07.06.2013 Views

Ideale e reale nella Coscienza di Zeno Author(s): Alfredo Bonadeo ...

Ideale e reale nella Coscienza di Zeno Author(s): Alfredo Bonadeo ...

Ideale e reale nella Coscienza di Zeno Author(s): Alfredo Bonadeo ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Ideale</strong> e <strong>reale</strong> <strong>nella</strong> <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />

<strong>Author</strong>(s): <strong>Alfredo</strong> <strong>Bonadeo</strong><br />

Source: Italica, Vol. 46, No. 4 (Winter, 1969), pp. 402-418<br />

Published by: American Association of Teachers of Italian<br />

Stable URL: http://www.jstor.org/stable/478072<br />

Accessed: 19/10/2008 13:58<br />

Your use of the JSTOR archive in<strong>di</strong>cates your acceptance of JSTOR's Terms and Con<strong>di</strong>tions of Use, available at<br />

http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp. JSTOR's Terms and Con<strong>di</strong>tions of Use provides, in part, that unless<br />

you have obtained prior permission, you may not download an entire issue of a journal or multiple copies of articles, and you<br />

may use content in the JSTOR archive only for your personal, non-commercial use.<br />

Please contact the publisher regar<strong>di</strong>ng any further use of this work. Publisher contact information may be obtained at<br />

http://www.jstor.org/action/showPublisher?publisherCode=aati.<br />

Each copy of any part of a JSTOR transmission must contain the same copyright notice that appears on the screen or printed<br />

page of such transmission.<br />

JSTOR is a not-for-profit organization founded in 1995 to build trusted <strong>di</strong>gital archives for scholarship. We work with the<br />

scholarly community to preserve their work and the materials they rely upon, and to build a common research platform that<br />

promotes the <strong>di</strong>scovery and use of these resources. For more information about JSTOR, please contact support@jstor.org.<br />

http://www.jstor.org<br />

American Association of Teachers of Italian is collaborating with JSTOR to <strong>di</strong>gitize, preserve and extend<br />

access to Italica.


IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO<br />

Gran parte della critica sveviana rappresenta il protagonista<br />

del romanzo come un inetto ed un abulico: egli non fa<br />

mai quel che vorrebbe fare, non attua mai i suoi ideali.' Appunto<br />

questa sua caratteristica permette tuttavia <strong>di</strong> proporre<br />

un'interpretazione opposta a quella corrente. L'analisi della<br />

natura degli ideali e dei tentativi da parte del protagonista per<br />

attuarli rivela che essi sono in effetto illusioni. La funzione<br />

della coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> Cosini e quella <strong>di</strong> rilevare la natura<br />

illusoria degli ideali registrandone la vanita e il finale fallimento<br />

attraverso la futilita dei tentativi e propositi. L'ideale<br />

appare cosi non pii romanticamente come lo scopo per cui<br />

l'uomo lotta, soffre e perisce, ma come la sorgente <strong>di</strong> dubbi,<br />

incertezze ed errori; la rinuncia ad esso importa l'affermazione<br />

del senso del <strong>reale</strong> e la conquista della certezza interiore.<br />

Dall'inizio dell'assiduo corteggiamento <strong>di</strong> Ada Malfenti,<br />

<strong>Zeno</strong> si convince che uno dei mezzi adatti per conquistarla<br />

sia quello <strong>di</strong> farla ridere. Narra storielle spiritose. Iniziato<br />

l'esperimento egli riconosce sospettosamente ch'essa " rideva,<br />

rideva a lungo, troppo a lungo e il suo riso copriva <strong>di</strong> un<br />

aspetto ri<strong>di</strong>colo la persona che lo aveva provocato " e le impe<strong>di</strong>va<br />

<strong>di</strong> rivelare i suoi pensieri e le sue intenzioni. t certo<br />

uno svantaggio, ma l'ignoranza sullo stato d'animo <strong>di</strong> Ada e<br />

proprio cio <strong>di</strong> cui <strong>Zeno</strong> ha bisogno poich6 gli permette <strong>di</strong><br />

cullarsi nell'illusione <strong>di</strong> essere ben accetto. Persiste nel tentativo<br />

<strong>di</strong> provocare il riso con il racconto della stravagante avventura<br />

con un gatto inglese in occasione della prima visita a<br />

casa Malfenti. Ada ride a lungo, " molto a lungo." " Gran parte della critica sveviana rappresenta il protagonista<br />

del romanzo come un inetto ed un abulico: egli non fa<br />

mai quel che vorrebbe fare, non attua mai i suoi ideali.' Appunto<br />

questa sua caratteristica permette tuttavia <strong>di</strong> proporre<br />

un'interpretazione opposta a quella corrente. L'analisi della<br />

natura degli ideali e dei tentativi da parte del protagonista per<br />

attuarli rivela che essi sono in effetto illusioni. La funzione<br />

della coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> Cosini e quella <strong>di</strong> rilevare la natura<br />

illusoria degli ideali registrandone la vanita e il finale fallimento<br />

attraverso la futilita dei tentativi e propositi. L'ideale<br />

appare cosi non pii romanticamente come lo scopo per cui<br />

l'uomo lotta, soffre e perisce, ma come la sorgente <strong>di</strong> dubbi,<br />

incertezze ed errori; la rinuncia ad esso importa l'affermazione<br />

del senso del <strong>reale</strong> e la conquista della certezza interiore.<br />

Dall'inizio dell'assiduo corteggiamento <strong>di</strong> Ada Malfenti,<br />

<strong>Zeno</strong> si convince che uno dei mezzi adatti per conquistarla<br />

sia quello <strong>di</strong> farla ridere. Narra storielle spiritose. Iniziato<br />

l'esperimento egli riconosce sospettosamente ch'essa " rideva,<br />

rideva a lungo, troppo a lungo e il suo riso copriva <strong>di</strong> un<br />

aspetto ri<strong>di</strong>colo la persona che lo aveva provocato<br />

Se avessi<br />

saputo tacere a tempo forse le cose sarebbero andate altrimenti,"<br />

aveva gia intuito <strong>Zeno</strong>. Qui avviene infatti " qualche<br />

cosa che pur avrebbe dovuto avvisarmi e salvarmi," riflette;<br />

la minore delle sorelle Malfenti, u<strong>di</strong>to il racconto, lancia contro<br />

<strong>Zeno</strong> la derisione e l'ira che le sorelle adulte non osano<br />

esternare:<br />

" e le impe<strong>di</strong>va<br />

<strong>di</strong> rivelare i suoi pensieri e le sue intenzioni. t certo<br />

uno svantaggio, ma l'ignoranza sullo stato d'animo <strong>di</strong> Ada e<br />

proprio cio <strong>di</strong> cui <strong>Zeno</strong> ha bisogno poich6 gli permette <strong>di</strong><br />

cullarsi nell'illusione <strong>di</strong> essere ben accetto. Persiste nel tentativo<br />

<strong>di</strong> provocare il riso con il racconto della stravagante avventura<br />

con un gatto inglese in occasione della prima visita a<br />

casa Malfenti. Ada ride a lungo, " molto a lungo." " Gran parte della critica sveviana rappresenta il protagonista<br />

del romanzo come un inetto ed un abulico: egli non fa<br />

mai quel che vorrebbe fare, non attua mai i suoi ideali.' Appunto<br />

questa sua caratteristica permette tuttavia <strong>di</strong> proporre<br />

un'interpretazione opposta a quella corrente. L'analisi della<br />

natura degli ideali e dei tentativi da parte del protagonista per<br />

attuarli rivela che essi sono in effetto illusioni. La funzione<br />

della coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> Cosini e quella <strong>di</strong> rilevare la natura<br />

illusoria degli ideali registrandone la vanita e il finale fallimento<br />

attraverso la futilita dei tentativi e propositi. L'ideale<br />

appare cosi non pii romanticamente come lo scopo per cui<br />

l'uomo lotta, soffre e perisce, ma come la sorgente <strong>di</strong> dubbi,<br />

incertezze ed errori; la rinuncia ad esso importa l'affermazione<br />

del senso del <strong>reale</strong> e la conquista della certezza interiore.<br />

Dall'inizio dell'assiduo corteggiamento <strong>di</strong> Ada Malfenti,<br />

<strong>Zeno</strong> si convince che uno dei mezzi adatti per conquistarla<br />

sia quello <strong>di</strong> farla ridere. Narra storielle spiritose. Iniziato<br />

l'esperimento egli riconosce sospettosamente ch'essa " rideva,<br />

rideva a lungo, troppo a lungo e il suo riso copriva <strong>di</strong> un<br />

aspetto ri<strong>di</strong>colo la persona che lo aveva provocato<br />

Se avessi<br />

saputo tacere a tempo forse le cose sarebbero andate altrimenti,"<br />

aveva gia intuito <strong>Zeno</strong>. Qui avviene infatti " qualche<br />

cosa che pur avrebbe dovuto avvisarmi e salvarmi," riflette;<br />

la minore delle sorelle Malfenti, u<strong>di</strong>to il racconto, lancia contro<br />

<strong>Zeno</strong> la derisione e l'ira che le sorelle adulte non osano<br />

esternare:<br />

" e le impe<strong>di</strong>va<br />

<strong>di</strong> rivelare i suoi pensieri e le sue intenzioni. t certo<br />

uno svantaggio, ma l'ignoranza sullo stato d'animo <strong>di</strong> Ada e<br />

proprio cio <strong>di</strong> cui <strong>Zeno</strong> ha bisogno poich6 gli permette <strong>di</strong><br />

cullarsi nell'illusione <strong>di</strong> essere ben accetto. Persiste nel tentativo<br />

<strong>di</strong> provocare il riso con il racconto della stravagante avventura<br />

con un gatto inglese in occasione della prima visita a<br />

casa Malfenti. Ada ride a lungo, " molto a lungo." " Gran parte della critica sveviana rappresenta il protagonista<br />

del romanzo come un inetto ed un abulico: egli non fa<br />

mai quel che vorrebbe fare, non attua mai i suoi ideali.' Appunto<br />

questa sua caratteristica permette tuttavia <strong>di</strong> proporre<br />

un'interpretazione opposta a quella corrente. L'analisi della<br />

natura degli ideali e dei tentativi da parte del protagonista per<br />

attuarli rivela che essi sono in effetto illusioni. La funzione<br />

della coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> Cosini e quella <strong>di</strong> rilevare la natura<br />

illusoria degli ideali registrandone la vanita e il finale fallimento<br />

attraverso la futilita dei tentativi e propositi. L'ideale<br />

appare cosi non pii romanticamente come lo scopo per cui<br />

l'uomo lotta, soffre e perisce, ma come la sorgente <strong>di</strong> dubbi,<br />

incertezze ed errori; la rinuncia ad esso importa l'affermazione<br />

del senso del <strong>reale</strong> e la conquista della certezza interiore.<br />

Dall'inizio dell'assiduo corteggiamento <strong>di</strong> Ada Malfenti,<br />

<strong>Zeno</strong> si convince che uno dei mezzi adatti per conquistarla<br />

sia quello <strong>di</strong> farla ridere. Narra storielle spiritose. Iniziato<br />

l'esperimento egli riconosce sospettosamente ch'essa " rideva,<br />

rideva a lungo, troppo a lungo e il suo riso copriva <strong>di</strong> un<br />

aspetto ri<strong>di</strong>colo la persona che lo aveva provocato<br />

Se avessi<br />

saputo tacere a tempo forse le cose sarebbero andate altrimenti,"<br />

aveva gia intuito <strong>Zeno</strong>. Qui avviene infatti " qualche<br />

cosa che pur avrebbe dovuto avvisarmi e salvarmi," riflette;<br />

la minore delle sorelle Malfenti, u<strong>di</strong>to il racconto, lancia contro<br />

<strong>Zeno</strong> la derisione e l'ira che le sorelle adulte non osano<br />

esternare:<br />

" e le impe<strong>di</strong>va<br />

<strong>di</strong> rivelare i suoi pensieri e le sue intenzioni. t certo<br />

uno svantaggio, ma l'ignoranza sullo stato d'animo <strong>di</strong> Ada e<br />

proprio cio <strong>di</strong> cui <strong>Zeno</strong> ha bisogno poich6 gli permette <strong>di</strong><br />

cullarsi nell'illusione <strong>di</strong> essere ben accetto. Persiste nel tentativo<br />

<strong>di</strong> provocare il riso con il racconto della stravagante avventura<br />

con un gatto inglese in occasione della prima visita a<br />

casa Malfenti. Ada ride a lungo, " molto a lungo." " Gran parte della critica sveviana rappresenta il protagonista<br />

del romanzo come un inetto ed un abulico: egli non fa<br />

mai quel che vorrebbe fare, non attua mai i suoi ideali.' Appunto<br />

questa sua caratteristica permette tuttavia <strong>di</strong> proporre<br />

un'interpretazione opposta a quella corrente. L'analisi della<br />

natura degli ideali e dei tentativi da parte del protagonista per<br />

attuarli rivela che essi sono in effetto illusioni. La funzione<br />

della coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> Cosini e quella <strong>di</strong> rilevare la natura<br />

illusoria degli ideali registrandone la vanita e il finale fallimento<br />

attraverso la futilita dei tentativi e propositi. L'ideale<br />

appare cosi non pii romanticamente come lo scopo per cui<br />

l'uomo lotta, soffre e perisce, ma come la sorgente <strong>di</strong> dubbi,<br />

incertezze ed errori; la rinuncia ad esso importa l'affermazione<br />

del senso del <strong>reale</strong> e la conquista della certezza interiore.<br />

Dall'inizio dell'assiduo corteggiamento <strong>di</strong> Ada Malfenti,<br />

<strong>Zeno</strong> si convince che uno dei mezzi adatti per conquistarla<br />

sia quello <strong>di</strong> farla ridere. Narra storielle spiritose. Iniziato<br />

l'esperimento egli riconosce sospettosamente ch'essa " rideva,<br />

rideva a lungo, troppo a lungo e il suo riso copriva <strong>di</strong> un<br />

aspetto ri<strong>di</strong>colo la persona che lo aveva provocato<br />

Se avessi<br />

saputo tacere a tempo forse le cose sarebbero andate altrimenti,"<br />

aveva gia intuito <strong>Zeno</strong>. Qui avviene infatti " qualche<br />

cosa che pur avrebbe dovuto avvisarmi e salvarmi," riflette;<br />

la minore delle sorelle Malfenti, u<strong>di</strong>to il racconto, lancia contro<br />

<strong>Zeno</strong> la derisione e l'ira che le sorelle adulte non osano<br />

esternare:<br />

" e le impe<strong>di</strong>va<br />

<strong>di</strong> rivelare i suoi pensieri e le sue intenzioni. t certo<br />

uno svantaggio, ma l'ignoranza sullo stato d'animo <strong>di</strong> Ada e<br />

proprio cio <strong>di</strong> cui <strong>Zeno</strong> ha bisogno poich6 gli permette <strong>di</strong><br />

cullarsi nell'illusione <strong>di</strong> essere ben accetto. Persiste nel tentativo<br />

<strong>di</strong> provocare il riso con il racconto della stravagante avventura<br />

con un gatto inglese in occasione della prima visita a<br />

casa Malfenti. Ada ride a lungo, " molto a lungo." " Gran parte della critica sveviana rappresenta il protagonista<br />

del romanzo come un inetto ed un abulico: egli non fa<br />

mai quel che vorrebbe fare, non attua mai i suoi ideali.' Appunto<br />

questa sua caratteristica permette tuttavia <strong>di</strong> proporre<br />

un'interpretazione opposta a quella corrente. L'analisi della<br />

natura degli ideali e dei tentativi da parte del protagonista per<br />

attuarli rivela che essi sono in effetto illusioni. La funzione<br />

della coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> Cosini e quella <strong>di</strong> rilevare la natura<br />

illusoria degli ideali registrandone la vanita e il finale fallimento<br />

attraverso la futilita dei tentativi e propositi. L'ideale<br />

appare cosi non pii romanticamente come lo scopo per cui<br />

l'uomo lotta, soffre e perisce, ma come la sorgente <strong>di</strong> dubbi,<br />

incertezze ed errori; la rinuncia ad esso importa l'affermazione<br />

del senso del <strong>reale</strong> e la conquista della certezza interiore.<br />

Dall'inizio dell'assiduo corteggiamento <strong>di</strong> Ada Malfenti,<br />

<strong>Zeno</strong> si convince che uno dei mezzi adatti per conquistarla<br />

sia quello <strong>di</strong> farla ridere. Narra storielle spiritose. Iniziato<br />

l'esperimento egli riconosce sospettosamente ch'essa " rideva,<br />

rideva a lungo, troppo a lungo e il suo riso copriva <strong>di</strong> un<br />

aspetto ri<strong>di</strong>colo la persona che lo aveva provocato<br />

Se avessi<br />

saputo tacere a tempo forse le cose sarebbero andate altrimenti,"<br />

aveva gia intuito <strong>Zeno</strong>. Qui avviene infatti " qualche<br />

cosa che pur avrebbe dovuto avvisarmi e salvarmi," riflette;<br />

la minore delle sorelle Malfenti, u<strong>di</strong>to il racconto, lancia contro<br />

<strong>Zeno</strong> la derisione e l'ira che le sorelle adulte non osano<br />

esternare:<br />

" e le impe<strong>di</strong>va<br />

<strong>di</strong> rivelare i suoi pensieri e le sue intenzioni. t certo<br />

uno svantaggio, ma l'ignoranza sullo stato d'animo <strong>di</strong> Ada e<br />

proprio cio <strong>di</strong> cui <strong>Zeno</strong> ha bisogno poich6 gli permette <strong>di</strong><br />

cullarsi nell'illusione <strong>di</strong> essere ben accetto. Persiste nel tentativo<br />

<strong>di</strong> provocare il riso con il racconto della stravagante avventura<br />

con un gatto inglese in occasione della prima visita a<br />

casa Malfenti. Ada ride a lungo, " molto a lungo." " Se avessi<br />

saputo tacere a tempo forse le cose sarebbero andate altrimenti,"<br />

aveva gia intuito <strong>Zeno</strong>. Qui avviene infatti " qualche<br />

cosa che pur avrebbe dovuto avvisarmi e salvarmi," riflette;<br />

la minore delle sorelle Malfenti, u<strong>di</strong>to il racconto, lancia contro<br />

<strong>Zeno</strong> la derisione e l'ira che le sorelle adulte non osano<br />

esternare:<br />

t vero ch'e pazzo, pazzo del tutto?... E pazzo! Parla coi gatti; biso-<br />

gnerebbe procurarsi subito delle corde per legarlo!...<br />

legheranno.2<br />

Vedrai che ti<br />

402


IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO<br />

i dopo questa<br />

" visita memoranda " che <strong>Zeno</strong> inizia a regi-<br />

strare dubbi e sospetti sulla scelta delle proprie aspirazioni e<br />

sui mezzi impiegati per attuarle. Innanzitutto,<br />

perche [desiderando sposarsi] non andai a vedere tante e tante ragazze<br />

prima <strong>di</strong> sceglierne una? No! Pareva proprio che mi fosse spiaciuto <strong>di</strong><br />

vedere troppe donne e non volli faticare (p. 101).<br />

E poi,<br />

scelta la fanciulla avrei anche potuto esaminarla un po' meglio e<br />

accertarmi almeno che essa sarebbe stata <strong>di</strong>sposta <strong>di</strong> venirmi incontro<br />

a mezza strada (p. 101).<br />

Finalmente,<br />

come spiegare poi la mia lunga esitazione <strong>di</strong> parlare chiaro e <strong>di</strong>re alla<br />

fanciulla: Risolviti! Mi vuoi o non vuoi? Io andavo a quella casa arri.<br />

vandovi dai miei sogni (p. 103).<br />

E il sogno era appunto che Ada, <strong>Zeno</strong> confessa,<br />

era la donna da me prescelta, era percio gia mia ed io l'adornai <strong>di</strong><br />

tutti i sogni... Avevo mescolato tanto intimamente la realta ai sogni<br />

che non riuscivo a convincermi ch'essa mai m'avesse baciato (pp. 102,<br />

104).<br />

403<br />

La corte che sta facendo ad Ada gli appare ad un certo momento<br />

come una " stupida avventura " che lo fa " vergognare<br />

<strong>di</strong> quella vergogna che fa gridare e protestare. 'Non sono io<br />

che fui tanto bestia! ' " Pur avendo con cio fatto benissimo il<br />

punto sulla situazione, <strong>Zeno</strong> prosegue il corso d'azione intrapreso;<br />

i " sogni," appunto, lo stanno conducendo a " un fiasco<br />

" La corte che sta facendo ad Ada gli appare ad un certo momento<br />

come una " stupida avventura " che lo fa<br />

inevitabile, anziche al successo. Un bacio ch'egli da alla<br />

mano <strong>di</strong> Ada rinfocola le speranze; per <strong>Zeno</strong> e un successo,<br />

se<br />

"<br />

pur parziale: Ecco che avevo finalmente cessato <strong>di</strong> raccontare<br />

delle storie a tre fanciulle e avevo invece baciato la<br />

mano ad una sola <strong>di</strong> esse." L'illusione <strong>di</strong> conquistare Ada rinasce<br />

ed egli ne e cosi preso da avere scrupoli <strong>di</strong> coscienza;<br />

considera Ada ormai sua ma e tormentato dal dubbio che essa<br />

acconsenta a sposarlo perch6 influenzata dai genitori:<br />

" vergognare<br />

<strong>di</strong> quella vergogna che fa gridare e protestare. 'Non sono io<br />

che fui tanto bestia! ' " Pur avendo con cio fatto benissimo il<br />

punto sulla situazione, <strong>Zeno</strong> prosegue il corso d'azione intrapreso;<br />

i " sogni," appunto, lo stanno conducendo a " un fiasco<br />

" La corte che sta facendo ad Ada gli appare ad un certo momento<br />

come una " stupida avventura " che lo fa<br />

inevitabile, anziche al successo. Un bacio ch'egli da alla<br />

mano <strong>di</strong> Ada rinfocola le speranze; per <strong>Zeno</strong> e un successo,<br />

se<br />

"<br />

pur parziale: Ecco che avevo finalmente cessato <strong>di</strong> raccontare<br />

delle storie a tre fanciulle e avevo invece baciato la<br />

mano ad una sola <strong>di</strong> esse." L'illusione <strong>di</strong> conquistare Ada rinasce<br />

ed egli ne e cosi preso da avere scrupoli <strong>di</strong> coscienza;<br />

considera Ada ormai sua ma e tormentato dal dubbio che essa<br />

acconsenta a sposarlo perch6 influenzata dai genitori:<br />

" vergognare<br />

<strong>di</strong> quella vergogna che fa gridare e protestare. 'Non sono io<br />

che fui tanto bestia! ' " Pur avendo con cio fatto benissimo il<br />

punto sulla situazione, <strong>Zeno</strong> prosegue il corso d'azione intrapreso;<br />

i " sogni," appunto, lo stanno conducendo a " un fiasco<br />

" La corte che sta facendo ad Ada gli appare ad un certo momento<br />

come una " stupida avventura " che lo fa<br />

inevitabile, anziche al successo. Un bacio ch'egli da alla<br />

mano <strong>di</strong> Ada rinfocola le speranze; per <strong>Zeno</strong> e un successo,<br />

se<br />

"<br />

pur parziale: Ecco che avevo finalmente cessato <strong>di</strong> raccontare<br />

delle storie a tre fanciulle e avevo invece baciato la<br />

mano ad una sola <strong>di</strong> esse." L'illusione <strong>di</strong> conquistare Ada rinasce<br />

ed egli ne e cosi preso da avere scrupoli <strong>di</strong> coscienza;<br />

considera Ada ormai sua ma e tormentato dal dubbio che essa<br />

acconsenta a sposarlo perch6 influenzata dai genitori:<br />

" vergognare<br />

<strong>di</strong> quella vergogna che fa gridare e protestare. 'Non sono io<br />

che fui tanto bestia! ' " Pur avendo con cio fatto benissimo il<br />

punto sulla situazione, <strong>Zeno</strong> prosegue il corso d'azione intrapreso;<br />

i " sogni," appunto, lo stanno conducendo a " un fiasco<br />

" La corte che sta facendo ad Ada gli appare ad un certo momento<br />

come una " stupida avventura " che lo fa<br />

inevitabile, anziche al successo. Un bacio ch'egli da alla<br />

mano <strong>di</strong> Ada rinfocola le speranze; per <strong>Zeno</strong> e un successo,<br />

se<br />

"<br />

pur parziale: Ecco che avevo finalmente cessato <strong>di</strong> raccontare<br />

delle storie a tre fanciulle e avevo invece baciato la<br />

mano ad una sola <strong>di</strong> esse." L'illusione <strong>di</strong> conquistare Ada rinasce<br />

ed egli ne e cosi preso da avere scrupoli <strong>di</strong> coscienza;<br />

considera Ada ormai sua ma e tormentato dal dubbio che essa<br />

acconsenta a sposarlo perch6 influenzata dai genitori:<br />

" vergognare<br />

<strong>di</strong> quella vergogna che fa gridare e protestare. 'Non sono io<br />

che fui tanto bestia! ' " Pur avendo con cio fatto benissimo il<br />

punto sulla situazione, <strong>Zeno</strong> prosegue il corso d'azione intrapreso;<br />

i " sogni," appunto, lo stanno conducendo a " un fiasco<br />

" La corte che sta facendo ad Ada gli appare ad un certo momento<br />

come una " stupida avventura " che lo fa<br />

inevitabile, anziche al successo. Un bacio ch'egli da alla<br />

mano <strong>di</strong> Ada rinfocola le speranze; per <strong>Zeno</strong> e un successo,<br />

se<br />

"<br />

pur parziale: Ecco che avevo finalmente cessato <strong>di</strong> raccontare<br />

delle storie a tre fanciulle e avevo invece baciato la<br />

mano ad una sola <strong>di</strong> esse." L'illusione <strong>di</strong> conquistare Ada rinasce<br />

ed egli ne e cosi preso da avere scrupoli <strong>di</strong> coscienza;<br />

considera Ada ormai sua ma e tormentato dal dubbio che essa<br />

acconsenta a sposarlo perch6 influenzata dai genitori:<br />

" vergognare<br />

<strong>di</strong> quella vergogna che fa gridare e protestare. 'Non sono io<br />

che fui tanto bestia! ' " Pur avendo con cio fatto benissimo il<br />

punto sulla situazione, <strong>Zeno</strong> prosegue il corso d'azione intrapreso;<br />

i " sogni," appunto, lo stanno conducendo a " un fiasco<br />

" inevitabile, anziche al successo. Un bacio ch'egli da alla<br />

mano <strong>di</strong> Ada rinfocola le speranze; per <strong>Zeno</strong> e un successo,<br />

se<br />

"<br />

pur parziale: Ecco che avevo finalmente cessato <strong>di</strong> raccontare<br />

delle storie a tre fanciulle e avevo invece baciato la<br />

mano ad una sola <strong>di</strong> esse." L'illusione <strong>di</strong> conquistare Ada rinasce<br />

ed egli ne e cosi preso da avere scrupoli <strong>di</strong> coscienza;<br />

considera Ada ormai sua ma e tormentato dal dubbio che essa<br />

acconsenta a sposarlo perch6 influenzata dai genitori:<br />

Sull'orizzonte si delineava proprio il solito romanzo popolare della<br />

giovinetta costretta dalla famiglia ad un matrimonio o<strong>di</strong>oso (p. 112).


404<br />

ALFREDO BONADEO<br />

Quando vuole "chiarire l'avventura " scopre invece che non<br />

solo la famiglia non ha alcuna intenzione <strong>di</strong> Quando<br />

dargli Ada in<br />

sposa, ma vuole, al contrario, affibiargli Augusta, la piiu brutta<br />

delle sorelle. <strong>Zeno</strong> e confuso da quello che gli sembra a prima<br />

vista un equivoco; ma la verita non gli sfuggira:<br />

vuole "chiarire l'avventura " scopre invece che non<br />

solo la famiglia non ha alcuna intenzione <strong>di</strong> Quando<br />

dargli Ada in<br />

sposa, ma vuole, al contrario, affibiargli Augusta, la piiu brutta<br />

delle sorelle. <strong>Zeno</strong> e confuso da quello che gli sembra a prima<br />

vista un equivoco; ma la verita non gli sfuggira:<br />

vuole "chiarire l'avventura " scopre invece che non<br />

solo la famiglia non ha alcuna intenzione <strong>di</strong> Quando<br />

dargli Ada in<br />

sposa, ma vuole, al contrario, affibiargli Augusta, la piiu brutta<br />

delle sorelle. <strong>Zeno</strong> e confuso da quello che gli sembra a prima<br />

vista un equivoco; ma la verita non gli sfuggira:<br />

vuole "chiarire l'avventura " scopre invece che non<br />

solo la famiglia non ha alcuna intenzione <strong>di</strong> Quando<br />

dargli Ada in<br />

sposa, ma vuole, al contrario, affibiargli Augusta, la piiu brutta<br />

delle sorelle. <strong>Zeno</strong> e confuso da quello che gli sembra a prima<br />

vista un equivoco; ma la verita non gli sfuggira:<br />

vuole "chiarire l'avventura " scopre invece che non<br />

solo la famiglia non ha alcuna intenzione <strong>di</strong> Quando<br />

dargli Ada in<br />

sposa, ma vuole, al contrario, affibiargli Augusta, la piiu brutta<br />

delle sorelle. <strong>Zeno</strong> e confuso da quello che gli sembra a prima<br />

vista un equivoco; ma la verita non gli sfuggira:<br />

vuole "chiarire l'avventura " scopre invece che non<br />

solo la famiglia non ha alcuna intenzione <strong>di</strong> dargli Ada in<br />

sposa, ma vuole, al contrario, affibiargli Augusta, la piiu brutta<br />

delle sorelle. <strong>Zeno</strong> e confuso da quello che gli sembra a prima<br />

vista un equivoco; ma la verita non gli sfuggira:<br />

I Malfenti volevano che io sposassi Augusta e non volevano che io<br />

sposassi Ada e cib per la semplice ragione che Augusta era innamorata<br />

<strong>di</strong> me e Ada niente affatto (p. 120).<br />

Esasperato dalla verita ma non rinsavito, egli si propone al-<br />

lora <strong>di</strong> non rivedere piu ne Ada n6 la Esasperato dalla verita ma non rinsavito, egli si propone<br />

famiglia:<br />

al-<br />

lora <strong>di</strong> non rivedere piu ne Ada n6 la Esasperato dalla verita ma non rinsavito, egli si propone<br />

famiglia:<br />

al-<br />

lora <strong>di</strong> non rivedere piu ne Ada n6 la Esasperato dalla verita ma non rinsavito, egli si propone<br />

famiglia:<br />

al-<br />

lora <strong>di</strong> non rivedere piu ne Ada n6 la Esasperato dalla verita ma non rinsavito, egli si propone<br />

famiglia:<br />

al-<br />

lora <strong>di</strong> non rivedere piu ne Ada n6 la Esasperato dalla verita ma non rinsavito, egli si propone<br />

famiglia:<br />

al-<br />

lora <strong>di</strong> non rivedere piu ne Ada n6 la famiglia:<br />

M'avevano torturato, lei la zia ed anche Ada! Con quale <strong>di</strong>ritto? Perche<br />

avevo voluto sposarmi? Ma io non ci pensavo piii! Com'era bella la<br />

liberta (p. 117).<br />

L'atto <strong>di</strong>screto e gentile con il quale intende " L'atto <strong>di</strong>screto e gentile con il quale intende segnare " la sua<br />

volonta e l'invio <strong>di</strong> un mazzo <strong>di</strong> fiori: " l'abbandono <strong>di</strong>veniva<br />

" L'atto <strong>di</strong>screto e gentile con il quale intende segnare " la sua<br />

volonta e l'invio <strong>di</strong> un mazzo <strong>di</strong> fiori: " l'abbandono <strong>di</strong>veniva<br />

" L'atto <strong>di</strong>screto e gentile con il quale intende segnare " la sua<br />

volonta e l'invio <strong>di</strong> un mazzo <strong>di</strong> fiori: " l'abbandono <strong>di</strong>veniva<br />

" L'atto <strong>di</strong>screto e gentile con il quale intende segnare " la sua<br />

volonta e l'invio <strong>di</strong> un mazzo <strong>di</strong> fiori: " l'abbandono <strong>di</strong>veniva<br />

" L'atto <strong>di</strong>screto e gentile con il quale intende segnare " la sua<br />

volonta e l'invio <strong>di</strong> un mazzo <strong>di</strong> fiori: " l'abbandono <strong>di</strong>veniva<br />

" segnare " la sua<br />

volonta e l'invio <strong>di</strong> un mazzo <strong>di</strong> fiori: " l'abbandono <strong>di</strong>veniva<br />

piu sdegnoso ancora se non ne comunicavo l'intenzione." Ap-<br />

pena inviati i fiori confessa:<br />

Se avessi ceduto alla mia dolorosa impazienza, subito sarei ritornato<br />

<strong>di</strong> corsa a quella casa a rischio <strong>di</strong> arrivarvi prima del mio mazzo <strong>di</strong><br />

fiori (p. 118).<br />

Ma fa il "proposito "proposito "proposito "proposito "proposito "proposito ferreo" <strong>di</strong> non muoversi finche non<br />

ricevera segni segni segni segni segni segni favorevoli. Riceve un'asciutta nota <strong>di</strong> ringrazia-<br />

mento per i fiori:<br />

Mi gettai sul mio letto e ficcai i denti nel guanciale quasi per inchio-<br />

darmivi e impe<strong>di</strong>rmi <strong>di</strong> correr via a rompere il mio proposito (p. 122).<br />

Nessun segno favorevole arriva e <strong>Zeno</strong> passa " Nessun segno favorevole arriva e <strong>Zeno</strong> passa cinque giorni<br />

e cinque<br />

stra:<br />

notti terribili." I1 quinto, giorno festivo, egli regi-<br />

" Nessun segno favorevole arriva e <strong>Zeno</strong> passa cinque giorni<br />

e cinque<br />

stra:<br />

notti terribili." I1 quinto, giorno festivo, egli regi-<br />

" Nessun segno favorevole arriva e <strong>Zeno</strong> passa cinque giorni<br />

e cinque<br />

stra:<br />

notti terribili." I1 quinto, giorno festivo, egli regi-<br />

" Nessun segno favorevole arriva e <strong>Zeno</strong> passa cinque giorni<br />

e cinque<br />

stra:<br />

notti terribili." I1 quinto, giorno festivo, egli regi-<br />

" Nessun segno favorevole arriva e <strong>Zeno</strong> passa cinque giorni<br />

e cinque<br />

stra:<br />

notti terribili." I1 quinto, giorno festivo, egli regi-<br />

" cinque giorni<br />

e cinque<br />

stra:<br />

notti terribili." I1 quinto, giorno festivo, egli regi-<br />

Con la fretta che le mie povere gambe mi concedevano, corsi in citta<br />

e sulla via che sapevo la signora Malfenti e le figliuole dovevano per-<br />

correre al ritorno dalla messa (p. 129).<br />

I1 rivale Guido Speier appare in scena ad accelerare il<br />

tempo degli insuccessi e la fine delle illusioni <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>. I1 suo


IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO<br />

aspetto, <strong>di</strong> tanto superiore a quello <strong>di</strong> aspetto, <strong>Zeno</strong>, lo rende un rivale<br />

pericoloso; <strong>Zeno</strong> lo descrive cosi:<br />

<strong>di</strong> tanto superiore a quello <strong>di</strong> aspetto, <strong>Zeno</strong>, lo rende un rivale<br />

pericoloso; <strong>Zeno</strong> lo descrive cosi:<br />

<strong>di</strong> tanto superiore a quello <strong>di</strong> aspetto, <strong>Zeno</strong>, lo rende un rivale<br />

pericoloso; <strong>Zeno</strong> lo descrive cosi:<br />

<strong>di</strong> tanto superiore a quello <strong>di</strong> aspetto, <strong>Zeno</strong>, lo rende un rivale<br />

pericoloso; <strong>Zeno</strong> lo descrive cosi:<br />

<strong>di</strong> tanto superiore a quello <strong>di</strong> aspetto, <strong>Zeno</strong>, lo rende un rivale<br />

pericoloso; <strong>Zeno</strong> lo descrive cosi:<br />

<strong>di</strong> tanto superiore a quello <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>, lo rende un rivale<br />

pericoloso; <strong>Zeno</strong> lo descrive cosi:<br />

Era un bellissimo giovane; le labbra naturalmente socchiuse lasciavano<br />

vedere una bocca <strong>di</strong> denti bianchi e perfetti. L'occhio suo era vivace<br />

ed espressivo... i suoi capelli bruni e un po' ricciuti, coprivano tutto<br />

lo spazio che madre natura aveva loro destinato, mentre molta parte<br />

della mia testa era stata invasa dalla fronte (pp. 131-2).<br />

Allo spassionato riconoscimento delle superiori qualita del ri- ri- ri- ri- ri- ri-<br />

vale fanno riscontro le sue reazioni, tipiche <strong>di</strong> colui che che che che che che assi-<br />

ste impotente e in<strong>di</strong>spettito<br />

<strong>di</strong> illusioni: <strong>Zeno</strong> vorrebbe<br />

al crollo del proprio castelluzzo<br />

essere "<br />

capace d'abbandonarsi ad<br />

un atto brutale <strong>di</strong> forza " verso il rivale, ma si sente infine<br />

sod<strong>di</strong>sfatto <strong>di</strong> potergli <strong>di</strong>re, senza alcuna verosimigliante ra-<br />

gione, " qualche cosa <strong>di</strong> sgradevole." Speier e, come <strong>Zeno</strong>, un<br />

violinista<br />

benissimo.<br />

<strong>di</strong>lettante; ma al contrario <strong>di</strong> lui egli sa suonare<br />

<strong>Zeno</strong> che aveva " gione,<br />

portato il violino in quella casa...<br />

" qualche cosa <strong>di</strong> sgradevole." Speier e, come <strong>Zeno</strong>, un<br />

violinista<br />

benissimo.<br />

<strong>di</strong>lettante; ma al contrario <strong>di</strong> lui egli sa suonare<br />

<strong>Zeno</strong> che aveva " gione,<br />

portato il violino in quella casa...<br />

" qualche cosa <strong>di</strong> sgradevole." Speier e, come <strong>Zeno</strong>, un<br />

violinista<br />

benissimo.<br />

<strong>di</strong>lettante; ma al contrario <strong>di</strong> lui egli sa suonare<br />

<strong>Zeno</strong> che aveva " gione,<br />

portato il violino in quella casa...<br />

" qualche cosa <strong>di</strong> sgradevole." Speier e, come <strong>Zeno</strong>, un<br />

violinista<br />

benissimo.<br />

<strong>di</strong>lettante; ma al contrario <strong>di</strong> lui egli sa suonare<br />

<strong>Zeno</strong> che aveva " gione,<br />

portato il violino in quella casa...<br />

" qualche cosa <strong>di</strong> sgradevole." Speier e, come <strong>Zeno</strong>, un<br />

violinista<br />

benissimo.<br />

<strong>di</strong>lettante; ma al contrario <strong>di</strong> lui egli sa suonare<br />

<strong>Zeno</strong> che aveva " gione,<br />

portato il violino in quella casa...<br />

" qualche cosa <strong>di</strong> sgradevole." Speier e, come <strong>Zeno</strong>, un<br />

violinista<br />

benissimo.<br />

<strong>di</strong>lettante; ma al contrario <strong>di</strong> lui egli sa suonare<br />

<strong>Zeno</strong> che aveva " portato il violino in quella casa...<br />

per prolungarvi le visite," all'annunzio che il rivale suonera<br />

in casa Malfenti confessa:<br />

Io, semplicemente, ero un uomo <strong>di</strong>strutto. Almeno non avessi sonato<br />

io quell'istrumento e non mi fossi lasciato indurre <strong>di</strong> sonarlo in casa<br />

Malfenti... Ero stato una bestia! (p. 138).<br />

Speier inizia a suonare e " contro <strong>di</strong> me, si mise il grande<br />

Bach in persona," ammette tristemente <strong>Zeno</strong>; sul violino <strong>di</strong><br />

Speier " la musica era <strong>di</strong>venuta vita, luce ed aria." Tenta allora<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire il successo del rivale criticandolo in presenza<br />

degli ospiti ma con risultato opposto a Speier inizia a suonare e " contro <strong>di</strong> me, si mise il grande<br />

Bach in persona," ammette tristemente <strong>Zeno</strong>; sul violino <strong>di</strong><br />

Speier<br />

quello sperato:<br />

" In tutto il salotto non v'era per [<strong>Zeno</strong>] che biasimo e derisione."<br />

<strong>Zeno</strong> pur sapendo che il rivale ha partita vinta persiste<br />

nelle sue illusioni peggiorando la sua situazione con il<br />

" la musica era <strong>di</strong>venuta vita, luce ed aria." Tenta allora<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire il successo del rivale criticandolo in presenza<br />

degli ospiti ma con risultato opposto a Speier inizia a suonare e " contro <strong>di</strong> me, si mise il grande<br />

Bach in persona," ammette tristemente <strong>Zeno</strong>; sul violino <strong>di</strong><br />

Speier<br />

quello sperato:<br />

" In tutto il salotto non v'era per [<strong>Zeno</strong>] che biasimo e derisione."<br />

<strong>Zeno</strong> pur sapendo che il rivale ha partita vinta persiste<br />

nelle sue illusioni peggiorando la sua situazione con il<br />

" la musica era <strong>di</strong>venuta vita, luce ed aria." Tenta allora<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire il successo del rivale criticandolo in presenza<br />

degli ospiti ma con risultato opposto a Speier inizia a suonare e " contro <strong>di</strong> me, si mise il grande<br />

Bach in persona," ammette tristemente <strong>Zeno</strong>; sul violino <strong>di</strong><br />

Speier<br />

quello sperato:<br />

" In tutto il salotto non v'era per [<strong>Zeno</strong>] che biasimo e derisione."<br />

<strong>Zeno</strong> pur sapendo che il rivale ha partita vinta persiste<br />

nelle sue illusioni peggiorando la sua situazione con il<br />

" la musica era <strong>di</strong>venuta vita, luce ed aria." Tenta allora<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire il successo del rivale criticandolo in presenza<br />

degli ospiti ma con risultato opposto a Speier inizia a suonare e " contro <strong>di</strong> me, si mise il grande<br />

Bach in persona," ammette tristemente <strong>Zeno</strong>; sul violino <strong>di</strong><br />

Speier<br />

quello sperato:<br />

" In tutto il salotto non v'era per [<strong>Zeno</strong>] che biasimo e derisione."<br />

<strong>Zeno</strong> pur sapendo che il rivale ha partita vinta persiste<br />

nelle sue illusioni peggiorando la sua situazione con il<br />

" la musica era <strong>di</strong>venuta vita, luce ed aria." Tenta allora<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire il successo del rivale criticandolo in presenza<br />

degli ospiti ma con risultato opposto a Speier inizia a suonare e " contro <strong>di</strong> me, si mise il grande<br />

Bach in persona," ammette tristemente <strong>Zeno</strong>; sul violino <strong>di</strong><br />

Speier<br />

quello sperato:<br />

" In tutto il salotto non v'era per [<strong>Zeno</strong>] che biasimo e derisione."<br />

<strong>Zeno</strong> pur sapendo che il rivale ha partita vinta persiste<br />

nelle sue illusioni peggiorando la sua situazione con il<br />

" la musica era <strong>di</strong>venuta vita, luce ed aria." Tenta allora<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire il successo del rivale criticandolo in presenza<br />

degli ospiti ma con risultato opposto a quello sperato:<br />

" In tutto il salotto non v'era per [<strong>Zeno</strong>] che biasimo e derisione."<br />

<strong>Zeno</strong> pur sapendo che il rivale ha partita vinta persiste<br />

nelle sue illusioni peggiorando la sua situazione con il<br />

renderla piu piu piu piu piu piu assurda. Gia alla seduta spiritica aveva aveva aveva aveva aveva aveva rivelato rivelato rivelato rivelato rivelato rivelato<br />

<strong>di</strong> conoscere lo stato d'animo <strong>di</strong> Ada, nonche la propria er-<br />

rata ostinazione:<br />

405<br />

Come non intesi ch'essa era gia tutta sua? Ma io m'ostinavo nel pensiero<br />

ch'egli non la meritava perche non era l'uomo ch'essa cercava col suo<br />

occhio serio (p. 146).


406<br />

ALFREDO BONADEO<br />

Ma <strong>Zeno</strong> le <strong>di</strong>chiara il proprio amore; Ada lo guardo " stupita<br />

e spaventata " Ma <strong>Zeno</strong> le <strong>di</strong>chiara il proprio amore; Ada lo guardo<br />

ed egli finalmente riconosce che " tanto lontana<br />

dell'amore come ora " non l'aveva mai vista. Tuttavia, dopo<br />

l'esibizione musicale l'illusione riprende <strong>Zeno</strong> e tenta <strong>di</strong>stogliere<br />

l'attenzione <strong>di</strong> Ada verso Speier. Le <strong>di</strong>ce:<br />

" stupita<br />

e spaventata " Ma <strong>Zeno</strong> le <strong>di</strong>chiara il proprio amore; Ada lo guardo<br />

ed egli finalmente riconosce che " tanto lontana<br />

dell'amore come ora " non l'aveva mai vista. Tuttavia, dopo<br />

l'esibizione musicale l'illusione riprende <strong>Zeno</strong> e tenta <strong>di</strong>stogliere<br />

l'attenzione <strong>di</strong> Ada verso Speier. Le <strong>di</strong>ce:<br />

" stupita<br />

e spaventata " Ma <strong>Zeno</strong> le <strong>di</strong>chiara il proprio amore; Ada lo guardo<br />

ed egli finalmente riconosce che " tanto lontana<br />

dell'amore come ora " non l'aveva mai vista. Tuttavia, dopo<br />

l'esibizione musicale l'illusione riprende <strong>Zeno</strong> e tenta <strong>di</strong>stogliere<br />

l'attenzione <strong>di</strong> Ada verso Speier. Le <strong>di</strong>ce:<br />

" stupita<br />

e spaventata " Ma <strong>Zeno</strong> le <strong>di</strong>chiara il proprio amore; Ada lo guardo<br />

ed egli finalmente riconosce che " tanto lontana<br />

dell'amore come ora " non l'aveva mai vista. Tuttavia, dopo<br />

l'esibizione musicale l'illusione riprende <strong>Zeno</strong> e tenta <strong>di</strong>stogliere<br />

l'attenzione <strong>di</strong> Ada verso Speier. Le <strong>di</strong>ce:<br />

" stupita<br />

e spaventata " Ma <strong>Zeno</strong> le <strong>di</strong>chiara il proprio amore; Ada lo guardo<br />

ed egli finalmente riconosce che " tanto lontana<br />

dell'amore come ora " non l'aveva mai vista. Tuttavia, dopo<br />

l'esibizione musicale l'illusione riprende <strong>Zeno</strong> e tenta <strong>di</strong>stogliere<br />

l'attenzione <strong>di</strong> Ada verso Speier. Le <strong>di</strong>ce:<br />

" stupita<br />

e spaventata " ed egli finalmente riconosce che " tanto lontana<br />

dell'amore come ora " non l'aveva mai vista. Tuttavia, dopo<br />

l'esibizione musicale l'illusione riprende <strong>Zeno</strong> e tenta <strong>di</strong>stogliere<br />

l'attenzione <strong>di</strong> Ada verso Speier. Le <strong>di</strong>ce:<br />

Quell'uomo non fa per voi. ? un imbecille!... Suona bene il violino,<br />

ma vi sono anche delle scimmie che sanno suonarlo. Ogni sua parola<br />

tra<strong>di</strong>sce il bestione (p. 155).<br />

P con quest'ultimo tentativo che le illusioni sentimentali <strong>di</strong><br />

<strong>Zeno</strong> vengono finalmente<br />

mo oltraggio:<br />

<strong>di</strong>strutte. La coscienza registra 1'estre-<br />

Ada mi soffio addosso delle parole offensive con la sua bella, nobile<br />

e sana faccia arrossata dallo sdegno e dalle linee rese pii precise, quasi<br />

marmoree dall'in<strong>di</strong>gnazione. Quella non <strong>di</strong>menticai piu e quando penso<br />

al mio amore e alla mia giovinezza, rivedo la faccia bella e nobile e<br />

sana <strong>di</strong> Ada nel momento in cui essa m'elimino definitivamente dal suo<br />

destino (p. 156).<br />

Con la sconfitta <strong>Zeno</strong> riconosce il suo lungo errore; sposa Augusta,<br />

la brutta, " seccante " sorella della bella Ada.<br />

Dopo il matrimonio le aspirazioni sentimentali <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />

mutano oggetto ma non natura. " Non potevo mettere a pericolo<br />

la pace della mia famigliola," riflette. Nasce l'ideale <strong>di</strong><br />

mantenersi fedele all'affezionata ma brutta Augusta; esso si<br />

trasforma quin<strong>di</strong> in molti futili " Con la sconfitta <strong>Zeno</strong> riconosce il suo lungo errore; sposa Augusta,<br />

la brutta,<br />

buoni propositi." Conosciuta<br />

" seccante " sorella della bella Ada.<br />

Dopo il matrimonio le aspirazioni sentimentali <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />

mutano oggetto ma non natura. " Non potevo mettere a pericolo<br />

la pace della mia famigliola," riflette. Nasce l'ideale <strong>di</strong><br />

mantenersi fedele all'affezionata ma brutta Augusta; esso si<br />

trasforma quin<strong>di</strong> in molti futili " Con la sconfitta <strong>Zeno</strong> riconosce il suo lungo errore; sposa Augusta,<br />

la brutta,<br />

buoni propositi." Conosciuta<br />

" seccante " sorella della bella Ada.<br />

Dopo il matrimonio le aspirazioni sentimentali <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />

mutano oggetto ma non natura. " Non potevo mettere a pericolo<br />

la pace della mia famigliola," riflette. Nasce l'ideale <strong>di</strong><br />

mantenersi fedele all'affezionata ma brutta Augusta; esso si<br />

trasforma quin<strong>di</strong> in molti futili " Con la sconfitta <strong>Zeno</strong> riconosce il suo lungo errore; sposa Augusta,<br />

la brutta,<br />

buoni propositi." Conosciuta<br />

" seccante " sorella della bella Ada.<br />

Dopo il matrimonio le aspirazioni sentimentali <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />

mutano oggetto ma non natura. " Non potevo mettere a pericolo<br />

la pace della mia famigliola," riflette. Nasce l'ideale <strong>di</strong><br />

mantenersi fedele all'affezionata ma brutta Augusta; esso si<br />

trasforma quin<strong>di</strong> in molti futili " Con la sconfitta <strong>Zeno</strong> riconosce il suo lungo errore; sposa Augusta,<br />

la brutta,<br />

buoni propositi." Conosciuta<br />

" seccante " sorella della bella Ada.<br />

Dopo il matrimonio le aspirazioni sentimentali <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />

mutano oggetto ma non natura. " Non potevo mettere a pericolo<br />

la pace della mia famigliola," riflette. Nasce l'ideale <strong>di</strong><br />

mantenersi fedele all'affezionata ma brutta Augusta; esso si<br />

trasforma quin<strong>di</strong> in molti futili " Con la sconfitta <strong>Zeno</strong> riconosce il suo lungo errore; sposa Augusta,<br />

la brutta,<br />

buoni propositi." Conosciuta<br />

" seccante " sorella della bella Ada.<br />

Dopo il matrimonio le aspirazioni sentimentali <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />

mutano oggetto ma non natura. " Non potevo mettere a pericolo<br />

la pace della mia famigliola," riflette. Nasce l'ideale <strong>di</strong><br />

mantenersi fedele all'affezionata ma brutta Augusta; esso si<br />

trasforma quin<strong>di</strong> in molti futili " buoni propositi." Conosciuta<br />

Carla, la futura amante, <strong>Zeno</strong> proclama subito il suo potere<br />

<strong>di</strong> resistenza alla tentazione:<br />

Che la mia resistenza non sia mancata del tutto ie provato dal fatto che<br />

io arrivai a Carla non con uno slancio solo, ma a tappe (p. 209).<br />

Anzi, "tanto. grande s'era fatta la... resistenza alla tentazione<br />

" che il giorno dopo, uscito <strong>di</strong> casa con il proposito <strong>di</strong><br />

rivedere Carla, prende la <strong>di</strong>rezione opposta alla sua abitazione.<br />

Essendovi poi ad ogni modo giunto si sofferma un<br />

istante titubante alla porta; la breve esitazione<br />

assai significativa:<br />

" Fu un breve istante pieno<br />

e, per <strong>Zeno</strong>,<br />

<strong>di</strong> buoni Anzi, "tanto. grande s'era fatta la... resistenza alla tentazione<br />

" che il giorno dopo, uscito <strong>di</strong> casa con il proposito <strong>di</strong><br />

rivedere Carla, prende la <strong>di</strong>rezione opposta alla sua abitazione.<br />

Essendovi poi ad ogni modo giunto si sofferma un<br />

istante titubante alla porta; la breve esitazione<br />

assai significativa:<br />

" Fu un breve istante pieno<br />

e, per <strong>Zeno</strong>,<br />

propositi<br />

"; varcata la soglia si consola al pensiero "<strong>di</strong> essere<br />

<strong>di</strong> buoni Anzi, "tanto. grande s'era fatta la... resistenza alla tentazione<br />

" che il giorno dopo, uscito <strong>di</strong> casa con il proposito <strong>di</strong><br />

rivedere Carla, prende la <strong>di</strong>rezione opposta alla sua abitazione.<br />

Essendovi poi ad ogni modo giunto si sofferma un<br />

istante titubante alla porta; la breve esitazione<br />

assai significativa:<br />

" Fu un breve istante pieno<br />

e, per <strong>Zeno</strong>,<br />

propositi<br />

"; varcata la soglia si consola al pensiero "<strong>di</strong> essere<br />

<strong>di</strong> buoni Anzi, "tanto. grande s'era fatta la... resistenza alla tentazione<br />

" che il giorno dopo, uscito <strong>di</strong> casa con il proposito <strong>di</strong><br />

rivedere Carla, prende la <strong>di</strong>rezione opposta alla sua abitazione.<br />

Essendovi poi ad ogni modo giunto si sofferma un<br />

istante titubante alla porta; la breve esitazione<br />

assai significativa:<br />

" Fu un breve istante pieno<br />

e, per <strong>Zeno</strong>,<br />

propositi<br />

"; varcata la soglia si consola al pensiero "<strong>di</strong> essere<br />

<strong>di</strong> buoni Anzi, "tanto. grande s'era fatta la... resistenza alla tentazione<br />

" che il giorno dopo, uscito <strong>di</strong> casa con il proposito <strong>di</strong><br />

rivedere Carla, prende la <strong>di</strong>rezione opposta alla sua abitazione.<br />

Essendovi poi ad ogni modo giunto si sofferma un<br />

istante titubante alla porta; la breve esitazione<br />

assai significativa:<br />

" Fu un breve istante pieno<br />

e, per <strong>Zeno</strong>,<br />

propositi<br />

"; varcata la soglia si consola al pensiero "<strong>di</strong> essere<br />

<strong>di</strong> buoni Anzi, "tanto. grande s'era fatta la... resistenza alla tentazione<br />

" che il giorno dopo, uscito <strong>di</strong> casa con il proposito <strong>di</strong><br />

rivedere Carla, prende la <strong>di</strong>rezione opposta alla sua abitazione.<br />

Essendovi poi ad ogni modo giunto si sofferma un<br />

istante titubante alla porta; la breve esitazione<br />

assai significativa:<br />

" Fu un breve istante pieno<br />

e, per <strong>Zeno</strong>,<br />

propositi<br />

"; varcata la soglia si consola al pensiero "<strong>di</strong> essere<br />

<strong>di</strong> buoni propositi<br />

"; varcata la soglia si consola al pensiero "<strong>di</strong> essere


IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO<br />

407<br />

entrato con qualche riluttanza." Dopo la visita, sentendosi<br />

"<br />

piccolo, colpevole e malato," cerca " sollievo in un proposito<br />

ferreo," quello <strong>di</strong> non rivederla piu; decide che il giorno<br />

dopo sarebbe andato da Carla per l'ultima volta allo scopo <strong>di</strong><br />

chiarire la relazione (" avrei chiarita la mia relazione con<br />

Carla "); e la stessa intenzione che aveva avuto nei riguar<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Ada e che qui, come gia altrove, portera tutt'altro che a<br />

un chiarimento. <strong>Zeno</strong> intende offrire a Carla la protezione<br />

necessaria alla sua carriera <strong>di</strong> cantante, " senza... darle dei<br />

baci." Un sogno significativo segue il proposito; la notte egli<br />

sogna " non solo " <strong>di</strong> baciare il collo <strong>di</strong> Carla, la parte del<br />

corpo ch'egli pre<strong>di</strong>lige, ma ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> mangiarlo. Ii giorno<br />

dopo <strong>Zeno</strong> si alza "accompagnato dai migliori propositi,"<br />

ritorna da Carla, le offre denaro ma non l'aiuto <strong>di</strong>sinteressato:<br />

" Ma non vede che a me non importa nulla del suo canto,"<br />

le grida in faccia a un certo punto della lettura <strong>di</strong> un libro<br />

<strong>di</strong> musica, e l'aggre<strong>di</strong>sce " entrato con qualche riluttanza." Dopo la visita, sentendosi<br />

"<br />

piccolo, colpevole e malato," cerca " sollievo in un proposito<br />

ferreo," quello <strong>di</strong> non rivederla piu; decide che il giorno<br />

dopo sarebbe andato da Carla per l'ultima volta allo scopo <strong>di</strong><br />

chiarire la relazione (" avrei chiarita la mia relazione con<br />

Carla "); e la stessa intenzione che aveva avuto nei riguar<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Ada e che qui, come gia altrove, portera tutt'altro che a<br />

un chiarimento. <strong>Zeno</strong> intende offrire a Carla la protezione<br />

necessaria alla sua carriera <strong>di</strong> cantante, " senza... darle dei<br />

baci." Un sogno significativo segue il proposito; la notte egli<br />

sogna<br />

con un abbraccio violento." In tal<br />

modo<br />

" non solo " <strong>di</strong> baciare il collo <strong>di</strong> Carla, la parte del<br />

corpo ch'egli pre<strong>di</strong>lige, ma ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> mangiarlo. Ii giorno<br />

dopo <strong>Zeno</strong> si alza "accompagnato dai migliori propositi,"<br />

ritorna da Carla, le offre denaro ma non l'aiuto <strong>di</strong>sinteressato:<br />

" Ma non vede che a me non importa nulla del suo canto,"<br />

le grida in faccia a un certo punto della lettura <strong>di</strong> un libro<br />

<strong>di</strong> musica, e l'aggre<strong>di</strong>sce " entrato con qualche riluttanza." Dopo la visita, sentendosi<br />

"<br />

piccolo, colpevole e malato," cerca " sollievo in un proposito<br />

ferreo," quello <strong>di</strong> non rivederla piu; decide che il giorno<br />

dopo sarebbe andato da Carla per l'ultima volta allo scopo <strong>di</strong><br />

chiarire la relazione (" avrei chiarita la mia relazione con<br />

Carla "); e la stessa intenzione che aveva avuto nei riguar<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Ada e che qui, come gia altrove, portera tutt'altro che a<br />

un chiarimento. <strong>Zeno</strong> intende offrire a Carla la protezione<br />

necessaria alla sua carriera <strong>di</strong> cantante, " senza... darle dei<br />

baci." Un sogno significativo segue il proposito; la notte egli<br />

sogna<br />

con un abbraccio violento." In tal<br />

modo<br />

" non solo " <strong>di</strong> baciare il collo <strong>di</strong> Carla, la parte del<br />

corpo ch'egli pre<strong>di</strong>lige, ma ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> mangiarlo. Ii giorno<br />

dopo <strong>Zeno</strong> si alza "accompagnato dai migliori propositi,"<br />

ritorna da Carla, le offre denaro ma non l'aiuto <strong>di</strong>sinteressato:<br />

" Ma non vede che a me non importa nulla del suo canto,"<br />

le grida in faccia a un certo punto della lettura <strong>di</strong> un libro<br />

<strong>di</strong> musica, e l'aggre<strong>di</strong>sce " entrato con qualche riluttanza." Dopo la visita, sentendosi<br />

"<br />

piccolo, colpevole e malato," cerca " sollievo in un proposito<br />

ferreo," quello <strong>di</strong> non rivederla piu; decide che il giorno<br />

dopo sarebbe andato da Carla per l'ultima volta allo scopo <strong>di</strong><br />

chiarire la relazione (" avrei chiarita la mia relazione con<br />

Carla "); e la stessa intenzione che aveva avuto nei riguar<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Ada e che qui, come gia altrove, portera tutt'altro che a<br />

un chiarimento. <strong>Zeno</strong> intende offrire a Carla la protezione<br />

necessaria alla sua carriera <strong>di</strong> cantante, " senza... darle dei<br />

baci." Un sogno significativo segue il proposito; la notte egli<br />

sogna<br />

con un abbraccio violento." In tal<br />

modo<br />

" non solo " <strong>di</strong> baciare il collo <strong>di</strong> Carla, la parte del<br />

corpo ch'egli pre<strong>di</strong>lige, ma ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> mangiarlo. Ii giorno<br />

dopo <strong>Zeno</strong> si alza "accompagnato dai migliori propositi,"<br />

ritorna da Carla, le offre denaro ma non l'aiuto <strong>di</strong>sinteressato:<br />

" Ma non vede che a me non importa nulla del suo canto,"<br />

le grida in faccia a un certo punto della lettura <strong>di</strong> un libro<br />

<strong>di</strong> musica, e l'aggre<strong>di</strong>sce " entrato con qualche riluttanza." Dopo la visita, sentendosi<br />

"<br />

piccolo, colpevole e malato," cerca " sollievo in un proposito<br />

ferreo," quello <strong>di</strong> non rivederla piu; decide che il giorno<br />

dopo sarebbe andato da Carla per l'ultima volta allo scopo <strong>di</strong><br />

chiarire la relazione (" avrei chiarita la mia relazione con<br />

Carla "); e la stessa intenzione che aveva avuto nei riguar<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Ada e che qui, come gia altrove, portera tutt'altro che a<br />

un chiarimento. <strong>Zeno</strong> intende offrire a Carla la protezione<br />

necessaria alla sua carriera <strong>di</strong> cantante, " senza... darle dei<br />

baci." Un sogno significativo segue il proposito; la notte egli<br />

sogna<br />

con un abbraccio violento." In tal<br />

modo<br />

" non solo " <strong>di</strong> baciare il collo <strong>di</strong> Carla, la parte del<br />

corpo ch'egli pre<strong>di</strong>lige, ma ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> mangiarlo. Ii giorno<br />

dopo <strong>Zeno</strong> si alza "accompagnato dai migliori propositi,"<br />

ritorna da Carla, le offre denaro ma non l'aiuto <strong>di</strong>sinteressato:<br />

" Ma non vede che a me non importa nulla del suo canto,"<br />

le grida in faccia a un certo punto della lettura <strong>di</strong> un libro<br />

<strong>di</strong> musica, e l'aggre<strong>di</strong>sce " entrato con qualche riluttanza." Dopo la visita, sentendosi<br />

"<br />

piccolo, colpevole e malato," cerca " sollievo in un proposito<br />

ferreo," quello <strong>di</strong> non rivederla piu; decide che il giorno<br />

dopo sarebbe andato da Carla per l'ultima volta allo scopo <strong>di</strong><br />

chiarire la relazione (" avrei chiarita la mia relazione con<br />

Carla "); e la stessa intenzione che aveva avuto nei riguar<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Ada e che qui, come gia altrove, portera tutt'altro che a<br />

un chiarimento. <strong>Zeno</strong> intende offrire a Carla la protezione<br />

necessaria alla sua carriera <strong>di</strong> cantante, " senza... darle dei<br />

baci." Un sogno significativo segue il proposito; la notte egli<br />

sogna<br />

con un abbraccio violento." In tal<br />

modo<br />

" non solo " <strong>di</strong> baciare il collo <strong>di</strong> Carla, la parte del<br />

corpo ch'egli pre<strong>di</strong>lige, ma ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> mangiarlo. Ii giorno<br />

dopo <strong>Zeno</strong> si alza "accompagnato dai migliori propositi,"<br />

ritorna da Carla, le offre denaro ma non l'aiuto <strong>di</strong>sinteressato:<br />

" Ma non vede che a me non importa nulla del suo canto,"<br />

le grida in faccia a un certo punto della lettura <strong>di</strong> un libro<br />

<strong>di</strong> musica, e l'aggre<strong>di</strong>sce " con un abbraccio violento." In tal<br />

modo<br />

tutto... era stato chiaramente stabilito. Me ne derivo tale malessere che...<br />

mi mossi <strong>nella</strong> <strong>di</strong>rezione opposta a quella della mia casa (p. 234).<br />

Certo ormai della conquista <strong>di</strong> Carla, <strong>Zeno</strong> inizia a lamentarsi<br />

della propria<br />

Rimpiange cosi d'avere<br />

infedelta,<br />

mancato<br />

dell'ideale<br />

l'opportunita<br />

che gli sfugge.<br />

d'avviarsi " Certo ormai della conquista <strong>di</strong> Carla, <strong>Zeno</strong> inizia a lamentarsi<br />

della propria<br />

Rimpiange cosi d'avere<br />

infedelta,<br />

mancato<br />

dell'ideale<br />

l'opportunita<br />

che gli sfugge.<br />

d'avviarsi all'onesta<br />

e alla salute," domandandosi perche mai prima d'im-<br />

" Certo ormai della conquista <strong>di</strong> Carla, <strong>Zeno</strong> inizia a lamentarsi<br />

della propria<br />

Rimpiange cosi d'avere<br />

infedelta,<br />

mancato<br />

dell'ideale<br />

l'opportunita<br />

che gli sfugge.<br />

d'avviarsi all'onesta<br />

e alla salute," domandandosi perche mai prima d'im-<br />

" Certo ormai della conquista <strong>di</strong> Carla, <strong>Zeno</strong> inizia a lamentarsi<br />

della propria<br />

Rimpiange cosi d'avere<br />

infedelta,<br />

mancato<br />

dell'ideale<br />

l'opportunita<br />

che gli sfugge.<br />

d'avviarsi all'onesta<br />

e alla salute," domandandosi perche mai prima d'im-<br />

" Certo ormai della conquista <strong>di</strong> Carla, <strong>Zeno</strong> inizia a lamentarsi<br />

della propria<br />

Rimpiange cosi d'avere<br />

infedelta,<br />

mancato<br />

dell'ideale<br />

l'opportunita<br />

che gli sfugge.<br />

d'avviarsi all'onesta<br />

e alla salute," domandandosi perche mai prima d'im-<br />

" Certo ormai della conquista <strong>di</strong> Carla, <strong>Zeno</strong> inizia a lamentarsi<br />

della propria<br />

Rimpiange cosi d'avere<br />

infedelta,<br />

mancato<br />

dell'ideale<br />

l'opportunita<br />

che gli sfugge.<br />

d'avviarsi all'onesta<br />

e alla salute," domandandosi perche mai prima d'im-<br />

" all'onesta<br />

e alla salute," domandandosi perche mai prima d'im-<br />

pegnarsi piu oltre non si sia arrestato " con un virile proposito."<br />

La notte prende un bagno perche sente " una bruttura<br />

sul... corpo; " piu/ tar<strong>di</strong> e colto da brivi<strong>di</strong>. Ma gia la notte<br />

seguente, la coscienza della colpa evidentemente <strong>di</strong>minuita, la<br />

trascorre " pegnarsi piu oltre non si sia arrestato<br />

pressoche insonne." <strong>Zeno</strong> confessa:<br />

Aspettavo l'abbraccio <strong>di</strong> Carla con pieno grande desiderio. Desideravo<br />

proprio lei, la fanciulla dalle ricche treccie fuori <strong>di</strong> posto e la voce<br />

tanto musicale (p. 238).<br />

" con un virile proposito."<br />

La notte prende un bagno perche sente " una bruttura<br />

sul... corpo; " piu/ tar<strong>di</strong> e colto da brivi<strong>di</strong>. Ma gia la notte<br />

seguente, la coscienza della colpa evidentemente <strong>di</strong>minuita, la<br />

trascorre " pegnarsi piu oltre non si sia arrestato<br />

pressoche insonne." <strong>Zeno</strong> confessa:<br />

Aspettavo l'abbraccio <strong>di</strong> Carla con pieno grande desiderio. Desideravo<br />

proprio lei, la fanciulla dalle ricche treccie fuori <strong>di</strong> posto e la voce<br />

tanto musicale (p. 238).<br />

" con un virile proposito."<br />

La notte prende un bagno perche sente " una bruttura<br />

sul... corpo; " piu/ tar<strong>di</strong> e colto da brivi<strong>di</strong>. Ma gia la notte<br />

seguente, la coscienza della colpa evidentemente <strong>di</strong>minuita, la<br />

trascorre " pegnarsi piu oltre non si sia arrestato<br />

pressoche insonne." <strong>Zeno</strong> confessa:<br />

Aspettavo l'abbraccio <strong>di</strong> Carla con pieno grande desiderio. Desideravo<br />

proprio lei, la fanciulla dalle ricche treccie fuori <strong>di</strong> posto e la voce<br />

tanto musicale (p. 238).<br />

" con un virile proposito."<br />

La notte prende un bagno perche sente " una bruttura<br />

sul... corpo; " piu/ tar<strong>di</strong> e colto da brivi<strong>di</strong>. Ma gia la notte<br />

seguente, la coscienza della colpa evidentemente <strong>di</strong>minuita, la<br />

trascorre " pegnarsi piu oltre non si sia arrestato<br />

pressoche insonne." <strong>Zeno</strong> confessa:<br />

Aspettavo l'abbraccio <strong>di</strong> Carla con pieno grande desiderio. Desideravo<br />

proprio lei, la fanciulla dalle ricche treccie fuori <strong>di</strong> posto e la voce<br />

tanto musicale (p. 238).<br />

" con un virile proposito."<br />

La notte prende un bagno perche sente " una bruttura<br />

sul... corpo; " piu/ tar<strong>di</strong> e colto da brivi<strong>di</strong>. Ma gia la notte<br />

seguente, la coscienza della colpa evidentemente <strong>di</strong>minuita, la<br />

trascorre " pegnarsi piu oltre non si sia arrestato<br />

pressoche insonne." <strong>Zeno</strong> confessa:<br />

Aspettavo l'abbraccio <strong>di</strong> Carla con pieno grande desiderio. Desideravo<br />

proprio lei, la fanciulla dalle ricche treccie fuori <strong>di</strong> posto e la voce<br />

tanto musicale (p. 238).<br />

" con un virile proposito."<br />

La notte prende un bagno perche sente " una bruttura<br />

sul... corpo; " piu/ tar<strong>di</strong> e colto da brivi<strong>di</strong>. Ma gia la notte<br />

seguente, la coscienza della colpa evidentemente <strong>di</strong>minuita, la<br />

trascorre " pressoche insonne." <strong>Zeno</strong> confessa:<br />

Aspettavo l'abbraccio <strong>di</strong> Carla con pieno grande desiderio. Desideravo<br />

proprio lei, la fanciulla dalle ricche treccie fuori <strong>di</strong> posto e la voce<br />

tanto musicale (p. 238).<br />

Finche l'amante si presta senza riserva all'infedelta <strong>di</strong><br />

<strong>Zeno</strong> i suoi tra<strong>di</strong>menti procedono alternati all'incertezza e al<br />

rimorso. La compagnia della moglie, ignara <strong>di</strong> essere tra<strong>di</strong>ta,<br />

acuisce il suo <strong>di</strong>sagio morale e lo mantiene nei suoi " Finche l'amante si presta senza riserva all'infedelta <strong>di</strong><br />

<strong>Zeno</strong> i suoi tra<strong>di</strong>menti procedono alternati all'incertezza e al<br />

rimorso. La compagnia della moglie, ignara <strong>di</strong> essere tra<strong>di</strong>ta,<br />

acuisce il suo <strong>di</strong>sagio morale e lo mantiene nei suoi buoni " Finche l'amante si presta senza riserva all'infedelta <strong>di</strong><br />

<strong>Zeno</strong> i suoi tra<strong>di</strong>menti procedono alternati all'incertezza e al<br />

rimorso. La compagnia della moglie, ignara <strong>di</strong> essere tra<strong>di</strong>ta,<br />

acuisce il suo <strong>di</strong>sagio morale e lo mantiene nei suoi buoni " Finche l'amante si presta senza riserva all'infedelta <strong>di</strong><br />

<strong>Zeno</strong> i suoi tra<strong>di</strong>menti procedono alternati all'incertezza e al<br />

rimorso. La compagnia della moglie, ignara <strong>di</strong> essere tra<strong>di</strong>ta,<br />

acuisce il suo <strong>di</strong>sagio morale e lo mantiene nei suoi buoni " Finche l'amante si presta senza riserva all'infedelta <strong>di</strong><br />

<strong>Zeno</strong> i suoi tra<strong>di</strong>menti procedono alternati all'incertezza e al<br />

rimorso. La compagnia della moglie, ignara <strong>di</strong> essere tra<strong>di</strong>ta,<br />

acuisce il suo <strong>di</strong>sagio morale e lo mantiene nei suoi buoni " Finche l'amante si presta senza riserva all'infedelta <strong>di</strong><br />

<strong>Zeno</strong> i suoi tra<strong>di</strong>menti procedono alternati all'incertezza e al<br />

rimorso. La compagnia della moglie, ignara <strong>di</strong> essere tra<strong>di</strong>ta,<br />

acuisce il suo <strong>di</strong>sagio morale e lo mantiene nei suoi buoni " buoni


408<br />

ALFREDO BONADEO<br />

propositi; " dopo una visita, "correndo via " dall'abitazione<br />

dell'amante, esultante, rivela: "All'aria aperta respirai la liberta<br />

" e " con tanta gioia e tanto affetto correvo dalla mia<br />

legittima moglie." S'irrita verso l'amante quando e sfiorato<br />

dal dubbio ch'essa pretenda piui denaro <strong>di</strong> quel ch'egli sia<br />

<strong>di</strong>sposto a darle per finanziare le lezioni <strong>di</strong> canto; ma si consola<br />

al pensiero che l'eventuale carriera <strong>di</strong> cantante dell'amante<br />

gli offrira un'ottima opportunita <strong>di</strong> riabbracciare il<br />

suo ideale: "La carriera... m'avrebbe liberato <strong>di</strong> lei," me<strong>di</strong>ta<br />

<strong>Zeno</strong> speranzosamente. A volte ha perfino " <strong>nella</strong> strozza<br />

il desiderio <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare a Carla che non [lavrebbe] rivista<br />

mai piu." I tra<strong>di</strong>menti si protraggono, " ma tutto era presto<br />

<strong>di</strong>menticato in un bagno <strong>di</strong> salute e <strong>di</strong> buoni propositi."<br />

La posizione ideale e morale <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> muta al mutare dell'atteggiamento<br />

dell'amante verso <strong>di</strong> lui. Essa assume un nuovo<br />

maestro <strong>di</strong> canto, "giovane, biondo, piuttosto robusto." <strong>Zeno</strong><br />

ne deviene subito geloso <strong>di</strong> " un'amara gelosia "; a volte arriva<br />

dall'amante " furibondo <strong>di</strong> gelosia " e il suo amore " propositi; " dopo una visita, "correndo via<br />

si fece<br />

piui iroso." Quando il maestro propone il matrimonio a Carla,<br />

<strong>Zeno</strong> e " invaso dall'ira." Egli sa che la proposta e l'occasione<br />

propizia per attuare i suoi propositi, "una bella e morale<br />

cosa e una... sicura semplificazione della [sua] posizione."<br />

Dinnanzi alla scelta egli non ha esitazioni:<br />

" dall'abitazione<br />

dell'amante, esultante, rivela: "All'aria aperta respirai la liberta<br />

" e " con tanta gioia e tanto affetto correvo dalla mia<br />

legittima moglie." S'irrita verso l'amante quando e sfiorato<br />

dal dubbio ch'essa pretenda piui denaro <strong>di</strong> quel ch'egli sia<br />

<strong>di</strong>sposto a darle per finanziare le lezioni <strong>di</strong> canto; ma si consola<br />

al pensiero che l'eventuale carriera <strong>di</strong> cantante dell'amante<br />

gli offrira un'ottima opportunita <strong>di</strong> riabbracciare il<br />

suo ideale: "La carriera... m'avrebbe liberato <strong>di</strong> lei," me<strong>di</strong>ta<br />

<strong>Zeno</strong> speranzosamente. A volte ha perfino " <strong>nella</strong> strozza<br />

il desiderio <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare a Carla che non [lavrebbe] rivista<br />

mai piu." I tra<strong>di</strong>menti si protraggono, " ma tutto era presto<br />

<strong>di</strong>menticato in un bagno <strong>di</strong> salute e <strong>di</strong> buoni propositi."<br />

La posizione ideale e morale <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> muta al mutare dell'atteggiamento<br />

dell'amante verso <strong>di</strong> lui. Essa assume un nuovo<br />

maestro <strong>di</strong> canto, "giovane, biondo, piuttosto robusto." <strong>Zeno</strong><br />

ne deviene subito geloso <strong>di</strong> " un'amara gelosia "; a volte arriva<br />

dall'amante " furibondo <strong>di</strong> gelosia " e il suo amore " propositi; " dopo una visita, "correndo via<br />

si fece<br />

piui iroso." Quando il maestro propone il matrimonio a Carla,<br />

<strong>Zeno</strong> e " invaso dall'ira." Egli sa che la proposta e l'occasione<br />

propizia per attuare i suoi propositi, "una bella e morale<br />

cosa e una... sicura semplificazione della [sua] posizione."<br />

Dinnanzi alla scelta egli non ha esitazioni:<br />

" dall'abitazione<br />

dell'amante, esultante, rivela: "All'aria aperta respirai la liberta<br />

" e " con tanta gioia e tanto affetto correvo dalla mia<br />

legittima moglie." S'irrita verso l'amante quando e sfiorato<br />

dal dubbio ch'essa pretenda piui denaro <strong>di</strong> quel ch'egli sia<br />

<strong>di</strong>sposto a darle per finanziare le lezioni <strong>di</strong> canto; ma si consola<br />

al pensiero che l'eventuale carriera <strong>di</strong> cantante dell'amante<br />

gli offrira un'ottima opportunita <strong>di</strong> riabbracciare il<br />

suo ideale: "La carriera... m'avrebbe liberato <strong>di</strong> lei," me<strong>di</strong>ta<br />

<strong>Zeno</strong> speranzosamente. A volte ha perfino " <strong>nella</strong> strozza<br />

il desiderio <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare a Carla che non [lavrebbe] rivista<br />

mai piu." I tra<strong>di</strong>menti si protraggono, " ma tutto era presto<br />

<strong>di</strong>menticato in un bagno <strong>di</strong> salute e <strong>di</strong> buoni propositi."<br />

La posizione ideale e morale <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> muta al mutare dell'atteggiamento<br />

dell'amante verso <strong>di</strong> lui. Essa assume un nuovo<br />

maestro <strong>di</strong> canto, "giovane, biondo, piuttosto robusto." <strong>Zeno</strong><br />

ne deviene subito geloso <strong>di</strong> " un'amara gelosia "; a volte arriva<br />

dall'amante " furibondo <strong>di</strong> gelosia " e il suo amore " propositi; " dopo una visita, "correndo via<br />

si fece<br />

piui iroso." Quando il maestro propone il matrimonio a Carla,<br />

<strong>Zeno</strong> e " invaso dall'ira." Egli sa che la proposta e l'occasione<br />

propizia per attuare i suoi propositi, "una bella e morale<br />

cosa e una... sicura semplificazione della [sua] posizione."<br />

Dinnanzi alla scelta egli non ha esitazioni:<br />

" dall'abitazione<br />

dell'amante, esultante, rivela: "All'aria aperta respirai la liberta<br />

" e " con tanta gioia e tanto affetto correvo dalla mia<br />

legittima moglie." S'irrita verso l'amante quando e sfiorato<br />

dal dubbio ch'essa pretenda piui denaro <strong>di</strong> quel ch'egli sia<br />

<strong>di</strong>sposto a darle per finanziare le lezioni <strong>di</strong> canto; ma si consola<br />

al pensiero che l'eventuale carriera <strong>di</strong> cantante dell'amante<br />

gli offrira un'ottima opportunita <strong>di</strong> riabbracciare il<br />

suo ideale: "La carriera... m'avrebbe liberato <strong>di</strong> lei," me<strong>di</strong>ta<br />

<strong>Zeno</strong> speranzosamente. A volte ha perfino " <strong>nella</strong> strozza<br />

il desiderio <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare a Carla che non [lavrebbe] rivista<br />

mai piu." I tra<strong>di</strong>menti si protraggono, " ma tutto era presto<br />

<strong>di</strong>menticato in un bagno <strong>di</strong> salute e <strong>di</strong> buoni propositi."<br />

La posizione ideale e morale <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> muta al mutare dell'atteggiamento<br />

dell'amante verso <strong>di</strong> lui. Essa assume un nuovo<br />

maestro <strong>di</strong> canto, "giovane, biondo, piuttosto robusto." <strong>Zeno</strong><br />

ne deviene subito geloso <strong>di</strong> " un'amara gelosia "; a volte arriva<br />

dall'amante " furibondo <strong>di</strong> gelosia " e il suo amore " propositi; " dopo una visita, "correndo via<br />

si fece<br />

piui iroso." Quando il maestro propone il matrimonio a Carla,<br />

<strong>Zeno</strong> e " invaso dall'ira." Egli sa che la proposta e l'occasione<br />

propizia per attuare i suoi propositi, "una bella e morale<br />

cosa e una... sicura semplificazione della [sua] posizione."<br />

Dinnanzi alla scelta egli non ha esitazioni:<br />

" dall'abitazione<br />

dell'amante, esultante, rivela: "All'aria aperta respirai la liberta<br />

" e " con tanta gioia e tanto affetto correvo dalla mia<br />

legittima moglie." S'irrita verso l'amante quando e sfiorato<br />

dal dubbio ch'essa pretenda piui denaro <strong>di</strong> quel ch'egli sia<br />

<strong>di</strong>sposto a darle per finanziare le lezioni <strong>di</strong> canto; ma si consola<br />

al pensiero che l'eventuale carriera <strong>di</strong> cantante dell'amante<br />

gli offrira un'ottima opportunita <strong>di</strong> riabbracciare il<br />

suo ideale: "La carriera... m'avrebbe liberato <strong>di</strong> lei," me<strong>di</strong>ta<br />

<strong>Zeno</strong> speranzosamente. A volte ha perfino " <strong>nella</strong> strozza<br />

il desiderio <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare a Carla che non [lavrebbe] rivista<br />

mai piu." I tra<strong>di</strong>menti si protraggono, " ma tutto era presto<br />

<strong>di</strong>menticato in un bagno <strong>di</strong> salute e <strong>di</strong> buoni propositi."<br />

La posizione ideale e morale <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> muta al mutare dell'atteggiamento<br />

dell'amante verso <strong>di</strong> lui. Essa assume un nuovo<br />

maestro <strong>di</strong> canto, "giovane, biondo, piuttosto robusto." <strong>Zeno</strong><br />

ne deviene subito geloso <strong>di</strong> " un'amara gelosia "; a volte arriva<br />

dall'amante " furibondo <strong>di</strong> gelosia " e il suo amore " propositi; " dopo una visita, "correndo via<br />

si fece<br />

piui iroso." Quando il maestro propone il matrimonio a Carla,<br />

<strong>Zeno</strong> e " invaso dall'ira." Egli sa che la proposta e l'occasione<br />

propizia per attuare i suoi propositi, "una bella e morale<br />

cosa e una... sicura semplificazione della [sua] posizione."<br />

Dinnanzi alla scelta egli non ha esitazioni:<br />

" dall'abitazione<br />

dell'amante, esultante, rivela: "All'aria aperta respirai la liberta<br />

" e " con tanta gioia e tanto affetto correvo dalla mia<br />

legittima moglie." S'irrita verso l'amante quando e sfiorato<br />

dal dubbio ch'essa pretenda piui denaro <strong>di</strong> quel ch'egli sia<br />

<strong>di</strong>sposto a darle per finanziare le lezioni <strong>di</strong> canto; ma si consola<br />

al pensiero che l'eventuale carriera <strong>di</strong> cantante dell'amante<br />

gli offrira un'ottima opportunita <strong>di</strong> riabbracciare il<br />

suo ideale: "La carriera... m'avrebbe liberato <strong>di</strong> lei," me<strong>di</strong>ta<br />

<strong>Zeno</strong> speranzosamente. A volte ha perfino " <strong>nella</strong> strozza<br />

il desiderio <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare a Carla che non [lavrebbe] rivista<br />

mai piu." I tra<strong>di</strong>menti si protraggono, " ma tutto era presto<br />

<strong>di</strong>menticato in un bagno <strong>di</strong> salute e <strong>di</strong> buoni propositi."<br />

La posizione ideale e morale <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> muta al mutare dell'atteggiamento<br />

dell'amante verso <strong>di</strong> lui. Essa assume un nuovo<br />

maestro <strong>di</strong> canto, "giovane, biondo, piuttosto robusto." <strong>Zeno</strong><br />

ne deviene subito geloso <strong>di</strong> " un'amara gelosia "; a volte arriva<br />

dall'amante " furibondo <strong>di</strong> gelosia " e il suo amore " si fece<br />

piui iroso." Quando il maestro propone il matrimonio a Carla,<br />

<strong>Zeno</strong> e " invaso dall'ira." Egli sa che la proposta e l'occasione<br />

propizia per attuare i suoi propositi, "una bella e morale<br />

cosa e una... sicura semplificazione della [sua] posizione."<br />

Dinnanzi alla scelta egli non ha esitazioni:<br />

Mi si prospettava 1'eventualita <strong>di</strong> perdere per sempre la mia amante se<br />

non avessi saputo domare il mio desiderio <strong>di</strong> liberarmene. Io subito<br />

lo domai!... Le <strong>di</strong>chiarai ch'io l'amavo, che non sapevo piui restare senza<br />

<strong>di</strong> lei e che d'altronde mi pareva <strong>di</strong> esigere da lei il sacrificio della sua<br />

vita (pp. 280-1).<br />

L'occasione <strong>di</strong> attuare i propositi si ripresenta quando Carla<br />

afferma <strong>di</strong> non volere piiu essere complice nel tra<strong>di</strong>re la moglie<br />

<strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>; egli allora, " L'occasione <strong>di</strong> attuare i propositi si ripresenta quando Carla<br />

afferma <strong>di</strong> non volere piiu essere complice nel tra<strong>di</strong>re la moglie<br />

<strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>; egli allora, per riavere subito I'amore <strong>di</strong> Carla,"<br />

denigra sua moglie. La vicenda sentimentale volge ormai<br />

alla fine per <strong>Zeno</strong>, ma non per sua volonta. La negazione del<br />

suo ideale attraverso le confessioni e il comportamento si fa<br />

piu violenta. Non sente piu rimorsi, non pii impulsi <strong>di</strong> confessare<br />

l'adulterio alla moglie per liberarsi della coscienza colpevole<br />

e non e piu tormentato dal proposito <strong>di</strong> mantenersi<br />

" L'occasione <strong>di</strong> attuare i propositi si ripresenta quando Carla<br />

afferma <strong>di</strong> non volere piiu essere complice nel tra<strong>di</strong>re la moglie<br />

<strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>; egli allora, per riavere subito I'amore <strong>di</strong> Carla,"<br />

denigra sua moglie. La vicenda sentimentale volge ormai<br />

alla fine per <strong>Zeno</strong>, ma non per sua volonta. La negazione del<br />

suo ideale attraverso le confessioni e il comportamento si fa<br />

piu violenta. Non sente piu rimorsi, non pii impulsi <strong>di</strong> confessare<br />

l'adulterio alla moglie per liberarsi della coscienza colpevole<br />

e non e piu tormentato dal proposito <strong>di</strong> mantenersi<br />

" L'occasione <strong>di</strong> attuare i propositi si ripresenta quando Carla<br />

afferma <strong>di</strong> non volere piiu essere complice nel tra<strong>di</strong>re la moglie<br />

<strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>; egli allora, per riavere subito I'amore <strong>di</strong> Carla,"<br />

denigra sua moglie. La vicenda sentimentale volge ormai<br />

alla fine per <strong>Zeno</strong>, ma non per sua volonta. La negazione del<br />

suo ideale attraverso le confessioni e il comportamento si fa<br />

piu violenta. Non sente piu rimorsi, non pii impulsi <strong>di</strong> confessare<br />

l'adulterio alla moglie per liberarsi della coscienza colpevole<br />

e non e piu tormentato dal proposito <strong>di</strong> mantenersi<br />

" L'occasione <strong>di</strong> attuare i propositi si ripresenta quando Carla<br />

afferma <strong>di</strong> non volere piiu essere complice nel tra<strong>di</strong>re la moglie<br />

<strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>; egli allora, per riavere subito I'amore <strong>di</strong> Carla,"<br />

denigra sua moglie. La vicenda sentimentale volge ormai<br />

alla fine per <strong>Zeno</strong>, ma non per sua volonta. La negazione del<br />

suo ideale attraverso le confessioni e il comportamento si fa<br />

piu violenta. Non sente piu rimorsi, non pii impulsi <strong>di</strong> confessare<br />

l'adulterio alla moglie per liberarsi della coscienza colpevole<br />

e non e piu tormentato dal proposito <strong>di</strong> mantenersi<br />

" L'occasione <strong>di</strong> attuare i propositi si ripresenta quando Carla<br />

afferma <strong>di</strong> non volere piiu essere complice nel tra<strong>di</strong>re la moglie<br />

<strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>; egli allora, per riavere subito I'amore <strong>di</strong> Carla,"<br />

denigra sua moglie. La vicenda sentimentale volge ormai<br />

alla fine per <strong>Zeno</strong>, ma non per sua volonta. La negazione del<br />

suo ideale attraverso le confessioni e il comportamento si fa<br />

piu violenta. Non sente piu rimorsi, non pii impulsi <strong>di</strong> confessare<br />

l'adulterio alla moglie per liberarsi della coscienza colpevole<br />

e non e piu tormentato dal proposito <strong>di</strong> mantenersi<br />

" per riavere subito I'amore <strong>di</strong> Carla,"<br />

denigra sua moglie. La vicenda sentimentale volge ormai<br />

alla fine per <strong>Zeno</strong>, ma non per sua volonta. La negazione del<br />

suo ideale attraverso le confessioni e il comportamento si fa<br />

piu violenta. Non sente piu rimorsi, non pii impulsi <strong>di</strong> confessare<br />

l'adulterio alla moglie per liberarsi della coscienza colpevole<br />

e non e piu tormentato dal proposito <strong>di</strong> mantenersi


IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO<br />

fedele. 1 in questo frattempo ch'egli ha un " violento litigio"<br />

e un " accesso folle d'ira " verso <strong>di</strong> lei a tavola:<br />

409<br />

Mi sembrava ch'essa mi deridesse e trassi a me con violenza la tovaglia<br />

cosi che tutte le stoviglie della tavola volarono a terra (p. 293).<br />

Si sente " Si sente un giocattolo<br />

tura."<br />

in mano <strong>di</strong> forze sregolate della na.<br />

Carla ha deciso <strong>di</strong> sposare il maestro <strong>di</strong> canto; <strong>Zeno</strong> si<br />

sente perduto ma non e rassegnato a rinunciare all'amante:<br />

" Si sente un giocattolo<br />

tura."<br />

in mano <strong>di</strong> forze sregolate della na.<br />

Carla ha deciso <strong>di</strong> sposare il maestro <strong>di</strong> canto; <strong>Zeno</strong> si<br />

sente perduto ma non e rassegnato a rinunciare all'amante:<br />

" Si sente un giocattolo<br />

tura."<br />

in mano <strong>di</strong> forze sregolate della na.<br />

Carla ha deciso <strong>di</strong> sposare il maestro <strong>di</strong> canto; <strong>Zeno</strong> si<br />

sente perduto ma non e rassegnato a rinunciare all'amante:<br />

" Si sente un giocattolo<br />

tura."<br />

in mano <strong>di</strong> forze sregolate della na.<br />

Carla ha deciso <strong>di</strong> sposare il maestro <strong>di</strong> canto; <strong>Zeno</strong> si<br />

sente perduto ma non e rassegnato a rinunciare all'amante:<br />

" Si sente un giocattolo<br />

tura."<br />

in mano <strong>di</strong> forze sregolate della na.<br />

Carla ha deciso <strong>di</strong> sposare il maestro <strong>di</strong> canto; <strong>Zeno</strong> si<br />

sente perduto ma non e rassegnato a rinunciare all'amante:<br />

" un giocattolo<br />

tura."<br />

in mano <strong>di</strong> forze sregolate della na.<br />

Carla ha deciso <strong>di</strong> sposare il maestro <strong>di</strong> canto; <strong>Zeno</strong> si<br />

sente perduto ma non e rassegnato a rinunciare all'amante:<br />

Era evidente che la mia donna correva via, sempre piui lontano da me.<br />

Io le corsi <strong>di</strong>etro follemente, con certi balzi simili a quelli <strong>di</strong> un cane<br />

cui venga conteso un saporito pezzo <strong>di</strong> carne (p. 298).<br />

Accompagnando l'amante per strada compie, egli crede, un<br />

ultimo drammatico e <strong>di</strong>sperato tentativo: afferra la mano <strong>di</strong><br />

Carla per rivelare pubblicamente la relazione adultera e il suo<br />

impegno verso <strong>di</strong> lei proponendole <strong>di</strong> attraversare in tal modo<br />

tutta la citta. Egli sa che, veramente,<br />

"<br />

per la prima volta<br />

['rinunziava] ad Augusta! " Ma Accompagnando l'amante per strada compie, egli crede, un<br />

ultimo drammatico e <strong>di</strong>sperato tentativo: afferra la mano <strong>di</strong><br />

Carla per rivelare pubblicamente la relazione adultera e il suo<br />

impegno<br />

inutilmente; essa e decisa ad<br />

abbandonarlo; ritorna allora la metafora del cane famelico:<br />

verso <strong>di</strong> lei proponendole <strong>di</strong> attraversare in tal modo<br />

tutta la citta. Egli sa che, veramente,<br />

"<br />

per la prima volta<br />

['rinunziava] ad Augusta! " Ma Accompagnando l'amante per strada compie, egli crede, un<br />

ultimo drammatico e <strong>di</strong>sperato tentativo: afferra la mano <strong>di</strong><br />

Carla per rivelare pubblicamente la relazione adultera e il suo<br />

impegno<br />

inutilmente; essa e decisa ad<br />

abbandonarlo; ritorna allora la metafora del cane famelico:<br />

verso <strong>di</strong> lei proponendole <strong>di</strong> attraversare in tal modo<br />

tutta la citta. Egli sa che, veramente,<br />

"<br />

per la prima volta<br />

['rinunziava] ad Augusta! " Ma Accompagnando l'amante per strada compie, egli crede, un<br />

ultimo drammatico e <strong>di</strong>sperato tentativo: afferra la mano <strong>di</strong><br />

Carla per rivelare pubblicamente la relazione adultera e il suo<br />

impegno<br />

inutilmente; essa e decisa ad<br />

abbandonarlo; ritorna allora la metafora del cane famelico:<br />

verso <strong>di</strong> lei proponendole <strong>di</strong> attraversare in tal modo<br />

tutta la citta. Egli sa che, veramente,<br />

"<br />

per la prima volta<br />

['rinunziava] ad Augusta! " Ma Accompagnando l'amante per strada compie, egli crede, un<br />

ultimo drammatico e <strong>di</strong>sperato tentativo: afferra la mano <strong>di</strong><br />

Carla per rivelare pubblicamente la relazione adultera e il suo<br />

impegno<br />

inutilmente; essa e decisa ad<br />

abbandonarlo; ritorna allora la metafora del cane famelico:<br />

verso <strong>di</strong> lei proponendole <strong>di</strong> attraversare in tal modo<br />

tutta la citta. Egli sa che, veramente,<br />

"<br />

per la prima volta<br />

['rinunziava] ad Augusta! " Ma Accompagnando l'amante per strada compie, egli crede, un<br />

ultimo drammatico e <strong>di</strong>sperato tentativo: afferra la mano <strong>di</strong><br />

Carla per rivelare pubblicamente la relazione adultera e il suo<br />

impegno<br />

inutilmente; essa e decisa ad<br />

abbandonarlo; ritorna allora la metafora del cane famelico:<br />

verso <strong>di</strong> lei proponendole <strong>di</strong> attraversare in tal modo<br />

tutta la citta. Egli sa che, veramente,<br />

"<br />

per la prima volta<br />

['rinunziava] ad Augusta! " Ma inutilmente; essa e decisa ad<br />

abbandonarlo; ritorna allora la metafora del cane famelico:<br />

Mi sentivo perduto e <strong>nella</strong> mia rabbia simile al cane che, quando<br />

non puo raggiungere il boccone desiderato, addenta le vesti <strong>di</strong> chi<br />

glielo contende (p. 298).<br />

Denigra il fidanzato <strong>di</strong> Carla come aveva gia denigrato quello<br />

<strong>di</strong> Ada. " Sapevo <strong>di</strong> Denigra il fidanzato <strong>di</strong> Carla come aveva gia denigrato quello<br />

<strong>di</strong> Ada. gridare dal dolore," confessa <strong>Zeno</strong>; dal<br />

dolore <strong>di</strong> perdere l'amante. All'epilogo della vicenda non c'e<br />

" Sapevo <strong>di</strong> Denigra il fidanzato <strong>di</strong> Carla come aveva gia denigrato quello<br />

<strong>di</strong> Ada. gridare dal dolore," confessa <strong>Zeno</strong>; dal<br />

dolore <strong>di</strong> perdere l'amante. All'epilogo della vicenda non c'e<br />

" Sapevo <strong>di</strong> Denigra il fidanzato <strong>di</strong> Carla come aveva gia denigrato quello<br />

<strong>di</strong> Ada. gridare dal dolore," confessa <strong>Zeno</strong>; dal<br />

dolore <strong>di</strong> perdere l'amante. All'epilogo della vicenda non c'e<br />

" Sapevo <strong>di</strong> Denigra il fidanzato <strong>di</strong> Carla come aveva gia denigrato quello<br />

<strong>di</strong> Ada. gridare dal dolore," confessa <strong>Zeno</strong>; dal<br />

dolore <strong>di</strong> perdere l'amante. All'epilogo della vicenda non c'e<br />

" Sapevo <strong>di</strong> Denigra il fidanzato <strong>di</strong> Carla come aveva gia denigrato quello<br />

<strong>di</strong> Ada. gridare dal dolore," confessa <strong>Zeno</strong>; dal<br />

dolore <strong>di</strong> perdere l'amante. All'epilogo della vicenda non c'e<br />

" Sapevo <strong>di</strong> gridare dal dolore," confessa <strong>Zeno</strong>; dal<br />

dolore <strong>di</strong> perdere l'amante. All'epilogo della vicenda non c'e<br />

piu traccia <strong>nella</strong> sua coscienza dell'ideale originale e del proposito<br />

<strong>di</strong> piu traccia <strong>nella</strong> sua coscienza dell'ideale originale e del proposito<br />

attuarlo; c'e un'espressione <strong>di</strong> rammarico per l'im.<br />

possibilita a seguire la via che l'avrebbe portato in <strong>di</strong>rezione<br />

tutt'opposta a quella dell'ideale:<br />

<strong>di</strong> piu traccia <strong>nella</strong> sua coscienza dell'ideale originale e del proposito<br />

attuarlo; c'e un'espressione <strong>di</strong> rammarico per l'im.<br />

possibilita a seguire la via che l'avrebbe portato in <strong>di</strong>rezione<br />

tutt'opposta a quella dell'ideale:<br />

<strong>di</strong> piu traccia <strong>nella</strong> sua coscienza dell'ideale originale e del proposito<br />

attuarlo; c'e un'espressione <strong>di</strong> rammarico per l'im.<br />

possibilita a seguire la via che l'avrebbe portato in <strong>di</strong>rezione<br />

tutt'opposta a quella dell'ideale:<br />

<strong>di</strong> piu traccia <strong>nella</strong> sua coscienza dell'ideale originale e del proposito<br />

attuarlo; c'e un'espressione <strong>di</strong> rammarico per l'im.<br />

possibilita a seguire la via che l'avrebbe portato in <strong>di</strong>rezione<br />

tutt'opposta a quella dell'ideale:<br />

<strong>di</strong> piu traccia <strong>nella</strong> sua coscienza dell'ideale originale e del proposito<br />

attuarlo; c'e un'espressione <strong>di</strong> rammarico per l'im.<br />

possibilita a seguire la via che l'avrebbe portato in <strong>di</strong>rezione<br />

tutt'opposta a quella dell'ideale:<br />

<strong>di</strong> attuarlo; c'e un'espressione <strong>di</strong> rammarico per l'im.<br />

possibilita a seguire la via che l'avrebbe portato in <strong>di</strong>rezione<br />

tutt'opposta a quella dell'ideale:<br />

A questo mondo un'altra Carla non c'era, e con lacrime amarissime<br />

la rimpiansi, lei, la dolce, la buona (p. 305).<br />

I1 ripu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> vani e assur<strong>di</strong> ideali attraverso le rivela-<br />

zioni della coscienza non solo avviene <strong>nella</strong> vita sentimentale<br />

del protagonista, bensi in quella quella quella quella quella quella morale, all'inizio del roman-<br />

zo, nell'episo<strong>di</strong>o piu famoso. L'adolescente <strong>Zeno</strong> era gia un


410<br />

ALFREDO BONADEO<br />

fumatore inveterato; poteva fumare " fumatore inveterato; poteva fumare una dopo l'altra... <strong>di</strong>eci<br />

" fumatore inveterato; poteva fumare una dopo l'altra... <strong>di</strong>eci<br />

" fumatore inveterato; poteva fumare una dopo l'altra... <strong>di</strong>eci<br />

" fumatore inveterato; poteva fumare una dopo l'altra... <strong>di</strong>eci<br />

" fumatore inveterato; poteva fumare una dopo l'altra... <strong>di</strong>eci<br />

" una dopo l'altra... <strong>di</strong>eci<br />

sigarette " alia volta. Alla sua eta non era stato facile acquistare<br />

e mantenere il vizio del fumo. In casa rubava spiccioli<br />

dalle tasche degli indumenti <strong>di</strong> suo padre, racimolava mozziconi<br />

abbandonati a rischio continuo <strong>di</strong> essere sorpreso dai familiari<br />

e aveva dovuto superare " brivi<strong>di</strong> <strong>di</strong> ribrezzo " e forti<br />

"<br />

<strong>di</strong>sgusti fisici" <strong>di</strong> ogni genere per abituarsi alla nicotina:<br />

sudori fred<strong>di</strong>, contorcimenti <strong>di</strong> stomaco e vertigini. A vent'anni<br />

<strong>Zeno</strong> ha l'improvvisa idea che il fumo possa fargli male; capisce<br />

allora <strong>di</strong> o<strong>di</strong>are il tabacco. Nella sua tenera eta aveva<br />

retto lungamente ai malesseri cagionati dalle sigarette continuando<br />

a fumare imperterrito, ma ora <strong>di</strong>viene malato alla<br />

gola e ha febbre per alcune settimane. " La malattia 'e una<br />

convinzione ed io nacqui con quella convinzione," confessa<br />

<strong>Zeno</strong>. La prescrizione dell'assoluta astensione dal fumo aggrava<br />

la febbre e produce " un vuoto grande " <strong>nella</strong> sua vita.<br />

Guarisce fumando innumerevoli sigarette all'insaputa del dottore<br />

e del padre che credono la guarigione sia dovuta all'astinenza.<br />

t facile intendere che sara impresa <strong>di</strong>sperata abbandonare<br />

il vizio del fumo; ma <strong>Zeno</strong> inizia proprio allora a formulare<br />

in vario modo " propositi " <strong>di</strong> rinunciarvi. Gia durante<br />

la malattia ognuna delle sigarette fumate doveva essere, secondo<br />

il proposito ch'egli rinnova <strong>di</strong> volta in volta prima <strong>di</strong><br />

accingersi a fumare, l'ultima.<br />

"<br />

Le [sue] giornate finirono<br />

coll'essere piene <strong>di</strong> sigarette e <strong>di</strong> propositi <strong>di</strong> non fumare piu."<br />

I propositi<br />

retta.<br />

saranno perennemente alternati a un'ultima siga-<br />

" Oggi, 2 febbraio 1886, passo dagli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> legge a quelli<br />

<strong>di</strong> chimica. Ultima sigaretta! " nota <strong>Zeno</strong>. II ritorno alla facolta<br />

<strong>di</strong> legge e celebrato da un'altra ultima sigaretta debitamente<br />

registrata su <strong>di</strong> un libro. Le annotazioni <strong>di</strong> quelle<br />

che dovrebbero essere state ultime sigarette si fanno sempre<br />

piu numerose,<br />

sua abitazione<br />

su libri, quaderni e pareti, da trasformare la<br />

nel " sigarette<br />

cimitero dei... buoni propositi." Date piu<br />

o meno importanti gli offrono l'occasione <strong>di</strong> rinnovare il pro-<br />

" alia volta. Alla sua eta non era stato facile acquistare<br />

e mantenere il vizio del fumo. In casa rubava spiccioli<br />

dalle tasche degli indumenti <strong>di</strong> suo padre, racimolava mozziconi<br />

abbandonati a rischio continuo <strong>di</strong> essere sorpreso dai familiari<br />

e aveva dovuto superare " brivi<strong>di</strong> <strong>di</strong> ribrezzo " e forti<br />

"<br />

<strong>di</strong>sgusti fisici" <strong>di</strong> ogni genere per abituarsi alla nicotina:<br />

sudori fred<strong>di</strong>, contorcimenti <strong>di</strong> stomaco e vertigini. A vent'anni<br />

<strong>Zeno</strong> ha l'improvvisa idea che il fumo possa fargli male; capisce<br />

allora <strong>di</strong> o<strong>di</strong>are il tabacco. Nella sua tenera eta aveva<br />

retto lungamente ai malesseri cagionati dalle sigarette continuando<br />

a fumare imperterrito, ma ora <strong>di</strong>viene malato alla<br />

gola e ha febbre per alcune settimane. " La malattia 'e una<br />

convinzione ed io nacqui con quella convinzione," confessa<br />

<strong>Zeno</strong>. La prescrizione dell'assoluta astensione dal fumo aggrava<br />

la febbre e produce " un vuoto grande " <strong>nella</strong> sua vita.<br />

Guarisce fumando innumerevoli sigarette all'insaputa del dottore<br />

e del padre che credono la guarigione sia dovuta all'astinenza.<br />

t facile intendere che sara impresa <strong>di</strong>sperata abbandonare<br />

il vizio del fumo; ma <strong>Zeno</strong> inizia proprio allora a formulare<br />

in vario modo " propositi " <strong>di</strong> rinunciarvi. Gia durante<br />

la malattia ognuna delle sigarette fumate doveva essere, secondo<br />

il proposito ch'egli rinnova <strong>di</strong> volta in volta prima <strong>di</strong><br />

accingersi a fumare, l'ultima.<br />

"<br />

Le [sue] giornate finirono<br />

coll'essere piene <strong>di</strong> sigarette e <strong>di</strong> propositi <strong>di</strong> non fumare piu."<br />

I propositi<br />

retta.<br />

saranno perennemente alternati a un'ultima siga-<br />

" Oggi, 2 febbraio 1886, passo dagli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> legge a quelli<br />

<strong>di</strong> chimica. Ultima sigaretta! " nota <strong>Zeno</strong>. II ritorno alla facolta<br />

<strong>di</strong> legge e celebrato da un'altra ultima sigaretta debitamente<br />

registrata su <strong>di</strong> un libro. Le annotazioni <strong>di</strong> quelle<br />

che dovrebbero essere state ultime sigarette si fanno sempre<br />

piu numerose,<br />

sua abitazione<br />

su libri, quaderni e pareti, da trasformare la<br />

nel " sigarette<br />

cimitero dei... buoni propositi." Date piu<br />

o meno importanti gli offrono l'occasione <strong>di</strong> rinnovare il pro-<br />

" alia volta. Alla sua eta non era stato facile acquistare<br />

e mantenere il vizio del fumo. In casa rubava spiccioli<br />

dalle tasche degli indumenti <strong>di</strong> suo padre, racimolava mozziconi<br />

abbandonati a rischio continuo <strong>di</strong> essere sorpreso dai familiari<br />

e aveva dovuto superare " brivi<strong>di</strong> <strong>di</strong> ribrezzo " e forti<br />

"<br />

<strong>di</strong>sgusti fisici" <strong>di</strong> ogni genere per abituarsi alla nicotina:<br />

sudori fred<strong>di</strong>, contorcimenti <strong>di</strong> stomaco e vertigini. A vent'anni<br />

<strong>Zeno</strong> ha l'improvvisa idea che il fumo possa fargli male; capisce<br />

allora <strong>di</strong> o<strong>di</strong>are il tabacco. Nella sua tenera eta aveva<br />

retto lungamente ai malesseri cagionati dalle sigarette continuando<br />

a fumare imperterrito, ma ora <strong>di</strong>viene malato alla<br />

gola e ha febbre per alcune settimane. " La malattia 'e una<br />

convinzione ed io nacqui con quella convinzione," confessa<br />

<strong>Zeno</strong>. La prescrizione dell'assoluta astensione dal fumo aggrava<br />

la febbre e produce " un vuoto grande " <strong>nella</strong> sua vita.<br />

Guarisce fumando innumerevoli sigarette all'insaputa del dottore<br />

e del padre che credono la guarigione sia dovuta all'astinenza.<br />

t facile intendere che sara impresa <strong>di</strong>sperata abbandonare<br />

il vizio del fumo; ma <strong>Zeno</strong> inizia proprio allora a formulare<br />

in vario modo " propositi " <strong>di</strong> rinunciarvi. Gia durante<br />

la malattia ognuna delle sigarette fumate doveva essere, secondo<br />

il proposito ch'egli rinnova <strong>di</strong> volta in volta prima <strong>di</strong><br />

accingersi a fumare, l'ultima.<br />

"<br />

Le [sue] giornate finirono<br />

coll'essere piene <strong>di</strong> sigarette e <strong>di</strong> propositi <strong>di</strong> non fumare piu."<br />

I propositi<br />

retta.<br />

saranno perennemente alternati a un'ultima siga-<br />

" Oggi, 2 febbraio 1886, passo dagli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> legge a quelli<br />

<strong>di</strong> chimica. Ultima sigaretta! " nota <strong>Zeno</strong>. II ritorno alla facolta<br />

<strong>di</strong> legge e celebrato da un'altra ultima sigaretta debitamente<br />

registrata su <strong>di</strong> un libro. Le annotazioni <strong>di</strong> quelle<br />

che dovrebbero essere state ultime sigarette si fanno sempre<br />

piu numerose,<br />

sua abitazione<br />

su libri, quaderni e pareti, da trasformare la<br />

nel " sigarette<br />

cimitero dei... buoni propositi." Date piu<br />

o meno importanti gli offrono l'occasione <strong>di</strong> rinnovare il pro-<br />

" alia volta. Alla sua eta non era stato facile acquistare<br />

e mantenere il vizio del fumo. In casa rubava spiccioli<br />

dalle tasche degli indumenti <strong>di</strong> suo padre, racimolava mozziconi<br />

abbandonati a rischio continuo <strong>di</strong> essere sorpreso dai familiari<br />

e aveva dovuto superare " brivi<strong>di</strong> <strong>di</strong> ribrezzo " e forti<br />

"<br />

<strong>di</strong>sgusti fisici" <strong>di</strong> ogni genere per abituarsi alla nicotina:<br />

sudori fred<strong>di</strong>, contorcimenti <strong>di</strong> stomaco e vertigini. A vent'anni<br />

<strong>Zeno</strong> ha l'improvvisa idea che il fumo possa fargli male; capisce<br />

allora <strong>di</strong> o<strong>di</strong>are il tabacco. Nella sua tenera eta aveva<br />

retto lungamente ai malesseri cagionati dalle sigarette continuando<br />

a fumare imperterrito, ma ora <strong>di</strong>viene malato alla<br />

gola e ha febbre per alcune settimane. " La malattia 'e una<br />

convinzione ed io nacqui con quella convinzione," confessa<br />

<strong>Zeno</strong>. La prescrizione dell'assoluta astensione dal fumo aggrava<br />

la febbre e produce " un vuoto grande " <strong>nella</strong> sua vita.<br />

Guarisce fumando innumerevoli sigarette all'insaputa del dottore<br />

e del padre che credono la guarigione sia dovuta all'astinenza.<br />

t facile intendere che sara impresa <strong>di</strong>sperata abbandonare<br />

il vizio del fumo; ma <strong>Zeno</strong> inizia proprio allora a formulare<br />

in vario modo " propositi " <strong>di</strong> rinunciarvi. Gia durante<br />

la malattia ognuna delle sigarette fumate doveva essere, secondo<br />

il proposito ch'egli rinnova <strong>di</strong> volta in volta prima <strong>di</strong><br />

accingersi a fumare, l'ultima.<br />

"<br />

Le [sue] giornate finirono<br />

coll'essere piene <strong>di</strong> sigarette e <strong>di</strong> propositi <strong>di</strong> non fumare piu."<br />

I propositi<br />

retta.<br />

saranno perennemente alternati a un'ultima siga-<br />

" Oggi, 2 febbraio 1886, passo dagli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> legge a quelli<br />

<strong>di</strong> chimica. Ultima sigaretta! " nota <strong>Zeno</strong>. II ritorno alla facolta<br />

<strong>di</strong> legge e celebrato da un'altra ultima sigaretta debitamente<br />

registrata su <strong>di</strong> un libro. Le annotazioni <strong>di</strong> quelle<br />

che dovrebbero essere state ultime sigarette si fanno sempre<br />

piu numerose,<br />

sua abitazione<br />

su libri, quaderni e pareti, da trasformare la<br />

nel " sigarette<br />

cimitero dei... buoni propositi." Date piu<br />

o meno importanti gli offrono l'occasione <strong>di</strong> rinnovare il pro-<br />

" alia volta. Alla sua eta non era stato facile acquistare<br />

e mantenere il vizio del fumo. In casa rubava spiccioli<br />

dalle tasche degli indumenti <strong>di</strong> suo padre, racimolava mozziconi<br />

abbandonati a rischio continuo <strong>di</strong> essere sorpreso dai familiari<br />

e aveva dovuto superare " brivi<strong>di</strong> <strong>di</strong> ribrezzo " e forti<br />

"<br />

<strong>di</strong>sgusti fisici" <strong>di</strong> ogni genere per abituarsi alla nicotina:<br />

sudori fred<strong>di</strong>, contorcimenti <strong>di</strong> stomaco e vertigini. A vent'anni<br />

<strong>Zeno</strong> ha l'improvvisa idea che il fumo possa fargli male; capisce<br />

allora <strong>di</strong> o<strong>di</strong>are il tabacco. Nella sua tenera eta aveva<br />

retto lungamente ai malesseri cagionati dalle sigarette continuando<br />

a fumare imperterrito, ma ora <strong>di</strong>viene malato alla<br />

gola e ha febbre per alcune settimane. " La malattia 'e una<br />

convinzione ed io nacqui con quella convinzione," confessa<br />

<strong>Zeno</strong>. La prescrizione dell'assoluta astensione dal fumo aggrava<br />

la febbre e produce " un vuoto grande " <strong>nella</strong> sua vita.<br />

Guarisce fumando innumerevoli sigarette all'insaputa del dottore<br />

e del padre che credono la guarigione sia dovuta all'astinenza.<br />

t facile intendere che sara impresa <strong>di</strong>sperata abbandonare<br />

il vizio del fumo; ma <strong>Zeno</strong> inizia proprio allora a formulare<br />

in vario modo " propositi " <strong>di</strong> rinunciarvi. Gia durante<br />

la malattia ognuna delle sigarette fumate doveva essere, secondo<br />

il proposito ch'egli rinnova <strong>di</strong> volta in volta prima <strong>di</strong><br />

accingersi a fumare, l'ultima.<br />

"<br />

Le [sue] giornate finirono<br />

coll'essere piene <strong>di</strong> sigarette e <strong>di</strong> propositi <strong>di</strong> non fumare piu."<br />

I propositi<br />

retta.<br />

saranno perennemente alternati a un'ultima siga-<br />

" Oggi, 2 febbraio 1886, passo dagli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> legge a quelli<br />

<strong>di</strong> chimica. Ultima sigaretta! " nota <strong>Zeno</strong>. II ritorno alla facolta<br />

<strong>di</strong> legge e celebrato da un'altra ultima sigaretta debitamente<br />

registrata su <strong>di</strong> un libro. Le annotazioni <strong>di</strong> quelle<br />

che dovrebbero essere state ultime sigarette si fanno sempre<br />

piu numerose,<br />

sua abitazione<br />

su libri, quaderni e pareti, da trasformare la<br />

nel " sigarette<br />

cimitero dei... buoni propositi." Date piu<br />

o meno importanti gli offrono l'occasione <strong>di</strong> rinnovare il pro-<br />

" alia volta. Alla sua eta non era stato facile acquistare<br />

e mantenere il vizio del fumo. In casa rubava spiccioli<br />

dalle tasche degli indumenti <strong>di</strong> suo padre, racimolava mozziconi<br />

abbandonati a rischio continuo <strong>di</strong> essere sorpreso dai familiari<br />

e aveva dovuto superare " brivi<strong>di</strong> <strong>di</strong> ribrezzo " e forti<br />

"<br />

<strong>di</strong>sgusti fisici" <strong>di</strong> ogni genere per abituarsi alla nicotina:<br />

sudori fred<strong>di</strong>, contorcimenti <strong>di</strong> stomaco e vertigini. A vent'anni<br />

<strong>Zeno</strong> ha l'improvvisa idea che il fumo possa fargli male; capisce<br />

allora <strong>di</strong> o<strong>di</strong>are il tabacco. Nella sua tenera eta aveva<br />

retto lungamente ai malesseri cagionati dalle sigarette continuando<br />

a fumare imperterrito, ma ora <strong>di</strong>viene malato alla<br />

gola e ha febbre per alcune settimane. " La malattia 'e una<br />

convinzione ed io nacqui con quella convinzione," confessa<br />

<strong>Zeno</strong>. La prescrizione dell'assoluta astensione dal fumo aggrava<br />

la febbre e produce " un vuoto grande " <strong>nella</strong> sua vita.<br />

Guarisce fumando innumerevoli sigarette all'insaputa del dottore<br />

e del padre che credono la guarigione sia dovuta all'astinenza.<br />

t facile intendere che sara impresa <strong>di</strong>sperata abbandonare<br />

il vizio del fumo; ma <strong>Zeno</strong> inizia proprio allora a formulare<br />

in vario modo " propositi " <strong>di</strong> rinunciarvi. Gia durante<br />

la malattia ognuna delle sigarette fumate doveva essere, secondo<br />

il proposito ch'egli rinnova <strong>di</strong> volta in volta prima <strong>di</strong><br />

accingersi a fumare, l'ultima.<br />

"<br />

Le [sue] giornate finirono<br />

coll'essere piene <strong>di</strong> sigarette e <strong>di</strong> propositi <strong>di</strong> non fumare piu."<br />

I propositi<br />

retta.<br />

saranno perennemente alternati a un'ultima siga-<br />

" Oggi, 2 febbraio 1886, passo dagli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> legge a quelli<br />

<strong>di</strong> chimica. Ultima sigaretta! " nota <strong>Zeno</strong>. II ritorno alla facolta<br />

<strong>di</strong> legge e celebrato da un'altra ultima sigaretta debitamente<br />

registrata su <strong>di</strong> un libro. Le annotazioni <strong>di</strong> quelle<br />

che dovrebbero essere state ultime sigarette si fanno sempre<br />

piu numerose,<br />

sua abitazione<br />

su libri, quaderni e pareti, da trasformare la<br />

nel " cimitero dei... buoni propositi." Date piu<br />

o meno importanti gli offrono l'occasione <strong>di</strong> rinnovare il pro-<br />

posito:<br />

Molti avvenimenti... dalla morte <strong>di</strong> Pio IX alla nascita <strong>di</strong> mio figlio<br />

mi parvero degni <strong>di</strong> essere festeggiati dal solito ferreo proposito. Tutti


IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO<br />

in famiglia si stupiscono della mia memoria per gli anniversari lieti<br />

e tristi nostri e mi credono tanto buono! (p. 33).<br />

La beffa piu significativa che il protagonista fa al suo ideale<br />

ha luogo dopo la volontaria reclusione in una casa <strong>di</strong> cura<br />

per privarsi della possibilita <strong>di</strong> fumare. Lasciato solo, e preso<br />

da " una folle, amara gelosia per il per privarsi della possibilita <strong>di</strong> fumare. Lasciato solo, e preso<br />

da " una folle, amara gelosia per giovane dottore " curante.<br />

<strong>Zeno</strong> si convince ch'egli sedurra sua moglie. Nel giro <strong>di</strong> poche<br />

ore il pensiero del tra<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>venta cosi insistente che<br />

<strong>Zeno</strong> lo trasferisce <strong>nella</strong> conversazione con l'infermiera che lo<br />

assiste inducendola a confessare d'avere tra<strong>di</strong>to suo marito e<br />

rinforzando la convinzione <strong>di</strong> essere lui stesso vittima <strong>di</strong> un<br />

tra<strong>di</strong>mento. A notte tarda fugge dalla clinica per ritornare a<br />

casa a sorprendere i colpevoli; quando sua moglie apre la<br />

finestra e lo riconosce <strong>Zeno</strong> riferisce can<strong>di</strong>damente ch'essa<br />

" fece echeggiare <strong>nella</strong> strada deserta il suo riso tanto sincero<br />

che sarebbe bastato a cancellare ogni dubbio." Ma egli entra<br />

in casa e compie " qualche atto d'inquisitore... per vedere se<br />

vi era nascosto il piccolo, elegante corpo del dottor Muli."<br />

La futilita dei propositi assume altrove una <strong>di</strong>mensione<br />

il per privarsi della possibilita <strong>di</strong> fumare. Lasciato solo, e preso<br />

da " una folle, amara gelosia per giovane dottore " curante.<br />

<strong>Zeno</strong> si convince ch'egli sedurra sua moglie. Nel giro <strong>di</strong> poche<br />

ore il pensiero del tra<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>venta cosi insistente che<br />

<strong>Zeno</strong> lo trasferisce <strong>nella</strong> conversazione con l'infermiera che lo<br />

assiste inducendola a confessare d'avere tra<strong>di</strong>to suo marito e<br />

rinforzando la convinzione <strong>di</strong> essere lui stesso vittima <strong>di</strong> un<br />

tra<strong>di</strong>mento. A notte tarda fugge dalla clinica per ritornare a<br />

casa a sorprendere i colpevoli; quando sua moglie apre la<br />

finestra e lo riconosce <strong>Zeno</strong> riferisce can<strong>di</strong>damente ch'essa<br />

" fece echeggiare <strong>nella</strong> strada deserta il suo riso tanto sincero<br />

che sarebbe bastato a cancellare ogni dubbio." Ma egli entra<br />

in casa e compie " qualche atto d'inquisitore... per vedere se<br />

vi era nascosto il piccolo, elegante corpo del dottor Muli."<br />

La futilita dei propositi assume altrove una <strong>di</strong>mensione<br />

il per privarsi della possibilita <strong>di</strong> fumare. Lasciato solo, e preso<br />

da " una folle, amara gelosia per giovane dottore " curante.<br />

<strong>Zeno</strong> si convince ch'egli sedurra sua moglie. Nel giro <strong>di</strong> poche<br />

ore il pensiero del tra<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>venta cosi insistente che<br />

<strong>Zeno</strong> lo trasferisce <strong>nella</strong> conversazione con l'infermiera che lo<br />

assiste inducendola a confessare d'avere tra<strong>di</strong>to suo marito e<br />

rinforzando la convinzione <strong>di</strong> essere lui stesso vittima <strong>di</strong> un<br />

tra<strong>di</strong>mento. A notte tarda fugge dalla clinica per ritornare a<br />

casa a sorprendere i colpevoli; quando sua moglie apre la<br />

finestra e lo riconosce <strong>Zeno</strong> riferisce can<strong>di</strong>damente ch'essa<br />

" fece echeggiare <strong>nella</strong> strada deserta il suo riso tanto sincero<br />

che sarebbe bastato a cancellare ogni dubbio." Ma egli entra<br />

in casa e compie " qualche atto d'inquisitore... per vedere se<br />

vi era nascosto il piccolo, elegante corpo del dottor Muli."<br />

La futilita dei propositi assume altrove una <strong>di</strong>mensione<br />

il per privarsi della possibilita <strong>di</strong> fumare. Lasciato solo, e preso<br />

da " una folle, amara gelosia per giovane dottore " curante.<br />

<strong>Zeno</strong> si convince ch'egli sedurra sua moglie. Nel giro <strong>di</strong> poche<br />

ore il pensiero del tra<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>venta cosi insistente che<br />

<strong>Zeno</strong> lo trasferisce <strong>nella</strong> conversazione con l'infermiera che lo<br />

assiste inducendola a confessare d'avere tra<strong>di</strong>to suo marito e<br />

rinforzando la convinzione <strong>di</strong> essere lui stesso vittima <strong>di</strong> un<br />

tra<strong>di</strong>mento. A notte tarda fugge dalla clinica per ritornare a<br />

casa a sorprendere i colpevoli; quando sua moglie apre la<br />

finestra e lo riconosce <strong>Zeno</strong> riferisce can<strong>di</strong>damente ch'essa<br />

" fece echeggiare <strong>nella</strong> strada deserta il suo riso tanto sincero<br />

che sarebbe bastato a cancellare ogni dubbio." Ma egli entra<br />

in casa e compie " qualche atto d'inquisitore... per vedere se<br />

vi era nascosto il piccolo, elegante corpo del dottor Muli."<br />

La futilita dei propositi assume altrove una <strong>di</strong>mensione<br />

il per privarsi della possibilita <strong>di</strong> fumare. Lasciato solo, e preso<br />

da " una folle, amara gelosia per giovane dottore " curante.<br />

<strong>Zeno</strong> si convince ch'egli sedurra sua moglie. Nel giro <strong>di</strong> poche<br />

ore il pensiero del tra<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>venta cosi insistente che<br />

<strong>Zeno</strong> lo trasferisce <strong>nella</strong> conversazione con l'infermiera che lo<br />

assiste inducendola a confessare d'avere tra<strong>di</strong>to suo marito e<br />

rinforzando la convinzione <strong>di</strong> essere lui stesso vittima <strong>di</strong> un<br />

tra<strong>di</strong>mento. A notte tarda fugge dalla clinica per ritornare a<br />

casa a sorprendere i colpevoli; quando sua moglie apre la<br />

finestra e lo riconosce <strong>Zeno</strong> riferisce can<strong>di</strong>damente ch'essa<br />

" fece echeggiare <strong>nella</strong> strada deserta il suo riso tanto sincero<br />

che sarebbe bastato a cancellare ogni dubbio." Ma egli entra<br />

in casa e compie " qualche atto d'inquisitore... per vedere se<br />

vi era nascosto il piccolo, elegante corpo del dottor Muli."<br />

La futilita dei propositi assume altrove una <strong>di</strong>mensione<br />

il giovane dottore " curante.<br />

<strong>Zeno</strong> si convince ch'egli sedurra sua moglie. Nel giro <strong>di</strong> poche<br />

ore il pensiero del tra<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>venta cosi insistente che<br />

<strong>Zeno</strong> lo trasferisce <strong>nella</strong> conversazione con l'infermiera che lo<br />

assiste inducendola a confessare d'avere tra<strong>di</strong>to suo marito e<br />

rinforzando la convinzione <strong>di</strong> essere lui stesso vittima <strong>di</strong> un<br />

tra<strong>di</strong>mento. A notte tarda fugge dalla clinica per ritornare a<br />

casa a sorprendere i colpevoli; quando sua moglie apre la<br />

finestra e lo riconosce <strong>Zeno</strong> riferisce can<strong>di</strong>damente ch'essa<br />

" fece echeggiare <strong>nella</strong> strada deserta il suo riso tanto sincero<br />

che sarebbe bastato a cancellare ogni dubbio." Ma egli entra<br />

in casa e compie " qualche atto d'inquisitore... per vedere se<br />

vi era nascosto il piccolo, elegante corpo del dottor Muli."<br />

La futilita dei propositi assume altrove una <strong>di</strong>mensione<br />

piu precisa e significativa. Fumando, <strong>Zeno</strong> pensa <strong>di</strong> giustifi-<br />

care la sua incapacita a <strong>di</strong>ventare 1'" uomo ideale e forte"<br />

che s'illude <strong>di</strong> essere:<br />

411<br />

Chissa se cessando <strong>di</strong> fumare io sarei <strong>di</strong>venuto l'uomo ideale e forte<br />

che m'aspettavo? Forse fu tale dubbio che mi lego al mio vizio (p. 31).<br />

Quello <strong>di</strong> credersi " grande <strong>di</strong> una grandezza latente " e un<br />

" modo comodo <strong>di</strong> vivere," ammette <strong>Zeno</strong>. Se il fumo puo so-<br />

Quello <strong>di</strong> credersi " grande <strong>di</strong> una grandezza latente " e un<br />

" modo comodo <strong>di</strong> vivere," ammette <strong>Zeno</strong>. Se il fumo puo so-<br />

Quello <strong>di</strong> credersi " grande <strong>di</strong> una grandezza latente " e un<br />

" modo comodo <strong>di</strong> vivere," ammette <strong>Zeno</strong>. Se il fumo puo so-<br />

Quello <strong>di</strong> credersi " grande <strong>di</strong> una grandezza latente " e un<br />

" modo comodo <strong>di</strong> vivere," ammette <strong>Zeno</strong>. Se il fumo puo so-<br />

Quello <strong>di</strong> credersi " grande <strong>di</strong> una grandezza latente " e un<br />

" modo comodo <strong>di</strong> vivere," ammette <strong>Zeno</strong>. Se il fumo puo so-<br />

Quello <strong>di</strong> credersi " grande <strong>di</strong> una grandezza latente " e un<br />

" modo comodo <strong>di</strong> vivere," ammette <strong>Zeno</strong>. Se il fumo puo so-<br />

stenere questa piacevole e conveniente illusione il proposito<br />

<strong>di</strong> rinunciarvi e vano. La sua grandezza immaginaria e sostenuta<br />

dalla convinzione <strong>di</strong> essere " stenere questa piacevole e conveniente illusione il proposito<br />

<strong>di</strong> rinunciarvi e vano. La sua grandezza immaginaria e sostenuta<br />

dalla convinzione <strong>di</strong> essere piu forte " <strong>di</strong> suo padre.<br />

" stenere questa piacevole e conveniente illusione il proposito<br />

<strong>di</strong> rinunciarvi e vano. La sua grandezza immaginaria e sostenuta<br />

dalla convinzione <strong>di</strong> essere piu forte " <strong>di</strong> suo padre.<br />

" stenere questa piacevole e conveniente illusione il proposito<br />

<strong>di</strong> rinunciarvi e vano. La sua grandezza immaginaria e sostenuta<br />

dalla convinzione <strong>di</strong> essere piu forte " <strong>di</strong> suo padre.<br />

" stenere questa piacevole e conveniente illusione il proposito<br />

<strong>di</strong> rinunciarvi e vano. La sua grandezza immaginaria e sostenuta<br />

dalla convinzione <strong>di</strong> essere piu forte " <strong>di</strong> suo padre.<br />

" stenere questa piacevole e conveniente illusione il proposito<br />

<strong>di</strong> rinunciarvi e vano. La sua grandezza immaginaria e sostenuta<br />

dalla convinzione <strong>di</strong> essere piu forte " <strong>di</strong> suo padre.<br />

" piu forte " <strong>di</strong> suo padre.<br />

Fino ad allora io ero passato <strong>di</strong> sigaretta in sigaretta e da una facolta<br />

universitaria all'altra, con una fiducia in<strong>di</strong>struttibile nelle mie capa-<br />

cita. Ma io credo che quella fiducia che rendeva tanto dolce la vita,<br />

sarebbe magari continuata fino ad oggi, se mio padre non fosse morto.<br />

Lui morto non c'era piui una <strong>di</strong>mane ove collocare il proposito (p. 52).<br />

Questa peculiare fiducia nelle sue " capacita " gli permette <strong>di</strong><br />

Questa peculiare fiducia nelle sue<br />

illudersi che i suoi vani propositi e la sua vita da essi soste-<br />

" capacita " gli permette <strong>di</strong><br />

Questa peculiare fiducia nelle sue<br />

illudersi che i suoi vani propositi e la sua vita da essi soste-<br />

" capacita " gli permette <strong>di</strong><br />

Questa peculiare fiducia nelle sue<br />

illudersi che i suoi vani propositi e la sua vita da essi soste-<br />

" capacita " gli permette <strong>di</strong><br />

Questa peculiare fiducia nelle sue<br />

illudersi che i suoi vani propositi e la sua vita da essi soste-<br />

" capacita " gli permette <strong>di</strong><br />

Questa peculiare fiducia nelle sue<br />

illudersi che i suoi vani propositi e la sua vita da essi soste-<br />

" capacita " gli permette <strong>di</strong><br />

illudersi che i suoi vani propositi e la sua vita da essi soste-


412<br />

ALFREDO BONADEO<br />

nuta abbiano un significato coerente. Lo schiaffo che suo padre<br />

gl'impartisce in punto <strong>di</strong> morte e " l'evidenza della...<br />

colpa " d'averlo trascurato rivelatagli dal dottor Coprosich, <strong>di</strong>struggono<br />

in <strong>Zeno</strong> l'illusione della sua superiorita su <strong>di</strong> lui,<br />

quella della " nuta abbiano un significato coerente. Lo schiaffo che suo padre<br />

gl'impartisce in punto <strong>di</strong> morte e " l'evidenza della...<br />

colpa " d'averlo trascurato rivelatagli dal dottor Coprosich, <strong>di</strong>struggono<br />

in <strong>Zeno</strong> l'illusione della sua superiorita su <strong>di</strong> lui,<br />

quella della grandezza latente " e con essa la giustificazione<br />

ai propositi inattuabili.<br />

Dopo avere fumato lunghi anni <strong>Zeno</strong> confessa;<br />

" nuta abbiano un significato coerente. Lo schiaffo che suo padre<br />

gl'impartisce in punto <strong>di</strong> morte e " l'evidenza della...<br />

colpa " d'averlo trascurato rivelatagli dal dottor Coprosich, <strong>di</strong>struggono<br />

in <strong>Zeno</strong> l'illusione della sua superiorita su <strong>di</strong> lui,<br />

quella della grandezza latente " e con essa la giustificazione<br />

ai propositi inattuabili.<br />

Dopo avere fumato lunghi anni <strong>Zeno</strong> confessa;<br />

" nuta abbiano un significato coerente. Lo schiaffo che suo padre<br />

gl'impartisce in punto <strong>di</strong> morte e " l'evidenza della...<br />

colpa " d'averlo trascurato rivelatagli dal dottor Coprosich, <strong>di</strong>struggono<br />

in <strong>Zeno</strong> l'illusione della sua superiorita su <strong>di</strong> lui,<br />

quella della grandezza latente " e con essa la giustificazione<br />

ai propositi inattuabili.<br />

Dopo avere fumato lunghi anni <strong>Zeno</strong> confessa;<br />

" nuta abbiano un significato coerente. Lo schiaffo che suo padre<br />

gl'impartisce in punto <strong>di</strong> morte e " l'evidenza della...<br />

colpa " d'averlo trascurato rivelatagli dal dottor Coprosich, <strong>di</strong>struggono<br />

in <strong>Zeno</strong> l'illusione della sua superiorita su <strong>di</strong> lui,<br />

quella della grandezza latente " e con essa la giustificazione<br />

ai propositi inattuabili.<br />

Dopo avere fumato lunghi anni <strong>Zeno</strong> confessa;<br />

" nuta abbiano un significato coerente. Lo schiaffo che suo padre<br />

gl'impartisce in punto <strong>di</strong> morte e " l'evidenza della...<br />

colpa " d'averlo trascurato rivelatagli dal dottor Coprosich, <strong>di</strong>struggono<br />

in <strong>Zeno</strong> l'illusione della sua superiorita su <strong>di</strong> lui,<br />

quella della grandezza latente " e con essa la giustificazione<br />

ai propositi inattuabili.<br />

Dopo avere fumato lunghi anni <strong>Zeno</strong> confessa;<br />

" grandezza latente " e con essa la giustificazione<br />

ai propositi inattuabili.<br />

Dopo avere fumato lunghi anni <strong>Zeno</strong> confessa;<br />

Adesso che sono vecchio... passo... da sigaretta a proposito, e da pro-<br />

posito a sigaretta. Che cosa significano oggi questi propositi? Come<br />

quell'igienista vecchio, descritto dal Goldoni, vorrei morire sano dopo<br />

<strong>di</strong> essere vissuto malato tutta la vita (p. 31).<br />

? <strong>di</strong>fficile ammettere <strong>di</strong> non essere riuscito allo scopo per<br />

tutta una vita e lo e ancora <strong>di</strong> piu ammettere <strong>di</strong> avere errato<br />

<strong>nella</strong> scelta dello scopo. Ma non v'e nulla <strong>di</strong> drammatico nel<br />

riconoscimento da parte <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> della futilita dei suoi pro-<br />

positi; soltanto la saggia e ironica coscienza d'avere nutrito<br />

un'illusione:<br />

Meno violento e il proposito e la mia debolezza trova nel mio vec-<br />

chio animo maggior indulgenza. Da vecchi si sorride della vita e <strong>di</strong><br />

ogni suo contenuto. Posso anzi <strong>di</strong>re, che da qualche tempo io fumo<br />

molte sigarette che non sono le ultime.3<br />

Verso la fine del romanzo, quando la vita e le sue illusioni<br />

presentano al protagonista una prospettiva piui chiara e com-<br />

pleta, egli esclama:<br />

Io sono guarito!... Io sono sano, assolutamente... io sapevo che la mia<br />

salute non poteva essere altro che la mia convinzione e ch'era una<br />

sciocchezza degna <strong>di</strong> un sognatore ipnagogico <strong>di</strong> volerla curare anziche<br />

persuadere (p. 477).<br />

Nel romanzo <strong>di</strong> Svevo i gran<strong>di</strong> impegni sociali, politici<br />

e sentimentali, i gran<strong>di</strong> eventi e i colpi del destino rappre-<br />

sentati dagli scrittori della generazione precedente sono assenti.<br />

I1 vizio del fumo, una delusione amorosa e l'infedeltat coniu-<br />

gale sono avvenimenti <strong>di</strong> qualche significato <strong>nella</strong> vita del buon<br />

borghese <strong>Zeno</strong> ma <strong>di</strong> scarso valore entro la complessiti delle<br />

idee, sentimenti ed eventi <strong>di</strong> fine Ottocento e primo Nove-


IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO<br />

413<br />

cento. Ma nel romanzo europeo contemporaneo subentra "a<br />

confidence that in any random fragment plucked from the<br />

course of a life at any time the totality of its fate is contained<br />

and can be portrayed. There is greater confidence in syntheses<br />

gained through full exploitation of an everyday occurence." 4<br />

Mentre il romanziere dell'Ottocento rappresenta la vita dei<br />

suoi protagonisti con sicurezza e certezza obiettiva, quello del<br />

Novecento, specialmente lo scrittore del romanzo " of the the the the the the self,"<br />

dal punto <strong>di</strong> vista in<strong>di</strong>cato giunge a rappresentare dubbi, sor-<br />

prese, esitazioni ed errori, lincertezza e la confusione del-<br />

l'in<strong>di</strong>viduo <strong>nella</strong> civilta contemporanea,5 "the bitterness of...<br />

<strong>di</strong>scontent with civilization." 6<br />

Senza dubbio Svevo intendeva conferire al romanzo una<br />

impronta psicologica incorporandovi idee tratte da letture sulla<br />

psicoanalisi. Conosceva bene le opere <strong>di</strong> Freud e fu lusingato<br />

dalla promessa <strong>di</strong> uno psicologo, psicologo, psicologo, psicologo, psicologo, psicologo, amico personale del grande<br />

viennese, <strong>di</strong> recensire il romanzo in una rivista me<strong>di</strong>ca au-<br />

striaca. Alcuni critici hanno interpretato la psicologia della<br />

<strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> nel senso che certe azioni del suo protago-<br />

nista rivelano intenzioni e desideri repressi.7 Ma in questo<br />

senso il significato storico-culturale dello scienziato e quello<br />

artistico <strong>di</strong> Svevo viene sminuito. Altri, giustamente, ha rile-<br />

vato l'effetto<br />

suo lavoro:<br />

che la psicoanalisi produsse produsse produsse produsse produsse produsse sullo scrittore e sul<br />

Freud... avra dato a Svevo un rinnovamento, un maggior calore, il<br />

calore e il sentimento della cosa nuova, una maggior sicurezza, e come<br />

un nuovo vocabolario pii vero.8<br />

Ma qual e il significato storico-culturale del romanzo in<br />

relazione alla rivoluzione freu<strong>di</strong>ana?<br />

Freud's total approach to man was part - Freud's total approach to man was part and perhaps the culmination<br />

- of the most important trend in Western thought since the seventeenth<br />

century: the attempt to grasp and be in touch with reality, and to<br />

rid man of the illusions which veil and <strong>di</strong>stort reality,9<br />

- Freud's total approach to man was part and perhaps the culmination<br />

- of the most important trend in Western thought since the seventeenth<br />

century: the attempt to grasp and be in touch with reality, and to<br />

rid man of the illusions which veil and <strong>di</strong>stort reality,9<br />

- Freud's total approach to man was part and perhaps the culmination<br />

- of the most important trend in Western thought since the seventeenth<br />

century: the attempt to grasp and be in touch with reality, and to<br />

rid man of the illusions which veil and <strong>di</strong>stort reality,9<br />

- Freud's total approach to man was part and perhaps the culmination<br />

- of the most important trend in Western thought since the seventeenth<br />

century: the attempt to grasp and be in touch with reality, and to<br />

rid man of the illusions which veil and <strong>di</strong>stort reality,9<br />

- Freud's total approach to man was part and perhaps the culmination<br />

- of the most important trend in Western thought since the seventeenth<br />

century: the attempt to grasp and be in touch with reality, and to<br />

rid man of the illusions which veil and <strong>di</strong>stort reality,9<br />

- and perhaps the culmination<br />

- of the most important trend in Western thought since the seventeenth<br />

century: the attempt to grasp and be in touch with reality, and to<br />

rid man of the illusions which veil and <strong>di</strong>stort reality,9<br />

- un tentativo la cui " - un tentativo la cui insistence on full consciousness and<br />

" - un tentativo la cui insistence on full consciousness and<br />

" - un tentativo la cui insistence on full consciousness and<br />

" - un tentativo la cui insistence on full consciousness and<br />

" - un tentativo la cui insistence on full consciousness and<br />

" insistence on full consciousness and<br />

opposition to rationalizing private and collective illusions " opposition to rationalizing private and collective illusions 10<br />

rivelava la malattia e il pericolo presenti <strong>nella</strong> cultura e <strong>nella</strong><br />

" opposition to rationalizing private and collective illusions 10<br />

rivelava la malattia e il pericolo presenti <strong>nella</strong> cultura e <strong>nella</strong><br />

" opposition to rationalizing private and collective illusions 10<br />

rivelava la malattia e il pericolo presenti <strong>nella</strong> cultura e <strong>nella</strong><br />

" opposition to rationalizing private and collective illusions 10<br />

rivelava la malattia e il pericolo presenti <strong>nella</strong> cultura e <strong>nella</strong><br />

" opposition to rationalizing private and collective illusions 10<br />

rivelava la malattia e il pericolo presenti <strong>nella</strong> cultura e <strong>nella</strong><br />

" 10<br />

rivelava la malattia e il pericolo presenti <strong>nella</strong> cultura e <strong>nella</strong>


414<br />

ALFREDO BONADEO<br />

societa del tempo. L'" esame <strong>di</strong> societa del tempo. L'" coscienza," la " confessione '<br />

e il ri<strong>di</strong>mensionamento del pensiero e della sensibilita dell'eroe<br />

sveviano entro i limiti del <strong>reale</strong> e del possibile assumono<br />

un valore significativo in un'epoca e in un paese dalla<br />

vita culturale e politica dominata da estreme e pericolose tendenze<br />

romantiche sostenute da un irrazionale culto <strong>di</strong> ideali<br />

astratti.<br />

Al movimento intellettuale e politico del Risorgimento fu<br />

dato dai suoi protagonisti borghesi un'importanza esagerata<br />

che nutri vane speranze e creo delusioni:ll<br />

esame <strong>di</strong> societa del tempo. L'" coscienza," la " confessione '<br />

e il ri<strong>di</strong>mensionamento del pensiero e della sensibilita dell'eroe<br />

sveviano entro i limiti del <strong>reale</strong> e del possibile assumono<br />

un valore significativo in un'epoca e in un paese dalla<br />

vita culturale e politica dominata da estreme e pericolose tendenze<br />

romantiche sostenute da un irrazionale culto <strong>di</strong> ideali<br />

astratti.<br />

Al movimento intellettuale e politico del Risorgimento fu<br />

dato dai suoi protagonisti borghesi un'importanza esagerata<br />

che nutri vane speranze e creo delusioni:ll<br />

esame <strong>di</strong> societa del tempo. L'" coscienza," la " confessione '<br />

e il ri<strong>di</strong>mensionamento del pensiero e della sensibilita dell'eroe<br />

sveviano entro i limiti del <strong>reale</strong> e del possibile assumono<br />

un valore significativo in un'epoca e in un paese dalla<br />

vita culturale e politica dominata da estreme e pericolose tendenze<br />

romantiche sostenute da un irrazionale culto <strong>di</strong> ideali<br />

astratti.<br />

Al movimento intellettuale e politico del Risorgimento fu<br />

dato dai suoi protagonisti borghesi un'importanza esagerata<br />

che nutri vane speranze e creo delusioni:ll<br />

esame <strong>di</strong> societa del tempo. L'" coscienza," la " confessione '<br />

e il ri<strong>di</strong>mensionamento del pensiero e della sensibilita dell'eroe<br />

sveviano entro i limiti del <strong>reale</strong> e del possibile assumono<br />

un valore significativo in un'epoca e in un paese dalla<br />

vita culturale e politica dominata da estreme e pericolose tendenze<br />

romantiche sostenute da un irrazionale culto <strong>di</strong> ideali<br />

astratti.<br />

Al movimento intellettuale e politico del Risorgimento fu<br />

dato dai suoi protagonisti borghesi un'importanza esagerata<br />

che nutri vane speranze e creo delusioni:ll<br />

esame <strong>di</strong> societa del tempo. L'" coscienza," la " confessione '<br />

e il ri<strong>di</strong>mensionamento del pensiero e della sensibilita dell'eroe<br />

sveviano entro i limiti del <strong>reale</strong> e del possibile assumono<br />

un valore significativo in un'epoca e in un paese dalla<br />

vita culturale e politica dominata da estreme e pericolose tendenze<br />

romantiche sostenute da un irrazionale culto <strong>di</strong> ideali<br />

astratti.<br />

Al movimento intellettuale e politico del Risorgimento fu<br />

dato dai suoi protagonisti borghesi un'importanza esagerata<br />

che nutri vane speranze e creo delusioni:ll<br />

esame <strong>di</strong> coscienza," la " confessione '<br />

e il ri<strong>di</strong>mensionamento del pensiero e della sensibilita dell'eroe<br />

sveviano entro i limiti del <strong>reale</strong> e del possibile assumono<br />

un valore significativo in un'epoca e in un paese dalla<br />

vita culturale e politica dominata da estreme e pericolose tendenze<br />

romantiche sostenute da un irrazionale culto <strong>di</strong> ideali<br />

astratti.<br />

Al movimento intellettuale e politico del Risorgimento fu<br />

dato dai suoi protagonisti borghesi un'importanza esagerata<br />

che nutri vane speranze e creo delusioni:ll<br />

An inveterate national pride gave to... the whole of Italian culture<br />

in the nineteenth century... an air of narrow provincialism... false<br />

patriotic shame, which deprives a nation of the courage to look within<br />

itself and recognize its defects and limitations.'2<br />

L'orgoglio nazionalista derivava in gran parte dalla tra<strong>di</strong>zione<br />

culturale e letteraria: l'Italia produsse l'Umanesimo<br />

e il Rinascimento, fenomeni intellettuali <strong>di</strong> portata europea e<br />

L'orgoglio nazionalista derivava in gran parte dalla tra<strong>di</strong>zione<br />

culturale e letteraria: l'Italia produsse l'Umanesimo<br />

e il Rinascimento, fenomeni intellettuali <strong>di</strong> portata europea e<br />

L'orgoglio nazionalista derivava in gran parte dalla tra<strong>di</strong>zione<br />

culturale e letteraria: l'Italia produsse l'Umanesimo<br />

e il Rinascimento, fenomeni intellettuali <strong>di</strong> portata europea e<br />

L'orgoglio nazionalista derivava in gran parte dalla tra<strong>di</strong>zione<br />

culturale e letteraria: l'Italia produsse l'Umanesimo<br />

e il Rinascimento, fenomeni intellettuali <strong>di</strong> portata europea e<br />

L'orgoglio nazionalista derivava in gran parte dalla tra<strong>di</strong>zione<br />

culturale e letteraria: l'Italia produsse l'Umanesimo<br />

e il Rinascimento, fenomeni intellettuali <strong>di</strong> portata europea e<br />

L'orgoglio nazionalista derivava in gran parte dalla tra<strong>di</strong>zione<br />

culturale e letteraria: l'Italia produsse l'Umanesimo<br />

e il Rinascimento, fenomeni intellettuali <strong>di</strong> portata europea e<br />

mon<strong>di</strong>ale; ma mutati i tempi e le con<strong>di</strong>zioni storiche e perduta<br />

l'originalita che li aveva creati il paese continuo a vivere<br />

<strong>di</strong> quell'ere<strong>di</strong>ta convertendo " her original supremacy in<br />

civilization and science into a supremacy in memories." 13 Gia<br />

Francesco De Sanctis aveva richiamato il paese e la sua " mon<strong>di</strong>ale; ma mutati i tempi e le con<strong>di</strong>zioni storiche e perduta<br />

l'originalita che li aveva creati il paese continuo a vivere<br />

<strong>di</strong> quell'ere<strong>di</strong>ta convertendo " her original supremacy in<br />

civilization and science into a supremacy in memories." 13 Gia<br />

Francesco De Sanctis aveva richiamato il paese e la sua razza<br />

fantastica, amica delle frasi e delle pompe, educata nell'arca<strong>di</strong>a<br />

e <strong>nella</strong> retorica " al senso della realta.14 Aveva ammonito<br />

il mondo della cultura sul pericolo <strong>di</strong> proporsi "un <strong>di</strong> la<br />

" mon<strong>di</strong>ale; ma mutati i tempi e le con<strong>di</strong>zioni storiche e perduta<br />

l'originalita che li aveva creati il paese continuo a vivere<br />

<strong>di</strong> quell'ere<strong>di</strong>ta convertendo " her original supremacy in<br />

civilization and science into a supremacy in memories." 13 Gia<br />

Francesco De Sanctis aveva richiamato il paese e la sua razza<br />

fantastica, amica delle frasi e delle pompe, educata nell'arca<strong>di</strong>a<br />

e <strong>nella</strong> retorica " al senso della realta.14 Aveva ammonito<br />

il mondo della cultura sul pericolo <strong>di</strong> proporsi "un <strong>di</strong> la<br />

" mon<strong>di</strong>ale; ma mutati i tempi e le con<strong>di</strong>zioni storiche e perduta<br />

l'originalita che li aveva creati il paese continuo a vivere<br />

<strong>di</strong> quell'ere<strong>di</strong>ta convertendo " her original supremacy in<br />

civilization and science into a supremacy in memories." 13 Gia<br />

Francesco De Sanctis aveva richiamato il paese e la sua razza<br />

fantastica, amica delle frasi e delle pompe, educata nell'arca<strong>di</strong>a<br />

e <strong>nella</strong> retorica " al senso della realta.14 Aveva ammonito<br />

il mondo della cultura sul pericolo <strong>di</strong> proporsi "un <strong>di</strong> la<br />

" mon<strong>di</strong>ale; ma mutati i tempi e le con<strong>di</strong>zioni storiche e perduta<br />

l'originalita che li aveva creati il paese continuo a vivere<br />

<strong>di</strong> quell'ere<strong>di</strong>ta convertendo " her original supremacy in<br />

civilization and science into a supremacy in memories." 13 Gia<br />

Francesco De Sanctis aveva richiamato il paese e la sua razza<br />

fantastica, amica delle frasi e delle pompe, educata nell'arca<strong>di</strong>a<br />

e <strong>nella</strong> retorica " al senso della realta.14 Aveva ammonito<br />

il mondo della cultura sul pericolo <strong>di</strong> proporsi "un <strong>di</strong> la<br />

" mon<strong>di</strong>ale; ma mutati i tempi e le con<strong>di</strong>zioni storiche e perduta<br />

l'originalita che li aveva creati il paese continuo a vivere<br />

<strong>di</strong> quell'ere<strong>di</strong>ta convertendo " her original supremacy in<br />

civilization and science into a supremacy in memories." 13 Gia<br />

Francesco De Sanctis aveva richiamato il paese e la sua razza<br />

fantastica, amica delle frasi e delle pompe, educata nell'arca<strong>di</strong>a<br />

e <strong>nella</strong> retorica " al senso della realta.14 Aveva ammonito<br />

il mondo della cultura sul pericolo <strong>di</strong> proporsi "un <strong>di</strong> la<br />

" razza<br />

fantastica, amica delle frasi e delle pompe, educata nell'arca<strong>di</strong>a<br />

e <strong>nella</strong> retorica " al senso della realta.14 Aveva ammonito<br />

il mondo della cultura sul pericolo <strong>di</strong> proporsi "un <strong>di</strong> la<br />

irraggiungibile, una certa idea, un non so che, una qualche<br />

cosa, un obiettivo in<strong>di</strong>stinto e confuso, decorato col nome <strong>di</strong><br />

ideale." Questo <strong>di</strong>ffuso malessere <strong>nella</strong> societa del suo tempo<br />

egli denominava " malattia dell'ideale ... la gran malattia da<br />

cui si dovrebbe guarire lItalia ... la quale consiste <strong>nella</strong> <strong>di</strong>-<br />

sproporzione tra quello che vogliamo e quello che possiamo,<br />

ed uccide l'anima lentamente, che si <strong>di</strong>ssimula l'impotenza."15<br />

Quando, pochi decenni dopo, la minaccia della malattia aveva<br />

assunto precise forme politiche politiche politiche politiche politiche politiche e sociali Svevo <strong>di</strong>chiarava:<br />

Noi siamo una vivente protesta contro la ri<strong>di</strong>cola concezione del su-<br />

peruomo come ci e stata gabellata (soprattutto a noi italiani).16


IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO<br />

Queste parole erano scritte quando la borghesia italiana aveva<br />

ormai consegnato se stessa e il paese a un tragico destino politico.<br />

Uno dei fattori pii importanti che I'avevano indotta ad<br />

abbandonarsi a questo destino era il mito " of world-ruling<br />

romanism " alimentato dal " ricordo e la nostalgia della grandezza<br />

dell'impero romano... sogno <strong>di</strong> "<br />

primati impossibili 17<br />

che la letteratura e politica contemporanea faceva balenare<br />

<strong>di</strong>nnanzi agli occhi <strong>di</strong> una nazione assetata <strong>di</strong> " ideali." 18 Questo<br />

mito, il "cancro romano imperiale," 19 "absurdly<br />

<strong>di</strong>sproportionate to both the modern world and modern<br />

Italy," 20 era lo sta<strong>di</strong>o avanzato della " Queste parole erano scritte quando la borghesia italiana aveva<br />

ormai consegnato se stessa e il paese a un tragico destino politico.<br />

Uno dei fattori pii importanti che I'avevano indotta ad<br />

abbandonarsi a questo destino era il mito<br />

malattia dell'ideale"<br />

ed avviava la nazione a sicura rovina.<br />

Vista pertanto nel quadro piu ampio della civilta contem-<br />

" of world-ruling<br />

romanism " alimentato dal " ricordo e la nostalgia della grandezza<br />

dell'impero romano... sogno <strong>di</strong> "<br />

primati impossibili 17<br />

che la letteratura e politica contemporanea faceva balenare<br />

<strong>di</strong>nnanzi agli occhi <strong>di</strong> una nazione assetata <strong>di</strong> " ideali." 18 Questo<br />

mito, il "cancro romano imperiale," 19 "absurdly<br />

<strong>di</strong>sproportionate to both the modern world and modern<br />

Italy," 20 era lo sta<strong>di</strong>o avanzato della " Queste parole erano scritte quando la borghesia italiana aveva<br />

ormai consegnato se stessa e il paese a un tragico destino politico.<br />

Uno dei fattori pii importanti che I'avevano indotta ad<br />

abbandonarsi a questo destino era il mito<br />

malattia dell'ideale"<br />

ed avviava la nazione a sicura rovina.<br />

Vista pertanto nel quadro piu ampio della civilta contem-<br />

" of world-ruling<br />

romanism " alimentato dal " ricordo e la nostalgia della grandezza<br />

dell'impero romano... sogno <strong>di</strong> "<br />

primati impossibili 17<br />

che la letteratura e politica contemporanea faceva balenare<br />

<strong>di</strong>nnanzi agli occhi <strong>di</strong> una nazione assetata <strong>di</strong> " ideali." 18 Questo<br />

mito, il "cancro romano imperiale," 19 "absurdly<br />

<strong>di</strong>sproportionate to both the modern world and modern<br />

Italy," 20 era lo sta<strong>di</strong>o avanzato della " Queste parole erano scritte quando la borghesia italiana aveva<br />

ormai consegnato se stessa e il paese a un tragico destino politico.<br />

Uno dei fattori pii importanti che I'avevano indotta ad<br />

abbandonarsi a questo destino era il mito<br />

malattia dell'ideale"<br />

ed avviava la nazione a sicura rovina.<br />

Vista pertanto nel quadro piu ampio della civilta contem-<br />

" of world-ruling<br />

romanism " alimentato dal " ricordo e la nostalgia della grandezza<br />

dell'impero romano... sogno <strong>di</strong> "<br />

primati impossibili 17<br />

che la letteratura e politica contemporanea faceva balenare<br />

<strong>di</strong>nnanzi agli occhi <strong>di</strong> una nazione assetata <strong>di</strong> " ideali." 18 Questo<br />

mito, il "cancro romano imperiale," 19 "absurdly<br />

<strong>di</strong>sproportionate to both the modern world and modern<br />

Italy," 20 era lo sta<strong>di</strong>o avanzato della " Queste parole erano scritte quando la borghesia italiana aveva<br />

ormai consegnato se stessa e il paese a un tragico destino politico.<br />

Uno dei fattori pii importanti che I'avevano indotta ad<br />

abbandonarsi a questo destino era il mito<br />

malattia dell'ideale"<br />

ed avviava la nazione a sicura rovina.<br />

Vista pertanto nel quadro piu ampio della civilta contem-<br />

" of world-ruling<br />

romanism " alimentato dal " ricordo e la nostalgia della grandezza<br />

dell'impero romano... sogno <strong>di</strong> "<br />

primati impossibili 17<br />

che la letteratura e politica contemporanea faceva balenare<br />

<strong>di</strong>nnanzi agli occhi <strong>di</strong> una nazione assetata <strong>di</strong> " ideali." 18 Questo<br />

mito, il "cancro romano imperiale," 19 "absurdly<br />

<strong>di</strong>sproportionate to both the modern world and modern<br />

Italy," 20 era lo sta<strong>di</strong>o avanzato della " Queste parole erano scritte quando la borghesia italiana aveva<br />

ormai consegnato se stessa e il paese a un tragico destino politico.<br />

Uno dei fattori pii importanti che I'avevano indotta ad<br />

abbandonarsi a questo destino era il mito<br />

malattia dell'ideale"<br />

ed avviava la nazione a sicura rovina.<br />

Vista pertanto nel quadro piu ampio della civilta contem-<br />

" of world-ruling<br />

romanism " alimentato dal " ricordo e la nostalgia della grandezza<br />

dell'impero romano... sogno <strong>di</strong> "<br />

primati impossibili 17<br />

che la letteratura e politica contemporanea faceva balenare<br />

<strong>di</strong>nnanzi agli occhi <strong>di</strong> una nazione assetata <strong>di</strong> " ideali." 18 Questo<br />

mito, il "cancro romano imperiale," 19 "absurdly<br />

<strong>di</strong>sproportionate to both the modern world and modern<br />

Italy," 20 era lo sta<strong>di</strong>o avanzato della " malattia dell'ideale"<br />

ed avviava la nazione a sicura rovina.<br />

Vista pertanto nel quadro piu ampio della civilta contem-<br />

poranea La coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> occupa un posto preciso e signifi-<br />

cativo. I1 romanzo non riflette semplicemente quel che e ge-<br />

neralmente in<strong>di</strong>cato come la " crisi della borghesia." Dalla rap-<br />

presentazione degli eventi e pensieri <strong>nella</strong> vita del borghese<br />

<strong>Zeno</strong> emerge un aspetto rilevante e preciso <strong>di</strong> quella crisi:<br />

la credenza e il perseguimento <strong>di</strong> ideali la cui sostanza non<br />

e n6 giustificata n6 sostenuta dalle con<strong>di</strong>zioni della realta.<br />

Ma il romanzo non riflette soltanto questo problema fonda-<br />

mentale della civilta borghese all'inizio del secolo, lo " split "<br />

tra ideale e <strong>reale</strong>, le inerenti assur<strong>di</strong>ta nel pensiero e nel-<br />

l'azione degli uomini e, in ultima analisi, il fallimento del-<br />

l'ideale stesso. L'ammissione e il riconoscimento dell'errore<br />

<strong>nella</strong> scelta dell'ideale arresta il protagonista protagonista protagonista protagonista protagonista protagonista sulla via <strong>di</strong> un<br />

dramma inutile e conferisce all'opera <strong>di</strong> Svevo quel respiro<br />

umano e quel valore culturale derivante dalla proposta che<br />

la sanita <strong>nella</strong> vita dell'uomo e della societa risiede nell'armo.<br />

nia dell'ideale con il <strong>reale</strong>.<br />

University of California, Santa Barbara<br />

ALFREDO BONADEO<br />

415<br />

1 Dell'eroe sveviano G. De Benedetti (" Svevo e il romanzo," in<br />

G. Petronio, Antologia della critica letteraria, Bari, 1964, III: 2,88) aveva<br />

gia notato "lo scompenso fra l'orientamento che l'in<strong>di</strong>viduo da alla propria<br />

vita, e la curva che poi la vita descrive." Piu <strong>di</strong> recente e stato<br />

osservato che la vita <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> i caratterizata da " 1 Dell'eroe sveviano G. De Benedetti (" Svevo e il romanzo," in<br />

G. Petronio, Antologia della critica letteraria, Bari, 1964, III: 2,88) aveva<br />

gia notato "lo scompenso fra l'orientamento che l'in<strong>di</strong>viduo da alla propria<br />

vita, e la curva che poi la vita descrive." Piu <strong>di</strong> recente e stato<br />

osservato che la vita <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> i caratterizata da <strong>di</strong>screpancy between<br />

" 1 Dell'eroe sveviano G. De Benedetti (" Svevo e il romanzo," in<br />

G. Petronio, Antologia della critica letteraria, Bari, 1964, III: 2,88) aveva<br />

gia notato "lo scompenso fra l'orientamento che l'in<strong>di</strong>viduo da alla propria<br />

vita, e la curva che poi la vita descrive." Piu <strong>di</strong> recente e stato<br />

osservato che la vita <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> i caratterizata da <strong>di</strong>screpancy between<br />

" 1 Dell'eroe sveviano G. De Benedetti (" Svevo e il romanzo," in<br />

G. Petronio, Antologia della critica letteraria, Bari, 1964, III: 2,88) aveva<br />

gia notato "lo scompenso fra l'orientamento che l'in<strong>di</strong>viduo da alla propria<br />

vita, e la curva che poi la vita descrive." Piu <strong>di</strong> recente e stato<br />

osservato che la vita <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> i caratterizata da <strong>di</strong>screpancy between<br />

" 1 Dell'eroe sveviano G. De Benedetti (" Svevo e il romanzo," in<br />

G. Petronio, Antologia della critica letteraria, Bari, 1964, III: 2,88) aveva<br />

gia notato "lo scompenso fra l'orientamento che l'in<strong>di</strong>viduo da alla propria<br />

vita, e la curva che poi la vita descrive." Piu <strong>di</strong> recente e stato<br />

osservato che la vita <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> i caratterizata da <strong>di</strong>screpancy between<br />

" 1 Dell'eroe sveviano G. De Benedetti (" Svevo e il romanzo," in<br />

G. Petronio, Antologia della critica letteraria, Bari, 1964, III: 2,88) aveva<br />

gia notato "lo scompenso fra l'orientamento che l'in<strong>di</strong>viduo da alla propria<br />

vita, e la curva che poi la vita descrive." Piu <strong>di</strong> recente e stato<br />

osservato che la vita <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> i caratterizata da <strong>di</strong>screpancy between<br />

" <strong>di</strong>screpancy between


416<br />

ALFREDO BONADEO<br />

the idea of himself and the reality " (L. Nelson, " A Survey of Svevo,"<br />

Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio <strong>di</strong> crearsi " the truth<br />

after his own image of himself " (J. Freccero, " <strong>Zeno</strong>'s Last Cigarette,"<br />

Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " <strong>Zeno</strong> ne fait jamais ce<br />

qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses<br />

projets ne sont jamais executes;" in questo senso la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />

e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo,"<br />

Revue des etudes italiennes, X [1964], 18).<br />

Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una<br />

parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche <strong>di</strong><br />

Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'in<strong>di</strong>viduo<br />

a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni <strong>Zeno</strong> non<br />

attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo <strong>di</strong> vita, i raziocinii<br />

che egli usa e i tentativi che compie in questa <strong>di</strong>rezione, sono " an<br />

act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of<br />

justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8-<br />

10, 20). Questo e giu<strong>di</strong>zio abbastanza <strong>di</strong>ffuso. <strong>Zeno</strong> e stato variamente<br />

descritto come un"' abulico, inerte, sognatore <strong>di</strong> professione," la cui vita<br />

manca <strong>di</strong> " ideali, <strong>di</strong> forte moralita, <strong>di</strong> impegno, <strong>di</strong> ragioni profonde "<br />

(A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente<br />

la sua inettitu<strong>di</strong>ne, la sua impotenza, la sua impossibilita ad<br />

inserirsi <strong>nella</strong> societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri stu<strong>di</strong> sulla letteratura<br />

del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora <strong>di</strong> recente<br />

ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita ra<strong>di</strong>cale <strong>di</strong> vivere, la<br />

natura informe del protagonista " (Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> storia della letteratura<br />

italiana, Firenze, 1966, III, 361).<br />

In<strong>di</strong>viduate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo<br />

si prestava allora a un'interpretazione <strong>di</strong> senso piu vasto: "l'epica<br />

<strong>di</strong> una borghesia in crescita, ormai prossima alla <strong>di</strong>ssoluzione" (E. Montale,<br />

" Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19),<br />

la " denuncia <strong>di</strong> una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon,<br />

"<strong>Zeno</strong> come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia<br />

in Europa negli anni intorno alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale " (Luti,<br />

p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione<br />

dell" inutilita <strong>di</strong> esistenze e <strong>di</strong> destini " (S. Battaglia, " La coscienza<br />

della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione<br />

a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza in<strong>di</strong>viduale<br />

e <strong>di</strong> tutta una societa; in fondo, l'espressione <strong>di</strong> valori sostanzialmente<br />

negativi.<br />

D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua<br />

"<br />

malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio<br />

del protagonista della <strong>Coscienza</strong> risiede nel suo " sforzo <strong>di</strong> indagine e la<br />

confessione dei suoi problemi " e nell'uso <strong>di</strong> "un'espressione che ne<br />

segue e precisa <strong>di</strong> continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a<br />

I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente<br />

recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the<br />

con<strong>di</strong>tion of existence itself, making uprootedness, alienation, moral<br />

uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and<br />

liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality<br />

Svevo: News<br />

from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli<br />

" (L. Nelson, " A Survey of Svevo,"<br />

Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio <strong>di</strong> crearsi " the truth<br />

after his own image of himself " (J. Freccero, " <strong>Zeno</strong>'s Last Cigarette,"<br />

Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " <strong>Zeno</strong> ne fait jamais ce<br />

qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses<br />

projets ne sont jamais executes;" in questo senso la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />

e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo,"<br />

Revue des etudes italiennes, X [1964], 18).<br />

Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una<br />

parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche <strong>di</strong><br />

Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'in<strong>di</strong>viduo<br />

a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni <strong>Zeno</strong> non<br />

attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo <strong>di</strong> vita, i raziocinii<br />

che egli usa e i tentativi che compie in questa <strong>di</strong>rezione, sono " an<br />

act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of<br />

justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8-<br />

10, 20). Questo e giu<strong>di</strong>zio abbastanza <strong>di</strong>ffuso. <strong>Zeno</strong> e stato variamente<br />

descritto come un"' abulico, inerte, sognatore <strong>di</strong> professione," la cui vita<br />

manca <strong>di</strong> " ideali, <strong>di</strong> forte moralita, <strong>di</strong> impegno, <strong>di</strong> ragioni profonde "<br />

(A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente<br />

la sua inettitu<strong>di</strong>ne, la sua impotenza, la sua impossibilita ad<br />

inserirsi <strong>nella</strong> societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri stu<strong>di</strong> sulla letteratura<br />

del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora <strong>di</strong> recente<br />

ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita ra<strong>di</strong>cale <strong>di</strong> vivere, la<br />

natura informe del protagonista " (Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> storia della letteratura<br />

italiana, Firenze, 1966, III, 361).<br />

In<strong>di</strong>viduate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo<br />

si prestava allora a un'interpretazione <strong>di</strong> senso piu vasto: "l'epica<br />

<strong>di</strong> una borghesia in crescita, ormai prossima alla <strong>di</strong>ssoluzione" (E. Montale,<br />

" Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19),<br />

la " denuncia <strong>di</strong> una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon,<br />

"<strong>Zeno</strong> come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia<br />

in Europa negli anni intorno alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale " (Luti,<br />

p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione<br />

dell" inutilita <strong>di</strong> esistenze e <strong>di</strong> destini " (S. Battaglia, " La coscienza<br />

della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione<br />

a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza in<strong>di</strong>viduale<br />

e <strong>di</strong> tutta una societa; in fondo, l'espressione <strong>di</strong> valori sostanzialmente<br />

negativi.<br />

D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua<br />

"<br />

malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio<br />

del protagonista della <strong>Coscienza</strong> risiede nel suo " sforzo <strong>di</strong> indagine e la<br />

confessione dei suoi problemi " e nell'uso <strong>di</strong> "un'espressione che ne<br />

segue e precisa <strong>di</strong> continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a<br />

I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente<br />

recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the<br />

con<strong>di</strong>tion of existence itself, making uprootedness, alienation, moral<br />

uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and<br />

liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality<br />

Svevo: News<br />

from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli<br />

" (L. Nelson, " A Survey of Svevo,"<br />

Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio <strong>di</strong> crearsi " the truth<br />

after his own image of himself " (J. Freccero, " <strong>Zeno</strong>'s Last Cigarette,"<br />

Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " <strong>Zeno</strong> ne fait jamais ce<br />

qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses<br />

projets ne sont jamais executes;" in questo senso la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />

e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo,"<br />

Revue des etudes italiennes, X [1964], 18).<br />

Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una<br />

parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche <strong>di</strong><br />

Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'in<strong>di</strong>viduo<br />

a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni <strong>Zeno</strong> non<br />

attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo <strong>di</strong> vita, i raziocinii<br />

che egli usa e i tentativi che compie in questa <strong>di</strong>rezione, sono " an<br />

act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of<br />

justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8-<br />

10, 20). Questo e giu<strong>di</strong>zio abbastanza <strong>di</strong>ffuso. <strong>Zeno</strong> e stato variamente<br />

descritto come un"' abulico, inerte, sognatore <strong>di</strong> professione," la cui vita<br />

manca <strong>di</strong> " ideali, <strong>di</strong> forte moralita, <strong>di</strong> impegno, <strong>di</strong> ragioni profonde "<br />

(A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente<br />

la sua inettitu<strong>di</strong>ne, la sua impotenza, la sua impossibilita ad<br />

inserirsi <strong>nella</strong> societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri stu<strong>di</strong> sulla letteratura<br />

del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora <strong>di</strong> recente<br />

ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita ra<strong>di</strong>cale <strong>di</strong> vivere, la<br />

natura informe del protagonista " (Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> storia della letteratura<br />

italiana, Firenze, 1966, III, 361).<br />

In<strong>di</strong>viduate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo<br />

si prestava allora a un'interpretazione <strong>di</strong> senso piu vasto: "l'epica<br />

<strong>di</strong> una borghesia in crescita, ormai prossima alla <strong>di</strong>ssoluzione" (E. Montale,<br />

" Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19),<br />

la " denuncia <strong>di</strong> una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon,<br />

"<strong>Zeno</strong> come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia<br />

in Europa negli anni intorno alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale " (Luti,<br />

p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione<br />

dell" inutilita <strong>di</strong> esistenze e <strong>di</strong> destini " (S. Battaglia, " La coscienza<br />

della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione<br />

a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza in<strong>di</strong>viduale<br />

e <strong>di</strong> tutta una societa; in fondo, l'espressione <strong>di</strong> valori sostanzialmente<br />

negativi.<br />

D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua<br />

"<br />

malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio<br />

del protagonista della <strong>Coscienza</strong> risiede nel suo " sforzo <strong>di</strong> indagine e la<br />

confessione dei suoi problemi " e nell'uso <strong>di</strong> "un'espressione che ne<br />

segue e precisa <strong>di</strong> continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a<br />

I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente<br />

recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the<br />

con<strong>di</strong>tion of existence itself, making uprootedness, alienation, moral<br />

uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and<br />

liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality<br />

Svevo: News<br />

from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli<br />

" (L. Nelson, " A Survey of Svevo,"<br />

Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio <strong>di</strong> crearsi " the truth<br />

after his own image of himself " (J. Freccero, " <strong>Zeno</strong>'s Last Cigarette,"<br />

Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " <strong>Zeno</strong> ne fait jamais ce<br />

qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses<br />

projets ne sont jamais executes;" in questo senso la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />

e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo,"<br />

Revue des etudes italiennes, X [1964], 18).<br />

Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una<br />

parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche <strong>di</strong><br />

Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'in<strong>di</strong>viduo<br />

a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni <strong>Zeno</strong> non<br />

attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo <strong>di</strong> vita, i raziocinii<br />

che egli usa e i tentativi che compie in questa <strong>di</strong>rezione, sono " an<br />

act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of<br />

justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8-<br />

10, 20). Questo e giu<strong>di</strong>zio abbastanza <strong>di</strong>ffuso. <strong>Zeno</strong> e stato variamente<br />

descritto come un"' abulico, inerte, sognatore <strong>di</strong> professione," la cui vita<br />

manca <strong>di</strong> " ideali, <strong>di</strong> forte moralita, <strong>di</strong> impegno, <strong>di</strong> ragioni profonde "<br />

(A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente<br />

la sua inettitu<strong>di</strong>ne, la sua impotenza, la sua impossibilita ad<br />

inserirsi <strong>nella</strong> societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri stu<strong>di</strong> sulla letteratura<br />

del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora <strong>di</strong> recente<br />

ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita ra<strong>di</strong>cale <strong>di</strong> vivere, la<br />

natura informe del protagonista " (Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> storia della letteratura<br />

italiana, Firenze, 1966, III, 361).<br />

In<strong>di</strong>viduate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo<br />

si prestava allora a un'interpretazione <strong>di</strong> senso piu vasto: "l'epica<br />

<strong>di</strong> una borghesia in crescita, ormai prossima alla <strong>di</strong>ssoluzione" (E. Montale,<br />

" Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19),<br />

la " denuncia <strong>di</strong> una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon,<br />

"<strong>Zeno</strong> come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia<br />

in Europa negli anni intorno alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale " (Luti,<br />

p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione<br />

dell" inutilita <strong>di</strong> esistenze e <strong>di</strong> destini " (S. Battaglia, " La coscienza<br />

della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione<br />

a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza in<strong>di</strong>viduale<br />

e <strong>di</strong> tutta una societa; in fondo, l'espressione <strong>di</strong> valori sostanzialmente<br />

negativi.<br />

D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua<br />

"<br />

malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio<br />

del protagonista della <strong>Coscienza</strong> risiede nel suo " sforzo <strong>di</strong> indagine e la<br />

confessione dei suoi problemi " e nell'uso <strong>di</strong> "un'espressione che ne<br />

segue e precisa <strong>di</strong> continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a<br />

I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente<br />

recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the<br />

con<strong>di</strong>tion of existence itself, making uprootedness, alienation, moral<br />

uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and<br />

liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality<br />

Svevo: News<br />

from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli<br />

" (L. Nelson, " A Survey of Svevo,"<br />

Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio <strong>di</strong> crearsi " the truth<br />

after his own image of himself " (J. Freccero, " <strong>Zeno</strong>'s Last Cigarette,"<br />

Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " <strong>Zeno</strong> ne fait jamais ce<br />

qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses<br />

projets ne sont jamais executes;" in questo senso la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />

e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo,"<br />

Revue des etudes italiennes, X [1964], 18).<br />

Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una<br />

parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche <strong>di</strong><br />

Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'in<strong>di</strong>viduo<br />

a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni <strong>Zeno</strong> non<br />

attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo <strong>di</strong> vita, i raziocinii<br />

che egli usa e i tentativi che compie in questa <strong>di</strong>rezione, sono " an<br />

act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of<br />

justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8-<br />

10, 20). Questo e giu<strong>di</strong>zio abbastanza <strong>di</strong>ffuso. <strong>Zeno</strong> e stato variamente<br />

descritto come un"' abulico, inerte, sognatore <strong>di</strong> professione," la cui vita<br />

manca <strong>di</strong> " ideali, <strong>di</strong> forte moralita, <strong>di</strong> impegno, <strong>di</strong> ragioni profonde "<br />

(A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente<br />

la sua inettitu<strong>di</strong>ne, la sua impotenza, la sua impossibilita ad<br />

inserirsi <strong>nella</strong> societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri stu<strong>di</strong> sulla letteratura<br />

del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora <strong>di</strong> recente<br />

ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita ra<strong>di</strong>cale <strong>di</strong> vivere, la<br />

natura informe del protagonista " (Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> storia della letteratura<br />

italiana, Firenze, 1966, III, 361).<br />

In<strong>di</strong>viduate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo<br />

si prestava allora a un'interpretazione <strong>di</strong> senso piu vasto: "l'epica<br />

<strong>di</strong> una borghesia in crescita, ormai prossima alla <strong>di</strong>ssoluzione" (E. Montale,<br />

" Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19),<br />

la " denuncia <strong>di</strong> una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon,<br />

"<strong>Zeno</strong> come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia<br />

in Europa negli anni intorno alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale " (Luti,<br />

p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione<br />

dell" inutilita <strong>di</strong> esistenze e <strong>di</strong> destini " (S. Battaglia, " La coscienza<br />

della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione<br />

a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza in<strong>di</strong>viduale<br />

e <strong>di</strong> tutta una societa; in fondo, l'espressione <strong>di</strong> valori sostanzialmente<br />

negativi.<br />

D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua<br />

"<br />

malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio<br />

del protagonista della <strong>Coscienza</strong> risiede nel suo " sforzo <strong>di</strong> indagine e la<br />

confessione dei suoi problemi " e nell'uso <strong>di</strong> "un'espressione che ne<br />

segue e precisa <strong>di</strong> continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a<br />

I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente<br />

recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the<br />

con<strong>di</strong>tion of existence itself, making uprootedness, alienation, moral<br />

uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and<br />

liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality<br />

Svevo: News<br />

from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli<br />

" (L. Nelson, " A Survey of Svevo,"<br />

Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio <strong>di</strong> crearsi " the truth<br />

after his own image of himself " (J. Freccero, " <strong>Zeno</strong>'s Last Cigarette,"<br />

Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " <strong>Zeno</strong> ne fait jamais ce<br />

qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses<br />

projets ne sont jamais executes;" in questo senso la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />

e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo,"<br />

Revue des etudes italiennes, X [1964], 18).<br />

Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una<br />

parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche <strong>di</strong><br />

Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'in<strong>di</strong>viduo<br />

a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni <strong>Zeno</strong> non<br />

attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo <strong>di</strong> vita, i raziocinii<br />

che egli usa e i tentativi che compie in questa <strong>di</strong>rezione, sono " an<br />

act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of<br />

justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8-<br />

10, 20). Questo e giu<strong>di</strong>zio abbastanza <strong>di</strong>ffuso. <strong>Zeno</strong> e stato variamente<br />

descritto come un"' abulico, inerte, sognatore <strong>di</strong> professione," la cui vita<br />

manca <strong>di</strong> " ideali, <strong>di</strong> forte moralita, <strong>di</strong> impegno, <strong>di</strong> ragioni profonde "<br />

(A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente<br />

la sua inettitu<strong>di</strong>ne, la sua impotenza, la sua impossibilita ad<br />

inserirsi <strong>nella</strong> societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri stu<strong>di</strong> sulla letteratura<br />

del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora <strong>di</strong> recente<br />

ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita ra<strong>di</strong>cale <strong>di</strong> vivere, la<br />

natura informe del protagonista " (Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> storia della letteratura<br />

italiana, Firenze, 1966, III, 361).<br />

In<strong>di</strong>viduate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo<br />

si prestava allora a un'interpretazione <strong>di</strong> senso piu vasto: "l'epica<br />

<strong>di</strong> una borghesia in crescita, ormai prossima alla <strong>di</strong>ssoluzione" (E. Montale,<br />

" Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19),<br />

la " denuncia <strong>di</strong> una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon,<br />

"<strong>Zeno</strong> come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia<br />

in Europa negli anni intorno alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale " (Luti,<br />

p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione<br />

dell" inutilita <strong>di</strong> esistenze e <strong>di</strong> destini " (S. Battaglia, " La coscienza<br />

della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione<br />

a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza in<strong>di</strong>viduale<br />

e <strong>di</strong> tutta una societa; in fondo, l'espressione <strong>di</strong> valori sostanzialmente<br />

negativi.<br />

D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua<br />

"<br />

malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio<br />

del protagonista della <strong>Coscienza</strong> risiede nel suo " sforzo <strong>di</strong> indagine e la<br />

confessione dei suoi problemi " e nell'uso <strong>di</strong> "un'espressione che ne<br />

segue e precisa <strong>di</strong> continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a<br />

I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente<br />

recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the<br />

con<strong>di</strong>tion of existence itself, making uprootedness, alienation, moral<br />

uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and<br />

liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " Svevo: News<br />

from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli


IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO<br />

417<br />

ultimi critici ad occuparsi <strong>di</strong> Svevo ammette che " the sickness from<br />

which the Svevian hero suffers [is] the total subjectivity and <strong>di</strong>vorce<br />

from external reality," ma, aggiunge, " for all Svevo's paradoxes about<br />

<strong>di</strong>sease, what his work most suggests is not sickness but health. His<br />

gaiety is real, his pessimism is entirely sane, he is not preten<strong>di</strong>ng when<br />

he claims to have learned to love himself... Svevo was an extremely sane<br />

writer, almost a Voltairian one " (P. N. Furbank, Italo Svevo. The Man<br />

and the Writer, Berkeley, 1966, pp. 186, 189, 191). Quest'ultima tendenza<br />

critica vede <strong>nella</strong> " malattia " del protagonista un segno <strong>di</strong> forza. La precedente,<br />

invece, guidata da un criterio <strong>di</strong> natura romantica dedotto dalla<br />

concezione dell'eroe che lotta, soffre e soccombe per l'ideale, vede il<br />

dualismo del protagonista sveviano come la manifestazione <strong>di</strong> un eroe<br />

romantico negativo che alla lotta e alla sofferenza sostituisce l'ammissione<br />

dell'impossibilita a concretare le aspirazioni in azioni.<br />

2 Italo Svevo, La <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>, Milano, Dall'Oglio, 1966, p. 99.<br />

Tutte le citazioni sono da questa e<strong>di</strong>zione.<br />

3 P. 30. Nella " storia <strong>di</strong> un'associazione commerciale " prevale pure<br />

il contrasto tra un ideale assurdo e vano, da una parte, e la realta <strong>di</strong><br />

fatto, modesta e positiva, dall'altra. Guido Speier i il sognatore <strong>di</strong> cose<br />

impossibili, 1" astuto imbecille " che, essendo incorso in gravi per<strong>di</strong>te<br />

finanziarie a causa <strong>di</strong> speculazioni sbagliate, " sogna " dapprima <strong>di</strong> rifarsi<br />

con altre speculazioni, errate esse pure, e poi, benche irrime<strong>di</strong>abilmente<br />

compromesso, non arriva ad intendere la gravita della situazione perche<br />

"il desiderio gl'impe<strong>di</strong>va <strong>di</strong> adattarsi all'evidenza "; e continua " a sognare<br />

in luogo ove non c'e posto a sogni: la partita doppia! " Mentre<br />

la vita del sognatore Speier finisce nel suici<strong>di</strong>o, <strong>Zeno</strong> riesce, con azione<br />

accorta e positiva, a salvare parte ultimi critici ad occuparsi <strong>di</strong> Svevo ammette che " the sickness from<br />

which the Svevian hero suffers [is] the total subjectivity and <strong>di</strong>vorce<br />

from external reality," ma, aggiunge,<br />

del patrimonio del socio.<br />

4 E. Auerbach, " The Brown Stocking," Mimesis. The Representation<br />

of Reality in Western Literature, New York, 1953, p. 484.<br />

5<br />

Auerbach, pp. 472, 473, 487.<br />

6 L. Trilling, Freud and the Crisis of our Culture, Boston, 1955,<br />

" for all Svevo's paradoxes about<br />

<strong>di</strong>sease, what his work most suggests is not sickness but health. His<br />

gaiety is real, his pessimism is entirely sane, he is not preten<strong>di</strong>ng when<br />

he claims to have learned to love himself... Svevo was an extremely sane<br />

writer, almost a Voltairian one " (P. N. Furbank, Italo Svevo. The Man<br />

and the Writer, Berkeley, 1966, pp. 186, 189, 191). Quest'ultima tendenza<br />

critica vede <strong>nella</strong> " malattia " del protagonista un segno <strong>di</strong> forza. La precedente,<br />

invece, guidata da un criterio <strong>di</strong> natura romantica dedotto dalla<br />

concezione dell'eroe che lotta, soffre e soccombe per l'ideale, vede il<br />

dualismo del protagonista sveviano come la manifestazione <strong>di</strong> un eroe<br />

romantico negativo che alla lotta e alla sofferenza sostituisce l'ammissione<br />

dell'impossibilita a concretare le aspirazioni in azioni.<br />

2 Italo Svevo, La <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>, Milano, Dall'Oglio, 1966, p. 99.<br />

Tutte le citazioni sono da questa e<strong>di</strong>zione.<br />

3 P. 30. Nella " storia <strong>di</strong> un'associazione commerciale " prevale pure<br />

il contrasto tra un ideale assurdo e vano, da una parte, e la realta <strong>di</strong><br />

fatto, modesta e positiva, dall'altra. Guido Speier i il sognatore <strong>di</strong> cose<br />

impossibili, 1" astuto imbecille " che, essendo incorso in gravi per<strong>di</strong>te<br />

finanziarie a causa <strong>di</strong> speculazioni sbagliate, " sogna " dapprima <strong>di</strong> rifarsi<br />

con altre speculazioni, errate esse pure, e poi, benche irrime<strong>di</strong>abilmente<br />

compromesso, non arriva ad intendere la gravita della situazione perche<br />

"il desiderio gl'impe<strong>di</strong>va <strong>di</strong> adattarsi all'evidenza "; e continua " a sognare<br />

in luogo ove non c'e posto a sogni: la partita doppia! " Mentre<br />

la vita del sognatore Speier finisce nel suici<strong>di</strong>o, <strong>Zeno</strong> riesce, con azione<br />

accorta e positiva, a salvare parte ultimi critici ad occuparsi <strong>di</strong> Svevo ammette che " the sickness from<br />

which the Svevian hero suffers [is] the total subjectivity and <strong>di</strong>vorce<br />

from external reality," ma, aggiunge,<br />

del patrimonio del socio.<br />

4 E. Auerbach, " The Brown Stocking," Mimesis. The Representation<br />

of Reality in Western Literature, New York, 1953, p. 484.<br />

5<br />

Auerbach, pp. 472, 473, 487.<br />

6 L. Trilling, Freud and the Crisis of our Culture, Boston, 1955,<br />

" for all Svevo's paradoxes about<br />

<strong>di</strong>sease, what his work most suggests is not sickness but health. His<br />

gaiety is real, his pessimism is entirely sane, he is not preten<strong>di</strong>ng when<br />

he claims to have learned to love himself... Svevo was an extremely sane<br />

writer, almost a Voltairian one " (P. N. Furbank, Italo Svevo. The Man<br />

and the Writer, Berkeley, 1966, pp. 186, 189, 191). Quest'ultima tendenza<br />

critica vede <strong>nella</strong> " malattia " del protagonista un segno <strong>di</strong> forza. La precedente,<br />

invece, guidata da un criterio <strong>di</strong> natura romantica dedotto dalla<br />

concezione dell'eroe che lotta, soffre e soccombe per l'ideale, vede il<br />

dualismo del protagonista sveviano come la manifestazione <strong>di</strong> un eroe<br />

romantico negativo che alla lotta e alla sofferenza sostituisce l'ammissione<br />

dell'impossibilita a concretare le aspirazioni in azioni.<br />

2 Italo Svevo, La <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>, Milano, Dall'Oglio, 1966, p. 99.<br />

Tutte le citazioni sono da questa e<strong>di</strong>zione.<br />

3 P. 30. Nella " storia <strong>di</strong> un'associazione commerciale " prevale pure<br />

il contrasto tra un ideale assurdo e vano, da una parte, e la realta <strong>di</strong><br />

fatto, modesta e positiva, dall'altra. Guido Speier i il sognatore <strong>di</strong> cose<br />

impossibili, 1" astuto imbecille " che, essendo incorso in gravi per<strong>di</strong>te<br />

finanziarie a causa <strong>di</strong> speculazioni sbagliate, " sogna " dapprima <strong>di</strong> rifarsi<br />

con altre speculazioni, errate esse pure, e poi, benche irrime<strong>di</strong>abilmente<br />

compromesso, non arriva ad intendere la gravita della situazione perche<br />

"il desiderio gl'impe<strong>di</strong>va <strong>di</strong> adattarsi all'evidenza "; e continua " a sognare<br />

in luogo ove non c'e posto a sogni: la partita doppia! " Mentre<br />

la vita del sognatore Speier finisce nel suici<strong>di</strong>o, <strong>Zeno</strong> riesce, con azione<br />

accorta e positiva, a salvare parte ultimi critici ad occuparsi <strong>di</strong> Svevo ammette che " the sickness from<br />

which the Svevian hero suffers [is] the total subjectivity and <strong>di</strong>vorce<br />

from external reality," ma, aggiunge,<br />

del patrimonio del socio.<br />

4 E. Auerbach, " The Brown Stocking," Mimesis. The Representation<br />

of Reality in Western Literature, New York, 1953, p. 484.<br />

5<br />

Auerbach, pp. 472, 473, 487.<br />

6 L. Trilling, Freud and the Crisis of our Culture, Boston, 1955,<br />

" for all Svevo's paradoxes about<br />

<strong>di</strong>sease, what his work most suggests is not sickness but health. His<br />

gaiety is real, his pessimism is entirely sane, he is not preten<strong>di</strong>ng when<br />

he claims to have learned to love himself... Svevo was an extremely sane<br />

writer, almost a Voltairian one " (P. N. Furbank, Italo Svevo. The Man<br />

and the Writer, Berkeley, 1966, pp. 186, 189, 191). Quest'ultima tendenza<br />

critica vede <strong>nella</strong> " malattia " del protagonista un segno <strong>di</strong> forza. La precedente,<br />

invece, guidata da un criterio <strong>di</strong> natura romantica dedotto dalla<br />

concezione dell'eroe che lotta, soffre e soccombe per l'ideale, vede il<br />

dualismo del protagonista sveviano come la manifestazione <strong>di</strong> un eroe<br />

romantico negativo che alla lotta e alla sofferenza sostituisce l'ammissione<br />

dell'impossibilita a concretare le aspirazioni in azioni.<br />

2 Italo Svevo, La <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>, Milano, Dall'Oglio, 1966, p. 99.<br />

Tutte le citazioni sono da questa e<strong>di</strong>zione.<br />

3 P. 30. Nella " storia <strong>di</strong> un'associazione commerciale " prevale pure<br />

il contrasto tra un ideale assurdo e vano, da una parte, e la realta <strong>di</strong><br />

fatto, modesta e positiva, dall'altra. Guido Speier i il sognatore <strong>di</strong> cose<br />

impossibili, 1" astuto imbecille " che, essendo incorso in gravi per<strong>di</strong>te<br />

finanziarie a causa <strong>di</strong> speculazioni sbagliate, " sogna " dapprima <strong>di</strong> rifarsi<br />

con altre speculazioni, errate esse pure, e poi, benche irrime<strong>di</strong>abilmente<br />

compromesso, non arriva ad intendere la gravita della situazione perche<br />

"il desiderio gl'impe<strong>di</strong>va <strong>di</strong> adattarsi all'evidenza "; e continua " a sognare<br />

in luogo ove non c'e posto a sogni: la partita doppia! " Mentre<br />

la vita del sognatore Speier finisce nel suici<strong>di</strong>o, <strong>Zeno</strong> riesce, con azione<br />

accorta e positiva, a salvare parte ultimi critici ad occuparsi <strong>di</strong> Svevo ammette che " the sickness from<br />

which the Svevian hero suffers [is] the total subjectivity and <strong>di</strong>vorce<br />

from external reality," ma, aggiunge,<br />

del patrimonio del socio.<br />

4 E. Auerbach, " The Brown Stocking," Mimesis. The Representation<br />

of Reality in Western Literature, New York, 1953, p. 484.<br />

5<br />

Auerbach, pp. 472, 473, 487.<br />

6 L. Trilling, Freud and the Crisis of our Culture, Boston, 1955,<br />

" for all Svevo's paradoxes about<br />

<strong>di</strong>sease, what his work most suggests is not sickness but health. His<br />

gaiety is real, his pessimism is entirely sane, he is not preten<strong>di</strong>ng when<br />

he claims to have learned to love himself... Svevo was an extremely sane<br />

writer, almost a Voltairian one " (P. N. Furbank, Italo Svevo. The Man<br />

and the Writer, Berkeley, 1966, pp. 186, 189, 191). Quest'ultima tendenza<br />

critica vede <strong>nella</strong> " malattia " del protagonista un segno <strong>di</strong> forza. La precedente,<br />

invece, guidata da un criterio <strong>di</strong> natura romantica dedotto dalla<br />

concezione dell'eroe che lotta, soffre e soccombe per l'ideale, vede il<br />

dualismo del protagonista sveviano come la manifestazione <strong>di</strong> un eroe<br />

romantico negativo che alla lotta e alla sofferenza sostituisce l'ammissione<br />

dell'impossibilita a concretare le aspirazioni in azioni.<br />

2 Italo Svevo, La <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>, Milano, Dall'Oglio, 1966, p. 99.<br />

Tutte le citazioni sono da questa e<strong>di</strong>zione.<br />

3 P. 30. Nella " storia <strong>di</strong> un'associazione commerciale " prevale pure<br />

il contrasto tra un ideale assurdo e vano, da una parte, e la realta <strong>di</strong><br />

fatto, modesta e positiva, dall'altra. Guido Speier i il sognatore <strong>di</strong> cose<br />

impossibili, 1" astuto imbecille " che, essendo incorso in gravi per<strong>di</strong>te<br />

finanziarie a causa <strong>di</strong> speculazioni sbagliate, " sogna " dapprima <strong>di</strong> rifarsi<br />

con altre speculazioni, errate esse pure, e poi, benche irrime<strong>di</strong>abilmente<br />

compromesso, non arriva ad intendere la gravita della situazione perche<br />

"il desiderio gl'impe<strong>di</strong>va <strong>di</strong> adattarsi all'evidenza "; e continua " a sognare<br />

in luogo ove non c'e posto a sogni: la partita doppia! " Mentre<br />

la vita del sognatore Speier finisce nel suici<strong>di</strong>o, <strong>Zeno</strong> riesce, con azione<br />

accorta e positiva, a salvare parte ultimi critici ad occuparsi <strong>di</strong> Svevo ammette che " the sickness from<br />

which the Svevian hero suffers [is] the total subjectivity and <strong>di</strong>vorce<br />

from external reality," ma, aggiunge,<br />

del patrimonio del socio.<br />

4 E. Auerbach, " The Brown Stocking," Mimesis. The Representation<br />

of Reality in Western Literature, New York, 1953, p. 484.<br />

5<br />

Auerbach, pp. 472, 473, 487.<br />

6 L. Trilling, Freud and the Crisis of our Culture, Boston, 1955,<br />

" for all Svevo's paradoxes about<br />

<strong>di</strong>sease, what his work most suggests is not sickness but health. His<br />

gaiety is real, his pessimism is entirely sane, he is not preten<strong>di</strong>ng when<br />

he claims to have learned to love himself... Svevo was an extremely sane<br />

writer, almost a Voltairian one " (P. N. Furbank, Italo Svevo. The Man<br />

and the Writer, Berkeley, 1966, pp. 186, 189, 191). Quest'ultima tendenza<br />

critica vede <strong>nella</strong> " malattia " del protagonista un segno <strong>di</strong> forza. La precedente,<br />

invece, guidata da un criterio <strong>di</strong> natura romantica dedotto dalla<br />

concezione dell'eroe che lotta, soffre e soccombe per l'ideale, vede il<br />

dualismo del protagonista sveviano come la manifestazione <strong>di</strong> un eroe<br />

romantico negativo che alla lotta e alla sofferenza sostituisce l'ammissione<br />

dell'impossibilita a concretare le aspirazioni in azioni.<br />

2 Italo Svevo, La <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>, Milano, Dall'Oglio, 1966, p. 99.<br />

Tutte le citazioni sono da questa e<strong>di</strong>zione.<br />

3 P. 30. Nella " storia <strong>di</strong> un'associazione commerciale " prevale pure<br />

il contrasto tra un ideale assurdo e vano, da una parte, e la realta <strong>di</strong><br />

fatto, modesta e positiva, dall'altra. Guido Speier i il sognatore <strong>di</strong> cose<br />

impossibili, 1" astuto imbecille " che, essendo incorso in gravi per<strong>di</strong>te<br />

finanziarie a causa <strong>di</strong> speculazioni sbagliate, " sogna " dapprima <strong>di</strong> rifarsi<br />

con altre speculazioni, errate esse pure, e poi, benche irrime<strong>di</strong>abilmente<br />

compromesso, non arriva ad intendere la gravita della situazione perche<br />

"il desiderio gl'impe<strong>di</strong>va <strong>di</strong> adattarsi all'evidenza "; e continua " a sognare<br />

in luogo ove non c'e posto a sogni: la partita doppia! " Mentre<br />

la vita del sognatore Speier finisce nel suici<strong>di</strong>o, <strong>Zeno</strong> riesce, con azione<br />

accorta e positiva, a salvare parte del patrimonio del socio.<br />

4 E. Auerbach, " The Brown Stocking," Mimesis. The Representation<br />

of Reality in Western Literature, New York, 1953, p. 484.<br />

5<br />

Auerbach, pp. 472, 473, 487.<br />

6 L. Trilling, Freud and the Crisis of our Culture, Boston, 1955,<br />

p. 58.<br />

7 Cfr. per esempio Furbank, pp. 177, 178.<br />

8 Michel David, La psicoanalisi <strong>nella</strong> cultura italiana, Torino, 1966,<br />

p. 388; per la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> e la psicoanalisi cfr. pp. 388-393, ibid.<br />

9 E. Fromm, Sigmund Freud's Mission, New York, 1959, pp. 115, 116.<br />

10 F. Hacker, "Freud, Marx and Kierkegaard," in Freud and the<br />

20th Century, ed. B. Nelson, Cleveland, 1965, pp. 138, 139.<br />

11 G. De Ruggiero, The History of European Liberalism, Boston,<br />

1964, p. 298. Su questo problema cfr. anche R. Giolli, La <strong>di</strong>sfatta dell'Ottocento,<br />

Torino, 1961, pp. 5-84.<br />

12 De Ruggiero, pp. 298, 299.<br />

13 De Ruggiero, p. 298.<br />

14 F. De Sanctis, "Zola e L'Assommoir," Saggi critici, Napoli, 1932,<br />

p. 436.<br />

15 F. De Sanctis, Saggio critico sul Petrarca, Torino, 1952, pp. 26,<br />

27, 166. Sul problema dell"' ideale " cfr. S. Landucci, Cultura e ideologia<br />

in Francesco De Sanctis, Milano, 1964, pp. 211-219. Per " the failures of<br />

the Postrisorgimento " riflettenti " p. 58.<br />

7 Cfr. per esempio Furbank, pp. 177, 178.<br />

8 Michel David, La psicoanalisi <strong>nella</strong> cultura italiana, Torino, 1966,<br />

p. 388; per la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> e la psicoanalisi cfr. pp. 388-393, ibid.<br />

9 E. Fromm, Sigmund Freud's Mission, New York, 1959, pp. 115, 116.<br />

10 F. Hacker, "Freud, Marx and Kierkegaard," in Freud and the<br />

20th Century, ed. B. Nelson, Cleveland, 1965, pp. 138, 139.<br />

11 G. De Ruggiero, The History of European Liberalism, Boston,<br />

1964, p. 298. Su questo problema cfr. anche R. Giolli, La <strong>di</strong>sfatta dell'Ottocento,<br />

Torino, 1961, pp. 5-84.<br />

12 De Ruggiero, pp. 298, 299.<br />

13 De Ruggiero, p. 298.<br />

14 F. De Sanctis, "Zola e L'Assommoir," Saggi critici, Napoli, 1932,<br />

p. 436.<br />

15 F. De Sanctis, Saggio critico sul Petrarca, Torino, 1952, pp. 26,<br />

27, 166. Sul problema dell"' ideale " cfr. S. Landucci, Cultura e ideologia<br />

in Francesco De Sanctis, Milano, 1964, pp. 211-219. Per " the failures of<br />

the Postrisorgimento an unrealistic desire to recapture the<br />

romance of the past, to <strong>di</strong>rect united Italy's policy along lines that were<br />

" riflettenti " p. 58.<br />

7 Cfr. per esempio Furbank, pp. 177, 178.<br />

8 Michel David, La psicoanalisi <strong>nella</strong> cultura italiana, Torino, 1966,<br />

p. 388; per la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> e la psicoanalisi cfr. pp. 388-393, ibid.<br />

9 E. Fromm, Sigmund Freud's Mission, New York, 1959, pp. 115, 116.<br />

10 F. Hacker, "Freud, Marx and Kierkegaard," in Freud and the<br />

20th Century, ed. B. Nelson, Cleveland, 1965, pp. 138, 139.<br />

11 G. De Ruggiero, The History of European Liberalism, Boston,<br />

1964, p. 298. Su questo problema cfr. anche R. Giolli, La <strong>di</strong>sfatta dell'Ottocento,<br />

Torino, 1961, pp. 5-84.<br />

12 De Ruggiero, pp. 298, 299.<br />

13 De Ruggiero, p. 298.<br />

14 F. De Sanctis, "Zola e L'Assommoir," Saggi critici, Napoli, 1932,<br />

p. 436.<br />

15 F. De Sanctis, Saggio critico sul Petrarca, Torino, 1952, pp. 26,<br />

27, 166. Sul problema dell"' ideale " cfr. S. Landucci, Cultura e ideologia<br />

in Francesco De Sanctis, Milano, 1964, pp. 211-219. Per " the failures of<br />

the Postrisorgimento an unrealistic desire to recapture the<br />

romance of the past, to <strong>di</strong>rect united Italy's policy along lines that were<br />

" riflettenti " p. 58.<br />

7 Cfr. per esempio Furbank, pp. 177, 178.<br />

8 Michel David, La psicoanalisi <strong>nella</strong> cultura italiana, Torino, 1966,<br />

p. 388; per la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> e la psicoanalisi cfr. pp. 388-393, ibid.<br />

9 E. Fromm, Sigmund Freud's Mission, New York, 1959, pp. 115, 116.<br />

10 F. Hacker, "Freud, Marx and Kierkegaard," in Freud and the<br />

20th Century, ed. B. Nelson, Cleveland, 1965, pp. 138, 139.<br />

11 G. De Ruggiero, The History of European Liberalism, Boston,<br />

1964, p. 298. Su questo problema cfr. anche R. Giolli, La <strong>di</strong>sfatta dell'Ottocento,<br />

Torino, 1961, pp. 5-84.<br />

12 De Ruggiero, pp. 298, 299.<br />

13 De Ruggiero, p. 298.<br />

14 F. De Sanctis, "Zola e L'Assommoir," Saggi critici, Napoli, 1932,<br />

p. 436.<br />

15 F. De Sanctis, Saggio critico sul Petrarca, Torino, 1952, pp. 26,<br />

27, 166. Sul problema dell"' ideale " cfr. S. Landucci, Cultura e ideologia<br />

in Francesco De Sanctis, Milano, 1964, pp. 211-219. Per " the failures of<br />

the Postrisorgimento an unrealistic desire to recapture the<br />

romance of the past, to <strong>di</strong>rect united Italy's policy along lines that were<br />

" riflettenti " p. 58.<br />

7 Cfr. per esempio Furbank, pp. 177, 178.<br />

8 Michel David, La psicoanalisi <strong>nella</strong> cultura italiana, Torino, 1966,<br />

p. 388; per la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> e la psicoanalisi cfr. pp. 388-393, ibid.<br />

9 E. Fromm, Sigmund Freud's Mission, New York, 1959, pp. 115, 116.<br />

10 F. Hacker, "Freud, Marx and Kierkegaard," in Freud and the<br />

20th Century, ed. B. Nelson, Cleveland, 1965, pp. 138, 139.<br />

11 G. De Ruggiero, The History of European Liberalism, Boston,<br />

1964, p. 298. Su questo problema cfr. anche R. Giolli, La <strong>di</strong>sfatta dell'Ottocento,<br />

Torino, 1961, pp. 5-84.<br />

12 De Ruggiero, pp. 298, 299.<br />

13 De Ruggiero, p. 298.<br />

14 F. De Sanctis, "Zola e L'Assommoir," Saggi critici, Napoli, 1932,<br />

p. 436.<br />

15 F. De Sanctis, Saggio critico sul Petrarca, Torino, 1952, pp. 26,<br />

27, 166. Sul problema dell"' ideale " cfr. S. Landucci, Cultura e ideologia<br />

in Francesco De Sanctis, Milano, 1964, pp. 211-219. Per " the failures of<br />

the Postrisorgimento an unrealistic desire to recapture the<br />

romance of the past, to <strong>di</strong>rect united Italy's policy along lines that were<br />

" riflettenti " p. 58.<br />

7 Cfr. per esempio Furbank, pp. 177, 178.<br />

8 Michel David, La psicoanalisi <strong>nella</strong> cultura italiana, Torino, 1966,<br />

p. 388; per la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> e la psicoanalisi cfr. pp. 388-393, ibid.<br />

9 E. Fromm, Sigmund Freud's Mission, New York, 1959, pp. 115, 116.<br />

10 F. Hacker, "Freud, Marx and Kierkegaard," in Freud and the<br />

20th Century, ed. B. Nelson, Cleveland, 1965, pp. 138, 139.<br />

11 G. De Ruggiero, The History of European Liberalism, Boston,<br />

1964, p. 298. Su questo problema cfr. anche R. Giolli, La <strong>di</strong>sfatta dell'Ottocento,<br />

Torino, 1961, pp. 5-84.<br />

12 De Ruggiero, pp. 298, 299.<br />

13 De Ruggiero, p. 298.<br />

14 F. De Sanctis, "Zola e L'Assommoir," Saggi critici, Napoli, 1932,<br />

p. 436.<br />

15 F. De Sanctis, Saggio critico sul Petrarca, Torino, 1952, pp. 26,<br />

27, 166. Sul problema dell"' ideale " cfr. S. Landucci, Cultura e ideologia<br />

in Francesco De Sanctis, Milano, 1964, pp. 211-219. Per " the failures of<br />

the Postrisorgimento an unrealistic desire to recapture the<br />

romance of the past, to <strong>di</strong>rect united Italy's policy along lines that were<br />

" riflettenti " an unrealistic desire to recapture the<br />

romance of the past, to <strong>di</strong>rect united Italy's policy along lines that were


418 ALFREDO BONADEO<br />

no longer feasible," cfr. J. A. Thayer, Italy and the Great War. Politics<br />

and Culture, 1870-1915, Ma<strong>di</strong>son, 1964, pp. 15-39. Sul rapporto De Sanctis-<br />

Svevo non si sa molto; ma cfr. accenni al proposito in L. Veneziani<br />

Svevo, Vita <strong>di</strong> mio marito, Trieste, 1958, pp. 22, 211 e S. Maxia, Lettura<br />

<strong>di</strong> Italo Svevo, Padova, 1965, pp. 20, 21.<br />

16 Svevo a Jahier in una lettera del 1927 in L. Veneziani Svevo,<br />

p. 191. Al tempo della composizione della <strong>Coscienza</strong> ' le vicende politi-<br />

che <strong>di</strong> Trieste erano quelle <strong>di</strong> tutta Italia e precipitavano verso il peg-<br />

gio... il dannunzianesimo e l'esasperazione nazionalistica da una parte,<br />

l'incapacita del socialismo [generavano] l'atmosfera... da cui doveva na-<br />

scere la nostra ventenne schiavitui interna." G. Stuparich, Trieste nei miei<br />

ricor<strong>di</strong>, Cernusco, 1948, p. 62.<br />

17 G. A. Borgese, Goliath. The March of Fascism, New York, 1937,<br />

p. 82; G. Salvemini, Scritti sul fascismo, Opere, Milano, 1961, VI: 1, 320.<br />

18 Sugli ideali astratti e perniciosi della borghesia italiana contem-<br />

poranea cfr. il lavoro fondamentale <strong>di</strong> L. Salvatorelli, Nazionalfascismo,<br />

Torino, 1923; importanti anche F. Chabod, L'Italia contemporanea (1918-<br />

1948), Torino, 1961 e N. Valeri, Da Giolitti a Mussolini. Momenti della<br />

crisi del liberalismo, Firenze, 1957.<br />

19<br />

Salvemini, p. 320.<br />

20<br />

Borgese, pp. 82, 83.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!