Regolamento formazione delibera n1103.pdf - Asl Bat
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REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
Premessa<br />
La Formazione Permanente:<br />
la via per la crescita professionale e l’ integrazione culturale<br />
L’Azienda riconosce il diritto di tutti i dipendenti alla <strong>formazione</strong> ed all’aggiornamento, individuati<br />
come fondamentali strumenti per la crescita professionale, e focalizza il proprio intervento sullo<br />
sviluppo di abilità, competenze e riflessioni necessarie ai professionisti perché mettano in atto<br />
comportamenti adeguati a rispondere alle domande di salute e ad affrontare problemi in<br />
organizzazioni sanitarie in continuo movimento e di ampia complessità.<br />
Infatti ai professionisti inseriti nelle organizzazioni si chiede sempre più una legittimazione del<br />
sapere, da intendersi come una maggior capacità di “imparare ad imparare”, per meglio rispondere<br />
ai processi di cambiamento non sempre prevedibili e per incrementare la qualità dei servizi.<br />
Indipendentemente dalla tipologia, al lavoro e sul lavoro (Aula, Outdoor, Tirocinio, Corso di Laurea<br />
etc…) la <strong>formazione</strong> contribuisce quindi a costruire la cultura Aziendale che pone al centro<br />
dell’intervento sanitario il cittadino con i suoi bisogni ed aspettative, e si concretizza nel<br />
miglioramento continuo della qualità delle prestazioni erogate, nell’efficacia ed efficienza in termini<br />
di salute della popolazione.<br />
Coerentemente con quanto dichiarato sopra, la politica del Servizio Formazione (S.F) si concretizza<br />
nella:<br />
• valorizzazione, responsabilizzazione e coinvolgimento più ampio possibile di tutto il<br />
personale, quale risorsa umana e professionale indispensabile al graduale sviluppo<br />
dell’Azienda;<br />
• elaborazione di piani e programmi formativi e di aggiornamento in relazione allo sviluppo<br />
professionale e alle innovazioni organizzative;<br />
• implementazione di sinergie con le università ed altre istituzioni formative per la <strong>formazione</strong><br />
di base dei futuri professionisti sanitari.<br />
Articolo 1<br />
Orientamenti e strategie generali<br />
Relativamente agli indirizzi richiamati in premessa, si individuano gli obiettivi specifici utili per<br />
ottenere il miglioramento delle competenze corrispondenti.<br />
1. Ambito culturale- relazionale:<br />
• sviluppo della cultura di servizio pubblico;<br />
• promozione del senso di appartenenza al servizio pubblico e valorizzazione delle relative<br />
specificità;<br />
• promozione e sviluppo della dimensione collaborativa fra i diversi operatori;<br />
• valorizzazione del rapporto operatori-cittadini in funzione dei principi di equità, trasparenza<br />
e partecipazione;<br />
• enfatizzazione del diritto alla privacy e problematiche collegate al segreto professionale;<br />
• gestione delle dinamiche relazionali, in particolare nelle situazioni conflittuali.<br />
2. Ambito gestionale - organizzativo<br />
1
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
Gli obiettivi hanno valenza tendenzialmente più specifica e sono orientati in senso intraziendale ed<br />
interaziendale. Le attività formative si caratterizzano per il possibile coinvolgimento di più figure<br />
professionali che hanno in comune operatività caratterizzate da una marcata interdipendenza con<br />
una pluralità di settori e servizi. In tal senso gli obiettivi che riguardano aree di conoscenza e<br />
metodologie finalizzate alla programmazione, all’organizzazione, alla gestione delle risorse ed alla<br />
valutazione dei risultati possono essere declinati come segue:<br />
• ottimizzazione delle capacità gestionali delle risorse aziendali, ed in particolare delle risorse<br />
umane per la valorizzazione delle competenze e professionalità;<br />
• promozione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro nella sua accezione più ampia<br />
1) di sicurezza ambientale 2) personale e dell’utenza;<br />
• sviluppo delle attitudini e delle capacità di negoziazione;<br />
• promozione dell’ottica della progettazione e gestione degli strumenti della programmazione;<br />
• definizione di strategie e conduzione per obiettivi;<br />
• promozione e miglioramento delle competenze valutative dei processi e dei risultati;<br />
• supporto alla diffusione del governo clinico;<br />
• supporto alla diffusione della gestione del rischio (R.M.);<br />
• supporto per l’accesso alle prestazioni da parte degli Utenti.<br />
3. Ambito tecnico -scientifico<br />
Gli obiettivi hanno valenza eminentemente professionale e sono orientati al rafforzamento delle<br />
connotazioni dei vari ruoli professionali tramite l’aggiornamento delle conoscenze, competenze ed<br />
abilità fondate sulle prove di efficacia.<br />
Pertanto, possono essere declinati come segue:<br />
• organizzazione e supporto metodologico alla programmazione della <strong>formazione</strong> con<br />
approcci differenziati: dall’autoapprendimento alla <strong>formazione</strong> che coinvolge gruppi<br />
multiprofessionali;<br />
• realizzazione, applicazione e valutazione di linee - guida, protocolli e procedure;<br />
• promozione delle metodologie di miglioramento continuo della qualità;<br />
• valorizzazione del ruolo professionale specificatamente applicata al contesto pubblico<br />
tramite l’enfatizzazione del rilievo dell’acquisizione delle innovazioni tecnico-scientifiche e<br />
dell’utilizzo delle tecnologie di trattamento trasferimento ed elaborazione dei dati.<br />
Articolo 2<br />
La <strong>formazione</strong> continua<br />
Il sistema denominato Educazione Continua in Medicina (E.C.M.) definisce un complesso di<br />
programmazione ed organizzazione della <strong>formazione</strong> controllato e deputato al mantenimento di<br />
livelli adeguati di competenza e professionalità degli operatori sanitari relativamente allo sviluppo<br />
delle conoscenze ed ai bisogni di salute.<br />
I riferimenti normativi sono contenuti nell’art.16 bis e segg. del Decreto legislativo del 30.121992 n<br />
502/’e successive modificazioni ed integrazioni. L’articolo 16-ter del citato D.lgs.vo 502/’92 e<br />
l’accordo Stato Regioni del 20/12/2001 stabiliscono inoltre, la possibilità che le singole Regioni<br />
organizzino sistemi propri finalizzati all’implementazione di programmi orientati verso obiettivi<br />
formativi di specifica valenza regionale, provvedendo anche all’accreditamento delle attività<br />
formative, nel rispetto delle indicazioni fornite dalla commissione nazionale. Nello specifico, la<br />
Regione Puglia ha provveduto a fornire indicazione alle Aziende Sanitarie, soprattutto attraverso il<br />
<strong>Regolamento</strong> Regionale n. 3/2005 “Requisiti per l’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture<br />
sanitarie”, nell’ambito del quale ha previsto, quale requisito organizzativo, l’esistenza di una<br />
2
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
specifica struttura aziendale dedicata allo sviluppo della <strong>formazione</strong>, denominata “Ufficio<br />
Formazione”.<br />
I coesistenti sistemi nazionale e regionale si riconoscono sulla base di relazioni di reciprocità che<br />
valicano i crediti acquisiti in entrambi gli ambiti. Il sistema nazionale prevede un “grading” annuale<br />
crescente di crediti da acquisire nel quinquennio 2002 –2006 compreso tra i 10 crediti per l’anno<br />
2002 e 30 crediti per l’anno 2006.<br />
La E.C.M., quindi, si fonda sulla valutazione della qualità dei progetti e dell’attività formative<br />
espresse come volumi di crediti acquisibili da parte dei singoli fruitori. I criteri impiegati nella<br />
valutazione sono costituiti da:<br />
• coerenza del progetto agli obiettivi specificati;<br />
• metodologie formative impiegate;<br />
• contenuti;<br />
• metodi valutativi dell’apprendimento;<br />
• curricula dei docenti;<br />
• caratteristiche del provider;<br />
• qualità della documentazione scientifica e bibliografica.<br />
• Verifica degli indicatori di impatto.<br />
Il programma E.C.M. riguarda tutto il personale appartenente alle professioni sanitarie che opera in<br />
regime di dipendenza o di libera professione nell’ambito delle strutture sanitarie pubbliche e<br />
private.<br />
Sono esclusi dall’obbligo dell’acquisizione dei crediti tutti coloro che frequentano in Italia o<br />
all’estero corsi di <strong>formazione</strong> specifica in medicina generale, dottorato di ricerca, laurea<br />
specialistica, master, <strong>formazione</strong> complementare per tutto il periodo di <strong>formazione</strong> oltre ai soggetti<br />
esonerati per legge.<br />
Per gli eventi formativi programmati, realizzati e partecipati in ambito aziendale, il Servizio<br />
Formazione, anche attraverso la Rete dei Referenti per la Formazione, provvede a formulare la<br />
richiesta di accreditamento e la registrazione del punteggio acquisito nell’ambito dell’anagrafe<br />
formativa.<br />
Articolo 3<br />
Tipi di <strong>formazione</strong><br />
A-FORMAZIONE SUL LAVORO E AL LAVORO<br />
La <strong>formazione</strong> sul lavoro si pone obiettivi diversificati con la finalità di:<br />
• contribuire al raggiungimento degli obiettivi aziendali, con particolare riferimento alla<br />
crescita e sviluppo delle professionalità presenti in azienda;<br />
• facilitare approcci multiprofessionali nella gestione dei percorsi assistenziali;<br />
• favorire l’integrazione inter-intraziendale, per potenziare ed ottimizzare i percorsi;<br />
• sostenere lo sviluppo di comportamenti professionali in grado di diminuire il rischio<br />
professionale e favorire l’individuazione e l’adozione di buone pratiche;<br />
• sviluppare percorsi di empowerment individuali ed organizzativi;<br />
• creare un clima culturale favorevole al cambiamento e all’innovazione.<br />
La <strong>formazione</strong> al lavoro si pone obiettivi finalizzati a:<br />
3
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
• fornire una <strong>formazione</strong> professionalizzante per rispondere alle esigenze di personale<br />
qualificato in ambito sanitario (es. Corsi di Laurea e Master in Infermieristica, OTA);<br />
• fornire le competenze e conoscenze necessarie per adeguare il ruolo dei propri dipendenti a<br />
nuove figure professionali (riqualifica OSS ..);<br />
• fornire esperienze di apprendimento protette e guidate effettuate, in contesti lavorativi reali,<br />
finalizzate ad un’adeguata <strong>formazione</strong> professionale (percorsi di tirocinio per tutti i profili<br />
professionali).<br />
B-AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE<br />
Se la <strong>formazione</strong> tende a sviluppare la capacità di gestire situazioni nuove e crea nuove abilità,<br />
l'aggiornamento professionale tende a consolidare e/o sviluppare abilità già definite, sia attraverso<br />
strumenti didattici sia attraverso l'esperienza operativa (es.: stage).<br />
In particolare:<br />
• l'aggiornamento attiene più alla tras<strong>formazione</strong> specifica: fornisce conoscenze e abilità<br />
esprimibili in metodi, nozioni, procedure, regole, ecc. che consentono di qualificare la<br />
specificità tecnico – professionale;<br />
• la <strong>formazione</strong> attiene più alle trasformazioni generali: favorisce l'interpretazione di<br />
fenomeni complessi, lo sviluppo di capacità (relazionali, di gestione di imprevisti ecc.) e di<br />
atteggiamenti coerenti con la cultura e i valori dell'Azienda.<br />
Il prodotto delle attività di aggiornamento e <strong>formazione</strong> è la professionalità, sia come dato<br />
collettivo/organizzativo sia come dato individuale.<br />
Un secondo chiarimento riguarda che cosa si deve intendere per aggiornamento obbligatorio ed<br />
aggiornamento facoltativo, materia regolata dai Contratti Collettivi Nazionali del Comparto Sanità<br />
nel quadro della strategia aziendale.<br />
C-FORMAZIONE SUL LAVORO<br />
La <strong>formazione</strong> sul lavoro si articola in <strong>formazione</strong> e aggiornamento obbligatorio o facoltativo.<br />
La <strong>formazione</strong> e aggiornamento obbligatorio interno o esterno è quell’attività che rientra nella<br />
<strong>formazione</strong> permanente, orientata sia all’acquisizione di nuove conoscenze tecnico/culturali o<br />
all’affinamento di conoscenze già possedute, che all’acquisizione di competenze<br />
organizzative/gestionali/relazionali che consentano una maggiore qualità e appropriatezza delle<br />
prestazioni professionali. La <strong>formazione</strong> e aggiornamento obbligatorio riguarda tutte le iniziative<br />
approvate nel percorso budget e costituisce il Piano annuale della Formazione (PAF).<br />
La <strong>formazione</strong> e aggiornamento facoltativo, pur avendo un’importanza per la crescita professionale,<br />
non viene considerata strategica e prioritaria, quindi non rientra nel PAF ma si integra con il PAF<br />
per l’esercizio e le procedure di riconoscimento e di autorizzazione.<br />
Iniziative interne<br />
Si riferiscono alla partecipazione del personale dipendente ad iniziative di<br />
<strong>formazione</strong>/aggiornamento approvate nel PAF, organizzate all’interno dell’Azienda.<br />
Possono interessare operatori di una singola struttura organizzativa, oppure di più strutture, fino a<br />
coinvolgere operatori di tutta l'Azienda (iniziative trasversali). Devono essere prevalentemente in<br />
linea con l’attività professionale svolta ed avere una ricaduta sulla struttura organizzativa di<br />
appartenenza.<br />
Vanno considerate nelle iniziative interne anche le attività di addestramento previste per il<br />
personale di nuova assunzione e per il personale che deve sviluppare nuove funzioni.<br />
4
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
Le iniziative interne si articolano nelle seguenti tipologie:<br />
• Iniziative Residenziali, On Work, Formazione a Distanza (FaD).<br />
• Le iniziative residenziali sono organizzate e promosse dalla AUSL prevalentemente in aula<br />
e si articolano in<br />
• Corsi,<br />
• Seminari,<br />
• Convegni.<br />
Iniziative on work<br />
Le iniziative on work sono organizzate prevalentemente nell’ambito lavorativo e coinvolgono<br />
direttamente le strutture/Unità Operative utilizzando le competenze degli operatori e la<br />
metodologia dell’ “apprendere lavorando”.<br />
Le prevalenti tipologie di <strong>formazione</strong> on-work, o “sul campo”, sono:<br />
• Attività di addestramento anche per il personale di prima assunzione<br />
• Partecipazione a commissioni e comitati<br />
• Audit clinico<br />
• Partecipazione a gruppi di miglioramento<br />
• Partecipazione a ricerche.<br />
Iniziative di <strong>formazione</strong> a distanza<br />
Le iniziative di <strong>formazione</strong> a distanza ( FaD) sono iniziative organizzate dall’Azienda in<br />
collaborazione con Enti di ricerca e/o accreditati utilizzando una metodologia didattica informatica<br />
che consente ai professionisti localizzati in sedi diverse di partecipare alle attività formative,<br />
utilizzando modalità interattive.<br />
Iniziative esterne<br />
Si riferiscono alla partecipazione del personale dipendente ad iniziative di<br />
<strong>formazione</strong>/aggiornamento, approvate nel PAF, non organizzate all’interno dell'Azienda, ma da<br />
altre istituzioni formative.<br />
Le iniziative esterne, strettamente connesse all'attività professionale, hanno una ricaduta diretta<br />
sulla struttura organizzativa di appartenenza e si articolano nelle seguenti tipologie: corsi,<br />
workshop, seminari, stage, meeting, convegni, congressi, giornate di studio, master e comandi<br />
finalizzati.<br />
Formazione/aggiornamento facoltativo<br />
La <strong>formazione</strong>/ aggiornamento facoltativo riguarda quelle iniziative di <strong>formazione</strong> e aggiornamento<br />
che non entrano nella pianificazione del PAF in quanto non ritenute prioritarie rispetto alle scelte<br />
strategiche della <strong>formazione</strong> dell'anno in corso, ma per le quali si evidenzi comunque un'utilità per<br />
la crescita professionale.<br />
Articolo 4<br />
L’Organizzazione della Formazione<br />
Il Servizio Formazione, struttura complessa in staff alla Direzione Generale, è deputato<br />
all’organizzazione e funzionamento della <strong>formazione</strong> aziendale. Il modello organizzativo adottato<br />
presuppone che ai compiti di gestione delle attività programmate si affianchino quelli di consulenza<br />
e supporto alle varie articolazioni aziendali in materia di aggiornamento e <strong>formazione</strong> del personale,<br />
5
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
nonché di raccordo con la Direzione strategica ai fini della elaborazione delle politiche per la<br />
<strong>formazione</strong> e della definizione delle modalità organizzative e gestionali dell’intero processo<br />
formativo. Tale modello organizzativo ha trovato successivamente conferma nell’ambito del<br />
<strong>Regolamento</strong> Regionale n.3/2005 (“Requisiti per l’autorizzazione e accreditamento delle strutture<br />
sanitarie”).<br />
Il Servizio Formazione si articola in:<br />
Unità Operativa Ufficio per la Formazione Aziendale<br />
• Predispone il Piano Annuale di Formazione in linea con gli obiettivi strategici aziendali<br />
• Predispone applica ed aggiorna il <strong>Regolamento</strong> Aziendale per la Formazione<br />
• Coordina la Rete dei Referenti per la Formazione<br />
• Propone le linee guida per la raccolta dei bisogni formativi<br />
• Propone le linee guida per la formulazione degli obiettivi di <strong>formazione</strong> aziendali<br />
• Supporta la Direzione Generale nell’analisi del fabbisogno formativo<br />
• Propone, progetta, realizza e verifica le iniziative formative di tipo trasversale in<br />
tematiche di interesse generale<br />
• Assicura la realizzazione di una quota di interventi formativi a carattere trasversale, di<br />
interesse generale, finanziati da apposito budget<br />
• Assicura la qualità della progettazione e della realizzazione degli interventi sia attraverso<br />
l’opera di supporto e <strong>formazione</strong> dei Dirigenti e dei Referenti per la <strong>formazione</strong> che<br />
un’apposita opera di valutazione<br />
• Attua una consulenza ai Direttori di Struttura, ai Referenti della Rete per la Formazione,<br />
agli altri Uffici di Staff per l’analisi del fabbisogno formativo, la progettazione e la<br />
valutazione degli interventi formativi<br />
• Predispone le procedure per i Piani Annuali della <strong>formazione</strong> ed aggiornamento<br />
• Provvede a raccogliere i dati relativi agli interventi formativi effettuati, redigendo una<br />
relazione periodica sulle iniziative effettuate, il raggiungimento degli obiettivi e le<br />
risorse impiegate<br />
• Raccoglie, registra e diffonde i dati utili per il monitoraggio della funzione <strong>formazione</strong><br />
nell’ambito aziendale<br />
• Assicura gli atti amministrativi necessari alla realizzazione degli interventi, in<br />
collaborazione con le strutture periferiche.<br />
• Cura e aggiorna l’albo di formatori<br />
• Assicura il supporto tecnico al funzionamento del Centro Studi<br />
Rete dei Referenti per la <strong>formazione</strong> delle strutture responsabili della <strong>formazione</strong> (Macrostrutture)<br />
Per ogni Macrostruttura: Aree di Gestione, Distretti Socio -Sanitari, Presidi Ospedalieri,<br />
Dipartimenti, Strutture Sovradistrettuali, Uffici di Staff SITRA viene individuato, dai rispettivi<br />
Direttori, un Referente della <strong>formazione</strong>, il cui nominativo va segnalato all’ ufficio <strong>formazione</strong>.<br />
Ai Referenti della <strong>formazione</strong> sono affidati i seguenti compiti:<br />
• supporto ai Direttori delle macrostrutture per l’analisi del fabbisogno formativo, la<br />
costruzione del programma di <strong>formazione</strong> della macrostruttura e per la valutazione dei<br />
risultati conseguiti;<br />
6
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
• avvio e conclusione di tutte le procedure necessarie all’accreditamento degli<br />
eventi/progetti formativi con la supervisione ed il supporto tecnico dell’U.O.<br />
Formazione aziendale ;<br />
• raccordo con l’Unità Operativa Ufficio per la Formazione per la gestione dei Piani<br />
formativi.<br />
E’ evidente, da quanto fin qui espresso, che gli obiettivi della <strong>formazione</strong> potranno essere raggiunti<br />
con il coinvolgimento di tutti i soggetti, ed in particolar modo, dei dirigenti responsabili delle<br />
risorse umane e delle attività di <strong>formazione</strong>.<br />
Articolo 5<br />
Centro Studi<br />
Il Centro Studi per l’aggiornamento e la <strong>formazione</strong> aziendale è una struttura che supporta il<br />
Direttore Generale nella definizione delle politiche per la <strong>formazione</strong>, nonché nella individuazione<br />
delle relative strategie organizzative. Esso è insediato presso la Direzione aziendale e per il suo<br />
funzionamento si avvale delle seguenti figure:<br />
• Direttore Sanitario;<br />
• Direttore Amministrativo;<br />
• Responsabile dell’ ufficio <strong>formazione</strong> funzione di staff Ricerca e Innovazione;<br />
• da tre a cinque figure nominate dal Direttore Generale, quali preferibilmente le persone<br />
interne o esterne all’Azienda, particolarmente valenti nel campo della clinica e/o della<br />
didattica e/o dei processi organizzativi.<br />
Il supporto amministrativo al funzionamento del Centro Studi è assicurato dal Servizio Formazione.<br />
Articolo 6<br />
Il piano annuale della <strong>formazione</strong> (PAF)<br />
Il Programma annuale della Formazione è il prodotto principale della programmazione aziendale;<br />
di norma è in rapporto funzionale con l’analisi del fabbisogno formativo, che precede con cadenza<br />
annuale e triennale e con finalità orientate a temi professionali e gestionali di ampio orizzonte e con<br />
la negoziazione di budget. Tutto il processo ha come finalità prioritarie il superamento delle criticità<br />
organizzative ed il miglioramento dei processi assistenziali tramite il raggiungimento degli obiettivi<br />
di salute.<br />
a) Il Programma annuale dovrà indicare:<br />
1. Obiettivi<br />
2. Azioni programmate<br />
3. Correlazione tra attività formative ed obiettivi<br />
4. Progetti che scaturiscono da contenuti contrattuali.<br />
5. Formazione per i neoassunti<br />
6. Sistemi di valutazione<br />
7. Risorse finanziarie.<br />
b) Quindi, il percorso logico temporale di questa fase propedeutica a tutta l’attività formativa è così<br />
articolato:<br />
7
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
• definizione del Piano Strategico Aziendale Generale da parte della Direzione<br />
Generale;<br />
• concertazione tra le Rappresentanze Sindacali del personale dipendente e la<br />
Direzione Generale sulle linee di indirizzo generale per l’attività di <strong>formazione</strong> ed<br />
aggiornamento; azione analoga è svolta nei confronti del personale convenzionato in<br />
raccordo con i competenti organi regionali;<br />
• rilevazione ed analisi del fabbisogno formativo;<br />
• predisposizione da parte del servizi, reparti, e quindi, dei dipartimenti dei programmi<br />
di aggiornamento professionale;<br />
• predisposizione del PAF da parte dell’ ufficio Formazione e verifica delle proposte<br />
con i Comitati Paritetici;<br />
• sintesi ed integrazione delle proposte emerse, verifica delle congruità con il Piano<br />
Strategico aziendale e con le risorse disponibili, in stretto raccordo con la Direzione<br />
Generale;<br />
• validazione del Piano Annuale di Formazione nel quale vengono specificate le<br />
iniziative di aggiornamento di tipo specialistico curato dalle macrostrutture e le<br />
iniziative di <strong>formazione</strong> generale curate direttamente dall’ ufficio;<br />
• approvazione formale da parte delle Direzione Generale del Piano annuale.<br />
Articolo 7<br />
Fonti di finanziamento<br />
La Direzione Generale definisce annualmente il fondo globale aziendale per la <strong>formazione</strong>, distinto<br />
tra Area di Comparto ed Aree della Dirigenza Medica COSPTA, nonché le linee di indirizzo nel<br />
piano strategico aziendale che si, si ribadisce, deve essere oggetto di consultazione con oo.ss.<br />
I fondi, così definiti, devono essere utilizzati esclusivamente per le aree di pertinenza. Qualora i<br />
progetti comprendono figure professionali di aree differenti, i loro finanziamenti devono essere<br />
integrati da corrispondenti quote economiche provenienti dai rispettivi fondi delle aree di<br />
riferimento.<br />
Tale fondo, al suo interno, comprende:<br />
• il fondo da destinare alle strutture per l’aggiornamento professionale di tipo<br />
specialistico;<br />
• il fondo da destinare all’Ufficio Formazione per la <strong>formazione</strong> generale;<br />
• il fondo di riserva per eventuali esigenze non previste.<br />
Le attività di <strong>formazione</strong> approvate e contenute nel Piano Annuale di Formazione hanno, di norma,<br />
carattere obbligatorio.<br />
Le principali fonti che alimentano il fondo per la Formazione sono:<br />
• lo stanziamento aziendale destinato alla <strong>formazione</strong>;<br />
• i fondi regionali finalizzati;<br />
• le risorse derivanti dall’applicazione dei CC.CC.NN.LL. in relazione alla libera<br />
professione intramuraria;<br />
• la quota parte degli introiti derivanti dai partecipanti esterni alle attività formative<br />
aziendali;<br />
• i fondi dell’Unione Europea, anche in concorso con altri enti o istituzioni;<br />
8
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
• risparmi derivanti dai processi di riorganizzazione e di esternalizzazione;<br />
• risorse provenienti dall’attività di sponsorizzazione, se congruenti con i valori<br />
aziendali ed approvate dal Comitato Etico.<br />
Le risorse di cui innanzi alimentano:<br />
1) Fondo da destinare alle strutture per l’aggiornamento professionale di tipo specialistico<br />
Il fondo è attribuito alle macrostrutture dell’Azienda in coerenza con quanto previsto dagli accordi<br />
sindacali in materia. I fondi assegnati non utilizzati nell’anno in corso non potranno essere utilizzati<br />
nell’anno successivo, eccetto i casi nei quali vi è stata una programmazione su base pluriennale.<br />
2) Fondo per la <strong>formazione</strong> generale<br />
Il fondo è assegnato all’ ufficio Formazione per la gestione diretta delle attività formative previste<br />
dal Piano Annuale, nonché per l’adozione di tutti i conseguenti provvedimenti (pagamento<br />
compensi, ecc.).<br />
3) Fondo di riserva<br />
Esso è a disposizione della Direzione Generale per il finanziamento di iniziative non previste in fase<br />
di programmazione iniziale. L’utilizzo di risorse economiche viene effettuato direttamente a cura<br />
del Servizio Formazione, che provvede anche a predisporre la <strong>delibera</strong>zione per il pagamento delle<br />
spese.<br />
Con detto fondo possono essere finanziate anche le attività formative non previste dal Piano annuale<br />
che hanno, di norma, carattere di aggiornamento obbligatorio. Tali attività sono soggette a:<br />
• parere preventivo del Responsabile dell’Unità Operativa di appartenenza;<br />
• autorizzazione del Direttore Sanitario per i dipendenti del ruolo sanitario;<br />
• autorizzazione del Direttore Amministrativo per i dipendenti del ruolo amministrativo,<br />
tecnico e professionale.<br />
L’impegno finanziario dell’Azienda è previsto solo nel caso in cui l’iniziativa formativa sia ritenuta<br />
strategica da parte della Direzione Generale.<br />
4) Sponsorizzazioni<br />
La disponibilità di aziende o enti disposti a finanziare la partecipazione del personale aziendale a<br />
corsi, convegni, congressi o altra tipologia di <strong>formazione</strong> deve divenire è sicuramente gradita,<br />
purché avvenga nella massima chiarezza e trasparenza. In tal caso , il dipendente che fruisce della<br />
sponsorizzazione e comunica il suo nominativo alla Direzione Sanitaria e Amministrativa per le<br />
conseguenti determinazioni.<br />
Articolo 8<br />
Il processo formativo<br />
La <strong>formazione</strong> è l’elaborazione di un processo di apprendimento in vario modo e misura "guidato".<br />
Formazione significa intervenire, in maniera finalizzata ed organizzata, sul modo di lavorare e di<br />
essere di un individuo o di gruppi, è per questo che si parla di "processo formativo", proprio ad<br />
indicare un percorso di apprendimento in vario modo guidato e consapevole. L’attività formativa<br />
deve risultare utile e, quindi, pertinente per le tre categorie di utenti, diretti, indiretti e finali: i<br />
partecipanti all’attività formativa, l’Amministrazione ed i cittadini che usufruiscono dei servizi<br />
9
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
dell’Azienda, sono questi ultimi che devono poter riscontrare un miglioramento continuo delle<br />
prestazioni rese.<br />
Il processo formativo è, in linea di massima,individuato in un procedimento articolato in 5 diverse<br />
fasi:<br />
1) Analisi dei bisogni di <strong>formazione</strong> in relazione alle necessità organizzative ed alle<br />
professionalità interessate;<br />
2) Pianificazione degli interventi formativi: definizione delle finalità e degli obiettivi;<br />
3) Progettazione in relazione alle specificità delle situazioni e contesti in cui si privilegia<br />
l'avvio dell'attività formativa (contenuti specifici dell'apprendimento, scelta dei docenti,<br />
metodologie e strumenti didattici, comprensivi delle esercitazioni, simulazioni, ecc, i tempi e<br />
la durata del percorso formativo, predisposizione dei fattori logistici ed organizzativi);<br />
4) Attuazione degli specifici interventi "di aula" (attuazione di quanto progettato, seguendo<br />
l'integrazione dei diversi contributi previsti con apposite competenze di tutoraggio,<br />
eventuale "ritaratura" del percorso formativo anche in base ai problemi riscontrati nella<br />
"gestione d'aula", quali le dinamiche di gruppo verificatesi)<br />
5) Valutazione dei risultati della <strong>formazione</strong> e della ricaduta nell’attività della struttura di<br />
appartenenza (attraverso il confronto con i bisogni e gli obiettivi prefissati e ridefinendo<br />
quindi eventualmente anche il percorso formativo successivo), l’obiettivo, infatti, è la<br />
misurazione del cambiamento apportato dalle attività formative. I risultati della valutazione<br />
confluiscono in una banca dati per essere rielaborati, e per poter così avviare un nuovo ciclo<br />
di programmazione delle attività formative.<br />
Articolo 9<br />
Gestione del processo formativo<br />
ECM<br />
Competenze.<br />
All’U.O. Ufficio Formazione Aziendale, integrata dalla Rete dei Referenti per la <strong>formazione</strong>, dai<br />
Responsabili dei Progetti formativi, dai Referenti Organizzativi (i compiti del Responsabile del<br />
progetto formativo e del Referente organizzativo sono specificati meglio rispettivamente al comma<br />
b e c del presente articolo) compete:<br />
1) Gestione Amministrativa<br />
• formalizzazione dell’incarico di docenza contestualmente all’acquisizione dei curricula<br />
• predisposizione del materiale informativo (programma)<br />
• predisposizione ed invio inviti e convocazioni<br />
• atto di autorizzazione dell’iniziativa<br />
• liquidazione delle spese sostenute (docenze ed altri costi della <strong>formazione</strong>)<br />
• monitoraggio delle risorse destinate<br />
• logistica: in base ai progetti approvati, supporto al referente o responsabile dell’iniziativa<br />
• preparazione attestati di partecipazione e/o di certificazione.<br />
2) Gestione del software per accreditamento ECM.<br />
3) Gestione dei dati:<br />
• Report periodici delle attività svolte<br />
• Anagrafe formativa<br />
• Archivio docenti.<br />
4) Predisposizione degli strumenti valutativi:<br />
10
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
• Foglio raccolta presenze<br />
• Test di valutazione dell’apprendimento<br />
• Scheda di valutazione dei docenti e dell’evento da parte dei discenti.<br />
Non è consentito l’uso di risorse dell’Azienda per quelle attività di <strong>formazione</strong> collettiva che non<br />
siano preventivamente inserite nel Piano di Formazione annuale.<br />
Responsabile del progetto formativo<br />
a) Il Responsabile del progetto formativo è individuato dal Direttore di macrostruttura /uffici di<br />
staff. Egli dirige e presiede l’attività formativa, individua un referente organizzativo il quale fa da<br />
tramite con l’Ufficio Formazione per l’organizzazione e la gestione del corso, presiede l’attività di<br />
segreteria circa la rilevazione delle presenze, la compilazione delle schede da parte dei docenti, la<br />
consegna del materiale e degli attestati.<br />
b) Percorso attuativo – Compiti del Referente Organizzativo<br />
Per ciò che riguarda la <strong>formazione</strong> collettiva, il referente dell’iniziativa, in previsione della sua<br />
attuazione, provvede ad elaborare la progettazione in dettaglio seguendo la seguente griglia:<br />
• Titolo definitivo<br />
• Motivazioni generali<br />
• Modalità di rilevazione del bisogno formativo<br />
• Obiettivi<br />
• Contenuti didattici<br />
• Destinatari<br />
• Durata<br />
• Docenti<br />
• Metodologie didattiche e strumenti<br />
• Verifica e valutazione dei risultati<br />
• Previsione di spesa complessiva<br />
• Target partecipanti.<br />
L’affidamento delle attività di docenza é proposto dal Responsabile del Progetto Formativo, previa<br />
validazione da parte del Centro Studi. Gli incarichi di docenza sono formalizzati dalla Formazione<br />
mediante lettera d’incarico nella quale vengono indicati l’eventuale compenso, oltre alle spese<br />
accessorie (viaggio, alloggio, vitto). A parità di ogni altro criterio, l’incarico di docenza è affidato,<br />
in via prioritaria, al personale dipendente AUSL che abbia credenziali significative di formatore<br />
nell’assegnazione dell’incarico di docenza. La scelta dei docenti deve essere accordata sulla base<br />
dei criteri fissati dal Centro Studi, quali ad esempio:<br />
• competenza sulla materia<br />
• competenza sulla didattica<br />
• corrispondenza tra ruolo professionale e ricaduta nelle diverse attività<br />
• disponibilità ad assumere il ruolo di docente.<br />
Come gia detto, l’U.O. Formazione provvede all’affidamento di incarico di docenza (contatti,<br />
informazioni, acquisizione di documentazione, invio lettera d’incarico) nonché alla successiva<br />
liquidazione dei compensi /spese:<br />
1. per il personale dipendente secondo quanto previsto dal CC.CC.NN.LL della<br />
Dirigenza e del Comparto;<br />
11
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
2. per il personale non dipendente secondo quanto previsto dal D.M. Sanità<br />
01/02/2000, che viene recepito come parametro di riferimento della<br />
<strong>delibera</strong>zione che approva il presente <strong>Regolamento</strong>, fatte salve le direttive<br />
regionali a riguardo.<br />
c) Tutor<br />
Il tutor, se previsto, viene individuato dal Responsabile del progetto. La figura del tutor si inserisce<br />
nei processi di <strong>formazione</strong> dove è prevista attività pratica . Garantisce le attività di apprendimento<br />
manuali, tecniche pratiche e la conduzione di Gruppi di Lavoro e quant’altro previsto dal<br />
<strong>Regolamento</strong> ECM ministeriale. A tutti gli effetti è considerato alla stessa stregua di un docente.<br />
d) Animatori della Formazione ( Medicina Mepe….. e PIS)<br />
Gli Animatori della Formazione, se presenti in Azienda, sono impegnati nelle seguenti fasi del<br />
processo formativo:<br />
• partecipazione all’analisi dei bisogni formativi<br />
• supporto alla progettazione<br />
• supporto alla gestione delle iniziative<br />
• valutazione delle iniziative formative<br />
• analisi dei risultati<br />
• valutazione d’impatto.<br />
La verifica dell’attività formativa<br />
La verifica dell’attività, fase finale del processo formativo, ha carattere obbligatorio. A tal fine gli<br />
strumenti da utilizzare sono scelti dalla singola struttura in funzione del tipo di attività formativa e<br />
della più ampia diffusione all’interno dell’Azienda delle conoscenze e competenze acquisite. Si<br />
indicano alcuni metodi che possono essere utilizzati per l’attività di verifica:<br />
• a fine corso, un questionario per la valutazione dell’apprendimento,<br />
• a fine corso, un questionario per la valutazione del gradimento del corso e dei docenti;<br />
• relazione, a fine corso, da parte del responsabile del progetto formativo, destinata all’Ufficio<br />
Formazione;<br />
• Consegna all’Ufficio Formazione di una copia del materiale didattico;<br />
• Realizzazione di un incontro o dimostrazione pratica nel proprio contesto lavorativo,<br />
coordinato dal responsabile del progetto formativo, per informare i colleghi sui contenuti del<br />
corso e sulle possibili ricadute applicative;<br />
• Relazione sintetica degli argomenti trattati nel corso.<br />
• L’ attività formativa deve essere verificata a distanza attraverso l’osservazione del<br />
cambiamento culturale e professionale.<br />
Articolo 10<br />
Gli istituti connessi<br />
Gli Istituti connessi all’attività di <strong>formazione</strong> ed aggiornamento sono:<br />
1. Permessi retribuiti (personale a tempo indeterminato)<br />
2. Congedi Formativi<br />
3. Diritto alla Studio<br />
4. Ore di Attività non assistenziale per la Dirigenza<br />
5. Comando tecnico –scientifico<br />
12
6. trasferte ( rimborso spese di viaggio )<br />
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
Articolo 11<br />
Le modalità operative<br />
Attività di aggiornamento e <strong>formazione</strong> previste dal PAF<br />
1. Il dipendente deve presentare, di norma, 20 giorni prima dell’iniziativa, domanda di<br />
autorizzazione a partecipare, su apposito modulo, al Dirigente Responsabile dell’Unità<br />
Operativa di appartenenza, il quale provvederà all’invio al Formazione per il controllo<br />
formale.<br />
2. Il dipendente potrà richiedere l’anticipo delle spese preventivate fino ad un massimo del<br />
75% .<br />
3. Le richieste non approvate dal Responsabile dell’U.O. devono essere adeguatamente<br />
motivate, e comunque, inviate al Formazione, che provvederà ad inoltrarle presso il<br />
Centro Studi per il parere definitivo. La motivazione è altresì obbligatoria, anche in<br />
presenza di parere favorevole.<br />
4. Gli Uffici del Personale competente forniranno bimestralmente al Formazione l’elenco<br />
dei provvedimenti di pagamento.<br />
Attività di aggiornamento e <strong>formazione</strong> non previste dal PAF<br />
1. Il dipendente deve presentare, di norma, 20 giorni prima dell’iniziativa, la domanda di<br />
aggiornamento all’U.O. Ufficio Formazione, previo parere del Responsabile dell’U.O. di<br />
appartenenza, su apposito modulo;<br />
2. Il dipendente potrà richiedere l’anticipo delle spese preventivate fino ad un massimo del<br />
75%<br />
3. Le richieste non approvate dal Responsabile dell’U.O. (con idonea motivazione) devono<br />
essere inviate al Servizio Formazione che provvederà ad inoltrarle presso il Centro Studi<br />
per il parere definitivo.<br />
Formazione / Aggiornamento Obbligatoria Interna<br />
Approvato il budget, i Direttori di Macrostruttura adottano le disposizioni per l'attivazione dei<br />
progetti formativi approvati e degli atti per la liquidazione delle relative spese. Il Responsabile<br />
dell’evento formativo, eventualmente coadiuvato dal Referente organizzativo, è colui che deve<br />
coordinare in concreto il percorso formativo e in particolare: individua i partecipanti; i fornitori di<br />
servizi e beni, tra cui i docenti interni o esterni all'Azienda; stende il programma del corso;<br />
predispone la lettera di invito ai partecipanti; verifica la disponibilità delle aule e organizza<br />
l’eventuale accesso alla mensa; raccoglie le presenze utili ai fini del rilascio degli attestati; raccoglie<br />
i dati di chiusura del corso; predispone gli attestati di partecipazione giornaliera.<br />
Docenza.<br />
Il responsabile può richiedere la collaborazione di docenti sia interni sia esterni all'Azienda.<br />
Attestati di presenza dei partecipanti.<br />
L'attestato di partecipazione riportante le ore effettivamente rese per la partecipazione, viene<br />
rilasciato al termine dell'iniziativa formativa a coloro che hanno raggiunto la frequenza minima<br />
13
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
richiesta che corrisponde solitamente all’80% del totale delle ore. In casi particolari può essere<br />
richiesta una percentuale maggiore.<br />
Formazione-aggiornamento obbligatorio esterno.<br />
Il Responsabile dell’Unità Operativa propone al Direttore della Macrostruttura l’autorizzazione del<br />
dipendente a partecipare alle iniziative formative approvate con il relativo rimborso spese.<br />
Il Dipendente:<br />
• presenta al Direttore di Macrostruttura la domanda di <strong>formazione</strong>/aggiornamento corredata<br />
del dettagliato preventivo di spesa;<br />
• può richiedere la corresponsione dell'anticipo del 75% del budget di spesa, di norma 20<br />
giorni prima dell'inizio dell'attività formativa;<br />
• conserva tutti i documenti di spesa in originale;<br />
• al termine dell'iniziativa, entro dieci giorni, presenta un riepilogo dell'attività svolta,<br />
allegando l'attestato di partecipazione in copia e i documenti di spesa in originale. La<br />
documentazione dovrà essere trasmessa all’Ufficio Formazione.<br />
Articolo 12<br />
Disposizioni generali<br />
Quota di iscrizione<br />
La fattura, relativa alla quota d'iscrizione, deve essere sempre intestata a:<br />
Azienda USL BAT/1 di Andria, via Fornaci 201.<br />
Va indicato il Codice Fiscale e la partita IVA.<br />
Nel caso in cui la quota d'iscrizione comprenda le spese di vitto e alloggio, dette spese debbono<br />
essere indicate in modo distinto (iscrizione - alloggio - vitto) nella documentazione. Qualora<br />
l’importo sia superiore a euro 200 (duecento) è opportuno indicare all’Ente formatore che il<br />
pagamento della fattura relativa alle tasse di iscrizione (e vitto e alloggio se compreso) avverrà<br />
tramite l’amministrazione dell’Azienda attraverso le consuete procedure di pagamento dei fornitori.<br />
Qualora l’importo sia inferiore a 200 euro, il pagamento potrà anche avvenire direttamente ad opera<br />
del dipendente.<br />
Mezzi di trasporto<br />
Gli spostamenti prevedono l'utilizzo di qualsiasi mezzo, purché nella scelta risulti il più conveniente<br />
in relazione al rapporto costi / tempi.<br />
1.Treno - Il rimborso delle spese sostenute per i viaggi in ferrovia, o sui piroscafi e sui traghetti nel<br />
limite del costo del biglietto tariffa d’uso e per la classe di diritto stabilita come segue:<br />
per viaggi diurni:<br />
- personale di comparto delle categorie “A” e “B” : 2^ classe;<br />
- personale del comparto delle altre categorie e personale delle Aree dirigenziali: 1^ classe.<br />
per viaggi notturni:<br />
- comparto: vagone letto a due posti;<br />
- dirigenza: vagone letto singolo.<br />
14
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
E’ consentito estendere al personale appartenente alle categorie “A” e “B” le agevolazioni ed i<br />
rimborsi riconosciuti al personale di posizione superiore purché sussistano i seguenti presupposti:<br />
a. che si tratti di dipendente a seguito di personale rivestente la qualifica superiore;<br />
b. che lo stesso dipendente sia chiamato a svolgere compiti di collaborazione.<br />
2 Aereo - Occorre indicare il prezzo cumulativo di andata e ritorno; la categoria è per tutti quella<br />
turistica o economica. L'utilizzo di questo mezzo è consentito, su autorizzazione del Direttore<br />
Amministrativo e/o del Direttore Sanitario, previo parere del Responsabile della struttura, qualora<br />
l'utilizzo di altri mezzi risulti sensibilmente più oneroso in termini di tempo.<br />
3. Mezzo proprio - L'uso del mezzo proprio deve essere preventivamente autorizzato dal Direttore<br />
di U.O. ed è consentito eccezionalmente nei casi in cui l'orario dei servizi pubblici di linea non sia<br />
compatibile con i tempi dell'iniziativa cui si partecipa, o manchino i servizi di linea, ovvero l'uso del<br />
mezzo proprio si evidenzi economicamente più conveniente.<br />
Per la previsione di spesa occorre indicare il numero dei chilometri di distanza tra la sede di lavoro<br />
e la località sede dell'iniziativa formativa. La cifra ottenuta, moltiplicata per il numero dei viaggi<br />
effettuati (es. andata e ritorno), sarà ulteriormente moltiplicata per il valore di 1/5 del prezzo della<br />
benzina super in vigore nel primo giorno di ogni mese presso i distributori AGIP. L'importo<br />
ottenuto sarà rimborsato in aggiunta al prezzo dell'eventuale pedaggio autostradale e spesa di<br />
parcheggio.<br />
L’utilizzo del mezzo proprio, per il quale occorre indicare la targa ed il tipo di marca, richiede<br />
espressamente la dichiarazione da parte del dipendente di esonero dell’Amministrazione di ogni<br />
qualsiasi responsabilità in dipendenza dell’uso del mezzo, ai sensi dell’art. 15 della legge<br />
18.12.1983 n. 836 e successive modificazioni.<br />
4. Mezzi di trasporto pubblici urbani ed extraurbani - Sono rimborsabili solo le corse (andata e<br />
ritorno) relative al trasferimento presso la sistemazione alberghiera o la sede formativa.<br />
5. Taxi - L'uso del taxi è consentito eccezionalmente nei casi in cui l'orario dei servizi pubblici di<br />
linea non sia compatibile con i tempi dell'iniziativa cui si partecipa, o manchino i servizi di linea e<br />
l'uso del taxi si evidenzi economicamente più conveniente; è comunque necessaria, l’autorizzazione<br />
preventiva del Direttore amministrativo e/o del Direttore sanitario, secondo le rispettive<br />
competenze.<br />
Per la distanze comprese tra Km 250 e 600 deve essere concesso un ulteriore giorno di permesso;<br />
per distanze maggiori di Km 600 devono essere concessi ulteriori due giorni di permesso.<br />
Vitto<br />
Se la permanenza fuori della sede di lavoro, comprensiva del tempo relativo ai viaggi, è di durata:<br />
• 8 ore: viene ammessa a rimborso, nel limite di euro 22.26, la spesa di un pasto;<br />
• superiore alle 12 ore: viene ammessa a rimborso, nel limite complessivo di euro 44,26, la<br />
spesa di due pasti; comunque, nel caso in cui venga consumato un solo pasto, il rimborso è<br />
sempre limitato ad euro 22,26.<br />
Per ogni singolo pasto occorre la ricevuta fiscale.<br />
Pernottamento<br />
E' concesso per iniziative di durata superiore a un giorno, quando la località dista dalla sede di<br />
servizio oltre Km 250 o quando non vi siano possibilità pratiche di rientro.<br />
La scelta dell'albergo è così vincolata:<br />
15
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
• per i dipendenti dell'area comparto: albergo tre stelle; albergo a quattro stelle qualora si tratti di<br />
dipendente a seguito dei dirigenti e/o chiamato a svolgere compiti di collaborazione con il<br />
dirigente.<br />
• per i dirigenti: albergo quattro stelle.<br />
Devono essere privilegiati gli alberghi convenzionati con l'Azienda USL il cui elenco è disponibile<br />
presso l’Ufficio Formazione.<br />
Deve sempre essere richiesta la fattura intestata all’Azienda, anche quando paghi direttamente il<br />
dipendente.<br />
La fattura deve riportare la partita IVA dell’Azienda e nella causale il nominativo del dipendente.<br />
Il pagamento, se possibile, dovrà avvenire tramite l’amministrazione attraverso le consuete<br />
procedure di pagamento dei fornitori; qualora gli albergatori non consentissero, è autorizzato il<br />
pagamento del dipendente.<br />
E' previsto il pagamento diretto da parte dell'Azienda delle quote relative all'iscrizione, al<br />
pernottamento alberghiero, eventuali mezzi di trasporto.<br />
Non vengono tenute in considerazione le spese di viaggio se indicate in ricevute cumulative con<br />
altre prestazioni, come spesso accade nelle distinte presentate da agenzie di viaggio, né le spese di<br />
vitto ed alloggio cumulative.<br />
Articolo 13<br />
Comandi finalizzati<br />
Il comando finalizzato costituisce una specifica modalità di <strong>formazione</strong>/aggiornamento con la quale<br />
si compiono studi particolari o si acquisiscono tecniche speciali prestando la normale attività<br />
lavorativa, ovvero qualora l’Azienda ritenga opportuna una riqualificazione professionale<br />
indirizzata ad integrare professionalità fortemente carenti sul mercato del lavoro.<br />
Le eventuali spese per comandi finalizzati vengono rimborsate con le seguenti modalità:<br />
- in Italia: secondo la normativa contrattuale<br />
- all’estero, tento conto delle sottoelencate disposizioni di legge e regolamentari:<br />
a. R.D. 3.06.1926 n. 941<br />
b. L. 06.03.1958 n. 176<br />
c. D.M. 27.08.1998 del Ministero del Tesoro<br />
d. Decreti del 02.04.1999, 30.08.1999, 01.03.2002 del ministero dell’Economia e<br />
delle Finanze<br />
e. Decreto 13.01.2003 del Ministero dell’Economia e delle Finanze.<br />
Il comando può essere retribuito per un periodo non superiore a sei mesi, con modalità diverse a<br />
seconda che si svolga in Italia o all'estero.<br />
Articolo 14<br />
Formazione e aggiornamento facoltativi<br />
Attivazione della Formazione / Aggiornamento facoltativo.<br />
Il Direttore della macrostruttura riceve le domande pervenute dai dipendenti, e visto il parere<br />
motivato del Responsabile dell’U.O, autorizza (il diniego deve comunque essere motivato) lo<br />
svolgimento con le seguenti modalità:<br />
• Area Comparto - l'aggiornamento facoltativo, riservato a personale dipendente con rapporto di<br />
lavoro a tempo indeterminato, è svolto mediante l'utilizzo di permessi retribuiti nella misura di<br />
otto giorni annuali, così come regolamentato dalla normativa contrattuale vigente.<br />
• Area Dirigenziale - l'aggiornamento facoltativo è svolto mediante il ricorso ai seguenti tipi di<br />
16
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
permesso:<br />
a. personale a tempo indeterminato: giorni otto all’anno;<br />
b. personale a tempo indeterminato e/o determinato (con esclusione dei Direttori e dirigenti<br />
di strutture complesse): quattro ore dell’orario settimanale da utilizzarsi di norma con<br />
cadenza settimanale ma, anche per particolari necessità di servizio, può essere cumulata<br />
in ragione di anno; per i dirigenti rimasti a rapporto di lavoro a esaurimento le ore sono<br />
dimezzate e le quattro ore vanno conteggiate per i periodi di effettivo servizio prestato<br />
(vanno però decurtate per le assenze dovute a malattia, infortuni, maternità, aspettative<br />
varie). Per il personale a tempo determinato, stante l’esplicito richiamo della normativa<br />
contrattuale alla compatibilità con le esigenze funzionali della struttura di appartenenza,<br />
si stabilisce che la fruizione delle ore di aggiornamento conformemente allo spirito della<br />
norma, avvenga, di regola, con cadenza mensile o settimanale.<br />
Per la distanze comprese tra Km 250 e 600 può essere concesso un ulteriore giorno di permesso; per<br />
distanze maggiori di Km 600 possono essere concessi due giorni di permesso, e, quindi per i<br />
dirigenti il correlato riconoscimento in ore.<br />
L’eventuale concorso alle spese da parte dell’Azienda, da definirsi in sede di delegazione trattante,<br />
è strettamente subordinato all’effettiva connessione delle iniziative con l’attività di servizio.<br />
Il Dipendente quindi:<br />
• chiede l'autorizzazione<br />
• documenta l'assenza autorizzata, allegando l'attestato di partecipazione in copia.<br />
Modalità operative per l'utilizzo della riserva delle ore (aree dirigenziali)<br />
Utilizzo fuori dall’Azienda:<br />
• Congressi, convegni, stage, corsi di aggiornamento rientranti nella <strong>formazione</strong> per<br />
obiettivi individuali senza concorso spese.<br />
• Riunioni scientifiche (gruppi di studio, comitati scientifici ecc.).<br />
• Partecipazioni a lavori di categoria.<br />
• Scuole di specializzazione come partecipante e come docente (in assenza di compenso).<br />
Le ore utilizzate per attività extramoenia devono essere richieste con l'apposito modello e<br />
documentate (fare riferimento alle modalità descritte per la <strong>formazione</strong> / aggiornamento<br />
facoltativo).<br />
Utilizzo all’interno dell’Azienda:<br />
• Partecipazioni a riunioni scientifiche o gruppi di studio a organizzazione interna.<br />
• Ricerca finalizzata e didattica.<br />
Il tavolo tecnico impegnato nell’esame della bozza presentata preliminarmente osserva che il<br />
documento nel mentre fa riferimento ad organismi non previsti dalle vigenti disposizioni, non<br />
menziona l’unico strumento idoneo previsto dai rispettivi contratti di lavoro qual è La Commissione<br />
paritetica per l’aggiornamento professionale. Ciò non ha impedito al tavolo tecnico di affrontare e<br />
dare il contributo dovuto.<br />
Invita, pertanto, l’Amministrazione e la delegazione trattante a focalizzare la propria attenzione<br />
sull’unico strumento deputato a “ gestire” la partecipazione e gli eventi formativi.<br />
17
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
LINEE GUIDA PER L’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE<br />
DEL PERSONALE DELL’A.U.S.L. BAT/1<br />
Le linee direttive in materia di aggiornamento sono indispensabili per garantire i seguenti aspetti:<br />
• Che i programmi formativi siano integrati ai piani di organizzazione e sviluppo<br />
dell’azienda;<br />
• Che i piani formativi tengano conto dei bisogni di <strong>formazione</strong> espressi dagli operatori in<br />
relazione agli obbiettivi del servizio e/o dell’Unità organizzativa di appartenenza, in<br />
linea con il Piano Sanitario Nazionale, Regionale e Aziendale;<br />
• Che sia data massima pubblicità ai corsi ed alle linee programmatiche, mediante la loro<br />
affissione in tutte le strutture Aziendali Ospedaliere e Territoriali.<br />
CAP . I - LINEE DIRETTIVE<br />
La <strong>formazione</strong> del personale deve fare riferimento al piano aziendale, alla contrattazione<br />
Nazionale e decentrata, agli obblighi di legge, alle linee guida ministeriali ed al piano sanitario<br />
regionale;<br />
L’aggiornamento, obbligatorio e facoltativo (interno e esterno), deve essere finalizzato agli<br />
interessi dell’azienda ed essere in linea con il piano aziendale;<br />
I Programmi stabiliscono quali iniziative abbiano carattere obbligatorio e quali abbiano<br />
carattere facoltativo;<br />
Particolare attenzione è rivolta all’aggiornamento in riferimento:<br />
a. alle esigenze di riqualificazione del personale nell’ambito dei processi di mobilità e di<br />
riconversione;<br />
b. alla <strong>formazione</strong> del personale di nuova assunzione;<br />
c. alle esigenze di rendere produttivi ed efficaci i settori strategici dell’Azienda;<br />
L’aggiornamento e la <strong>formazione</strong> devono essere VERIFICABILI e TRASMISSIBILI<br />
nell’ambito aziendale;<br />
L’aggiornamento e la <strong>formazione</strong> devono essere orientati al rafforzamento ed all’accrescimento<br />
del Know-how dell’intera azienda e ad incrementare la partecipazione consapevole di tutte le<br />
Unità operative, privilegiando l’efficacia all’efficienza;<br />
La trasmissione del Know-how è “condizione imprescindibile” per la partecipazione a corsi<br />
obbligatori, facoltativi riconosciuti dall’Azienda;<br />
La <strong>formazione</strong> interna e la <strong>formazione</strong> in loco (interna all’Azienda) sono da privilegiare, in<br />
quanto permettono di ottenere processi di integrazione e di crescita professionale di ampie fasce<br />
di personale, sentito il parere obbligatorio delle Commissioni;<br />
I corsi obbligatori in loco organizzati dalle strutture aziendali per le proprie UU.OO., di<br />
massima devono prevedere lo sviluppo del percorso formativo a livello Aziendale.<br />
La <strong>formazione</strong> extra A.U.SL. deve avere carattere di “assoluta” eccezionalità e indifferibilità,<br />
ovvero consentita nei casi in cui:<br />
1. l’attività formativa interna non risulti sufficiente a soddisfare il ,fabbisogno dei crediti<br />
formativi per tutto il personale;<br />
2. il Piano di Formazione Aziendale non copra il fabbisogno formativo di specifiche categorie<br />
professionali;<br />
3. l’obbiettivo formativo sia di rilevanza strategica e non attuabile in loco.<br />
La comunicazione dei percorsi formativi organizzati dall’ Azienda deve essere diffusa in modo<br />
efficace a tutto il personale con locandine, catalogo eventi formativi e divulgazione sul sito Web<br />
dell’Azienda.<br />
18
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
CAP.2 - TIPOLOGIE: DEFINIZIONI E DISTINZIONI<br />
La <strong>formazione</strong> e l’aggiornamento si realizzano nei seguenti modi:<br />
- aggiornamento Obbligatorio in sede;<br />
- aggiornamento Obbligatorio fuori sede;<br />
- aggiornamento professionale Facoltativo con utilizzo della riserva orario (come da<br />
Contratti);<br />
- aggiornamento Facoltativo fuori sede.<br />
2.1 - AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO:<br />
E’ indirizzato a tutto il personale a tempo indeterminato, compreso il personale in aspettativa<br />
sindacale e quello di nuova assunzione. E’ correlato al Piano del Fabbisogno Formativo Annuale o<br />
Pluriennale elaborato dalla Struttura di appartenenza.<br />
- Definizione: Acquisizione di nuove tecniche e nozioni per la professione svolta, legate alle<br />
innovazioni in campo scientifico, tecnologico e normativo, nonché alla valorizzazione<br />
delle risorse professionali.<br />
- Riferimenti normativi: art. 17 C.C.I.D.; art. 29 C.C.N.L. 1998-2001 comparto sanità;<br />
art.21 CCNL 98/01 dirigenza medica e non medica;<br />
- Modalità di effettuazione: in sede o fuori sede;<br />
- Procedure:<br />
a. Frequenza durante l’orario di lavoro, con possibilità di recupero delle ore in<br />
eccedenza;<br />
b. Eventuali giornate di viaggio/ore necessarie oltre quelle del corso già autorizzate,<br />
potranno essere richieste come permessi retribuiti secondo normativa contrattuale<br />
mediante apposite domande;<br />
c. Comando finalizzato disposta dall’Azienda;<br />
d. Utilizzazione del modulo “Scheda per la richiesta specifica di <strong>formazione</strong> e<br />
aggiornamento” con riferimento al piano di programmazione presentato dalla<br />
Struttura. di appartenenza ed invio della stessa alla Commissione competente<br />
(vedi allegato n 1). Comprende: corsi organizzati dal SSN o da centri di<br />
<strong>formazione</strong> accreditati.<br />
2.1.a - RICONOSCIMENTI CONCERNENTI IL RIMBORSO SPESA:<br />
- Rimborso e pagamento diretto da parte dell’azienda della tassa di partecipazione al corso;<br />
- Rimborso delle spese di pernottamento, vitto e viaggio, (con riferimento ai limiti della<br />
vigente normativa sulle missioni), previa presentazione di idonea documentazione in<br />
originale comprovante le spese sostenute;<br />
- Il dipendente può chiedere un anticipo sulle spese da sostenere, facendo riferimento a<br />
quanto esposto ed approvato nell’istanza presentata alla Commissione mediante la<br />
determinazione dirigenziale.<br />
19
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
2.2 - AGGIORNAMENTO FACOLTATIVO :<br />
(Frequenza di congressi, seminari convegni ecc.)<br />
E’ subordinato all’effettiva carenza delle iniziative formative, al profilo professionale di<br />
appartenenza, in relazione agli obbiettivi da perseguire e con gli indirizzi del Piano Annuale di<br />
Aggiornamento Facoltativo Aziendale.<br />
- Definizione: Comprende documentate iniziative selezionate dal personale interessato che<br />
comportano una spesa. L’interesse aziendale è indiretto (può disporre di personale con un<br />
livello culturale più elevato e quindi maggiormente motivato e qualificato);<br />
- Riferimenti normativi: art 17 del C.C.I.D; art. 16 CCNL 98/01; art 21 C.C.N.L.94/97<br />
comparto sanità; art. 23 CCNL 94/97 Dirigenza medica e non medica;<br />
- Modalità di effettuazione: in sede o fuori sede;<br />
- Procedure:<br />
a. Frequenza al di fuori dell’orario di lavoro (salvo utilizzazione dei permessi previsti<br />
dall’art. 21 del C.C.N.L. 94/97, con un massimo di 8 giorni l’anno per tutto il<br />
personale e dall’art. 16 per l’area della Dirigenza Sanitaria);<br />
b. Partecipazione alle spese da parte dell’Azienda, subordinata all’effettiva connessione<br />
delle iniziative con l’attività di servizio;<br />
2.2.a - RICONOSCIMENTI CONCERNENTI IL RIMBORSO SPESE:<br />
- Permesso retribuito o assenze retribuite entro un limite massimo così come previsto dal<br />
contratto;<br />
- Non è previsto alcun trattamento economico di missione a carico dell’Azienda;<br />
- Partecipazione alle spese sostenute e/o da sostenere fino al massimo importo stabilito ad<br />
inizio di ogni anno dalle Commissioni (nel corrente 2006 la somma è pari a €. 230.00);<br />
- Il rimborso delle spese (previste per l’anno in corso) verrà effettuato solo dopo<br />
presentazione di idonea documentazione in originale.<br />
CAP.3 - LE LE ISTANZE<br />
ISTANZE<br />
1. Le richieste di partecipazione a corsi di aggiornamento obbligatorio o facoltativo esterno<br />
devono essere sempre inoltrate dal Dirigente dell’U.O. complessa (aree, distretti,<br />
dipartimenti, presidi) con l’indicazione del destinatario;<br />
20
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
2. Le stesse devono essere formulate utilizzando la scheda predisposta a tal fine<br />
dall’amministrazione (allegato n. …) e tenendo in considerazione i punti ivi richiamati (vedi<br />
criteri di cui al Cap.4 e7);<br />
3. Devono essere firmate dal Dirigente dell’U.O e dal dipendente interessato (con indicazione<br />
chiara della qualifica ricoperta e del servizio presso cui lavora), a testimonianza<br />
dell’attinenza alla posizione funzionale occupata e dell’interesse aziendale;<br />
4. Le istanze devono contenere un chiaro riferimento al piano di programmazione (aziendale,<br />
del Dipartimento o Distretto o Area o P.O.) e l’indicazione della tipologia richiesta (per<br />
quanto attiene alla tipologia si rinvia alle definizioni e distinzioni di cui al CAP.2);<br />
5. L’indicazione dei costi (la cui mancanza equivale ad istanza incompleta) deve contenere<br />
oltre alle eventuali spese di iscrizione, anche, a titolo preventivo, le eventuali spese di<br />
viaggio, vitto e alloggio, oppure la dichiarazione di onere zero a carico dell’Azienda come<br />
costi aggiuntivi;<br />
6. La presentazione delle istanze va effettuata prima dell’inizio del corso e indirizzata alla<br />
“Area del Personale”;<br />
7. Le istanze non possono riguardare corsi di <strong>formazione</strong> che l’azienda realizza;<br />
CAP. 4 – PIANI DI PROGRAMMAZIONE E CRITERI DI SCELTA<br />
4.1 – IL PIANO DI PROGRAMMAZIONE<br />
Il piano di programmazione deve essere stilato in relazione al fabbisogno formativo rilevato<br />
dal Dirigente di struttura Complessa o dal responsabile dell’U.O. e, ove non esista, dal<br />
Dirigente di II° Livello;<br />
Ogni anno deve essere presentato un piano di programmazione (secondo i termini stabiliti<br />
dalle varie Commissioni) da tutti i dirigenti responsabili secondo la suddivisione aziendale<br />
in Dipartimenti, Aree, Distretti e PP.OO.<br />
4.2 – LA SCELTA DELLA FORMAZIONE<br />
a) - AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO<br />
a).1 – CRITERI PER LA SCELTA FORMATIVA<br />
1. L a scelta formativa deve essere in linea con le direttive e gli obbiettivi dell’Azienda;<br />
2. Deve essere coerente con gli obbiettivi dell’U.O.;<br />
3. Deve essere volta a sviluppare capacità professionali per il raggiungimento degli obbiettivi<br />
del Progetto Formativo finalizzato;<br />
4. Deve riguardare iniziative che abbiano preferibilmente un efficace rapporto costo-beneficio;<br />
5. Deve essere verificabile e trasmissibile nell’ambito operativo e a livello aziendale.<br />
21
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
a).2 – CRITERI DI RIFERIMENTO PER L’INDIVIDUAZIONE DELL’OPERATORE<br />
PARTECIPANTE<br />
E’ indispensabile tenere conto delle motivazioni alla partecipazione all’iniziativa di<br />
<strong>formazione</strong>, nonché delle attitudini personali, culturali e delle capacità dell’operatore;<br />
a. è necessario fornire a tutti a rotazione l’opportunità di partecipare a programmi di<br />
aggiornamento.<br />
b. è indispensabile che la scelta formativa sia coerente con i processi di lavoro, le<br />
responsabilità e le competenze dell’operatore.<br />
c. è necessario tenere presente il criterio di territorialità e garantire un uguale<br />
aggiornamento ai dipendenti in servizio presso le varie strutture.<br />
b) AGGIORNAMENTO FACOLTATIVO<br />
b).1 CRITERI PER LA SCELTA FORMATIVA<br />
I criteri di riferimento sono i seguenti:<br />
1. è coerente con il ruolo e/o le funzioni esercitate;<br />
2. è finalizzato ad aumentare il bagaglio delle conoscenze professionali specifiche;<br />
3. è un’iniziativa che corrisponde generalmente alle caratteristiche di Convegni, congressi,<br />
seminari ecc. ovvero:<br />
• La durata è breve;<br />
• Il numero dei partecipanti non è limitato;<br />
• Generalmente ha scopo informativo;<br />
4. Deve essere verificabile e trasmissibile nell’ambito operativo e a livello aziendale<br />
b).2 – CRITERI DI RIFERIMENTO PER L’INDIVIDUAZIONE DELL’OPERATORE PARTECIPANTE<br />
(vedere punto a.2 )<br />
a. Criterio di Rotazione;<br />
b. Attinenza della tipologia di corso alla posizione funzionale dell’operatore.<br />
c. Criterio di Territorialità;<br />
CAP.5 - TRASMISSIONE E VERIFICHE<br />
TRASMISSIONE DEL KNOW-HOW<br />
I dipendenti che hanno partecipato, a qualsiasi titolo, a percorsi formativi e/o di aggiornamento sono<br />
tenuti a trasmettere quanto appreso, affinché ne possa derivare una utilità ed un beneficio per il<br />
proprio gruppo di lavoro e per l’utenza.<br />
Al fine di facilitare tale procedura, vengono stabilite le seguenti modalità, da applicare in base alle<br />
capacità comunicative dei partecipanti ed alla portata di interesse del corso (se riguardante singoli<br />
settori o categorie o un numero maggiore di dipendenti)<br />
1. relazione al responsabile del settore o consegna della documentazione acquisita<br />
22
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
2. stesura di un articolo sul giornale aziendale;<br />
3. organizzazione di incontri con altri operatori interessati, o all’interno dell’U.O. o secondo le<br />
modalità stabilite dall’Azienda.<br />
La valutazione e la scelta delle modalità di trasmissione può essere:<br />
a. indicata nella formulazione dell’istanza ( e quindi valutata a priori dal responsabile<br />
firmatario dell’istanza);<br />
b. valutata in sede di commissione e comunicata insieme con il parere espresso per<br />
l’istanza formativa;<br />
c. valutata a posteriori dal Dirigente della Struttura o area interessato a seconda della<br />
concreta importanza delle conoscenze acquisite.<br />
Il Dirigente della Struttura dovrà promuovere l’effettiva trasmissione del know-how e della sua<br />
fattiva applicazione a beneficio dell’azienda e dell’ Area interessata.<br />
VERIFICHE<br />
Le verifiche dovranno essere fatte :<br />
- dal dirigente della Struttura complessa che ha proposto l’aggiornamento in termini<br />
facoltativi sull’attività della struttura;<br />
- dall’Area del personale mediante appositi strumenti di rilevanza tecnico-organizzativi.<br />
CAP. 6 - BUDGET E COSTI<br />
1.Ogni anno la Direzione Generale d’accordo con i sindacati, mediante contrattazione integrativa,<br />
stabilisce un budget da destinare alle attività formative del personale, la cui determinazione terrà<br />
conto dei seguenti aspetti:<br />
A. Esigenze di <strong>formazione</strong> rilevate dall’U.O. di Formazione e dalla<br />
Commissione preposta all’aggiornamento;<br />
B. Progetti organizzativi in cui si preveda tra gli interventi un’azione<br />
formativa;<br />
C. Progetti di riconversione o di riorganizzazione di una U.O., in cui si ritenga<br />
necessario un supporto formativo;<br />
2.Il Fondo per l’Aggiornamento Professionale delle varie Aree è previsto nel Bilancio Aziendale<br />
annuale.<br />
3.Il Fondo è unico inscindibile indivisibile; è gestito dall’Area Gestione del Personale secondo le<br />
priorità stabilite nel piano aziendale.<br />
I compiti della Commissione in riferimento al Fondo sono :<br />
1) Fornire un parere sui piani di <strong>formazione</strong> e aggiornamento professionale in<br />
riferimento a costi e piani aziendali;<br />
2) Fornire parere sulle singole richieste in relazione all’attinenza, ai costi , ai piani di<br />
<strong>formazione</strong> e ai piani aziendali;<br />
3) Verificare che i costi per singole unità siano contenuti;<br />
4) Verificare periodicamente la disponibilità del Fondo restante in base alle istanze<br />
approvate;<br />
5) Funzione propositiva;<br />
6) Indirizzo, controllo e verifica dell’attività preventiva e consuntiva;<br />
23
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
7) Parere preventivo sulle iniziative di <strong>formazione</strong> anche per quelle proposte o attuate<br />
dall’Agenzia per la <strong>formazione</strong> ed educazione sanitaria;<br />
8) Controllare che le verifiche previste siano effettuate e che i parametri di riscontro<br />
siano valutati in sintonia con l’ufficio di <strong>formazione</strong> e l’Agenzia e a fine anno<br />
relazionare al Direttore Generale, anche in maniera propositiva.<br />
Alla conclusione di ogni anno formativo l’U.O. competente elabora il rapporto finale sulle attività<br />
formative realizzate (sia in sede A.U.S.L. sia fuori); tale documento verrà portato a conoscenza dei<br />
Dirigenti responsabili di Dipartimento o delle varie unità organizzative complesse.<br />
7.1 - COMMISSIONI<br />
CAP. 7 – ORGANISMI AZIENDALI<br />
1. Le Commissioni Paritetiche Bilaterali per l’aggiornamento professionale del personale delle<br />
varie aree sono nominate con atto <strong>delibera</strong>tivo e in applicazione dei vari contratti;<br />
2. Vengono convocate dal Presidente , ovvero, su sua delega, dal segretario;<br />
3. La convocazione deve essere effettuata per iscritto almeno quattro giorni prima della data<br />
fissata per la seduta. In caso di urgenza la convocazione può essere fatta anche per le vie<br />
brevi, almeno 24 ore prima;<br />
4. Le sedute delle Commissioni sono valide se è presente la maggioranza dei componenti (la<br />
metà + 1 );<br />
5. Le decisioni sono assunte a maggioranza dei presenti, in caso di parità il voto del Presidente<br />
vale doppio;<br />
6. Le determinazioni adottate non possono essere riesaminate dopo la chiusura e la<br />
sottoscrizione del verbale di seduta, che deve avvenire al termine della stessa;<br />
7. La Commissione può riprendere in esame quanto già deciso qualora il Direttore generale<br />
rinvii gli atti al riesame della commissione, ovvero uno dei componenti fondatamente<br />
eccepisca, prima della <strong>delibera</strong> di presa d’atto del verbale da parte dell’amministrazione, la<br />
illegittimità di quanto deciso. In tal caso la Commissione a maggioranza si pronuncia<br />
sull’eccezione sollevata;<br />
8. Le Commissioni, di norma, si riuniscono almeno una volta la mese;<br />
9. Le Commissioni hanno la scadenza fissata al momento della loro costituzione da parte<br />
dell’Amministrazione e in riferimento alle previsioni contrattuali;<br />
10. Le Commissioni devono garantire l’equità tra i vari P.O. e il territorio dell’AUSL BAT;<br />
11. A fine di ogni anno ciascuna Commissione esaminerà il bilancio e il dettaglio del percorso<br />
formativo dell’anno conclusosi e del budget e fisserà i termini per la presentazione della<br />
programmazione per l’anno successivo;<br />
12. Ad inizio di ogni anno stabilirà l’importo massimo per il rimborso dell’aggiornamento<br />
facoltativo.<br />
24
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
7.1.a - CRITERI DI VALUTAZIONE NELL’ESAMINA DELLE ISTANZE<br />
1. Le Commissioni devono verificare il pieno rispetto dei seguenti criteri:<br />
a. CRITERIO DI ROTAZIONE<br />
Nell’ambito della stessa U.O. deve essere concesso a rotazione a tutti i dipendenti di<br />
formarsi ed aggiornarsi;<br />
b. CRITERIO DI TRASMISSIONE DEL KNOW-HOW<br />
Dato che l’aggiornamento professionale è finalizzato ad un arricchimento di conoscenze,<br />
che deve avere delle ricadute sull’Azienda; è necessario che le conoscenze e le tecniche<br />
apprese, siano trasmesse e portate a conoscenza dell’Azienda, affinché possano essere<br />
utilizzate;<br />
c. CRITERIO DI TERRITORIALITA’<br />
E’ necessario che l’Azienda, abbia su tutto il territorio un omogeneo grado di qualità e<br />
professionalità, per cui anche l’aggiornamento deve riguardare tutte le sedi applicando un<br />
criterio di rotazione per territorio;<br />
d. ATTINENZA AL PIANO AZIENDALE E AL PIANO DELL’U.O.<br />
L’esigenza dell’Azienda sulla cui base deve essere impostato l’aggiornamento professionale,<br />
si deve rilevare dal piano aziendale e dal piano di programmazione annuale e triennale, per<br />
cui le varie istanze devono rientrare nelle esigenze innanzi rappresentate;<br />
e. ATTINENZA DELLA RICHIESTA ALLE MANSIONI SVOLTE DAL DIPENDENTE E<br />
ALLA QUALIFICA RICOPERTA<br />
Come previsto dal contratto la <strong>formazione</strong> deve essere attinente al ruolo e/o alla funzione<br />
esercitata dal dipendente;<br />
f. ESISTENZA E INDICAZIONE DI PARAMETRI DI RISCONTRO (criterio di<br />
verificabilità)<br />
L’aggiornamento e la <strong>formazione</strong> devono produrre degli effetti positivi, verificabili e<br />
trasmissibili a breve e a lunga scadenza, per cui è necessario che vi sia un’indicazione dei<br />
modi e dei termini in cui si possano attuare verifica e trasmissione;<br />
g. CONTROLLO DEI COSTI<br />
I costi per la <strong>formazione</strong> e l’aggiornamento devono rientrare nel budget annuale previsto dai<br />
contratti integrativi; devono essere contenuti e documentati a norma di legge. Possono non<br />
essere prese in considerazione istanze che comportano un’eccessiva spesa per la <strong>formazione</strong><br />
di singoli individui;<br />
h. PROCEDURE DI VERIFICA CON INDICATORI CHIARI<br />
E’ necessario che vi sia un’indicazione chiara dei parametri e dei modi di cui al punto f.;<br />
i. ESIGENZE PROGRAMMATICHE AZIENDALI<br />
E’ necessario che vi sia un riscontro tra le esigenze programmatiche delle varie U.O. trovino<br />
un riscontro in quelle segnalate a livello aziendale.<br />
2. Le Commissioni, inoltre, nel valutare le istanze si esprimeranno e valuteranno anche:<br />
• l’obbligatorietà o meno delle singole richieste eventualmente riconoscendo una tipologia<br />
diversa da quella richiesta<br />
• il criterio di trasmissione del know-how.<br />
3. Le eventuali comunicazioni interlocutorie delle Commissioni saranno inviate con lettera a firma<br />
del segretario, mediante trascrizione delle comunicazioni stesse dai verbali delle sedute.<br />
25
7.2 - SEGRETERIA<br />
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
Compiti del segretario:<br />
- convoca, su delega del Presidente, la Commissione nei termini e secondo le modalità di cui al<br />
cap.7.1;<br />
- riceve in tempo utile le istanze debitamente istruite e le presenta, in seno alle varie<br />
commissioni, mediante un prospetto contenente un elenco nominativo ed eventuali informazioni<br />
o notizie utili;<br />
- comunica per lettera agli interessati le decisioni interlocutorie delle commissioni, con<br />
eventuali richieste di integrazioni o chiarimenti;<br />
- è depositario della seguente documentazione:<br />
a. istanze di partecipazione non ancora esaminate o rinviate;<br />
b. originali dei verbali;<br />
- istruisce la <strong>delibera</strong> di presa d’atto del verbale contenente anche l’autorizzazione ai corsisti;<br />
tale <strong>delibera</strong> deve essere sempre sottoscritta dal dirigente responsabile dell’ufficio;<br />
- trasmette le decisioni della Commissione, unitamente alle istanze complete esaminate, all’Area<br />
del personale per il seguito di competenza.<br />
7.3-UFFICIO FORMAZIONE<br />
Compiti Ufficio Formazione:<br />
a) Ricezione delle istanze e dei piani di programmazione;<br />
b) Istruttoria e collazione delle pratiche;<br />
c) Richieste eventuali di integrazione;<br />
d) Trasmissione delle pratiche istruite alla segreteria;<br />
e) Verifica della documentazione delle spese prodotta dai partecipanti;<br />
f) Determinazioni Dirigenziali di liquidazione o rendicontazione;<br />
g) Comunicazioni inerenti all’avvenuta autorizzazione a seguito della <strong>delibera</strong> del<br />
Direttore Generale di approvazione e presa d’atto dei verbali (vedere fac-simile<br />
allegato n 4) e/o liquidazione ai soggetti interessati, all’ufficio rilevazione dati ed<br />
agli altri uffici eventualmente interessati;<br />
h) Archiviazione<br />
i) Eventuali verifiche sul verificarsi della trasmissione del know-how, vedere cap. 5.<br />
j) Fornire trimestralmente un elenco nominativo del personale aggiornato per poter<br />
facilitare la fase di trasmissione del know-how .<br />
In caso di istanza incompleta sarà inviata una richiesta di integrazione telefonica o per lettera con<br />
l’indicazione della documentazione mancante secondo lo schema che si allega di seguito (allegato<br />
n.3)<br />
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7.4-AL’ UFFICIO DI FORMAZIONE<br />
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO<br />
1. L’Agenzia di <strong>formazione</strong> o ufficio di <strong>formazione</strong> ed educazione sanitaria è la struttura<br />
pratica operativa preposta all’organizzazione e tenuta dei corsi autorizzati dalle<br />
Commissioni;<br />
2. Il territorio su cui ha competenza è quello della AUSL BAT;<br />
3. Svolge le funzioni organizzative e di programmazione per la gestione delle attività di<br />
aggiornamento e <strong>formazione</strong>;<br />
4. E’ preposta all’organizzazione attuativa della trasmissione del know-how da parte dei<br />
dipendenti corsisti (in riferimento a quanto esposto al Cap.5, in particolare vedi punto 3.);<br />
5. Le iniziative dell’Ufficio di Formazione dovranno:<br />
a. tenere conto delle esigenze formative esterne segnalate dai dipendenti e dai<br />
responsabili delle varie U.O. complesse;<br />
b. essere proposte ed attuate sulla base delle direttive della Direzione Generale e filtrate<br />
dalle Commissioni, con il relativo parere delle stesse.<br />
6. L’Ufficio di Formazione è preposto all’accreditamento presso il Ministero della Sanità per<br />
l’ECM (Educazione Continua in Medicina)<br />
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