Regolamento formazione delibera n1103.pdf - Asl Bat
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REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
Gli obiettivi hanno valenza tendenzialmente più specifica e sono orientati in senso intraziendale ed<br />
interaziendale. Le attività formative si caratterizzano per il possibile coinvolgimento di più figure<br />
professionali che hanno in comune operatività caratterizzate da una marcata interdipendenza con<br />
una pluralità di settori e servizi. In tal senso gli obiettivi che riguardano aree di conoscenza e<br />
metodologie finalizzate alla programmazione, all’organizzazione, alla gestione delle risorse ed alla<br />
valutazione dei risultati possono essere declinati come segue:<br />
• ottimizzazione delle capacità gestionali delle risorse aziendali, ed in particolare delle risorse<br />
umane per la valorizzazione delle competenze e professionalità;<br />
• promozione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro nella sua accezione più ampia<br />
1) di sicurezza ambientale 2) personale e dell’utenza;<br />
• sviluppo delle attitudini e delle capacità di negoziazione;<br />
• promozione dell’ottica della progettazione e gestione degli strumenti della programmazione;<br />
• definizione di strategie e conduzione per obiettivi;<br />
• promozione e miglioramento delle competenze valutative dei processi e dei risultati;<br />
• supporto alla diffusione del governo clinico;<br />
• supporto alla diffusione della gestione del rischio (R.M.);<br />
• supporto per l’accesso alle prestazioni da parte degli Utenti.<br />
3. Ambito tecnico -scientifico<br />
Gli obiettivi hanno valenza eminentemente professionale e sono orientati al rafforzamento delle<br />
connotazioni dei vari ruoli professionali tramite l’aggiornamento delle conoscenze, competenze ed<br />
abilità fondate sulle prove di efficacia.<br />
Pertanto, possono essere declinati come segue:<br />
• organizzazione e supporto metodologico alla programmazione della <strong>formazione</strong> con<br />
approcci differenziati: dall’autoapprendimento alla <strong>formazione</strong> che coinvolge gruppi<br />
multiprofessionali;<br />
• realizzazione, applicazione e valutazione di linee - guida, protocolli e procedure;<br />
• promozione delle metodologie di miglioramento continuo della qualità;<br />
• valorizzazione del ruolo professionale specificatamente applicata al contesto pubblico<br />
tramite l’enfatizzazione del rilievo dell’acquisizione delle innovazioni tecnico-scientifiche e<br />
dell’utilizzo delle tecnologie di trattamento trasferimento ed elaborazione dei dati.<br />
Articolo 2<br />
La <strong>formazione</strong> continua<br />
Il sistema denominato Educazione Continua in Medicina (E.C.M.) definisce un complesso di<br />
programmazione ed organizzazione della <strong>formazione</strong> controllato e deputato al mantenimento di<br />
livelli adeguati di competenza e professionalità degli operatori sanitari relativamente allo sviluppo<br />
delle conoscenze ed ai bisogni di salute.<br />
I riferimenti normativi sono contenuti nell’art.16 bis e segg. del Decreto legislativo del 30.121992 n<br />
502/’e successive modificazioni ed integrazioni. L’articolo 16-ter del citato D.lgs.vo 502/’92 e<br />
l’accordo Stato Regioni del 20/12/2001 stabiliscono inoltre, la possibilità che le singole Regioni<br />
organizzino sistemi propri finalizzati all’implementazione di programmi orientati verso obiettivi<br />
formativi di specifica valenza regionale, provvedendo anche all’accreditamento delle attività<br />
formative, nel rispetto delle indicazioni fornite dalla commissione nazionale. Nello specifico, la<br />
Regione Puglia ha provveduto a fornire indicazione alle Aziende Sanitarie, soprattutto attraverso il<br />
<strong>Regolamento</strong> Regionale n. 3/2005 “Requisiti per l’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture<br />
sanitarie”, nell’ambito del quale ha previsto, quale requisito organizzativo, l’esistenza di una<br />
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