05.06.2013 Views

Affari di sport, dove il glamour va a braccetto con la ... - TuttOrvieto

Affari di sport, dove il glamour va a braccetto con la ... - TuttOrvieto

Affari di sport, dove il glamour va a braccetto con la ... - TuttOrvieto

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

20<br />

SANTA ROSA<br />

Ali <strong>di</strong> luce,<br />

<strong>la</strong> creazione <strong>di</strong> Raffaele Ascenzi<br />

La Macchina attuale, ideata dal gio<strong>va</strong>ne architetto<br />

viterbese, interpreta <strong>la</strong> storia <strong>di</strong><br />

Viterbo attraverso un <strong>con</strong>nubio tra architettura<br />

romanica e gotica.<br />

Ali <strong>di</strong> luce, nell'idea del suo creatore Raffaele Ascenzi, nasce in<br />

modo nuovo rispetto alle precedenti macchine, non tanto da un<br />

punto <strong>di</strong> vista strutturale, quanto nel<strong>la</strong> sua essenza: forma e significato<br />

si intersecano in un tutt'uno per voler saldare <strong>la</strong> Macchina <strong>di</strong><br />

Santa Rosa al<strong>la</strong> città <strong>di</strong> Viterbo. Scrive Ascenzi: "dal punto <strong>di</strong> vista<br />

i<strong>con</strong>ografico ho cercato <strong>di</strong> dare al progetto dei riferimenti che riuscissero<br />

sinteticamente a definire <strong>il</strong> genius loci <strong>di</strong> Viterbo.<br />

Gli archi, che avvolgono <strong>il</strong> c<strong>il</strong>indro nei tre livelli, sono <strong>di</strong>visi tra loro ed<br />

evidenziano <strong>la</strong> parte ogi<strong>va</strong>le dal resto del<strong>la</strong> struttura a tutto sesto,<br />

dando <strong>la</strong> testimonianza del passaggio dall'architettura romanica a<br />

quel<strong>la</strong> gotica degli or<strong>di</strong>ni men<strong>di</strong>canti. E' una sorta <strong>di</strong> abbraccio che <strong>la</strong><br />

loggia, simbolo del<strong>la</strong> città, compie inizialmente in segno <strong>di</strong> raccoglimento<br />

verso <strong>il</strong> suo interno e che, successi<strong>va</strong>mente, si protrae<br />

all'esterno ricercando un <strong>con</strong>tatto più materiale <strong>con</strong> <strong>la</strong> sua gente".<br />

Al suo passaggio, nelle strette vie <strong>di</strong> Viterbo, si coglie, nelle emozioni<br />

del<strong>la</strong> gente, che Ali <strong>di</strong> Luce ha raggiunto lo scopo d'identificare lo<br />

spettatore <strong>con</strong> <strong>il</strong> tra<strong>sport</strong>o, rendendo un legame più stretto nei suoi<br />

significati più profon<strong>di</strong>. Ogni cosa è stata pensata dall'ideatore affinché<br />

avesse un'attinenza <strong>con</strong> <strong>la</strong> città, <strong>con</strong> <strong>il</strong> senso e <strong>il</strong> significato dell'aspetto<br />

mistico/religioso dell'evento, <strong>con</strong> gli stessi protagonisti del<br />

tra<strong>sport</strong>o: i facchini <strong>di</strong> Santa Rosa. I colori del<strong>la</strong> Macchina, dai riverberi<br />

argentati, richiamano gli antichi metalli preziosi che addobba<strong>va</strong>no<br />

i baldacchini del<strong>la</strong> Santa Viterbese nel passato; gli stessi leoni,<br />

quattro, rappresentano <strong>il</strong> simbolo <strong>di</strong> Viterbo, rive<strong>la</strong>to dalle stesse frasi<br />

poste al<strong>la</strong> base "Non temo paro<strong>la</strong>, sono <strong>il</strong> Leone simbolo <strong>di</strong> Viterbo".<br />

Gli stessi giochi <strong>di</strong> luce, creati <strong>con</strong> 800 candele, creano intorno al tra<strong>sport</strong>o<br />

un'atmosfera partico<strong>la</strong>re, suggesti<strong>va</strong>. A completare l'opera e a<br />

rendere unica 'Ali <strong>di</strong> Luce' c'è l'intuizione <strong>di</strong> Ascenzi <strong>di</strong> creare una<br />

macchina "vi<strong>va</strong>", dotata <strong>di</strong> un movimento meccanico proprio (le ali<br />

che si aprono). Questo rappresenta simbolicamente l'abbraccio del<br />

"campan<strong>il</strong>e che cammina" a tutti i viterbesi. Per <strong>di</strong>r<strong>la</strong> <strong>con</strong> le stesse<br />

parole <strong>di</strong> Ascenzi:" Riflettendo le luci del<strong>la</strong> città ed i suoi abitanti, <strong>la</strong><br />

Macchina s'avvicina al vero corpo del<strong>la</strong> festa <strong>di</strong> santa Rosa, a quell'elemento<br />

<strong>di</strong> corale devozione che é lo scheletro e l'anima del rito<br />

religioso".

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!