Ideale e reale nella Coscienza di Zeno Author(s): Alfredo Bonadeo ...
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<strong>Ideale</strong> e <strong>reale</strong> <strong>nella</strong> <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />
<strong>Author</strong>(s): <strong>Alfredo</strong> <strong>Bonadeo</strong><br />
Source: Italica, Vol. 46, No. 4 (Winter, 1969), pp. 402-418<br />
Published by: American Association of Teachers of Italian<br />
Stable URL: http://www.jstor.org/stable/478072<br />
Accessed: 19/10/2008 13:58<br />
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IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO<br />
Gran parte della critica sveviana rappresenta il protagonista<br />
del romanzo come un inetto ed un abulico: egli non fa<br />
mai quel che vorrebbe fare, non attua mai i suoi ideali.' Appunto<br />
questa sua caratteristica permette tuttavia <strong>di</strong> proporre<br />
un'interpretazione opposta a quella corrente. L'analisi della<br />
natura degli ideali e dei tentativi da parte del protagonista per<br />
attuarli rivela che essi sono in effetto illusioni. La funzione<br />
della coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> Cosini e quella <strong>di</strong> rilevare la natura<br />
illusoria degli ideali registrandone la vanita e il finale fallimento<br />
attraverso la futilita dei tentativi e propositi. L'ideale<br />
appare cosi non pii romanticamente come lo scopo per cui<br />
l'uomo lotta, soffre e perisce, ma come la sorgente <strong>di</strong> dubbi,<br />
incertezze ed errori; la rinuncia ad esso importa l'affermazione<br />
del senso del <strong>reale</strong> e la conquista della certezza interiore.<br />
Dall'inizio dell'assiduo corteggiamento <strong>di</strong> Ada Malfenti,<br />
<strong>Zeno</strong> si convince che uno dei mezzi adatti per conquistarla<br />
sia quello <strong>di</strong> farla ridere. Narra storielle spiritose. Iniziato<br />
l'esperimento egli riconosce sospettosamente ch'essa " rideva,<br />
rideva a lungo, troppo a lungo e il suo riso copriva <strong>di</strong> un<br />
aspetto ri<strong>di</strong>colo la persona che lo aveva provocato " e le impe<strong>di</strong>va<br />
<strong>di</strong> rivelare i suoi pensieri e le sue intenzioni. t certo<br />
uno svantaggio, ma l'ignoranza sullo stato d'animo <strong>di</strong> Ada e<br />
proprio cio <strong>di</strong> cui <strong>Zeno</strong> ha bisogno poich6 gli permette <strong>di</strong><br />
cullarsi nell'illusione <strong>di</strong> essere ben accetto. Persiste nel tentativo<br />
<strong>di</strong> provocare il riso con il racconto della stravagante avventura<br />
con un gatto inglese in occasione della prima visita a<br />
casa Malfenti. Ada ride a lungo, " molto a lungo." " Gran parte della critica sveviana rappresenta il protagonista<br />
del romanzo come un inetto ed un abulico: egli non fa<br />
mai quel che vorrebbe fare, non attua mai i suoi ideali.' Appunto<br />
questa sua caratteristica permette tuttavia <strong>di</strong> proporre<br />
un'interpretazione opposta a quella corrente. L'analisi della<br />
natura degli ideali e dei tentativi da parte del protagonista per<br />
attuarli rivela che essi sono in effetto illusioni. La funzione<br />
della coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> Cosini e quella <strong>di</strong> rilevare la natura<br />
illusoria degli ideali registrandone la vanita e il finale fallimento<br />
attraverso la futilita dei tentativi e propositi. L'ideale<br />
appare cosi non pii romanticamente come lo scopo per cui<br />
l'uomo lotta, soffre e perisce, ma come la sorgente <strong>di</strong> dubbi,<br />
incertezze ed errori; la rinuncia ad esso importa l'affermazione<br />
del senso del <strong>reale</strong> e la conquista della certezza interiore.<br />
Dall'inizio dell'assiduo corteggiamento <strong>di</strong> Ada Malfenti,<br />
<strong>Zeno</strong> si convince che uno dei mezzi adatti per conquistarla<br />
sia quello <strong>di</strong> farla ridere. Narra storielle spiritose. Iniziato<br />
l'esperimento egli riconosce sospettosamente ch'essa " rideva,<br />
rideva a lungo, troppo a lungo e il suo riso copriva <strong>di</strong> un<br />
aspetto ri<strong>di</strong>colo la persona che lo aveva provocato<br />
Se avessi<br />
saputo tacere a tempo forse le cose sarebbero andate altrimenti,"<br />
aveva gia intuito <strong>Zeno</strong>. Qui avviene infatti " qualche<br />
cosa che pur avrebbe dovuto avvisarmi e salvarmi," riflette;<br />
la minore delle sorelle Malfenti, u<strong>di</strong>to il racconto, lancia contro<br />
<strong>Zeno</strong> la derisione e l'ira che le sorelle adulte non osano<br />
esternare:<br />
" e le impe<strong>di</strong>va<br />
<strong>di</strong> rivelare i suoi pensieri e le sue intenzioni. t certo<br />
uno svantaggio, ma l'ignoranza sullo stato d'animo <strong>di</strong> Ada e<br />
proprio cio <strong>di</strong> cui <strong>Zeno</strong> ha bisogno poich6 gli permette <strong>di</strong><br />
cullarsi nell'illusione <strong>di</strong> essere ben accetto. Persiste nel tentativo<br />
<strong>di</strong> provocare il riso con il racconto della stravagante avventura<br />
con un gatto inglese in occasione della prima visita a<br />
casa Malfenti. Ada ride a lungo, " molto a lungo." " Gran parte della critica sveviana rappresenta il protagonista<br />
del romanzo come un inetto ed un abulico: egli non fa<br />
mai quel che vorrebbe fare, non attua mai i suoi ideali.' Appunto<br />
questa sua caratteristica permette tuttavia <strong>di</strong> proporre<br />
un'interpretazione opposta a quella corrente. L'analisi della<br />
natura degli ideali e dei tentativi da parte del protagonista per<br />
attuarli rivela che essi sono in effetto illusioni. La funzione<br />
della coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> Cosini e quella <strong>di</strong> rilevare la natura<br />
illusoria degli ideali registrandone la vanita e il finale fallimento<br />
attraverso la futilita dei tentativi e propositi. L'ideale<br />
appare cosi non pii romanticamente come lo scopo per cui<br />
l'uomo lotta, soffre e perisce, ma come la sorgente <strong>di</strong> dubbi,<br />
incertezze ed errori; la rinuncia ad esso importa l'affermazione<br />
del senso del <strong>reale</strong> e la conquista della certezza interiore.<br />
Dall'inizio dell'assiduo corteggiamento <strong>di</strong> Ada Malfenti,<br />
<strong>Zeno</strong> si convince che uno dei mezzi adatti per conquistarla<br />
sia quello <strong>di</strong> farla ridere. Narra storielle spiritose. Iniziato<br />
l'esperimento egli riconosce sospettosamente ch'essa " rideva,<br />
rideva a lungo, troppo a lungo e il suo riso copriva <strong>di</strong> un<br />
aspetto ri<strong>di</strong>colo la persona che lo aveva provocato<br />
Se avessi<br />
saputo tacere a tempo forse le cose sarebbero andate altrimenti,"<br />
aveva gia intuito <strong>Zeno</strong>. Qui avviene infatti " qualche<br />
cosa che pur avrebbe dovuto avvisarmi e salvarmi," riflette;<br />
la minore delle sorelle Malfenti, u<strong>di</strong>to il racconto, lancia contro<br />
<strong>Zeno</strong> la derisione e l'ira che le sorelle adulte non osano<br />
esternare:<br />
" e le impe<strong>di</strong>va<br />
<strong>di</strong> rivelare i suoi pensieri e le sue intenzioni. t certo<br />
uno svantaggio, ma l'ignoranza sullo stato d'animo <strong>di</strong> Ada e<br />
proprio cio <strong>di</strong> cui <strong>Zeno</strong> ha bisogno poich6 gli permette <strong>di</strong><br />
cullarsi nell'illusione <strong>di</strong> essere ben accetto. Persiste nel tentativo<br />
<strong>di</strong> provocare il riso con il racconto della stravagante avventura<br />
con un gatto inglese in occasione della prima visita a<br />
casa Malfenti. Ada ride a lungo, " molto a lungo." " Gran parte della critica sveviana rappresenta il protagonista<br />
del romanzo come un inetto ed un abulico: egli non fa<br />
mai quel che vorrebbe fare, non attua mai i suoi ideali.' Appunto<br />
questa sua caratteristica permette tuttavia <strong>di</strong> proporre<br />
un'interpretazione opposta a quella corrente. L'analisi della<br />
natura degli ideali e dei tentativi da parte del protagonista per<br />
attuarli rivela che essi sono in effetto illusioni. La funzione<br />
della coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> Cosini e quella <strong>di</strong> rilevare la natura<br />
illusoria degli ideali registrandone la vanita e il finale fallimento<br />
attraverso la futilita dei tentativi e propositi. L'ideale<br />
appare cosi non pii romanticamente come lo scopo per cui<br />
l'uomo lotta, soffre e perisce, ma come la sorgente <strong>di</strong> dubbi,<br />
incertezze ed errori; la rinuncia ad esso importa l'affermazione<br />
del senso del <strong>reale</strong> e la conquista della certezza interiore.<br />
Dall'inizio dell'assiduo corteggiamento <strong>di</strong> Ada Malfenti,<br />
<strong>Zeno</strong> si convince che uno dei mezzi adatti per conquistarla<br />
sia quello <strong>di</strong> farla ridere. Narra storielle spiritose. Iniziato<br />
l'esperimento egli riconosce sospettosamente ch'essa " rideva,<br />
rideva a lungo, troppo a lungo e il suo riso copriva <strong>di</strong> un<br />
aspetto ri<strong>di</strong>colo la persona che lo aveva provocato<br />
Se avessi<br />
saputo tacere a tempo forse le cose sarebbero andate altrimenti,"<br />
aveva gia intuito <strong>Zeno</strong>. Qui avviene infatti " qualche<br />
cosa che pur avrebbe dovuto avvisarmi e salvarmi," riflette;<br />
la minore delle sorelle Malfenti, u<strong>di</strong>to il racconto, lancia contro<br />
<strong>Zeno</strong> la derisione e l'ira che le sorelle adulte non osano<br />
esternare:<br />
" e le impe<strong>di</strong>va<br />
<strong>di</strong> rivelare i suoi pensieri e le sue intenzioni. t certo<br />
uno svantaggio, ma l'ignoranza sullo stato d'animo <strong>di</strong> Ada e<br />
proprio cio <strong>di</strong> cui <strong>Zeno</strong> ha bisogno poich6 gli permette <strong>di</strong><br />
cullarsi nell'illusione <strong>di</strong> essere ben accetto. Persiste nel tentativo<br />
<strong>di</strong> provocare il riso con il racconto della stravagante avventura<br />
con un gatto inglese in occasione della prima visita a<br />
casa Malfenti. Ada ride a lungo, " molto a lungo." " Gran parte della critica sveviana rappresenta il protagonista<br />
del romanzo come un inetto ed un abulico: egli non fa<br />
mai quel che vorrebbe fare, non attua mai i suoi ideali.' Appunto<br />
questa sua caratteristica permette tuttavia <strong>di</strong> proporre<br />
un'interpretazione opposta a quella corrente. L'analisi della<br />
natura degli ideali e dei tentativi da parte del protagonista per<br />
attuarli rivela che essi sono in effetto illusioni. La funzione<br />
della coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> Cosini e quella <strong>di</strong> rilevare la natura<br />
illusoria degli ideali registrandone la vanita e il finale fallimento<br />
attraverso la futilita dei tentativi e propositi. L'ideale<br />
appare cosi non pii romanticamente come lo scopo per cui<br />
l'uomo lotta, soffre e perisce, ma come la sorgente <strong>di</strong> dubbi,<br />
incertezze ed errori; la rinuncia ad esso importa l'affermazione<br />
del senso del <strong>reale</strong> e la conquista della certezza interiore.<br />
Dall'inizio dell'assiduo corteggiamento <strong>di</strong> Ada Malfenti,<br />
<strong>Zeno</strong> si convince che uno dei mezzi adatti per conquistarla<br />
sia quello <strong>di</strong> farla ridere. Narra storielle spiritose. Iniziato<br />
l'esperimento egli riconosce sospettosamente ch'essa " rideva,<br />
rideva a lungo, troppo a lungo e il suo riso copriva <strong>di</strong> un<br />
aspetto ri<strong>di</strong>colo la persona che lo aveva provocato<br />
Se avessi<br />
saputo tacere a tempo forse le cose sarebbero andate altrimenti,"<br />
aveva gia intuito <strong>Zeno</strong>. Qui avviene infatti " qualche<br />
cosa che pur avrebbe dovuto avvisarmi e salvarmi," riflette;<br />
la minore delle sorelle Malfenti, u<strong>di</strong>to il racconto, lancia contro<br />
<strong>Zeno</strong> la derisione e l'ira che le sorelle adulte non osano<br />
esternare:<br />
" e le impe<strong>di</strong>va<br />
<strong>di</strong> rivelare i suoi pensieri e le sue intenzioni. t certo<br />
uno svantaggio, ma l'ignoranza sullo stato d'animo <strong>di</strong> Ada e<br />
proprio cio <strong>di</strong> cui <strong>Zeno</strong> ha bisogno poich6 gli permette <strong>di</strong><br />
cullarsi nell'illusione <strong>di</strong> essere ben accetto. Persiste nel tentativo<br />
<strong>di</strong> provocare il riso con il racconto della stravagante avventura<br />
con un gatto inglese in occasione della prima visita a<br />
casa Malfenti. Ada ride a lungo, " molto a lungo." " Gran parte della critica sveviana rappresenta il protagonista<br />
del romanzo come un inetto ed un abulico: egli non fa<br />
mai quel che vorrebbe fare, non attua mai i suoi ideali.' Appunto<br />
questa sua caratteristica permette tuttavia <strong>di</strong> proporre<br />
un'interpretazione opposta a quella corrente. L'analisi della<br />
natura degli ideali e dei tentativi da parte del protagonista per<br />
attuarli rivela che essi sono in effetto illusioni. La funzione<br />
della coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> Cosini e quella <strong>di</strong> rilevare la natura<br />
illusoria degli ideali registrandone la vanita e il finale fallimento<br />
attraverso la futilita dei tentativi e propositi. L'ideale<br />
appare cosi non pii romanticamente come lo scopo per cui<br />
l'uomo lotta, soffre e perisce, ma come la sorgente <strong>di</strong> dubbi,<br />
incertezze ed errori; la rinuncia ad esso importa l'affermazione<br />
del senso del <strong>reale</strong> e la conquista della certezza interiore.<br />
Dall'inizio dell'assiduo corteggiamento <strong>di</strong> Ada Malfenti,<br />
<strong>Zeno</strong> si convince che uno dei mezzi adatti per conquistarla<br />
sia quello <strong>di</strong> farla ridere. Narra storielle spiritose. Iniziato<br />
l'esperimento egli riconosce sospettosamente ch'essa " rideva,<br />
rideva a lungo, troppo a lungo e il suo riso copriva <strong>di</strong> un<br />
aspetto ri<strong>di</strong>colo la persona che lo aveva provocato<br />
Se avessi<br />
saputo tacere a tempo forse le cose sarebbero andate altrimenti,"<br />
aveva gia intuito <strong>Zeno</strong>. Qui avviene infatti " qualche<br />
cosa che pur avrebbe dovuto avvisarmi e salvarmi," riflette;<br />
la minore delle sorelle Malfenti, u<strong>di</strong>to il racconto, lancia contro<br />
<strong>Zeno</strong> la derisione e l'ira che le sorelle adulte non osano<br />
esternare:<br />
" e le impe<strong>di</strong>va<br />
<strong>di</strong> rivelare i suoi pensieri e le sue intenzioni. t certo<br />
uno svantaggio, ma l'ignoranza sullo stato d'animo <strong>di</strong> Ada e<br />
proprio cio <strong>di</strong> cui <strong>Zeno</strong> ha bisogno poich6 gli permette <strong>di</strong><br />
cullarsi nell'illusione <strong>di</strong> essere ben accetto. Persiste nel tentativo<br />
<strong>di</strong> provocare il riso con il racconto della stravagante avventura<br />
con un gatto inglese in occasione della prima visita a<br />
casa Malfenti. Ada ride a lungo, " molto a lungo." " Se avessi<br />
saputo tacere a tempo forse le cose sarebbero andate altrimenti,"<br />
aveva gia intuito <strong>Zeno</strong>. Qui avviene infatti " qualche<br />
cosa che pur avrebbe dovuto avvisarmi e salvarmi," riflette;<br />
la minore delle sorelle Malfenti, u<strong>di</strong>to il racconto, lancia contro<br />
<strong>Zeno</strong> la derisione e l'ira che le sorelle adulte non osano<br />
esternare:<br />
t vero ch'e pazzo, pazzo del tutto?... E pazzo! Parla coi gatti; biso-<br />
gnerebbe procurarsi subito delle corde per legarlo!...<br />
legheranno.2<br />
Vedrai che ti<br />
402
IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO<br />
i dopo questa<br />
" visita memoranda " che <strong>Zeno</strong> inizia a regi-<br />
strare dubbi e sospetti sulla scelta delle proprie aspirazioni e<br />
sui mezzi impiegati per attuarle. Innanzitutto,<br />
perche [desiderando sposarsi] non andai a vedere tante e tante ragazze<br />
prima <strong>di</strong> sceglierne una? No! Pareva proprio che mi fosse spiaciuto <strong>di</strong><br />
vedere troppe donne e non volli faticare (p. 101).<br />
E poi,<br />
scelta la fanciulla avrei anche potuto esaminarla un po' meglio e<br />
accertarmi almeno che essa sarebbe stata <strong>di</strong>sposta <strong>di</strong> venirmi incontro<br />
a mezza strada (p. 101).<br />
Finalmente,<br />
come spiegare poi la mia lunga esitazione <strong>di</strong> parlare chiaro e <strong>di</strong>re alla<br />
fanciulla: Risolviti! Mi vuoi o non vuoi? Io andavo a quella casa arri.<br />
vandovi dai miei sogni (p. 103).<br />
E il sogno era appunto che Ada, <strong>Zeno</strong> confessa,<br />
era la donna da me prescelta, era percio gia mia ed io l'adornai <strong>di</strong><br />
tutti i sogni... Avevo mescolato tanto intimamente la realta ai sogni<br />
che non riuscivo a convincermi ch'essa mai m'avesse baciato (pp. 102,<br />
104).<br />
403<br />
La corte che sta facendo ad Ada gli appare ad un certo momento<br />
come una " stupida avventura " che lo fa " vergognare<br />
<strong>di</strong> quella vergogna che fa gridare e protestare. 'Non sono io<br />
che fui tanto bestia! ' " Pur avendo con cio fatto benissimo il<br />
punto sulla situazione, <strong>Zeno</strong> prosegue il corso d'azione intrapreso;<br />
i " sogni," appunto, lo stanno conducendo a " un fiasco<br />
" La corte che sta facendo ad Ada gli appare ad un certo momento<br />
come una " stupida avventura " che lo fa<br />
inevitabile, anziche al successo. Un bacio ch'egli da alla<br />
mano <strong>di</strong> Ada rinfocola le speranze; per <strong>Zeno</strong> e un successo,<br />
se<br />
"<br />
pur parziale: Ecco che avevo finalmente cessato <strong>di</strong> raccontare<br />
delle storie a tre fanciulle e avevo invece baciato la<br />
mano ad una sola <strong>di</strong> esse." L'illusione <strong>di</strong> conquistare Ada rinasce<br />
ed egli ne e cosi preso da avere scrupoli <strong>di</strong> coscienza;<br />
considera Ada ormai sua ma e tormentato dal dubbio che essa<br />
acconsenta a sposarlo perch6 influenzata dai genitori:<br />
" vergognare<br />
<strong>di</strong> quella vergogna che fa gridare e protestare. 'Non sono io<br />
che fui tanto bestia! ' " Pur avendo con cio fatto benissimo il<br />
punto sulla situazione, <strong>Zeno</strong> prosegue il corso d'azione intrapreso;<br />
i " sogni," appunto, lo stanno conducendo a " un fiasco<br />
" La corte che sta facendo ad Ada gli appare ad un certo momento<br />
come una " stupida avventura " che lo fa<br />
inevitabile, anziche al successo. Un bacio ch'egli da alla<br />
mano <strong>di</strong> Ada rinfocola le speranze; per <strong>Zeno</strong> e un successo,<br />
se<br />
"<br />
pur parziale: Ecco che avevo finalmente cessato <strong>di</strong> raccontare<br />
delle storie a tre fanciulle e avevo invece baciato la<br />
mano ad una sola <strong>di</strong> esse." L'illusione <strong>di</strong> conquistare Ada rinasce<br />
ed egli ne e cosi preso da avere scrupoli <strong>di</strong> coscienza;<br />
considera Ada ormai sua ma e tormentato dal dubbio che essa<br />
acconsenta a sposarlo perch6 influenzata dai genitori:<br />
" vergognare<br />
<strong>di</strong> quella vergogna che fa gridare e protestare. 'Non sono io<br />
che fui tanto bestia! ' " Pur avendo con cio fatto benissimo il<br />
punto sulla situazione, <strong>Zeno</strong> prosegue il corso d'azione intrapreso;<br />
i " sogni," appunto, lo stanno conducendo a " un fiasco<br />
" La corte che sta facendo ad Ada gli appare ad un certo momento<br />
come una " stupida avventura " che lo fa<br />
inevitabile, anziche al successo. Un bacio ch'egli da alla<br />
mano <strong>di</strong> Ada rinfocola le speranze; per <strong>Zeno</strong> e un successo,<br />
se<br />
"<br />
pur parziale: Ecco che avevo finalmente cessato <strong>di</strong> raccontare<br />
delle storie a tre fanciulle e avevo invece baciato la<br />
mano ad una sola <strong>di</strong> esse." L'illusione <strong>di</strong> conquistare Ada rinasce<br />
ed egli ne e cosi preso da avere scrupoli <strong>di</strong> coscienza;<br />
considera Ada ormai sua ma e tormentato dal dubbio che essa<br />
acconsenta a sposarlo perch6 influenzata dai genitori:<br />
" vergognare<br />
<strong>di</strong> quella vergogna che fa gridare e protestare. 'Non sono io<br />
che fui tanto bestia! ' " Pur avendo con cio fatto benissimo il<br />
punto sulla situazione, <strong>Zeno</strong> prosegue il corso d'azione intrapreso;<br />
i " sogni," appunto, lo stanno conducendo a " un fiasco<br />
" La corte che sta facendo ad Ada gli appare ad un certo momento<br />
come una " stupida avventura " che lo fa<br />
inevitabile, anziche al successo. Un bacio ch'egli da alla<br />
mano <strong>di</strong> Ada rinfocola le speranze; per <strong>Zeno</strong> e un successo,<br />
se<br />
"<br />
pur parziale: Ecco che avevo finalmente cessato <strong>di</strong> raccontare<br />
delle storie a tre fanciulle e avevo invece baciato la<br />
mano ad una sola <strong>di</strong> esse." L'illusione <strong>di</strong> conquistare Ada rinasce<br />
ed egli ne e cosi preso da avere scrupoli <strong>di</strong> coscienza;<br />
considera Ada ormai sua ma e tormentato dal dubbio che essa<br />
acconsenta a sposarlo perch6 influenzata dai genitori:<br />
" vergognare<br />
<strong>di</strong> quella vergogna che fa gridare e protestare. 'Non sono io<br />
che fui tanto bestia! ' " Pur avendo con cio fatto benissimo il<br />
punto sulla situazione, <strong>Zeno</strong> prosegue il corso d'azione intrapreso;<br />
i " sogni," appunto, lo stanno conducendo a " un fiasco<br />
" La corte che sta facendo ad Ada gli appare ad un certo momento<br />
come una " stupida avventura " che lo fa<br />
inevitabile, anziche al successo. Un bacio ch'egli da alla<br />
mano <strong>di</strong> Ada rinfocola le speranze; per <strong>Zeno</strong> e un successo,<br />
se<br />
"<br />
pur parziale: Ecco che avevo finalmente cessato <strong>di</strong> raccontare<br />
delle storie a tre fanciulle e avevo invece baciato la<br />
mano ad una sola <strong>di</strong> esse." L'illusione <strong>di</strong> conquistare Ada rinasce<br />
ed egli ne e cosi preso da avere scrupoli <strong>di</strong> coscienza;<br />
considera Ada ormai sua ma e tormentato dal dubbio che essa<br />
acconsenta a sposarlo perch6 influenzata dai genitori:<br />
" vergognare<br />
<strong>di</strong> quella vergogna che fa gridare e protestare. 'Non sono io<br />
che fui tanto bestia! ' " Pur avendo con cio fatto benissimo il<br />
punto sulla situazione, <strong>Zeno</strong> prosegue il corso d'azione intrapreso;<br />
i " sogni," appunto, lo stanno conducendo a " un fiasco<br />
" inevitabile, anziche al successo. Un bacio ch'egli da alla<br />
mano <strong>di</strong> Ada rinfocola le speranze; per <strong>Zeno</strong> e un successo,<br />
se<br />
"<br />
pur parziale: Ecco che avevo finalmente cessato <strong>di</strong> raccontare<br />
delle storie a tre fanciulle e avevo invece baciato la<br />
mano ad una sola <strong>di</strong> esse." L'illusione <strong>di</strong> conquistare Ada rinasce<br />
ed egli ne e cosi preso da avere scrupoli <strong>di</strong> coscienza;<br />
considera Ada ormai sua ma e tormentato dal dubbio che essa<br />
acconsenta a sposarlo perch6 influenzata dai genitori:<br />
Sull'orizzonte si delineava proprio il solito romanzo popolare della<br />
giovinetta costretta dalla famiglia ad un matrimonio o<strong>di</strong>oso (p. 112).
404<br />
ALFREDO BONADEO<br />
Quando vuole "chiarire l'avventura " scopre invece che non<br />
solo la famiglia non ha alcuna intenzione <strong>di</strong> Quando<br />
dargli Ada in<br />
sposa, ma vuole, al contrario, affibiargli Augusta, la piiu brutta<br />
delle sorelle. <strong>Zeno</strong> e confuso da quello che gli sembra a prima<br />
vista un equivoco; ma la verita non gli sfuggira:<br />
vuole "chiarire l'avventura " scopre invece che non<br />
solo la famiglia non ha alcuna intenzione <strong>di</strong> Quando<br />
dargli Ada in<br />
sposa, ma vuole, al contrario, affibiargli Augusta, la piiu brutta<br />
delle sorelle. <strong>Zeno</strong> e confuso da quello che gli sembra a prima<br />
vista un equivoco; ma la verita non gli sfuggira:<br />
vuole "chiarire l'avventura " scopre invece che non<br />
solo la famiglia non ha alcuna intenzione <strong>di</strong> Quando<br />
dargli Ada in<br />
sposa, ma vuole, al contrario, affibiargli Augusta, la piiu brutta<br />
delle sorelle. <strong>Zeno</strong> e confuso da quello che gli sembra a prima<br />
vista un equivoco; ma la verita non gli sfuggira:<br />
vuole "chiarire l'avventura " scopre invece che non<br />
solo la famiglia non ha alcuna intenzione <strong>di</strong> Quando<br />
dargli Ada in<br />
sposa, ma vuole, al contrario, affibiargli Augusta, la piiu brutta<br />
delle sorelle. <strong>Zeno</strong> e confuso da quello che gli sembra a prima<br />
vista un equivoco; ma la verita non gli sfuggira:<br />
vuole "chiarire l'avventura " scopre invece che non<br />
solo la famiglia non ha alcuna intenzione <strong>di</strong> Quando<br />
dargli Ada in<br />
sposa, ma vuole, al contrario, affibiargli Augusta, la piiu brutta<br />
delle sorelle. <strong>Zeno</strong> e confuso da quello che gli sembra a prima<br />
vista un equivoco; ma la verita non gli sfuggira:<br />
vuole "chiarire l'avventura " scopre invece che non<br />
solo la famiglia non ha alcuna intenzione <strong>di</strong> dargli Ada in<br />
sposa, ma vuole, al contrario, affibiargli Augusta, la piiu brutta<br />
delle sorelle. <strong>Zeno</strong> e confuso da quello che gli sembra a prima<br />
vista un equivoco; ma la verita non gli sfuggira:<br />
I Malfenti volevano che io sposassi Augusta e non volevano che io<br />
sposassi Ada e cib per la semplice ragione che Augusta era innamorata<br />
<strong>di</strong> me e Ada niente affatto (p. 120).<br />
Esasperato dalla verita ma non rinsavito, egli si propone al-<br />
lora <strong>di</strong> non rivedere piu ne Ada n6 la Esasperato dalla verita ma non rinsavito, egli si propone<br />
famiglia:<br />
al-<br />
lora <strong>di</strong> non rivedere piu ne Ada n6 la Esasperato dalla verita ma non rinsavito, egli si propone<br />
famiglia:<br />
al-<br />
lora <strong>di</strong> non rivedere piu ne Ada n6 la Esasperato dalla verita ma non rinsavito, egli si propone<br />
famiglia:<br />
al-<br />
lora <strong>di</strong> non rivedere piu ne Ada n6 la Esasperato dalla verita ma non rinsavito, egli si propone<br />
famiglia:<br />
al-<br />
lora <strong>di</strong> non rivedere piu ne Ada n6 la Esasperato dalla verita ma non rinsavito, egli si propone<br />
famiglia:<br />
al-<br />
lora <strong>di</strong> non rivedere piu ne Ada n6 la famiglia:<br />
M'avevano torturato, lei la zia ed anche Ada! Con quale <strong>di</strong>ritto? Perche<br />
avevo voluto sposarmi? Ma io non ci pensavo piii! Com'era bella la<br />
liberta (p. 117).<br />
L'atto <strong>di</strong>screto e gentile con il quale intende " L'atto <strong>di</strong>screto e gentile con il quale intende segnare " la sua<br />
volonta e l'invio <strong>di</strong> un mazzo <strong>di</strong> fiori: " l'abbandono <strong>di</strong>veniva<br />
" L'atto <strong>di</strong>screto e gentile con il quale intende segnare " la sua<br />
volonta e l'invio <strong>di</strong> un mazzo <strong>di</strong> fiori: " l'abbandono <strong>di</strong>veniva<br />
" L'atto <strong>di</strong>screto e gentile con il quale intende segnare " la sua<br />
volonta e l'invio <strong>di</strong> un mazzo <strong>di</strong> fiori: " l'abbandono <strong>di</strong>veniva<br />
" L'atto <strong>di</strong>screto e gentile con il quale intende segnare " la sua<br />
volonta e l'invio <strong>di</strong> un mazzo <strong>di</strong> fiori: " l'abbandono <strong>di</strong>veniva<br />
" L'atto <strong>di</strong>screto e gentile con il quale intende segnare " la sua<br />
volonta e l'invio <strong>di</strong> un mazzo <strong>di</strong> fiori: " l'abbandono <strong>di</strong>veniva<br />
" segnare " la sua<br />
volonta e l'invio <strong>di</strong> un mazzo <strong>di</strong> fiori: " l'abbandono <strong>di</strong>veniva<br />
piu sdegnoso ancora se non ne comunicavo l'intenzione." Ap-<br />
pena inviati i fiori confessa:<br />
Se avessi ceduto alla mia dolorosa impazienza, subito sarei ritornato<br />
<strong>di</strong> corsa a quella casa a rischio <strong>di</strong> arrivarvi prima del mio mazzo <strong>di</strong><br />
fiori (p. 118).<br />
Ma fa il "proposito "proposito "proposito "proposito "proposito "proposito ferreo" <strong>di</strong> non muoversi finche non<br />
ricevera segni segni segni segni segni segni favorevoli. Riceve un'asciutta nota <strong>di</strong> ringrazia-<br />
mento per i fiori:<br />
Mi gettai sul mio letto e ficcai i denti nel guanciale quasi per inchio-<br />
darmivi e impe<strong>di</strong>rmi <strong>di</strong> correr via a rompere il mio proposito (p. 122).<br />
Nessun segno favorevole arriva e <strong>Zeno</strong> passa " Nessun segno favorevole arriva e <strong>Zeno</strong> passa cinque giorni<br />
e cinque<br />
stra:<br />
notti terribili." I1 quinto, giorno festivo, egli regi-<br />
" Nessun segno favorevole arriva e <strong>Zeno</strong> passa cinque giorni<br />
e cinque<br />
stra:<br />
notti terribili." I1 quinto, giorno festivo, egli regi-<br />
" Nessun segno favorevole arriva e <strong>Zeno</strong> passa cinque giorni<br />
e cinque<br />
stra:<br />
notti terribili." I1 quinto, giorno festivo, egli regi-<br />
" Nessun segno favorevole arriva e <strong>Zeno</strong> passa cinque giorni<br />
e cinque<br />
stra:<br />
notti terribili." I1 quinto, giorno festivo, egli regi-<br />
" Nessun segno favorevole arriva e <strong>Zeno</strong> passa cinque giorni<br />
e cinque<br />
stra:<br />
notti terribili." I1 quinto, giorno festivo, egli regi-<br />
" cinque giorni<br />
e cinque<br />
stra:<br />
notti terribili." I1 quinto, giorno festivo, egli regi-<br />
Con la fretta che le mie povere gambe mi concedevano, corsi in citta<br />
e sulla via che sapevo la signora Malfenti e le figliuole dovevano per-<br />
correre al ritorno dalla messa (p. 129).<br />
I1 rivale Guido Speier appare in scena ad accelerare il<br />
tempo degli insuccessi e la fine delle illusioni <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>. I1 suo
IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO<br />
aspetto, <strong>di</strong> tanto superiore a quello <strong>di</strong> aspetto, <strong>Zeno</strong>, lo rende un rivale<br />
pericoloso; <strong>Zeno</strong> lo descrive cosi:<br />
<strong>di</strong> tanto superiore a quello <strong>di</strong> aspetto, <strong>Zeno</strong>, lo rende un rivale<br />
pericoloso; <strong>Zeno</strong> lo descrive cosi:<br />
<strong>di</strong> tanto superiore a quello <strong>di</strong> aspetto, <strong>Zeno</strong>, lo rende un rivale<br />
pericoloso; <strong>Zeno</strong> lo descrive cosi:<br />
<strong>di</strong> tanto superiore a quello <strong>di</strong> aspetto, <strong>Zeno</strong>, lo rende un rivale<br />
pericoloso; <strong>Zeno</strong> lo descrive cosi:<br />
<strong>di</strong> tanto superiore a quello <strong>di</strong> aspetto, <strong>Zeno</strong>, lo rende un rivale<br />
pericoloso; <strong>Zeno</strong> lo descrive cosi:<br />
<strong>di</strong> tanto superiore a quello <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>, lo rende un rivale<br />
pericoloso; <strong>Zeno</strong> lo descrive cosi:<br />
Era un bellissimo giovane; le labbra naturalmente socchiuse lasciavano<br />
vedere una bocca <strong>di</strong> denti bianchi e perfetti. L'occhio suo era vivace<br />
ed espressivo... i suoi capelli bruni e un po' ricciuti, coprivano tutto<br />
lo spazio che madre natura aveva loro destinato, mentre molta parte<br />
della mia testa era stata invasa dalla fronte (pp. 131-2).<br />
Allo spassionato riconoscimento delle superiori qualita del ri- ri- ri- ri- ri- ri-<br />
vale fanno riscontro le sue reazioni, tipiche <strong>di</strong> colui che che che che che che assi-<br />
ste impotente e in<strong>di</strong>spettito<br />
<strong>di</strong> illusioni: <strong>Zeno</strong> vorrebbe<br />
al crollo del proprio castelluzzo<br />
essere "<br />
capace d'abbandonarsi ad<br />
un atto brutale <strong>di</strong> forza " verso il rivale, ma si sente infine<br />
sod<strong>di</strong>sfatto <strong>di</strong> potergli <strong>di</strong>re, senza alcuna verosimigliante ra-<br />
gione, " qualche cosa <strong>di</strong> sgradevole." Speier e, come <strong>Zeno</strong>, un<br />
violinista<br />
benissimo.<br />
<strong>di</strong>lettante; ma al contrario <strong>di</strong> lui egli sa suonare<br />
<strong>Zeno</strong> che aveva " gione,<br />
portato il violino in quella casa...<br />
" qualche cosa <strong>di</strong> sgradevole." Speier e, come <strong>Zeno</strong>, un<br />
violinista<br />
benissimo.<br />
<strong>di</strong>lettante; ma al contrario <strong>di</strong> lui egli sa suonare<br />
<strong>Zeno</strong> che aveva " gione,<br />
portato il violino in quella casa...<br />
" qualche cosa <strong>di</strong> sgradevole." Speier e, come <strong>Zeno</strong>, un<br />
violinista<br />
benissimo.<br />
<strong>di</strong>lettante; ma al contrario <strong>di</strong> lui egli sa suonare<br />
<strong>Zeno</strong> che aveva " gione,<br />
portato il violino in quella casa...<br />
" qualche cosa <strong>di</strong> sgradevole." Speier e, come <strong>Zeno</strong>, un<br />
violinista<br />
benissimo.<br />
<strong>di</strong>lettante; ma al contrario <strong>di</strong> lui egli sa suonare<br />
<strong>Zeno</strong> che aveva " gione,<br />
portato il violino in quella casa...<br />
" qualche cosa <strong>di</strong> sgradevole." Speier e, come <strong>Zeno</strong>, un<br />
violinista<br />
benissimo.<br />
<strong>di</strong>lettante; ma al contrario <strong>di</strong> lui egli sa suonare<br />
<strong>Zeno</strong> che aveva " gione,<br />
portato il violino in quella casa...<br />
" qualche cosa <strong>di</strong> sgradevole." Speier e, come <strong>Zeno</strong>, un<br />
violinista<br />
benissimo.<br />
<strong>di</strong>lettante; ma al contrario <strong>di</strong> lui egli sa suonare<br />
<strong>Zeno</strong> che aveva " portato il violino in quella casa...<br />
per prolungarvi le visite," all'annunzio che il rivale suonera<br />
in casa Malfenti confessa:<br />
Io, semplicemente, ero un uomo <strong>di</strong>strutto. Almeno non avessi sonato<br />
io quell'istrumento e non mi fossi lasciato indurre <strong>di</strong> sonarlo in casa<br />
Malfenti... Ero stato una bestia! (p. 138).<br />
Speier inizia a suonare e " contro <strong>di</strong> me, si mise il grande<br />
Bach in persona," ammette tristemente <strong>Zeno</strong>; sul violino <strong>di</strong><br />
Speier " la musica era <strong>di</strong>venuta vita, luce ed aria." Tenta allora<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire il successo del rivale criticandolo in presenza<br />
degli ospiti ma con risultato opposto a Speier inizia a suonare e " contro <strong>di</strong> me, si mise il grande<br />
Bach in persona," ammette tristemente <strong>Zeno</strong>; sul violino <strong>di</strong><br />
Speier<br />
quello sperato:<br />
" In tutto il salotto non v'era per [<strong>Zeno</strong>] che biasimo e derisione."<br />
<strong>Zeno</strong> pur sapendo che il rivale ha partita vinta persiste<br />
nelle sue illusioni peggiorando la sua situazione con il<br />
" la musica era <strong>di</strong>venuta vita, luce ed aria." Tenta allora<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire il successo del rivale criticandolo in presenza<br />
degli ospiti ma con risultato opposto a Speier inizia a suonare e " contro <strong>di</strong> me, si mise il grande<br />
Bach in persona," ammette tristemente <strong>Zeno</strong>; sul violino <strong>di</strong><br />
Speier<br />
quello sperato:<br />
" In tutto il salotto non v'era per [<strong>Zeno</strong>] che biasimo e derisione."<br />
<strong>Zeno</strong> pur sapendo che il rivale ha partita vinta persiste<br />
nelle sue illusioni peggiorando la sua situazione con il<br />
" la musica era <strong>di</strong>venuta vita, luce ed aria." Tenta allora<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire il successo del rivale criticandolo in presenza<br />
degli ospiti ma con risultato opposto a Speier inizia a suonare e " contro <strong>di</strong> me, si mise il grande<br />
Bach in persona," ammette tristemente <strong>Zeno</strong>; sul violino <strong>di</strong><br />
Speier<br />
quello sperato:<br />
" In tutto il salotto non v'era per [<strong>Zeno</strong>] che biasimo e derisione."<br />
<strong>Zeno</strong> pur sapendo che il rivale ha partita vinta persiste<br />
nelle sue illusioni peggiorando la sua situazione con il<br />
" la musica era <strong>di</strong>venuta vita, luce ed aria." Tenta allora<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire il successo del rivale criticandolo in presenza<br />
degli ospiti ma con risultato opposto a Speier inizia a suonare e " contro <strong>di</strong> me, si mise il grande<br />
Bach in persona," ammette tristemente <strong>Zeno</strong>; sul violino <strong>di</strong><br />
Speier<br />
quello sperato:<br />
" In tutto il salotto non v'era per [<strong>Zeno</strong>] che biasimo e derisione."<br />
<strong>Zeno</strong> pur sapendo che il rivale ha partita vinta persiste<br />
nelle sue illusioni peggiorando la sua situazione con il<br />
" la musica era <strong>di</strong>venuta vita, luce ed aria." Tenta allora<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire il successo del rivale criticandolo in presenza<br />
degli ospiti ma con risultato opposto a Speier inizia a suonare e " contro <strong>di</strong> me, si mise il grande<br />
Bach in persona," ammette tristemente <strong>Zeno</strong>; sul violino <strong>di</strong><br />
Speier<br />
quello sperato:<br />
" In tutto il salotto non v'era per [<strong>Zeno</strong>] che biasimo e derisione."<br />
<strong>Zeno</strong> pur sapendo che il rivale ha partita vinta persiste<br />
nelle sue illusioni peggiorando la sua situazione con il<br />
" la musica era <strong>di</strong>venuta vita, luce ed aria." Tenta allora<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire il successo del rivale criticandolo in presenza<br />
degli ospiti ma con risultato opposto a quello sperato:<br />
" In tutto il salotto non v'era per [<strong>Zeno</strong>] che biasimo e derisione."<br />
<strong>Zeno</strong> pur sapendo che il rivale ha partita vinta persiste<br />
nelle sue illusioni peggiorando la sua situazione con il<br />
renderla piu piu piu piu piu piu assurda. Gia alla seduta spiritica aveva aveva aveva aveva aveva aveva rivelato rivelato rivelato rivelato rivelato rivelato<br />
<strong>di</strong> conoscere lo stato d'animo <strong>di</strong> Ada, nonche la propria er-<br />
rata ostinazione:<br />
405<br />
Come non intesi ch'essa era gia tutta sua? Ma io m'ostinavo nel pensiero<br />
ch'egli non la meritava perche non era l'uomo ch'essa cercava col suo<br />
occhio serio (p. 146).
406<br />
ALFREDO BONADEO<br />
Ma <strong>Zeno</strong> le <strong>di</strong>chiara il proprio amore; Ada lo guardo " stupita<br />
e spaventata " Ma <strong>Zeno</strong> le <strong>di</strong>chiara il proprio amore; Ada lo guardo<br />
ed egli finalmente riconosce che " tanto lontana<br />
dell'amore come ora " non l'aveva mai vista. Tuttavia, dopo<br />
l'esibizione musicale l'illusione riprende <strong>Zeno</strong> e tenta <strong>di</strong>stogliere<br />
l'attenzione <strong>di</strong> Ada verso Speier. Le <strong>di</strong>ce:<br />
" stupita<br />
e spaventata " Ma <strong>Zeno</strong> le <strong>di</strong>chiara il proprio amore; Ada lo guardo<br />
ed egli finalmente riconosce che " tanto lontana<br />
dell'amore come ora " non l'aveva mai vista. Tuttavia, dopo<br />
l'esibizione musicale l'illusione riprende <strong>Zeno</strong> e tenta <strong>di</strong>stogliere<br />
l'attenzione <strong>di</strong> Ada verso Speier. Le <strong>di</strong>ce:<br />
" stupita<br />
e spaventata " Ma <strong>Zeno</strong> le <strong>di</strong>chiara il proprio amore; Ada lo guardo<br />
ed egli finalmente riconosce che " tanto lontana<br />
dell'amore come ora " non l'aveva mai vista. Tuttavia, dopo<br />
l'esibizione musicale l'illusione riprende <strong>Zeno</strong> e tenta <strong>di</strong>stogliere<br />
l'attenzione <strong>di</strong> Ada verso Speier. Le <strong>di</strong>ce:<br />
" stupita<br />
e spaventata " Ma <strong>Zeno</strong> le <strong>di</strong>chiara il proprio amore; Ada lo guardo<br />
ed egli finalmente riconosce che " tanto lontana<br />
dell'amore come ora " non l'aveva mai vista. Tuttavia, dopo<br />
l'esibizione musicale l'illusione riprende <strong>Zeno</strong> e tenta <strong>di</strong>stogliere<br />
l'attenzione <strong>di</strong> Ada verso Speier. Le <strong>di</strong>ce:<br />
" stupita<br />
e spaventata " Ma <strong>Zeno</strong> le <strong>di</strong>chiara il proprio amore; Ada lo guardo<br />
ed egli finalmente riconosce che " tanto lontana<br />
dell'amore come ora " non l'aveva mai vista. Tuttavia, dopo<br />
l'esibizione musicale l'illusione riprende <strong>Zeno</strong> e tenta <strong>di</strong>stogliere<br />
l'attenzione <strong>di</strong> Ada verso Speier. Le <strong>di</strong>ce:<br />
" stupita<br />
e spaventata " ed egli finalmente riconosce che " tanto lontana<br />
dell'amore come ora " non l'aveva mai vista. Tuttavia, dopo<br />
l'esibizione musicale l'illusione riprende <strong>Zeno</strong> e tenta <strong>di</strong>stogliere<br />
l'attenzione <strong>di</strong> Ada verso Speier. Le <strong>di</strong>ce:<br />
Quell'uomo non fa per voi. ? un imbecille!... Suona bene il violino,<br />
ma vi sono anche delle scimmie che sanno suonarlo. Ogni sua parola<br />
tra<strong>di</strong>sce il bestione (p. 155).<br />
P con quest'ultimo tentativo che le illusioni sentimentali <strong>di</strong><br />
<strong>Zeno</strong> vengono finalmente<br />
mo oltraggio:<br />
<strong>di</strong>strutte. La coscienza registra 1'estre-<br />
Ada mi soffio addosso delle parole offensive con la sua bella, nobile<br />
e sana faccia arrossata dallo sdegno e dalle linee rese pii precise, quasi<br />
marmoree dall'in<strong>di</strong>gnazione. Quella non <strong>di</strong>menticai piu e quando penso<br />
al mio amore e alla mia giovinezza, rivedo la faccia bella e nobile e<br />
sana <strong>di</strong> Ada nel momento in cui essa m'elimino definitivamente dal suo<br />
destino (p. 156).<br />
Con la sconfitta <strong>Zeno</strong> riconosce il suo lungo errore; sposa Augusta,<br />
la brutta, " seccante " sorella della bella Ada.<br />
Dopo il matrimonio le aspirazioni sentimentali <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />
mutano oggetto ma non natura. " Non potevo mettere a pericolo<br />
la pace della mia famigliola," riflette. Nasce l'ideale <strong>di</strong><br />
mantenersi fedele all'affezionata ma brutta Augusta; esso si<br />
trasforma quin<strong>di</strong> in molti futili " Con la sconfitta <strong>Zeno</strong> riconosce il suo lungo errore; sposa Augusta,<br />
la brutta,<br />
buoni propositi." Conosciuta<br />
" seccante " sorella della bella Ada.<br />
Dopo il matrimonio le aspirazioni sentimentali <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />
mutano oggetto ma non natura. " Non potevo mettere a pericolo<br />
la pace della mia famigliola," riflette. Nasce l'ideale <strong>di</strong><br />
mantenersi fedele all'affezionata ma brutta Augusta; esso si<br />
trasforma quin<strong>di</strong> in molti futili " Con la sconfitta <strong>Zeno</strong> riconosce il suo lungo errore; sposa Augusta,<br />
la brutta,<br />
buoni propositi." Conosciuta<br />
" seccante " sorella della bella Ada.<br />
Dopo il matrimonio le aspirazioni sentimentali <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />
mutano oggetto ma non natura. " Non potevo mettere a pericolo<br />
la pace della mia famigliola," riflette. Nasce l'ideale <strong>di</strong><br />
mantenersi fedele all'affezionata ma brutta Augusta; esso si<br />
trasforma quin<strong>di</strong> in molti futili " Con la sconfitta <strong>Zeno</strong> riconosce il suo lungo errore; sposa Augusta,<br />
la brutta,<br />
buoni propositi." Conosciuta<br />
" seccante " sorella della bella Ada.<br />
Dopo il matrimonio le aspirazioni sentimentali <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />
mutano oggetto ma non natura. " Non potevo mettere a pericolo<br />
la pace della mia famigliola," riflette. Nasce l'ideale <strong>di</strong><br />
mantenersi fedele all'affezionata ma brutta Augusta; esso si<br />
trasforma quin<strong>di</strong> in molti futili " Con la sconfitta <strong>Zeno</strong> riconosce il suo lungo errore; sposa Augusta,<br />
la brutta,<br />
buoni propositi." Conosciuta<br />
" seccante " sorella della bella Ada.<br />
Dopo il matrimonio le aspirazioni sentimentali <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />
mutano oggetto ma non natura. " Non potevo mettere a pericolo<br />
la pace della mia famigliola," riflette. Nasce l'ideale <strong>di</strong><br />
mantenersi fedele all'affezionata ma brutta Augusta; esso si<br />
trasforma quin<strong>di</strong> in molti futili " Con la sconfitta <strong>Zeno</strong> riconosce il suo lungo errore; sposa Augusta,<br />
la brutta,<br />
buoni propositi." Conosciuta<br />
" seccante " sorella della bella Ada.<br />
Dopo il matrimonio le aspirazioni sentimentali <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />
mutano oggetto ma non natura. " Non potevo mettere a pericolo<br />
la pace della mia famigliola," riflette. Nasce l'ideale <strong>di</strong><br />
mantenersi fedele all'affezionata ma brutta Augusta; esso si<br />
trasforma quin<strong>di</strong> in molti futili " buoni propositi." Conosciuta<br />
Carla, la futura amante, <strong>Zeno</strong> proclama subito il suo potere<br />
<strong>di</strong> resistenza alla tentazione:<br />
Che la mia resistenza non sia mancata del tutto ie provato dal fatto che<br />
io arrivai a Carla non con uno slancio solo, ma a tappe (p. 209).<br />
Anzi, "tanto. grande s'era fatta la... resistenza alla tentazione<br />
" che il giorno dopo, uscito <strong>di</strong> casa con il proposito <strong>di</strong><br />
rivedere Carla, prende la <strong>di</strong>rezione opposta alla sua abitazione.<br />
Essendovi poi ad ogni modo giunto si sofferma un<br />
istante titubante alla porta; la breve esitazione<br />
assai significativa:<br />
" Fu un breve istante pieno<br />
e, per <strong>Zeno</strong>,<br />
<strong>di</strong> buoni Anzi, "tanto. grande s'era fatta la... resistenza alla tentazione<br />
" che il giorno dopo, uscito <strong>di</strong> casa con il proposito <strong>di</strong><br />
rivedere Carla, prende la <strong>di</strong>rezione opposta alla sua abitazione.<br />
Essendovi poi ad ogni modo giunto si sofferma un<br />
istante titubante alla porta; la breve esitazione<br />
assai significativa:<br />
" Fu un breve istante pieno<br />
e, per <strong>Zeno</strong>,<br />
propositi<br />
"; varcata la soglia si consola al pensiero "<strong>di</strong> essere<br />
<strong>di</strong> buoni Anzi, "tanto. grande s'era fatta la... resistenza alla tentazione<br />
" che il giorno dopo, uscito <strong>di</strong> casa con il proposito <strong>di</strong><br />
rivedere Carla, prende la <strong>di</strong>rezione opposta alla sua abitazione.<br />
Essendovi poi ad ogni modo giunto si sofferma un<br />
istante titubante alla porta; la breve esitazione<br />
assai significativa:<br />
" Fu un breve istante pieno<br />
e, per <strong>Zeno</strong>,<br />
propositi<br />
"; varcata la soglia si consola al pensiero "<strong>di</strong> essere<br />
<strong>di</strong> buoni Anzi, "tanto. grande s'era fatta la... resistenza alla tentazione<br />
" che il giorno dopo, uscito <strong>di</strong> casa con il proposito <strong>di</strong><br />
rivedere Carla, prende la <strong>di</strong>rezione opposta alla sua abitazione.<br />
Essendovi poi ad ogni modo giunto si sofferma un<br />
istante titubante alla porta; la breve esitazione<br />
assai significativa:<br />
" Fu un breve istante pieno<br />
e, per <strong>Zeno</strong>,<br />
propositi<br />
"; varcata la soglia si consola al pensiero "<strong>di</strong> essere<br />
<strong>di</strong> buoni Anzi, "tanto. grande s'era fatta la... resistenza alla tentazione<br />
" che il giorno dopo, uscito <strong>di</strong> casa con il proposito <strong>di</strong><br />
rivedere Carla, prende la <strong>di</strong>rezione opposta alla sua abitazione.<br />
Essendovi poi ad ogni modo giunto si sofferma un<br />
istante titubante alla porta; la breve esitazione<br />
assai significativa:<br />
" Fu un breve istante pieno<br />
e, per <strong>Zeno</strong>,<br />
propositi<br />
"; varcata la soglia si consola al pensiero "<strong>di</strong> essere<br />
<strong>di</strong> buoni Anzi, "tanto. grande s'era fatta la... resistenza alla tentazione<br />
" che il giorno dopo, uscito <strong>di</strong> casa con il proposito <strong>di</strong><br />
rivedere Carla, prende la <strong>di</strong>rezione opposta alla sua abitazione.<br />
Essendovi poi ad ogni modo giunto si sofferma un<br />
istante titubante alla porta; la breve esitazione<br />
assai significativa:<br />
" Fu un breve istante pieno<br />
e, per <strong>Zeno</strong>,<br />
propositi<br />
"; varcata la soglia si consola al pensiero "<strong>di</strong> essere<br />
<strong>di</strong> buoni propositi<br />
"; varcata la soglia si consola al pensiero "<strong>di</strong> essere
IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO<br />
407<br />
entrato con qualche riluttanza." Dopo la visita, sentendosi<br />
"<br />
piccolo, colpevole e malato," cerca " sollievo in un proposito<br />
ferreo," quello <strong>di</strong> non rivederla piu; decide che il giorno<br />
dopo sarebbe andato da Carla per l'ultima volta allo scopo <strong>di</strong><br />
chiarire la relazione (" avrei chiarita la mia relazione con<br />
Carla "); e la stessa intenzione che aveva avuto nei riguar<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> Ada e che qui, come gia altrove, portera tutt'altro che a<br />
un chiarimento. <strong>Zeno</strong> intende offrire a Carla la protezione<br />
necessaria alla sua carriera <strong>di</strong> cantante, " senza... darle dei<br />
baci." Un sogno significativo segue il proposito; la notte egli<br />
sogna " non solo " <strong>di</strong> baciare il collo <strong>di</strong> Carla, la parte del<br />
corpo ch'egli pre<strong>di</strong>lige, ma ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> mangiarlo. Ii giorno<br />
dopo <strong>Zeno</strong> si alza "accompagnato dai migliori propositi,"<br />
ritorna da Carla, le offre denaro ma non l'aiuto <strong>di</strong>sinteressato:<br />
" Ma non vede che a me non importa nulla del suo canto,"<br />
le grida in faccia a un certo punto della lettura <strong>di</strong> un libro<br />
<strong>di</strong> musica, e l'aggre<strong>di</strong>sce " entrato con qualche riluttanza." Dopo la visita, sentendosi<br />
"<br />
piccolo, colpevole e malato," cerca " sollievo in un proposito<br />
ferreo," quello <strong>di</strong> non rivederla piu; decide che il giorno<br />
dopo sarebbe andato da Carla per l'ultima volta allo scopo <strong>di</strong><br />
chiarire la relazione (" avrei chiarita la mia relazione con<br />
Carla "); e la stessa intenzione che aveva avuto nei riguar<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> Ada e che qui, come gia altrove, portera tutt'altro che a<br />
un chiarimento. <strong>Zeno</strong> intende offrire a Carla la protezione<br />
necessaria alla sua carriera <strong>di</strong> cantante, " senza... darle dei<br />
baci." Un sogno significativo segue il proposito; la notte egli<br />
sogna<br />
con un abbraccio violento." In tal<br />
modo<br />
" non solo " <strong>di</strong> baciare il collo <strong>di</strong> Carla, la parte del<br />
corpo ch'egli pre<strong>di</strong>lige, ma ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> mangiarlo. Ii giorno<br />
dopo <strong>Zeno</strong> si alza "accompagnato dai migliori propositi,"<br />
ritorna da Carla, le offre denaro ma non l'aiuto <strong>di</strong>sinteressato:<br />
" Ma non vede che a me non importa nulla del suo canto,"<br />
le grida in faccia a un certo punto della lettura <strong>di</strong> un libro<br />
<strong>di</strong> musica, e l'aggre<strong>di</strong>sce " entrato con qualche riluttanza." Dopo la visita, sentendosi<br />
"<br />
piccolo, colpevole e malato," cerca " sollievo in un proposito<br />
ferreo," quello <strong>di</strong> non rivederla piu; decide che il giorno<br />
dopo sarebbe andato da Carla per l'ultima volta allo scopo <strong>di</strong><br />
chiarire la relazione (" avrei chiarita la mia relazione con<br />
Carla "); e la stessa intenzione che aveva avuto nei riguar<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> Ada e che qui, come gia altrove, portera tutt'altro che a<br />
un chiarimento. <strong>Zeno</strong> intende offrire a Carla la protezione<br />
necessaria alla sua carriera <strong>di</strong> cantante, " senza... darle dei<br />
baci." Un sogno significativo segue il proposito; la notte egli<br />
sogna<br />
con un abbraccio violento." In tal<br />
modo<br />
" non solo " <strong>di</strong> baciare il collo <strong>di</strong> Carla, la parte del<br />
corpo ch'egli pre<strong>di</strong>lige, ma ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> mangiarlo. Ii giorno<br />
dopo <strong>Zeno</strong> si alza "accompagnato dai migliori propositi,"<br />
ritorna da Carla, le offre denaro ma non l'aiuto <strong>di</strong>sinteressato:<br />
" Ma non vede che a me non importa nulla del suo canto,"<br />
le grida in faccia a un certo punto della lettura <strong>di</strong> un libro<br />
<strong>di</strong> musica, e l'aggre<strong>di</strong>sce " entrato con qualche riluttanza." Dopo la visita, sentendosi<br />
"<br />
piccolo, colpevole e malato," cerca " sollievo in un proposito<br />
ferreo," quello <strong>di</strong> non rivederla piu; decide che il giorno<br />
dopo sarebbe andato da Carla per l'ultima volta allo scopo <strong>di</strong><br />
chiarire la relazione (" avrei chiarita la mia relazione con<br />
Carla "); e la stessa intenzione che aveva avuto nei riguar<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> Ada e che qui, come gia altrove, portera tutt'altro che a<br />
un chiarimento. <strong>Zeno</strong> intende offrire a Carla la protezione<br />
necessaria alla sua carriera <strong>di</strong> cantante, " senza... darle dei<br />
baci." Un sogno significativo segue il proposito; la notte egli<br />
sogna<br />
con un abbraccio violento." In tal<br />
modo<br />
" non solo " <strong>di</strong> baciare il collo <strong>di</strong> Carla, la parte del<br />
corpo ch'egli pre<strong>di</strong>lige, ma ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> mangiarlo. Ii giorno<br />
dopo <strong>Zeno</strong> si alza "accompagnato dai migliori propositi,"<br />
ritorna da Carla, le offre denaro ma non l'aiuto <strong>di</strong>sinteressato:<br />
" Ma non vede che a me non importa nulla del suo canto,"<br />
le grida in faccia a un certo punto della lettura <strong>di</strong> un libro<br />
<strong>di</strong> musica, e l'aggre<strong>di</strong>sce " entrato con qualche riluttanza." Dopo la visita, sentendosi<br />
"<br />
piccolo, colpevole e malato," cerca " sollievo in un proposito<br />
ferreo," quello <strong>di</strong> non rivederla piu; decide che il giorno<br />
dopo sarebbe andato da Carla per l'ultima volta allo scopo <strong>di</strong><br />
chiarire la relazione (" avrei chiarita la mia relazione con<br />
Carla "); e la stessa intenzione che aveva avuto nei riguar<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> Ada e che qui, come gia altrove, portera tutt'altro che a<br />
un chiarimento. <strong>Zeno</strong> intende offrire a Carla la protezione<br />
necessaria alla sua carriera <strong>di</strong> cantante, " senza... darle dei<br />
baci." Un sogno significativo segue il proposito; la notte egli<br />
sogna<br />
con un abbraccio violento." In tal<br />
modo<br />
" non solo " <strong>di</strong> baciare il collo <strong>di</strong> Carla, la parte del<br />
corpo ch'egli pre<strong>di</strong>lige, ma ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> mangiarlo. Ii giorno<br />
dopo <strong>Zeno</strong> si alza "accompagnato dai migliori propositi,"<br />
ritorna da Carla, le offre denaro ma non l'aiuto <strong>di</strong>sinteressato:<br />
" Ma non vede che a me non importa nulla del suo canto,"<br />
le grida in faccia a un certo punto della lettura <strong>di</strong> un libro<br />
<strong>di</strong> musica, e l'aggre<strong>di</strong>sce " entrato con qualche riluttanza." Dopo la visita, sentendosi<br />
"<br />
piccolo, colpevole e malato," cerca " sollievo in un proposito<br />
ferreo," quello <strong>di</strong> non rivederla piu; decide che il giorno<br />
dopo sarebbe andato da Carla per l'ultima volta allo scopo <strong>di</strong><br />
chiarire la relazione (" avrei chiarita la mia relazione con<br />
Carla "); e la stessa intenzione che aveva avuto nei riguar<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> Ada e che qui, come gia altrove, portera tutt'altro che a<br />
un chiarimento. <strong>Zeno</strong> intende offrire a Carla la protezione<br />
necessaria alla sua carriera <strong>di</strong> cantante, " senza... darle dei<br />
baci." Un sogno significativo segue il proposito; la notte egli<br />
sogna<br />
con un abbraccio violento." In tal<br />
modo<br />
" non solo " <strong>di</strong> baciare il collo <strong>di</strong> Carla, la parte del<br />
corpo ch'egli pre<strong>di</strong>lige, ma ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> mangiarlo. Ii giorno<br />
dopo <strong>Zeno</strong> si alza "accompagnato dai migliori propositi,"<br />
ritorna da Carla, le offre denaro ma non l'aiuto <strong>di</strong>sinteressato:<br />
" Ma non vede che a me non importa nulla del suo canto,"<br />
le grida in faccia a un certo punto della lettura <strong>di</strong> un libro<br />
<strong>di</strong> musica, e l'aggre<strong>di</strong>sce " con un abbraccio violento." In tal<br />
modo<br />
tutto... era stato chiaramente stabilito. Me ne derivo tale malessere che...<br />
mi mossi <strong>nella</strong> <strong>di</strong>rezione opposta a quella della mia casa (p. 234).<br />
Certo ormai della conquista <strong>di</strong> Carla, <strong>Zeno</strong> inizia a lamentarsi<br />
della propria<br />
Rimpiange cosi d'avere<br />
infedelta,<br />
mancato<br />
dell'ideale<br />
l'opportunita<br />
che gli sfugge.<br />
d'avviarsi " Certo ormai della conquista <strong>di</strong> Carla, <strong>Zeno</strong> inizia a lamentarsi<br />
della propria<br />
Rimpiange cosi d'avere<br />
infedelta,<br />
mancato<br />
dell'ideale<br />
l'opportunita<br />
che gli sfugge.<br />
d'avviarsi all'onesta<br />
e alla salute," domandandosi perche mai prima d'im-<br />
" Certo ormai della conquista <strong>di</strong> Carla, <strong>Zeno</strong> inizia a lamentarsi<br />
della propria<br />
Rimpiange cosi d'avere<br />
infedelta,<br />
mancato<br />
dell'ideale<br />
l'opportunita<br />
che gli sfugge.<br />
d'avviarsi all'onesta<br />
e alla salute," domandandosi perche mai prima d'im-<br />
" Certo ormai della conquista <strong>di</strong> Carla, <strong>Zeno</strong> inizia a lamentarsi<br />
della propria<br />
Rimpiange cosi d'avere<br />
infedelta,<br />
mancato<br />
dell'ideale<br />
l'opportunita<br />
che gli sfugge.<br />
d'avviarsi all'onesta<br />
e alla salute," domandandosi perche mai prima d'im-<br />
" Certo ormai della conquista <strong>di</strong> Carla, <strong>Zeno</strong> inizia a lamentarsi<br />
della propria<br />
Rimpiange cosi d'avere<br />
infedelta,<br />
mancato<br />
dell'ideale<br />
l'opportunita<br />
che gli sfugge.<br />
d'avviarsi all'onesta<br />
e alla salute," domandandosi perche mai prima d'im-<br />
" Certo ormai della conquista <strong>di</strong> Carla, <strong>Zeno</strong> inizia a lamentarsi<br />
della propria<br />
Rimpiange cosi d'avere<br />
infedelta,<br />
mancato<br />
dell'ideale<br />
l'opportunita<br />
che gli sfugge.<br />
d'avviarsi all'onesta<br />
e alla salute," domandandosi perche mai prima d'im-<br />
" all'onesta<br />
e alla salute," domandandosi perche mai prima d'im-<br />
pegnarsi piu oltre non si sia arrestato " con un virile proposito."<br />
La notte prende un bagno perche sente " una bruttura<br />
sul... corpo; " piu/ tar<strong>di</strong> e colto da brivi<strong>di</strong>. Ma gia la notte<br />
seguente, la coscienza della colpa evidentemente <strong>di</strong>minuita, la<br />
trascorre " pegnarsi piu oltre non si sia arrestato<br />
pressoche insonne." <strong>Zeno</strong> confessa:<br />
Aspettavo l'abbraccio <strong>di</strong> Carla con pieno grande desiderio. Desideravo<br />
proprio lei, la fanciulla dalle ricche treccie fuori <strong>di</strong> posto e la voce<br />
tanto musicale (p. 238).<br />
" con un virile proposito."<br />
La notte prende un bagno perche sente " una bruttura<br />
sul... corpo; " piu/ tar<strong>di</strong> e colto da brivi<strong>di</strong>. Ma gia la notte<br />
seguente, la coscienza della colpa evidentemente <strong>di</strong>minuita, la<br />
trascorre " pegnarsi piu oltre non si sia arrestato<br />
pressoche insonne." <strong>Zeno</strong> confessa:<br />
Aspettavo l'abbraccio <strong>di</strong> Carla con pieno grande desiderio. Desideravo<br />
proprio lei, la fanciulla dalle ricche treccie fuori <strong>di</strong> posto e la voce<br />
tanto musicale (p. 238).<br />
" con un virile proposito."<br />
La notte prende un bagno perche sente " una bruttura<br />
sul... corpo; " piu/ tar<strong>di</strong> e colto da brivi<strong>di</strong>. Ma gia la notte<br />
seguente, la coscienza della colpa evidentemente <strong>di</strong>minuita, la<br />
trascorre " pegnarsi piu oltre non si sia arrestato<br />
pressoche insonne." <strong>Zeno</strong> confessa:<br />
Aspettavo l'abbraccio <strong>di</strong> Carla con pieno grande desiderio. Desideravo<br />
proprio lei, la fanciulla dalle ricche treccie fuori <strong>di</strong> posto e la voce<br />
tanto musicale (p. 238).<br />
" con un virile proposito."<br />
La notte prende un bagno perche sente " una bruttura<br />
sul... corpo; " piu/ tar<strong>di</strong> e colto da brivi<strong>di</strong>. Ma gia la notte<br />
seguente, la coscienza della colpa evidentemente <strong>di</strong>minuita, la<br />
trascorre " pegnarsi piu oltre non si sia arrestato<br />
pressoche insonne." <strong>Zeno</strong> confessa:<br />
Aspettavo l'abbraccio <strong>di</strong> Carla con pieno grande desiderio. Desideravo<br />
proprio lei, la fanciulla dalle ricche treccie fuori <strong>di</strong> posto e la voce<br />
tanto musicale (p. 238).<br />
" con un virile proposito."<br />
La notte prende un bagno perche sente " una bruttura<br />
sul... corpo; " piu/ tar<strong>di</strong> e colto da brivi<strong>di</strong>. Ma gia la notte<br />
seguente, la coscienza della colpa evidentemente <strong>di</strong>minuita, la<br />
trascorre " pegnarsi piu oltre non si sia arrestato<br />
pressoche insonne." <strong>Zeno</strong> confessa:<br />
Aspettavo l'abbraccio <strong>di</strong> Carla con pieno grande desiderio. Desideravo<br />
proprio lei, la fanciulla dalle ricche treccie fuori <strong>di</strong> posto e la voce<br />
tanto musicale (p. 238).<br />
" con un virile proposito."<br />
La notte prende un bagno perche sente " una bruttura<br />
sul... corpo; " piu/ tar<strong>di</strong> e colto da brivi<strong>di</strong>. Ma gia la notte<br />
seguente, la coscienza della colpa evidentemente <strong>di</strong>minuita, la<br />
trascorre " pressoche insonne." <strong>Zeno</strong> confessa:<br />
Aspettavo l'abbraccio <strong>di</strong> Carla con pieno grande desiderio. Desideravo<br />
proprio lei, la fanciulla dalle ricche treccie fuori <strong>di</strong> posto e la voce<br />
tanto musicale (p. 238).<br />
Finche l'amante si presta senza riserva all'infedelta <strong>di</strong><br />
<strong>Zeno</strong> i suoi tra<strong>di</strong>menti procedono alternati all'incertezza e al<br />
rimorso. La compagnia della moglie, ignara <strong>di</strong> essere tra<strong>di</strong>ta,<br />
acuisce il suo <strong>di</strong>sagio morale e lo mantiene nei suoi " Finche l'amante si presta senza riserva all'infedelta <strong>di</strong><br />
<strong>Zeno</strong> i suoi tra<strong>di</strong>menti procedono alternati all'incertezza e al<br />
rimorso. La compagnia della moglie, ignara <strong>di</strong> essere tra<strong>di</strong>ta,<br />
acuisce il suo <strong>di</strong>sagio morale e lo mantiene nei suoi buoni " Finche l'amante si presta senza riserva all'infedelta <strong>di</strong><br />
<strong>Zeno</strong> i suoi tra<strong>di</strong>menti procedono alternati all'incertezza e al<br />
rimorso. La compagnia della moglie, ignara <strong>di</strong> essere tra<strong>di</strong>ta,<br />
acuisce il suo <strong>di</strong>sagio morale e lo mantiene nei suoi buoni " Finche l'amante si presta senza riserva all'infedelta <strong>di</strong><br />
<strong>Zeno</strong> i suoi tra<strong>di</strong>menti procedono alternati all'incertezza e al<br />
rimorso. La compagnia della moglie, ignara <strong>di</strong> essere tra<strong>di</strong>ta,<br />
acuisce il suo <strong>di</strong>sagio morale e lo mantiene nei suoi buoni " Finche l'amante si presta senza riserva all'infedelta <strong>di</strong><br />
<strong>Zeno</strong> i suoi tra<strong>di</strong>menti procedono alternati all'incertezza e al<br />
rimorso. La compagnia della moglie, ignara <strong>di</strong> essere tra<strong>di</strong>ta,<br />
acuisce il suo <strong>di</strong>sagio morale e lo mantiene nei suoi buoni " Finche l'amante si presta senza riserva all'infedelta <strong>di</strong><br />
<strong>Zeno</strong> i suoi tra<strong>di</strong>menti procedono alternati all'incertezza e al<br />
rimorso. La compagnia della moglie, ignara <strong>di</strong> essere tra<strong>di</strong>ta,<br />
acuisce il suo <strong>di</strong>sagio morale e lo mantiene nei suoi buoni " buoni
408<br />
ALFREDO BONADEO<br />
propositi; " dopo una visita, "correndo via " dall'abitazione<br />
dell'amante, esultante, rivela: "All'aria aperta respirai la liberta<br />
" e " con tanta gioia e tanto affetto correvo dalla mia<br />
legittima moglie." S'irrita verso l'amante quando e sfiorato<br />
dal dubbio ch'essa pretenda piui denaro <strong>di</strong> quel ch'egli sia<br />
<strong>di</strong>sposto a darle per finanziare le lezioni <strong>di</strong> canto; ma si consola<br />
al pensiero che l'eventuale carriera <strong>di</strong> cantante dell'amante<br />
gli offrira un'ottima opportunita <strong>di</strong> riabbracciare il<br />
suo ideale: "La carriera... m'avrebbe liberato <strong>di</strong> lei," me<strong>di</strong>ta<br />
<strong>Zeno</strong> speranzosamente. A volte ha perfino " <strong>nella</strong> strozza<br />
il desiderio <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare a Carla che non [lavrebbe] rivista<br />
mai piu." I tra<strong>di</strong>menti si protraggono, " ma tutto era presto<br />
<strong>di</strong>menticato in un bagno <strong>di</strong> salute e <strong>di</strong> buoni propositi."<br />
La posizione ideale e morale <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> muta al mutare dell'atteggiamento<br />
dell'amante verso <strong>di</strong> lui. Essa assume un nuovo<br />
maestro <strong>di</strong> canto, "giovane, biondo, piuttosto robusto." <strong>Zeno</strong><br />
ne deviene subito geloso <strong>di</strong> " un'amara gelosia "; a volte arriva<br />
dall'amante " furibondo <strong>di</strong> gelosia " e il suo amore " propositi; " dopo una visita, "correndo via<br />
si fece<br />
piui iroso." Quando il maestro propone il matrimonio a Carla,<br />
<strong>Zeno</strong> e " invaso dall'ira." Egli sa che la proposta e l'occasione<br />
propizia per attuare i suoi propositi, "una bella e morale<br />
cosa e una... sicura semplificazione della [sua] posizione."<br />
Dinnanzi alla scelta egli non ha esitazioni:<br />
" dall'abitazione<br />
dell'amante, esultante, rivela: "All'aria aperta respirai la liberta<br />
" e " con tanta gioia e tanto affetto correvo dalla mia<br />
legittima moglie." S'irrita verso l'amante quando e sfiorato<br />
dal dubbio ch'essa pretenda piui denaro <strong>di</strong> quel ch'egli sia<br />
<strong>di</strong>sposto a darle per finanziare le lezioni <strong>di</strong> canto; ma si consola<br />
al pensiero che l'eventuale carriera <strong>di</strong> cantante dell'amante<br />
gli offrira un'ottima opportunita <strong>di</strong> riabbracciare il<br />
suo ideale: "La carriera... m'avrebbe liberato <strong>di</strong> lei," me<strong>di</strong>ta<br />
<strong>Zeno</strong> speranzosamente. A volte ha perfino " <strong>nella</strong> strozza<br />
il desiderio <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare a Carla che non [lavrebbe] rivista<br />
mai piu." I tra<strong>di</strong>menti si protraggono, " ma tutto era presto<br />
<strong>di</strong>menticato in un bagno <strong>di</strong> salute e <strong>di</strong> buoni propositi."<br />
La posizione ideale e morale <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> muta al mutare dell'atteggiamento<br />
dell'amante verso <strong>di</strong> lui. Essa assume un nuovo<br />
maestro <strong>di</strong> canto, "giovane, biondo, piuttosto robusto." <strong>Zeno</strong><br />
ne deviene subito geloso <strong>di</strong> " un'amara gelosia "; a volte arriva<br />
dall'amante " furibondo <strong>di</strong> gelosia " e il suo amore " propositi; " dopo una visita, "correndo via<br />
si fece<br />
piui iroso." Quando il maestro propone il matrimonio a Carla,<br />
<strong>Zeno</strong> e " invaso dall'ira." Egli sa che la proposta e l'occasione<br />
propizia per attuare i suoi propositi, "una bella e morale<br />
cosa e una... sicura semplificazione della [sua] posizione."<br />
Dinnanzi alla scelta egli non ha esitazioni:<br />
" dall'abitazione<br />
dell'amante, esultante, rivela: "All'aria aperta respirai la liberta<br />
" e " con tanta gioia e tanto affetto correvo dalla mia<br />
legittima moglie." S'irrita verso l'amante quando e sfiorato<br />
dal dubbio ch'essa pretenda piui denaro <strong>di</strong> quel ch'egli sia<br />
<strong>di</strong>sposto a darle per finanziare le lezioni <strong>di</strong> canto; ma si consola<br />
al pensiero che l'eventuale carriera <strong>di</strong> cantante dell'amante<br />
gli offrira un'ottima opportunita <strong>di</strong> riabbracciare il<br />
suo ideale: "La carriera... m'avrebbe liberato <strong>di</strong> lei," me<strong>di</strong>ta<br />
<strong>Zeno</strong> speranzosamente. A volte ha perfino " <strong>nella</strong> strozza<br />
il desiderio <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare a Carla che non [lavrebbe] rivista<br />
mai piu." I tra<strong>di</strong>menti si protraggono, " ma tutto era presto<br />
<strong>di</strong>menticato in un bagno <strong>di</strong> salute e <strong>di</strong> buoni propositi."<br />
La posizione ideale e morale <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> muta al mutare dell'atteggiamento<br />
dell'amante verso <strong>di</strong> lui. Essa assume un nuovo<br />
maestro <strong>di</strong> canto, "giovane, biondo, piuttosto robusto." <strong>Zeno</strong><br />
ne deviene subito geloso <strong>di</strong> " un'amara gelosia "; a volte arriva<br />
dall'amante " furibondo <strong>di</strong> gelosia " e il suo amore " propositi; " dopo una visita, "correndo via<br />
si fece<br />
piui iroso." Quando il maestro propone il matrimonio a Carla,<br />
<strong>Zeno</strong> e " invaso dall'ira." Egli sa che la proposta e l'occasione<br />
propizia per attuare i suoi propositi, "una bella e morale<br />
cosa e una... sicura semplificazione della [sua] posizione."<br />
Dinnanzi alla scelta egli non ha esitazioni:<br />
" dall'abitazione<br />
dell'amante, esultante, rivela: "All'aria aperta respirai la liberta<br />
" e " con tanta gioia e tanto affetto correvo dalla mia<br />
legittima moglie." S'irrita verso l'amante quando e sfiorato<br />
dal dubbio ch'essa pretenda piui denaro <strong>di</strong> quel ch'egli sia<br />
<strong>di</strong>sposto a darle per finanziare le lezioni <strong>di</strong> canto; ma si consola<br />
al pensiero che l'eventuale carriera <strong>di</strong> cantante dell'amante<br />
gli offrira un'ottima opportunita <strong>di</strong> riabbracciare il<br />
suo ideale: "La carriera... m'avrebbe liberato <strong>di</strong> lei," me<strong>di</strong>ta<br />
<strong>Zeno</strong> speranzosamente. A volte ha perfino " <strong>nella</strong> strozza<br />
il desiderio <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare a Carla che non [lavrebbe] rivista<br />
mai piu." I tra<strong>di</strong>menti si protraggono, " ma tutto era presto<br />
<strong>di</strong>menticato in un bagno <strong>di</strong> salute e <strong>di</strong> buoni propositi."<br />
La posizione ideale e morale <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> muta al mutare dell'atteggiamento<br />
dell'amante verso <strong>di</strong> lui. Essa assume un nuovo<br />
maestro <strong>di</strong> canto, "giovane, biondo, piuttosto robusto." <strong>Zeno</strong><br />
ne deviene subito geloso <strong>di</strong> " un'amara gelosia "; a volte arriva<br />
dall'amante " furibondo <strong>di</strong> gelosia " e il suo amore " propositi; " dopo una visita, "correndo via<br />
si fece<br />
piui iroso." Quando il maestro propone il matrimonio a Carla,<br />
<strong>Zeno</strong> e " invaso dall'ira." Egli sa che la proposta e l'occasione<br />
propizia per attuare i suoi propositi, "una bella e morale<br />
cosa e una... sicura semplificazione della [sua] posizione."<br />
Dinnanzi alla scelta egli non ha esitazioni:<br />
" dall'abitazione<br />
dell'amante, esultante, rivela: "All'aria aperta respirai la liberta<br />
" e " con tanta gioia e tanto affetto correvo dalla mia<br />
legittima moglie." S'irrita verso l'amante quando e sfiorato<br />
dal dubbio ch'essa pretenda piui denaro <strong>di</strong> quel ch'egli sia<br />
<strong>di</strong>sposto a darle per finanziare le lezioni <strong>di</strong> canto; ma si consola<br />
al pensiero che l'eventuale carriera <strong>di</strong> cantante dell'amante<br />
gli offrira un'ottima opportunita <strong>di</strong> riabbracciare il<br />
suo ideale: "La carriera... m'avrebbe liberato <strong>di</strong> lei," me<strong>di</strong>ta<br />
<strong>Zeno</strong> speranzosamente. A volte ha perfino " <strong>nella</strong> strozza<br />
il desiderio <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare a Carla che non [lavrebbe] rivista<br />
mai piu." I tra<strong>di</strong>menti si protraggono, " ma tutto era presto<br />
<strong>di</strong>menticato in un bagno <strong>di</strong> salute e <strong>di</strong> buoni propositi."<br />
La posizione ideale e morale <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> muta al mutare dell'atteggiamento<br />
dell'amante verso <strong>di</strong> lui. Essa assume un nuovo<br />
maestro <strong>di</strong> canto, "giovane, biondo, piuttosto robusto." <strong>Zeno</strong><br />
ne deviene subito geloso <strong>di</strong> " un'amara gelosia "; a volte arriva<br />
dall'amante " furibondo <strong>di</strong> gelosia " e il suo amore " propositi; " dopo una visita, "correndo via<br />
si fece<br />
piui iroso." Quando il maestro propone il matrimonio a Carla,<br />
<strong>Zeno</strong> e " invaso dall'ira." Egli sa che la proposta e l'occasione<br />
propizia per attuare i suoi propositi, "una bella e morale<br />
cosa e una... sicura semplificazione della [sua] posizione."<br />
Dinnanzi alla scelta egli non ha esitazioni:<br />
" dall'abitazione<br />
dell'amante, esultante, rivela: "All'aria aperta respirai la liberta<br />
" e " con tanta gioia e tanto affetto correvo dalla mia<br />
legittima moglie." S'irrita verso l'amante quando e sfiorato<br />
dal dubbio ch'essa pretenda piui denaro <strong>di</strong> quel ch'egli sia<br />
<strong>di</strong>sposto a darle per finanziare le lezioni <strong>di</strong> canto; ma si consola<br />
al pensiero che l'eventuale carriera <strong>di</strong> cantante dell'amante<br />
gli offrira un'ottima opportunita <strong>di</strong> riabbracciare il<br />
suo ideale: "La carriera... m'avrebbe liberato <strong>di</strong> lei," me<strong>di</strong>ta<br />
<strong>Zeno</strong> speranzosamente. A volte ha perfino " <strong>nella</strong> strozza<br />
il desiderio <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare a Carla che non [lavrebbe] rivista<br />
mai piu." I tra<strong>di</strong>menti si protraggono, " ma tutto era presto<br />
<strong>di</strong>menticato in un bagno <strong>di</strong> salute e <strong>di</strong> buoni propositi."<br />
La posizione ideale e morale <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> muta al mutare dell'atteggiamento<br />
dell'amante verso <strong>di</strong> lui. Essa assume un nuovo<br />
maestro <strong>di</strong> canto, "giovane, biondo, piuttosto robusto." <strong>Zeno</strong><br />
ne deviene subito geloso <strong>di</strong> " un'amara gelosia "; a volte arriva<br />
dall'amante " furibondo <strong>di</strong> gelosia " e il suo amore " si fece<br />
piui iroso." Quando il maestro propone il matrimonio a Carla,<br />
<strong>Zeno</strong> e " invaso dall'ira." Egli sa che la proposta e l'occasione<br />
propizia per attuare i suoi propositi, "una bella e morale<br />
cosa e una... sicura semplificazione della [sua] posizione."<br />
Dinnanzi alla scelta egli non ha esitazioni:<br />
Mi si prospettava 1'eventualita <strong>di</strong> perdere per sempre la mia amante se<br />
non avessi saputo domare il mio desiderio <strong>di</strong> liberarmene. Io subito<br />
lo domai!... Le <strong>di</strong>chiarai ch'io l'amavo, che non sapevo piui restare senza<br />
<strong>di</strong> lei e che d'altronde mi pareva <strong>di</strong> esigere da lei il sacrificio della sua<br />
vita (pp. 280-1).<br />
L'occasione <strong>di</strong> attuare i propositi si ripresenta quando Carla<br />
afferma <strong>di</strong> non volere piiu essere complice nel tra<strong>di</strong>re la moglie<br />
<strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>; egli allora, " L'occasione <strong>di</strong> attuare i propositi si ripresenta quando Carla<br />
afferma <strong>di</strong> non volere piiu essere complice nel tra<strong>di</strong>re la moglie<br />
<strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>; egli allora, per riavere subito I'amore <strong>di</strong> Carla,"<br />
denigra sua moglie. La vicenda sentimentale volge ormai<br />
alla fine per <strong>Zeno</strong>, ma non per sua volonta. La negazione del<br />
suo ideale attraverso le confessioni e il comportamento si fa<br />
piu violenta. Non sente piu rimorsi, non pii impulsi <strong>di</strong> confessare<br />
l'adulterio alla moglie per liberarsi della coscienza colpevole<br />
e non e piu tormentato dal proposito <strong>di</strong> mantenersi<br />
" L'occasione <strong>di</strong> attuare i propositi si ripresenta quando Carla<br />
afferma <strong>di</strong> non volere piiu essere complice nel tra<strong>di</strong>re la moglie<br />
<strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>; egli allora, per riavere subito I'amore <strong>di</strong> Carla,"<br />
denigra sua moglie. La vicenda sentimentale volge ormai<br />
alla fine per <strong>Zeno</strong>, ma non per sua volonta. La negazione del<br />
suo ideale attraverso le confessioni e il comportamento si fa<br />
piu violenta. Non sente piu rimorsi, non pii impulsi <strong>di</strong> confessare<br />
l'adulterio alla moglie per liberarsi della coscienza colpevole<br />
e non e piu tormentato dal proposito <strong>di</strong> mantenersi<br />
" L'occasione <strong>di</strong> attuare i propositi si ripresenta quando Carla<br />
afferma <strong>di</strong> non volere piiu essere complice nel tra<strong>di</strong>re la moglie<br />
<strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>; egli allora, per riavere subito I'amore <strong>di</strong> Carla,"<br />
denigra sua moglie. La vicenda sentimentale volge ormai<br />
alla fine per <strong>Zeno</strong>, ma non per sua volonta. La negazione del<br />
suo ideale attraverso le confessioni e il comportamento si fa<br />
piu violenta. Non sente piu rimorsi, non pii impulsi <strong>di</strong> confessare<br />
l'adulterio alla moglie per liberarsi della coscienza colpevole<br />
e non e piu tormentato dal proposito <strong>di</strong> mantenersi<br />
" L'occasione <strong>di</strong> attuare i propositi si ripresenta quando Carla<br />
afferma <strong>di</strong> non volere piiu essere complice nel tra<strong>di</strong>re la moglie<br />
<strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>; egli allora, per riavere subito I'amore <strong>di</strong> Carla,"<br />
denigra sua moglie. La vicenda sentimentale volge ormai<br />
alla fine per <strong>Zeno</strong>, ma non per sua volonta. La negazione del<br />
suo ideale attraverso le confessioni e il comportamento si fa<br />
piu violenta. Non sente piu rimorsi, non pii impulsi <strong>di</strong> confessare<br />
l'adulterio alla moglie per liberarsi della coscienza colpevole<br />
e non e piu tormentato dal proposito <strong>di</strong> mantenersi<br />
" L'occasione <strong>di</strong> attuare i propositi si ripresenta quando Carla<br />
afferma <strong>di</strong> non volere piiu essere complice nel tra<strong>di</strong>re la moglie<br />
<strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>; egli allora, per riavere subito I'amore <strong>di</strong> Carla,"<br />
denigra sua moglie. La vicenda sentimentale volge ormai<br />
alla fine per <strong>Zeno</strong>, ma non per sua volonta. La negazione del<br />
suo ideale attraverso le confessioni e il comportamento si fa<br />
piu violenta. Non sente piu rimorsi, non pii impulsi <strong>di</strong> confessare<br />
l'adulterio alla moglie per liberarsi della coscienza colpevole<br />
e non e piu tormentato dal proposito <strong>di</strong> mantenersi<br />
" per riavere subito I'amore <strong>di</strong> Carla,"<br />
denigra sua moglie. La vicenda sentimentale volge ormai<br />
alla fine per <strong>Zeno</strong>, ma non per sua volonta. La negazione del<br />
suo ideale attraverso le confessioni e il comportamento si fa<br />
piu violenta. Non sente piu rimorsi, non pii impulsi <strong>di</strong> confessare<br />
l'adulterio alla moglie per liberarsi della coscienza colpevole<br />
e non e piu tormentato dal proposito <strong>di</strong> mantenersi
IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO<br />
fedele. 1 in questo frattempo ch'egli ha un " violento litigio"<br />
e un " accesso folle d'ira " verso <strong>di</strong> lei a tavola:<br />
409<br />
Mi sembrava ch'essa mi deridesse e trassi a me con violenza la tovaglia<br />
cosi che tutte le stoviglie della tavola volarono a terra (p. 293).<br />
Si sente " Si sente un giocattolo<br />
tura."<br />
in mano <strong>di</strong> forze sregolate della na.<br />
Carla ha deciso <strong>di</strong> sposare il maestro <strong>di</strong> canto; <strong>Zeno</strong> si<br />
sente perduto ma non e rassegnato a rinunciare all'amante:<br />
" Si sente un giocattolo<br />
tura."<br />
in mano <strong>di</strong> forze sregolate della na.<br />
Carla ha deciso <strong>di</strong> sposare il maestro <strong>di</strong> canto; <strong>Zeno</strong> si<br />
sente perduto ma non e rassegnato a rinunciare all'amante:<br />
" Si sente un giocattolo<br />
tura."<br />
in mano <strong>di</strong> forze sregolate della na.<br />
Carla ha deciso <strong>di</strong> sposare il maestro <strong>di</strong> canto; <strong>Zeno</strong> si<br />
sente perduto ma non e rassegnato a rinunciare all'amante:<br />
" Si sente un giocattolo<br />
tura."<br />
in mano <strong>di</strong> forze sregolate della na.<br />
Carla ha deciso <strong>di</strong> sposare il maestro <strong>di</strong> canto; <strong>Zeno</strong> si<br />
sente perduto ma non e rassegnato a rinunciare all'amante:<br />
" Si sente un giocattolo<br />
tura."<br />
in mano <strong>di</strong> forze sregolate della na.<br />
Carla ha deciso <strong>di</strong> sposare il maestro <strong>di</strong> canto; <strong>Zeno</strong> si<br />
sente perduto ma non e rassegnato a rinunciare all'amante:<br />
" un giocattolo<br />
tura."<br />
in mano <strong>di</strong> forze sregolate della na.<br />
Carla ha deciso <strong>di</strong> sposare il maestro <strong>di</strong> canto; <strong>Zeno</strong> si<br />
sente perduto ma non e rassegnato a rinunciare all'amante:<br />
Era evidente che la mia donna correva via, sempre piui lontano da me.<br />
Io le corsi <strong>di</strong>etro follemente, con certi balzi simili a quelli <strong>di</strong> un cane<br />
cui venga conteso un saporito pezzo <strong>di</strong> carne (p. 298).<br />
Accompagnando l'amante per strada compie, egli crede, un<br />
ultimo drammatico e <strong>di</strong>sperato tentativo: afferra la mano <strong>di</strong><br />
Carla per rivelare pubblicamente la relazione adultera e il suo<br />
impegno verso <strong>di</strong> lei proponendole <strong>di</strong> attraversare in tal modo<br />
tutta la citta. Egli sa che, veramente,<br />
"<br />
per la prima volta<br />
['rinunziava] ad Augusta! " Ma Accompagnando l'amante per strada compie, egli crede, un<br />
ultimo drammatico e <strong>di</strong>sperato tentativo: afferra la mano <strong>di</strong><br />
Carla per rivelare pubblicamente la relazione adultera e il suo<br />
impegno<br />
inutilmente; essa e decisa ad<br />
abbandonarlo; ritorna allora la metafora del cane famelico:<br />
verso <strong>di</strong> lei proponendole <strong>di</strong> attraversare in tal modo<br />
tutta la citta. Egli sa che, veramente,<br />
"<br />
per la prima volta<br />
['rinunziava] ad Augusta! " Ma Accompagnando l'amante per strada compie, egli crede, un<br />
ultimo drammatico e <strong>di</strong>sperato tentativo: afferra la mano <strong>di</strong><br />
Carla per rivelare pubblicamente la relazione adultera e il suo<br />
impegno<br />
inutilmente; essa e decisa ad<br />
abbandonarlo; ritorna allora la metafora del cane famelico:<br />
verso <strong>di</strong> lei proponendole <strong>di</strong> attraversare in tal modo<br />
tutta la citta. Egli sa che, veramente,<br />
"<br />
per la prima volta<br />
['rinunziava] ad Augusta! " Ma Accompagnando l'amante per strada compie, egli crede, un<br />
ultimo drammatico e <strong>di</strong>sperato tentativo: afferra la mano <strong>di</strong><br />
Carla per rivelare pubblicamente la relazione adultera e il suo<br />
impegno<br />
inutilmente; essa e decisa ad<br />
abbandonarlo; ritorna allora la metafora del cane famelico:<br />
verso <strong>di</strong> lei proponendole <strong>di</strong> attraversare in tal modo<br />
tutta la citta. Egli sa che, veramente,<br />
"<br />
per la prima volta<br />
['rinunziava] ad Augusta! " Ma Accompagnando l'amante per strada compie, egli crede, un<br />
ultimo drammatico e <strong>di</strong>sperato tentativo: afferra la mano <strong>di</strong><br />
Carla per rivelare pubblicamente la relazione adultera e il suo<br />
impegno<br />
inutilmente; essa e decisa ad<br />
abbandonarlo; ritorna allora la metafora del cane famelico:<br />
verso <strong>di</strong> lei proponendole <strong>di</strong> attraversare in tal modo<br />
tutta la citta. Egli sa che, veramente,<br />
"<br />
per la prima volta<br />
['rinunziava] ad Augusta! " Ma Accompagnando l'amante per strada compie, egli crede, un<br />
ultimo drammatico e <strong>di</strong>sperato tentativo: afferra la mano <strong>di</strong><br />
Carla per rivelare pubblicamente la relazione adultera e il suo<br />
impegno<br />
inutilmente; essa e decisa ad<br />
abbandonarlo; ritorna allora la metafora del cane famelico:<br />
verso <strong>di</strong> lei proponendole <strong>di</strong> attraversare in tal modo<br />
tutta la citta. Egli sa che, veramente,<br />
"<br />
per la prima volta<br />
['rinunziava] ad Augusta! " Ma inutilmente; essa e decisa ad<br />
abbandonarlo; ritorna allora la metafora del cane famelico:<br />
Mi sentivo perduto e <strong>nella</strong> mia rabbia simile al cane che, quando<br />
non puo raggiungere il boccone desiderato, addenta le vesti <strong>di</strong> chi<br />
glielo contende (p. 298).<br />
Denigra il fidanzato <strong>di</strong> Carla come aveva gia denigrato quello<br />
<strong>di</strong> Ada. " Sapevo <strong>di</strong> Denigra il fidanzato <strong>di</strong> Carla come aveva gia denigrato quello<br />
<strong>di</strong> Ada. gridare dal dolore," confessa <strong>Zeno</strong>; dal<br />
dolore <strong>di</strong> perdere l'amante. All'epilogo della vicenda non c'e<br />
" Sapevo <strong>di</strong> Denigra il fidanzato <strong>di</strong> Carla come aveva gia denigrato quello<br />
<strong>di</strong> Ada. gridare dal dolore," confessa <strong>Zeno</strong>; dal<br />
dolore <strong>di</strong> perdere l'amante. All'epilogo della vicenda non c'e<br />
" Sapevo <strong>di</strong> Denigra il fidanzato <strong>di</strong> Carla come aveva gia denigrato quello<br />
<strong>di</strong> Ada. gridare dal dolore," confessa <strong>Zeno</strong>; dal<br />
dolore <strong>di</strong> perdere l'amante. All'epilogo della vicenda non c'e<br />
" Sapevo <strong>di</strong> Denigra il fidanzato <strong>di</strong> Carla come aveva gia denigrato quello<br />
<strong>di</strong> Ada. gridare dal dolore," confessa <strong>Zeno</strong>; dal<br />
dolore <strong>di</strong> perdere l'amante. All'epilogo della vicenda non c'e<br />
" Sapevo <strong>di</strong> Denigra il fidanzato <strong>di</strong> Carla come aveva gia denigrato quello<br />
<strong>di</strong> Ada. gridare dal dolore," confessa <strong>Zeno</strong>; dal<br />
dolore <strong>di</strong> perdere l'amante. All'epilogo della vicenda non c'e<br />
" Sapevo <strong>di</strong> gridare dal dolore," confessa <strong>Zeno</strong>; dal<br />
dolore <strong>di</strong> perdere l'amante. All'epilogo della vicenda non c'e<br />
piu traccia <strong>nella</strong> sua coscienza dell'ideale originale e del proposito<br />
<strong>di</strong> piu traccia <strong>nella</strong> sua coscienza dell'ideale originale e del proposito<br />
attuarlo; c'e un'espressione <strong>di</strong> rammarico per l'im.<br />
possibilita a seguire la via che l'avrebbe portato in <strong>di</strong>rezione<br />
tutt'opposta a quella dell'ideale:<br />
<strong>di</strong> piu traccia <strong>nella</strong> sua coscienza dell'ideale originale e del proposito<br />
attuarlo; c'e un'espressione <strong>di</strong> rammarico per l'im.<br />
possibilita a seguire la via che l'avrebbe portato in <strong>di</strong>rezione<br />
tutt'opposta a quella dell'ideale:<br />
<strong>di</strong> piu traccia <strong>nella</strong> sua coscienza dell'ideale originale e del proposito<br />
attuarlo; c'e un'espressione <strong>di</strong> rammarico per l'im.<br />
possibilita a seguire la via che l'avrebbe portato in <strong>di</strong>rezione<br />
tutt'opposta a quella dell'ideale:<br />
<strong>di</strong> piu traccia <strong>nella</strong> sua coscienza dell'ideale originale e del proposito<br />
attuarlo; c'e un'espressione <strong>di</strong> rammarico per l'im.<br />
possibilita a seguire la via che l'avrebbe portato in <strong>di</strong>rezione<br />
tutt'opposta a quella dell'ideale:<br />
<strong>di</strong> piu traccia <strong>nella</strong> sua coscienza dell'ideale originale e del proposito<br />
attuarlo; c'e un'espressione <strong>di</strong> rammarico per l'im.<br />
possibilita a seguire la via che l'avrebbe portato in <strong>di</strong>rezione<br />
tutt'opposta a quella dell'ideale:<br />
<strong>di</strong> attuarlo; c'e un'espressione <strong>di</strong> rammarico per l'im.<br />
possibilita a seguire la via che l'avrebbe portato in <strong>di</strong>rezione<br />
tutt'opposta a quella dell'ideale:<br />
A questo mondo un'altra Carla non c'era, e con lacrime amarissime<br />
la rimpiansi, lei, la dolce, la buona (p. 305).<br />
I1 ripu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> vani e assur<strong>di</strong> ideali attraverso le rivela-<br />
zioni della coscienza non solo avviene <strong>nella</strong> vita sentimentale<br />
del protagonista, bensi in quella quella quella quella quella quella morale, all'inizio del roman-<br />
zo, nell'episo<strong>di</strong>o piu famoso. L'adolescente <strong>Zeno</strong> era gia un
410<br />
ALFREDO BONADEO<br />
fumatore inveterato; poteva fumare " fumatore inveterato; poteva fumare una dopo l'altra... <strong>di</strong>eci<br />
" fumatore inveterato; poteva fumare una dopo l'altra... <strong>di</strong>eci<br />
" fumatore inveterato; poteva fumare una dopo l'altra... <strong>di</strong>eci<br />
" fumatore inveterato; poteva fumare una dopo l'altra... <strong>di</strong>eci<br />
" fumatore inveterato; poteva fumare una dopo l'altra... <strong>di</strong>eci<br />
" una dopo l'altra... <strong>di</strong>eci<br />
sigarette " alia volta. Alla sua eta non era stato facile acquistare<br />
e mantenere il vizio del fumo. In casa rubava spiccioli<br />
dalle tasche degli indumenti <strong>di</strong> suo padre, racimolava mozziconi<br />
abbandonati a rischio continuo <strong>di</strong> essere sorpreso dai familiari<br />
e aveva dovuto superare " brivi<strong>di</strong> <strong>di</strong> ribrezzo " e forti<br />
"<br />
<strong>di</strong>sgusti fisici" <strong>di</strong> ogni genere per abituarsi alla nicotina:<br />
sudori fred<strong>di</strong>, contorcimenti <strong>di</strong> stomaco e vertigini. A vent'anni<br />
<strong>Zeno</strong> ha l'improvvisa idea che il fumo possa fargli male; capisce<br />
allora <strong>di</strong> o<strong>di</strong>are il tabacco. Nella sua tenera eta aveva<br />
retto lungamente ai malesseri cagionati dalle sigarette continuando<br />
a fumare imperterrito, ma ora <strong>di</strong>viene malato alla<br />
gola e ha febbre per alcune settimane. " La malattia 'e una<br />
convinzione ed io nacqui con quella convinzione," confessa<br />
<strong>Zeno</strong>. La prescrizione dell'assoluta astensione dal fumo aggrava<br />
la febbre e produce " un vuoto grande " <strong>nella</strong> sua vita.<br />
Guarisce fumando innumerevoli sigarette all'insaputa del dottore<br />
e del padre che credono la guarigione sia dovuta all'astinenza.<br />
t facile intendere che sara impresa <strong>di</strong>sperata abbandonare<br />
il vizio del fumo; ma <strong>Zeno</strong> inizia proprio allora a formulare<br />
in vario modo " propositi " <strong>di</strong> rinunciarvi. Gia durante<br />
la malattia ognuna delle sigarette fumate doveva essere, secondo<br />
il proposito ch'egli rinnova <strong>di</strong> volta in volta prima <strong>di</strong><br />
accingersi a fumare, l'ultima.<br />
"<br />
Le [sue] giornate finirono<br />
coll'essere piene <strong>di</strong> sigarette e <strong>di</strong> propositi <strong>di</strong> non fumare piu."<br />
I propositi<br />
retta.<br />
saranno perennemente alternati a un'ultima siga-<br />
" Oggi, 2 febbraio 1886, passo dagli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> legge a quelli<br />
<strong>di</strong> chimica. Ultima sigaretta! " nota <strong>Zeno</strong>. II ritorno alla facolta<br />
<strong>di</strong> legge e celebrato da un'altra ultima sigaretta debitamente<br />
registrata su <strong>di</strong> un libro. Le annotazioni <strong>di</strong> quelle<br />
che dovrebbero essere state ultime sigarette si fanno sempre<br />
piu numerose,<br />
sua abitazione<br />
su libri, quaderni e pareti, da trasformare la<br />
nel " sigarette<br />
cimitero dei... buoni propositi." Date piu<br />
o meno importanti gli offrono l'occasione <strong>di</strong> rinnovare il pro-<br />
" alia volta. Alla sua eta non era stato facile acquistare<br />
e mantenere il vizio del fumo. In casa rubava spiccioli<br />
dalle tasche degli indumenti <strong>di</strong> suo padre, racimolava mozziconi<br />
abbandonati a rischio continuo <strong>di</strong> essere sorpreso dai familiari<br />
e aveva dovuto superare " brivi<strong>di</strong> <strong>di</strong> ribrezzo " e forti<br />
"<br />
<strong>di</strong>sgusti fisici" <strong>di</strong> ogni genere per abituarsi alla nicotina:<br />
sudori fred<strong>di</strong>, contorcimenti <strong>di</strong> stomaco e vertigini. A vent'anni<br />
<strong>Zeno</strong> ha l'improvvisa idea che il fumo possa fargli male; capisce<br />
allora <strong>di</strong> o<strong>di</strong>are il tabacco. Nella sua tenera eta aveva<br />
retto lungamente ai malesseri cagionati dalle sigarette continuando<br />
a fumare imperterrito, ma ora <strong>di</strong>viene malato alla<br />
gola e ha febbre per alcune settimane. " La malattia 'e una<br />
convinzione ed io nacqui con quella convinzione," confessa<br />
<strong>Zeno</strong>. La prescrizione dell'assoluta astensione dal fumo aggrava<br />
la febbre e produce " un vuoto grande " <strong>nella</strong> sua vita.<br />
Guarisce fumando innumerevoli sigarette all'insaputa del dottore<br />
e del padre che credono la guarigione sia dovuta all'astinenza.<br />
t facile intendere che sara impresa <strong>di</strong>sperata abbandonare<br />
il vizio del fumo; ma <strong>Zeno</strong> inizia proprio allora a formulare<br />
in vario modo " propositi " <strong>di</strong> rinunciarvi. Gia durante<br />
la malattia ognuna delle sigarette fumate doveva essere, secondo<br />
il proposito ch'egli rinnova <strong>di</strong> volta in volta prima <strong>di</strong><br />
accingersi a fumare, l'ultima.<br />
"<br />
Le [sue] giornate finirono<br />
coll'essere piene <strong>di</strong> sigarette e <strong>di</strong> propositi <strong>di</strong> non fumare piu."<br />
I propositi<br />
retta.<br />
saranno perennemente alternati a un'ultima siga-<br />
" Oggi, 2 febbraio 1886, passo dagli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> legge a quelli<br />
<strong>di</strong> chimica. Ultima sigaretta! " nota <strong>Zeno</strong>. II ritorno alla facolta<br />
<strong>di</strong> legge e celebrato da un'altra ultima sigaretta debitamente<br />
registrata su <strong>di</strong> un libro. Le annotazioni <strong>di</strong> quelle<br />
che dovrebbero essere state ultime sigarette si fanno sempre<br />
piu numerose,<br />
sua abitazione<br />
su libri, quaderni e pareti, da trasformare la<br />
nel " sigarette<br />
cimitero dei... buoni propositi." Date piu<br />
o meno importanti gli offrono l'occasione <strong>di</strong> rinnovare il pro-<br />
" alia volta. Alla sua eta non era stato facile acquistare<br />
e mantenere il vizio del fumo. In casa rubava spiccioli<br />
dalle tasche degli indumenti <strong>di</strong> suo padre, racimolava mozziconi<br />
abbandonati a rischio continuo <strong>di</strong> essere sorpreso dai familiari<br />
e aveva dovuto superare " brivi<strong>di</strong> <strong>di</strong> ribrezzo " e forti<br />
"<br />
<strong>di</strong>sgusti fisici" <strong>di</strong> ogni genere per abituarsi alla nicotina:<br />
sudori fred<strong>di</strong>, contorcimenti <strong>di</strong> stomaco e vertigini. A vent'anni<br />
<strong>Zeno</strong> ha l'improvvisa idea che il fumo possa fargli male; capisce<br />
allora <strong>di</strong> o<strong>di</strong>are il tabacco. Nella sua tenera eta aveva<br />
retto lungamente ai malesseri cagionati dalle sigarette continuando<br />
a fumare imperterrito, ma ora <strong>di</strong>viene malato alla<br />
gola e ha febbre per alcune settimane. " La malattia 'e una<br />
convinzione ed io nacqui con quella convinzione," confessa<br />
<strong>Zeno</strong>. La prescrizione dell'assoluta astensione dal fumo aggrava<br />
la febbre e produce " un vuoto grande " <strong>nella</strong> sua vita.<br />
Guarisce fumando innumerevoli sigarette all'insaputa del dottore<br />
e del padre che credono la guarigione sia dovuta all'astinenza.<br />
t facile intendere che sara impresa <strong>di</strong>sperata abbandonare<br />
il vizio del fumo; ma <strong>Zeno</strong> inizia proprio allora a formulare<br />
in vario modo " propositi " <strong>di</strong> rinunciarvi. Gia durante<br />
la malattia ognuna delle sigarette fumate doveva essere, secondo<br />
il proposito ch'egli rinnova <strong>di</strong> volta in volta prima <strong>di</strong><br />
accingersi a fumare, l'ultima.<br />
"<br />
Le [sue] giornate finirono<br />
coll'essere piene <strong>di</strong> sigarette e <strong>di</strong> propositi <strong>di</strong> non fumare piu."<br />
I propositi<br />
retta.<br />
saranno perennemente alternati a un'ultima siga-<br />
" Oggi, 2 febbraio 1886, passo dagli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> legge a quelli<br />
<strong>di</strong> chimica. Ultima sigaretta! " nota <strong>Zeno</strong>. II ritorno alla facolta<br />
<strong>di</strong> legge e celebrato da un'altra ultima sigaretta debitamente<br />
registrata su <strong>di</strong> un libro. Le annotazioni <strong>di</strong> quelle<br />
che dovrebbero essere state ultime sigarette si fanno sempre<br />
piu numerose,<br />
sua abitazione<br />
su libri, quaderni e pareti, da trasformare la<br />
nel " sigarette<br />
cimitero dei... buoni propositi." Date piu<br />
o meno importanti gli offrono l'occasione <strong>di</strong> rinnovare il pro-<br />
" alia volta. Alla sua eta non era stato facile acquistare<br />
e mantenere il vizio del fumo. In casa rubava spiccioli<br />
dalle tasche degli indumenti <strong>di</strong> suo padre, racimolava mozziconi<br />
abbandonati a rischio continuo <strong>di</strong> essere sorpreso dai familiari<br />
e aveva dovuto superare " brivi<strong>di</strong> <strong>di</strong> ribrezzo " e forti<br />
"<br />
<strong>di</strong>sgusti fisici" <strong>di</strong> ogni genere per abituarsi alla nicotina:<br />
sudori fred<strong>di</strong>, contorcimenti <strong>di</strong> stomaco e vertigini. A vent'anni<br />
<strong>Zeno</strong> ha l'improvvisa idea che il fumo possa fargli male; capisce<br />
allora <strong>di</strong> o<strong>di</strong>are il tabacco. Nella sua tenera eta aveva<br />
retto lungamente ai malesseri cagionati dalle sigarette continuando<br />
a fumare imperterrito, ma ora <strong>di</strong>viene malato alla<br />
gola e ha febbre per alcune settimane. " La malattia 'e una<br />
convinzione ed io nacqui con quella convinzione," confessa<br />
<strong>Zeno</strong>. La prescrizione dell'assoluta astensione dal fumo aggrava<br />
la febbre e produce " un vuoto grande " <strong>nella</strong> sua vita.<br />
Guarisce fumando innumerevoli sigarette all'insaputa del dottore<br />
e del padre che credono la guarigione sia dovuta all'astinenza.<br />
t facile intendere che sara impresa <strong>di</strong>sperata abbandonare<br />
il vizio del fumo; ma <strong>Zeno</strong> inizia proprio allora a formulare<br />
in vario modo " propositi " <strong>di</strong> rinunciarvi. Gia durante<br />
la malattia ognuna delle sigarette fumate doveva essere, secondo<br />
il proposito ch'egli rinnova <strong>di</strong> volta in volta prima <strong>di</strong><br />
accingersi a fumare, l'ultima.<br />
"<br />
Le [sue] giornate finirono<br />
coll'essere piene <strong>di</strong> sigarette e <strong>di</strong> propositi <strong>di</strong> non fumare piu."<br />
I propositi<br />
retta.<br />
saranno perennemente alternati a un'ultima siga-<br />
" Oggi, 2 febbraio 1886, passo dagli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> legge a quelli<br />
<strong>di</strong> chimica. Ultima sigaretta! " nota <strong>Zeno</strong>. II ritorno alla facolta<br />
<strong>di</strong> legge e celebrato da un'altra ultima sigaretta debitamente<br />
registrata su <strong>di</strong> un libro. Le annotazioni <strong>di</strong> quelle<br />
che dovrebbero essere state ultime sigarette si fanno sempre<br />
piu numerose,<br />
sua abitazione<br />
su libri, quaderni e pareti, da trasformare la<br />
nel " sigarette<br />
cimitero dei... buoni propositi." Date piu<br />
o meno importanti gli offrono l'occasione <strong>di</strong> rinnovare il pro-<br />
" alia volta. Alla sua eta non era stato facile acquistare<br />
e mantenere il vizio del fumo. In casa rubava spiccioli<br />
dalle tasche degli indumenti <strong>di</strong> suo padre, racimolava mozziconi<br />
abbandonati a rischio continuo <strong>di</strong> essere sorpreso dai familiari<br />
e aveva dovuto superare " brivi<strong>di</strong> <strong>di</strong> ribrezzo " e forti<br />
"<br />
<strong>di</strong>sgusti fisici" <strong>di</strong> ogni genere per abituarsi alla nicotina:<br />
sudori fred<strong>di</strong>, contorcimenti <strong>di</strong> stomaco e vertigini. A vent'anni<br />
<strong>Zeno</strong> ha l'improvvisa idea che il fumo possa fargli male; capisce<br />
allora <strong>di</strong> o<strong>di</strong>are il tabacco. Nella sua tenera eta aveva<br />
retto lungamente ai malesseri cagionati dalle sigarette continuando<br />
a fumare imperterrito, ma ora <strong>di</strong>viene malato alla<br />
gola e ha febbre per alcune settimane. " La malattia 'e una<br />
convinzione ed io nacqui con quella convinzione," confessa<br />
<strong>Zeno</strong>. La prescrizione dell'assoluta astensione dal fumo aggrava<br />
la febbre e produce " un vuoto grande " <strong>nella</strong> sua vita.<br />
Guarisce fumando innumerevoli sigarette all'insaputa del dottore<br />
e del padre che credono la guarigione sia dovuta all'astinenza.<br />
t facile intendere che sara impresa <strong>di</strong>sperata abbandonare<br />
il vizio del fumo; ma <strong>Zeno</strong> inizia proprio allora a formulare<br />
in vario modo " propositi " <strong>di</strong> rinunciarvi. Gia durante<br />
la malattia ognuna delle sigarette fumate doveva essere, secondo<br />
il proposito ch'egli rinnova <strong>di</strong> volta in volta prima <strong>di</strong><br />
accingersi a fumare, l'ultima.<br />
"<br />
Le [sue] giornate finirono<br />
coll'essere piene <strong>di</strong> sigarette e <strong>di</strong> propositi <strong>di</strong> non fumare piu."<br />
I propositi<br />
retta.<br />
saranno perennemente alternati a un'ultima siga-<br />
" Oggi, 2 febbraio 1886, passo dagli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> legge a quelli<br />
<strong>di</strong> chimica. Ultima sigaretta! " nota <strong>Zeno</strong>. II ritorno alla facolta<br />
<strong>di</strong> legge e celebrato da un'altra ultima sigaretta debitamente<br />
registrata su <strong>di</strong> un libro. Le annotazioni <strong>di</strong> quelle<br />
che dovrebbero essere state ultime sigarette si fanno sempre<br />
piu numerose,<br />
sua abitazione<br />
su libri, quaderni e pareti, da trasformare la<br />
nel " sigarette<br />
cimitero dei... buoni propositi." Date piu<br />
o meno importanti gli offrono l'occasione <strong>di</strong> rinnovare il pro-<br />
" alia volta. Alla sua eta non era stato facile acquistare<br />
e mantenere il vizio del fumo. In casa rubava spiccioli<br />
dalle tasche degli indumenti <strong>di</strong> suo padre, racimolava mozziconi<br />
abbandonati a rischio continuo <strong>di</strong> essere sorpreso dai familiari<br />
e aveva dovuto superare " brivi<strong>di</strong> <strong>di</strong> ribrezzo " e forti<br />
"<br />
<strong>di</strong>sgusti fisici" <strong>di</strong> ogni genere per abituarsi alla nicotina:<br />
sudori fred<strong>di</strong>, contorcimenti <strong>di</strong> stomaco e vertigini. A vent'anni<br />
<strong>Zeno</strong> ha l'improvvisa idea che il fumo possa fargli male; capisce<br />
allora <strong>di</strong> o<strong>di</strong>are il tabacco. Nella sua tenera eta aveva<br />
retto lungamente ai malesseri cagionati dalle sigarette continuando<br />
a fumare imperterrito, ma ora <strong>di</strong>viene malato alla<br />
gola e ha febbre per alcune settimane. " La malattia 'e una<br />
convinzione ed io nacqui con quella convinzione," confessa<br />
<strong>Zeno</strong>. La prescrizione dell'assoluta astensione dal fumo aggrava<br />
la febbre e produce " un vuoto grande " <strong>nella</strong> sua vita.<br />
Guarisce fumando innumerevoli sigarette all'insaputa del dottore<br />
e del padre che credono la guarigione sia dovuta all'astinenza.<br />
t facile intendere che sara impresa <strong>di</strong>sperata abbandonare<br />
il vizio del fumo; ma <strong>Zeno</strong> inizia proprio allora a formulare<br />
in vario modo " propositi " <strong>di</strong> rinunciarvi. Gia durante<br />
la malattia ognuna delle sigarette fumate doveva essere, secondo<br />
il proposito ch'egli rinnova <strong>di</strong> volta in volta prima <strong>di</strong><br />
accingersi a fumare, l'ultima.<br />
"<br />
Le [sue] giornate finirono<br />
coll'essere piene <strong>di</strong> sigarette e <strong>di</strong> propositi <strong>di</strong> non fumare piu."<br />
I propositi<br />
retta.<br />
saranno perennemente alternati a un'ultima siga-<br />
" Oggi, 2 febbraio 1886, passo dagli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> legge a quelli<br />
<strong>di</strong> chimica. Ultima sigaretta! " nota <strong>Zeno</strong>. II ritorno alla facolta<br />
<strong>di</strong> legge e celebrato da un'altra ultima sigaretta debitamente<br />
registrata su <strong>di</strong> un libro. Le annotazioni <strong>di</strong> quelle<br />
che dovrebbero essere state ultime sigarette si fanno sempre<br />
piu numerose,<br />
sua abitazione<br />
su libri, quaderni e pareti, da trasformare la<br />
nel " cimitero dei... buoni propositi." Date piu<br />
o meno importanti gli offrono l'occasione <strong>di</strong> rinnovare il pro-<br />
posito:<br />
Molti avvenimenti... dalla morte <strong>di</strong> Pio IX alla nascita <strong>di</strong> mio figlio<br />
mi parvero degni <strong>di</strong> essere festeggiati dal solito ferreo proposito. Tutti
IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO<br />
in famiglia si stupiscono della mia memoria per gli anniversari lieti<br />
e tristi nostri e mi credono tanto buono! (p. 33).<br />
La beffa piu significativa che il protagonista fa al suo ideale<br />
ha luogo dopo la volontaria reclusione in una casa <strong>di</strong> cura<br />
per privarsi della possibilita <strong>di</strong> fumare. Lasciato solo, e preso<br />
da " una folle, amara gelosia per il per privarsi della possibilita <strong>di</strong> fumare. Lasciato solo, e preso<br />
da " una folle, amara gelosia per giovane dottore " curante.<br />
<strong>Zeno</strong> si convince ch'egli sedurra sua moglie. Nel giro <strong>di</strong> poche<br />
ore il pensiero del tra<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>venta cosi insistente che<br />
<strong>Zeno</strong> lo trasferisce <strong>nella</strong> conversazione con l'infermiera che lo<br />
assiste inducendola a confessare d'avere tra<strong>di</strong>to suo marito e<br />
rinforzando la convinzione <strong>di</strong> essere lui stesso vittima <strong>di</strong> un<br />
tra<strong>di</strong>mento. A notte tarda fugge dalla clinica per ritornare a<br />
casa a sorprendere i colpevoli; quando sua moglie apre la<br />
finestra e lo riconosce <strong>Zeno</strong> riferisce can<strong>di</strong>damente ch'essa<br />
" fece echeggiare <strong>nella</strong> strada deserta il suo riso tanto sincero<br />
che sarebbe bastato a cancellare ogni dubbio." Ma egli entra<br />
in casa e compie " qualche atto d'inquisitore... per vedere se<br />
vi era nascosto il piccolo, elegante corpo del dottor Muli."<br />
La futilita dei propositi assume altrove una <strong>di</strong>mensione<br />
il per privarsi della possibilita <strong>di</strong> fumare. Lasciato solo, e preso<br />
da " una folle, amara gelosia per giovane dottore " curante.<br />
<strong>Zeno</strong> si convince ch'egli sedurra sua moglie. Nel giro <strong>di</strong> poche<br />
ore il pensiero del tra<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>venta cosi insistente che<br />
<strong>Zeno</strong> lo trasferisce <strong>nella</strong> conversazione con l'infermiera che lo<br />
assiste inducendola a confessare d'avere tra<strong>di</strong>to suo marito e<br />
rinforzando la convinzione <strong>di</strong> essere lui stesso vittima <strong>di</strong> un<br />
tra<strong>di</strong>mento. A notte tarda fugge dalla clinica per ritornare a<br />
casa a sorprendere i colpevoli; quando sua moglie apre la<br />
finestra e lo riconosce <strong>Zeno</strong> riferisce can<strong>di</strong>damente ch'essa<br />
" fece echeggiare <strong>nella</strong> strada deserta il suo riso tanto sincero<br />
che sarebbe bastato a cancellare ogni dubbio." Ma egli entra<br />
in casa e compie " qualche atto d'inquisitore... per vedere se<br />
vi era nascosto il piccolo, elegante corpo del dottor Muli."<br />
La futilita dei propositi assume altrove una <strong>di</strong>mensione<br />
il per privarsi della possibilita <strong>di</strong> fumare. Lasciato solo, e preso<br />
da " una folle, amara gelosia per giovane dottore " curante.<br />
<strong>Zeno</strong> si convince ch'egli sedurra sua moglie. Nel giro <strong>di</strong> poche<br />
ore il pensiero del tra<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>venta cosi insistente che<br />
<strong>Zeno</strong> lo trasferisce <strong>nella</strong> conversazione con l'infermiera che lo<br />
assiste inducendola a confessare d'avere tra<strong>di</strong>to suo marito e<br />
rinforzando la convinzione <strong>di</strong> essere lui stesso vittima <strong>di</strong> un<br />
tra<strong>di</strong>mento. A notte tarda fugge dalla clinica per ritornare a<br />
casa a sorprendere i colpevoli; quando sua moglie apre la<br />
finestra e lo riconosce <strong>Zeno</strong> riferisce can<strong>di</strong>damente ch'essa<br />
" fece echeggiare <strong>nella</strong> strada deserta il suo riso tanto sincero<br />
che sarebbe bastato a cancellare ogni dubbio." Ma egli entra<br />
in casa e compie " qualche atto d'inquisitore... per vedere se<br />
vi era nascosto il piccolo, elegante corpo del dottor Muli."<br />
La futilita dei propositi assume altrove una <strong>di</strong>mensione<br />
il per privarsi della possibilita <strong>di</strong> fumare. Lasciato solo, e preso<br />
da " una folle, amara gelosia per giovane dottore " curante.<br />
<strong>Zeno</strong> si convince ch'egli sedurra sua moglie. Nel giro <strong>di</strong> poche<br />
ore il pensiero del tra<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>venta cosi insistente che<br />
<strong>Zeno</strong> lo trasferisce <strong>nella</strong> conversazione con l'infermiera che lo<br />
assiste inducendola a confessare d'avere tra<strong>di</strong>to suo marito e<br />
rinforzando la convinzione <strong>di</strong> essere lui stesso vittima <strong>di</strong> un<br />
tra<strong>di</strong>mento. A notte tarda fugge dalla clinica per ritornare a<br />
casa a sorprendere i colpevoli; quando sua moglie apre la<br />
finestra e lo riconosce <strong>Zeno</strong> riferisce can<strong>di</strong>damente ch'essa<br />
" fece echeggiare <strong>nella</strong> strada deserta il suo riso tanto sincero<br />
che sarebbe bastato a cancellare ogni dubbio." Ma egli entra<br />
in casa e compie " qualche atto d'inquisitore... per vedere se<br />
vi era nascosto il piccolo, elegante corpo del dottor Muli."<br />
La futilita dei propositi assume altrove una <strong>di</strong>mensione<br />
il per privarsi della possibilita <strong>di</strong> fumare. Lasciato solo, e preso<br />
da " una folle, amara gelosia per giovane dottore " curante.<br />
<strong>Zeno</strong> si convince ch'egli sedurra sua moglie. Nel giro <strong>di</strong> poche<br />
ore il pensiero del tra<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>venta cosi insistente che<br />
<strong>Zeno</strong> lo trasferisce <strong>nella</strong> conversazione con l'infermiera che lo<br />
assiste inducendola a confessare d'avere tra<strong>di</strong>to suo marito e<br />
rinforzando la convinzione <strong>di</strong> essere lui stesso vittima <strong>di</strong> un<br />
tra<strong>di</strong>mento. A notte tarda fugge dalla clinica per ritornare a<br />
casa a sorprendere i colpevoli; quando sua moglie apre la<br />
finestra e lo riconosce <strong>Zeno</strong> riferisce can<strong>di</strong>damente ch'essa<br />
" fece echeggiare <strong>nella</strong> strada deserta il suo riso tanto sincero<br />
che sarebbe bastato a cancellare ogni dubbio." Ma egli entra<br />
in casa e compie " qualche atto d'inquisitore... per vedere se<br />
vi era nascosto il piccolo, elegante corpo del dottor Muli."<br />
La futilita dei propositi assume altrove una <strong>di</strong>mensione<br />
il giovane dottore " curante.<br />
<strong>Zeno</strong> si convince ch'egli sedurra sua moglie. Nel giro <strong>di</strong> poche<br />
ore il pensiero del tra<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>venta cosi insistente che<br />
<strong>Zeno</strong> lo trasferisce <strong>nella</strong> conversazione con l'infermiera che lo<br />
assiste inducendola a confessare d'avere tra<strong>di</strong>to suo marito e<br />
rinforzando la convinzione <strong>di</strong> essere lui stesso vittima <strong>di</strong> un<br />
tra<strong>di</strong>mento. A notte tarda fugge dalla clinica per ritornare a<br />
casa a sorprendere i colpevoli; quando sua moglie apre la<br />
finestra e lo riconosce <strong>Zeno</strong> riferisce can<strong>di</strong>damente ch'essa<br />
" fece echeggiare <strong>nella</strong> strada deserta il suo riso tanto sincero<br />
che sarebbe bastato a cancellare ogni dubbio." Ma egli entra<br />
in casa e compie " qualche atto d'inquisitore... per vedere se<br />
vi era nascosto il piccolo, elegante corpo del dottor Muli."<br />
La futilita dei propositi assume altrove una <strong>di</strong>mensione<br />
piu precisa e significativa. Fumando, <strong>Zeno</strong> pensa <strong>di</strong> giustifi-<br />
care la sua incapacita a <strong>di</strong>ventare 1'" uomo ideale e forte"<br />
che s'illude <strong>di</strong> essere:<br />
411<br />
Chissa se cessando <strong>di</strong> fumare io sarei <strong>di</strong>venuto l'uomo ideale e forte<br />
che m'aspettavo? Forse fu tale dubbio che mi lego al mio vizio (p. 31).<br />
Quello <strong>di</strong> credersi " grande <strong>di</strong> una grandezza latente " e un<br />
" modo comodo <strong>di</strong> vivere," ammette <strong>Zeno</strong>. Se il fumo puo so-<br />
Quello <strong>di</strong> credersi " grande <strong>di</strong> una grandezza latente " e un<br />
" modo comodo <strong>di</strong> vivere," ammette <strong>Zeno</strong>. Se il fumo puo so-<br />
Quello <strong>di</strong> credersi " grande <strong>di</strong> una grandezza latente " e un<br />
" modo comodo <strong>di</strong> vivere," ammette <strong>Zeno</strong>. Se il fumo puo so-<br />
Quello <strong>di</strong> credersi " grande <strong>di</strong> una grandezza latente " e un<br />
" modo comodo <strong>di</strong> vivere," ammette <strong>Zeno</strong>. Se il fumo puo so-<br />
Quello <strong>di</strong> credersi " grande <strong>di</strong> una grandezza latente " e un<br />
" modo comodo <strong>di</strong> vivere," ammette <strong>Zeno</strong>. Se il fumo puo so-<br />
Quello <strong>di</strong> credersi " grande <strong>di</strong> una grandezza latente " e un<br />
" modo comodo <strong>di</strong> vivere," ammette <strong>Zeno</strong>. Se il fumo puo so-<br />
stenere questa piacevole e conveniente illusione il proposito<br />
<strong>di</strong> rinunciarvi e vano. La sua grandezza immaginaria e sostenuta<br />
dalla convinzione <strong>di</strong> essere " stenere questa piacevole e conveniente illusione il proposito<br />
<strong>di</strong> rinunciarvi e vano. La sua grandezza immaginaria e sostenuta<br />
dalla convinzione <strong>di</strong> essere piu forte " <strong>di</strong> suo padre.<br />
" stenere questa piacevole e conveniente illusione il proposito<br />
<strong>di</strong> rinunciarvi e vano. La sua grandezza immaginaria e sostenuta<br />
dalla convinzione <strong>di</strong> essere piu forte " <strong>di</strong> suo padre.<br />
" stenere questa piacevole e conveniente illusione il proposito<br />
<strong>di</strong> rinunciarvi e vano. La sua grandezza immaginaria e sostenuta<br />
dalla convinzione <strong>di</strong> essere piu forte " <strong>di</strong> suo padre.<br />
" stenere questa piacevole e conveniente illusione il proposito<br />
<strong>di</strong> rinunciarvi e vano. La sua grandezza immaginaria e sostenuta<br />
dalla convinzione <strong>di</strong> essere piu forte " <strong>di</strong> suo padre.<br />
" stenere questa piacevole e conveniente illusione il proposito<br />
<strong>di</strong> rinunciarvi e vano. La sua grandezza immaginaria e sostenuta<br />
dalla convinzione <strong>di</strong> essere piu forte " <strong>di</strong> suo padre.<br />
" piu forte " <strong>di</strong> suo padre.<br />
Fino ad allora io ero passato <strong>di</strong> sigaretta in sigaretta e da una facolta<br />
universitaria all'altra, con una fiducia in<strong>di</strong>struttibile nelle mie capa-<br />
cita. Ma io credo che quella fiducia che rendeva tanto dolce la vita,<br />
sarebbe magari continuata fino ad oggi, se mio padre non fosse morto.<br />
Lui morto non c'era piui una <strong>di</strong>mane ove collocare il proposito (p. 52).<br />
Questa peculiare fiducia nelle sue " capacita " gli permette <strong>di</strong><br />
Questa peculiare fiducia nelle sue<br />
illudersi che i suoi vani propositi e la sua vita da essi soste-<br />
" capacita " gli permette <strong>di</strong><br />
Questa peculiare fiducia nelle sue<br />
illudersi che i suoi vani propositi e la sua vita da essi soste-<br />
" capacita " gli permette <strong>di</strong><br />
Questa peculiare fiducia nelle sue<br />
illudersi che i suoi vani propositi e la sua vita da essi soste-<br />
" capacita " gli permette <strong>di</strong><br />
Questa peculiare fiducia nelle sue<br />
illudersi che i suoi vani propositi e la sua vita da essi soste-<br />
" capacita " gli permette <strong>di</strong><br />
Questa peculiare fiducia nelle sue<br />
illudersi che i suoi vani propositi e la sua vita da essi soste-<br />
" capacita " gli permette <strong>di</strong><br />
illudersi che i suoi vani propositi e la sua vita da essi soste-
412<br />
ALFREDO BONADEO<br />
nuta abbiano un significato coerente. Lo schiaffo che suo padre<br />
gl'impartisce in punto <strong>di</strong> morte e " l'evidenza della...<br />
colpa " d'averlo trascurato rivelatagli dal dottor Coprosich, <strong>di</strong>struggono<br />
in <strong>Zeno</strong> l'illusione della sua superiorita su <strong>di</strong> lui,<br />
quella della " nuta abbiano un significato coerente. Lo schiaffo che suo padre<br />
gl'impartisce in punto <strong>di</strong> morte e " l'evidenza della...<br />
colpa " d'averlo trascurato rivelatagli dal dottor Coprosich, <strong>di</strong>struggono<br />
in <strong>Zeno</strong> l'illusione della sua superiorita su <strong>di</strong> lui,<br />
quella della grandezza latente " e con essa la giustificazione<br />
ai propositi inattuabili.<br />
Dopo avere fumato lunghi anni <strong>Zeno</strong> confessa;<br />
" nuta abbiano un significato coerente. Lo schiaffo che suo padre<br />
gl'impartisce in punto <strong>di</strong> morte e " l'evidenza della...<br />
colpa " d'averlo trascurato rivelatagli dal dottor Coprosich, <strong>di</strong>struggono<br />
in <strong>Zeno</strong> l'illusione della sua superiorita su <strong>di</strong> lui,<br />
quella della grandezza latente " e con essa la giustificazione<br />
ai propositi inattuabili.<br />
Dopo avere fumato lunghi anni <strong>Zeno</strong> confessa;<br />
" nuta abbiano un significato coerente. Lo schiaffo che suo padre<br />
gl'impartisce in punto <strong>di</strong> morte e " l'evidenza della...<br />
colpa " d'averlo trascurato rivelatagli dal dottor Coprosich, <strong>di</strong>struggono<br />
in <strong>Zeno</strong> l'illusione della sua superiorita su <strong>di</strong> lui,<br />
quella della grandezza latente " e con essa la giustificazione<br />
ai propositi inattuabili.<br />
Dopo avere fumato lunghi anni <strong>Zeno</strong> confessa;<br />
" nuta abbiano un significato coerente. Lo schiaffo che suo padre<br />
gl'impartisce in punto <strong>di</strong> morte e " l'evidenza della...<br />
colpa " d'averlo trascurato rivelatagli dal dottor Coprosich, <strong>di</strong>struggono<br />
in <strong>Zeno</strong> l'illusione della sua superiorita su <strong>di</strong> lui,<br />
quella della grandezza latente " e con essa la giustificazione<br />
ai propositi inattuabili.<br />
Dopo avere fumato lunghi anni <strong>Zeno</strong> confessa;<br />
" nuta abbiano un significato coerente. Lo schiaffo che suo padre<br />
gl'impartisce in punto <strong>di</strong> morte e " l'evidenza della...<br />
colpa " d'averlo trascurato rivelatagli dal dottor Coprosich, <strong>di</strong>struggono<br />
in <strong>Zeno</strong> l'illusione della sua superiorita su <strong>di</strong> lui,<br />
quella della grandezza latente " e con essa la giustificazione<br />
ai propositi inattuabili.<br />
Dopo avere fumato lunghi anni <strong>Zeno</strong> confessa;<br />
" grandezza latente " e con essa la giustificazione<br />
ai propositi inattuabili.<br />
Dopo avere fumato lunghi anni <strong>Zeno</strong> confessa;<br />
Adesso che sono vecchio... passo... da sigaretta a proposito, e da pro-<br />
posito a sigaretta. Che cosa significano oggi questi propositi? Come<br />
quell'igienista vecchio, descritto dal Goldoni, vorrei morire sano dopo<br />
<strong>di</strong> essere vissuto malato tutta la vita (p. 31).<br />
? <strong>di</strong>fficile ammettere <strong>di</strong> non essere riuscito allo scopo per<br />
tutta una vita e lo e ancora <strong>di</strong> piu ammettere <strong>di</strong> avere errato<br />
<strong>nella</strong> scelta dello scopo. Ma non v'e nulla <strong>di</strong> drammatico nel<br />
riconoscimento da parte <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> della futilita dei suoi pro-<br />
positi; soltanto la saggia e ironica coscienza d'avere nutrito<br />
un'illusione:<br />
Meno violento e il proposito e la mia debolezza trova nel mio vec-<br />
chio animo maggior indulgenza. Da vecchi si sorride della vita e <strong>di</strong><br />
ogni suo contenuto. Posso anzi <strong>di</strong>re, che da qualche tempo io fumo<br />
molte sigarette che non sono le ultime.3<br />
Verso la fine del romanzo, quando la vita e le sue illusioni<br />
presentano al protagonista una prospettiva piui chiara e com-<br />
pleta, egli esclama:<br />
Io sono guarito!... Io sono sano, assolutamente... io sapevo che la mia<br />
salute non poteva essere altro che la mia convinzione e ch'era una<br />
sciocchezza degna <strong>di</strong> un sognatore ipnagogico <strong>di</strong> volerla curare anziche<br />
persuadere (p. 477).<br />
Nel romanzo <strong>di</strong> Svevo i gran<strong>di</strong> impegni sociali, politici<br />
e sentimentali, i gran<strong>di</strong> eventi e i colpi del destino rappre-<br />
sentati dagli scrittori della generazione precedente sono assenti.<br />
I1 vizio del fumo, una delusione amorosa e l'infedeltat coniu-<br />
gale sono avvenimenti <strong>di</strong> qualche significato <strong>nella</strong> vita del buon<br />
borghese <strong>Zeno</strong> ma <strong>di</strong> scarso valore entro la complessiti delle<br />
idee, sentimenti ed eventi <strong>di</strong> fine Ottocento e primo Nove-
IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO<br />
413<br />
cento. Ma nel romanzo europeo contemporaneo subentra "a<br />
confidence that in any random fragment plucked from the<br />
course of a life at any time the totality of its fate is contained<br />
and can be portrayed. There is greater confidence in syntheses<br />
gained through full exploitation of an everyday occurence." 4<br />
Mentre il romanziere dell'Ottocento rappresenta la vita dei<br />
suoi protagonisti con sicurezza e certezza obiettiva, quello del<br />
Novecento, specialmente lo scrittore del romanzo " of the the the the the the self,"<br />
dal punto <strong>di</strong> vista in<strong>di</strong>cato giunge a rappresentare dubbi, sor-<br />
prese, esitazioni ed errori, lincertezza e la confusione del-<br />
l'in<strong>di</strong>viduo <strong>nella</strong> civilta contemporanea,5 "the bitterness of...<br />
<strong>di</strong>scontent with civilization." 6<br />
Senza dubbio Svevo intendeva conferire al romanzo una<br />
impronta psicologica incorporandovi idee tratte da letture sulla<br />
psicoanalisi. Conosceva bene le opere <strong>di</strong> Freud e fu lusingato<br />
dalla promessa <strong>di</strong> uno psicologo, psicologo, psicologo, psicologo, psicologo, psicologo, amico personale del grande<br />
viennese, <strong>di</strong> recensire il romanzo in una rivista me<strong>di</strong>ca au-<br />
striaca. Alcuni critici hanno interpretato la psicologia della<br />
<strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> nel senso che certe azioni del suo protago-<br />
nista rivelano intenzioni e desideri repressi.7 Ma in questo<br />
senso il significato storico-culturale dello scienziato e quello<br />
artistico <strong>di</strong> Svevo viene sminuito. Altri, giustamente, ha rile-<br />
vato l'effetto<br />
suo lavoro:<br />
che la psicoanalisi produsse produsse produsse produsse produsse produsse sullo scrittore e sul<br />
Freud... avra dato a Svevo un rinnovamento, un maggior calore, il<br />
calore e il sentimento della cosa nuova, una maggior sicurezza, e come<br />
un nuovo vocabolario pii vero.8<br />
Ma qual e il significato storico-culturale del romanzo in<br />
relazione alla rivoluzione freu<strong>di</strong>ana?<br />
Freud's total approach to man was part - Freud's total approach to man was part and perhaps the culmination<br />
- of the most important trend in Western thought since the seventeenth<br />
century: the attempt to grasp and be in touch with reality, and to<br />
rid man of the illusions which veil and <strong>di</strong>stort reality,9<br />
- Freud's total approach to man was part and perhaps the culmination<br />
- of the most important trend in Western thought since the seventeenth<br />
century: the attempt to grasp and be in touch with reality, and to<br />
rid man of the illusions which veil and <strong>di</strong>stort reality,9<br />
- Freud's total approach to man was part and perhaps the culmination<br />
- of the most important trend in Western thought since the seventeenth<br />
century: the attempt to grasp and be in touch with reality, and to<br />
rid man of the illusions which veil and <strong>di</strong>stort reality,9<br />
- Freud's total approach to man was part and perhaps the culmination<br />
- of the most important trend in Western thought since the seventeenth<br />
century: the attempt to grasp and be in touch with reality, and to<br />
rid man of the illusions which veil and <strong>di</strong>stort reality,9<br />
- Freud's total approach to man was part and perhaps the culmination<br />
- of the most important trend in Western thought since the seventeenth<br />
century: the attempt to grasp and be in touch with reality, and to<br />
rid man of the illusions which veil and <strong>di</strong>stort reality,9<br />
- and perhaps the culmination<br />
- of the most important trend in Western thought since the seventeenth<br />
century: the attempt to grasp and be in touch with reality, and to<br />
rid man of the illusions which veil and <strong>di</strong>stort reality,9<br />
- un tentativo la cui " - un tentativo la cui insistence on full consciousness and<br />
" - un tentativo la cui insistence on full consciousness and<br />
" - un tentativo la cui insistence on full consciousness and<br />
" - un tentativo la cui insistence on full consciousness and<br />
" - un tentativo la cui insistence on full consciousness and<br />
" insistence on full consciousness and<br />
opposition to rationalizing private and collective illusions " opposition to rationalizing private and collective illusions 10<br />
rivelava la malattia e il pericolo presenti <strong>nella</strong> cultura e <strong>nella</strong><br />
" opposition to rationalizing private and collective illusions 10<br />
rivelava la malattia e il pericolo presenti <strong>nella</strong> cultura e <strong>nella</strong><br />
" opposition to rationalizing private and collective illusions 10<br />
rivelava la malattia e il pericolo presenti <strong>nella</strong> cultura e <strong>nella</strong><br />
" opposition to rationalizing private and collective illusions 10<br />
rivelava la malattia e il pericolo presenti <strong>nella</strong> cultura e <strong>nella</strong><br />
" opposition to rationalizing private and collective illusions 10<br />
rivelava la malattia e il pericolo presenti <strong>nella</strong> cultura e <strong>nella</strong><br />
" 10<br />
rivelava la malattia e il pericolo presenti <strong>nella</strong> cultura e <strong>nella</strong>
414<br />
ALFREDO BONADEO<br />
societa del tempo. L'" esame <strong>di</strong> societa del tempo. L'" coscienza," la " confessione '<br />
e il ri<strong>di</strong>mensionamento del pensiero e della sensibilita dell'eroe<br />
sveviano entro i limiti del <strong>reale</strong> e del possibile assumono<br />
un valore significativo in un'epoca e in un paese dalla<br />
vita culturale e politica dominata da estreme e pericolose tendenze<br />
romantiche sostenute da un irrazionale culto <strong>di</strong> ideali<br />
astratti.<br />
Al movimento intellettuale e politico del Risorgimento fu<br />
dato dai suoi protagonisti borghesi un'importanza esagerata<br />
che nutri vane speranze e creo delusioni:ll<br />
esame <strong>di</strong> societa del tempo. L'" coscienza," la " confessione '<br />
e il ri<strong>di</strong>mensionamento del pensiero e della sensibilita dell'eroe<br />
sveviano entro i limiti del <strong>reale</strong> e del possibile assumono<br />
un valore significativo in un'epoca e in un paese dalla<br />
vita culturale e politica dominata da estreme e pericolose tendenze<br />
romantiche sostenute da un irrazionale culto <strong>di</strong> ideali<br />
astratti.<br />
Al movimento intellettuale e politico del Risorgimento fu<br />
dato dai suoi protagonisti borghesi un'importanza esagerata<br />
che nutri vane speranze e creo delusioni:ll<br />
esame <strong>di</strong> societa del tempo. L'" coscienza," la " confessione '<br />
e il ri<strong>di</strong>mensionamento del pensiero e della sensibilita dell'eroe<br />
sveviano entro i limiti del <strong>reale</strong> e del possibile assumono<br />
un valore significativo in un'epoca e in un paese dalla<br />
vita culturale e politica dominata da estreme e pericolose tendenze<br />
romantiche sostenute da un irrazionale culto <strong>di</strong> ideali<br />
astratti.<br />
Al movimento intellettuale e politico del Risorgimento fu<br />
dato dai suoi protagonisti borghesi un'importanza esagerata<br />
che nutri vane speranze e creo delusioni:ll<br />
esame <strong>di</strong> societa del tempo. L'" coscienza," la " confessione '<br />
e il ri<strong>di</strong>mensionamento del pensiero e della sensibilita dell'eroe<br />
sveviano entro i limiti del <strong>reale</strong> e del possibile assumono<br />
un valore significativo in un'epoca e in un paese dalla<br />
vita culturale e politica dominata da estreme e pericolose tendenze<br />
romantiche sostenute da un irrazionale culto <strong>di</strong> ideali<br />
astratti.<br />
Al movimento intellettuale e politico del Risorgimento fu<br />
dato dai suoi protagonisti borghesi un'importanza esagerata<br />
che nutri vane speranze e creo delusioni:ll<br />
esame <strong>di</strong> societa del tempo. L'" coscienza," la " confessione '<br />
e il ri<strong>di</strong>mensionamento del pensiero e della sensibilita dell'eroe<br />
sveviano entro i limiti del <strong>reale</strong> e del possibile assumono<br />
un valore significativo in un'epoca e in un paese dalla<br />
vita culturale e politica dominata da estreme e pericolose tendenze<br />
romantiche sostenute da un irrazionale culto <strong>di</strong> ideali<br />
astratti.<br />
Al movimento intellettuale e politico del Risorgimento fu<br />
dato dai suoi protagonisti borghesi un'importanza esagerata<br />
che nutri vane speranze e creo delusioni:ll<br />
esame <strong>di</strong> coscienza," la " confessione '<br />
e il ri<strong>di</strong>mensionamento del pensiero e della sensibilita dell'eroe<br />
sveviano entro i limiti del <strong>reale</strong> e del possibile assumono<br />
un valore significativo in un'epoca e in un paese dalla<br />
vita culturale e politica dominata da estreme e pericolose tendenze<br />
romantiche sostenute da un irrazionale culto <strong>di</strong> ideali<br />
astratti.<br />
Al movimento intellettuale e politico del Risorgimento fu<br />
dato dai suoi protagonisti borghesi un'importanza esagerata<br />
che nutri vane speranze e creo delusioni:ll<br />
An inveterate national pride gave to... the whole of Italian culture<br />
in the nineteenth century... an air of narrow provincialism... false<br />
patriotic shame, which deprives a nation of the courage to look within<br />
itself and recognize its defects and limitations.'2<br />
L'orgoglio nazionalista derivava in gran parte dalla tra<strong>di</strong>zione<br />
culturale e letteraria: l'Italia produsse l'Umanesimo<br />
e il Rinascimento, fenomeni intellettuali <strong>di</strong> portata europea e<br />
L'orgoglio nazionalista derivava in gran parte dalla tra<strong>di</strong>zione<br />
culturale e letteraria: l'Italia produsse l'Umanesimo<br />
e il Rinascimento, fenomeni intellettuali <strong>di</strong> portata europea e<br />
L'orgoglio nazionalista derivava in gran parte dalla tra<strong>di</strong>zione<br />
culturale e letteraria: l'Italia produsse l'Umanesimo<br />
e il Rinascimento, fenomeni intellettuali <strong>di</strong> portata europea e<br />
L'orgoglio nazionalista derivava in gran parte dalla tra<strong>di</strong>zione<br />
culturale e letteraria: l'Italia produsse l'Umanesimo<br />
e il Rinascimento, fenomeni intellettuali <strong>di</strong> portata europea e<br />
L'orgoglio nazionalista derivava in gran parte dalla tra<strong>di</strong>zione<br />
culturale e letteraria: l'Italia produsse l'Umanesimo<br />
e il Rinascimento, fenomeni intellettuali <strong>di</strong> portata europea e<br />
L'orgoglio nazionalista derivava in gran parte dalla tra<strong>di</strong>zione<br />
culturale e letteraria: l'Italia produsse l'Umanesimo<br />
e il Rinascimento, fenomeni intellettuali <strong>di</strong> portata europea e<br />
mon<strong>di</strong>ale; ma mutati i tempi e le con<strong>di</strong>zioni storiche e perduta<br />
l'originalita che li aveva creati il paese continuo a vivere<br />
<strong>di</strong> quell'ere<strong>di</strong>ta convertendo " her original supremacy in<br />
civilization and science into a supremacy in memories." 13 Gia<br />
Francesco De Sanctis aveva richiamato il paese e la sua " mon<strong>di</strong>ale; ma mutati i tempi e le con<strong>di</strong>zioni storiche e perduta<br />
l'originalita che li aveva creati il paese continuo a vivere<br />
<strong>di</strong> quell'ere<strong>di</strong>ta convertendo " her original supremacy in<br />
civilization and science into a supremacy in memories." 13 Gia<br />
Francesco De Sanctis aveva richiamato il paese e la sua razza<br />
fantastica, amica delle frasi e delle pompe, educata nell'arca<strong>di</strong>a<br />
e <strong>nella</strong> retorica " al senso della realta.14 Aveva ammonito<br />
il mondo della cultura sul pericolo <strong>di</strong> proporsi "un <strong>di</strong> la<br />
" mon<strong>di</strong>ale; ma mutati i tempi e le con<strong>di</strong>zioni storiche e perduta<br />
l'originalita che li aveva creati il paese continuo a vivere<br />
<strong>di</strong> quell'ere<strong>di</strong>ta convertendo " her original supremacy in<br />
civilization and science into a supremacy in memories." 13 Gia<br />
Francesco De Sanctis aveva richiamato il paese e la sua razza<br />
fantastica, amica delle frasi e delle pompe, educata nell'arca<strong>di</strong>a<br />
e <strong>nella</strong> retorica " al senso della realta.14 Aveva ammonito<br />
il mondo della cultura sul pericolo <strong>di</strong> proporsi "un <strong>di</strong> la<br />
" mon<strong>di</strong>ale; ma mutati i tempi e le con<strong>di</strong>zioni storiche e perduta<br />
l'originalita che li aveva creati il paese continuo a vivere<br />
<strong>di</strong> quell'ere<strong>di</strong>ta convertendo " her original supremacy in<br />
civilization and science into a supremacy in memories." 13 Gia<br />
Francesco De Sanctis aveva richiamato il paese e la sua razza<br />
fantastica, amica delle frasi e delle pompe, educata nell'arca<strong>di</strong>a<br />
e <strong>nella</strong> retorica " al senso della realta.14 Aveva ammonito<br />
il mondo della cultura sul pericolo <strong>di</strong> proporsi "un <strong>di</strong> la<br />
" mon<strong>di</strong>ale; ma mutati i tempi e le con<strong>di</strong>zioni storiche e perduta<br />
l'originalita che li aveva creati il paese continuo a vivere<br />
<strong>di</strong> quell'ere<strong>di</strong>ta convertendo " her original supremacy in<br />
civilization and science into a supremacy in memories." 13 Gia<br />
Francesco De Sanctis aveva richiamato il paese e la sua razza<br />
fantastica, amica delle frasi e delle pompe, educata nell'arca<strong>di</strong>a<br />
e <strong>nella</strong> retorica " al senso della realta.14 Aveva ammonito<br />
il mondo della cultura sul pericolo <strong>di</strong> proporsi "un <strong>di</strong> la<br />
" mon<strong>di</strong>ale; ma mutati i tempi e le con<strong>di</strong>zioni storiche e perduta<br />
l'originalita che li aveva creati il paese continuo a vivere<br />
<strong>di</strong> quell'ere<strong>di</strong>ta convertendo " her original supremacy in<br />
civilization and science into a supremacy in memories." 13 Gia<br />
Francesco De Sanctis aveva richiamato il paese e la sua razza<br />
fantastica, amica delle frasi e delle pompe, educata nell'arca<strong>di</strong>a<br />
e <strong>nella</strong> retorica " al senso della realta.14 Aveva ammonito<br />
il mondo della cultura sul pericolo <strong>di</strong> proporsi "un <strong>di</strong> la<br />
" razza<br />
fantastica, amica delle frasi e delle pompe, educata nell'arca<strong>di</strong>a<br />
e <strong>nella</strong> retorica " al senso della realta.14 Aveva ammonito<br />
il mondo della cultura sul pericolo <strong>di</strong> proporsi "un <strong>di</strong> la<br />
irraggiungibile, una certa idea, un non so che, una qualche<br />
cosa, un obiettivo in<strong>di</strong>stinto e confuso, decorato col nome <strong>di</strong><br />
ideale." Questo <strong>di</strong>ffuso malessere <strong>nella</strong> societa del suo tempo<br />
egli denominava " malattia dell'ideale ... la gran malattia da<br />
cui si dovrebbe guarire lItalia ... la quale consiste <strong>nella</strong> <strong>di</strong>-<br />
sproporzione tra quello che vogliamo e quello che possiamo,<br />
ed uccide l'anima lentamente, che si <strong>di</strong>ssimula l'impotenza."15<br />
Quando, pochi decenni dopo, la minaccia della malattia aveva<br />
assunto precise forme politiche politiche politiche politiche politiche politiche e sociali Svevo <strong>di</strong>chiarava:<br />
Noi siamo una vivente protesta contro la ri<strong>di</strong>cola concezione del su-<br />
peruomo come ci e stata gabellata (soprattutto a noi italiani).16
IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO<br />
Queste parole erano scritte quando la borghesia italiana aveva<br />
ormai consegnato se stessa e il paese a un tragico destino politico.<br />
Uno dei fattori pii importanti che I'avevano indotta ad<br />
abbandonarsi a questo destino era il mito " of world-ruling<br />
romanism " alimentato dal " ricordo e la nostalgia della grandezza<br />
dell'impero romano... sogno <strong>di</strong> "<br />
primati impossibili 17<br />
che la letteratura e politica contemporanea faceva balenare<br />
<strong>di</strong>nnanzi agli occhi <strong>di</strong> una nazione assetata <strong>di</strong> " ideali." 18 Questo<br />
mito, il "cancro romano imperiale," 19 "absurdly<br />
<strong>di</strong>sproportionate to both the modern world and modern<br />
Italy," 20 era lo sta<strong>di</strong>o avanzato della " Queste parole erano scritte quando la borghesia italiana aveva<br />
ormai consegnato se stessa e il paese a un tragico destino politico.<br />
Uno dei fattori pii importanti che I'avevano indotta ad<br />
abbandonarsi a questo destino era il mito<br />
malattia dell'ideale"<br />
ed avviava la nazione a sicura rovina.<br />
Vista pertanto nel quadro piu ampio della civilta contem-<br />
" of world-ruling<br />
romanism " alimentato dal " ricordo e la nostalgia della grandezza<br />
dell'impero romano... sogno <strong>di</strong> "<br />
primati impossibili 17<br />
che la letteratura e politica contemporanea faceva balenare<br />
<strong>di</strong>nnanzi agli occhi <strong>di</strong> una nazione assetata <strong>di</strong> " ideali." 18 Questo<br />
mito, il "cancro romano imperiale," 19 "absurdly<br />
<strong>di</strong>sproportionate to both the modern world and modern<br />
Italy," 20 era lo sta<strong>di</strong>o avanzato della " Queste parole erano scritte quando la borghesia italiana aveva<br />
ormai consegnato se stessa e il paese a un tragico destino politico.<br />
Uno dei fattori pii importanti che I'avevano indotta ad<br />
abbandonarsi a questo destino era il mito<br />
malattia dell'ideale"<br />
ed avviava la nazione a sicura rovina.<br />
Vista pertanto nel quadro piu ampio della civilta contem-<br />
" of world-ruling<br />
romanism " alimentato dal " ricordo e la nostalgia della grandezza<br />
dell'impero romano... sogno <strong>di</strong> "<br />
primati impossibili 17<br />
che la letteratura e politica contemporanea faceva balenare<br />
<strong>di</strong>nnanzi agli occhi <strong>di</strong> una nazione assetata <strong>di</strong> " ideali." 18 Questo<br />
mito, il "cancro romano imperiale," 19 "absurdly<br />
<strong>di</strong>sproportionate to both the modern world and modern<br />
Italy," 20 era lo sta<strong>di</strong>o avanzato della " Queste parole erano scritte quando la borghesia italiana aveva<br />
ormai consegnato se stessa e il paese a un tragico destino politico.<br />
Uno dei fattori pii importanti che I'avevano indotta ad<br />
abbandonarsi a questo destino era il mito<br />
malattia dell'ideale"<br />
ed avviava la nazione a sicura rovina.<br />
Vista pertanto nel quadro piu ampio della civilta contem-<br />
" of world-ruling<br />
romanism " alimentato dal " ricordo e la nostalgia della grandezza<br />
dell'impero romano... sogno <strong>di</strong> "<br />
primati impossibili 17<br />
che la letteratura e politica contemporanea faceva balenare<br />
<strong>di</strong>nnanzi agli occhi <strong>di</strong> una nazione assetata <strong>di</strong> " ideali." 18 Questo<br />
mito, il "cancro romano imperiale," 19 "absurdly<br />
<strong>di</strong>sproportionate to both the modern world and modern<br />
Italy," 20 era lo sta<strong>di</strong>o avanzato della " Queste parole erano scritte quando la borghesia italiana aveva<br />
ormai consegnato se stessa e il paese a un tragico destino politico.<br />
Uno dei fattori pii importanti che I'avevano indotta ad<br />
abbandonarsi a questo destino era il mito<br />
malattia dell'ideale"<br />
ed avviava la nazione a sicura rovina.<br />
Vista pertanto nel quadro piu ampio della civilta contem-<br />
" of world-ruling<br />
romanism " alimentato dal " ricordo e la nostalgia della grandezza<br />
dell'impero romano... sogno <strong>di</strong> "<br />
primati impossibili 17<br />
che la letteratura e politica contemporanea faceva balenare<br />
<strong>di</strong>nnanzi agli occhi <strong>di</strong> una nazione assetata <strong>di</strong> " ideali." 18 Questo<br />
mito, il "cancro romano imperiale," 19 "absurdly<br />
<strong>di</strong>sproportionate to both the modern world and modern<br />
Italy," 20 era lo sta<strong>di</strong>o avanzato della " Queste parole erano scritte quando la borghesia italiana aveva<br />
ormai consegnato se stessa e il paese a un tragico destino politico.<br />
Uno dei fattori pii importanti che I'avevano indotta ad<br />
abbandonarsi a questo destino era il mito<br />
malattia dell'ideale"<br />
ed avviava la nazione a sicura rovina.<br />
Vista pertanto nel quadro piu ampio della civilta contem-<br />
" of world-ruling<br />
romanism " alimentato dal " ricordo e la nostalgia della grandezza<br />
dell'impero romano... sogno <strong>di</strong> "<br />
primati impossibili 17<br />
che la letteratura e politica contemporanea faceva balenare<br />
<strong>di</strong>nnanzi agli occhi <strong>di</strong> una nazione assetata <strong>di</strong> " ideali." 18 Questo<br />
mito, il "cancro romano imperiale," 19 "absurdly<br />
<strong>di</strong>sproportionate to both the modern world and modern<br />
Italy," 20 era lo sta<strong>di</strong>o avanzato della " malattia dell'ideale"<br />
ed avviava la nazione a sicura rovina.<br />
Vista pertanto nel quadro piu ampio della civilta contem-<br />
poranea La coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> occupa un posto preciso e signifi-<br />
cativo. I1 romanzo non riflette semplicemente quel che e ge-<br />
neralmente in<strong>di</strong>cato come la " crisi della borghesia." Dalla rap-<br />
presentazione degli eventi e pensieri <strong>nella</strong> vita del borghese<br />
<strong>Zeno</strong> emerge un aspetto rilevante e preciso <strong>di</strong> quella crisi:<br />
la credenza e il perseguimento <strong>di</strong> ideali la cui sostanza non<br />
e n6 giustificata n6 sostenuta dalle con<strong>di</strong>zioni della realta.<br />
Ma il romanzo non riflette soltanto questo problema fonda-<br />
mentale della civilta borghese all'inizio del secolo, lo " split "<br />
tra ideale e <strong>reale</strong>, le inerenti assur<strong>di</strong>ta nel pensiero e nel-<br />
l'azione degli uomini e, in ultima analisi, il fallimento del-<br />
l'ideale stesso. L'ammissione e il riconoscimento dell'errore<br />
<strong>nella</strong> scelta dell'ideale arresta il protagonista protagonista protagonista protagonista protagonista protagonista sulla via <strong>di</strong> un<br />
dramma inutile e conferisce all'opera <strong>di</strong> Svevo quel respiro<br />
umano e quel valore culturale derivante dalla proposta che<br />
la sanita <strong>nella</strong> vita dell'uomo e della societa risiede nell'armo.<br />
nia dell'ideale con il <strong>reale</strong>.<br />
University of California, Santa Barbara<br />
ALFREDO BONADEO<br />
415<br />
1 Dell'eroe sveviano G. De Benedetti (" Svevo e il romanzo," in<br />
G. Petronio, Antologia della critica letteraria, Bari, 1964, III: 2,88) aveva<br />
gia notato "lo scompenso fra l'orientamento che l'in<strong>di</strong>viduo da alla propria<br />
vita, e la curva che poi la vita descrive." Piu <strong>di</strong> recente e stato<br />
osservato che la vita <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> i caratterizata da " 1 Dell'eroe sveviano G. De Benedetti (" Svevo e il romanzo," in<br />
G. Petronio, Antologia della critica letteraria, Bari, 1964, III: 2,88) aveva<br />
gia notato "lo scompenso fra l'orientamento che l'in<strong>di</strong>viduo da alla propria<br />
vita, e la curva che poi la vita descrive." Piu <strong>di</strong> recente e stato<br />
osservato che la vita <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> i caratterizata da <strong>di</strong>screpancy between<br />
" 1 Dell'eroe sveviano G. De Benedetti (" Svevo e il romanzo," in<br />
G. Petronio, Antologia della critica letteraria, Bari, 1964, III: 2,88) aveva<br />
gia notato "lo scompenso fra l'orientamento che l'in<strong>di</strong>viduo da alla propria<br />
vita, e la curva che poi la vita descrive." Piu <strong>di</strong> recente e stato<br />
osservato che la vita <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> i caratterizata da <strong>di</strong>screpancy between<br />
" 1 Dell'eroe sveviano G. De Benedetti (" Svevo e il romanzo," in<br />
G. Petronio, Antologia della critica letteraria, Bari, 1964, III: 2,88) aveva<br />
gia notato "lo scompenso fra l'orientamento che l'in<strong>di</strong>viduo da alla propria<br />
vita, e la curva che poi la vita descrive." Piu <strong>di</strong> recente e stato<br />
osservato che la vita <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> i caratterizata da <strong>di</strong>screpancy between<br />
" 1 Dell'eroe sveviano G. De Benedetti (" Svevo e il romanzo," in<br />
G. Petronio, Antologia della critica letteraria, Bari, 1964, III: 2,88) aveva<br />
gia notato "lo scompenso fra l'orientamento che l'in<strong>di</strong>viduo da alla propria<br />
vita, e la curva che poi la vita descrive." Piu <strong>di</strong> recente e stato<br />
osservato che la vita <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> i caratterizata da <strong>di</strong>screpancy between<br />
" 1 Dell'eroe sveviano G. De Benedetti (" Svevo e il romanzo," in<br />
G. Petronio, Antologia della critica letteraria, Bari, 1964, III: 2,88) aveva<br />
gia notato "lo scompenso fra l'orientamento che l'in<strong>di</strong>viduo da alla propria<br />
vita, e la curva che poi la vita descrive." Piu <strong>di</strong> recente e stato<br />
osservato che la vita <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> i caratterizata da <strong>di</strong>screpancy between<br />
" <strong>di</strong>screpancy between
416<br />
ALFREDO BONADEO<br />
the idea of himself and the reality " (L. Nelson, " A Survey of Svevo,"<br />
Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio <strong>di</strong> crearsi " the truth<br />
after his own image of himself " (J. Freccero, " <strong>Zeno</strong>'s Last Cigarette,"<br />
Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " <strong>Zeno</strong> ne fait jamais ce<br />
qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses<br />
projets ne sont jamais executes;" in questo senso la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />
e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo,"<br />
Revue des etudes italiennes, X [1964], 18).<br />
Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una<br />
parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche <strong>di</strong><br />
Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'in<strong>di</strong>viduo<br />
a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni <strong>Zeno</strong> non<br />
attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo <strong>di</strong> vita, i raziocinii<br />
che egli usa e i tentativi che compie in questa <strong>di</strong>rezione, sono " an<br />
act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of<br />
justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8-<br />
10, 20). Questo e giu<strong>di</strong>zio abbastanza <strong>di</strong>ffuso. <strong>Zeno</strong> e stato variamente<br />
descritto come un"' abulico, inerte, sognatore <strong>di</strong> professione," la cui vita<br />
manca <strong>di</strong> " ideali, <strong>di</strong> forte moralita, <strong>di</strong> impegno, <strong>di</strong> ragioni profonde "<br />
(A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente<br />
la sua inettitu<strong>di</strong>ne, la sua impotenza, la sua impossibilita ad<br />
inserirsi <strong>nella</strong> societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri stu<strong>di</strong> sulla letteratura<br />
del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora <strong>di</strong> recente<br />
ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita ra<strong>di</strong>cale <strong>di</strong> vivere, la<br />
natura informe del protagonista " (Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> storia della letteratura<br />
italiana, Firenze, 1966, III, 361).<br />
In<strong>di</strong>viduate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo<br />
si prestava allora a un'interpretazione <strong>di</strong> senso piu vasto: "l'epica<br />
<strong>di</strong> una borghesia in crescita, ormai prossima alla <strong>di</strong>ssoluzione" (E. Montale,<br />
" Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19),<br />
la " denuncia <strong>di</strong> una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon,<br />
"<strong>Zeno</strong> come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia<br />
in Europa negli anni intorno alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale " (Luti,<br />
p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione<br />
dell" inutilita <strong>di</strong> esistenze e <strong>di</strong> destini " (S. Battaglia, " La coscienza<br />
della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione<br />
a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza in<strong>di</strong>viduale<br />
e <strong>di</strong> tutta una societa; in fondo, l'espressione <strong>di</strong> valori sostanzialmente<br />
negativi.<br />
D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua<br />
"<br />
malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio<br />
del protagonista della <strong>Coscienza</strong> risiede nel suo " sforzo <strong>di</strong> indagine e la<br />
confessione dei suoi problemi " e nell'uso <strong>di</strong> "un'espressione che ne<br />
segue e precisa <strong>di</strong> continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a<br />
I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente<br />
recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the<br />
con<strong>di</strong>tion of existence itself, making uprootedness, alienation, moral<br />
uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and<br />
liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality<br />
Svevo: News<br />
from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli<br />
" (L. Nelson, " A Survey of Svevo,"<br />
Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio <strong>di</strong> crearsi " the truth<br />
after his own image of himself " (J. Freccero, " <strong>Zeno</strong>'s Last Cigarette,"<br />
Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " <strong>Zeno</strong> ne fait jamais ce<br />
qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses<br />
projets ne sont jamais executes;" in questo senso la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />
e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo,"<br />
Revue des etudes italiennes, X [1964], 18).<br />
Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una<br />
parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche <strong>di</strong><br />
Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'in<strong>di</strong>viduo<br />
a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni <strong>Zeno</strong> non<br />
attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo <strong>di</strong> vita, i raziocinii<br />
che egli usa e i tentativi che compie in questa <strong>di</strong>rezione, sono " an<br />
act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of<br />
justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8-<br />
10, 20). Questo e giu<strong>di</strong>zio abbastanza <strong>di</strong>ffuso. <strong>Zeno</strong> e stato variamente<br />
descritto come un"' abulico, inerte, sognatore <strong>di</strong> professione," la cui vita<br />
manca <strong>di</strong> " ideali, <strong>di</strong> forte moralita, <strong>di</strong> impegno, <strong>di</strong> ragioni profonde "<br />
(A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente<br />
la sua inettitu<strong>di</strong>ne, la sua impotenza, la sua impossibilita ad<br />
inserirsi <strong>nella</strong> societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri stu<strong>di</strong> sulla letteratura<br />
del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora <strong>di</strong> recente<br />
ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita ra<strong>di</strong>cale <strong>di</strong> vivere, la<br />
natura informe del protagonista " (Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> storia della letteratura<br />
italiana, Firenze, 1966, III, 361).<br />
In<strong>di</strong>viduate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo<br />
si prestava allora a un'interpretazione <strong>di</strong> senso piu vasto: "l'epica<br />
<strong>di</strong> una borghesia in crescita, ormai prossima alla <strong>di</strong>ssoluzione" (E. Montale,<br />
" Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19),<br />
la " denuncia <strong>di</strong> una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon,<br />
"<strong>Zeno</strong> come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia<br />
in Europa negli anni intorno alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale " (Luti,<br />
p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione<br />
dell" inutilita <strong>di</strong> esistenze e <strong>di</strong> destini " (S. Battaglia, " La coscienza<br />
della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione<br />
a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza in<strong>di</strong>viduale<br />
e <strong>di</strong> tutta una societa; in fondo, l'espressione <strong>di</strong> valori sostanzialmente<br />
negativi.<br />
D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua<br />
"<br />
malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio<br />
del protagonista della <strong>Coscienza</strong> risiede nel suo " sforzo <strong>di</strong> indagine e la<br />
confessione dei suoi problemi " e nell'uso <strong>di</strong> "un'espressione che ne<br />
segue e precisa <strong>di</strong> continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a<br />
I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente<br />
recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the<br />
con<strong>di</strong>tion of existence itself, making uprootedness, alienation, moral<br />
uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and<br />
liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality<br />
Svevo: News<br />
from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli<br />
" (L. Nelson, " A Survey of Svevo,"<br />
Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio <strong>di</strong> crearsi " the truth<br />
after his own image of himself " (J. Freccero, " <strong>Zeno</strong>'s Last Cigarette,"<br />
Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " <strong>Zeno</strong> ne fait jamais ce<br />
qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses<br />
projets ne sont jamais executes;" in questo senso la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />
e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo,"<br />
Revue des etudes italiennes, X [1964], 18).<br />
Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una<br />
parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche <strong>di</strong><br />
Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'in<strong>di</strong>viduo<br />
a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni <strong>Zeno</strong> non<br />
attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo <strong>di</strong> vita, i raziocinii<br />
che egli usa e i tentativi che compie in questa <strong>di</strong>rezione, sono " an<br />
act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of<br />
justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8-<br />
10, 20). Questo e giu<strong>di</strong>zio abbastanza <strong>di</strong>ffuso. <strong>Zeno</strong> e stato variamente<br />
descritto come un"' abulico, inerte, sognatore <strong>di</strong> professione," la cui vita<br />
manca <strong>di</strong> " ideali, <strong>di</strong> forte moralita, <strong>di</strong> impegno, <strong>di</strong> ragioni profonde "<br />
(A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente<br />
la sua inettitu<strong>di</strong>ne, la sua impotenza, la sua impossibilita ad<br />
inserirsi <strong>nella</strong> societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri stu<strong>di</strong> sulla letteratura<br />
del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora <strong>di</strong> recente<br />
ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita ra<strong>di</strong>cale <strong>di</strong> vivere, la<br />
natura informe del protagonista " (Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> storia della letteratura<br />
italiana, Firenze, 1966, III, 361).<br />
In<strong>di</strong>viduate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo<br />
si prestava allora a un'interpretazione <strong>di</strong> senso piu vasto: "l'epica<br />
<strong>di</strong> una borghesia in crescita, ormai prossima alla <strong>di</strong>ssoluzione" (E. Montale,<br />
" Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19),<br />
la " denuncia <strong>di</strong> una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon,<br />
"<strong>Zeno</strong> come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia<br />
in Europa negli anni intorno alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale " (Luti,<br />
p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione<br />
dell" inutilita <strong>di</strong> esistenze e <strong>di</strong> destini " (S. Battaglia, " La coscienza<br />
della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione<br />
a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza in<strong>di</strong>viduale<br />
e <strong>di</strong> tutta una societa; in fondo, l'espressione <strong>di</strong> valori sostanzialmente<br />
negativi.<br />
D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua<br />
"<br />
malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio<br />
del protagonista della <strong>Coscienza</strong> risiede nel suo " sforzo <strong>di</strong> indagine e la<br />
confessione dei suoi problemi " e nell'uso <strong>di</strong> "un'espressione che ne<br />
segue e precisa <strong>di</strong> continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a<br />
I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente<br />
recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the<br />
con<strong>di</strong>tion of existence itself, making uprootedness, alienation, moral<br />
uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and<br />
liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality<br />
Svevo: News<br />
from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli<br />
" (L. Nelson, " A Survey of Svevo,"<br />
Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio <strong>di</strong> crearsi " the truth<br />
after his own image of himself " (J. Freccero, " <strong>Zeno</strong>'s Last Cigarette,"<br />
Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " <strong>Zeno</strong> ne fait jamais ce<br />
qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses<br />
projets ne sont jamais executes;" in questo senso la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />
e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo,"<br />
Revue des etudes italiennes, X [1964], 18).<br />
Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una<br />
parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche <strong>di</strong><br />
Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'in<strong>di</strong>viduo<br />
a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni <strong>Zeno</strong> non<br />
attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo <strong>di</strong> vita, i raziocinii<br />
che egli usa e i tentativi che compie in questa <strong>di</strong>rezione, sono " an<br />
act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of<br />
justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8-<br />
10, 20). Questo e giu<strong>di</strong>zio abbastanza <strong>di</strong>ffuso. <strong>Zeno</strong> e stato variamente<br />
descritto come un"' abulico, inerte, sognatore <strong>di</strong> professione," la cui vita<br />
manca <strong>di</strong> " ideali, <strong>di</strong> forte moralita, <strong>di</strong> impegno, <strong>di</strong> ragioni profonde "<br />
(A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente<br />
la sua inettitu<strong>di</strong>ne, la sua impotenza, la sua impossibilita ad<br />
inserirsi <strong>nella</strong> societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri stu<strong>di</strong> sulla letteratura<br />
del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora <strong>di</strong> recente<br />
ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita ra<strong>di</strong>cale <strong>di</strong> vivere, la<br />
natura informe del protagonista " (Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> storia della letteratura<br />
italiana, Firenze, 1966, III, 361).<br />
In<strong>di</strong>viduate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo<br />
si prestava allora a un'interpretazione <strong>di</strong> senso piu vasto: "l'epica<br />
<strong>di</strong> una borghesia in crescita, ormai prossima alla <strong>di</strong>ssoluzione" (E. Montale,<br />
" Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19),<br />
la " denuncia <strong>di</strong> una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon,<br />
"<strong>Zeno</strong> come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia<br />
in Europa negli anni intorno alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale " (Luti,<br />
p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione<br />
dell" inutilita <strong>di</strong> esistenze e <strong>di</strong> destini " (S. Battaglia, " La coscienza<br />
della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione<br />
a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza in<strong>di</strong>viduale<br />
e <strong>di</strong> tutta una societa; in fondo, l'espressione <strong>di</strong> valori sostanzialmente<br />
negativi.<br />
D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua<br />
"<br />
malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio<br />
del protagonista della <strong>Coscienza</strong> risiede nel suo " sforzo <strong>di</strong> indagine e la<br />
confessione dei suoi problemi " e nell'uso <strong>di</strong> "un'espressione che ne<br />
segue e precisa <strong>di</strong> continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a<br />
I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente<br />
recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the<br />
con<strong>di</strong>tion of existence itself, making uprootedness, alienation, moral<br />
uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and<br />
liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality<br />
Svevo: News<br />
from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli<br />
" (L. Nelson, " A Survey of Svevo,"<br />
Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio <strong>di</strong> crearsi " the truth<br />
after his own image of himself " (J. Freccero, " <strong>Zeno</strong>'s Last Cigarette,"<br />
Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " <strong>Zeno</strong> ne fait jamais ce<br />
qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses<br />
projets ne sont jamais executes;" in questo senso la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />
e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo,"<br />
Revue des etudes italiennes, X [1964], 18).<br />
Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una<br />
parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche <strong>di</strong><br />
Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'in<strong>di</strong>viduo<br />
a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni <strong>Zeno</strong> non<br />
attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo <strong>di</strong> vita, i raziocinii<br />
che egli usa e i tentativi che compie in questa <strong>di</strong>rezione, sono " an<br />
act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of<br />
justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8-<br />
10, 20). Questo e giu<strong>di</strong>zio abbastanza <strong>di</strong>ffuso. <strong>Zeno</strong> e stato variamente<br />
descritto come un"' abulico, inerte, sognatore <strong>di</strong> professione," la cui vita<br />
manca <strong>di</strong> " ideali, <strong>di</strong> forte moralita, <strong>di</strong> impegno, <strong>di</strong> ragioni profonde "<br />
(A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente<br />
la sua inettitu<strong>di</strong>ne, la sua impotenza, la sua impossibilita ad<br />
inserirsi <strong>nella</strong> societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri stu<strong>di</strong> sulla letteratura<br />
del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora <strong>di</strong> recente<br />
ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita ra<strong>di</strong>cale <strong>di</strong> vivere, la<br />
natura informe del protagonista " (Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> storia della letteratura<br />
italiana, Firenze, 1966, III, 361).<br />
In<strong>di</strong>viduate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo<br />
si prestava allora a un'interpretazione <strong>di</strong> senso piu vasto: "l'epica<br />
<strong>di</strong> una borghesia in crescita, ormai prossima alla <strong>di</strong>ssoluzione" (E. Montale,<br />
" Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19),<br />
la " denuncia <strong>di</strong> una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon,<br />
"<strong>Zeno</strong> come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia<br />
in Europa negli anni intorno alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale " (Luti,<br />
p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione<br />
dell" inutilita <strong>di</strong> esistenze e <strong>di</strong> destini " (S. Battaglia, " La coscienza<br />
della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione<br />
a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza in<strong>di</strong>viduale<br />
e <strong>di</strong> tutta una societa; in fondo, l'espressione <strong>di</strong> valori sostanzialmente<br />
negativi.<br />
D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua<br />
"<br />
malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio<br />
del protagonista della <strong>Coscienza</strong> risiede nel suo " sforzo <strong>di</strong> indagine e la<br />
confessione dei suoi problemi " e nell'uso <strong>di</strong> "un'espressione che ne<br />
segue e precisa <strong>di</strong> continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a<br />
I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente<br />
recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the<br />
con<strong>di</strong>tion of existence itself, making uprootedness, alienation, moral<br />
uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and<br />
liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality<br />
Svevo: News<br />
from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli<br />
" (L. Nelson, " A Survey of Svevo,"<br />
Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio <strong>di</strong> crearsi " the truth<br />
after his own image of himself " (J. Freccero, " <strong>Zeno</strong>'s Last Cigarette,"<br />
Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " <strong>Zeno</strong> ne fait jamais ce<br />
qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses<br />
projets ne sont jamais executes;" in questo senso la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />
e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo,"<br />
Revue des etudes italiennes, X [1964], 18).<br />
Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una<br />
parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche <strong>di</strong><br />
Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'in<strong>di</strong>viduo<br />
a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni <strong>Zeno</strong> non<br />
attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo <strong>di</strong> vita, i raziocinii<br />
che egli usa e i tentativi che compie in questa <strong>di</strong>rezione, sono " an<br />
act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of<br />
justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8-<br />
10, 20). Questo e giu<strong>di</strong>zio abbastanza <strong>di</strong>ffuso. <strong>Zeno</strong> e stato variamente<br />
descritto come un"' abulico, inerte, sognatore <strong>di</strong> professione," la cui vita<br />
manca <strong>di</strong> " ideali, <strong>di</strong> forte moralita, <strong>di</strong> impegno, <strong>di</strong> ragioni profonde "<br />
(A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente<br />
la sua inettitu<strong>di</strong>ne, la sua impotenza, la sua impossibilita ad<br />
inserirsi <strong>nella</strong> societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri stu<strong>di</strong> sulla letteratura<br />
del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora <strong>di</strong> recente<br />
ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita ra<strong>di</strong>cale <strong>di</strong> vivere, la<br />
natura informe del protagonista " (Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> storia della letteratura<br />
italiana, Firenze, 1966, III, 361).<br />
In<strong>di</strong>viduate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo<br />
si prestava allora a un'interpretazione <strong>di</strong> senso piu vasto: "l'epica<br />
<strong>di</strong> una borghesia in crescita, ormai prossima alla <strong>di</strong>ssoluzione" (E. Montale,<br />
" Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19),<br />
la " denuncia <strong>di</strong> una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon,<br />
"<strong>Zeno</strong> come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia<br />
in Europa negli anni intorno alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale " (Luti,<br />
p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione<br />
dell" inutilita <strong>di</strong> esistenze e <strong>di</strong> destini " (S. Battaglia, " La coscienza<br />
della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione<br />
a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza in<strong>di</strong>viduale<br />
e <strong>di</strong> tutta una societa; in fondo, l'espressione <strong>di</strong> valori sostanzialmente<br />
negativi.<br />
D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua<br />
"<br />
malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio<br />
del protagonista della <strong>Coscienza</strong> risiede nel suo " sforzo <strong>di</strong> indagine e la<br />
confessione dei suoi problemi " e nell'uso <strong>di</strong> "un'espressione che ne<br />
segue e precisa <strong>di</strong> continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a<br />
I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente<br />
recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the<br />
con<strong>di</strong>tion of existence itself, making uprootedness, alienation, moral<br />
uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and<br />
liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " Svevo: News<br />
from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli
IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO<br />
417<br />
ultimi critici ad occuparsi <strong>di</strong> Svevo ammette che " the sickness from<br />
which the Svevian hero suffers [is] the total subjectivity and <strong>di</strong>vorce<br />
from external reality," ma, aggiunge, " for all Svevo's paradoxes about<br />
<strong>di</strong>sease, what his work most suggests is not sickness but health. His<br />
gaiety is real, his pessimism is entirely sane, he is not preten<strong>di</strong>ng when<br />
he claims to have learned to love himself... Svevo was an extremely sane<br />
writer, almost a Voltairian one " (P. N. Furbank, Italo Svevo. The Man<br />
and the Writer, Berkeley, 1966, pp. 186, 189, 191). Quest'ultima tendenza<br />
critica vede <strong>nella</strong> " malattia " del protagonista un segno <strong>di</strong> forza. La precedente,<br />
invece, guidata da un criterio <strong>di</strong> natura romantica dedotto dalla<br />
concezione dell'eroe che lotta, soffre e soccombe per l'ideale, vede il<br />
dualismo del protagonista sveviano come la manifestazione <strong>di</strong> un eroe<br />
romantico negativo che alla lotta e alla sofferenza sostituisce l'ammissione<br />
dell'impossibilita a concretare le aspirazioni in azioni.<br />
2 Italo Svevo, La <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>, Milano, Dall'Oglio, 1966, p. 99.<br />
Tutte le citazioni sono da questa e<strong>di</strong>zione.<br />
3 P. 30. Nella " storia <strong>di</strong> un'associazione commerciale " prevale pure<br />
il contrasto tra un ideale assurdo e vano, da una parte, e la realta <strong>di</strong><br />
fatto, modesta e positiva, dall'altra. Guido Speier i il sognatore <strong>di</strong> cose<br />
impossibili, 1" astuto imbecille " che, essendo incorso in gravi per<strong>di</strong>te<br />
finanziarie a causa <strong>di</strong> speculazioni sbagliate, " sogna " dapprima <strong>di</strong> rifarsi<br />
con altre speculazioni, errate esse pure, e poi, benche irrime<strong>di</strong>abilmente<br />
compromesso, non arriva ad intendere la gravita della situazione perche<br />
"il desiderio gl'impe<strong>di</strong>va <strong>di</strong> adattarsi all'evidenza "; e continua " a sognare<br />
in luogo ove non c'e posto a sogni: la partita doppia! " Mentre<br />
la vita del sognatore Speier finisce nel suici<strong>di</strong>o, <strong>Zeno</strong> riesce, con azione<br />
accorta e positiva, a salvare parte ultimi critici ad occuparsi <strong>di</strong> Svevo ammette che " the sickness from<br />
which the Svevian hero suffers [is] the total subjectivity and <strong>di</strong>vorce<br />
from external reality," ma, aggiunge,<br />
del patrimonio del socio.<br />
4 E. Auerbach, " The Brown Stocking," Mimesis. The Representation<br />
of Reality in Western Literature, New York, 1953, p. 484.<br />
5<br />
Auerbach, pp. 472, 473, 487.<br />
6 L. Trilling, Freud and the Crisis of our Culture, Boston, 1955,<br />
" for all Svevo's paradoxes about<br />
<strong>di</strong>sease, what his work most suggests is not sickness but health. His<br />
gaiety is real, his pessimism is entirely sane, he is not preten<strong>di</strong>ng when<br />
he claims to have learned to love himself... Svevo was an extremely sane<br />
writer, almost a Voltairian one " (P. N. Furbank, Italo Svevo. The Man<br />
and the Writer, Berkeley, 1966, pp. 186, 189, 191). Quest'ultima tendenza<br />
critica vede <strong>nella</strong> " malattia " del protagonista un segno <strong>di</strong> forza. La precedente,<br />
invece, guidata da un criterio <strong>di</strong> natura romantica dedotto dalla<br />
concezione dell'eroe che lotta, soffre e soccombe per l'ideale, vede il<br />
dualismo del protagonista sveviano come la manifestazione <strong>di</strong> un eroe<br />
romantico negativo che alla lotta e alla sofferenza sostituisce l'ammissione<br />
dell'impossibilita a concretare le aspirazioni in azioni.<br />
2 Italo Svevo, La <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>, Milano, Dall'Oglio, 1966, p. 99.<br />
Tutte le citazioni sono da questa e<strong>di</strong>zione.<br />
3 P. 30. Nella " storia <strong>di</strong> un'associazione commerciale " prevale pure<br />
il contrasto tra un ideale assurdo e vano, da una parte, e la realta <strong>di</strong><br />
fatto, modesta e positiva, dall'altra. Guido Speier i il sognatore <strong>di</strong> cose<br />
impossibili, 1" astuto imbecille " che, essendo incorso in gravi per<strong>di</strong>te<br />
finanziarie a causa <strong>di</strong> speculazioni sbagliate, " sogna " dapprima <strong>di</strong> rifarsi<br />
con altre speculazioni, errate esse pure, e poi, benche irrime<strong>di</strong>abilmente<br />
compromesso, non arriva ad intendere la gravita della situazione perche<br />
"il desiderio gl'impe<strong>di</strong>va <strong>di</strong> adattarsi all'evidenza "; e continua " a sognare<br />
in luogo ove non c'e posto a sogni: la partita doppia! " Mentre<br />
la vita del sognatore Speier finisce nel suici<strong>di</strong>o, <strong>Zeno</strong> riesce, con azione<br />
accorta e positiva, a salvare parte ultimi critici ad occuparsi <strong>di</strong> Svevo ammette che " the sickness from<br />
which the Svevian hero suffers [is] the total subjectivity and <strong>di</strong>vorce<br />
from external reality," ma, aggiunge,<br />
del patrimonio del socio.<br />
4 E. Auerbach, " The Brown Stocking," Mimesis. The Representation<br />
of Reality in Western Literature, New York, 1953, p. 484.<br />
5<br />
Auerbach, pp. 472, 473, 487.<br />
6 L. Trilling, Freud and the Crisis of our Culture, Boston, 1955,<br />
" for all Svevo's paradoxes about<br />
<strong>di</strong>sease, what his work most suggests is not sickness but health. His<br />
gaiety is real, his pessimism is entirely sane, he is not preten<strong>di</strong>ng when<br />
he claims to have learned to love himself... Svevo was an extremely sane<br />
writer, almost a Voltairian one " (P. N. Furbank, Italo Svevo. The Man<br />
and the Writer, Berkeley, 1966, pp. 186, 189, 191). Quest'ultima tendenza<br />
critica vede <strong>nella</strong> " malattia " del protagonista un segno <strong>di</strong> forza. La precedente,<br />
invece, guidata da un criterio <strong>di</strong> natura romantica dedotto dalla<br />
concezione dell'eroe che lotta, soffre e soccombe per l'ideale, vede il<br />
dualismo del protagonista sveviano come la manifestazione <strong>di</strong> un eroe<br />
romantico negativo che alla lotta e alla sofferenza sostituisce l'ammissione<br />
dell'impossibilita a concretare le aspirazioni in azioni.<br />
2 Italo Svevo, La <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>, Milano, Dall'Oglio, 1966, p. 99.<br />
Tutte le citazioni sono da questa e<strong>di</strong>zione.<br />
3 P. 30. Nella " storia <strong>di</strong> un'associazione commerciale " prevale pure<br />
il contrasto tra un ideale assurdo e vano, da una parte, e la realta <strong>di</strong><br />
fatto, modesta e positiva, dall'altra. Guido Speier i il sognatore <strong>di</strong> cose<br />
impossibili, 1" astuto imbecille " che, essendo incorso in gravi per<strong>di</strong>te<br />
finanziarie a causa <strong>di</strong> speculazioni sbagliate, " sogna " dapprima <strong>di</strong> rifarsi<br />
con altre speculazioni, errate esse pure, e poi, benche irrime<strong>di</strong>abilmente<br />
compromesso, non arriva ad intendere la gravita della situazione perche<br />
"il desiderio gl'impe<strong>di</strong>va <strong>di</strong> adattarsi all'evidenza "; e continua " a sognare<br />
in luogo ove non c'e posto a sogni: la partita doppia! " Mentre<br />
la vita del sognatore Speier finisce nel suici<strong>di</strong>o, <strong>Zeno</strong> riesce, con azione<br />
accorta e positiva, a salvare parte ultimi critici ad occuparsi <strong>di</strong> Svevo ammette che " the sickness from<br />
which the Svevian hero suffers [is] the total subjectivity and <strong>di</strong>vorce<br />
from external reality," ma, aggiunge,<br />
del patrimonio del socio.<br />
4 E. Auerbach, " The Brown Stocking," Mimesis. The Representation<br />
of Reality in Western Literature, New York, 1953, p. 484.<br />
5<br />
Auerbach, pp. 472, 473, 487.<br />
6 L. Trilling, Freud and the Crisis of our Culture, Boston, 1955,<br />
" for all Svevo's paradoxes about<br />
<strong>di</strong>sease, what his work most suggests is not sickness but health. His<br />
gaiety is real, his pessimism is entirely sane, he is not preten<strong>di</strong>ng when<br />
he claims to have learned to love himself... Svevo was an extremely sane<br />
writer, almost a Voltairian one " (P. N. Furbank, Italo Svevo. The Man<br />
and the Writer, Berkeley, 1966, pp. 186, 189, 191). Quest'ultima tendenza<br />
critica vede <strong>nella</strong> " malattia " del protagonista un segno <strong>di</strong> forza. La precedente,<br />
invece, guidata da un criterio <strong>di</strong> natura romantica dedotto dalla<br />
concezione dell'eroe che lotta, soffre e soccombe per l'ideale, vede il<br />
dualismo del protagonista sveviano come la manifestazione <strong>di</strong> un eroe<br />
romantico negativo che alla lotta e alla sofferenza sostituisce l'ammissione<br />
dell'impossibilita a concretare le aspirazioni in azioni.<br />
2 Italo Svevo, La <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>, Milano, Dall'Oglio, 1966, p. 99.<br />
Tutte le citazioni sono da questa e<strong>di</strong>zione.<br />
3 P. 30. Nella " storia <strong>di</strong> un'associazione commerciale " prevale pure<br />
il contrasto tra un ideale assurdo e vano, da una parte, e la realta <strong>di</strong><br />
fatto, modesta e positiva, dall'altra. Guido Speier i il sognatore <strong>di</strong> cose<br />
impossibili, 1" astuto imbecille " che, essendo incorso in gravi per<strong>di</strong>te<br />
finanziarie a causa <strong>di</strong> speculazioni sbagliate, " sogna " dapprima <strong>di</strong> rifarsi<br />
con altre speculazioni, errate esse pure, e poi, benche irrime<strong>di</strong>abilmente<br />
compromesso, non arriva ad intendere la gravita della situazione perche<br />
"il desiderio gl'impe<strong>di</strong>va <strong>di</strong> adattarsi all'evidenza "; e continua " a sognare<br />
in luogo ove non c'e posto a sogni: la partita doppia! " Mentre<br />
la vita del sognatore Speier finisce nel suici<strong>di</strong>o, <strong>Zeno</strong> riesce, con azione<br />
accorta e positiva, a salvare parte ultimi critici ad occuparsi <strong>di</strong> Svevo ammette che " the sickness from<br />
which the Svevian hero suffers [is] the total subjectivity and <strong>di</strong>vorce<br />
from external reality," ma, aggiunge,<br />
del patrimonio del socio.<br />
4 E. Auerbach, " The Brown Stocking," Mimesis. The Representation<br />
of Reality in Western Literature, New York, 1953, p. 484.<br />
5<br />
Auerbach, pp. 472, 473, 487.<br />
6 L. Trilling, Freud and the Crisis of our Culture, Boston, 1955,<br />
" for all Svevo's paradoxes about<br />
<strong>di</strong>sease, what his work most suggests is not sickness but health. His<br />
gaiety is real, his pessimism is entirely sane, he is not preten<strong>di</strong>ng when<br />
he claims to have learned to love himself... Svevo was an extremely sane<br />
writer, almost a Voltairian one " (P. N. Furbank, Italo Svevo. The Man<br />
and the Writer, Berkeley, 1966, pp. 186, 189, 191). Quest'ultima tendenza<br />
critica vede <strong>nella</strong> " malattia " del protagonista un segno <strong>di</strong> forza. La precedente,<br />
invece, guidata da un criterio <strong>di</strong> natura romantica dedotto dalla<br />
concezione dell'eroe che lotta, soffre e soccombe per l'ideale, vede il<br />
dualismo del protagonista sveviano come la manifestazione <strong>di</strong> un eroe<br />
romantico negativo che alla lotta e alla sofferenza sostituisce l'ammissione<br />
dell'impossibilita a concretare le aspirazioni in azioni.<br />
2 Italo Svevo, La <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>, Milano, Dall'Oglio, 1966, p. 99.<br />
Tutte le citazioni sono da questa e<strong>di</strong>zione.<br />
3 P. 30. Nella " storia <strong>di</strong> un'associazione commerciale " prevale pure<br />
il contrasto tra un ideale assurdo e vano, da una parte, e la realta <strong>di</strong><br />
fatto, modesta e positiva, dall'altra. Guido Speier i il sognatore <strong>di</strong> cose<br />
impossibili, 1" astuto imbecille " che, essendo incorso in gravi per<strong>di</strong>te<br />
finanziarie a causa <strong>di</strong> speculazioni sbagliate, " sogna " dapprima <strong>di</strong> rifarsi<br />
con altre speculazioni, errate esse pure, e poi, benche irrime<strong>di</strong>abilmente<br />
compromesso, non arriva ad intendere la gravita della situazione perche<br />
"il desiderio gl'impe<strong>di</strong>va <strong>di</strong> adattarsi all'evidenza "; e continua " a sognare<br />
in luogo ove non c'e posto a sogni: la partita doppia! " Mentre<br />
la vita del sognatore Speier finisce nel suici<strong>di</strong>o, <strong>Zeno</strong> riesce, con azione<br />
accorta e positiva, a salvare parte ultimi critici ad occuparsi <strong>di</strong> Svevo ammette che " the sickness from<br />
which the Svevian hero suffers [is] the total subjectivity and <strong>di</strong>vorce<br />
from external reality," ma, aggiunge,<br />
del patrimonio del socio.<br />
4 E. Auerbach, " The Brown Stocking," Mimesis. The Representation<br />
of Reality in Western Literature, New York, 1953, p. 484.<br />
5<br />
Auerbach, pp. 472, 473, 487.<br />
6 L. Trilling, Freud and the Crisis of our Culture, Boston, 1955,<br />
" for all Svevo's paradoxes about<br />
<strong>di</strong>sease, what his work most suggests is not sickness but health. His<br />
gaiety is real, his pessimism is entirely sane, he is not preten<strong>di</strong>ng when<br />
he claims to have learned to love himself... Svevo was an extremely sane<br />
writer, almost a Voltairian one " (P. N. Furbank, Italo Svevo. The Man<br />
and the Writer, Berkeley, 1966, pp. 186, 189, 191). Quest'ultima tendenza<br />
critica vede <strong>nella</strong> " malattia " del protagonista un segno <strong>di</strong> forza. La precedente,<br />
invece, guidata da un criterio <strong>di</strong> natura romantica dedotto dalla<br />
concezione dell'eroe che lotta, soffre e soccombe per l'ideale, vede il<br />
dualismo del protagonista sveviano come la manifestazione <strong>di</strong> un eroe<br />
romantico negativo che alla lotta e alla sofferenza sostituisce l'ammissione<br />
dell'impossibilita a concretare le aspirazioni in azioni.<br />
2 Italo Svevo, La <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong>, Milano, Dall'Oglio, 1966, p. 99.<br />
Tutte le citazioni sono da questa e<strong>di</strong>zione.<br />
3 P. 30. Nella " storia <strong>di</strong> un'associazione commerciale " prevale pure<br />
il contrasto tra un ideale assurdo e vano, da una parte, e la realta <strong>di</strong><br />
fatto, modesta e positiva, dall'altra. Guido Speier i il sognatore <strong>di</strong> cose<br />
impossibili, 1" astuto imbecille " che, essendo incorso in gravi per<strong>di</strong>te<br />
finanziarie a causa <strong>di</strong> speculazioni sbagliate, " sogna " dapprima <strong>di</strong> rifarsi<br />
con altre speculazioni, errate esse pure, e poi, benche irrime<strong>di</strong>abilmente<br />
compromesso, non arriva ad intendere la gravita della situazione perche<br />
"il desiderio gl'impe<strong>di</strong>va <strong>di</strong> adattarsi all'evidenza "; e continua " a sognare<br />
in luogo ove non c'e posto a sogni: la partita doppia! " Mentre<br />
la vita del sognatore Speier finisce nel suici<strong>di</strong>o, <strong>Zeno</strong> riesce, con azione<br />
accorta e positiva, a salvare parte del patrimonio del socio.<br />
4 E. Auerbach, " The Brown Stocking," Mimesis. The Representation<br />
of Reality in Western Literature, New York, 1953, p. 484.<br />
5<br />
Auerbach, pp. 472, 473, 487.<br />
6 L. Trilling, Freud and the Crisis of our Culture, Boston, 1955,<br />
p. 58.<br />
7 Cfr. per esempio Furbank, pp. 177, 178.<br />
8 Michel David, La psicoanalisi <strong>nella</strong> cultura italiana, Torino, 1966,<br />
p. 388; per la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> e la psicoanalisi cfr. pp. 388-393, ibid.<br />
9 E. Fromm, Sigmund Freud's Mission, New York, 1959, pp. 115, 116.<br />
10 F. Hacker, "Freud, Marx and Kierkegaard," in Freud and the<br />
20th Century, ed. B. Nelson, Cleveland, 1965, pp. 138, 139.<br />
11 G. De Ruggiero, The History of European Liberalism, Boston,<br />
1964, p. 298. Su questo problema cfr. anche R. Giolli, La <strong>di</strong>sfatta dell'Ottocento,<br />
Torino, 1961, pp. 5-84.<br />
12 De Ruggiero, pp. 298, 299.<br />
13 De Ruggiero, p. 298.<br />
14 F. De Sanctis, "Zola e L'Assommoir," Saggi critici, Napoli, 1932,<br />
p. 436.<br />
15 F. De Sanctis, Saggio critico sul Petrarca, Torino, 1952, pp. 26,<br />
27, 166. Sul problema dell"' ideale " cfr. S. Landucci, Cultura e ideologia<br />
in Francesco De Sanctis, Milano, 1964, pp. 211-219. Per " the failures of<br />
the Postrisorgimento " riflettenti " p. 58.<br />
7 Cfr. per esempio Furbank, pp. 177, 178.<br />
8 Michel David, La psicoanalisi <strong>nella</strong> cultura italiana, Torino, 1966,<br />
p. 388; per la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> e la psicoanalisi cfr. pp. 388-393, ibid.<br />
9 E. Fromm, Sigmund Freud's Mission, New York, 1959, pp. 115, 116.<br />
10 F. Hacker, "Freud, Marx and Kierkegaard," in Freud and the<br />
20th Century, ed. B. Nelson, Cleveland, 1965, pp. 138, 139.<br />
11 G. De Ruggiero, The History of European Liberalism, Boston,<br />
1964, p. 298. Su questo problema cfr. anche R. Giolli, La <strong>di</strong>sfatta dell'Ottocento,<br />
Torino, 1961, pp. 5-84.<br />
12 De Ruggiero, pp. 298, 299.<br />
13 De Ruggiero, p. 298.<br />
14 F. De Sanctis, "Zola e L'Assommoir," Saggi critici, Napoli, 1932,<br />
p. 436.<br />
15 F. De Sanctis, Saggio critico sul Petrarca, Torino, 1952, pp. 26,<br />
27, 166. Sul problema dell"' ideale " cfr. S. Landucci, Cultura e ideologia<br />
in Francesco De Sanctis, Milano, 1964, pp. 211-219. Per " the failures of<br />
the Postrisorgimento an unrealistic desire to recapture the<br />
romance of the past, to <strong>di</strong>rect united Italy's policy along lines that were<br />
" riflettenti " p. 58.<br />
7 Cfr. per esempio Furbank, pp. 177, 178.<br />
8 Michel David, La psicoanalisi <strong>nella</strong> cultura italiana, Torino, 1966,<br />
p. 388; per la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> e la psicoanalisi cfr. pp. 388-393, ibid.<br />
9 E. Fromm, Sigmund Freud's Mission, New York, 1959, pp. 115, 116.<br />
10 F. Hacker, "Freud, Marx and Kierkegaard," in Freud and the<br />
20th Century, ed. B. Nelson, Cleveland, 1965, pp. 138, 139.<br />
11 G. De Ruggiero, The History of European Liberalism, Boston,<br />
1964, p. 298. Su questo problema cfr. anche R. Giolli, La <strong>di</strong>sfatta dell'Ottocento,<br />
Torino, 1961, pp. 5-84.<br />
12 De Ruggiero, pp. 298, 299.<br />
13 De Ruggiero, p. 298.<br />
14 F. De Sanctis, "Zola e L'Assommoir," Saggi critici, Napoli, 1932,<br />
p. 436.<br />
15 F. De Sanctis, Saggio critico sul Petrarca, Torino, 1952, pp. 26,<br />
27, 166. Sul problema dell"' ideale " cfr. S. Landucci, Cultura e ideologia<br />
in Francesco De Sanctis, Milano, 1964, pp. 211-219. Per " the failures of<br />
the Postrisorgimento an unrealistic desire to recapture the<br />
romance of the past, to <strong>di</strong>rect united Italy's policy along lines that were<br />
" riflettenti " p. 58.<br />
7 Cfr. per esempio Furbank, pp. 177, 178.<br />
8 Michel David, La psicoanalisi <strong>nella</strong> cultura italiana, Torino, 1966,<br />
p. 388; per la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> e la psicoanalisi cfr. pp. 388-393, ibid.<br />
9 E. Fromm, Sigmund Freud's Mission, New York, 1959, pp. 115, 116.<br />
10 F. Hacker, "Freud, Marx and Kierkegaard," in Freud and the<br />
20th Century, ed. B. Nelson, Cleveland, 1965, pp. 138, 139.<br />
11 G. De Ruggiero, The History of European Liberalism, Boston,<br />
1964, p. 298. Su questo problema cfr. anche R. Giolli, La <strong>di</strong>sfatta dell'Ottocento,<br />
Torino, 1961, pp. 5-84.<br />
12 De Ruggiero, pp. 298, 299.<br />
13 De Ruggiero, p. 298.<br />
14 F. De Sanctis, "Zola e L'Assommoir," Saggi critici, Napoli, 1932,<br />
p. 436.<br />
15 F. De Sanctis, Saggio critico sul Petrarca, Torino, 1952, pp. 26,<br />
27, 166. Sul problema dell"' ideale " cfr. S. Landucci, Cultura e ideologia<br />
in Francesco De Sanctis, Milano, 1964, pp. 211-219. Per " the failures of<br />
the Postrisorgimento an unrealistic desire to recapture the<br />
romance of the past, to <strong>di</strong>rect united Italy's policy along lines that were<br />
" riflettenti " p. 58.<br />
7 Cfr. per esempio Furbank, pp. 177, 178.<br />
8 Michel David, La psicoanalisi <strong>nella</strong> cultura italiana, Torino, 1966,<br />
p. 388; per la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> e la psicoanalisi cfr. pp. 388-393, ibid.<br />
9 E. Fromm, Sigmund Freud's Mission, New York, 1959, pp. 115, 116.<br />
10 F. Hacker, "Freud, Marx and Kierkegaard," in Freud and the<br />
20th Century, ed. B. Nelson, Cleveland, 1965, pp. 138, 139.<br />
11 G. De Ruggiero, The History of European Liberalism, Boston,<br />
1964, p. 298. Su questo problema cfr. anche R. Giolli, La <strong>di</strong>sfatta dell'Ottocento,<br />
Torino, 1961, pp. 5-84.<br />
12 De Ruggiero, pp. 298, 299.<br />
13 De Ruggiero, p. 298.<br />
14 F. De Sanctis, "Zola e L'Assommoir," Saggi critici, Napoli, 1932,<br />
p. 436.<br />
15 F. De Sanctis, Saggio critico sul Petrarca, Torino, 1952, pp. 26,<br />
27, 166. Sul problema dell"' ideale " cfr. S. Landucci, Cultura e ideologia<br />
in Francesco De Sanctis, Milano, 1964, pp. 211-219. Per " the failures of<br />
the Postrisorgimento an unrealistic desire to recapture the<br />
romance of the past, to <strong>di</strong>rect united Italy's policy along lines that were<br />
" riflettenti " p. 58.<br />
7 Cfr. per esempio Furbank, pp. 177, 178.<br />
8 Michel David, La psicoanalisi <strong>nella</strong> cultura italiana, Torino, 1966,<br />
p. 388; per la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> e la psicoanalisi cfr. pp. 388-393, ibid.<br />
9 E. Fromm, Sigmund Freud's Mission, New York, 1959, pp. 115, 116.<br />
10 F. Hacker, "Freud, Marx and Kierkegaard," in Freud and the<br />
20th Century, ed. B. Nelson, Cleveland, 1965, pp. 138, 139.<br />
11 G. De Ruggiero, The History of European Liberalism, Boston,<br />
1964, p. 298. Su questo problema cfr. anche R. Giolli, La <strong>di</strong>sfatta dell'Ottocento,<br />
Torino, 1961, pp. 5-84.<br />
12 De Ruggiero, pp. 298, 299.<br />
13 De Ruggiero, p. 298.<br />
14 F. De Sanctis, "Zola e L'Assommoir," Saggi critici, Napoli, 1932,<br />
p. 436.<br />
15 F. De Sanctis, Saggio critico sul Petrarca, Torino, 1952, pp. 26,<br />
27, 166. Sul problema dell"' ideale " cfr. S. Landucci, Cultura e ideologia<br />
in Francesco De Sanctis, Milano, 1964, pp. 211-219. Per " the failures of<br />
the Postrisorgimento an unrealistic desire to recapture the<br />
romance of the past, to <strong>di</strong>rect united Italy's policy along lines that were<br />
" riflettenti " an unrealistic desire to recapture the<br />
romance of the past, to <strong>di</strong>rect united Italy's policy along lines that were
418 ALFREDO BONADEO<br />
no longer feasible," cfr. J. A. Thayer, Italy and the Great War. Politics<br />
and Culture, 1870-1915, Ma<strong>di</strong>son, 1964, pp. 15-39. Sul rapporto De Sanctis-<br />
Svevo non si sa molto; ma cfr. accenni al proposito in L. Veneziani<br />
Svevo, Vita <strong>di</strong> mio marito, Trieste, 1958, pp. 22, 211 e S. Maxia, Lettura<br />
<strong>di</strong> Italo Svevo, Padova, 1965, pp. 20, 21.<br />
16 Svevo a Jahier in una lettera del 1927 in L. Veneziani Svevo,<br />
p. 191. Al tempo della composizione della <strong>Coscienza</strong> ' le vicende politi-<br />
che <strong>di</strong> Trieste erano quelle <strong>di</strong> tutta Italia e precipitavano verso il peg-<br />
gio... il dannunzianesimo e l'esasperazione nazionalistica da una parte,<br />
l'incapacita del socialismo [generavano] l'atmosfera... da cui doveva na-<br />
scere la nostra ventenne schiavitui interna." G. Stuparich, Trieste nei miei<br />
ricor<strong>di</strong>, Cernusco, 1948, p. 62.<br />
17 G. A. Borgese, Goliath. The March of Fascism, New York, 1937,<br />
p. 82; G. Salvemini, Scritti sul fascismo, Opere, Milano, 1961, VI: 1, 320.<br />
18 Sugli ideali astratti e perniciosi della borghesia italiana contem-<br />
poranea cfr. il lavoro fondamentale <strong>di</strong> L. Salvatorelli, Nazionalfascismo,<br />
Torino, 1923; importanti anche F. Chabod, L'Italia contemporanea (1918-<br />
1948), Torino, 1961 e N. Valeri, Da Giolitti a Mussolini. Momenti della<br />
crisi del liberalismo, Firenze, 1957.<br />
19<br />
Salvemini, p. 320.<br />
20<br />
Borgese, pp. 82, 83.