Ideale e reale nella Coscienza di Zeno Author(s): Alfredo Bonadeo ...
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416<br />
ALFREDO BONADEO<br />
the idea of himself and the reality " (L. Nelson, " A Survey of Svevo,"<br />
Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio <strong>di</strong> crearsi " the truth<br />
after his own image of himself " (J. Freccero, " <strong>Zeno</strong>'s Last Cigarette,"<br />
Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " <strong>Zeno</strong> ne fait jamais ce<br />
qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses<br />
projets ne sont jamais executes;" in questo senso la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />
e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo,"<br />
Revue des etudes italiennes, X [1964], 18).<br />
Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una<br />
parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche <strong>di</strong><br />
Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'in<strong>di</strong>viduo<br />
a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni <strong>Zeno</strong> non<br />
attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo <strong>di</strong> vita, i raziocinii<br />
che egli usa e i tentativi che compie in questa <strong>di</strong>rezione, sono " an<br />
act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of<br />
justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8-<br />
10, 20). Questo e giu<strong>di</strong>zio abbastanza <strong>di</strong>ffuso. <strong>Zeno</strong> e stato variamente<br />
descritto come un"' abulico, inerte, sognatore <strong>di</strong> professione," la cui vita<br />
manca <strong>di</strong> " ideali, <strong>di</strong> forte moralita, <strong>di</strong> impegno, <strong>di</strong> ragioni profonde "<br />
(A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente<br />
la sua inettitu<strong>di</strong>ne, la sua impotenza, la sua impossibilita ad<br />
inserirsi <strong>nella</strong> societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri stu<strong>di</strong> sulla letteratura<br />
del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora <strong>di</strong> recente<br />
ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita ra<strong>di</strong>cale <strong>di</strong> vivere, la<br />
natura informe del protagonista " (Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> storia della letteratura<br />
italiana, Firenze, 1966, III, 361).<br />
In<strong>di</strong>viduate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo<br />
si prestava allora a un'interpretazione <strong>di</strong> senso piu vasto: "l'epica<br />
<strong>di</strong> una borghesia in crescita, ormai prossima alla <strong>di</strong>ssoluzione" (E. Montale,<br />
" Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19),<br />
la " denuncia <strong>di</strong> una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon,<br />
"<strong>Zeno</strong> come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia<br />
in Europa negli anni intorno alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale " (Luti,<br />
p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione<br />
dell" inutilita <strong>di</strong> esistenze e <strong>di</strong> destini " (S. Battaglia, " La coscienza<br />
della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione<br />
a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza in<strong>di</strong>viduale<br />
e <strong>di</strong> tutta una societa; in fondo, l'espressione <strong>di</strong> valori sostanzialmente<br />
negativi.<br />
D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua<br />
"<br />
malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio<br />
del protagonista della <strong>Coscienza</strong> risiede nel suo " sforzo <strong>di</strong> indagine e la<br />
confessione dei suoi problemi " e nell'uso <strong>di</strong> "un'espressione che ne<br />
segue e precisa <strong>di</strong> continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a<br />
I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente<br />
recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the<br />
con<strong>di</strong>tion of existence itself, making uprootedness, alienation, moral<br />
uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and<br />
liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality<br />
Svevo: News<br />
from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli<br />
" (L. Nelson, " A Survey of Svevo,"<br />
Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio <strong>di</strong> crearsi " the truth<br />
after his own image of himself " (J. Freccero, " <strong>Zeno</strong>'s Last Cigarette,"<br />
Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " <strong>Zeno</strong> ne fait jamais ce<br />
qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses<br />
projets ne sont jamais executes;" in questo senso la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />
e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo,"<br />
Revue des etudes italiennes, X [1964], 18).<br />
Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una<br />
parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche <strong>di</strong><br />
Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'in<strong>di</strong>viduo<br />
a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni <strong>Zeno</strong> non<br />
attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo <strong>di</strong> vita, i raziocinii<br />
che egli usa e i tentativi che compie in questa <strong>di</strong>rezione, sono " an<br />
act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of<br />
justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8-<br />
10, 20). Questo e giu<strong>di</strong>zio abbastanza <strong>di</strong>ffuso. <strong>Zeno</strong> e stato variamente<br />
descritto come un"' abulico, inerte, sognatore <strong>di</strong> professione," la cui vita<br />
manca <strong>di</strong> " ideali, <strong>di</strong> forte moralita, <strong>di</strong> impegno, <strong>di</strong> ragioni profonde "<br />
(A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente<br />
la sua inettitu<strong>di</strong>ne, la sua impotenza, la sua impossibilita ad<br />
inserirsi <strong>nella</strong> societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri stu<strong>di</strong> sulla letteratura<br />
del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora <strong>di</strong> recente<br />
ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita ra<strong>di</strong>cale <strong>di</strong> vivere, la<br />
natura informe del protagonista " (Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> storia della letteratura<br />
italiana, Firenze, 1966, III, 361).<br />
In<strong>di</strong>viduate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo<br />
si prestava allora a un'interpretazione <strong>di</strong> senso piu vasto: "l'epica<br />
<strong>di</strong> una borghesia in crescita, ormai prossima alla <strong>di</strong>ssoluzione" (E. Montale,<br />
" Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19),<br />
la " denuncia <strong>di</strong> una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon,<br />
"<strong>Zeno</strong> come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia<br />
in Europa negli anni intorno alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale " (Luti,<br />
p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione<br />
dell" inutilita <strong>di</strong> esistenze e <strong>di</strong> destini " (S. Battaglia, " La coscienza<br />
della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione<br />
a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza in<strong>di</strong>viduale<br />
e <strong>di</strong> tutta una societa; in fondo, l'espressione <strong>di</strong> valori sostanzialmente<br />
negativi.<br />
D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua<br />
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malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio<br />
del protagonista della <strong>Coscienza</strong> risiede nel suo " sforzo <strong>di</strong> indagine e la<br />
confessione dei suoi problemi " e nell'uso <strong>di</strong> "un'espressione che ne<br />
segue e precisa <strong>di</strong> continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a<br />
I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente<br />
recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the<br />
con<strong>di</strong>tion of existence itself, making uprootedness, alienation, moral<br />
uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and<br />
liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality<br />
Svevo: News<br />
from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli<br />
" (L. Nelson, " A Survey of Svevo,"<br />
Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio <strong>di</strong> crearsi " the truth<br />
after his own image of himself " (J. Freccero, " <strong>Zeno</strong>'s Last Cigarette,"<br />
Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " <strong>Zeno</strong> ne fait jamais ce<br />
qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses<br />
projets ne sont jamais executes;" in questo senso la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />
e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo,"<br />
Revue des etudes italiennes, X [1964], 18).<br />
Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una<br />
parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche <strong>di</strong><br />
Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'in<strong>di</strong>viduo<br />
a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni <strong>Zeno</strong> non<br />
attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo <strong>di</strong> vita, i raziocinii<br />
che egli usa e i tentativi che compie in questa <strong>di</strong>rezione, sono " an<br />
act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of<br />
justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8-<br />
10, 20). Questo e giu<strong>di</strong>zio abbastanza <strong>di</strong>ffuso. <strong>Zeno</strong> e stato variamente<br />
descritto come un"' abulico, inerte, sognatore <strong>di</strong> professione," la cui vita<br />
manca <strong>di</strong> " ideali, <strong>di</strong> forte moralita, <strong>di</strong> impegno, <strong>di</strong> ragioni profonde "<br />
(A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente<br />
la sua inettitu<strong>di</strong>ne, la sua impotenza, la sua impossibilita ad<br />
inserirsi <strong>nella</strong> societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri stu<strong>di</strong> sulla letteratura<br />
del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora <strong>di</strong> recente<br />
ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita ra<strong>di</strong>cale <strong>di</strong> vivere, la<br />
natura informe del protagonista " (Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> storia della letteratura<br />
italiana, Firenze, 1966, III, 361).<br />
In<strong>di</strong>viduate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo<br />
si prestava allora a un'interpretazione <strong>di</strong> senso piu vasto: "l'epica<br />
<strong>di</strong> una borghesia in crescita, ormai prossima alla <strong>di</strong>ssoluzione" (E. Montale,<br />
" Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19),<br />
la " denuncia <strong>di</strong> una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon,<br />
"<strong>Zeno</strong> come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia<br />
in Europa negli anni intorno alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale " (Luti,<br />
p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione<br />
dell" inutilita <strong>di</strong> esistenze e <strong>di</strong> destini " (S. Battaglia, " La coscienza<br />
della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione<br />
a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza in<strong>di</strong>viduale<br />
e <strong>di</strong> tutta una societa; in fondo, l'espressione <strong>di</strong> valori sostanzialmente<br />
negativi.<br />
D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua<br />
"<br />
malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio<br />
del protagonista della <strong>Coscienza</strong> risiede nel suo " sforzo <strong>di</strong> indagine e la<br />
confessione dei suoi problemi " e nell'uso <strong>di</strong> "un'espressione che ne<br />
segue e precisa <strong>di</strong> continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a<br />
I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente<br />
recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the<br />
con<strong>di</strong>tion of existence itself, making uprootedness, alienation, moral<br />
uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and<br />
liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality<br />
Svevo: News<br />
from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli<br />
" (L. Nelson, " A Survey of Svevo,"<br />
Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio <strong>di</strong> crearsi " the truth<br />
after his own image of himself " (J. Freccero, " <strong>Zeno</strong>'s Last Cigarette,"<br />
Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " <strong>Zeno</strong> ne fait jamais ce<br />
qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses<br />
projets ne sont jamais executes;" in questo senso la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />
e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo,"<br />
Revue des etudes italiennes, X [1964], 18).<br />
Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una<br />
parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche <strong>di</strong><br />
Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'in<strong>di</strong>viduo<br />
a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni <strong>Zeno</strong> non<br />
attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo <strong>di</strong> vita, i raziocinii<br />
che egli usa e i tentativi che compie in questa <strong>di</strong>rezione, sono " an<br />
act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of<br />
justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8-<br />
10, 20). Questo e giu<strong>di</strong>zio abbastanza <strong>di</strong>ffuso. <strong>Zeno</strong> e stato variamente<br />
descritto come un"' abulico, inerte, sognatore <strong>di</strong> professione," la cui vita<br />
manca <strong>di</strong> " ideali, <strong>di</strong> forte moralita, <strong>di</strong> impegno, <strong>di</strong> ragioni profonde "<br />
(A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente<br />
la sua inettitu<strong>di</strong>ne, la sua impotenza, la sua impossibilita ad<br />
inserirsi <strong>nella</strong> societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri stu<strong>di</strong> sulla letteratura<br />
del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora <strong>di</strong> recente<br />
ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita ra<strong>di</strong>cale <strong>di</strong> vivere, la<br />
natura informe del protagonista " (Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> storia della letteratura<br />
italiana, Firenze, 1966, III, 361).<br />
In<strong>di</strong>viduate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo<br />
si prestava allora a un'interpretazione <strong>di</strong> senso piu vasto: "l'epica<br />
<strong>di</strong> una borghesia in crescita, ormai prossima alla <strong>di</strong>ssoluzione" (E. Montale,<br />
" Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19),<br />
la " denuncia <strong>di</strong> una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon,<br />
"<strong>Zeno</strong> come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia<br />
in Europa negli anni intorno alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale " (Luti,<br />
p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione<br />
dell" inutilita <strong>di</strong> esistenze e <strong>di</strong> destini " (S. Battaglia, " La coscienza<br />
della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione<br />
a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza in<strong>di</strong>viduale<br />
e <strong>di</strong> tutta una societa; in fondo, l'espressione <strong>di</strong> valori sostanzialmente<br />
negativi.<br />
D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua<br />
"<br />
malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio<br />
del protagonista della <strong>Coscienza</strong> risiede nel suo " sforzo <strong>di</strong> indagine e la<br />
confessione dei suoi problemi " e nell'uso <strong>di</strong> "un'espressione che ne<br />
segue e precisa <strong>di</strong> continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a<br />
I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente<br />
recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the<br />
con<strong>di</strong>tion of existence itself, making uprootedness, alienation, moral<br />
uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and<br />
liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality<br />
Svevo: News<br />
from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli<br />
" (L. Nelson, " A Survey of Svevo,"<br />
Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio <strong>di</strong> crearsi " the truth<br />
after his own image of himself " (J. Freccero, " <strong>Zeno</strong>'s Last Cigarette,"<br />
Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " <strong>Zeno</strong> ne fait jamais ce<br />
qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses<br />
projets ne sont jamais executes;" in questo senso la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />
e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo,"<br />
Revue des etudes italiennes, X [1964], 18).<br />
Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una<br />
parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche <strong>di</strong><br />
Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'in<strong>di</strong>viduo<br />
a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni <strong>Zeno</strong> non<br />
attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo <strong>di</strong> vita, i raziocinii<br />
che egli usa e i tentativi che compie in questa <strong>di</strong>rezione, sono " an<br />
act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of<br />
justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8-<br />
10, 20). Questo e giu<strong>di</strong>zio abbastanza <strong>di</strong>ffuso. <strong>Zeno</strong> e stato variamente<br />
descritto come un"' abulico, inerte, sognatore <strong>di</strong> professione," la cui vita<br />
manca <strong>di</strong> " ideali, <strong>di</strong> forte moralita, <strong>di</strong> impegno, <strong>di</strong> ragioni profonde "<br />
(A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente<br />
la sua inettitu<strong>di</strong>ne, la sua impotenza, la sua impossibilita ad<br />
inserirsi <strong>nella</strong> societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri stu<strong>di</strong> sulla letteratura<br />
del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora <strong>di</strong> recente<br />
ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita ra<strong>di</strong>cale <strong>di</strong> vivere, la<br />
natura informe del protagonista " (Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> storia della letteratura<br />
italiana, Firenze, 1966, III, 361).<br />
In<strong>di</strong>viduate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo<br />
si prestava allora a un'interpretazione <strong>di</strong> senso piu vasto: "l'epica<br />
<strong>di</strong> una borghesia in crescita, ormai prossima alla <strong>di</strong>ssoluzione" (E. Montale,<br />
" Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19),<br />
la " denuncia <strong>di</strong> una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon,<br />
"<strong>Zeno</strong> come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia<br />
in Europa negli anni intorno alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale " (Luti,<br />
p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione<br />
dell" inutilita <strong>di</strong> esistenze e <strong>di</strong> destini " (S. Battaglia, " La coscienza<br />
della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione<br />
a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza in<strong>di</strong>viduale<br />
e <strong>di</strong> tutta una societa; in fondo, l'espressione <strong>di</strong> valori sostanzialmente<br />
negativi.<br />
D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua<br />
"<br />
malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio<br />
del protagonista della <strong>Coscienza</strong> risiede nel suo " sforzo <strong>di</strong> indagine e la<br />
confessione dei suoi problemi " e nell'uso <strong>di</strong> "un'espressione che ne<br />
segue e precisa <strong>di</strong> continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a<br />
I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente<br />
recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the<br />
con<strong>di</strong>tion of existence itself, making uprootedness, alienation, moral<br />
uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and<br />
liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality<br />
Svevo: News<br />
from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli<br />
" (L. Nelson, " A Survey of Svevo,"<br />
Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio <strong>di</strong> crearsi " the truth<br />
after his own image of himself " (J. Freccero, " <strong>Zeno</strong>'s Last Cigarette,"<br />
Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " <strong>Zeno</strong> ne fait jamais ce<br />
qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses<br />
projets ne sont jamais executes;" in questo senso la <strong>Coscienza</strong> <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong><br />
e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo,"<br />
Revue des etudes italiennes, X [1964], 18).<br />
Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una<br />
parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche <strong>di</strong><br />
Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'in<strong>di</strong>viduo<br />
a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni <strong>Zeno</strong> non<br />
attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo <strong>di</strong> vita, i raziocinii<br />
che egli usa e i tentativi che compie in questa <strong>di</strong>rezione, sono " an<br />
act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of<br />
justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8-<br />
10, 20). Questo e giu<strong>di</strong>zio abbastanza <strong>di</strong>ffuso. <strong>Zeno</strong> e stato variamente<br />
descritto come un"' abulico, inerte, sognatore <strong>di</strong> professione," la cui vita<br />
manca <strong>di</strong> " ideali, <strong>di</strong> forte moralita, <strong>di</strong> impegno, <strong>di</strong> ragioni profonde "<br />
(A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente<br />
la sua inettitu<strong>di</strong>ne, la sua impotenza, la sua impossibilita ad<br />
inserirsi <strong>nella</strong> societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri stu<strong>di</strong> sulla letteratura<br />
del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora <strong>di</strong> recente<br />
ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita ra<strong>di</strong>cale <strong>di</strong> vivere, la<br />
natura informe del protagonista " (Compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> storia della letteratura<br />
italiana, Firenze, 1966, III, 361).<br />
In<strong>di</strong>viduate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo<br />
si prestava allora a un'interpretazione <strong>di</strong> senso piu vasto: "l'epica<br />
<strong>di</strong> una borghesia in crescita, ormai prossima alla <strong>di</strong>ssoluzione" (E. Montale,<br />
" Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19),<br />
la " denuncia <strong>di</strong> una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon,<br />
"<strong>Zeno</strong> come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia<br />
in Europa negli anni intorno alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale " (Luti,<br />
p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione<br />
dell" inutilita <strong>di</strong> esistenze e <strong>di</strong> destini " (S. Battaglia, " La coscienza<br />
della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione<br />
a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza in<strong>di</strong>viduale<br />
e <strong>di</strong> tutta una societa; in fondo, l'espressione <strong>di</strong> valori sostanzialmente<br />
negativi.<br />
D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua<br />
"<br />
malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio<br />
del protagonista della <strong>Coscienza</strong> risiede nel suo " sforzo <strong>di</strong> indagine e la<br />
confessione dei suoi problemi " e nell'uso <strong>di</strong> "un'espressione che ne<br />
segue e precisa <strong>di</strong> continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a<br />
I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente<br />
recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the<br />
con<strong>di</strong>tion of existence itself, making uprootedness, alienation, moral<br />
uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and<br />
liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " Svevo: News<br />
from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli