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<strong>Da</strong> leggere - GIUGNO <strong>2010</strong><br />
SALUTE E BENESSERE<br />
Helicobacter Pilory e Ulcera peptica<br />
La gastrite è una patologia molto comune,<br />
una delle sue cause è l’infezione della mucosa<br />
gastrica da parte di un batterio denominato<br />
Helicobacter pylori. L’Helicobacter pilory<br />
è un battero gram negativo a forma di spirale, esso<br />
si trasmette da uomo a uomo attraverso la saliva e<br />
attraverso il contatto orofecale,anche se non sono<br />
escluse cause di infezione esogene .L’Helicobacter<br />
p. ( HP) è stato scoperto negli anni ottanta da un<br />
ricercatore australiano che si occupava di analizzare<br />
le biopsie della mucosa gastrica dei pazienti affetti<br />
da gastrite. L’HP sembra essere la causa della<br />
malattia ulcerosa peptica. Il batterio viene isolato<br />
nel 95% dei soggetti affetti da ulcera gastrica, si<br />
è inoltre osservato che in persone volontarie sane<br />
alle quali è stato inoculato il germe si è sviluppata<br />
A proposito<br />
di…BOTOX<br />
Le emozioni..lasciano il segno. Dopo anni<br />
di sole, di sguardi intensi e fronte corrugata,<br />
ecco la comparsa delle tanto temute<br />
rughe d’espressione. A farne le spese sono soprattutto<br />
la regione frontale, la zona delle sopracciglia<br />
e la zona perioculare.Il Botox è un farmaco usato<br />
molto in questi ultimi tempi in medicina estetica.<br />
E’ formato dalla tossina botulinica tipo A purifi cata,<br />
la cui iniezione in sede sub-dermica determina<br />
il blocco dell’impulso nervoso alla muscolatura.<br />
la gastrite e l’ulcera. Tali studi hanno fatto pensare<br />
proprio al fatto che l’HP sia l’agente causale della<br />
patologia. La colonizzazione di HP avviene nell’epitelio<br />
gastrico e la struttura tipica del batterio<br />
permette l’adesione al tessuto. Il batterio produce<br />
una molecola denominata ureasi che è capace di<br />
creare un ambiente alcalino attraverso l’idrolisi dell’urea<br />
con produzione di ammoniaca che protegge<br />
il batterio dall’attacco dei succhi gastrici prodotti<br />
dallo stomaco. La capacità di idrolizzare l’urea è<br />
stata utilizzata per eseguire la diagnosi di infezione.<br />
Esiste infatti un test denominato “ urea breath test”<br />
che è uno dei test diagnostici più sensibili ed affi -<br />
dabili tuttora in commercio. Viene somministrata<br />
al paziente dell’urea marcata radio attivamente e<br />
si misura la quantità di anidride carbonica emessa<br />
con l’espirazione, l’anidride carbonica è il prodotto<br />
metabolico del batterio in presenza di urea, l’affi -<br />
dabilità di questo test è di circa il 98% per cui è<br />
uno dei test più comuni utilizzati al giorno d’oggi.<br />
Esiste anche una diagnosi sierologica che va a<br />
ricercare sul siero del paziente gli Anticorpi IgG<br />
specifi ci contro il batterio, questo test però risulta<br />
essere obsoleto e poco diagnostico e oggi è poco<br />
usato. Infi ne si può ricercare l’antigene fecale attraverso<br />
l’analisi di un campione di feci, oltre a questi<br />
test laboratoristici che non sono invasivi per la<br />
diagnosi può essere richiesta dal medico anche una<br />
gastroscopia esame questo però abbastanza fastidioso<br />
ed invasivo. I sintomi dell’infezione del batterio<br />
sono bruciore di stomaco ,soprattutto quando<br />
è vuoto, inoltre può verifi carsi nausea e perdita di<br />
appetito. Non sono da escludersi possibili sanguinamenti<br />
dell’ulcera. La terapia per distruggere la<br />
Esso è particolarmente utilizzato per diminuire le<br />
cosiddette “rughe d’espressione”, causate dalla<br />
contrazione della muscolature mimica (sopracciglia,<br />
zampe di gallina, rughe verticali interciliari e<br />
anche nell’iperidrosi) La tossina botulinica è una<br />
sostanza prodotta da un batterio: il Clostridium Botulinum.<br />
Quando viene iniettata determina il blocco<br />
del rilascio dell’ Acetilcolina che a sua volta è la<br />
sostanza che stimola la contrazione muscolare, per<br />
cui il muscolo praticamente si blocca determinando<br />
una paralisi.Le rughe del viso possono essere divise<br />
in due gruppi: quelle derivanti dal foto-invecchiamento,<br />
ossia dall’esposizione alla luce solare,<br />
e quelle causate da anni di contrazione dei muscoli<br />
facciali, le cosiddette rughe d’espressione. Sono<br />
proprio queste ultime su cui agisce la tossina botulinica<br />
di tipo A. Le indicazioni all’uso del Botox<br />
sono quindi:<br />
- Rughe verticali delle labbra<br />
- Rughe interciliari<br />
- Rughe orizzontali della fronte<br />
- Solchi glabellari<br />
- “Zampe di gallina”<br />
- Ringiovanimento del viso (Effetto Lifting)<br />
- Iperidrosi<br />
- Strabismo<br />
- Distonia cervicale<br />
Il trattamento è ambulatoriale; si rimuove dapprima<br />
il trucco, si disinfetta l’area da trattare, si applica il<br />
prodotto mediante un ago molto sottile e si applica<br />
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colonizzazione batterica consta di un mix di due<br />
antibiotici somministrati per almeno due settimane.<br />
Per alleviare i sintomi vengono somministrati<br />
inoltre farmaci anti acido che sono inibitori delle<br />
pompa protonica. Per evitare l’infezione di HP si<br />
raccomanda sempre di lavarsi bene le mani prima<br />
di mangiare e di evitare i cibi poco cotti.<br />
Dott.ssa Colagrande Enrica<br />
Biologa spec.nda patologia clinica<br />
successivamente del ghiaccio. Il tutto per la durata<br />
media di 30 minuti. Il viso dopo il trattamento si<br />
presenta leggermente arrossato, può presentare un<br />
piccolo livido che tende a riassorbirsi in poco tempo.<br />
E’ possibile l’uso di trucco quasi subito mentre<br />
l’esposizione al sole è sconsigliata almeno per 2<br />
settimane. Gli effetti benefi ci del Botox iniziano a<br />
vedersi dopo 4-5 giorni con il rilassamento del muscolo<br />
corrugatore, mentre il trattamento può durare<br />
sino a 3-4 mesi per poi scomparire gradualmente. Il<br />
trattamento con tossina botulinica di tipo A può essere<br />
associato ad altre procedure di ringiovanimento<br />
del viso, come trattamenti esfolianti ( peeling<br />
chimici), laser resurfacing, fi ller (Ac. Ialuronico),<br />
biostimolati (Ac. Polilattico), biorivitalizzanti (ac.<br />
Ialuronico fl uido, vitamine e coenzimi.)<br />
Dott. Luciano Leonio<br />
Malattie della Pelle – Medicina Estetica