Affari di sport, dove il glamour va a braccetto con la ... - TuttOrvieto

di Roberto Pomi
incontro con Salvatore
pomirob@libero.it Regoli è di quelli che ti L’ fulmina.
Siamo andati a Capranica, nello
storico quartier generale della
Juppiter, cercando un personaggio
da raccontare. Abbiamo fatto
domande mirate a fare emergere
una storia individuale, una di
quelle storie che vi raccontiamo
ogni mese. Non ci siamo riusciti.
Il personaggio c'è, indubbiamente.
E' puntellato nello spazio e
nel tempo da alcuni oggetti,
alcuni scatti, a volte traspare per
un istante in un guizzo degli
occhi di questo "omone" che racconta.
Parlare con Salvatore però
non è parlare della sua storia.
C'è dell'altro. E' questo altro a
essere padrone della scena. E'
un pensiero, un'idea del mondo,
un progetto che va oltre quelle
singole spalle per incontrare
altre braccia, altre mani, altre
vite fino a scendere nella strada
e lì condividere il tempo con i
ragazzi, gli extracomunitari, gli
"abilmente diversi"…
Lui era l'uomo della televisione.
Ci era entrato - insieme alla sua
band 'Brasses Connections', un
gruppo di amici che suonavano
divertendosi, - a ventidue anni
con piccoli spazi, poi nel 1990
esplode: va in video su Mediaset
e Rai per trentaquattro/trentacinque
settimane l'anno. Lavora
al fianco di personaggi come
Marco Columbro e Lorella
Cuccarini, Francesco Salvi e Mara
VITERBOMAGAZINE.COM
Venier. E' il motore musicale di
'Bellezze al Bagno', 'Bellezze
sulla Neve' e 'Domenica In'. E'
proprio negli studi di Mara Venier
che incontra don Antonio Mazzi.
E' in quell'anno, il 1993, che a
Capranica - mentre suona a
'Domenica In' - Salvatore e un
gruppo di amici con l'aiuto del
Comune, aprono una scuola di
musica. Sarà l'inizio di quello che
oggi si chiama Juppiter.
Chiediamo a Regoli di posare per
uno scatto. Sappiamo che un po'
tutto quello che lo circonda è
venuto fuori in qualche modo
dalla musica. Il trombone, è questo
l'oggetto magico che ha scritto
e riscritto tante storie.
Chiediamo di fotografarli insieme.
Non c'è una posa plastica.
Dalla stanza in cui ci troviamo
con lui escono le note di 'What a
Salvatore Regoli e Claudio Lippi
Wonderful World', letteralmente:
"che mondo meraviglioso". E'
questo il centro di tutto: l'ottimismo,
il credere che sia possibile
coltivare un mondo meraviglioso
e agire quotidianamente in quella
direzione. "Quando vedo 'le
robe' che facciamo con i ragazzi
sento un ottimismo forte nell'avere
davanti tanti sorrisi che si
accendono, tanto sudore speso
con soddisfazione. Dall'altra
parte c'è però la rabbia. La rabbia
che quello che riusciamo a
costruire sono soltanto isole circondate
da un mondo che guarda
ai miei giovani soltanto come
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