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Pitagora 1_2006 - Collegio dei Geometri della provincia di Padova

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16 <strong>Pitagora</strong> notiziario del <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> <strong>di</strong> <strong>Padova</strong><br />

febbraio <strong>2006</strong><br />

I proce<strong>di</strong>menti<br />

<strong>di</strong> competenza<br />

degli Uffici Tecnici<br />

dopo che la Legge 15/2005<br />

si è aggiunta<br />

al "Testo unico in materia<br />

e<strong>di</strong>lizia" (1 luglio 2003).<br />

Giuseppe Zocchi,<br />

"Allegoria dell'architettura", 1752.<br />

Va<strong>di</strong>m Vahrameev 1996.<br />

NORMATIVA / PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO<br />

Comunicazione <strong>di</strong> Avvio del Proce<strong>di</strong>mento.<br />

Analizzando i due titoli e<strong>di</strong>lizi principali il Permesso<br />

<strong>di</strong> Costruire e la Denuncia Inizio Attività si può subito<br />

notare come i due proce<strong>di</strong>menti, pur se <strong>di</strong> natura<br />

<strong>di</strong>versa richiedano "l'avvio" con la comunicazione<br />

del Responsabile <strong>di</strong> cui all'Art. 7. L'Art. 20 del<br />

D.P.R. 380/01 relativo al "Permesso <strong>di</strong> Costruire",<br />

richiama esplicitamente tale obbligo nel termine <strong>di</strong><br />

10 giorni. L'avvio del proce<strong>di</strong>mento con i contenuti<br />

previsti dall'Art.8 <strong>della</strong> L.241/90 come mo<strong>di</strong>ficato<br />

dalla L.15/2005, oltre che un obbligo, può però<br />

costituire un utile occasione da parte del responsabile<br />

per illustrare all'istante la sequenza <strong>dei</strong> vari<br />

passaggi ed adempimenti fino al rilascio del provve<strong>di</strong>mento<br />

finale, ma anche delle fasi successive.<br />

Oltre a questo, nella comunicazione <strong>di</strong> avvio del<br />

Permesso <strong>di</strong> Costruire, qualora necessario, vanno<br />

in<strong>di</strong>cate alcune "variabili" del proce<strong>di</strong>mento, come<br />

ad esempio quella introdotta dal comma 8<br />

dell'Art.20 del D.P.R. 380/01, cioè il raddoppio <strong>dei</strong><br />

termini del proce<strong>di</strong>mento in caso <strong>di</strong> progetti complessi<br />

o la necessità <strong>di</strong> acquisizione (sempre entro<br />

il termine <strong>di</strong> conclusione) del parere <strong>della</strong> Commissione<br />

E<strong>di</strong>lizia, qualora previsto dal Regolamento<br />

E<strong>di</strong>lizio. Non è invece specificato dall'Art.23 del<br />

DPR 380/01, l'obbligo <strong>di</strong> comunicazione <strong>di</strong> avvio<br />

del proce<strong>di</strong>mento nel caso <strong>della</strong> DIA che, come si<br />

vedrà in seguito, non richiede nemmeno la comunicazione<br />

<strong>dei</strong> motivi ostativi introdotta dall'Art.10 bis<br />

<strong>della</strong> L.241/90. Trattandosi però comunque <strong>di</strong> un<br />

proce<strong>di</strong>mento, destinato a produrre effetti giuri<strong>di</strong>ci,<br />

per la L.241/90, anche la DIA soggiace all'obbligo<br />

<strong>di</strong> comunicazione dell'avvio, una modalità poco utilizzata<br />

dagli Sportelli Unici per l'E<strong>di</strong>lizia. In questo<br />

secondo caso, trattandosi la DIA <strong>di</strong> titolo e<strong>di</strong>lizio<br />

maturato in silenzio - assenso, l'avvio del proce<strong>di</strong>mento<br />

consente <strong>di</strong> informare in maniera precisa l'utente<br />

sugli obblighi per la sua chiusura, che come<br />

previsto dall'Art.23, consistono nell'inviare una<br />

comunicazione <strong>di</strong> fine lavori ed un certificato <strong>di</strong> collaudo<br />

delle opere asseverato da un professionista<br />

abilitato.<br />

Destinatari <strong>della</strong> comunicazione. L'avvio del<br />

proce<strong>di</strong>mento ai sensi dell'Art.7 <strong>della</strong> L.241/90 deve<br />

essere comunicato "ai soggetti nei confronti <strong>dei</strong> quali<br />

il provve<strong>di</strong>mento finale è destinato a produrre<br />

effetti <strong>di</strong>retti". Inoltre "Ove parimenti non sussistano<br />

le ragioni <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>mento predette, qualora da un<br />

provve<strong>di</strong>mento possa derivare un pregiu<strong>di</strong>zio a soggetti<br />

in<strong>di</strong>viduati o facilmente in<strong>di</strong>viduabili, <strong>di</strong>versi dai<br />

suoi <strong>di</strong>retti destinatari, l'amministrazione è tenuta a<br />

fornire loro, con le stesse modalità, notizia dell'inizio<br />

del proce<strong>di</strong>mento." Questo articolo non è stato<br />

mo<strong>di</strong>ficato dall'intervento <strong>della</strong> L.15/05. È obbligo<br />

invece l'invio <strong>della</strong> comunicazione a soggetti "in<strong>di</strong>viduati"<br />

quali, ad esempio, quelli che per tutelare i<br />

propri interessi, abbiano motivatamente chiesto preventivamente<br />

<strong>di</strong> partecipare al proce<strong>di</strong>mento, anche<br />

in considerazione <strong>di</strong> quanto previsto dall'Art.9.<br />

Sempre per quanto sopra deve essere comunicato<br />

l'avvio del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> Accertamento <strong>di</strong> conformità<br />

ex Art.36 dp.r. 380/01, a coloro che nell'ambito<br />

<strong>di</strong> quanto previsto dal c.3 dell'Art. 27 del Decreto<br />

stesso abbiano denunciato la violazione e<strong>di</strong>lizia.<br />

La comunicazione <strong>dei</strong> motivi ostativi al rilascio<br />

del provve<strong>di</strong>mento. La grande novità <strong>della</strong> L.15/05<br />

è l'introduzione <strong>di</strong> un ulteriore forma <strong>di</strong> garanzia<br />

costituita dalla procedura dell'Art.10 bis <strong>della</strong><br />

241/90. La comunicazione preventiva <strong>dei</strong> "motivi<br />

ostativi" al rilascio <strong>di</strong> un provve<strong>di</strong>mento consente<br />

all'istante, informato dal Responsabile del<br />

Proce<strong>di</strong>mento delle motivazioni che impe<strong>di</strong>scono il<br />

rilascio del provve<strong>di</strong>mento finale, <strong>di</strong> produrre entro<br />

10 giorni osservazioni corredate da eventuali documentazioni.<br />

L'invio <strong>di</strong> tale comunicazione interrompe<br />

i termini <strong>di</strong> conclusione del proce<strong>di</strong>mento che iniziano<br />

nuovamente a decorrere dall'invio delle osservazioni.<br />

È obbligo dare atto del mancato accoglimento<br />

delle osservazioni nel provve<strong>di</strong>mento finale.<br />

Se nella maggioranza <strong>dei</strong> proce<strong>di</strong>menti amministrativi<br />

tale novità consente comunque <strong>di</strong> dare massima<br />

garanzia <strong>di</strong> partecipazione del citta<strong>di</strong>no al proce<strong>di</strong>mento,<br />

nel caso <strong>dei</strong> titoli e<strong>di</strong>lizi l'Art.10 bis ha <strong>di</strong>verse<br />

modalità <strong>di</strong> applicazione.<br />

È interessante ad esempio notare come nel caso<br />

del Permesso <strong>di</strong> Costruire già esiste una possibilità<br />

<strong>di</strong> rimuovere i "motivi ostativi" che impe<strong>di</strong>scono il<br />

rilascio del provve<strong>di</strong>mento ed è costituita dal c.4<br />

dell'Art.20 del D.P.R. 380/01: "4. Il responsabile del<br />

proce<strong>di</strong>mento, qualora ritenga che ai fini del rilascio

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