07.06.2013 Views

Ideale e reale nella Coscienza di Zeno Author(s): Alfredo Bonadeo ...

Ideale e reale nella Coscienza di Zeno Author(s): Alfredo Bonadeo ...

Ideale e reale nella Coscienza di Zeno Author(s): Alfredo Bonadeo ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO<br />

Gran parte della critica sveviana rappresenta il protagonista<br />

del romanzo come un inetto ed un abulico: egli non fa<br />

mai quel che vorrebbe fare, non attua mai i suoi ideali.' Appunto<br />

questa sua caratteristica permette tuttavia <strong>di</strong> proporre<br />

un'interpretazione opposta a quella corrente. L'analisi della<br />

natura degli ideali e dei tentativi da parte del protagonista per<br />

attuarli rivela che essi sono in effetto illusioni. La funzione<br />

della coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> Cosini e quella <strong>di</strong> rilevare la natura<br />

illusoria degli ideali registrandone la vanita e il finale fallimento<br />

attraverso la futilita dei tentativi e propositi. L'ideale<br />

appare cosi non pii romanticamente come lo scopo per cui<br />

l'uomo lotta, soffre e perisce, ma come la sorgente <strong>di</strong> dubbi,<br />

incertezze ed errori; la rinuncia ad esso importa l'affermazione<br />

del senso del <strong>reale</strong> e la conquista della certezza interiore.<br />

Dall'inizio dell'assiduo corteggiamento <strong>di</strong> Ada Malfenti,<br />

<strong>Zeno</strong> si convince che uno dei mezzi adatti per conquistarla<br />

sia quello <strong>di</strong> farla ridere. Narra storielle spiritose. Iniziato<br />

l'esperimento egli riconosce sospettosamente ch'essa " rideva,<br />

rideva a lungo, troppo a lungo e il suo riso copriva <strong>di</strong> un<br />

aspetto ri<strong>di</strong>colo la persona che lo aveva provocato " e le impe<strong>di</strong>va<br />

<strong>di</strong> rivelare i suoi pensieri e le sue intenzioni. t certo<br />

uno svantaggio, ma l'ignoranza sullo stato d'animo <strong>di</strong> Ada e<br />

proprio cio <strong>di</strong> cui <strong>Zeno</strong> ha bisogno poich6 gli permette <strong>di</strong><br />

cullarsi nell'illusione <strong>di</strong> essere ben accetto. Persiste nel tentativo<br />

<strong>di</strong> provocare il riso con il racconto della stravagante avventura<br />

con un gatto inglese in occasione della prima visita a<br />

casa Malfenti. Ada ride a lungo, " molto a lungo." " Gran parte della critica sveviana rappresenta il protagonista<br />

del romanzo come un inetto ed un abulico: egli non fa<br />

mai quel che vorrebbe fare, non attua mai i suoi ideali.' Appunto<br />

questa sua caratteristica permette tuttavia <strong>di</strong> proporre<br />

un'interpretazione opposta a quella corrente. L'analisi della<br />

natura degli ideali e dei tentativi da parte del protagonista per<br />

attuarli rivela che essi sono in effetto illusioni. La funzione<br />

della coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> Cosini e quella <strong>di</strong> rilevare la natura<br />

illusoria degli ideali registrandone la vanita e il finale fallimento<br />

attraverso la futilita dei tentativi e propositi. L'ideale<br />

appare cosi non pii romanticamente come lo scopo per cui<br />

l'uomo lotta, soffre e perisce, ma come la sorgente <strong>di</strong> dubbi,<br />

incertezze ed errori; la rinuncia ad esso importa l'affermazione<br />

del senso del <strong>reale</strong> e la conquista della certezza interiore.<br />

Dall'inizio dell'assiduo corteggiamento <strong>di</strong> Ada Malfenti,<br />

<strong>Zeno</strong> si convince che uno dei mezzi adatti per conquistarla<br />

sia quello <strong>di</strong> farla ridere. Narra storielle spiritose. Iniziato<br />

l'esperimento egli riconosce sospettosamente ch'essa " rideva,<br />

rideva a lungo, troppo a lungo e il suo riso copriva <strong>di</strong> un<br />

aspetto ri<strong>di</strong>colo la persona che lo aveva provocato<br />

Se avessi<br />

saputo tacere a tempo forse le cose sarebbero andate altrimenti,"<br />

aveva gia intuito <strong>Zeno</strong>. Qui avviene infatti " qualche<br />

cosa che pur avrebbe dovuto avvisarmi e salvarmi," riflette;<br />

la minore delle sorelle Malfenti, u<strong>di</strong>to il racconto, lancia contro<br />

<strong>Zeno</strong> la derisione e l'ira che le sorelle adulte non osano<br />

esternare:<br />

" e le impe<strong>di</strong>va<br />

<strong>di</strong> rivelare i suoi pensieri e le sue intenzioni. t certo<br />

uno svantaggio, ma l'ignoranza sullo stato d'animo <strong>di</strong> Ada e<br />

proprio cio <strong>di</strong> cui <strong>Zeno</strong> ha bisogno poich6 gli permette <strong>di</strong><br />

cullarsi nell'illusione <strong>di</strong> essere ben accetto. Persiste nel tentativo<br />

<strong>di</strong> provocare il riso con il racconto della stravagante avventura<br />

con un gatto inglese in occasione della prima visita a<br />

casa Malfenti. Ada ride a lungo, " molto a lungo." " Gran parte della critica sveviana rappresenta il protagonista<br />

del romanzo come un inetto ed un abulico: egli non fa<br />

mai quel che vorrebbe fare, non attua mai i suoi ideali.' Appunto<br />

questa sua caratteristica permette tuttavia <strong>di</strong> proporre<br />

un'interpretazione opposta a quella corrente. L'analisi della<br />

natura degli ideali e dei tentativi da parte del protagonista per<br />

attuarli rivela che essi sono in effetto illusioni. La funzione<br />

della coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> Cosini e quella <strong>di</strong> rilevare la natura<br />

illusoria degli ideali registrandone la vanita e il finale fallimento<br />

attraverso la futilita dei tentativi e propositi. L'ideale<br />

appare cosi non pii romanticamente come lo scopo per cui<br />

l'uomo lotta, soffre e perisce, ma come la sorgente <strong>di</strong> dubbi,<br />

incertezze ed errori; la rinuncia ad esso importa l'affermazione<br />

del senso del <strong>reale</strong> e la conquista della certezza interiore.<br />

Dall'inizio dell'assiduo corteggiamento <strong>di</strong> Ada Malfenti,<br />

<strong>Zeno</strong> si convince che uno dei mezzi adatti per conquistarla<br />

sia quello <strong>di</strong> farla ridere. Narra storielle spiritose. Iniziato<br />

l'esperimento egli riconosce sospettosamente ch'essa " rideva,<br />

rideva a lungo, troppo a lungo e il suo riso copriva <strong>di</strong> un<br />

aspetto ri<strong>di</strong>colo la persona che lo aveva provocato<br />

Se avessi<br />

saputo tacere a tempo forse le cose sarebbero andate altrimenti,"<br />

aveva gia intuito <strong>Zeno</strong>. Qui avviene infatti " qualche<br />

cosa che pur avrebbe dovuto avvisarmi e salvarmi," riflette;<br />

la minore delle sorelle Malfenti, u<strong>di</strong>to il racconto, lancia contro<br />

<strong>Zeno</strong> la derisione e l'ira che le sorelle adulte non osano<br />

esternare:<br />

" e le impe<strong>di</strong>va<br />

<strong>di</strong> rivelare i suoi pensieri e le sue intenzioni. t certo<br />

uno svantaggio, ma l'ignoranza sullo stato d'animo <strong>di</strong> Ada e<br />

proprio cio <strong>di</strong> cui <strong>Zeno</strong> ha bisogno poich6 gli permette <strong>di</strong><br />

cullarsi nell'illusione <strong>di</strong> essere ben accetto. Persiste nel tentativo<br />

<strong>di</strong> provocare il riso con il racconto della stravagante avventura<br />

con un gatto inglese in occasione della prima visita a<br />

casa Malfenti. Ada ride a lungo, " molto a lungo." " Gran parte della critica sveviana rappresenta il protagonista<br />

del romanzo come un inetto ed un abulico: egli non fa<br />

mai quel che vorrebbe fare, non attua mai i suoi ideali.' Appunto<br />

questa sua caratteristica permette tuttavia <strong>di</strong> proporre<br />

un'interpretazione opposta a quella corrente. L'analisi della<br />

natura degli ideali e dei tentativi da parte del protagonista per<br />

attuarli rivela che essi sono in effetto illusioni. La funzione<br />

della coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> Cosini e quella <strong>di</strong> rilevare la natura<br />

illusoria degli ideali registrandone la vanita e il finale fallimento<br />

attraverso la futilita dei tentativi e propositi. L'ideale<br />

appare cosi non pii romanticamente come lo scopo per cui<br />

l'uomo lotta, soffre e perisce, ma come la sorgente <strong>di</strong> dubbi,<br />

incertezze ed errori; la rinuncia ad esso importa l'affermazione<br />

del senso del <strong>reale</strong> e la conquista della certezza interiore.<br />

Dall'inizio dell'assiduo corteggiamento <strong>di</strong> Ada Malfenti,<br />

<strong>Zeno</strong> si convince che uno dei mezzi adatti per conquistarla<br />

sia quello <strong>di</strong> farla ridere. Narra storielle spiritose. Iniziato<br />

l'esperimento egli riconosce sospettosamente ch'essa " rideva,<br />

rideva a lungo, troppo a lungo e il suo riso copriva <strong>di</strong> un<br />

aspetto ri<strong>di</strong>colo la persona che lo aveva provocato<br />

Se avessi<br />

saputo tacere a tempo forse le cose sarebbero andate altrimenti,"<br />

aveva gia intuito <strong>Zeno</strong>. Qui avviene infatti " qualche<br />

cosa che pur avrebbe dovuto avvisarmi e salvarmi," riflette;<br />

la minore delle sorelle Malfenti, u<strong>di</strong>to il racconto, lancia contro<br />

<strong>Zeno</strong> la derisione e l'ira che le sorelle adulte non osano<br />

esternare:<br />

" e le impe<strong>di</strong>va<br />

<strong>di</strong> rivelare i suoi pensieri e le sue intenzioni. t certo<br />

uno svantaggio, ma l'ignoranza sullo stato d'animo <strong>di</strong> Ada e<br />

proprio cio <strong>di</strong> cui <strong>Zeno</strong> ha bisogno poich6 gli permette <strong>di</strong><br />

cullarsi nell'illusione <strong>di</strong> essere ben accetto. Persiste nel tentativo<br />

<strong>di</strong> provocare il riso con il racconto della stravagante avventura<br />

con un gatto inglese in occasione della prima visita a<br />

casa Malfenti. Ada ride a lungo, " molto a lungo." " Gran parte della critica sveviana rappresenta il protagonista<br />

del romanzo come un inetto ed un abulico: egli non fa<br />

mai quel che vorrebbe fare, non attua mai i suoi ideali.' Appunto<br />

questa sua caratteristica permette tuttavia <strong>di</strong> proporre<br />

un'interpretazione opposta a quella corrente. L'analisi della<br />

natura degli ideali e dei tentativi da parte del protagonista per<br />

attuarli rivela che essi sono in effetto illusioni. La funzione<br />

della coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> Cosini e quella <strong>di</strong> rilevare la natura<br />

illusoria degli ideali registrandone la vanita e il finale fallimento<br />

attraverso la futilita dei tentativi e propositi. L'ideale<br />

appare cosi non pii romanticamente come lo scopo per cui<br />

l'uomo lotta, soffre e perisce, ma come la sorgente <strong>di</strong> dubbi,<br />

incertezze ed errori; la rinuncia ad esso importa l'affermazione<br />

del senso del <strong>reale</strong> e la conquista della certezza interiore.<br />

Dall'inizio dell'assiduo corteggiamento <strong>di</strong> Ada Malfenti,<br />

<strong>Zeno</strong> si convince che uno dei mezzi adatti per conquistarla<br />

sia quello <strong>di</strong> farla ridere. Narra storielle spiritose. Iniziato<br />

l'esperimento egli riconosce sospettosamente ch'essa " rideva,<br />

rideva a lungo, troppo a lungo e il suo riso copriva <strong>di</strong> un<br />

aspetto ri<strong>di</strong>colo la persona che lo aveva provocato<br />

Se avessi<br />

saputo tacere a tempo forse le cose sarebbero andate altrimenti,"<br />

aveva gia intuito <strong>Zeno</strong>. Qui avviene infatti " qualche<br />

cosa che pur avrebbe dovuto avvisarmi e salvarmi," riflette;<br />

la minore delle sorelle Malfenti, u<strong>di</strong>to il racconto, lancia contro<br />

<strong>Zeno</strong> la derisione e l'ira che le sorelle adulte non osano<br />

esternare:<br />

" e le impe<strong>di</strong>va<br />

<strong>di</strong> rivelare i suoi pensieri e le sue intenzioni. t certo<br />

uno svantaggio, ma l'ignoranza sullo stato d'animo <strong>di</strong> Ada e<br />

proprio cio <strong>di</strong> cui <strong>Zeno</strong> ha bisogno poich6 gli permette <strong>di</strong><br />

cullarsi nell'illusione <strong>di</strong> essere ben accetto. Persiste nel tentativo<br />

<strong>di</strong> provocare il riso con il racconto della stravagante avventura<br />

con un gatto inglese in occasione della prima visita a<br />

casa Malfenti. Ada ride a lungo, " molto a lungo." " Gran parte della critica sveviana rappresenta il protagonista<br />

del romanzo come un inetto ed un abulico: egli non fa<br />

mai quel che vorrebbe fare, non attua mai i suoi ideali.' Appunto<br />

questa sua caratteristica permette tuttavia <strong>di</strong> proporre<br />

un'interpretazione opposta a quella corrente. L'analisi della<br />

natura degli ideali e dei tentativi da parte del protagonista per<br />

attuarli rivela che essi sono in effetto illusioni. La funzione<br />

della coscienza <strong>di</strong> <strong>Zeno</strong> Cosini e quella <strong>di</strong> rilevare la natura<br />

illusoria degli ideali registrandone la vanita e il finale fallimento<br />

attraverso la futilita dei tentativi e propositi. L'ideale<br />

appare cosi non pii romanticamente come lo scopo per cui<br />

l'uomo lotta, soffre e perisce, ma come la sorgente <strong>di</strong> dubbi,<br />

incertezze ed errori; la rinuncia ad esso importa l'affermazione<br />

del senso del <strong>reale</strong> e la conquista della certezza interiore.<br />

Dall'inizio dell'assiduo corteggiamento <strong>di</strong> Ada Malfenti,<br />

<strong>Zeno</strong> si convince che uno dei mezzi adatti per conquistarla<br />

sia quello <strong>di</strong> farla ridere. Narra storielle spiritose. Iniziato<br />

l'esperimento egli riconosce sospettosamente ch'essa " rideva,<br />

rideva a lungo, troppo a lungo e il suo riso copriva <strong>di</strong> un<br />

aspetto ri<strong>di</strong>colo la persona che lo aveva provocato<br />

Se avessi<br />

saputo tacere a tempo forse le cose sarebbero andate altrimenti,"<br />

aveva gia intuito <strong>Zeno</strong>. Qui avviene infatti " qualche<br />

cosa che pur avrebbe dovuto avvisarmi e salvarmi," riflette;<br />

la minore delle sorelle Malfenti, u<strong>di</strong>to il racconto, lancia contro<br />

<strong>Zeno</strong> la derisione e l'ira che le sorelle adulte non osano<br />

esternare:<br />

" e le impe<strong>di</strong>va<br />

<strong>di</strong> rivelare i suoi pensieri e le sue intenzioni. t certo<br />

uno svantaggio, ma l'ignoranza sullo stato d'animo <strong>di</strong> Ada e<br />

proprio cio <strong>di</strong> cui <strong>Zeno</strong> ha bisogno poich6 gli permette <strong>di</strong><br />

cullarsi nell'illusione <strong>di</strong> essere ben accetto. Persiste nel tentativo<br />

<strong>di</strong> provocare il riso con il racconto della stravagante avventura<br />

con un gatto inglese in occasione della prima visita a<br />

casa Malfenti. Ada ride a lungo, " molto a lungo." " Se avessi<br />

saputo tacere a tempo forse le cose sarebbero andate altrimenti,"<br />

aveva gia intuito <strong>Zeno</strong>. Qui avviene infatti " qualche<br />

cosa che pur avrebbe dovuto avvisarmi e salvarmi," riflette;<br />

la minore delle sorelle Malfenti, u<strong>di</strong>to il racconto, lancia contro<br />

<strong>Zeno</strong> la derisione e l'ira che le sorelle adulte non osano<br />

esternare:<br />

t vero ch'e pazzo, pazzo del tutto?... E pazzo! Parla coi gatti; biso-<br />

gnerebbe procurarsi subito delle corde per legarlo!...<br />

legheranno.2<br />

Vedrai che ti<br />

402

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!