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<strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
LA VOCE DELLA CHIESA<br />
Storia di Francesco e del Francescanesimo<br />
Stiamo nel <strong>2010</strong> e non mi sembra che ci siano stati storici che si<br />
siano impegnati a darci qualche nuovo studio sul Francescanesimo.<br />
Sia il Capitolo delle Stuoie dell’anno scorso, sia i vari convegni<br />
celebrati nelle diverse famiglie francescane hanno prodotto diverse<br />
opere, ma, a mio giudizio, è mancata una nuova storia delle singole<br />
famiglie francescane. Il Capitolo delle Stuoie ha pubblicato gli “Atti”<br />
nel settembre 2009; la famiglia Conventuale ha risposto con un’Opera<br />
composta da più mani, dal titolo “La maturità evangelica di Francesco”<br />
a cura di Enzo Fortunato. Lì si ritrova il Carisma, la storia, l’attualità<br />
vissuta e raccontata dai protagonisti del nostro tempo. I Minori hanno<br />
tenuto un convegno a Greccio nei giorni 9-10 maggio 2008 ed hanno<br />
pubblicato gli atti dal Titolo: “Francesco a Roma dal signor Papa”. Dei<br />
Cappuccini non ho avuto notizie di celebrazioni.<br />
Io ho voluto contribuire con un libro che riassume la storia del Francescanesimo<br />
e del Conventualesimo dalle origini ai nostri giorni. Non<br />
è un’opera nata dalla sera al mattino, ma è un lavoro che viene da lontano.<br />
Ha richiesto tempo, meditazione, aggiustamenti e sistemazioni,<br />
letture, controlli e schede.<br />
Ho studiato Francesco e la sua rivoluzione operata nel secolo XIII: la<br />
sua novità consiste nel non aver avuto in mente l’idea di fondare un<br />
Ordine religioso, almeno agli inizi, ma voleva ridonato al mondo intero<br />
il Vangelo e di esso ha fatto l’unica forma di vita per sé e per i suoi<br />
fratelli. Fu vero lievito per la gente del suo tempo perché si inserì pienamente<br />
nel cuore degli uomini della sua generazione. La vita evangelica<br />
vissuta da Francesco diventa norma di vita per i suoi frati, per le sorelle<br />
di Chiara e per i laici che gli chiedono: “Cosa dobbiamo fare per piacere<br />
al Signore?” Come Gesù aveva detto: “Vi ho chiamato amici…”, Francesco<br />
chiama coloro che gli sono donati del Signore “Fratelli”. Nasce<br />
una fraternità guidata dall’umiltà che li pone nella “minorità”. I frati<br />
sono chiamati subito a porsi al servizio della Santa Sede perché ai loro<br />
piedi nudi si aprono tutte le corti, e il potere si inginocchia davanti alla<br />
loro umiltà. Piano piano c’è un certo allontanamento dalla povertà originaria<br />
forse anche perché la Chiesa aveva bisogno di questi religioso<br />
e voleva che non dipendessero da nessuno, neanche economicamente.<br />
Nel quindicesimo secolo nacque l’Osservanza, proprio per riportare<br />
l’Ordine nello spirito delle origini. I frati, molto presto, entrarono nelle<br />
grandi università del tempo per dare il loro contributo nell’insegnamento<br />
ed hanno dimostrato la loro grande sapienza che donavano volentieri<br />
e senza alcuna ricompensa. Tra i frati ci sono stati uomini di grande<br />
spessore fi losofi co e teologico come Bacone, Alessandro d’Hales, Bonaventura,<br />
Duns Scoto, Guglielmo di Ockam, ecc.. Ci fu un grande<br />
matematico come Luca Pacioli. Già sul fi nire del primo secolo del francescanesimo<br />
ci fu un frate che raggiunse la Cattedra di Pietro, Girolamo<br />
Masci che si chiamò Niccolò IV (1288-92). Ci furono frati missionari<br />
che valicarono i confi ni d’Europa ed arrivarono fi no alla Cina come<br />
Giovanni da Montecorvino che fu consacrato primo vescovo di Pechino<br />
nel 1309. Lungo i secoli si sono avuti momenti di splendore in seno all’Ordine<br />
e momenti di appesantimento, ma i frati si sono adoperati per<br />
essere di buon esempio verso il popolo. Tutte le famiglie francescane<br />
sono state preziose davanti al popolo e al Signore, tutte hanno dato<br />
grandi santi, studiosi, missionari, ma i Conventuali avevano costruito<br />
già dai primi secolo del francescanesimo, grandi basiliche e curavano<br />
in esse, in modo egregio, le liturgie, avevano musici rinomati che con i<br />
grandiosi organi deliziavano le folle che vi accorrevano, avevano dotti<br />
predicatori che portavano la parola di Dio al popolo con passione e<br />
fede. Questa famigli avrà anche diversi pontefi ci fi no al 1774, anno nel<br />
quale morì l’ultimi papa francescano Clemente XIV. In questa storia<br />
si parla anche delle soppressioni religiose operate dai protestanti, dai<br />
mussulmani, dalla Chiesa, dalla Rivoluzione francese, da Napoleone,<br />
dallo Stato italiano e da altri stati lungo i secolo, fi no ai nostri giorni.<br />
La famiglia Conventuale, che aveva i suoi conventi nel centro delle città,<br />
è stata più penalizzata degli altri istituti religiosi durante il periodo<br />
delle soppressioni. Dopo momenti di catacombe, durante il secolo XX<br />
ha ripreso il suo cammino e soprattutto per merito del P. Massimiliano<br />
Kolbe e la devozione alla Madonna, sta reggendo anche in campo vocazionale.<br />
Questa storia mi piace perchè racconta la mia famiglia e perché<br />
mi dice che questa famiglia viene da lontano: viene dal vangelo che ha<br />
superato i duemila anni di vita e sta benissimo!<br />
P. Nicola Petrone, “Storia di Francesco e del francescanesimo 1209-<br />
2009”, Silvi Marina <strong>2010</strong>.<br />
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Fra Nicola Petrone