui aveva assegnato il ruolo<br />
di padre. E, fi no a quando la sua convinzione<br />
di essere liberato dal Male grazie ad Ippolita<br />
rimane salda, l’Adriatico è descrizione e contemplazione.<br />
Quando, però, l’idillio amoroso<br />
conosce il suo epilogo, comincia a cambiare<br />
anche la valenza simbolica del mare. Giorgio<br />
si accorge che i momenti d’amore trascorsi<br />
all’Eremo si sono sempre svolti sullo sfondo<br />
della vita brulicante della gente del posto. E,<br />
nel momento in cui egli comincia a conoscerla,<br />
il mare aumenta in sincrono con essa i suoi<br />
battiti: il rumore delle onde è un tappeto sonoro<br />
per i canti delle vergini che colgono le ginestre<br />
numerose escursioni che vengono organizzate,<br />
a proposito nel numero di marzo del nostro<br />
mensile dedicammo spazio al CAI di Castelli<br />
mettendo in risalto le ascese sulla mitica parete<br />
Nord del Monte Camicia, ma c’è da fare una<br />
doverosa precisazione, dicendo che La prima<br />
salita sulla Nord del Camicia fu realizzata il<br />
20 settembre 1934 da Antonio Panza e Bruno<br />
Marsilii, “Aquilotti del Gran Sasso di Pietra-<br />
camela (TE)”, che la ripeterono il 15 agosto<br />
1936 dal momento che alcuni misero in dubbio<br />
l’effettuazione dell’impresa compiuta due anni<br />
prima. Il primo tentativo di salita invernale<br />
della parete fu effettuato dal 26 al 28 febbraio<br />
1967 da Lino D’Angelo (Aquilotto del Gran<br />
per il giorno dell’Ascensione, per gli inni delle<br />
donne in processione, per le nenie secolari cantilenate<br />
per la morte di un bambino succhiato<br />
dalle streghe,… è, infi ne, un lenitivo armonico<br />
per Giorgio che, quando si accorge che la stessa<br />
ferinità riscontrata negli indigeni è propria<br />
anche della sua amante, la quale traspira Vita<br />
attraverso i segni della Natura, ripudia quella<br />
che è per lui ormai la “Nemica”, pregna solo<br />
di insaziabile voluttà. E così cerca rifugio da<br />
lei, proprio sul Trabocco. L’architettura più<br />
caratteristica e affascinante delle nostre coste<br />
è vividamente rappresentata dalle parole di<br />
d’Annunzio, fi n quasi nelle piccole venature<br />
del legno di quello che lui chiama il ragno<br />
colossale. In un angolo della piattaforma sorgeva<br />
una capanna bassa, col tetto di paglia,<br />
spiovente, il cui vertice era difeso da una fi la<br />
di tégoli rossi e ornato d’un toppo di quercia<br />
scolpito in forma d’una testa bovina, con infi sse<br />
due grandi corna - contro il malefi cio.[…] A<br />
destra e a sinistra sorgevano dalla scogliera le<br />
due maggiori antenne verticali, sostenute alla<br />
base da piuoli di tutte le grossezze, che s’intersecavano,<br />
s’intralciavano congiunti tra di<br />
loro per mezzo di chiodi enormi, stretti da fi lo<br />
di ferro e da funi, rinforzati con mille ingegni<br />
contro le ire del mare. Due altre antenne, orizzontali,<br />
tagliavano in croce quelle e si protendevano<br />
come bompressi, di là dalla scogliera,<br />
su l’acqua profonda e pescosa. Alle estremità<br />
forcute delle quattro antenne pendevano le<br />
carrucole con i canapi corrispondenti agli angoli<br />
della rete quadrata.[…]La lunga e pertinace<br />
lotta contro la furia e l’insidia del fl utto<br />
pareva scritta su la gran carcassa per mezzo<br />
di quei nodi, di quei chiodi, di quegli ordigni.<br />
La macchina pareva vivere d’una vita propria,<br />
avere un’aria e un’effi gie di corpo animato.<br />
Senza dubbio, è un’evocazione stupefacente di<br />
queste antiche costruzioni, che rivela la forte<br />
spinta intrinseca attribuita loro da d’Annunzio<br />
soprattutto in relazione al mare. La loro peculiare<br />
architettura è conservata ancora oggi: si<br />
pensi, ad esempio, ai trabocchi lungo il molo<br />
nord del porto di Pescara. Giorgio elegge il<br />
Sasso) e Luigi Muzii (Teramo), ma l’improvviso<br />
cambiamento delle condizioni meteorologiche<br />
costrinse i fortissimi alpinisti a rinunciare<br />
al completamento dell’impresa e ad una<br />
diffi cilissima ed epica discesa che durò più di<br />
dodici ore. La prima salita invernale fu fatta dal<br />
21 al 24 dicembre 1974 dalla cordata del C.A.I.<br />
di L’Aquila, formata da Domenico Alessandri,<br />
Carlo Leone e Piergiorgio De Paulis, tragicamente<br />
scomparso durante l’ascensione e a cui è<br />
intitolato il Club alpino Italiano di Castelli. La<br />
prima salita “in solitaria” della parete fu compiuta<br />
da Marco Florio (C.A.I. Ascoli Piceno) il<br />
30 settembre 1982, in una sola giornata. Il 28<br />
gennaio 2008 Andrea Di Donato, giovanissimo<br />
alpinista di Castelli, effettuò la “prima solitaria<br />
invernale” della terribile parete, slegato per tutta<br />
la via, con l’eccezionale tempo di cinque ore<br />
e 30 minuti. Queste sono le “pagine verticali”<br />
che illustri alpinisti, con le loro straordinarie<br />
imprese, hanno scritto “da primi” sulla Nord<br />
del monte Camicia. Tutto questo, per quanto<br />
riguarda una straordinaria montagna abruzzese<br />
che a pieno titolo è considerata un “frammento<br />
di Dolomiti” trapiantato nel cuore degli Appennini.<br />
Rosario Di Blasio<br />
Il ritmo dell’Adriatico.<br />
Direttore d’orchestra: Gabriele D’annunzio<br />
Le onde […]Talora come un suono di cimbali fi oco, talora come un suono di dischi d’argento l’un contro l’altro percossi, talora come un suono<br />
di cristalli giù per un pendìo precipitanti era il suono che quelle nel silenzio facevano ricadendo, morendo. (G. d’Annunzio, Trionfo della morte)<br />
Trabocco a luogo favorito del suo sogno e della<br />
sua meditazione. Ora, nella quiete interiore,<br />
che deriva dalla sua rinuncia alla volontà di<br />
vivere, ascolta i diversi suoni del mare: prima<br />
solo ritmi, poi note, infi ne accordi armonicamente<br />
concatenati gli svelano la comprensione<br />
di una sinfonia che cresce sempre di più<br />
al crepuscolo, con l’apparizione delle prime<br />
costellazioni. L’intensità delle similitudini e<br />
l’abilità di d’Annunzio nel modellare le parole<br />
sulla loro musicalità rendono concreta l’esibizione<br />
sonora di questa orchestra marittima.<br />
Così, ascoltando l’Adriatico, Giorgio si illude<br />
di potersi salvare attraverso la fede nella Musica,<br />
l’Arte a cui si abbandonava, rapito, assieme<br />
allo zio scomparso. E mentre ricerca la stessa<br />
estasi con la propria compagna nelle opere di<br />
Bach, negli improvvisi di Chopin, si accorge<br />
che ella è sprovvista di una qualunque elevazione<br />
spirituale; ma che è sempre l’invitta, capace<br />
di legare indissolubilmente la sua carnalità<br />
a quella di Giorgio. Il mare Adriatico, perciò,<br />
si appresta a ricevere il suo signifi cato più denso:<br />
quello di sepolcro. Un primo accenno si ha<br />
con il ritrovamento del corpicino di un bimbo,<br />
annegato dalle sue acque, tornate, dopo il delitto,<br />
indifferenti al dolore della povera madre.<br />
Giorgio assiste alla disperazione della donna,<br />
ai segni della morte sul piccolo cadavere. E la<br />
sua tensione verso l’annientamento di sé stesso<br />
si acuisce, specialmente nel momento in<br />
cui ricorre l’anniversario della morte del caro<br />
zio. E, la sera della ricorrenza, mentre la città<br />
di Ortona è illuminata a festa dai fuochi d’artifi<br />
cio, decide di agire. Azione che, per essere<br />
tale, doveva necessariamente portare la distruzione<br />
di sé stesso e di Ippolita. Il promontorio<br />
a strapiombo sul mare. Quale via più effi cace<br />
per ricongiunsi defi nitivamente alla sua terra<br />
natale, alle sue origini? L’Adriatico accoglie<br />
l’abbraccio nemico dei due amanti; l’Adriatico<br />
scuro, silenzioso e al contempo strumento che,<br />
passando per tutte le discordanze toccava tutte<br />
le note della gioia e del dolore.<br />
Cristina Santonastaso
12 L’ABRUZZO RACCONTA <strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
Q<br />
(Atri, 17 maggio 1834 - Palermo, 27 maggio 1860)<br />
Pietro Baiocchi, l’unico abruzzese dei Mille<br />
In occasione del 150° anniversario della morte di Pietro Baiocchi, unico abruzzese dell’impresa<br />
dei Mille, pubblichiamo la sua biografi a a cura del Mons. Giuseppe Di Filippo.<br />
uante volte, percorrendo il tratto<br />
di strada che da S. Spirito porta a<br />
Piazza Martella, abbiamo attraversato<br />
Via Pietro Baiocchi e ci siamo chiesti:<br />
chi era costui? A ridosso della chiesetta della<br />
Trinità c’è la sua casa natale ed abbiamo<br />
forse alzato gli occhi per vedere una lapide<br />
che soltanto i più acuti di vista possono leggere,<br />
ma non molti si sono fermati a farlo. È<br />
una lapide posta dall’amministrazione comunale<br />
di Atri il 5 giugno 1887 per ricordare<br />
la memoria del Baiocchi e fu dettata dal<br />
chiar.mo concittadino Gabriello Cherubini<br />
Q<br />
che ne era stato insigne maestro.<br />
A proposito di questa lapide il prof. can.<br />
Illuminati così riportava una esperienza<br />
personale nel suo discorso per il 1° centenario<br />
dell’unità d’Italia: “Già altra volta<br />
Atri aveva celebrato il Garibaldino Pietro<br />
Baiocchi, quando fu posta una lapide commemorativa<br />
sulla casa dove era nato l’eroe.<br />
Fu una indimenticabile solennità. C’era una<br />
selva di bandiere, una grande moltitudine di<br />
camicie rosse venute da ogni parte d’Italia,<br />
insigni autorità della politica e della cultura.<br />
Fu l’apoteosi dell’eroismo di Pietro<br />
Baiocchi. Quella giornata è rimasta nella<br />
mia memoria come uno spettacolo di festa<br />
clamorosa e come un insegnamento morale<br />
di educazione patriottica, perché la morte<br />
eroica è il più alto dono che si possa fare<br />
alla Patria. Ero fanciullo e forse pochissimi<br />
oggi sono i superstiti memori di quella<br />
insigne celebrazione cittadina”. Pietro era<br />
nato in Atri il 7 maggio del 1834 da Andrea<br />
Baiocchi di Città S. Angelo e da Matilde De<br />
Sabatinis di Atri, fu battezzato nella cattedrale<br />
il giorno seguente. Rimasto privo dei<br />
genitori in tenera età, attraversò non poche<br />
difficoltà per realizzare una sua vita onorevole.<br />
Studiò nel Seminario di Atri, che era<br />
una fucina di amor patrio, dove ebbe come<br />
maestri Gabriello Cherubini, per le lettere<br />
italiane e latine e il can. Mambelli per la<br />
filosofia e matematica. Fu certamente nel<br />
Seminario di Atri che fiorì nel suo animo<br />
l’ardente amore verso la Patria che languiva<br />
sotto la dominazione del Borbone. Quando<br />
poi si recò a Teramo per continuare gli studi,<br />
questo anelito cominciò a concretizzarsi<br />
Sorrisi di giugno<br />
uell’aria non si dimentica. Quella luce. Quell’eternità nella mente. I reduci dell’ultimo “fi -<br />
lone” viaggiavano a zonzo da Silvi a Pescara e viceversa. Ultimi giorni di scuola, percepiti<br />
nei profumi inconfondibili del mese verde e lucente come i ramarri distesi su quei lunghi<br />
sentieri di more. Li ammiravo dal treno contando i sogni di una giovinezza opposta a questo assurdo<br />
edonismo. Le magnifi che visioni di un sedicenne ribelle e sempre pronto ad emozionarsi per<br />
gli sguardi di una professoressa proibita… “Shel Shapiro” a colazione con toast e cappuccino fatto<br />
in casa e poi via verso un indirizzo scolastico paradossale che aveva come unica grande risorsa un<br />
fl irt da mille e una notte… Heminguay lo detestavo per la sua paranoia indotta da quella spagnola<br />
tanto decantata da un sussidiario di media superiore. Tutto però faceva brodo: passioni proibite,<br />
scenari idolatrati, visioni furtive di erotici momenti, spossatezza pomeridiana da sesso virtuale,<br />
prime bestemmie e prime rasature, odio sporadico da complesso di Edipo… ma tanta, tanta ignoranza<br />
della vita reale con la sua scadenza inesorabile! Sì, quella sì che era giovinezza! Una fi amma<br />
che riluceva nella penombra della sua sobrietà esistenziale come l’intermittenza di quelle tante<br />
lucciole che ci illuminavano la strada… Il legnoso convoglio degli anni più belli conteneva anche<br />
i tuoi occhi. Mi ricordo del tuo mistero: non sapevo chi fossi, né da dove venivi, ma che importava<br />
tutto questo ad un cuore fatto solo di fantasia? Un cuore che batteva, non per succedere sistole,<br />
ma una lunga miriade di illusioni? Eri forse la prima icona di un romantico che per tutta la vita,<br />
all’alba e al tramonto, ha preferito l’incertezza di una medesima penombra. E sì, quelle erano vere<br />
sensazioni, quelle che oggi qualcuno fa il diavolo a quattro per rendere credibili nelle tante sagre<br />
della falsità denominate “fi ction” dall’avvento degli inglesismi. Come odio l’obbrobrio di tanta<br />
esteriorità senza scampo! Io vorrò ancora volare, cercare di nuovo i fantasmi di un solstizio che<br />
mi appartiene con la sua epoca fatta di tasche rigonfi e di sole conchiglie. Quelle rondini puntuali<br />
mi hanno regalato istanti di azzurro, di un tempo e di una terra, che ahimè, non ci sono proprio<br />
in attività che lo sottoposero all’attenzione<br />
della polizia. Oramai la sua scelta era fatta,<br />
egli era disposto a sacrificare tutto il<br />
suo avvenire per l’unico scopo di vedere il<br />
suo Paese riscattato e libero. Minacciato a<br />
Teramo, decise di andar via e raggiunse la<br />
Toscana che era stata appena liberata dall’esercito<br />
sardo, come si può constatare,<br />
non era ancora l’Italia a gestire in proprio<br />
la sua indipendenza. <strong>Da</strong> una lettera scritta<br />
allo zio Pasquale De Sabatinis, da Firenze<br />
il 31 marzo 1860, apprendiamo sue ulteriori<br />
notizie”... sappiate che io ero entrato<br />
nel Corpo dei Cavalleggeri di Lucca e non<br />
trovando quel Corpo conveniente per me,<br />
sono passato nella fanteria del 30° Reggimento,<br />
ove tre giorni dopo, sono stato fatto<br />
caporale mercé un tenente napoletano che è<br />
nello stesso Corpo”. I fatti si accavallavano<br />
vorticosamente, se si pensa che, appena<br />
il 21 febbraio aveva scritto allo zio che<br />
avrebbe lasciato Teramo per volgersi a “miglior<br />
piaggia”. Intanto, mentre sorgevano<br />
dovunque fermenti di rivoluzione, giungevano<br />
notizie dalla Sicilia che si apprestava<br />
a scrollarsi dal giogo dell’oppressione e di<br />
Garibaldi che stava organizzando a Genova<br />
una spedizione per consentirne la liberazione.<br />
Tutti potevano immaginarsi quanto<br />
fosse azzardato il proposito di Garibaldi<br />
che, con un migliaio di uomini avrebbe dovuto<br />
affrontare un esercito numeroso e ben<br />
equipaggiato, ma non la pensava così Pietro<br />
Baiocchi il quale, come dice l’Illuminati,<br />
“era uno spirito avventuroso e fantasioso<br />
che visse con entusiasmo la poesia della<br />
libertà della Patria e che da questa poesia<br />
trasse la potenza del suo eroismo”. Egli<br />
addirittura disertò dall’esercito sardo e raggiunse,<br />
unico abruzzese, lo scoglio di Quarto<br />
dove si imbarcò per la Sicilia insieme ai<br />
1087 volontari che avevano più l’aspetto di<br />
masnadieri che non quello di un Corpo di<br />
spedizione regolare. Il primo impatto con il<br />
nemico avvenne a Calatafimi, dove conquistarono<br />
una strepitosa vittoria, che il giorno<br />
dopo fece scrivere a Garibaldi questa atroce<br />
constatazione: “La pugna fu tra Italiani,<br />
solita sciagura!”. Oramai il ghiaccio era<br />
rotto, la marcia proseguiva vittoriosa, ma il<br />
27 maggio 1860, alle porte di Palermo, la<br />
giovane esistenza di Pietro Baiocchi veniva<br />
stroncata durante una furibonda battaglia.<br />
Non ebbe la gioia di vedere l’unità d’Italia,<br />
ma con il suo sacrificio, egli contribuì sicuramente<br />
a realizzarla.<br />
In occasione delle onoranze per il 1° Centenario<br />
dell’unità d’Italia, l’avv. Nicola Mattucci<br />
scriveva: “L’olocausto dell’eroe fu<br />
per questa sua più piccola patria, ragione di<br />
unanime dolore e di indistruttibile orgoglio;<br />
ma è lecito ritenere che colui che, con più<br />
profondo rimpianto e con maggior vigoria<br />
di affetto e di ricordi, rivide il discepolo,<br />
l’amico, il compagno di fede nella luminosa<br />
cornice del suo sublime sacrificio, sia stato<br />
Ariodante Mambelli, il battagliero suo<br />
Maestro, che ne aveva seguito i passi col<br />
fervore del suo apostolato patriottico, inneggiando<br />
alle vittorie e fremendo di sdegno<br />
contro gli intrighi e gli ostacoli che si<br />
frapponevano al successo finale e integrale<br />
delle comuni idealità”.<br />
Mons. Giuseppe Di Filippo<br />
più! Ed io vorrò ancora vagare nelle sere infi nite dei miei occhi sedicenni, scrutare nuovamente<br />
la mia vita ancora acerba, il percorso sconosciuto del tuo sguardo senza tramonto. Cielo e treno,<br />
treno e cielo sul verde itinerario di un mondo dove la speranza presidiava ogni attesa, il mondo<br />
della coscienza con i suoi cancelli di rose che rivivono ancora nei miei sogni senza riposo, grandi<br />
creature delle mie aspirazioni pomeridiane. Sì, il poeta è ancora qui, qui per accogliere le insigni<br />
atmosfere di un vissuto trasfi gurato, il volo inaudito del suo idolo di bellezza, la colomba delle<br />
epoche che ha cercato in lui il suo nido verde, nella sua indole senza tempo, nella sua scanzonata<br />
eternità di reduce dell’ultimo “fi lone”. Un uomo e un bambino in perenne viaggio tra Silvi e Pescara,<br />
in un giugno risorto dove luce e vita, transito e amore, verde e sorrisi decidono ancora una<br />
volta di non morire.<br />
Rossano Di Palma
<strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
segue da pag. 1 >><br />
Atri, Pineto), dove è emerso che i casi di ricoveri<br />
in ambiente psichiatrico per disturbi dell’umore<br />
sono stati n. 234, di cui il 31,62% residenti a Silvi<br />
il 23,08% residenti a Pineto, il 23,09% residenti nel<br />
comune di Atri. Dei n. 234 utenti, il 64,10% hanno<br />
un’età compresa tra i 30 e i 59 anni. Tali dati non<br />
comprendono i ricoveri in presidi diversi da quello<br />
di Atri.( Indagine epidemiologica del Dipartimento<br />
di Salute Mentale di Teramo). La depressione è<br />
una condizione psicologica che infl uisce negativamente<br />
sull’umore, sul pensiero, sul comportamento<br />
e comporta spesso anche delle alterazioni<br />
del sonno, dell’appetito e del desiderio sessuale.<br />
La persona colpita da questa patologia, manca di<br />
energia, si sveglia al mattino già stanca e non si<br />
sente in grado di affrontare il mondo; gli impegni<br />
quotidiani sembrano richiedere un enorme sforzo<br />
fi sico; nei casi di depressione più grave non trova<br />
neanche la forza di alzarsi dal letto. Caratteristica<br />
di questi soggetti è quella di colpevolizzarsi per<br />
tutto arrivando a perdere completamente la propria<br />
autostima. Spesso queste persone non ammettono<br />
Anche quest’anno l’Associazione “Zona Franca”si<br />
mette al servizio dei cittadini organizzando un servizio<br />
di trasporto a mezzo pullman che partendo dal<br />
Piazzale della Chiesa dell’Assunta, porta i cittadini<br />
interessati, a Caramanico Terme per un ciclo di<br />
cure termali della durata di 12 giorni.<br />
<strong>Da</strong>l 20 Settembre al 2 Ottobre <strong>2010</strong><br />
dal lunedì al sabato per due settimane di seguito.<br />
Il male oscuro<br />
neanche con se stesse di stare male: il corpo allora<br />
esprime un disagio psicologico che la mente non<br />
CULTURA E SOCIETÀ<br />
13<br />
riesce a percepire e a riconoscere. Alla base di<br />
tutto, ci sarebbe secondo gli esperti la centralità di<br />
una corretta e precoce diagnosi: il riconoscimento<br />
dei segnali patologici come la ridotta volontà, la<br />
capacità di fare o di prendere decisioni, una diminuzione<br />
delle capacità cognitive come la memoria<br />
e l’attenzione, l’inappetenza, l’insonnia o il dolore<br />
senza spiegazioni fi siche, rimane una priorità per<br />
contrastare il fenomeno. Il “male oscuro”, come lo<br />
chiamò in un suo celebre romanzo Giuseppe Berto,<br />
continua quindi a restare al centro dell’interesse<br />
clinico dell’intero mondo psichiatrico, ormai però<br />
consapevole della necessità di far sposare terapia<br />
farmacologica e supporto psicologico, soprattutto<br />
alla luce di un futuro tutt’altro che limpido, in cui la<br />
depressione è destinata a diventare probabilmente<br />
il “male del secolo”, almeno per una parte di umanità.<br />
La medicina e la psicologia sono quindi destinate<br />
a rispondere alle nuove sfi de cliniche, sempre<br />
più determinate dal contesto sociale.<br />
Nadia Vanni sociologa<br />
L’Associazione culturale Onlus “Zona Franca”<br />
O R G A N I Z Z A<br />
CURE TERMALI a CARAMANICO TERME<br />
Primo giorno partenza ore 7,00 in seguito ore<br />
7,45 – Ritorno ore 12,30<br />
Costo totale per 12 viaggi € 75,00=<br />
Acconto da versare all’iscrizione € 25,00=<br />
I posti sul pullman verranno assegnati al momento<br />
dell’iscrizione<br />
I partecipanti potranno seguire tutte le cure consigliate<br />
dal proprio medico curante.<br />
Per informazioni e prenotazioni fi no all’esaurimento<br />
dei posti disponibili, che sono abbastanza limitati,<br />
telefonare al nostro incaricato<br />
Prof. ANGELO FOTI – Tel. 085-9353280<br />
Presentazione dell’Asd Dolphin Club<br />
Dopo lunga gestazione, è nata la prima associazione di pescatori dediti alla pesca sportiva nelle acque dell’Adriatico e,<br />
soprattutto, alla sua diffusione, anche attraverso una metodologia didattica. E’ questo solo uno degli obiettivi dell’associazione<br />
Asd Dolphin Club, che al momento conta circa 45 soci ed è iscritta alla Federazione Nazionale (Fipsas).<br />
L’associazione Dolphin Club, che ha come base logistica Pescara, è intenzionata a far conoscere i propri progetti ai media ed è<br />
per questo che alla presenza di tutti i soci dell’Associazione, sono stati invitati tutti i signori giornalisti alla presentazione del club<br />
che si è tenuta venerdì 28 maggio alle ore 21,30 presso il ristorante ”Il Melograno”, sito in C.da San Pantaleone a Miglianico<br />
(nelle vicinanze del Golf club).<br />
La direzione del Dolphin Club
14 CULTURA E SOCIETÁ<br />
<strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
F<br />
Come ci si muove<br />
in una Sede Regionale della Rai<br />
Nostra intervista al Direttore della Sede Rai Abruzzese Mauro Trapani, che ci ha aperto le porte del suo<br />
uffi cio per parlare delle sue esperienze, del lavoro di ogni giorno e di progetti futuri per la Sede.<br />
ino ad ora il nostro mensile vi ha raccontato diverse iniziative<br />
che riguardano la grande azienda RAI, lo straordinario<br />
lavoro che un’intera macchina in movimento<br />
svolge ogni giorno, la realizzazione dei telegiornali, Giornali<br />
radio, lavoro dei tecnici ed operatori, insomma di tutti i settori<br />
presenti all’interno di una sede Rai.<br />
Abbiamo deciso di toccare con mano una giornata davvero<br />
Rosario Di Blasio intervista<br />
Mario Trapani Direttore della Rai Abruzzo<br />
molto interessante, ci siamo recati, muniti di un Pass e di un<br />
permesso speciale, alla Sede Rai Abruzzese in Via De Amicis<br />
a Pescara per seguire quello che accade ogni giorno in una<br />
Sede Regionale della Rai, già, perché chi segue un telegiornale<br />
regionale, nazionale o una qualsiasi trasmissione, non sa che<br />
dietro quella trasmissione o quel telegiornale non lavora solo<br />
chi si vede in video, ma un gruppo di persone che gestisce una<br />
grande macchina organizzativa ogni giorno. Così dopo aver<br />
visitato lo Studio Radiofonico, le salette di montaggio e messa<br />
in onda, lo studio tv e la regia, ci siamo recati al secondo piano<br />
della Sede per incontrare Mauro Trapani, nominato due<br />
anni fa Direttore della Sede Rai Abruzzese. La cosa più importante<br />
è che per la prima volta è stato nominato direttore un<br />
dipendente cresciuto proprio nella Sede di Pescara, quindi un<br />
direttore autoctono radicato sul territorio e che ha l’interesse a<br />
far si che le cose vengano fatte realmente e che vengano date<br />
risposte concrete visto che è già a conoscenza di tutti i problemi<br />
della sede. Proprio all’interno del suo uffi cio seduti davanti<br />
alla sua scrivania cominciamo la nostra intervista.<br />
Mauro Trapani, Direttore della Sede Rai Abruzzese, oltre<br />
32 anni di azienda in Rai cominciati proprio da Roma per<br />
poi approdare alla sede di Pescara, quali altri ruoli ha ricoperto<br />
in passato?<br />
Direi quasi tutti perché nasco come impiegato d’ordine e<br />
quindi ho avuto modo di apprendere, di seguire e lavorare<br />
soprattutto in quelli che sono stati gli ambiti più importanti<br />
dell’azienda Rai- Ricordo soprattutto il periodo trascorso nell’ambito<br />
della Direzione del personale anche perché è stato<br />
sicuramente il periodo in cui mi sono maggiormente formato,<br />
esperienze fatte in questo ambito direi quasi tutte, da quelle<br />
prettamente amministrative, produttive a quelle riguardanti le<br />
relazioni sindacali, la gestione delle risorse umane, i budget,<br />
l’Uffi cio cassa, insomma un po’ di tutto.<br />
Poi successivamente, è arrivato l’incarico più importante<br />
che è quello di Direttore di Sede?<br />
Non subito, l’incarico di direttore di sede è arrivato solo due<br />
anni fa ma anche qui dopo aver passato diversi anni a seguire<br />
una formazione professionale che mi ha permesso poi di<br />
diventare direttore di questa sede. Sempre proveniente dalla<br />
Direzione Generale di Roma, approdo a Pescara nel 1992 e<br />
vengo non certo in qualità di direttore ma vengo in qualità di<br />
funzionario responsabile del supporto gestionale e quindi una<br />
sorta di fi gura che faceva da vice a tutti i direttori che poi dal<br />
1992 fi no a due anni fa si sono susseguiti nel tempo. Vengo<br />
nominato direttore della sede regionale dell’Abruzzo due anni<br />
fa, quindi diciamo nel 2009.<br />
Di che cosa si occupa il Direttore di Sede, qual è il suo<br />
compito e come comincia la sua giornata?<br />
Questa è una bella domanda. Faccio una premessa, nelle Sedi<br />
Regionali coesistono due responsabilità apicali e tengo a fare<br />
questa precisazione perché spesso si fa confusione sui ruoli.<br />
Esiste la fi gura del Caporedattore che è responsabile per la<br />
parte editoriale e quindi di tutti i contenuti per i telegiornali,<br />
giornali radio, rubriche che vanno quotidianamente in onda,<br />
invece il direttore di sede, è il responsabile della macchina<br />
gestionale amministrativa di supporto alla redazione giornalistica;<br />
è una sorta di amministratore delegato dell’azienda Rai<br />
sul territorio e nello specifi co è quello che ha le relazioni con<br />
le istituzioni, che si occupa di far funzionare la macchina affi<br />
nchè tutto quello che diventa esigenza per la redazione sia un<br />
qualcosa di concreto, un qualcosa che tutti i giorni garantisca<br />
alla redazione la possibilità di andare in onda e qui spaziamo<br />
dalle macchine agli acquisti delle penne, dalla cancelleria, alla<br />
gestione dei magazzini, dal personale all’uffi cio cassa, alle<br />
relazioni sindacali, di tutto praticamente.<br />
Direttore ci parli del 6 Aprile, quando tutti, purtroppo,<br />
abbiamo assistito alla tragedia che ha colpito L’Aquila, al<br />
violentissimo sisma che ha seminato distruzione e morte.<br />
In quell’occasione la sede Rai Abruzzese con giornalisti,<br />
operatori e tecnici della produzione, ha svolto un immenso<br />
lavoro, senza dimenticare che le prime immagini di quella<br />
tragedia sono partite proprio dalla Sede di Pescara dando<br />
a tutto il mondo, grazie alla vostra sede la possibilità di<br />
vedere e conoscere quello che stava accadendo.<br />
Devo dire che se la macchina ha funzionato, è stato proprio<br />
perché ho potuto contare su quella che è stata la mia esperienza<br />
maturata nel tempo e negli anni nell’azienda Rai. Non so se<br />
dire per fortuna o per sfortuna, il 6 Aprile dello scorso anno<br />
questa sede è stata messa a dura prova e proprio nel momento<br />
in cui io sono stato nominato direttore. Non solo il problema<br />
e l’evento terremoto è stata una causa determinante che ha testato<br />
il polso di questa sede, ma ce ne sono state tante altre che<br />
potrei citare: il disastro del decadimento della Giunta Del Turco<br />
il successivo decadimento dell’amministrazione comunale
<strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
della giunta D’Alfonso, l’esondazione del Tordino, lo stesso<br />
terremoto, Buongiorno Regione. La nostra sede è stata una<br />
sede scelta per seguire Buongiorno Regione con un progetto<br />
pilota, ma anche i Giochi del Mediterraneo, il G8, insomma<br />
tutta una serie di avvenimenti che si sono incatenati gli uni agli<br />
altri e che hanno veramente, ripeto, messo a dura prova questa<br />
sede. Proprio questa sede e lo dico con orgoglio ha risposto<br />
a tutti questi eventi con professionalità, diligenza sul lavoro,<br />
dedizione, grande voglia di fare e il mio grazie da direttore<br />
va a tutti coloro che si sono prodigati per l’ottenimento del<br />
grande risultato.<br />
Ci tengo a dirlo e a sottolinearlo, non c’è Generale che possa<br />
vantarsi di aver vinto una battaglia se non può contare su un<br />
esercito unito, su tutti i suoi uffi ciali; ecco io devo dire che ho<br />
avuto da parte di tutti i colleghi nessuno escluso, dal primo<br />
impiegato fi no all’ultimo tecnico, ai coordinatori, ai responsabili<br />
della Produzione tutto un organico che si è dimostrato<br />
capace, pronto e che soprattutto mi è stato vicino e non ha mai<br />
abbassato la guardia.<br />
Io dal 6 Aprile in poi, svestendomi e lo dico con orgoglio, di<br />
quello che era il mio ruolo di direttore ho condiviso con i miei<br />
colleghi, tutti i giorni, ogni momento del terremoto le ore di<br />
lavoro, i momenti terribili ma anche dei momenti belli che ci<br />
hanno aggregato, ci hanno uniti ancora di più.<br />
Mi ricordo d’aver passato la Pasqua del 2009 non con la mia<br />
vera famiglia, ma con la mia seconda famiglia che è la Rai e,<br />
orgogliosamente ripeto, è stata forse la Pasqua più bella che io<br />
abbia passato. Ci siamo condivisi il mangiare, insieme abbiamo<br />
superato i problemi, tutte le diffi coltà e dimostrato affrontando<br />
questo triste evento che la Rai è la Rai perché strutturata<br />
bene sul territorio.<br />
Se non esistessero le Sedi Regionali che nei momenti veramente<br />
del bisogno dimostrano di essere pronte a intervenire<br />
non si garantirebbe il servizio pubblico. Noi della sede RAI<br />
di Pescara non abbiamo dato ai cittadini la possibilità di non<br />
vivere il terremoto ma abbiamo permesso con la divulgazione<br />
delle immagini, con il lavoro e il grande impegno di dare la<br />
giusta dimensione di quello che è il servizio pubblico. Quanto<br />
fatto da noi per il terremoto ha una valenza non in ambito regionale<br />
ma in ambito nazionale ed internazionale. Alle 3:43 di<br />
quella terribile notte dopo quella violentissima scossa, io ero<br />
in uffi cio insieme a tutti gli altri responsabili di tutte le aree che<br />
compongono la sede regionale, ed alle 5 e qualche minuto, abbiamo<br />
mandato al Vidigrafo di Roma, le primissime immagini<br />
della tragedia. Quelle primissime immagini sono state cirquitate<br />
e mandate subito in onda da Rai News 24 e poi cirquitate<br />
nel circuito internazionale. Le nostre immagini sono andate in<br />
diffusione nel mondo alle 6:00 circa; dopo un’altra ora abbiamo<br />
fatto partire la nostra stazione satellite che è stato il primo<br />
automezzo a posizionarsi in Piazza Duomo a L’Aquila mentre<br />
tutti gli altri avevano bloccato l’autostrada. Le stazioni satelliti<br />
ITA che partivano da Roma, non sono riuscite a raggiungere<br />
L’Aquila subito ma solo la sera alle ore 19:00 mentre noi<br />
dalle 6:00 del mattino del 6 Aprile fi no alle 19:00 della sera,<br />
abbiamo asservito non solo le esigenze redazionali nostre, ma<br />
garantito anche tutte le dirette dei Tg delle testate nazionali.<br />
Credo che questo comprovi veramente quanto sia importante<br />
la presenza della Rai sul territorio.<br />
Grande macchina organizzativa anche per quanto riguarda<br />
il Vertice del G8 che dalla Maddalena fu spostato dopo i<br />
tragici eventi nel capoluogo abruzzese?<br />
Si anche li abbiamo dato il nostro piccolo contributo perché<br />
per quanto attiene al G8 diciamo che c’è stato il tempo e la<br />
possibilità di mettere comunque in moto la macchina organizzativa<br />
e produttiva della Rai. Non eravamo presenti solo noi,<br />
ma erano presenti in grandi forze tutte le varie componenti delle<br />
testate, la Direzione e Produzione Centrale e devo dire che<br />
li è stato fatto un grosso lavoro dove Pescara si ha fatta la sua<br />
parte forse minima; un evento mondiale non poteva reggersi<br />
sulle sole nostre forze, pero anche li abbiamo fatto la nostra<br />
piccola ma importante parte.<br />
Il servizio Pubblico quindi ha scritto una pagina storica,<br />
cosi’ come è stato anche rilevato dai vertici dell’azienda?<br />
Sicuramente si, noi abbiamo ricevuto dal nostro Direttore Generale<br />
della Rai lettere di encomio per il lavoro fatto e io di<br />
questo ne sono orgoglioso e fi ero. Abbiamo ricevuto il plauso<br />
da parte di due consiglieri di amministrazione che sono venuti<br />
a trovarci perché hanno voluto toccare con mano quanto aveva<br />
fatto questa sede che è un po’ la cenerentola della macchina<br />
Rai e per rendersi conto di come una piccola entità abbia potuto<br />
garantire in qualche modo l’informazione nazionale. I giusti<br />
meriti ce li hanno riconosciuti e i riconoscimenti e gli encomi<br />
li abbiamo avuti. anche quelli personali mi sono giunti, che<br />
io voglio condividere, ancora una volta, con tutto il personale<br />
amministrativo e produttivo che dipendono dal direttore di<br />
sede e che lavorano intensamente.<br />
Mario Trapani Direttore della Rai Abruzzo<br />
L’Informazione Regionale della Rai in questi ultimi tempi<br />
è stata potenziata, oltre ai consueti appuntamenti informativi<br />
televisivi della TGR e Radiofonici, da due anni è<br />
stata inserita una nuova trasmissione al mattino chiamata<br />
“Buongiorno Regione” che fa registrare punte di ascolto.<br />
Come si sviluppa la nuova programmazione?<br />
Si, oltre a “Buongiorno Regione” si è aggiunta proprio nel<br />
mese di maggio, un’altra fascia pre- mattutina rispetto a quella<br />
delle 7:30; la programmazione della terza rete regionale in<br />
questo caso non è regionale ma è nazionale perché demandata<br />
a due studi centrali che sono quelli di Milano e Napoli che si<br />
collegano con le varie sedi.<br />
Dicevo si è aggiunto un altro importante appuntamento che è<br />
quello di “Buongiorno Italia”, qui parliamo di aspetti prettamente<br />
editoriali, per i quali forse io non dovrei parlare perché<br />
è giusto che vengano trattati e domandati al nostro Caporedattore,<br />
però anche qui c’è una parte di mia competenza che<br />
anche dietro questo neonato prodotto c’è comunque sempre la<br />
macchina produttiva, organizzativa, amministrativa alla quale<br />
facevo riferimento prima. Non si può certo andare in onda<br />
così facilmente se non c’è un supporto tecnico e organizzativo<br />
che assicura alla redazione di poter trasmettere, poi, quelli<br />
che sono i notiziari e le altre rubriche, macchina alla quale<br />
EVENTI E CRONACA LOCALE<br />
15<br />
va anche aggiunto doverosamente quello del lavoro svolto da<br />
altri colleghi che assicurano i ponti di trasmissione che sono i<br />
colleghi di Rai Way, perché anche quello e nessuno lo dice ma<br />
io ci tengo a dirlo è un lavoro importante. Anche a loro va il<br />
giusto riconoscimento.<br />
Se qui come redazione, realizzassimo il prodotto redazionale,<br />
con il supporto della direzione ma senza l’apporto dei colleghi<br />
che lavorano nell’ambito della gestione delle frequenze e<br />
quindi dei collegamenti tra un centro trasmittente ed un altro,<br />
l’utente accendendo il televisore non vedrebbe nulla perché,<br />
giustamente, non si riuscirebbe a trasmettere e a diffondere<br />
quello che è il prodotto realizzato all’interno di una sede.<br />
Si parla da tempo di una nuova sede per la Rai a Pescara,<br />
cosa c’è di concreto Direttore in questi ultimi tempi?<br />
E’ vero c’è qualcosa di concreto ed è un mio orgoglio anche<br />
questo perché vorrei cercare di dare a Pescara una sede degna<br />
di questo nome. Pescara è una bellissima città che merita una<br />
Sede Rai e una presenza della Rai di migliore impatto nella<br />
città. Tra i miei vari obiettivi c’è anche quello di realizzare una<br />
nuova sede; ovviamente questo sarà possibile se le proposte<br />
che mi arriveranno e che doverosamente sottoporrò al vaglio<br />
della nostra direzione Generale, saranno valutate positivamente<br />
spero quindi si possano concretizzare. Certo è che ci<br />
sto lavorando su e credo di aver trovato tutti quei presupposti<br />
che possano costituire per l’azienda oggetto d’interesse, dico<br />
questo perché i capiredattori quando vengono nominati presentano<br />
il loro piano editoriale, io non ho presentato un piano<br />
editoriale con i collaboratori con i quali svolgo la mia attività<br />
tutti i giorni però è chiaro che avendo da due anni assunto<br />
questo incarico anch’io mi sono imposto una serie di cambiamenti,<br />
una serie di obiettivi da raggiungere e in questo mio<br />
promemoria sicuramente fi gura anche quello di realizzare una<br />
nuova sede.<br />
Per chiudere, Quali saranno gli obbiettivi sui quali puntare<br />
per il futuro della Sede Rai Abruzzese, ovvero, da Direttore<br />
di Sede che cosa ha in mente di fare?<br />
E’ Giusto che la Rai in quanto servizio pubblico offra agli<br />
utenti sempre più servizi e questo lo dico perché giustamente<br />
pagando un canone, l’utente è anche giusto che trovi riscontro<br />
in quello che poi è il prodotto e l’offerta da parte della Rai.<br />
Anche questo rientra un po’ in quelli che sono gli obiettivi che<br />
mi sono posto, quello di essere sempre più presenti, di non<br />
chiuderci ma di aprirci come azienda. Le potrei portare tanti<br />
esempi: sto cercando di stringere convenzioni con le Università<br />
per corsi di formazione per dare la possibilità a studenti che<br />
vogliono apprendere quelle che sono le attività che si svolgono<br />
in una sede Rai spaziando dal montatore al tele cineoperatore<br />
ai corsi master per Giornalisti.<br />
Penso che come Rai una cosa da noi non è stata fatta: andare<br />
nei comuni territorialmente più diffi cili da raggiungere e far<br />
si che un nostro funzionario degli abbonamenti, piuttosto che<br />
quello dell’alta frequenza, informasse i cittadini con diffi coltà<br />
di rapporti con l’azienda come potessero risolvere il loro<br />
problema circa l’abbonamento, piuttosto che spiegare ad una<br />
vecchina che non riesce più a vedere Raitre perché è partito il<br />
digitale terrestre, per quale motivo e come deve cambiare la<br />
frequenza e come dovesse sintonizzare il suo televisore.<br />
Tante piccole cose che però devono dare un segno tangibile di<br />
quello che l’offerta Rai vuole dare sul territorio. Il mio desiderio<br />
è quello di aprire la Rai sul territorio, non voglio assolutamente<br />
che gli utenti la considerino come una scatola chiusa. La<br />
Rai è un servizio pubblico e deve essere di tutti e per poter essere<br />
di tutti è chiaro che bisogna che offra dei servizi, da quelli<br />
meno importanti a quelli più importanti. Ripeto, anche quello<br />
di confrontarsi, di rapportarsi, di avere cadenze di presenza<br />
nostra nei comuni più diffi cili da raggiungere può costituire<br />
sicuramente un grande oggetto di interesse.<br />
Rosario Di Blasio<br />
rosariodiblasio@libero.it
16 EVENTI E CRONACA LOCALE <strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
L’importanza di chiamarsi… “ZIO”<br />
Nel precedente numero abbiamo ricordato la fi gura di Rino e mi è sembrato<br />
superfl uo consultare l’anagrafe per tratteggiare meglio il personaggio.<br />
Ciò a ragione del fatto che i “soggetti mitici” galleggiano sul tempo<br />
senza subirne per intero gli attacchi. I quali, invece, toccano in sorte ai comuni<br />
mortali. Più che una data di nascita, avresti detto che quel marinaio gentile aveva<br />
un’origine. Più che una data di morte, ti saresti aspettato che egli un giorno fosse<br />
uscito in barca per non far ritorno. Nella vita può accadere di fregiarsi di numerosi<br />
appellativi, titoli e onorifi cenze. Ma son tutti scoloriti “ghirigori” al confronto del<br />
verace, squillantissimo “zio” di cui si inorgogliva lui. Con Rino capitava così:<br />
che facilmente pensavi ti potesse svelare le bizze del vento e i capricci del mare.<br />
E allora lo ascoltavi al pari di un oroscopo intuendo come fosse stato facile, per i<br />
più intimi, azzardarsi a chiamarlo “zio”. Provate veramente a interrogare il mare<br />
e cercate di rintracciare i suoi sacerdoti. Scoprirete che hanno piccole barche. E<br />
se per una strana circostanza esse sono grandi, sono affollate di autentici amici.<br />
Conosco un “sacerdote del mare” che si chiama Mario e il cui papà era un valente<br />
maestro d’ascia. Fu lui, da Silvi, a trasportare lo stabilimento “La Conchiglia”<br />
sull’arenile di Pineto. Già, cari lettori, il luogo da cui Rino prendeva il largo. Ne<br />
nacque un’amicizia e, sul litorale nord di Silvi, un’altra “Conchiglia” costruita<br />
col medesimo amore della prima. Ecco, signori in specie pinetesi, recatevi vicino<br />
all’Abruzzo Marina Hotel e vi ritroverete dinanzi uno stabilimento che io credo vi<br />
rammenterà gli anni Settanta, il grazioso “chiosco” vicino al “Druda” e un “balneatore<br />
avvocato”, mitico al pari di Rino. Qualche giorno fa mi è capitato di passarci<br />
e ho conosciuto Carlo, il fi glio di Mario, giovane volenteroso che ha il compito<br />
di far galleggiare senza eccessivi scossoni le sedute del Consiglio Comunale. Vi<br />
parrà strano, ma ho subito pensato al mio amico Ernesto e a quando facevamo gli<br />
“Assistenti bagnanti”. Anche noi, per vocazione, badavamo a che tutto rimanesse<br />
a galla e il caso vuole che oggi il mio amico sia Presidente del Consiglio, al pari<br />
di Carlo. Ernesto, si sa, ama Pineto e ha fi rmato un libro sull’argomento. Si tratta<br />
di un volume prezioso nel quale sono raccolti gli esiti di pubblicazioni precedenti<br />
e dove, con un’impostazione coerente, si tenta di tracciare delle possibili direttrici<br />
di interventi migliorativi. Carlo non ha scritto un libro ma è intervenuto e interviene<br />
nella vita politica del centro silvarolo con la pignoleria tipica di un maestro<br />
d’ascia. Il punto, in fondo, è sempre uno: interpretare i venti e non farsi sfasciare<br />
le vele o rovesciare lo scafo. Sapete, vedevamo la stessa Torre, noi silvaroli e noi<br />
pinetesi. La ammiriamo ancora oggi e tale e quale vorremmo la ammirassero i<br />
nostri fi gli. Potendo solcare anche loro, intendo, un mare azzurro e fascinoso. Il<br />
libro di cui vi ho accennato – “Pineto- Percorso storico e naturalistico” – auspica<br />
si possa pervenire – e cito il testo - al disegno di “ricostruire la Torre Vecchia sul<br />
Vomano per destinarla a punto di informazione turistica nel periodo estivo e ad<br />
osservatorio della foce del fi ume durante l’intero periodo dell’anno”. In tal modo<br />
si ripristinerebbe l’antico scenario che avi oramai inceneriti ebbero il modo di<br />
sorvegliare. Uso il termine “sorvegliare” a bella posta, considerate le violente<br />
incursioni di cui furono oggetto le nostre coste. Ebbene, signori miei, è un’idea<br />
interessante, non vi pare? Come il caso ha voluto che ci fossero due “Conchiglie”,<br />
allo stesso modo una consapevole avventura potrebbe far rinascere la seconda<br />
Torre con ubicazione sul Vomano. Personalmente trovo la proposta semplice e<br />
suggestiva. Specie se si scegliesse di costruire la Torre in vetro e energeticamente<br />
autonoma. Il visitatore non dovrebbe scorgere un manufatto il quale tenti di imitare<br />
l’antico che si conosce solo sommariamente. Dovrebbe invece stupirsi alla<br />
vista di una scintillante architettura realizzata con i più moderni materiali. Se è<br />
vero che vogliamo delle acque pure e trasparenti, provvederemo a dichiararlo con<br />
una superlativa Torre di vetro. “Come mai l’hanno fatta di vetro?”, si chiederà il<br />
turista. “Perché si voleva simbolizzare l’impegno a tenere puliti i nostri fi umi e il<br />
nostro mare!”, gli risponderanno. “E ci siete riusciti?”, incalzeranno i più curiosi.<br />
“Si tuffi , si tuffi !”, potremmo avere la buona ventura di rispondere. Perdonate, signori<br />
cari, si tratta solo di una fi aba. E di qualche innocua coincidenza. Eppure, se<br />
chi oggi deve badare a che tutto rimanga prodigiosamente a galla, vorrà oscillare<br />
col pensiero dietro agli stessi sogni che seppero cullare personaggi come Rino - e<br />
come il maestro d’ascia di cui ho dimenticato il nome - un’altra Torre svetterà<br />
maestosa, a nord di Pineto. Io ne sono certo. Le cose migliori si tramandano da<br />
padre in fi glio. E i progetti fanno lo stesso. Se valgono, hanno bisogno di schiere<br />
di operai. In alcuni casi, di generazioni di uomini. Termino con Mario il quale,<br />
venti giorni fa, stava sistemando una passerella che dalla sua “Conchiglia” punta<br />
dritta verso il mare. Chiacchieravamo quasi fosse mio zio. Quando d’un tratto arrivò<br />
una signora che conosco. Dopo i convenevoli di rito, la donna notò delle rose<br />
stupende proprio di fronte allo stabilimento. “A me si ammalano. O prendono i pidocchi!<br />
Come fanno a crescerle talmente belle?”, chiese con garbo. “Signora cara,<br />
bisogna che le spruzzi così e così…”, cominciò a istruire Mario. “Ma, soprattutto,<br />
lei ci parli! Ecco, faccia in questo modo. Le deve accarezzare!”, e così dicendo,<br />
sfi orò con le dita i petali di un fi ore. Bene, forse vi sembrerà che io sia andato<br />
fuori tema. Eppure, se voi ci pensate a fondo, converrete che un bravo maestro<br />
d’ascia non può che contenere un provetto giardiniere. Più genericamente, ogni<br />
“sacerdote della natura” un degno discendente. Vedete, abitiamo in un comprensorio<br />
splendido e dovremmo parlarci di più. E saper ascoltare. Insieme possiamo<br />
fare grandi cose e imprimerci nel cuore dei forestieri anche per le più piccole e<br />
apparentemente insignifi canti: come far crescere le rose!<br />
P.s. Chissà che, imparando a dondolare come fa questa tavola azzurra che da sempre<br />
ci seduce, non si diventi, un giorno… “zii”.<br />
Tino Ferretti
18 EVENTI E CRONACA LOCALE<br />
Rifi uti: E’ caos, provincia e<br />
regione si mobilitino”<br />
<strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
Il vice sindaco Enrico Marini critica il sistema di gestione e fa un appello<br />
alla provincia di Teramo e alla regione Abruzzo.<br />
Due giorni fa l’ennesima cattiva notizia sul<br />
fronte rifi uti. Un’altra discarica che chiude<br />
e il comune che si ritrova nei guai. La Sogesa<br />
Spa, società che gestisce la discarica del Cirsu<br />
di Notaresco, infatti, ha comunicato al comune<br />
di Silvi la chiusura dell’impianto di compostaggio<br />
dove vengono conferiti i rifi uti organici, per il tramite<br />
della ditta Diodoro Ecologia che gestisce il<br />
servizio di raccolta differenzia a Silvi. “”Quanto<br />
sopra, - proprio come comunicato dalla Sogesa Spa<br />
agli uffi ci comunali, - a causa dell’impossibilità di<br />
smaltire i sovvalli di scarto (i residui) provenienti<br />
dalle lavorazioni dell’impianto di compostaggio.<br />
Come noto, la discarica dell’impianto Cirsu ha<br />
esaurito da tempo i propri volumi e pertanto i sovvalli<br />
provenienti dalle lavorazioni del Polo Tecnologico<br />
del Cirsu vengono smaltiti presso il consorzio<br />
comprensoriale di Lanciano. Dopo aver accettato<br />
i primi carichi ora anche la società gestrice di<br />
Lanciano ha comunicato di non poter continuare a<br />
smaltire”.” L’amministrazione comunale di Silvi,<br />
dopo aver alzato la tassa rifi uti e subito le legittime<br />
proteste di tutta la cittadinanza, si ritrova con una<br />
nuova grana, con le prevedibili conseguenze in ordine<br />
dei costi di conferimento, dell’effi cienza del<br />
servizio e del raggiungimento delle quote previste<br />
per la raccolta differenziata. “”I cittadini devono<br />
sapere di questa situazione - ha affermato Enrico<br />
Marini, vice sindaco e assessore alla gestione rifi uti,<br />
nel corso di una conferenza stampa convocata<br />
d’urgenza - – una situazione caotica dell’intero<br />
sistema rifi uti. C’è stato comunicato giorni fa la<br />
chiusura dell’impianto di compostaggio del Cirsu e<br />
adesso saremo costretti a rivolgerci ad un impianto<br />
privato, ad Avezzano, per poter conferire i rifi uti<br />
umidi-organici. E’ una situazione intollerabile ed<br />
abbiamo immediatamente chiesto un intervento<br />
della provincia di Teramo, della regione Abruzzo<br />
e di tutte le forze politiche. Il comune è ancora una<br />
volta costretto a subire delle ineffi cienze che non<br />
riguardano le nostre competenze. Non esiste un sistema<br />
integrato, non c’è un sistema tariffario certo,<br />
non ci sono prospettive certe ed ora siamo di fronte<br />
all’ennesima beffa, ritrovandoci, da soli, a cercare<br />
soluzioni indefi nibili e saremo costretti a conferire<br />
verso altri siti di conferimento a prezzi più alti<br />
compromettendo ancora la nostra gestione interna<br />
e la nostra situazione fi nanziaria”. Considerate le<br />
già note diffi coltà in ordine generale relative alla<br />
gestione del ciclo dei rifi uti, in particolare per il<br />
contenimento dei costi, risulta opportuno attivare<br />
le energie necessarie per arrivare ad una soluzione<br />
quanto mai urgente. L’amministrazione comunale<br />
ha lanciato l’appello a provincia e regione e attende<br />
nei prossimi giorni indicazioni chiare e risolutrici.<br />
”Ma resta il problema di individuare e chiarire un<br />
piano organico e sistematico messo a disposizione<br />
degli enti locali che continuano a subire una situazione<br />
degna di una vera e propria giungla. Provincia<br />
e regione non possono più rimandare e devono<br />
porre la questione tra le loro priorità” conclude<br />
Enrico Marini.<br />
Domenico Mazzone<br />
PARCO MARINO:<br />
Ecco il CdA, Presidente<br />
Benigno D’Orazio<br />
Lunedì 24 maggio, si è costituito il CdA dell’area marina<br />
protetta Torre di Cerrano, composto da Emiliano Di<br />
Matteo (per la regione Abruzzo), Orazio Di Febo (per la<br />
provincia di Teramo), Carlo Ciferni, Sergio Mazzone, Enzo Costantini<br />
(per il comune di Silvi), Marco Verticelli, Giorgio Parisse,<br />
Benigno D’Orazio (per il comune di Pineto), Fabio Vallarola<br />
(per le associazioni ambientaliste) Alla presenza del Direttore<br />
Generale del Comune di Silvi, Dott. Giuseppe Musumarra, il<br />
CdA ha eletto all’unanimità, Presidente del Parco Marino l’Avv.<br />
Benigno D Orazio, Vice Presidente è il Dott. Enzo Costantini. -<br />
“Si è trattato di un ottimo inizio”- afferma il neopresidente Avv.<br />
Benigno D’Orazio - nella consapevolezza, che si è trattato di<br />
un consiglio d’amministrazione e non di un consiglio comunale,<br />
fi nalizzato a produrre il massimo impegno, per la rinascita<br />
del Parco ed il suo miglior funzionamento. L’obiettivo comune<br />
del CdA, è la tutela dell’ambiente marino e la promozione del<br />
territorio, anche e soprattutto ai fi ni turistici.- Il CdA verrà uffi -<br />
cialmente presentato nel corso di una conferenza stampa, che si<br />
terrà sabato 29 maggio alle ore 10:30, presso la sala Giunta nel<br />
palazzo della Regione in viale Bovio a Pescara.<br />
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<strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
”Con l’approvazione del bilancio <strong>2010</strong> abbiamo dato maggior<br />
vigore alla nostra macchina’ amministrativa che da domani dovrà<br />
partire più forte e dovrà dare risposte alla città” è il commento<br />
del sindaco Gaetano Vallescura a seguito dell’approvazione<br />
del bilancio di previsione del comune di Silvi. Giovedì sera, 20<br />
maggio dopo 7 ore di discussione, il consiglio comunale ha deliberato<br />
il documento fi nanziario dell’ente, grazie all’approvazione<br />
compatta di tutta la maggioranza, senza il voto dei gruppi<br />
di minoranza che hanno deciso, invece di abbandonare l’aula.<br />
Soddisfatto anche l’assessore al bilancio Valeriano Mancinelli<br />
che ha parlato di un bilancio all’insegna “”della trasparenza, del<br />
rigore e del rispetto del patto di stabilità”” e nella sua relazione<br />
tecnica ha citato il cancelliere tedesco Angela Merkel che<br />
più volte rileva che “la cultura della stabilità non è negoziabile.<br />
“”Mi preme evidenziare - ha sottolineato inoltre l’assessore al<br />
bilancio - che la programmazione effettuata dall’amministrazione<br />
è improntata soprattutto al mantenimento degli equilibri<br />
di bilancio e della solvibilità dell’ente: in linea con questo tipo<br />
di cultura, questa amministrazione, nel suo piccolo, ha cercato<br />
di defi nire una linea di condotta che porti ad un risanamento<br />
ed ad un contenimento delle spese non essenziali, nel rispetto<br />
degli Obiettivi del Patto di Stabilità nelle more di un riallineamento<br />
delle spese con l’andamento reale delle entrate che negli<br />
ultimi anni vanno man mano contraendosi. Queste contrazioni<br />
hanno di conseguenza condizionato certi programmi e iniziative<br />
da intraprendere ma non il giusto impulso che vogliamo dare<br />
alla città”. Stabilità e rigore tenendo però conto dell’esigenze<br />
fondamentali, infatti, come il settore turismo che ha visto incrementare<br />
le risorse per circa 100 mila euro, nel rispetto degli<br />
obiettivi e delle scelte compiute dall’amministrazione, al fi ne di<br />
dare vigore alla programmazione e alla pianifi cazione turistica<br />
che è “la vera e propria risorsa primaria della città. Si è provveduto,<br />
inoltre, a rideterminare la previsione di aumento dei costi<br />
per la gestione del servizio rifi uti, un tema quanto mai attuale,<br />
EVENTI E CRONACA LOCALE 19<br />
Silvi, approvato il Bilancio <strong>2010</strong><br />
“Rigore e trasparenza, più risorse al turismo, al sociale e politiche d’infrastruttura. Grande prova di compattezza<br />
della maggioranza. Bocciati i 16 emendamenti della minoranza relativi solo sulla tassa rifi uti.<br />
S<br />
abato 22 e domenica 23 maggio è tornato a Silvi in piazza Marconi, il Festival Internazionale<br />
di Pentecoste, con la sua tredicesima edizione. L’organizzazione è stata curata come negli<br />
anni precedenti dall’Associazione culturale “Città di Silvi, di cui è parte integrante il gruppo<br />
corale Folk “Padre Giuseppe Lerario. Alla manifestazione patrocinata dalla Fitp, Federazione Italiana<br />
Tradizioni Popolari ha coadiuvato l’assessorato al Turismo del Comune di Silvi.<br />
I cinque gruppi partecipanti sono stati: gli Xinglar di Saragozza (Spagna), i I Tarantati” di Monte<br />
S. Angelo, il gruppo folcloristico della Città di Matelica, la compagnia. “P. De Laurentiis” di<br />
Roccascalegna e, ovviamente, il G.F. P.G. Lerario” di Silvi Marina. Alla prima della stagione dei<br />
Festival Folcloristici nel Mondo, hanno partecipato il presidente Nazionale della Federazione Italiana<br />
Tradizioni Popolari, Benito Ripoli e il presidente della IGF (Organismo internazionale delle<br />
federazioni folcloristiche), Lillo Alessandro, a cui è affi dato da diversi anni il compito di condurre<br />
I<br />
sulla base della situazione contingente ed in continuo mutamento,<br />
dei prezzi e delle tariffe praticate dagli operatori, dai Consorzi<br />
variamente implicati nel ciclo, dalla situazione di mancata<br />
riapertura della discarica, dai processi non ancora perfezionati<br />
della raccolta differenziata. In aumento anche le spese previste<br />
per il sociale, dovute per la maggior parte al pagamento delle<br />
rette minori ospitati presso strutture di ricovero, sulla base delle<br />
sentenze del tribunale dei minori; costi questi, molto spesso, indefi<br />
nibili, che avranno bisogno di variazioni di bilancio. Occhio<br />
di riguardo anche alle opere pubbliche ed a una politica delle<br />
infrastrutture. Il sindaco Gaetano Vallescura non ha risparmiato<br />
critica alla minoranza che ha abbandonato l’aula al momento<br />
della votazione e che aveva presentato ben 16 emendamenti<br />
tutti rivolti per la riduzione della tassa rifi uti: “”L’opposizione<br />
ha cercato di cavalcare il malcontento della cittadinanza, che<br />
giustamente si lamenta dell’aumento della Tarsu - ha commentato<br />
il primo cittadino - preventivando l’abbandono dell’aula<br />
e incentrando la discussione solo sulla tassa rifi uti a scapito di<br />
una discussione seria e costruttiva. Hanno perso un’occasione<br />
di democrazia”.<br />
Portavoce Amministrazione Comunale<br />
Domenico Mazzone<br />
13° edizione del Festival Internazionale di Pentecoste<br />
Sabato 22 e domenica 23 maggio con musica e folclore per le strade di Silvi si è aperta la stagione dei Festival Folcloristici del Mondo<br />
La 19/a edizione della fi era dell’edilizia<br />
l mondo delle costruzioni dal 21 al 23 maggio si è incontrato<br />
a Silvi presso la Fiera Adriatica del PalaUniverso. La<br />
diciannovesima edizione della Fiera dell’Edilizia, manifestazione<br />
fi eristica nazionale dedicata al mondo del progetto e<br />
delle costruzioni, ha aperto le porte a tutte le novità del settore<br />
ed è stata un grande centro di attenzione. Organizzata dalla<br />
Fiere Service sas di Giancarlo Cianfl one, quest’anno l’evento si<br />
è presentato con una veste rinnovata e dinamica che guarda al<br />
futuro, puntando sui convegni, sulla formazione e sulla qualità<br />
delle esposizioni.<br />
Nutrita è stata la partecipazione con 130 espositori provenienti<br />
da tutta Italia ed elevata la disposizione di 10 mila metri quadrati<br />
per l’allestimento delle ultime novità riguardanti l’architettura<br />
d’interni, l’edilizia industriale, attrezzature e fi niture edili, bioedilizia,<br />
energie alternative e software specializzati. Al taglio del<br />
nastro, sono intervenuti il sindaco di Silvi Gaetano Vallescura e<br />
il presidente della provincia di Teramo Valter Catarra. Un grande<br />
evento commerciale, dunque, che si è proposto per la conquista<br />
di nuovi mercati grazie alle nuove offerte di ultima generazione,<br />
in una rassegna completa dei prodotti e delle tecnologie<br />
per costruire, ristrutturare e recuperare. Un occhio di riguardo<br />
è stato prestato ai convegni ed alla formazione con un ricco programma:<br />
Venerdì 21 maggio alle ore 15.00, presso la sala blu,<br />
l’Ordine dei Geologi ha organizzato un seminario dal titolo ”Il<br />
il Festival di Pentecoste.<br />
La manifestazione si è aperta sabato 22 maggio alle ore 17,00 in piazza Marconi con l’esibizione<br />
dei gruppi “P.G. Lerario, gli “Xinglar e i “Tarantati. Domenica 23 maggio, invece, ci sono stati<br />
ben tre appuntamenti: alle 11,30 la Santa Messa di Pentecoste nella Chiesa Santa Maria Assunta<br />
con la partecipazione dei gruppi in costume caratteristico; alle 16.30 la grande sfi lata dei gruppi<br />
sul lungomare di Silvi; alle 21,00 in piazza Marconi l’esibizione di tutti i gruppi partecipanti e la<br />
conseguente premiazione fi nale.<br />
Portavoce Amministrazione Comunale<br />
Domenico Mazzone<br />
modello geologico e la modellazione geomeccanica dei pendii<br />
di roccia” mentre alle 14.30, presso la sala congressi, si è parlato<br />
di “”Prodotti e posa bio dei parquet”” organizzato dalla Euro<br />
Sistem Parquets. Alle ore 16.30, sempre di venerdì 21 maggio,<br />
la Digitecno ha organizzato il dibattito ”Un modello pseudo<br />
Tridimensionale per il calco di paratie”. Sabato 22 maggio alle<br />
ore 10 l’Astra Energie ha presentato il convegno “”Nuove linee<br />
guida e incentivi nella produzione di energia fotovoltaica. Certezze<br />
ed opportunità concrete per la pubblica amministrazione e<br />
le imprese in Abruzzo”.<br />
Domenica 23 maggio, alle ore 10, la Tecnologia Wolfhaus ha relazionato<br />
nel convegno ”Abitazioni a basso consumo energetico<br />
con struttura antisismica”. Nella tre giorni di fi era è stato ospitato<br />
il primo salone del mercato immobiliare, organizzato con<br />
le principali compagnie del settore della compravendita. ”Abbiamo<br />
voluto puntare molto sull’informazione e sulla qualità”<br />
- ha dichiarato Giancarlo Cianfl one, direttore responsabile della<br />
Fiere Service sas - dando risalto alle nuove tecnologie e alle<br />
innovazioni che garantiscono un futuro positivo all’edilizia. La<br />
Fiera si è estesa nelle aree interne ed esterne alla Fiera Adriatica<br />
in un percorso rinnovato che ha esaltato questa rassegna completa<br />
sul mondo delle costruzioni”.”<br />
Domenico Mazzone
20 EVENTI E CRONACA LOCALE <strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
Lo Shock<br />
Lo shock è una situazione di squilibrio nel<br />
rapporto tra volume di sangue e capacità<br />
dei vasi sanguigni dell’organismo dovuta ad<br />
insuffi cienza della circolazione (infarto, embolia<br />
polmonare ecc.) o ad insuffi cienza del volume di<br />
sangue circolante (emorragie imponenti, disidratazioni,<br />
ustioni estese). Lo shock può essere diviso<br />
in una fase iniziale di compenso ed una fase suc-<br />
La “Beach Horror” è un prototipo di edilizia da spiaggia per il cui collaudo<br />
(o varo), non a caso, è stato scelto il nostro contaminato territorio.<br />
Una promozione antiestetica che continua quella già fi orente dell’orrido<br />
collinare e lacustre. Il solito squallore avallato dall’assoluta ottemperanza<br />
che il cittadino comune deve a tutti coloro, che detenendo un potere acquisito<br />
con le sue ics abilmente procurate, imperano poi su ogni tipo di coscienza e<br />
di obiettività! L’horror da spiaggia ti inorridisce? Non gliene ne frega un bel<br />
niente! Tanto non puoi farci nulla! La gente che passa, si scandalizza davanti<br />
allo scandalo? E chi se ne importa della nostra immagine?! Quello che conta<br />
per certa gente è che la squallida nave di cemento (o vagone letto se preferite)<br />
resti irremovibilmente là, così come l’ha voluta qualche “ammiraglio” del po-<br />
cessiva scompensata nella quale nessuna terapia è<br />
effi cace.<br />
I sintomi dello shock iniziano lentamente e progressivamente<br />
vanno dal colorito pallido della cute, sudore<br />
“a freddo”, polso fl ebile e assente, respirazione<br />
rapida e superfi ciale sino alla perdita di coscienza<br />
e al coma. Il trattamento principale negli stati<br />
di shock è (quando possibile) correggere la causa;<br />
quindi arrestare le emorragie, eventuale massaggio<br />
cardiaco ecc. Porre il malcapitato sdraiato supino<br />
con le gambe alzate per favorire il ritorno di sangue<br />
verso organi principali dell’organismo come cuore<br />
e cervello.<br />
Coprire il paziente per evitare il raffreddamento. Se<br />
il paziente è cosciente somministrare liquidi in abbondanza.<br />
Chiamare al più presto il 118.<br />
Uffi cio Stampa C.R.I. – Silvi (TE)<br />
www.crisilvi.it<br />
La “Beach Horror” pronta al varo<br />
Qualcuno mi rimprovera un comportamento<br />
alla “Mourinho”. Di dire cioè, e scrivere<br />
la verità, secondo un congenito anticonformismo<br />
certamente atipico negli allenatori di calcio<br />
e nei giornalisti professionisti. Se ho dedicato pagine<br />
a Pineto, pagine di lode, è perché Pineto, la sua<br />
amministrazione e la sua gente hanno meritato tali<br />
elogi, di questo potete esser certi! Così come, nei<br />
confronti del mio precitato paese di nascita, ho pure<br />
fatto critiche, anche se poche, (es. i doppi interminabili<br />
semafori sulla variante) quando è stato giusto<br />
farle. Se di Silvi poi, ho spesso scritto deploranti<br />
articoli (come il seguente), potete essere altrettanto<br />
certi che anche quelli sono stati e sono meritati.<br />
Il mio quarantennale rapporto col nostro viale,<br />
rapporto di un viandante puntuale e fedele nelle<br />
epoche, mi consente un’obiettività globale fuori<br />
discussione. Al riguardo quindi del nostro gioiello,<br />
un gioiello assoluto o quasi di Silvi, non ho potuto<br />
e non posso certo constatare un atteggiamento<br />
rispettoso e preservativo, quindi conservativo, né<br />
da parte degli amministratori, né, tanto meno, da<br />
parte di noi cittadini. L’attuale imperante disordine,<br />
comunque, relega certamente gli addetti ai lavori al<br />
ruolo di primi responsabili di un degrado tangibile<br />
sotto tutti, o quasi, i punti di vista. E’ innanzitutto<br />
molto singolare il fatto che solo a Silvi Marina non<br />
si possano applicare dissuasori di velocità, favorendo<br />
quindi la disputa dei prestigiosi “Gran Premi”<br />
notturni di “Formula Uno” e 750, vista pure l’assoluta<br />
assenza di “Starters” in divisa (assenti di giorno,<br />
fi guriamoci di notte…) L’andirivieni continuo<br />
di struzzi motorizzati contribuisce, inoltre, ad un<br />
inquinamento atmosferico ed acustico tali da giustifi<br />
care a priori il mio saltuario esilio pinetese.<br />
Altro aspetto, più unico che raro, è la totale possibilità<br />
di accedere abusivamente sul marciapiede, sia<br />
in termini statici che dinamici. Sia cioè se l’accesso<br />
è fi nalizzato (in qualsiasi modo e per qualsiasi<br />
“ignorata” infrazione) al posteggio di auto, furgoni,<br />
pulmann ecc., sia se optato per un utilizzo alternativo<br />
e trasgressivo delle vie Garibaldi, Rossi e Colombo,<br />
quindi con ogni tipo di mezzo e a qualsiasi<br />
andatura (ultimamente il solito esaltato in bicicletta<br />
mi è passato a pochi centimetri con la stessa velocità<br />
con cui Bolt vola sulla settima decina dei cento<br />
olimpionici!)<br />
E che dire poi dell’oltraggioso e gratuito comportamento,<br />
lo ribadisco ancora una volta, verso le siepi<br />
(trascuratissime e disseminate di liquami canini) e<br />
verso il selciato del nostro lungomare? Quest’ultimo<br />
reso frequentemente lurido di sterchi animali,<br />
ciottoli, cartacce, bottiglie di plastica, tracce di<br />
tere indotto con le solite alchimie! La nave dell’orrore resta impassibilmente<br />
in quel luogo! E se qualcuno si azzardasse ad esprimere certe disapprovazioni<br />
senza la dovuta cautela, potrebbe ritrovarsi in tribunale. Non ci resta perciò che<br />
goderci la contemplazione di certe tipiche brutture così come ci ordinano i nostri<br />
centurioni. Ai privilegiati abitanti della zona, dico quindi: ammirate la nostra<br />
“Beach Horror”, ammirate la sua elevata imponenza, la sua preponderante<br />
e pletorica mole! <strong>Da</strong>vvero una bella sintonia con il vicino “Tower Bridge” sul<br />
grande fi ume Tamigi… (Alias Concio).<br />
Rossano Di Palma<br />
Sul lungomare…ognuno fa quello che gli pare!<br />
terra e fango, sabbia, frammenti di vetro, pagine<br />
volanti di giornali e riviste ecc.ecc. secondo un abitudine<br />
che delucida immediatamente, chi accede<br />
per la prima volta al lido di Silvi, sul grado di civiltà<br />
degli abitanti del luogo. Se questi visitatori poi,<br />
non fossero ancora soddisfatti, potrebbero visitare<br />
il nostro “Tombolo”, nella zona nord (alias la pineta<br />
di Cerrano), per rendersi conto, quindi, di come<br />
il mio riferimento al famigerato circondario livornese,<br />
sia quanto mai appropriato, anche se rivolto<br />
ad un agglomerato arboreo decisamente più ridotto.<br />
Per questo ed altro perciò, abbiate il coraggio della<br />
libera coscienza, ammettendo onestamente che la<br />
nostra Silvi, attualmente, è gestita e pervasa da una<br />
promiscuità sociale il cui grado di civiltà, ripeto,<br />
è evidentemente espresso dalle tangibili tracce del<br />
proprio atteggiamento.<br />
Rossano Di Palma
<strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
Sulla tassa Rifi uti<br />
La collezione sul territorio di Silvi<br />
In quanto a monnezza qui a Silvi non ci facciamo mancare<br />
niente. Ne abbiamo di tutti i tipi e, come potete vedere dal<br />
catalogo, l’assortimento si fa più vario man mano che si avvicina<br />
la bella stagione. Silvi come Harrods di Londra, si trova<br />
di tutto. Quando la Protezione Civile andrà a liberare il personale<br />
addetto all’ambiente che, come Fantozzi, si sa che è rimasto<br />
murato vivo negli uffi ci da questo inverno, forse anche loro si<br />
renderanno conto che la situazione è vergognosa. Ho fatto un<br />
rapido calcolo e sono arrivato alla conclusione che buttare un<br />
sacchetto contenente carta mi costa circa 30 euro. Infatti il mio<br />
uffi cio produce, come rifi uti, solo carta da riciclare e siccome<br />
riempio un sacchetto al mese e verso circa 360 euro all’anno<br />
ogni sacco lo pago<br />
30 euro. Come me<br />
tanti altri cittadini<br />
vorrebbero sapere,<br />
dato che sono<br />
obbligati a pagare,<br />
come vengono<br />
spesi i loro denari:<br />
non c’è risposta, o<br />
meglio, non c’è<br />
una logica nella<br />
risposta perché,<br />
visto che siamo praticamente obbligati a riciclare dovremmo<br />
avere anche un risparmio<br />
sulla tassa.<br />
Invece paghiamo<br />
di più perché<br />
una tale discarica<br />
ha improvvisamente<br />
chiuso i<br />
battenti e quindi<br />
trasportare i rifi uti<br />
costa e quindi…et<br />
cetera.. Tutte balle.<br />
Il riciclaggio è<br />
fatto male, i controlli sono quasi inesistenti, l’impostazione di<br />
fondo della tassa proporzionale ai metri quadri è sbagliata. Vorrei<br />
pagare per i rifi uti che produco e non per quelli degli altri.<br />
Sarebbe bello se ci fossero più controlli, come si fa a Giulianova,<br />
non a Copenaghen: è notizia di oggi 26.5.<strong>2010</strong>: mediante<br />
scrupolosa ricerca, cercando proprio nei rifi uti, l’identifi cazione<br />
di alcuni probi cittadini che allegramente ne scaricavano, come<br />
fanno a Silvi, dove capita. Il Vigile ecologico, rovistando tra<br />
la spazzatura, ha trovato oltre a materassi, frigoriferi e sanitari<br />
anche gli indirizzi di quelli che ce li avevano lasciati e manderà<br />
loro il conto a casa. Personalmente gli riporterei pure i rifi uti.<br />
Michele Di Biase<br />
Nessuno è profeta in patria<br />
Chi ha i denti non ha il pane e chi ha il pane non ha i denti<br />
Io ho sempre ritenuto che Silvi è nata il 17 di venerdì ma non so di quale anno. Se tu sei di Silvi<br />
ed apri un’attività sicuramente ti andrà male, ma se tu vieni da fuori ad aprire un’attività a Silvi<br />
sicuramente ti andrà bene. Mi spiego: ieri sera sono andato a vedere ad Atri la commedia “La<br />
Matresse” presentata dalla Compagnia Teatrale della Cooperativa Laser e sono rimasto sbalordito<br />
dal successo che ha ottenuto. Un grande pubblico, un’acclamazione totale per tutti i personaggi e<br />
per l’argomento trattato ma soprattutto un’accoglienza riservatagli, come se fosse una compagnia di<br />
livello internazionale. La compagnia è piaciuta così tanto, che già la sera stessa, dopo lo spettacolo,<br />
qualche personaggio importante della nostra zona ha avvicinato il responsabile della compagnia invitandolo<br />
ad esibirsi nel suo paese qui vicino. Io ho sempre seguito la Rassegna di Teatro Dialettale<br />
Abruzzese “Premio Kursaal, Città di Silvi” che si svolge a Silvi nel periodo invernale e non capisco<br />
come mai a Silvi i nostri ragazzi non sono mai stati presi con la dovuta considerazione e forse anche<br />
snobbati. In conclusione la compagnia non è mai stata premiata per quello che veramente merita.<br />
E’ proprio vero “Nessuno è profeta in patria”.<br />
Mario Mazzone<br />
EVENTI E CRONACA LOCALE<br />
21
22 LA VOCE DELLA CHIESA <strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
Concerti estivi “a rischio”<br />
Lo scorso Aprile abbiamo presentato un Concerto di grande spessore<br />
artistico, coinvolgendo un vasto pubblico. Quell’appuntamento ha richiesto<br />
una spesa di circa 3.000 euro, tra ospitalità e contributo per il<br />
viaggio degli orchestrali, provenienti dalla Toscana. Il contributo comunale<br />
promesso per questa stagione ammonta proprio a questa somma, per cui nulla<br />
rimane per l’estate. D’altronde il concerto eseguito ad Aprile non era realizzabile<br />
in estate, sia perché i musicisti non erano disponibili, sia perché, e questo<br />
è determinante, ospitarli per il pernottamento sarebbe stato impossibile. Una<br />
Tra due mesi la nostra parrocchia festeggerà la sua Patrona. <strong>Da</strong> tempo<br />
sto organizzando la festa, contattando la Banda musicale e la ditta delle<br />
Luminarie. Quest’anno verrà meno la compagnia di teatro dialettale<br />
della Laser, dato che non ha un’opera teatrale disponibile, se non quella data<br />
lo scorso inverno, originale in quanto al tema delle case di appuntamento, ma<br />
disdicevole dato il tenore della festa che si celebra. Sarà opportuno interpellare<br />
un’altra compagnia teatrale, o affi darci ad un complesso musicale? Quest’anno<br />
inoltre, assistiamo al fi orire di altre feste nel territorio della nostra parrocchia,<br />
e precisamente a Silvi Nord. Un progetto ambizioso ed affascinante vede coinvolta<br />
una associazione che ha chiesto al parroco la messa e la processione con<br />
la statua di Sant’Antonio. Mi auguro che questo nuovo appuntamento extra<br />
I<br />
Francescani secolari della nostra parrocchia,<br />
animati da Renato e guidati da Fr. Maurizio,<br />
hanno organizzato un pellegrinaggio al Santuario<br />
delle Stigmate di San Francesco, nell’Appennino<br />
toscano. I partecipanti, in gran parte giovani,<br />
hanno ripercorso insieme ai frati del Santuario, le<br />
varie tappe che hanno portato il Santo all’incontro<br />
con il Cristo, sotto forma di Serafi no, reso indelebile<br />
nel corpo del santo dalle cinque piaghe della<br />
Passione di Cristo.<br />
Momento toccante è stato quello della preghiera<br />
pomeridiana: alle ore 15.00, ora della Passione<br />
di Cristi, ogni giorno i frati cantano l’Ora media.<br />
Dopo questa breve e solenne preghiera, dalla Basilica,<br />
gremita di fedeli in ogni parte, si è snodata<br />
possibilità sarebbe data da un contributo di circa mille euro, rimasto in arretrato<br />
dagli scorsi anni, che dovrebbe essere liquidato al più presto. Con questa<br />
piccola somma potremmo approntare alcuni concerti, grazie alla disponibilità<br />
e alle conoscenze del Direttore Artistico Giamila Berrè. Aspettiamo che<br />
si sblocchino i fi nanziamenti necessari, oppure ci daremo appuntamento alla<br />
prossima stagione.<br />
La Festa dell’Assunta<br />
al processione dei Frati che si sono recati fi no alla<br />
cappella delle Stigmate, luogo sacro suggestivo arricchito<br />
da una grande Pala Robbiana raffi gurante<br />
la Crocifi ssione. La Santa Messa ha poi chiuso il<br />
pomeriggio, offrendoci momenti di preghiera semplice<br />
e profonda, nel pieno stile francescano. Molti<br />
erano i gruppi di pellegrini presenti, tra cui un gruppo<br />
di suore e uno di disabili mentali. Oltre il dato di<br />
cronaca, propongo due rifl essioni. La prima riguarda<br />
la sete di spiritualità che ogni uomo ha inscritta<br />
nella propria natura. Ho pensato a questo vedendo<br />
i fedeli che, nel primo pomeriggio di un giorno non<br />
lavorativo, ma ordinario per la Chiesa, erano stipati<br />
e silenziosi nel partecipare alla preghiera dei frati.<br />
Quante rughe di stanchezza su quei volti, segnati<br />
non solo dal peso del viaggio per raggiungere il<br />
santuario francescano, ma soprattutto dal viaggio<br />
della vita, ben più lungo e faticoso. A volte ci dimentichiamo<br />
che l’uomo ha bisogno di guardare il<br />
Cielo, e chiede a noi Sacerdoti e alla Chiesa in genere,<br />
di mostracelo e renderlo accessibile.<br />
Seconda rifl essione tocca il tema dell’emergenza<br />
educativa. Un pellegrinaggio non cambia necessariamente<br />
la vita di nessuno, tuttavia può essere<br />
un’opportunità data ai giovani, per arricchire il loro<br />
cammino formativo. La nostra parrocchia si sta<br />
sforzando in tanti modi, di educare i ragazzi che<br />
gli vengono affi dati nel catechismo e nel cammino<br />
francescano (Araldini-GiFra); il cammino non è<br />
Fr. Maurizio<br />
parrocchiale non sminuisca la nostra festa patronale. Stiamo cercando anche<br />
di trovare un’intesa con il Comune circa le serate del 14 e 15 agosto, e per<br />
una triangolare di pallone la cui organizzazione è stata affi data ad una locale<br />
società sportiva. Siamo anche in contatto con il Sig. Cianfl one per la sagra<br />
del pesce. Per reperire il denaro necessario si è pensato di affi dare la sponsorizzazione<br />
ad una agenzia pubblicitaria di Silvi. Per adesso tutto in cantiere,<br />
speriamo di realizzare con l’aiuto di volontari responsabili e dinamici, una<br />
festa degna di questo nome, che, oltre a far divertire, possa stimolare la fede e<br />
la crescita umana e spirituale dei nostri concittadini.<br />
Fr. Maurizio<br />
2 giugno: Pellegrinaggio Francescano a La Verna<br />
facile ed oltre agli entusiasmi, si scontra in alcuni<br />
casi con le cattive abitudini dei ragazzi di oggi. Tutto<br />
questo non ci deve scoraggiare, anzi, ci sprona a<br />
non gettare la spugna ed ad essere perseveranti nel<br />
presentare la nostra proposta educativa.<br />
Fr. Maurizio Di Paolo
<strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
LA VOCE DELLA CHIESA<br />
Storia di Francesco e del Francescanesimo<br />
Stiamo nel <strong>2010</strong> e non mi sembra che ci siano stati storici che si<br />
siano impegnati a darci qualche nuovo studio sul Francescanesimo.<br />
Sia il Capitolo delle Stuoie dell’anno scorso, sia i vari convegni<br />
celebrati nelle diverse famiglie francescane hanno prodotto diverse<br />
opere, ma, a mio giudizio, è mancata una nuova storia delle singole<br />
famiglie francescane. Il Capitolo delle Stuoie ha pubblicato gli “Atti”<br />
nel settembre 2009; la famiglia Conventuale ha risposto con un’Opera<br />
composta da più mani, dal titolo “La maturità evangelica di Francesco”<br />
a cura di Enzo Fortunato. Lì si ritrova il Carisma, la storia, l’attualità<br />
vissuta e raccontata dai protagonisti del nostro tempo. I Minori hanno<br />
tenuto un convegno a Greccio nei giorni 9-10 maggio 2008 ed hanno<br />
pubblicato gli atti dal Titolo: “Francesco a Roma dal signor Papa”. Dei<br />
Cappuccini non ho avuto notizie di celebrazioni.<br />
Io ho voluto contribuire con un libro che riassume la storia del Francescanesimo<br />
e del Conventualesimo dalle origini ai nostri giorni. Non<br />
è un’opera nata dalla sera al mattino, ma è un lavoro che viene da lontano.<br />
Ha richiesto tempo, meditazione, aggiustamenti e sistemazioni,<br />
letture, controlli e schede.<br />
Ho studiato Francesco e la sua rivoluzione operata nel secolo XIII: la<br />
sua novità consiste nel non aver avuto in mente l’idea di fondare un<br />
Ordine religioso, almeno agli inizi, ma voleva ridonato al mondo intero<br />
il Vangelo e di esso ha fatto l’unica forma di vita per sé e per i suoi<br />
fratelli. Fu vero lievito per la gente del suo tempo perché si inserì pienamente<br />
nel cuore degli uomini della sua generazione. La vita evangelica<br />
vissuta da Francesco diventa norma di vita per i suoi frati, per le sorelle<br />
di Chiara e per i laici che gli chiedono: “Cosa dobbiamo fare per piacere<br />
al Signore?” Come Gesù aveva detto: “Vi ho chiamato amici…”, Francesco<br />
chiama coloro che gli sono donati del Signore “Fratelli”. Nasce<br />
una fraternità guidata dall’umiltà che li pone nella “minorità”. I frati<br />
sono chiamati subito a porsi al servizio della Santa Sede perché ai loro<br />
piedi nudi si aprono tutte le corti, e il potere si inginocchia davanti alla<br />
loro umiltà. Piano piano c’è un certo allontanamento dalla povertà originaria<br />
forse anche perché la Chiesa aveva bisogno di questi religioso<br />
e voleva che non dipendessero da nessuno, neanche economicamente.<br />
Nel quindicesimo secolo nacque l’Osservanza, proprio per riportare<br />
l’Ordine nello spirito delle origini. I frati, molto presto, entrarono nelle<br />
grandi università del tempo per dare il loro contributo nell’insegnamento<br />
ed hanno dimostrato la loro grande sapienza che donavano volentieri<br />
e senza alcuna ricompensa. Tra i frati ci sono stati uomini di grande<br />
spessore fi losofi co e teologico come Bacone, Alessandro d’Hales, Bonaventura,<br />
Duns Scoto, Guglielmo di Ockam, ecc.. Ci fu un grande<br />
matematico come Luca Pacioli. Già sul fi nire del primo secolo del francescanesimo<br />
ci fu un frate che raggiunse la Cattedra di Pietro, Girolamo<br />
Masci che si chiamò Niccolò IV (1288-92). Ci furono frati missionari<br />
che valicarono i confi ni d’Europa ed arrivarono fi no alla Cina come<br />
Giovanni da Montecorvino che fu consacrato primo vescovo di Pechino<br />
nel 1309. Lungo i secoli si sono avuti momenti di splendore in seno all’Ordine<br />
e momenti di appesantimento, ma i frati si sono adoperati per<br />
essere di buon esempio verso il popolo. Tutte le famiglie francescane<br />
sono state preziose davanti al popolo e al Signore, tutte hanno dato<br />
grandi santi, studiosi, missionari, ma i Conventuali avevano costruito<br />
già dai primi secolo del francescanesimo, grandi basiliche e curavano<br />
in esse, in modo egregio, le liturgie, avevano musici rinomati che con i<br />
grandiosi organi deliziavano le folle che vi accorrevano, avevano dotti<br />
predicatori che portavano la parola di Dio al popolo con passione e<br />
fede. Questa famigli avrà anche diversi pontefi ci fi no al 1774, anno nel<br />
quale morì l’ultimi papa francescano Clemente XIV. In questa storia<br />
si parla anche delle soppressioni religiose operate dai protestanti, dai<br />
mussulmani, dalla Chiesa, dalla Rivoluzione francese, da Napoleone,<br />
dallo Stato italiano e da altri stati lungo i secolo, fi no ai nostri giorni.<br />
La famiglia Conventuale, che aveva i suoi conventi nel centro delle città,<br />
è stata più penalizzata degli altri istituti religiosi durante il periodo<br />
delle soppressioni. Dopo momenti di catacombe, durante il secolo XX<br />
ha ripreso il suo cammino e soprattutto per merito del P. Massimiliano<br />
Kolbe e la devozione alla Madonna, sta reggendo anche in campo vocazionale.<br />
Questa storia mi piace perchè racconta la mia famiglia e perché<br />
mi dice che questa famiglia viene da lontano: viene dal vangelo che ha<br />
superato i duemila anni di vita e sta benissimo!<br />
P. Nicola Petrone, “Storia di Francesco e del francescanesimo 1209-<br />
2009”, Silvi Marina <strong>2010</strong>.<br />
23<br />
Fra Nicola Petrone
24 MUSICA-ARTE-SPETTACOLO <strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
I<br />
n occasione del 150° anniversario della<br />
morte dell’eroe atriano Pietro Baiocchi,<br />
l’unico abruzzese dell’impresa dei Mille, si<br />
è tenuto nel Teatro Comunale di Atri un memorabile<br />
concerto della Bernstein Symphony<br />
Orchestra, diretta dal Maestro Fiorangelo Orsini.<br />
La Bernstein Symphony Orchestra è nata<br />
recentemente (questo è il suo secondo concerto<br />
uffi ciale) dall’ardore organizzativo di un giovane<br />
musicista atriano, il prof. Michele Capanna<br />
Piscè, che ha creduto in questa rilevante<br />
operazione culturale: affi ancare un’altra compagine<br />
orchestrale alle tre orchestre sinfoniche<br />
abruzzesi: l’Orchestra Sinfonica Abruzzese,<br />
l’Orchestra dell’Accademia Musicale Pescarese<br />
e l’Orchestra del Teatro Marrucino di Chietii,<br />
per ampliare l’offerta al grande pubblico, e<br />
“per farsi portatrice – leggiamo in un comunicato<br />
stampa dell’orchestra – di un messaggio<br />
di pace e solidarietà, a testimonianza della sua<br />
trasversalità e della sua capacità di integrazione<br />
tra i popoli, culture, modi di vivere, apparentemente<br />
tanto lontani in un periodo storico<br />
talmente convulso e travagliato come quello<br />
attuale”.<br />
A capo dell’orchestra, dicevamo, il bravissimo<br />
L<br />
Grande successo della Bernstein Symphony<br />
Orchestra al Teatro Comunale di Atri<br />
’estate è appena alle porte e la stagione<br />
degli eventi e degli spettacoli<br />
ad Atri si comincia già a delineare.<br />
L’Associazione atriana “Unsorrisoperlavita”<br />
cala sul tavolo i suoi due assi dell’estate<br />
<strong>2010</strong>: il 6 luglio Piero Mazzocchetti e il 24<br />
luglio Fiorella Mannoia. Il primo in concerto<br />
in Piazza Acquaviva, la seconda presso lo<br />
Stadio Comunale di Atri.<br />
Piero Mazzocchetti è un autentico artista<br />
crossover che spazia sapientemente dal registro<br />
pop a quello operatic pop, Disco d’oro<br />
nel 1999 con L’eternità, ha venduto oltre<br />
150.000 copie nella sua carriera in Germania.<br />
Ritorna in Italia da sconosciuto classifi -<br />
candosi terzo al Festival di Sanremo 2007 e<br />
vende oltre 18.000 copie del suo cd Schiavo<br />
d’amore. Fin da piccolo dimostra la sua predisposizione<br />
per la musica, acquistando in<br />
breve tempo un’ottima tecnica pianistica e<br />
vocale. La svolta per la sua vita artistica avviene<br />
nel dicembre del 1998 quando, contro<br />
la volontà dei suoi genitori, Piero si allontana<br />
dai suoi affetti più cari e accetta un contratto<br />
in un pianobar di Monaco di Baviera. Qui<br />
conosce Karl Heinz Rumenigge, Mario Basler,<br />
Franz Beckenbauer e il dirigente tedesco<br />
di calcio Roger Wittmann, grandissimo<br />
Fiorangelo Orsini, cornista abruzzese di chiara<br />
fama, diplomato presso il Conservatorio “Luisa<br />
D’Annunzio” di Pescara con il massimo dei<br />
voti e la lode. Ha suonato sotto la bacchetta di<br />
L. Bernestein, L. Maazel, G. Pretre, R. Muti,<br />
C. Abbado, Z. Metha, W. Sawallisch, L.V.<br />
Matacic, C. M. Giulini. Successivamente si è<br />
dedicato allo studio della composizione, strumentazione<br />
per banda e direzione d’orchestra,<br />
frequentando i corsi di alto perfezionamento<br />
presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena,<br />
sotto la guida di Franco Ferrara, che lo annovera<br />
fra i suoi migliori discepoli. <strong>Da</strong>l 1982<br />
al 1989 è stato Direttore principale dell’ Orchestra<br />
Sinfonica Internazionale ed attualmente è<br />
Direttore Artistico della “Bernstein Symphony<br />
Orchestra”.<br />
Viene invitato come membro di giuria in prestigiosi<br />
concorsi internazionali, e per meriti<br />
artistici gli è stato conferita la cittadinanza<br />
onoraria presso la Città di Cosenza ed il “Diploma<br />
de Excelentia” rilasciato dal Ministero<br />
della Cultura Rumena, in occasione di un memorabile<br />
concerto tenuto presso la sala “Mihail<br />
Jora” della Radiotelevisione di Bucarest. Il<br />
concerto atriano del 20 maggio scorso si aperto<br />
con l’esecuzione dell’Inno Nazionale Italiano.<br />
Poi l’ouverture Egmont e la V Sinfonia in do<br />
minore op. 67 di Beethoven, la sinfonia dal<br />
“Nabucco” di Verdi, le sinfonie da “Guglielmo<br />
Tell” e “L’italiana in Algeri” di Rossini e<br />
l’aria “Nessun dorma” dall’opera “Turandot”<br />
di Puccini, infi ne due arie napoletane: “’O sole<br />
mio” e “Torna a Surriento”, magistralmente<br />
interpretate dal tenore atriano Carlo Assogna,<br />
in piena forma vocale, reduce da applauditissimi<br />
concerti tenuti come solista a Bologna. Il<br />
numeroso pubblico intervenuto alla celebrazione<br />
patriottica, ha apprezzato la pregevole<br />
esecuzione della nascente orchestra abruzzese,<br />
composta dai migliori professori della regione.<br />
Il Maestro Orsini ha confermato le sue doti di<br />
fi ne interprete e ottimo conduttore.<br />
L’orchestra, equilibratissima e dal suono incantevole,<br />
è stata lungamente applaudita, soprattutto<br />
a termine della sinfonia dal “Nabucco” di<br />
Verdi, tra le più “risorgimentali” del Maestro<br />
di Busseto. A termine del concerto, l’assessore<br />
alla cultura del Comune di Atri, la dott.ssa Angela<br />
De Lauretis, ha offerto al Maestro Orsini<br />
una targa ricordo dell’Amministrazione Comunale<br />
e del Comitato Festeggiamenti in onore di<br />
Santa Rita, che ha organizzato l’evento culturale-patriottico.<br />
Estate <strong>2010</strong>: due attesissimi concerti<br />
Ad Atri Piero Mazzocchetti e Fiorella Mannoia<br />
appassionato di canzoni italiane che decide<br />
di scommettere sul suo giovane talento e lo<br />
scrittura diventando ben presto il suo primo<br />
manager. Il talento di Piero Mazzocchetti<br />
esplode anche in Oriente nell’ottobre 2007;<br />
spettatori cinesi in delirio alla cerimonia di<br />
chiusura dei 12th Special Olimpic Games,<br />
al Jiang Wan Stadium di Shanghai, alla presenza<br />
di oltre 50.000 persone trasmessa in<br />
mondo visione. Per la quinta volta è ospite<br />
al “Carreras Gala 2007”, la famosa trasmissione<br />
a scopo benefi co in onda sulla rete tedesca<br />
ARD trasmessa in tutto il mondo, presentata<br />
da Josè Carreras con il quale duetta<br />
in alcune famose opere classiche al Teatro<br />
dell’Opera di Shangai. Il 7 novembre 2008<br />
esce il suo secondo album in Italia, Tribute<br />
to Luciano Pavarotti con sedici brani classici<br />
che spaziano da Donizetti a Verdi, da Puccini<br />
a Leoncavallo, accompagnati dall’Orchestra<br />
dell’Opera del Teatro Regio di Parma.<br />
Romana di nascita (classe 1954), ma trasferita<br />
a Milano da molti anni, Fiorella Mannoia<br />
ha saputo costruirsi dalla metà degli<br />
anni Ottanta la necessaria credibilità per di-<br />
ventare la voce e il controcanto femminile di<br />
una canzone d’autore storicamente declinata<br />
al maschile. La sua vera svolta arriva con il<br />
Festival di Sanremo del 1984: l’interpretazione<br />
di Come si cambia segna per lei una<br />
vera e propria presa di coscienza delle sue<br />
capacità interpretative. Nel 1985 pubblica<br />
Momento delicato e nell’86 Fiorella Mannoia.<br />
Nel 1988 un altro incontro importante<br />
quello con Ivano Fossati, l’autore con cui a<br />
tutt’oggi esiste la migliore “simbiosi”. Sua<br />
infatti è Le notti di maggio con cui Fiorella<br />
torna a Sanremo. Il brano si aggiudica<br />
nuovamente il premio della critica. È una<br />
sorta di consacrazione. A questo evento segue<br />
infatti Canzoni per parlare, album che<br />
racchiude in sé alcune delle più prestigiose<br />
fi rme della canzone italiana: Fossati, Ruggeri,<br />
Ron, Cocciante. Presenza importante<br />
nella realizzazione del lavoro è quella di<br />
Piero Fabrizi. A partire da questo album in<br />
poi, Fabrizi cura la produzione, gli arrangiamenti<br />
e la composizione di vari brani di<br />
Concezio Leonzi<br />
successo. Nel 2000 Fiorella partecipa come<br />
super ospite al Festival di Sanremo.<br />
Per i concerti di Piero Mazzocchetti e Fiorella<br />
Mannoia, si prevede grandissima<br />
affl uenza di pubblico da tutta la regione e<br />
fuori. Insomma due eventi da non perdere<br />
assolutamente.<br />
Sin da ora è possibile acquistare i biglietti<br />
per i due concerti all’indirizzo mail: unsorrisoperlavita@unsorrisoperlavita.org,<br />
oppure<br />
presso il Bar Movida di Corso Elio Adriano<br />
ad Atri. Il prezzo dei biglietti per il concerto<br />
di Piero Mazzocchetti: posto seduto 23 euro,<br />
posto in piedi 15. Per il concerto di Fiorella<br />
Mannoia: posto seduto euro 40, posto in<br />
piedi 30, ridotto (da 5 a 15 anni) seduto 25,<br />
ridotto in piedi 15. I ridotti devono essere<br />
prenotati in prevendita o tramite mail con<br />
nominativo e ritirati il 24 luglio prima delle<br />
ore 21 presso lo Stadio Comunale di Atri.<br />
Concezio Leonzi
<strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong> MUSICA-ARTE-SPETTACOLO<br />
Quelle sue “Everglades” così<br />
umide e sonnolenti, dove il<br />
tropico centroamericano si approssima<br />
nell’alito caldo degli arbusti<br />
acquatici. Dove il silenzio millenario<br />
si diffonde con i suoi misteri, con l’eco<br />
aborigena dei vari defl ussi, con il lento<br />
rigurgito degli anfi bi intermittenti<br />
tra acqua e terra. Una vasta distesa di<br />
calme verdastre di tanto in tanto ricamate<br />
da petali variopinti che galleggiano<br />
leggeri, placidamente abbandonati<br />
alla solita ninna nanna di qualche alligatore<br />
stufo delle proprie immersioni.<br />
In questo pezzo di ecologia antico e<br />
intatto dell’entroterra di Miami, Bert<br />
Kaempfert amava tornare nel raccoglimento<br />
di un’ispirazione musicale al<br />
servizio dello stile e della raffi natezza.<br />
I suoi ineguagliabili arrangiamenti<br />
e la sua copiosa produzione ne hanno<br />
fatto uno dei migliori compositori del<br />
secolo scorso. La sua vita, breve e movimentata,<br />
interrotta inaspettatamente<br />
e prematuramente come quella di tanti<br />
suoi grandi predecessori (Gerswin per<br />
primo), ne ha avallato la notevole personalità<br />
artistica.Talento precoce (non<br />
a caso tedesco del nord), Bert visse la<br />
seconda guerra con variegata esperienza,<br />
attingendo quindi dal molteplice<br />
patrimonio di Jazz e Swing dell’epoca,<br />
dalla grande eredità di un mondo musicale<br />
che consacrerà poi (negli anni<br />
sessanta-settanta) con la veste nuova<br />
di un’impronta personale in cui il gusto,<br />
il cosmopolitismo e la versatilità si<br />
distinguono indelebilmente. La musica<br />
di Bert Kaempfert afferma un’originalità<br />
e una saldezza tecnica come pochissime<br />
altre del periodo. Lo stesso<br />
Bacharach, per quanto anch’egli grande<br />
compositore e arrangiatore, non ha<br />
manifestato una capacità creativa tanto<br />
ampia e multiforme. L’inventiva dell’autore<br />
amburghese si manifesta infatti<br />
nella stessa misura, sia nei tantissimi<br />
Lo stilista della musica<br />
(Per il trentennio della morte di Bert Kaempfert)<br />
pezzi di sua composizione, sia in tutti<br />
quelli da lui sapientemente orchestrati,<br />
musiche che acquisiscono una veste<br />
talmente appropriata e rinnovata, da potersi<br />
considerare quasi come sue totali<br />
creature. Restauratore di musica, quindi,<br />
anche di scarsa popolarità la quale,<br />
attraverso la sua impronta stilistica, acquistava<br />
una bellezza e un’importanza<br />
inusitate. Kaempfert è stato il creatore<br />
delle atmosfere, un poeta dell’orchestra<br />
che attraverso le sue strategie strumentali<br />
è riuscito a descrivere un mondo di<br />
distinte emozioni. Il suo vasto repertorio<br />
si estende dall’inizio degli anni<br />
sessanta alla fi ne dei settanta; durante<br />
un ventennio nel quale si distribuiscono<br />
le sue moltissime composizioni di<br />
genere diverso ma con un prevalente<br />
comune denominatore: quel gusto rifl<br />
esso in uno stile tra il romantico e il<br />
jazzistico, in cui il perfezionismo della<br />
sfumatura orienta l’indice di ascolto<br />
verso una sensibilità musicale non certo<br />
comune. Amare la musica di Kaempfert<br />
vuol dire infatti essere privilegiati nell’anima<br />
e nell’orecchio, privilegio tanto<br />
più se riferito ai suoi pezzi classici, a<br />
quei suoi tipici motivi solitamente eseguiti<br />
dai coristi a bocca chiusa, quindi<br />
dall’intervento sincopato degli ottoni.<br />
Tutto ciò premettendo, appunto, che la<br />
musica di Bert non risente delle appartenenze<br />
epocali, per il suo essere esempio<br />
di una classicità ed un gusto, tali<br />
da fare di questo autore un epigono dei<br />
grandi della leggera americana. Composizioni<br />
come “Lady”, “The world we<br />
know”, “Love”, “Moon over Naples”,<br />
“Remember When”, Strangers in the<br />
night”, “My way of life” ecc. confermano<br />
altresì questa vicinanza con i<br />
pezzi ruggenti dell’entourage postgerswiniano.<br />
D’altronde, nel primario<br />
orizzonte artistico di questo grande musicista,<br />
c’era la vocazione missionaria<br />
di rivalutare e proseguire, attraverso un<br />
ripristino magnifi camente personalizzato,<br />
quel caldo virtuosismo e quella delicata,<br />
soffusa intensità sentimentale che<br />
aveva caratterizzato il patrimonio musicale<br />
statunitense degli anni trenta-quaranta.<br />
Egli aveva certamente guardato<br />
l’America come una terra di conquista,<br />
un mondo ideale dove affermare il suo<br />
talento, che in fondo, derivava ideologicamente<br />
dal variegato scenario musicale<br />
e sociale di quel paese e di quell’epoca.<br />
E di certo, in America, il valore<br />
di quel giovane compositore e direttore<br />
tedesco fu certamente bene interpretato<br />
ed apprezzato. <strong>Da</strong> qui l’andirivieni<br />
dei suoi successi fra Germania e USA,<br />
quindi la collaborazione con le più importanti<br />
case discografi che internazionali<br />
(Polidor in particolare). Alcuni<br />
pezzi immortali di Bert, come “Love”,<br />
“Welcome to my hart”, “Love comes<br />
but once”, “My way of life”, “Strangers<br />
in the night”,”I can’t help remembering<br />
you”ecc. diventarono presto cavalli di<br />
battaglia di artisti del calibro di Dean<br />
Martin, Nat King Cole, Frank Sinatra,<br />
Pat Boone ed altri. E tuttavia il valore<br />
dell’opera di Kaempfert non è dato tanto<br />
dai suoi successi riconosciuti, ma da<br />
molti e molti altri motivi (meno noti o<br />
addirittura ignoti al gran pubblico) attraverso<br />
i quali esprime tutta la sua rilevante<br />
versatilità creativa. E’ doveroso<br />
quindi aggiungere il notevole contributo<br />
sia del suo diretto collaboratore Herbert<br />
Rehbein, sia del suo entourage orchestrale:<br />
un organico selezionato con<br />
alcuni elementi polifunzionali dotati di<br />
abilità ed eclettismo musicale. Di certo,<br />
infatti, l’eccezionale esigenza di malleabilità<br />
timbrica richiesta dal suo variegato<br />
indirizzo creativo, presuppone<br />
un’elevata professionalità ed un ottimo<br />
affi atamento da parte dei componenti<br />
dell’orchestra. Ben presto quindi, Bert e<br />
la sua leggendaria compagine strumentale,<br />
conquistano anche l’Europa: non si<br />
poteva certo restare indifferenti al suo<br />
ammaliante “A swingin’safari” (prototipo<br />
di un genere originale ed accattivante<br />
nel quale, ritmo, spensieratezza<br />
e allegoria timbrica, aderiscono fedelmente<br />
al riferimento africano) o verso<br />
i suoi fantastici “Wonderland” in cui<br />
trasferisce assortite melodie, compresa<br />
25<br />
una trasognante raccolta (Christmas in<br />
Wonderland) delle più note musiche<br />
natalizie. Un ulteriore cimento della<br />
sua inventiva è rappresentato da alcune<br />
colonne sonore cinematografi che, in<br />
cui esprime un estro e una brillantezza<br />
che assumono a tratti vere e proprie<br />
prerogative sinfoniche. Bert Kaempfert<br />
è stato un talento multiforme nel cui<br />
patrimonio produttivo c’è, ovviamente,<br />
ancora molto da conoscere e scoprire.<br />
Dico ovviamente perché tutti i veri valori,<br />
in musica e in altra arte, sono quasi<br />
sempre postumi. Come cultore della sua<br />
musica, quindi, ho, se non altro, potuto<br />
informarmi (attraverso una ricerca su<br />
internet fatta in questo trentennale della<br />
sua morte avvenuta prematuramente<br />
il 21 giugno 1980 a Maiorca) della sua<br />
rinnovata reputazione odierna, decisamente<br />
più aderente al suo effettivo<br />
merito artistico. Il merito di un uomo<br />
che attraverso la sua capacità, il suo<br />
gusto, il suo stile, ha fatto della musica<br />
un magnifi co espediente per far rivivere<br />
quelle rare emozioni e quei distinti<br />
sentimenti di un epoca ineguagliabile.<br />
Ora le sue eterne melodie resteranno altresì<br />
in quegli eletti ascoltatori e conoscitori<br />
che posseggono la sua preziosa<br />
discografi a (volendo si riesce a trovarla,<br />
anche se non certo in Italia) e il privilegio<br />
individuale per apprezzarla. Alcuni<br />
di essi (compreso il sottoscritto), sanno<br />
pure, purtroppo, che quel che resta di<br />
Bert, oltre alla sua musica immortale,<br />
è ciò che di lui fu romanticamente regalato,<br />
per propria volontà, all’acqua<br />
ricamata di quelle “Everglades” umide<br />
e sonnolenti. A quella vasta distesa di<br />
calme verdastre dove di tanto in tanto<br />
amava ritornare in vita e dove volle che<br />
fosse lasciato per sempre il resto delle<br />
sue premature spoglie.<br />
Rossano Di Palma
26 MUSICA-ARTE-SPETTACOLO <strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
Nuovo avvenimento culturale all’Auditorio Sant’Agostino<br />
ATRI tra Storia e Arte<br />
Sabato 12 giugno alle ore 18,00 presso l’Auditorium<br />
Sant’Agostino di Atri sarà presentato<br />
l’opera di Enrico Trubiano “ATRI tra<br />
Storia e Arte”.<br />
Dopo il riconoscente pensiero per la città di Silvi<br />
con la pubblicazione nel 2007 di una Ricerca,<br />
Saggio e Guida Storica: “Silvi la bellissima”, ora<br />
all’interno della nostra Diocesi si occupa dell’antichissima<br />
e storica Atri.<br />
La ricerca e guida sulla città è l’appassionante ed<br />
avvincente celebrazione dell’amore e della passione<br />
di quest’autore per la città; quell’amore per la<br />
storia e l’arte atriana trasmessagli dallo zio paterno<br />
Bruno Trubiano, arcidiacono della Cattedrale di<br />
Atri, autore di vari libri sulla città, nonché illustre<br />
studioso, latinista e formatore di giovani generazioni<br />
e dal padre Ilio, affabile persona amante di<br />
L<br />
a Commissione esaminatrice della<br />
sedicesima edizione del Premio<br />
Letterario Internazionale Jacquès<br />
Prèvert <strong>2010</strong> di Melegnano (Mi), presieduta<br />
da Benedetto Di Pietro per la sezione poesia<br />
e da Massimo Barile per la sezione narrativa<br />
ha decretato l’opera prima classifi cata: Germogli<br />
di viole di Floredana De Felicibus,<br />
poetessa di Atri.<br />
Un’affermazione che fa onore alla poetessa<br />
e alla sua Città, ricca di tradizioni poetiche<br />
e letterarie.<br />
Ecco la motivazione, fi rmata dal presidente<br />
della giuria Benedetto Di Pietro: «Uno dei<br />
temi proposti dalla poetessa Floredana De<br />
Felicibus è l’importanza della parola; la parola<br />
per la parola, ma anche la parola come<br />
veicolo di somma importanza per la trasmissione<br />
di immagini e sensazioni.<br />
La solitudine è onnipresente, “stiamo tutti<br />
insieme ma siamo soli”, affermazione che<br />
bene connota la vita della nostra epoca e<br />
così la parola non diventa solo un’espressione<br />
vocale dell’uomo, ma diventa una<br />
sovrapposizione di identità individuale “io<br />
stessa sarò parola e tormento” e una ricerca<br />
di comunicazione, in assenza della quale è<br />
classifi cabile solo come mera emissione di<br />
suoni. Altro caposaldo è il silenzio, opposizione<br />
e giustifi cazione della parola.<br />
Il silenzio è sì immobilità, ma con associazione<br />
ossimorica è anche musica che tutto<br />
pervade, “il silenzio della stanza / il silenzio<br />
delle membra / il silenzio della mente”. Una<br />
bella ricerca spirituale all’interno della pre-<br />
musica classica, arte e letteratura storica.<br />
L’opera che in questo nuovo appuntamento con la<br />
cultura, Enrico Trubiano consegna al lettore è un<br />
prezioso strumento che accompagnerà l’amante di<br />
questa tipologia di letteratura nella visita e nella conoscenza<br />
della città di Atri.<br />
L’evento letterario sarà presentato dal Sindaco di<br />
Atri Dr. Gabriele Astolfi , il Prof. Renato Colantonio<br />
Esperto e Collezionista d’Arte, il Prof. Antonio<br />
Di Felice, Storico e Socio della Deputazione di Storia<br />
Patria negli Abruzzi.<br />
All’avvenimento interverranno numerose personalità<br />
locali della politica e della cultura.<br />
senza costante del tempo che fugge e stigmatizza<br />
ogni azione dell’uomo».<br />
Erano 131 gli autori partecipanti, dei quali<br />
tre si sono classifi cati dal 1° al 3° posto, sette<br />
sono risultati Segnalati dalla Giuria e sessantadue<br />
sono stati giudicati Finalisti. Quindi<br />
un successo a gonfi e vele per la poetessa<br />
atriana, che aggiunge questo anello d’oro<br />
alla lunghissima catena di riconoscimenti<br />
conseguiti in competizioni poetiche regionali<br />
e nazionali di grande prestigio. Citarli<br />
tutti non si può in così poco spazio, ma è<br />
doveroso segnalare i più importanti: Premio<br />
speciale della giuria al Concorso “Raffaele<br />
Pellicciotta”, Perano (CH); 1° Classifi cata<br />
al Concorso “ Una pagina d’amore per San<br />
Valentino”, Bussolengo (VR); 1° Classifi cata<br />
al Premio Nazionale “ Dillo con i fi ori”<br />
Adria (RO); 1° Classifi cata al Concorso<br />
Nazionale di poesia e Narrativa “Renato<br />
Luigi Colantonio<br />
Fucini” Val D’Arno” (PI); 1° Classifi cata al<br />
Concorso “Io sono qui”, Istituto Comprensivo<br />
di Cellino Attanasio (Te); 1° Classifi cata<br />
al Concorso Letterario “Il Faro”, Teramo;<br />
1° Classifi cata al Concorso Internazionale<br />
di poesia “Ali di Aliante”, Minturno (LT);<br />
1° Classifi cata al Concorso di Poesia “Occhiettineri”<br />
Rende Cosenza ; 1° Classifi cata<br />
al premio di poesia dialettale “Concezio Talone”<br />
Altino-Archi (CH); 1° Classifi cata al<br />
Premio Internazionale di Poesia “Coluccio<br />
Salutati” Borgo a Buggiano (PT); 1° Classifi<br />
cata al Concorso di Poesia “Cesare Vedovelli”,<br />
Senigallia; 1° Classifi cata al Concorso<br />
“Poesia nella vita” Canosa Sannita (CH);<br />
1° Classifi cata al Premio di Poesia dialettale<br />
Gioia Dei Marsi ( AQ ); 1° Classifi cata al<br />
premio di poesia dialettale “Concezio Talone”<br />
Altino-Archi (CH); 1° Classifi cata al<br />
Premio Letterario “Io sono qui”, Cellino Attanasio<br />
(TE). Insegnante di scuola elementare,<br />
Floredana De Felicibus è nata e insegna<br />
ad Atri. Ama dipingere e scrivere poesie:<br />
passioni attraverso le quali estrinseca i suoi<br />
pensieri in un connubio di pennellate e versi.<br />
L’affascina tutto ciò che è arte, espressione<br />
viva e autentica dei sentimenti che scaturiscono<br />
dalla sensibilità e dalla sfera più intima<br />
dell’artista.<br />
A marzo <strong>2010</strong>, nel corso di una suggestiva<br />
cerimonia in cui si sono felicemente coniugate<br />
poesia e musica, il prof. Vito Moretti<br />
dell’Università di Chieti, ha presentato<br />
presso l’Auditorium S.Agostino di Atri, per<br />
l’occasione gremita come non mai, la prima<br />
Città di Atri<br />
Sabato 12 giugno alle ore 18,00<br />
presso l’Auditorium S. Agostino di Atri,<br />
presentazione della ricerca e guida<br />
ATRI<br />
TRA STORIA E ARTE<br />
Ricerca e guida<br />
Edizioni Zona Franca - La Cassandra Edizioni<br />
Interverranno:<br />
Dr. GABRIELE ASTOLFI<br />
Sindaco della Città di Atri<br />
Prof. RENATO COLANTONIO<br />
Esperto e collezionista d’Arte<br />
Prof. ANTONIO DI FELICE<br />
Storico, socio della Deputazione di Storia<br />
Patria negli Abruzzi<br />
Sarà presente l’Autore<br />
Dr. ENRICO TRUBIANO<br />
Socio della Deputazione di Storia<br />
Patria negli Abruzzi<br />
Il Primo Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert <strong>2010</strong> alla poetessa atriana Floredana De Felicibus<br />
In punta di penna e di spirito<br />
raccolta di liriche di Floredana De Felicibus,<br />
a cura dell’Associazione Culturale “Luigi<br />
Illuminati” di Atri, dal titolo “I confi ni dell’ombra”,<br />
in cui l’artista raccoglie soprattutto<br />
la produzione degli anni più recenti.<br />
Il prof. Moretti, nella sua effi cace prolusione<br />
ha sottolineato come la raccolta della<br />
De Felicibus assurga “…all’effi cacia e alla<br />
turgida concretezza di un reportage nella<br />
condizione dell’uomo contemporaneo, del<br />
quale mostra disagi e stravaganze, malesseri<br />
e spregiudicate aspirazioni, senza peraltro<br />
mascherare l’intento estetico e il giuoco delle<br />
implicite fi nalità letterarie, che si avvertono<br />
sia nel recupero del linguaggio lirico della<br />
tradizione, sia nel gusto per le assonanze<br />
o per la rima, sia per l’andamento ritmico di<br />
molti costrutti, sia infi ne per l’eco di taluni<br />
Maestri, che hanno verosimilmente concorso<br />
alla formazione della poetessa e che sono<br />
stati poi da lei serbati con affetto in punta di<br />
penna e di spirito. ” Recentemente la poetessa<br />
si è cimentata con successo persino<br />
nella canzone abruzzese, con la bellissima<br />
canzone “Luna ‘ncantate”, musicata da Aldo<br />
Rampa e già eseguita dal Coro “Antonio Di<br />
Jorio” di Atri (di cui la De Felicibus è preziosa<br />
corista) e recentemente inclusa anche<br />
nel repertorio della gloriosa Corale “Gran<br />
Sasso” di L’Aquila.<br />
Concezio Leonzi<br />
concezioleonzi@libero.it
<strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
SALUTE E BENESSERE<br />
Helicobacter Pilory e Ulcera peptica<br />
La gastrite è una patologia molto comune,<br />
una delle sue cause è l’infezione della mucosa<br />
gastrica da parte di un batterio denominato<br />
Helicobacter pylori. L’Helicobacter pilory<br />
è un battero gram negativo a forma di spirale, esso<br />
si trasmette da uomo a uomo attraverso la saliva e<br />
attraverso il contatto orofecale,anche se non sono<br />
escluse cause di infezione esogene .L’Helicobacter<br />
p. ( HP) è stato scoperto negli anni ottanta da un<br />
ricercatore australiano che si occupava di analizzare<br />
le biopsie della mucosa gastrica dei pazienti affetti<br />
da gastrite. L’HP sembra essere la causa della<br />
malattia ulcerosa peptica. Il batterio viene isolato<br />
nel 95% dei soggetti affetti da ulcera gastrica, si<br />
è inoltre osservato che in persone volontarie sane<br />
alle quali è stato inoculato il germe si è sviluppata<br />
A proposito<br />
di…BOTOX<br />
Le emozioni..lasciano il segno. Dopo anni<br />
di sole, di sguardi intensi e fronte corrugata,<br />
ecco la comparsa delle tanto temute<br />
rughe d’espressione. A farne le spese sono soprattutto<br />
la regione frontale, la zona delle sopracciglia<br />
e la zona perioculare.Il Botox è un farmaco usato<br />
molto in questi ultimi tempi in medicina estetica.<br />
E’ formato dalla tossina botulinica tipo A purifi cata,<br />
la cui iniezione in sede sub-dermica determina<br />
il blocco dell’impulso nervoso alla muscolatura.<br />
la gastrite e l’ulcera. Tali studi hanno fatto pensare<br />
proprio al fatto che l’HP sia l’agente causale della<br />
patologia. La colonizzazione di HP avviene nell’epitelio<br />
gastrico e la struttura tipica del batterio<br />
permette l’adesione al tessuto. Il batterio produce<br />
una molecola denominata ureasi che è capace di<br />
creare un ambiente alcalino attraverso l’idrolisi dell’urea<br />
con produzione di ammoniaca che protegge<br />
il batterio dall’attacco dei succhi gastrici prodotti<br />
dallo stomaco. La capacità di idrolizzare l’urea è<br />
stata utilizzata per eseguire la diagnosi di infezione.<br />
Esiste infatti un test denominato “ urea breath test”<br />
che è uno dei test diagnostici più sensibili ed affi -<br />
dabili tuttora in commercio. Viene somministrata<br />
al paziente dell’urea marcata radio attivamente e<br />
si misura la quantità di anidride carbonica emessa<br />
con l’espirazione, l’anidride carbonica è il prodotto<br />
metabolico del batterio in presenza di urea, l’affi -<br />
dabilità di questo test è di circa il 98% per cui è<br />
uno dei test più comuni utilizzati al giorno d’oggi.<br />
Esiste anche una diagnosi sierologica che va a<br />
ricercare sul siero del paziente gli Anticorpi IgG<br />
specifi ci contro il batterio, questo test però risulta<br />
essere obsoleto e poco diagnostico e oggi è poco<br />
usato. Infi ne si può ricercare l’antigene fecale attraverso<br />
l’analisi di un campione di feci, oltre a questi<br />
test laboratoristici che non sono invasivi per la<br />
diagnosi può essere richiesta dal medico anche una<br />
gastroscopia esame questo però abbastanza fastidioso<br />
ed invasivo. I sintomi dell’infezione del batterio<br />
sono bruciore di stomaco ,soprattutto quando<br />
è vuoto, inoltre può verifi carsi nausea e perdita di<br />
appetito. Non sono da escludersi possibili sanguinamenti<br />
dell’ulcera. La terapia per distruggere la<br />
Esso è particolarmente utilizzato per diminuire le<br />
cosiddette “rughe d’espressione”, causate dalla<br />
contrazione della muscolature mimica (sopracciglia,<br />
zampe di gallina, rughe verticali interciliari e<br />
anche nell’iperidrosi) La tossina botulinica è una<br />
sostanza prodotta da un batterio: il Clostridium Botulinum.<br />
Quando viene iniettata determina il blocco<br />
del rilascio dell’ Acetilcolina che a sua volta è la<br />
sostanza che stimola la contrazione muscolare, per<br />
cui il muscolo praticamente si blocca determinando<br />
una paralisi.Le rughe del viso possono essere divise<br />
in due gruppi: quelle derivanti dal foto-invecchiamento,<br />
ossia dall’esposizione alla luce solare,<br />
e quelle causate da anni di contrazione dei muscoli<br />
facciali, le cosiddette rughe d’espressione. Sono<br />
proprio queste ultime su cui agisce la tossina botulinica<br />
di tipo A. Le indicazioni all’uso del Botox<br />
sono quindi:<br />
- Rughe verticali delle labbra<br />
- Rughe interciliari<br />
- Rughe orizzontali della fronte<br />
- Solchi glabellari<br />
- “Zampe di gallina”<br />
- Ringiovanimento del viso (Effetto Lifting)<br />
- Iperidrosi<br />
- Strabismo<br />
- Distonia cervicale<br />
Il trattamento è ambulatoriale; si rimuove dapprima<br />
il trucco, si disinfetta l’area da trattare, si applica il<br />
prodotto mediante un ago molto sottile e si applica<br />
27<br />
colonizzazione batterica consta di un mix di due<br />
antibiotici somministrati per almeno due settimane.<br />
Per alleviare i sintomi vengono somministrati<br />
inoltre farmaci anti acido che sono inibitori delle<br />
pompa protonica. Per evitare l’infezione di HP si<br />
raccomanda sempre di lavarsi bene le mani prima<br />
di mangiare e di evitare i cibi poco cotti.<br />
Dott.ssa Colagrande Enrica<br />
Biologa spec.nda patologia clinica<br />
successivamente del ghiaccio. Il tutto per la durata<br />
media di 30 minuti. Il viso dopo il trattamento si<br />
presenta leggermente arrossato, può presentare un<br />
piccolo livido che tende a riassorbirsi in poco tempo.<br />
E’ possibile l’uso di trucco quasi subito mentre<br />
l’esposizione al sole è sconsigliata almeno per 2<br />
settimane. Gli effetti benefi ci del Botox iniziano a<br />
vedersi dopo 4-5 giorni con il rilassamento del muscolo<br />
corrugatore, mentre il trattamento può durare<br />
sino a 3-4 mesi per poi scomparire gradualmente. Il<br />
trattamento con tossina botulinica di tipo A può essere<br />
associato ad altre procedure di ringiovanimento<br />
del viso, come trattamenti esfolianti ( peeling<br />
chimici), laser resurfacing, fi ller (Ac. Ialuronico),<br />
biostimolati (Ac. Polilattico), biorivitalizzanti (ac.<br />
Ialuronico fl uido, vitamine e coenzimi.)<br />
Dott. Luciano Leonio<br />
Malattie della Pelle – Medicina Estetica
28<br />
NOTIZIE SPORTIVE <strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
il Grande lavoro di mamma Rai al Giro D’ Italia<br />
TV, Radio e Web, queste tutte le risorse della Rai impegnate per seguire il più classico degli appuntamenti: la “corsa rosa”<br />
E’ calato il sipario sull’ edizione <strong>2010</strong> del Giro<br />
D’Italia di ciclismo e anche quest’anno, è stato<br />
davvero enorme il lavoro e lo straordinario impegno<br />
della Rai con i suoi uomini e i suoi potentissimi<br />
mezzi.<br />
Siamo riusciti ad entrare proprio dietro le quinte del Giro<br />
per far capire a voi lettori, quante persone appartenenti<br />
all’azienda hanno lavorato giorno e notte per i vari appuntamenti<br />
che hanno accompagnato il Giro D’Italia.<br />
Oltre 6 mila chilometri in un mese del personale e dei<br />
mezzi della Direzione Produzione Rai. In tutto sono state<br />
utilizzate 159 persone, 26 automezzi di ripresa e supporto<br />
che hanno seguito e raccontato la corsa “rosa” minuto<br />
per minuto. Le dotazioni tecniche erano composte da 3<br />
Regie, 3 Mezzi RVM, 4 Mezzi Satellitari, 1 Mezzo di<br />
Editing, 1 Mezzo Regia della Radiofonia, 3 Gruppi elettrogeni,<br />
8 Mezzi di supporto, 3 Mezzi a uso uffi ci di Produzione<br />
e Redazione, inoltre allestita una regia mobile in<br />
vetta, vista l’impossibilità di arrivare in quota con i mezzi<br />
di ripresa. Per quanto riguarda le riprese, sono state<br />
utilizzate 22 telecamere tra partenza, tappa, arrivo, e per<br />
le diverse rubriche di Rai Sport. <strong>Da</strong> segnalare, in particolare:<br />
4 Telecamere su moto in corsa, 4 Elicotteri, di cui 2<br />
di ripresa e 2 ponte, 1 Aereo ponte, 2 Motocronache per<br />
la diretta video, 2 Motocronache per la Radiofonia<br />
Una squadra completamente rinnovata quella di Rai<br />
Sport al seguito del Giro d’Italia. Eugenio De Paoli, da<br />
oltre un decennio a capo dei grandi eventi sportivi della<br />
Rai, con la sua nomina a Direttore di testata ha passato il<br />
proprio ruolo al Giro ad Auro Bulbarelli, che da telecronista<br />
è diventato così il team leader della spedizione Rai.<br />
La nuova prima voce è stata quella di Francesco Pancani,<br />
al cui fi anco c’era <strong>Da</strong>vide Cassani. <strong>Da</strong>lle moto-cronaca<br />
sono intervenuti Andrea De Luca, giornalista della sede<br />
milanese di Rai Sport e Paolo Savoldelli, vincitore di<br />
due edizioni del Giro d’Italia. Silvio Martinello e Beppe<br />
Conti, hanno gestito invece la postazione moviola partecipando<br />
attivamente alla cronaca della corsa. Grandi<br />
novità all’interno della storica trasmissione “Il processo<br />
alla tappa” che per la prima volta, è stata condotta da una<br />
giornalista donna: Alessandra De Stefano. Ospite fi sso, il<br />
celebre giornalista Gianni Mura.<br />
Poi inoltre, La trasmissione del mattino “Si Gira”, realizzata<br />
dalla squadra di ripresa ITA 100 di Milano, è<br />
stata quest’anno affi data a Marino Bartoletti e Arianna<br />
Secondini, una brava giornalista di origini Pescaresi,<br />
L’appuntamento serale, il “Tgiro”, ha visto la presenza<br />
del caporedattore Alessandro Fabretti e di <strong>Da</strong>vide Cassani<br />
; l’ultimo appuntamento della giornata, “Giro Notte”,<br />
curato da <strong>Da</strong>vide Novelli con la partecipazione di Gigi<br />
Sgarbozza.<br />
Hanno Completato poi la squadra giornalistica di Rai<br />
Sport con ruoli di coordinamento, Ivana Vaccari e Annalisa<br />
Bartoli, mentre hanno realizzato servizi e interviste<br />
Fabrizio Piacente, Piergiorgio Severini e Mino Farolfi .<br />
Infi ne, La regia principale fi rmata da Nazareno Balani.<br />
Regia internazionale a cura di Antonella Rossi, registi<br />
delle rubriche sono stati Pietro Sollecchia e Francesca<br />
Bartolomei.<br />
Va infatti ricordato che una buona e riuscita trasmissione<br />
televisiva sportiva, non si realizza solo con l’esperienza e<br />
la bravura di affermati giornalisti, ma ma soprattutto con<br />
l’indispensabile operato di diverse fi gure professionali<br />
della RAI, squadre esterne e “DIREZIONE GRANDI<br />
EVENTI” coordinate dal Direttore ENRICO MOTTA,<br />
che attinge spesso anche personale affi dabile ed esperto<br />
delle sedi Regionali della Rai<br />
Infatti, anche la sede Regionale Rai Abruzzese, con a<br />
capo il Direttore Mauro Trapani e il responsabile capo<br />
della sezione PRODUZIONE, Peppino Troilo, hanno<br />
dato il loro fattivo contributo tecnico alla riuscita del<br />
93° Giro D’Italia, mettendo a disposizione l’affi dabile e<br />
collaudata operatività dello specializzato di Produzione<br />
Roberto D’Atri, con all’attivo oltre 10 Giri D’Italia, 4<br />
Tour de France e numerose altre trasmissioni di importante<br />
rilevanza.<br />
Insomma, davvero una grande squadra, quella della Rai,<br />
con un grande dispiegamento di mezzi e persone della<br />
Direzione Produzione che ha raggiunto l’obiettivo anche<br />
quest’anno, assicurando in oltre 6 mila chilometri<br />
di strada percorsi, il fl usso continuo delle informazioni<br />
e delle immagini, il tutto trasmesso dall’ ESTERNA 4<br />
di Milano.<br />
L’Art Gym si impone anche all’Aquila<br />
Rosario Di Blasio<br />
rosariodiblasio@libero.it<br />
Magnifi ca prestazione dell’Art Gym, vittoriosa nel trofeo regionale giovanissimi (da 5 a 7<br />
anni) disputatosi nel nostro travagliato capoluogo lo scorso 29 maggio. La competenza<br />
e la diligenza con cui la titolare della palestra di via Roma, signora Janna insegna le<br />
varie discipline ginniche è ormai arcinota. Anche stavolta, quindi, gli auspicati buoni risultati non<br />
si sono fatti attendere, nonostante la massiccia partecipazione di altri svariati concorrenti. Una<br />
splendida cornice di pubblico ha quindi salutato i vittoriosi bambini di Silvi (nella palestra della<br />
scuola media <strong>Da</strong>nte Alighieri dell’Aquila) con un arrivederci ai prossimi appuntamenti.<br />
R.D.
<strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
Vincere il campionato in trasferta poteva<br />
non essere così emozionante come farlo<br />
nel proprio palazzetto al cospetto di un<br />
pubblico carico di entusiasmo e partecipe fi no in<br />
fondo. Ci piace pensare che la formazione di Mr.<br />
Pupi abbia scelto questa tattica e perdere quindi<br />
la seconda partita a Nereto per poi battere in casa,<br />
nel nostro splendido palazzetto di Via Po’ (che ancora<br />
non ha un nome ben preciso!!! e sarebbe ora<br />
di “battezzarlo”!), la formazione rivale. L’incontro<br />
è stato abbastanza lineare, solo alcuni momenti di<br />
intenso agonismo hanno caratterizzato soprattutto<br />
il primo e il secondo set, ma la compagine di Silvi<br />
dopo essersi aggiudicati questi è andata a chiudere<br />
con un secco tre a zero. Emozionante il ritorno in<br />
serie C, sottolineato dagli abbracci sul campo, sugli<br />
spalti e negli spogliatoi. Adesso la Società è già<br />
concentrata nel Volley Mercato con l’intenzione<br />
sicuramente di fare un campionato dignitoso che<br />
potrebbe magari rivedere la Volley Silvi ad alti li-<br />
Pallavolo: “C” risiamo!!!<br />
Stagione conclusa per<br />
l’Atri Volley maschile<br />
Erano partiti senza i favori del pronostico, ma con la voglia e la consapevolezza<br />
di poter far bene e così è stato. L’Atri Volley maschile, che ha<br />
partecipato al campionato di Serie D, è partita da subito senza temere<br />
nessuno e, acquisendo lungo il cammino altri giocatori importanti che si sono<br />
uniti ad una rosa già competitiva, ha disputato una regular season sempre<br />
nelle prime posizioni della classifi ca e qualifi candosi senza patemi d’animo<br />
ai playoff. Il cammino si è interrotto alle semifi nali playoff contro L’Aquila,<br />
con le sconfi tte per 3-2 in trasferta e per 3-1 in casa; le due partite sono state<br />
comunque tiratissime e, fi no all’aultimo punto la vittoria è sempre stata in<br />
bilico. Alla fi ne applausi scroscianti del pubblico per questi ragazzi che hanno<br />
dato tutto e hanno sfi orato l’impresa di arrivare alla fi nale promozione. Grazie<br />
ragazzi per le emozioni che avete dato agli atriani e vi aspettiamo per il prossimo<br />
campionato da disputare ancora più alla grande!<br />
Roberto Marchione<br />
(marchioneroberto@gmail.com)<br />
velli. Merito anche alla prima divisione femminile,<br />
che anche se non è riuscita a battere il fortissimo<br />
Teramo in semifi nale, porta in casa un ottimo terzo<br />
posto al primo anno di attività. Un ringraziamento<br />
va soprattutto al nostro main sponsor MondoMeeting,<br />
al presidente e dirigenti che hanno creduto in<br />
questo progetto, agli allenatori che hanno guidato<br />
professionalmente il proprio gruppo, ai giocatori<br />
che hanno lavorato duro per una stagione intera<br />
e infi ne al nostro meraviglioso pubblico che ci<br />
ha seguito fi no in “C”. Dopo una lunga stagione<br />
è ora di rilassarsi per i tre mesi estivi nel meraviglioso<br />
BEACH VILLAGE <strong>2010</strong> che è quasi pronto<br />
e sorge imperioso nella spiaggia compresa tra gli<br />
stabilimenti Coco Beach, Plinius e Malibù. Verranno<br />
allestiti tre campi che potranno essere utilizzati<br />
per corsi di Beach Volley, partite di Beach Volley<br />
e Beach Tennis e altro ancora. Durante tutta la stagione<br />
si susseguiranno tornei sia amatoriali che di<br />
livello, sia maschili che femminili, aperti a tutti.<br />
Finalmente è realtà! Dopo 20 anni<br />
dall’ultima avventura nella categoria<br />
superiore e un’annata straripante,<br />
l’Atri Volley femminile è in Serie C!<br />
Una cavalcata lunga un anno costellata<br />
di vittorie, una promozione mai messa<br />
in discussione, neanche dopo la sconfi tta<br />
a Collecorvino nei playoff, dopo la quale<br />
le ragazze di Mister Santarelli non si<br />
sono abbattute, anzi, hanno preso ancor<br />
più slancio e la vittoria, piena di voglia di<br />
rivincita, al ritorno, le ha ricatapultate al<br />
primo posto in classifi ca che aveva meritato<br />
nel resto della stagione. Si pensava si<br />
dovesse aspettare l’ultima di campionato<br />
vincendo sempre e invece, inaspettatamente,<br />
il Collecorvino ha perso la penultima<br />
ad Avezzano e così si è potuto festeggiare<br />
in anticipo.<br />
L’applauso va a tutte le ragazze, che egualmente<br />
si sono distinte nell’arco del campionato,<br />
dalle più giovani alle più esperte,<br />
che hanno dato sempre il massimo anche<br />
quando colpite da infortuni.<br />
Un campionato stellare dunque per l’Atri<br />
Volley, con solo due sconfi tte (alla penultima<br />
di regular season con la Colonnellese,<br />
ininfl uente avendo già acquisito il<br />
primo posto matematico, e come detto a<br />
Collecorvino nei playoff per 3-2 in una<br />
NOTIZIE SPORTIVE<br />
29<br />
Ma naturalmente non possiamo raccontarvi tutto<br />
in poche righe, veniteci a trovare on-site.<br />
Per non perdervi le news vi consigliamo di tenere<br />
d’occhio i nostri siti www.volleysilvi.it e www.<br />
volleyvillage.com . A presto e Forza Mondo Meeting<br />
Silvi.<br />
Gianluca Cicchetti<br />
Vola Vola Vola L’Atri Volley….in Serie C!<br />
partita combattutissima in una palestra ai<br />
limiti della regolarità architettonica) tante<br />
conferme dalle giocatrici più esperte e<br />
dalle giovani che già avevano fatto il loro<br />
esordio in prima squadra e tante sorprese<br />
da quelle che ci sono arrivate quest’anno.<br />
L’augurio è che tutte vengano riconfermate<br />
e che ripetano nella serie superiore<br />
i successi ottenuti quest’anno, complimenti<br />
quindi per la promozione in Serie<br />
C a Cinzia Fioretti, Marta Di Giovanni,<br />
Silvia Frattone, Giorgia D’Ambrosio,<br />
Luana Cellinese, Rina Carpegna, Melissa<br />
Chiarolanza, <strong>Da</strong>niela Guardiani, Monica<br />
Angelici, Anastasia D’Andreamatteo, Gabriela<br />
Georgieva, Vittoria Mazziotti, Mister<br />
Cristian Santarelli, al Presidente Ugo<br />
Giuliani e a tutta l’Atri Volley!<br />
Roberto Marchione
30 L’ANGOLO DELLA POESIA <strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
DOPO IL LUNGO VIAGGIO<br />
Dopo il lungo viaggio<br />
la lunga strada percorsa<br />
a passo di danza<br />
la lunga attesa<br />
sei arrivata.<br />
Il mio corpo si scioglie<br />
al tuo calore al tuo respiro<br />
in questo dicembre<br />
così freddo e nebbioso<br />
i tuoi occhi come stelle<br />
brillano intorno<br />
i tuoi primi sorrisi<br />
i tuoi pianti<br />
le urla<br />
le tue prime scoperte<br />
sciogli ogni ostacolo<br />
ogni nodo restio<br />
ogni altro rancore<br />
e ti guardo senza vedere<br />
e ti parlo senza suoni<br />
e ti stringo forte senza toccarti<br />
mentre mi scuoti<br />
come un albero in autunno<br />
vento senza più ostacoli<br />
fondendo il dolore a pezzi<br />
come foglie secche<br />
disperdendo.<br />
Franco Conforte<br />
DUE MINUTI DI ETERNITÀ<br />
La tua luce fresca<br />
dei ruscelli a primavera,<br />
il verde mondo<br />
di un tempo che ritorna<br />
in questo magico momento<br />
che a me si ripete:<br />
in questo sogno di note<br />
che canta nel cuore<br />
per due soli minuti<br />
della nostra eternità.<br />
Rossano Di Palma<br />
IN QUALCHE PARTE DEL CIELO<br />
Volerò di nuovo,<br />
nell’azzurro<br />
che mi appartiene;<br />
nel tempo dei sogni<br />
lasciati<br />
in fondo al cuore.<br />
Volerò,<br />
come una rondine che cerca<br />
in qualche parte del cielo,<br />
in ogni spazio di luce<br />
la sua veloce eternità.<br />
Rossano Di Palma<br />
L’AGGUATO ALLE ILLUSIONI<br />
Non ho più<br />
archi né frecce.<br />
L’agguato alle illusioni<br />
è caduto<br />
nell’impronta<br />
dell’araba fenice.<br />
NA TAZZA DI CAFFÈ<br />
Annalisa Barletta<br />
A la matine, appena apre l’ucchie,<br />
subite nu pinzire ti ve ‘nmente,<br />
tutti l’aspettame veramente,<br />
chissà si è pronte lu caffè.<br />
Arricciche lu nase pi sintì l’addore,<br />
arguirdi la porte e vidi lu caffè,<br />
li mitte mmocche, li pruve nu’ccone,<br />
ma quande bbone, penze tra di te.<br />
Ma chi è stu caffè,<br />
na pirsone importante,<br />
na cosa di valore<br />
a na fammene interessante?<br />
Nu poche d’acqua nire,<br />
magari bullente,<br />
adduggite nghi caccose<br />
ma piace a tutta la gente.<br />
Li mitte mmocche,<br />
li bive nchi du tre sursate,<br />
ti prufume lu palate,<br />
ti da pure na svigliate.<br />
Ti apre l’ucchie,<br />
ti smove lu core,<br />
ti sveglie lu cirvelle<br />
e ti pare che lu monne è già chiu belle.<br />
GUARDO<br />
Mario Mazzone<br />
Guardo e l’occhio non è che vede<br />
tra l’anima e le cose.<br />
Ma davanti alla bellezza,<br />
Il velo si squarcia e<br />
l’anima stessa riesce a vedere.<br />
Pura, nitida e limpida,<br />
la forza prende forma,<br />
il disegno diventa scultura,<br />
prendo la vita e fondo l’aria.<br />
Guardo, è vedo ciò che<br />
avrei sempre voluto vedere.<br />
La vita che rincorre la vita,<br />
non è sulla strada di niente<br />
e non porta a niente.<br />
Crudo amor che fra noi,<br />
dispensi gioia e dolore,<br />
metti l’assenzio del tempo<br />
fra il disappunto<br />
di sentirsi sempre legati.<br />
Insomma: amore ti amo<br />
per dirti che tutto è più sopportabile.<br />
Laura Maggio<br />
VIAGGIO<br />
<strong>Da</strong>re una nota<br />
di una melodia d’amore<br />
che scivola<br />
silenziosa e luminosa<br />
sull’onda di un mare infi nito.<br />
La crisalide si schiude<br />
e mille colori danzano<br />
disegnando<br />
sul pelo dell’acqua argentata<br />
mille immagini.<br />
E la vita va…<br />
Tra il su e il giù<br />
tra il bello e il brutto<br />
tra la gioia e il dolore<br />
e si dischiude la bolla di sale<br />
che inaridiva il mio cuore<br />
e mille note<br />
compongono una melodia<br />
che porta dolcemente<br />
sulla sponda di una terra<br />
tutta da scoprire.<br />
RIMANI<br />
Rimani<br />
sul tavolo senza linee<br />
dei bizzarri incantesimi<br />
in mezzo a terracottei<br />
incredule<br />
di fumo<br />
e giostre di perché<br />
come calice senza stelo<br />
con vuoto a rendere<br />
LA PIANTA DEI LILLÀ<br />
La pianta dei lillà<br />
pensosa di domani<br />
tace<br />
il profumo.<br />
Guardo<br />
il sole d’ombra<br />
sibila la vecchia innocenza<br />
Maria Grazia Di Biase<br />
VIALE DELLA MARINA<br />
Annalisa Barletta<br />
Annalisa Barletta<br />
Non vedo più il gregge<br />
nel verde pascolo<br />
ove sovente sentivo<br />
belar gli armenti.<br />
Rimane solo il brontolio<br />
del mare e il fragore<br />
delle onde contro la scogliera.<br />
Riecheggia nel folto canneto<br />
dell’argine erto il fi schio dello storno,<br />
mentre in cielo si ammucchia<br />
e si dissolve, lo stormo…<br />
con acrobatico volo.<br />
Maestoso emerge dalla nebbia<br />
ad ovest il corno grande,<br />
mentre nubi minacciose<br />
appaiono all’orizzonte.<br />
Presto piovera’…<br />
Ede /90<br />
ISPIRAZIONE<br />
Presto! Un pezzo di carta<br />
ed una penna<br />
per salvare me stessa<br />
dall’impeto delle idee.<br />
Aspettate! Lasciatemi scrivere<br />
prima che le parole<br />
si uniscano in un meeting<br />
pericoloso per soffocarmi.<br />
Attenzione! Fate passare<br />
il Capolettera per primo,<br />
districatevi vocaboli con calma,<br />
non fatte come l’edera.<br />
Aiuto! Mi manca il respiro,<br />
o globuli nelle vene,<br />
per caso avete sbagliato strada?<br />
Non correte. Inchiostro pensaci tu.<br />
Con dolcezza la brezza marina<br />
coccola i fi ori mattutini,<br />
come le lettere coccolano me<br />
salvandomi con orgoglio da me.<br />
QUEL SORRISO<br />
Alma Xhindole<br />
Chi potrà dimenticare quel sorriso,<br />
che penetrò profondo nel mio cuore.<br />
Io le giurai, ricordo, eterno amore<br />
che illuminò di gioia il suo bel viso.<br />
Nascosta nel suo mondo di bambina,<br />
mi sorrideva sempre, ogni momento,<br />
poi seria, mi lasciava a tradimento<br />
perché dicevo ch’era birichina.<br />
E se passeggiavamo per la via<br />
e le parlavo appassionatamente,<br />
m’interrompeva improvvisamente<br />
poi sorrideva e diventava pia.<br />
Solo poco durò questo mio amore,<br />
non ci capimmo e lasciammo andare.<br />
Fu un sorriso che volli oscurare<br />
così misi a tacere questo cuore.<br />
Se or la incontro, quasi per caso,<br />
mentre la luna in ciel fa capolino,<br />
il suo sorriso par nocca di raso<br />
e d’angelo diventa il suo visino.<br />
Antonio Alfano<br />
Omaggio a Madre Teresa<br />
Volendo rendere omaggio a Madre<br />
Teresa di Calcutta il mese scorso<br />
abbiamo pensato di pubblicare la sua<br />
poesia “Vivi la vita”. Per un errore di<br />
stampa è stato posto in fondo la fi rma<br />
di colei che ce lo aveva inviato e non<br />
dell’autrice. Chiediamo perdono a<br />
Madre Teresa e scusa a tutti i nostri<br />
lettori.<br />
La Redazione
<strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
Nasce ad Atri una nuova Associazione culturale chiamata<br />
“UN SORRISO PER LA VITA”. L’ Associazione<br />
no profi t, nasce con lo scopo di benefi cenza<br />
il 6 aprile 2009, data del terremoto dell’Aquila, da alcuni<br />
membri del comitato “FESTA di SAN GABRIELE”<br />
di Atri Si fa promotrice di varie iniziative per raccogliere<br />
fondi da devolvere per donare semplicemente UN SOR-<br />
RISO PER LA VITA.....<br />
L’Associazione, lo ripetiamo ancora una volta, ha carattere<br />
volontario e non ha scopo di lucro, ma il suo unico scopo,<br />
è quello di promuovere e valorizzare la cultura, favorendo<br />
lo sviluppo tra i soci e tra i cittadini di iniziative destinate<br />
all’informazione circa le problematiche della vita umana, al<br />
miglioramento del rapporto con le istituzioni, alla sensibilizzazione<br />
verso le tematiche sociali di maggiore interesse,<br />
alla diffusione di informazione, tramite l’utilizzo di tutti i<br />
mezzi di informazione possibili ed anche eventualmente attraverso<br />
un proprio organo di stampa. Al centro dell’attività<br />
dell’Associazione si pongono lo studio, la ricerca, il dibattito,<br />
le iniziative editoriali, le iniziative utili ad un profi cuo<br />
rapporto con il mondo delle istituzione amministrative (Comune,<br />
Provincia, Regione, Stato, Unione Europea ecc…), la<br />
formazione e l’aggiornamento culturale ed ambientale nei<br />
settori dell’economia, dei diritti sociali e delle problematiche<br />
in genere d’interesse sociale, anche in ambito sanitario. A titolo<br />
informativo e non tassativo. l’Associazione svolgerà le<br />
seguenti attività:<br />
a) attività culturali: seminari, incontri di studio, convegni,<br />
congressi, conferenze, dibattiti, mostre, inchieste, proiezione<br />
di fi lm e documentari culturali e comunque di interesse<br />
per i soci, attività di sensibilizzazione alle problematiche dei<br />
giovani e delle donne, i quali peraltro avranno ampio spazio<br />
all’interno dell’Associazione;<br />
b) attività ambientali e artistiche: studi ed iniziative per la<br />
tutela dei beni ambientali, architettonici, artistici e storici, e<br />
per la valorizzazione delle tradizione culturali del territorio;<br />
c) attività associative: incontri, manifestazioni tra i soci<br />
in occasione di ricorrenze, organizzazione di manifestazioni<br />
rivolte alla collettività in occasione delle festività, ed altro;<br />
d) attività editoriale: pubblicazione di una rivista cartacea<br />
e web, pubblicazione di atti di convegni, di seminari, di studi<br />
e di ricerche;<br />
e) attività musicali: corsi di insegnamento e manifestazioni<br />
musicali;<br />
f) attività sportive: promozione dello sport tra i giovani<br />
con manifestazioni, tornei e gare agonistiche;<br />
g) promozione tra i giovani: della cultura ispirata alla<br />
libertà in ogni sua forma, alla democrazia e al rispetto delle<br />
differenze, alla solidarietà ed alla lealtà nei rapporti umani,<br />
alla responsabilità ed al rispetto della legalità;<br />
h) organizzazione della vita associativa come esperienza<br />
comunitaria, al fi ne di favorire la maturazione e la consapevolezza<br />
della personalità nel rispetto degli altri;<br />
i) educare all’impegno sociale, civile e alle partecipazione<br />
e alle conoscenze culturali;<br />
j) svolgimento di attività sportive, ricreative, sociali, didattiche<br />
ambientali, culturali, turistiche, agricole, artigianali,<br />
artistiche e di formazione professionale.<br />
Per il raggiungimento di date fi nalità, l’Associazione può collaborare<br />
o aderire a qualsiasi ente pubblico o privato locale,<br />
nazionale o internazionale nonché collaborare con organismi,<br />
partiti, circoli, movimenti o associazioni coi quali ritenga utile<br />
avere collegamenti.<br />
La 2°edizione del festival della solidarietà<br />
L’Associazione culturale<br />
“Un sorriso per la Vita”<br />
Il ricavato degli eventi del programma per l’anno <strong>2010</strong> andranno in benefi cienza. Saranno devoluti<br />
a favore del recupero architettonico del monastero di S.CHIARA a Paganica (AQ) distrutto dal<br />
sisma del 6 aprile 2009 e l’acquisto di un’ambulanza a favore della C.R.I. di ATRI<br />
L’Associazione può ricevere contributi e sovvenzioni e stipulare<br />
contratti di qualsiasi natura con l’Unione Europea, Enti<br />
Statali, Regioni ed Enti Locali o chiunque sia interessato allo<br />
sviluppo dell’attività dell’Associazione.<br />
L’Associazione può, inoltre, compiere tutte le operazioni<br />
bancarie, fi dejussorie, avalli cambiari e garanzie a favore<br />
di terzi, contrarre mutui e ipoteche, purché compatibili con<br />
l’oggetto sociale.<br />
Saranno tantissime le iniziative che L’Associazione organizzerà<br />
per L’Estate <strong>2010</strong> e non solo, qui’ di seguito tutto il programma<br />
delle manifestazioni:<br />
PROGRAMMA MANIFESTAZIONI ESTIVE<br />
ANNO <strong>2010</strong><br />
6 LUGLIO <strong>2010</strong> P.ZZA DUCHI D’ACQUAVIVA:<br />
PIERO MAZZOCCHETTI IN CONCERTO<br />
10 LUGLIO <strong>2010</strong> P.ZZA MAMBELLI:<br />
TORNEO DI BURRACO<br />
18 LUGLIO <strong>2010</strong> P.ZZA MAMBELLI:<br />
2° EDIZIONE FESTA DEI BAMBINI CON LA PARTECIPA-<br />
ZIONE DEI RAGAZZI DI RURABILANDIA<br />
ORE 21,00 SAGGIO DI DANZA DELLA PALESTRA SLIM<br />
LINE<br />
24 LUGLIO STADIO COMUNALE DI ATRI:<br />
FIORELLA MANNOIA IN CONCERTO<br />
1 AGOSTO <strong>2010</strong> P.ZZA MAMBELLI:<br />
CONCERTO DI ALCUNI GRUPPI DI GIOVANI DI ATRI<br />
7 AGOSTO <strong>2010</strong> P.ZZA MAMBELLI:<br />
FESTA SOCIALE DEDICATA ALLA 3* ETA’<br />
(PROGRAMMA A PARTE)<br />
20/21/22 AGOSTO FESTA IN ONORE DI SAN GABRIELE<br />
(PROGRAMMA A PARTE)<br />
22/23 SETTEMBRE <strong>2010</strong> FESTA IN ONORE DI SAN PIO<br />
(PROGRAMMA A PARTE)<br />
Per maggiori informazioni:<br />
Presidente CERVONE GAETANO 3293780737<br />
Tesoriere IEZZI BRUNO 3381415022 - Fax: 085 7999346 – mail:<br />
unsorrisoperlavita@unsorrisoperlavita.org<br />
Rosario Di Blasio<br />
rosariodiblasio@libero.it<br />
LE ASSOCIAZIONI<br />
DA LEGGERE<br />
Mensile d’informazione cittadina<br />
a diffusione gratuita<br />
EDITORE<br />
Associazione culturale Onlus<br />
“ZONA FRANCA”<br />
Via Arrigo Rossi, 105<br />
64029 SILVI MARINA (Te)<br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Rosario Di Blasio<br />
DIRETTORE EDITORIALE<br />
Luigi Colantonio<br />
COORDINAMENTO<br />
Luigi Colantonio<br />
31<br />
Zona Franca<br />
cultura<br />
attualità<br />
informazione<br />
politica e sport<br />
Associazione Culturale O.n.l.u.s<br />
Via A. Rossi 105 64029 Silvi Marina (Te) Tel: 339.7067848 fax: 085.932000<br />
REDAZIONE<br />
Direzione Comunicazione<br />
e Relazioni Esterne<br />
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Telefono 339.7067848 - Fax 085.932000<br />
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COMITATO DI REDAZIONE<br />
Luigi Colantonio<br />
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Iezzi Rocco<br />
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Gianpiero Mazzone<br />
REDATTORI<br />
Luigi Colantonio<br />
Elvira Ciabarra<br />
Gianluca Cicchetti<br />
Enrica Colagrande<br />
Roberto Costantini<br />
Michele Di Biase<br />
Rosario Di Blasio<br />
Mauro Di Concetto<br />
Luisa Di Filippo<br />
Rossano Di Palma<br />
Fr. Maurizio Di Paolo<br />
Luciano Leonio<br />
Concezio Leonzi<br />
Roberto Marchione<br />
Fr. Nicola Petrone<br />
Federico Ronca<br />
Mattia Ronca<br />
Leone Spitilli<br />
Enrico Trubiano<br />
Mirko Generoso Vista<br />
FOTOGRAFIE<br />
A cura della redazione<br />
IMPAGINAZIONE<br />
Costantino Coletti - Gianluca Mariani<br />
STAMPA<br />
La Cassandra Edizioni<br />
Via Dell’Artigianato Pineto (TE)<br />
Tel. 085.9463084 Fax 085.9461013<br />
e-mail: info@lacassandra.com<br />
www.lacassandra.com<br />
REGISTRAZIONE<br />
TribunaleTeramo<br />
N° 14/03 del 27/06/03
32 LE ASSOCIAZIONI <strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
Anche quest’anno è stato aggiunto<br />
un altro nodo al già<br />
solido legame costruito con<br />
la Germania nel 2008 dall’Associazione<br />
“Silvi e l’Abruzzo in Europa<br />
con le Fiat 500”. La manifestazione<br />
turistica itinerante ideata e portata<br />
avanti dal dinamico Presidente dell’Associazione<br />
Vincenzo D’Elia, con<br />
la sponsorizzazione dell’Amministrazione<br />
Comunale di Silvi e la collaborazione<br />
di “Fiere Service sas”, è tornata<br />
a Memmingen e dintorni dopo la<br />
puntata dello scorso anno in terra di<br />
Spagna, a Barcellona. Quest’anno i<br />
rappresentanti dell’Amministrazione<br />
Comunale di Silvi, contrariamente<br />
alla colpevole assenza del 2008 in<br />
Germania e del 2009 in Spagna, hanno<br />
partecipato in massa col Sindaco<br />
Gaetano Vallescura, l’Assessore al<br />
Turismo Annapaola Mazzone e---<br />
che hanno allacciato contatti con le<br />
amministrazioni locali tedesche e le<br />
Associazioni turistiche e culturali del<br />
luogo. Alla delegazione si è aggiunto<br />
anche una delegazione del Comune<br />
di Teramo, gemellata con la città di<br />
Memmingen, capitanata dall’Assessore<br />
al Turismo D’Ignazio e per la<br />
parte enogastronomica da Giancarlo<br />
Silvi la Germania<br />
e le mitiche Fiat 500<br />
Cianfl one responsabile della “Fiere<br />
Service sas” di Silvi. In questo <strong>2010</strong><br />
l’iniziativa ha avuto particolare successo<br />
poiché è stata supportata dalla<br />
presenza degli operatori turistici che<br />
oltre presentare ai Tour Operator tedeschi<br />
i loro pacchetti promozionali<br />
hanno offerto anche soggiorni gratuiti<br />
per le vacanze nella nostra città. La<br />
trasferta iniziata lo scorso 27 aprile<br />
con le bisarche che hanno trasportato<br />
le Fiat 500 a Verona è proseguita con<br />
una bellissima passerella nella città di<br />
Giulietta e Romeo e le foto nell’isola<br />
pedonale dell’Arena. <strong>Da</strong> Verona poi<br />
è iniziato il viaggio delle famose Fiat<br />
500 per raggiungere Memmingen attraverso<br />
le città di Trento, Bolzano e<br />
Vipiteno dove la carovana si è fermata<br />
per la cena ed il pernottamento,<br />
non prima di aver visitato la città e le<br />
birrerie locali. Al mattino seguente è<br />
ricominciato il viaggio per Innsbruk<br />
e la meta programmata. Lungo il<br />
percorso i partecipanti hanno potuto<br />
ammirare le incantevoli bellezze delle<br />
dolomiti ed ancora le montagne,<br />
vallate e foreste della Fernpass fi no<br />
a raggiungere la città tedesca di Kepten<br />
dove la popolazione ha seguito<br />
con ammirazione calore e simpatia le<br />
auto con le bandiere italiane e tedesche.<br />
In Markplatz a Memmingen una<br />
rappresentanza delle autorità cittadi-<br />
ne ha accolto la carovana per porgere<br />
il saluto di benvenuto. Il giorno dopo<br />
nel Palazzo del Comune il Sindaco D.<br />
Endres e la Giunta hanno ricevuto gli<br />
amministratori silvaroli e teramani<br />
dai quali è stato illustrato le bellezze<br />
della nostra terra, le meraviglie<br />
dell’arte e la grandezza della nostra<br />
cultura e tradizioni enogastronomiche,<br />
effettuato lo scambio dei doni e<br />
dato corso ai colloqui uffi ciali. Il 30<br />
aprile la carovana si è spostata a Ravensburg<br />
per la visita alla città, l’aperitivo<br />
nel ristorante del connazionale<br />
Giuseppe De Carlo ed il pranzo in una<br />
nota birreria. All’estrazione dei buoni<br />
vacanza offerti dai nostri operatori<br />
hanno collaborato il nostro sindaco<br />
Vallescura, l’assessore al Turismo<br />
Annapaola Mazzone e i rappresentanti<br />
del Comune di Teramo che poi<br />
coinvolti hanno partecipato ai canti<br />
e danze che hanno seguito la parte<br />
istituzionale. Domenica 1° maggio,<br />
con mestizia ma tanta soddisfazione<br />
per l’ottima riuscita della manifestazione<br />
la carovana turistica itinerante<br />
è ripartita per l’Italia con fermata in<br />
Alto Adige a Lagundo per il pranzo<br />
nella famosa birreria Forst e il ricarico<br />
sulle bisarche delle nostre mitiche<br />
500 per il ritorno a Silvi<br />
Luigi Colantonio<br />
Le capitali europee:<br />
Budapest -vienna- Praga<br />
L’ASSOCIAZIONE CULTURALE “ZONA FRANCA”<br />
Come da tradizione consolidata, anche quest’anno sta preparando LA GITA di FINE ESTATE.<br />
Si punterà verso le Capitali Europee: BUDAPEST – VIENNA – PRAGA e la data presumibile sarà verso la fi ne della prima settimana di<br />
Settembre. La durata 8/9 giorni. Saranno inoltre visitati: il LAGO BALATON (il mare magiaro), le città di GRAZ e SALISBURGO e l’AN-<br />
SA del DANUBIO. Non si tralascerà di ammirare alcuni monumenti storici dei Paesi che si visiteranno come: il Parlamento e il Museo<br />
Nazionale a Budapest; gli Appartamenti Imperiali della Principessa Sissi, la Cripta Imperiale e il Castello di Schonbrunn a Vienna;<br />
il Castello di Praga con il Ghetto Ebraico e la Basilica di S. Nicola di Bari. Tutte le visite saranno effettuate con guide in lingua italiana.<br />
Le altre notizie dettagliate sullo sviluppo della gita saranno pubblicate sul numero di Luglio del nostro giornale.<br />
Per informazioni e iscrizioni Prof. FOTI ANGELO tel. 085 9353280<br />
Il Presidente Zona Franca - Luigi Colantonio