Ideale e reale nella Coscienza di Zeno Author(s): Alfredo Bonadeo ...

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410 ALFREDO BONADEO fumatore inveterato; poteva fumare " fumatore inveterato; poteva fumare una dopo l'altra... dieci " fumatore inveterato; poteva fumare una dopo l'altra... dieci " fumatore inveterato; poteva fumare una dopo l'altra... dieci " fumatore inveterato; poteva fumare una dopo l'altra... dieci " fumatore inveterato; poteva fumare una dopo l'altra... dieci " una dopo l'altra... dieci sigarette " alia volta. Alla sua eta non era stato facile acquistare e mantenere il vizio del fumo. In casa rubava spiccioli dalle tasche degli indumenti di suo padre, racimolava mozziconi abbandonati a rischio continuo di essere sorpreso dai familiari e aveva dovuto superare " brividi di ribrezzo " e forti " disgusti fisici" di ogni genere per abituarsi alla nicotina: sudori freddi, contorcimenti di stomaco e vertigini. A vent'anni Zeno ha l'improvvisa idea che il fumo possa fargli male; capisce allora di odiare il tabacco. Nella sua tenera eta aveva retto lungamente ai malesseri cagionati dalle sigarette continuando a fumare imperterrito, ma ora diviene malato alla gola e ha febbre per alcune settimane. " La malattia 'e una convinzione ed io nacqui con quella convinzione," confessa Zeno. La prescrizione dell'assoluta astensione dal fumo aggrava la febbre e produce " un vuoto grande " nella sua vita. Guarisce fumando innumerevoli sigarette all'insaputa del dottore e del padre che credono la guarigione sia dovuta all'astinenza. t facile intendere che sara impresa disperata abbandonare il vizio del fumo; ma Zeno inizia proprio allora a formulare in vario modo " propositi " di rinunciarvi. Gia durante la malattia ognuna delle sigarette fumate doveva essere, secondo il proposito ch'egli rinnova di volta in volta prima di accingersi a fumare, l'ultima. " Le [sue] giornate finirono coll'essere piene di sigarette e di propositi di non fumare piu." I propositi retta. saranno perennemente alternati a un'ultima siga- " Oggi, 2 febbraio 1886, passo dagli studi di legge a quelli di chimica. Ultima sigaretta! " nota Zeno. II ritorno alla facolta di legge e celebrato da un'altra ultima sigaretta debitamente registrata su di un libro. Le annotazioni di quelle che dovrebbero essere state ultime sigarette si fanno sempre piu numerose, sua abitazione su libri, quaderni e pareti, da trasformare la nel " sigarette cimitero dei... buoni propositi." Date piu o meno importanti gli offrono l'occasione di rinnovare il pro- " alia volta. Alla sua eta non era stato facile acquistare e mantenere il vizio del fumo. In casa rubava spiccioli dalle tasche degli indumenti di suo padre, racimolava mozziconi abbandonati a rischio continuo di essere sorpreso dai familiari e aveva dovuto superare " brividi di ribrezzo " e forti " disgusti fisici" di ogni genere per abituarsi alla nicotina: sudori freddi, contorcimenti di stomaco e vertigini. A vent'anni Zeno ha l'improvvisa idea che il fumo possa fargli male; capisce allora di odiare il tabacco. Nella sua tenera eta aveva retto lungamente ai malesseri cagionati dalle sigarette continuando a fumare imperterrito, ma ora diviene malato alla gola e ha febbre per alcune settimane. " La malattia 'e una convinzione ed io nacqui con quella convinzione," confessa Zeno. La prescrizione dell'assoluta astensione dal fumo aggrava la febbre e produce " un vuoto grande " nella sua vita. Guarisce fumando innumerevoli sigarette all'insaputa del dottore e del padre che credono la guarigione sia dovuta all'astinenza. t facile intendere che sara impresa disperata abbandonare il vizio del fumo; ma Zeno inizia proprio allora a formulare in vario modo " propositi " di rinunciarvi. Gia durante la malattia ognuna delle sigarette fumate doveva essere, secondo il proposito ch'egli rinnova di volta in volta prima di accingersi a fumare, l'ultima. " Le [sue] giornate finirono coll'essere piene di sigarette e di propositi di non fumare piu." I propositi retta. saranno perennemente alternati a un'ultima siga- " Oggi, 2 febbraio 1886, passo dagli studi di legge a quelli di chimica. Ultima sigaretta! " nota Zeno. II ritorno alla facolta di legge e celebrato da un'altra ultima sigaretta debitamente registrata su di un libro. Le annotazioni di quelle che dovrebbero essere state ultime sigarette si fanno sempre piu numerose, sua abitazione su libri, quaderni e pareti, da trasformare la nel " sigarette cimitero dei... buoni propositi." Date piu o meno importanti gli offrono l'occasione di rinnovare il pro- " alia volta. Alla sua eta non era stato facile acquistare e mantenere il vizio del fumo. In casa rubava spiccioli dalle tasche degli indumenti di suo padre, racimolava mozziconi abbandonati a rischio continuo di essere sorpreso dai familiari e aveva dovuto superare " brividi di ribrezzo " e forti " disgusti fisici" di ogni genere per abituarsi alla nicotina: sudori freddi, contorcimenti di stomaco e vertigini. A vent'anni Zeno ha l'improvvisa idea che il fumo possa fargli male; capisce allora di odiare il tabacco. Nella sua tenera eta aveva retto lungamente ai malesseri cagionati dalle sigarette continuando a fumare imperterrito, ma ora diviene malato alla gola e ha febbre per alcune settimane. " La malattia 'e una convinzione ed io nacqui con quella convinzione," confessa Zeno. La prescrizione dell'assoluta astensione dal fumo aggrava la febbre e produce " un vuoto grande " nella sua vita. Guarisce fumando innumerevoli sigarette all'insaputa del dottore e del padre che credono la guarigione sia dovuta all'astinenza. t facile intendere che sara impresa disperata abbandonare il vizio del fumo; ma Zeno inizia proprio allora a formulare in vario modo " propositi " di rinunciarvi. Gia durante la malattia ognuna delle sigarette fumate doveva essere, secondo il proposito ch'egli rinnova di volta in volta prima di accingersi a fumare, l'ultima. " Le [sue] giornate finirono coll'essere piene di sigarette e di propositi di non fumare piu." I propositi retta. saranno perennemente alternati a un'ultima siga- " Oggi, 2 febbraio 1886, passo dagli studi di legge a quelli di chimica. Ultima sigaretta! " nota Zeno. II ritorno alla facolta di legge e celebrato da un'altra ultima sigaretta debitamente registrata su di un libro. Le annotazioni di quelle che dovrebbero essere state ultime sigarette si fanno sempre piu numerose, sua abitazione su libri, quaderni e pareti, da trasformare la nel " sigarette cimitero dei... buoni propositi." Date piu o meno importanti gli offrono l'occasione di rinnovare il pro- " alia volta. Alla sua eta non era stato facile acquistare e mantenere il vizio del fumo. In casa rubava spiccioli dalle tasche degli indumenti di suo padre, racimolava mozziconi abbandonati a rischio continuo di essere sorpreso dai familiari e aveva dovuto superare " brividi di ribrezzo " e forti " disgusti fisici" di ogni genere per abituarsi alla nicotina: sudori freddi, contorcimenti di stomaco e vertigini. A vent'anni Zeno ha l'improvvisa idea che il fumo possa fargli male; capisce allora di odiare il tabacco. Nella sua tenera eta aveva retto lungamente ai malesseri cagionati dalle sigarette continuando a fumare imperterrito, ma ora diviene malato alla gola e ha febbre per alcune settimane. " La malattia 'e una convinzione ed io nacqui con quella convinzione," confessa Zeno. La prescrizione dell'assoluta astensione dal fumo aggrava la febbre e produce " un vuoto grande " nella sua vita. Guarisce fumando innumerevoli sigarette all'insaputa del dottore e del padre che credono la guarigione sia dovuta all'astinenza. t facile intendere che sara impresa disperata abbandonare il vizio del fumo; ma Zeno inizia proprio allora a formulare in vario modo " propositi " di rinunciarvi. Gia durante la malattia ognuna delle sigarette fumate doveva essere, secondo il proposito ch'egli rinnova di volta in volta prima di accingersi a fumare, l'ultima. " Le [sue] giornate finirono coll'essere piene di sigarette e di propositi di non fumare piu." I propositi retta. saranno perennemente alternati a un'ultima siga- " Oggi, 2 febbraio 1886, passo dagli studi di legge a quelli di chimica. Ultima sigaretta! " nota Zeno. II ritorno alla facolta di legge e celebrato da un'altra ultima sigaretta debitamente registrata su di un libro. Le annotazioni di quelle che dovrebbero essere state ultime sigarette si fanno sempre piu numerose, sua abitazione su libri, quaderni e pareti, da trasformare la nel " sigarette cimitero dei... buoni propositi." Date piu o meno importanti gli offrono l'occasione di rinnovare il pro- " alia volta. Alla sua eta non era stato facile acquistare e mantenere il vizio del fumo. In casa rubava spiccioli dalle tasche degli indumenti di suo padre, racimolava mozziconi abbandonati a rischio continuo di essere sorpreso dai familiari e aveva dovuto superare " brividi di ribrezzo " e forti " disgusti fisici" di ogni genere per abituarsi alla nicotina: sudori freddi, contorcimenti di stomaco e vertigini. A vent'anni Zeno ha l'improvvisa idea che il fumo possa fargli male; capisce allora di odiare il tabacco. Nella sua tenera eta aveva retto lungamente ai malesseri cagionati dalle sigarette continuando a fumare imperterrito, ma ora diviene malato alla gola e ha febbre per alcune settimane. " La malattia 'e una convinzione ed io nacqui con quella convinzione," confessa Zeno. La prescrizione dell'assoluta astensione dal fumo aggrava la febbre e produce " un vuoto grande " nella sua vita. Guarisce fumando innumerevoli sigarette all'insaputa del dottore e del padre che credono la guarigione sia dovuta all'astinenza. t facile intendere che sara impresa disperata abbandonare il vizio del fumo; ma Zeno inizia proprio allora a formulare in vario modo " propositi " di rinunciarvi. Gia durante la malattia ognuna delle sigarette fumate doveva essere, secondo il proposito ch'egli rinnova di volta in volta prima di accingersi a fumare, l'ultima. " Le [sue] giornate finirono coll'essere piene di sigarette e di propositi di non fumare piu." I propositi retta. saranno perennemente alternati a un'ultima siga- " Oggi, 2 febbraio 1886, passo dagli studi di legge a quelli di chimica. Ultima sigaretta! " nota Zeno. II ritorno alla facolta di legge e celebrato da un'altra ultima sigaretta debitamente registrata su di un libro. Le annotazioni di quelle che dovrebbero essere state ultime sigarette si fanno sempre piu numerose, sua abitazione su libri, quaderni e pareti, da trasformare la nel " sigarette cimitero dei... buoni propositi." Date piu o meno importanti gli offrono l'occasione di rinnovare il pro- " alia volta. Alla sua eta non era stato facile acquistare e mantenere il vizio del fumo. In casa rubava spiccioli dalle tasche degli indumenti di suo padre, racimolava mozziconi abbandonati a rischio continuo di essere sorpreso dai familiari e aveva dovuto superare " brividi di ribrezzo " e forti " disgusti fisici" di ogni genere per abituarsi alla nicotina: sudori freddi, contorcimenti di stomaco e vertigini. A vent'anni Zeno ha l'improvvisa idea che il fumo possa fargli male; capisce allora di odiare il tabacco. Nella sua tenera eta aveva retto lungamente ai malesseri cagionati dalle sigarette continuando a fumare imperterrito, ma ora diviene malato alla gola e ha febbre per alcune settimane. " La malattia 'e una convinzione ed io nacqui con quella convinzione," confessa Zeno. La prescrizione dell'assoluta astensione dal fumo aggrava la febbre e produce " un vuoto grande " nella sua vita. Guarisce fumando innumerevoli sigarette all'insaputa del dottore e del padre che credono la guarigione sia dovuta all'astinenza. t facile intendere che sara impresa disperata abbandonare il vizio del fumo; ma Zeno inizia proprio allora a formulare in vario modo " propositi " di rinunciarvi. Gia durante la malattia ognuna delle sigarette fumate doveva essere, secondo il proposito ch'egli rinnova di volta in volta prima di accingersi a fumare, l'ultima. " Le [sue] giornate finirono coll'essere piene di sigarette e di propositi di non fumare piu." I propositi retta. saranno perennemente alternati a un'ultima siga- " Oggi, 2 febbraio 1886, passo dagli studi di legge a quelli di chimica. Ultima sigaretta! " nota Zeno. II ritorno alla facolta di legge e celebrato da un'altra ultima sigaretta debitamente registrata su di un libro. Le annotazioni di quelle che dovrebbero essere state ultime sigarette si fanno sempre piu numerose, sua abitazione su libri, quaderni e pareti, da trasformare la nel " cimitero dei... buoni propositi." Date piu o meno importanti gli offrono l'occasione di rinnovare il proposito: Molti avvenimenti... dalla morte di Pio IX alla nascita di mio figlio mi parvero degni di essere festeggiati dal solito ferreo proposito. Tutti
IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO in famiglia si stupiscono della mia memoria per gli anniversari lieti e tristi nostri e mi credono tanto buono! (p. 33). La beffa piu significativa che il protagonista fa al suo ideale ha luogo dopo la volontaria reclusione in una casa di cura per privarsi della possibilita di fumare. Lasciato solo, e preso da " una folle, amara gelosia per il per privarsi della possibilita di fumare. Lasciato solo, e preso da " una folle, amara gelosia per giovane dottore " curante. Zeno si convince ch'egli sedurra sua moglie. Nel giro di poche ore il pensiero del tradimento diventa cosi insistente che Zeno lo trasferisce nella conversazione con l'infermiera che lo assiste inducendola a confessare d'avere tradito suo marito e rinforzando la convinzione di essere lui stesso vittima di un tradimento. A notte tarda fugge dalla clinica per ritornare a casa a sorprendere i colpevoli; quando sua moglie apre la finestra e lo riconosce Zeno riferisce candidamente ch'essa " fece echeggiare nella strada deserta il suo riso tanto sincero che sarebbe bastato a cancellare ogni dubbio." Ma egli entra in casa e compie " qualche atto d'inquisitore... per vedere se vi era nascosto il piccolo, elegante corpo del dottor Muli." La futilita dei propositi assume altrove una dimensione il per privarsi della possibilita di fumare. Lasciato solo, e preso da " una folle, amara gelosia per giovane dottore " curante. Zeno si convince ch'egli sedurra sua moglie. Nel giro di poche ore il pensiero del tradimento diventa cosi insistente che Zeno lo trasferisce nella conversazione con l'infermiera che lo assiste inducendola a confessare d'avere tradito suo marito e rinforzando la convinzione di essere lui stesso vittima di un tradimento. A notte tarda fugge dalla clinica per ritornare a casa a sorprendere i colpevoli; quando sua moglie apre la finestra e lo riconosce Zeno riferisce candidamente ch'essa " fece echeggiare nella strada deserta il suo riso tanto sincero che sarebbe bastato a cancellare ogni dubbio." Ma egli entra in casa e compie " qualche atto d'inquisitore... per vedere se vi era nascosto il piccolo, elegante corpo del dottor Muli." La futilita dei propositi assume altrove una dimensione il per privarsi della possibilita di fumare. Lasciato solo, e preso da " una folle, amara gelosia per giovane dottore " curante. Zeno si convince ch'egli sedurra sua moglie. Nel giro di poche ore il pensiero del tradimento diventa cosi insistente che Zeno lo trasferisce nella conversazione con l'infermiera che lo assiste inducendola a confessare d'avere tradito suo marito e rinforzando la convinzione di essere lui stesso vittima di un tradimento. 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A notte tarda fugge dalla clinica per ritornare a casa a sorprendere i colpevoli; quando sua moglie apre la finestra e lo riconosce Zeno riferisce candidamente ch'essa " fece echeggiare nella strada deserta il suo riso tanto sincero che sarebbe bastato a cancellare ogni dubbio." Ma egli entra in casa e compie " qualche atto d'inquisitore... per vedere se vi era nascosto il piccolo, elegante corpo del dottor Muli." La futilita dei propositi assume altrove una dimensione il per privarsi della possibilita di fumare. Lasciato solo, e preso da " una folle, amara gelosia per giovane dottore " curante. Zeno si convince ch'egli sedurra sua moglie. Nel giro di poche ore il pensiero del tradimento diventa cosi insistente che Zeno lo trasferisce nella conversazione con l'infermiera che lo assiste inducendola a confessare d'avere tradito suo marito e rinforzando la convinzione di essere lui stesso vittima di un tradimento. A notte tarda fugge dalla clinica per ritornare a casa a sorprendere i colpevoli; quando sua moglie apre la finestra e lo riconosce Zeno riferisce candidamente ch'essa " fece echeggiare nella strada deserta il suo riso tanto sincero che sarebbe bastato a cancellare ogni dubbio." Ma egli entra in casa e compie " qualche atto d'inquisitore... per vedere se vi era nascosto il piccolo, elegante corpo del dottor Muli." La futilita dei propositi assume altrove una dimensione il giovane dottore " curante. Zeno si convince ch'egli sedurra sua moglie. Nel giro di poche ore il pensiero del tradimento diventa cosi insistente che Zeno lo trasferisce nella conversazione con l'infermiera che lo assiste inducendola a confessare d'avere tradito suo marito e rinforzando la convinzione di essere lui stesso vittima di un tradimento. A notte tarda fugge dalla clinica per ritornare a casa a sorprendere i colpevoli; quando sua moglie apre la finestra e lo riconosce Zeno riferisce candidamente ch'essa " fece echeggiare nella strada deserta il suo riso tanto sincero che sarebbe bastato a cancellare ogni dubbio." Ma egli entra in casa e compie " qualche atto d'inquisitore... per vedere se vi era nascosto il piccolo, elegante corpo del dottor Muli." La futilita dei propositi assume altrove una dimensione piu precisa e significativa. Fumando, Zeno pensa di giustifi- care la sua incapacita a diventare 1'" uomo ideale e forte" che s'illude di essere: 411 Chissa se cessando di fumare io sarei divenuto l'uomo ideale e forte che m'aspettavo? Forse fu tale dubbio che mi lego al mio vizio (p. 31). Quello di credersi " grande di una grandezza latente " e un " modo comodo di vivere," ammette Zeno. Se il fumo puo so- Quello di credersi " grande di una grandezza latente " e un " modo comodo di vivere," ammette Zeno. Se il fumo puo so- Quello di credersi " grande di una grandezza latente " e un " modo comodo di vivere," ammette Zeno. Se il fumo puo so- Quello di credersi " grande di una grandezza latente " e un " modo comodo di vivere," ammette Zeno. Se il fumo puo so- Quello di credersi " grande di una grandezza latente " e un " modo comodo di vivere," ammette Zeno. Se il fumo puo so- Quello di credersi " grande di una grandezza latente " e un " modo comodo di vivere," ammette Zeno. Se il fumo puo so- stenere questa piacevole e conveniente illusione il proposito di rinunciarvi e vano. La sua grandezza immaginaria e sostenuta dalla convinzione di essere " stenere questa piacevole e conveniente illusione il proposito di rinunciarvi e vano. La sua grandezza immaginaria e sostenuta dalla convinzione di essere piu forte " di suo padre. " stenere questa piacevole e conveniente illusione il proposito di rinunciarvi e vano. La sua grandezza immaginaria e sostenuta dalla convinzione di essere piu forte " di suo padre. " stenere questa piacevole e conveniente illusione il proposito di rinunciarvi e vano. La sua grandezza immaginaria e sostenuta dalla convinzione di essere piu forte " di suo padre. " stenere questa piacevole e conveniente illusione il proposito di rinunciarvi e vano. La sua grandezza immaginaria e sostenuta dalla convinzione di essere piu forte " di suo padre. " stenere questa piacevole e conveniente illusione il proposito di rinunciarvi e vano. La sua grandezza immaginaria e sostenuta dalla convinzione di essere piu forte " di suo padre. " piu forte " di suo padre. Fino ad allora io ero passato di sigaretta in sigaretta e da una facolta universitaria all'altra, con una fiducia indistruttibile nelle mie capacita. Ma io credo che quella fiducia che rendeva tanto dolce la vita, sarebbe magari continuata fino ad oggi, se mio padre non fosse morto. Lui morto non c'era piui una dimane ove collocare il proposito (p. 52). Questa peculiare fiducia nelle sue " capacita " gli permette di Questa peculiare fiducia nelle sue illudersi che i suoi vani propositi e la sua vita da essi soste- " capacita " gli permette di Questa peculiare fiducia nelle sue illudersi che i suoi vani propositi e la sua vita da essi soste- " capacita " gli permette di Questa peculiare fiducia nelle sue illudersi che i suoi vani propositi e la sua vita da essi soste- " capacita " gli permette di Questa peculiare fiducia nelle sue illudersi che i suoi vani propositi e la sua vita da essi soste- " capacita " gli permette di Questa peculiare fiducia nelle sue illudersi che i suoi vani propositi e la sua vita da essi soste- " capacita " gli permette di illudersi che i suoi vani propositi e la sua vita da essi soste-
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