Ideale e reale nella Coscienza di Zeno Author(s): Alfredo Bonadeo ...

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416 ALFREDO BONADEO the idea of himself and the reality " (L. Nelson, " A Survey of Svevo," Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio di crearsi " the truth after his own image of himself " (J. Freccero, " Zeno's Last Cigarette," Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " Zeno ne fait jamais ce qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses projets ne sont jamais executes;" in questo senso la Coscienza di Zeno e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo," Revue des etudes italiennes, X [1964], 18). Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche di Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'individuo a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni Zeno non attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo di vita, i raziocinii che egli usa e i tentativi che compie in questa direzione, sono " an act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8- 10, 20). Questo e giudizio abbastanza diffuso. Zeno e stato variamente descritto come un"' abulico, inerte, sognatore di professione," la cui vita manca di " ideali, di forte moralita, di impegno, di ragioni profonde " (A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente la sua inettitudine, la sua impotenza, la sua impossibilita ad inserirsi nella societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri studi sulla letteratura del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora di recente ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita radicale di vivere, la natura informe del protagonista " (Compendio di storia della letteratura italiana, Firenze, 1966, III, 361). Individuate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo si prestava allora a un'interpretazione di senso piu vasto: "l'epica di una borghesia in crescita, ormai prossima alla dissoluzione" (E. Montale, " Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19), la " denuncia di una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon, "Zeno come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia in Europa negli anni intorno alla prima guerra mondiale " (Luti, p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione dell" inutilita di esistenze e di destini " (S. Battaglia, " La coscienza della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza individuale e di tutta una societa; in fondo, l'espressione di valori sostanzialmente negativi. D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua " malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio del protagonista della Coscienza risiede nel suo " sforzo di indagine e la confessione dei suoi problemi " e nell'uso di "un'espressione che ne segue e precisa di continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the condition of existence itself, making uprootedness, alienation, moral uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality Svevo: News from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli " (L. Nelson, " A Survey of Svevo," Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio di crearsi " the truth after his own image of himself " (J. Freccero, " Zeno's Last Cigarette," Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " Zeno ne fait jamais ce qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses projets ne sont jamais executes;" in questo senso la Coscienza di Zeno e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo," Revue des etudes italiennes, X [1964], 18). Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche di Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'individuo a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni Zeno non attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo di vita, i raziocinii che egli usa e i tentativi che compie in questa direzione, sono " an act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8- 10, 20). Questo e giudizio abbastanza diffuso. Zeno e stato variamente descritto come un"' abulico, inerte, sognatore di professione," la cui vita manca di " ideali, di forte moralita, di impegno, di ragioni profonde " (A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente la sua inettitudine, la sua impotenza, la sua impossibilita ad inserirsi nella societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri studi sulla letteratura del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora di recente ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita radicale di vivere, la natura informe del protagonista " (Compendio di storia della letteratura italiana, Firenze, 1966, III, 361). Individuate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo si prestava allora a un'interpretazione di senso piu vasto: "l'epica di una borghesia in crescita, ormai prossima alla dissoluzione" (E. Montale, " Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19), la " denuncia di una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon, "Zeno come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia in Europa negli anni intorno alla prima guerra mondiale " (Luti, p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione dell" inutilita di esistenze e di destini " (S. Battaglia, " La coscienza della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza individuale e di tutta una societa; in fondo, l'espressione di valori sostanzialmente negativi. D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua " malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio del protagonista della Coscienza risiede nel suo " sforzo di indagine e la confessione dei suoi problemi " e nell'uso di "un'espressione che ne segue e precisa di continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the condition of existence itself, making uprootedness, alienation, moral uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality Svevo: News from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli " (L. Nelson, " A Survey of Svevo," Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio di crearsi " the truth after his own image of himself " (J. Freccero, " Zeno's Last Cigarette," Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " Zeno ne fait jamais ce qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses projets ne sont jamais executes;" in questo senso la Coscienza di Zeno e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo," Revue des etudes italiennes, X [1964], 18). Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche di Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'individuo a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni Zeno non attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo di vita, i raziocinii che egli usa e i tentativi che compie in questa direzione, sono " an act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8- 10, 20). Questo e giudizio abbastanza diffuso. Zeno e stato variamente descritto come un"' abulico, inerte, sognatore di professione," la cui vita manca di " ideali, di forte moralita, di impegno, di ragioni profonde " (A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente la sua inettitudine, la sua impotenza, la sua impossibilita ad inserirsi nella societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri studi sulla letteratura del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora di recente ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita radicale di vivere, la natura informe del protagonista " (Compendio di storia della letteratura italiana, Firenze, 1966, III, 361). Individuate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo si prestava allora a un'interpretazione di senso piu vasto: "l'epica di una borghesia in crescita, ormai prossima alla dissoluzione" (E. Montale, " Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19), la " denuncia di una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon, "Zeno come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia in Europa negli anni intorno alla prima guerra mondiale " (Luti, p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione dell" inutilita di esistenze e di destini " (S. Battaglia, " La coscienza della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza individuale e di tutta una societa; in fondo, l'espressione di valori sostanzialmente negativi. D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua " malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio del protagonista della Coscienza risiede nel suo " sforzo di indagine e la confessione dei suoi problemi " e nell'uso di "un'espressione che ne segue e precisa di continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the condition of existence itself, making uprootedness, alienation, moral uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality Svevo: News from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli " (L. Nelson, " A Survey of Svevo," Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio di crearsi " the truth after his own image of himself " (J. Freccero, " Zeno's Last Cigarette," Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " Zeno ne fait jamais ce qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses projets ne sont jamais executes;" in questo senso la Coscienza di Zeno e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo," Revue des etudes italiennes, X [1964], 18). Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche di Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'individuo a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni Zeno non attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo di vita, i raziocinii che egli usa e i tentativi che compie in questa direzione, sono " an act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8- 10, 20). Questo e giudizio abbastanza diffuso. Zeno e stato variamente descritto come un"' abulico, inerte, sognatore di professione," la cui vita manca di " ideali, di forte moralita, di impegno, di ragioni profonde " (A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente la sua inettitudine, la sua impotenza, la sua impossibilita ad inserirsi nella societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri studi sulla letteratura del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora di recente ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita radicale di vivere, la natura informe del protagonista " (Compendio di storia della letteratura italiana, Firenze, 1966, III, 361). Individuate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo si prestava allora a un'interpretazione di senso piu vasto: "l'epica di una borghesia in crescita, ormai prossima alla dissoluzione" (E. Montale, " Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19), la " denuncia di una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon, "Zeno come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia in Europa negli anni intorno alla prima guerra mondiale " (Luti, p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione dell" inutilita di esistenze e di destini " (S. Battaglia, " La coscienza della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza individuale e di tutta una societa; in fondo, l'espressione di valori sostanzialmente negativi. D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua " malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio del protagonista della Coscienza risiede nel suo " sforzo di indagine e la confessione dei suoi problemi " e nell'uso di "un'espressione che ne segue e precisa di continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the condition of existence itself, making uprootedness, alienation, moral uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality Svevo: News from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli " (L. Nelson, " A Survey of Svevo," Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio di crearsi " the truth after his own image of himself " (J. Freccero, " Zeno's Last Cigarette," Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " Zeno ne fait jamais ce qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses projets ne sont jamais executes;" in questo senso la Coscienza di Zeno e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo," Revue des etudes italiennes, X [1964], 18). Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche di Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'individuo a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni Zeno non attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo di vita, i raziocinii che egli usa e i tentativi che compie in questa direzione, sono " an act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8- 10, 20). Questo e giudizio abbastanza diffuso. Zeno e stato variamente descritto come un"' abulico, inerte, sognatore di professione," la cui vita manca di " ideali, di forte moralita, di impegno, di ragioni profonde " (A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente la sua inettitudine, la sua impotenza, la sua impossibilita ad inserirsi nella societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri studi sulla letteratura del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora di recente ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita radicale di vivere, la natura informe del protagonista " (Compendio di storia della letteratura italiana, Firenze, 1966, III, 361). Individuate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo si prestava allora a un'interpretazione di senso piu vasto: "l'epica di una borghesia in crescita, ormai prossima alla dissoluzione" (E. Montale, " Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19), la " denuncia di una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon, "Zeno come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia in Europa negli anni intorno alla prima guerra mondiale " (Luti, p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione dell" inutilita di esistenze e di destini " (S. Battaglia, " La coscienza della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza individuale e di tutta una societa; in fondo, l'espressione di valori sostanzialmente negativi. D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua " malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio del protagonista della Coscienza risiede nel suo " sforzo di indagine e la confessione dei suoi problemi " e nell'uso di "un'espressione che ne segue e precisa di continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the condition of existence itself, making uprootedness, alienation, moral uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " the idea of himself and the reality Svevo: News from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli " (L. Nelson, " A Survey of Svevo," Italian Quarterly, III [1959], 18) e dal desiderio di crearsi " the truth after his own image of himself " (J. Freccero, " Zeno's Last Cigarette," Modern Language Notes, LXXVII [1962], 7). " Zeno ne fait jamais ce qu'il a l'intention de faire. Ses resolutions ne sont jamais suivies, ses projets ne sont jamais executes;" in questo senso la Coscienza di Zeno e "le roman de l'acte manqu6 " (P. H. Michel, " Sur Italo Svevo," Revue des etudes italiennes, X [1964], 18). Da queste premesse sono state tratte conclusioni contrastanti. Da una parte, si e arguito, tutte le confessioni, a iniziare da quelle classiche di Sant'Agostino, significano morte e resurrezione, la conversione dell'individuo a una " vita nuova." Poiche attraverso le sue confessioni Zeno non attua i propositi, cio mnon si converte a un nuovo modo di vita, i raziocinii che egli usa e i tentativi che compie in questa direzione, sono " an act of bad faith, ...self-justification," il romanzo appunto " a novel of justification " e il protagonista " a shadow of a man " (Freccero, pp. 8- 10, 20). Questo e giudizio abbastanza diffuso. Zeno e stato variamente descritto come un"' abulico, inerte, sognatore di professione," la cui vita manca di " ideali, di forte moralita, di impegno, di ragioni profonde " (A. De Castris, Italo Svevo, Pisa, 1959, pp. 27, 202) e che rivela "profondamente la sua inettitudine, la sua impotenza, la sua impossibilita ad inserirsi nella societa " (G. Luti, Italo Svevo e altri studi sulla letteratura del primo Novecento, Milano, 1961, p. 262). N. Sapegno ancora di recente ha sottolineato " la morbosa passivita, l'incapacita radicale di vivere, la natura informe del protagonista " (Compendio di storia della letteratura italiana, Firenze, 1966, III, 361). Individuate queste qualita morali e umane del protagonista, il romanzo si prestava allora a un'interpretazione di senso piu vasto: "l'epica di una borghesia in crescita, ormai prossima alla dissoluzione" (E. Montale, " Italo Svevo nel centenario della nascita," Umana, X [1962], 19), la " denuncia di una visione della nostra storia borghese " (G. Cambon, "Zeno come anti-Faust," II Verri, VIII [1963], 76), "la crisi della borghesia in Europa negli anni intorno alla prima guerra mondiale " (Luti, p. 253). A questa corrente critica il romanzo appare dunque la rappresentazione dell" inutilita di esistenze e di destini " (S. Battaglia, " La coscienza della realta in Svevo," II Veltro, VI [1962], 598), una visione a tratti umoristica ma fondamentalmente scettica dell'esistenza individuale e di tutta una societa; in fondo, l'espressione di valori sostanzialmente negativi. D'altra parte, la fisionomia morale e umana del protagonista, la sua " malattia," ha prodotto conclusioni opposte. Per U. Apollonio il pregio del protagonista della Coscienza risiede nel suo " sforzo di indagine e la confessione dei suoi problemi " e nell'uso di "un'espressione che ne segue e precisa di continuo le alternative e la lotta " (" Prefazione " a I. Svevo, Corto viaggio sentimentale, Verona, 1949, p. 10). Un recente recensore del romanzo ha affermato che Svevo " had taken illness as the condition of existence itself, making uprootedness, alienation, moral uncertainty and social weakness... into agencies of wily enduring and liberating instruments of self knowledge" (R. Gilman, " Svevo: News from the Past," The New Republic, CXXIX, no. 18 [1964], 19). Uno degli
IDEALE E REALE NELLA COSCIENZA DI ZENO 417 ultimi critici ad occuparsi di Svevo ammette che " the sickness from which the Svevian hero suffers [is] the total subjectivity and divorce from external reality," ma, aggiunge, " for all Svevo's paradoxes about disease, what his work most suggests is not sickness but health. His gaiety is real, his pessimism is entirely sane, he is not pretending when he claims to have learned to love himself... Svevo was an extremely sane writer, almost a Voltairian one " (P. N. Furbank, Italo Svevo. The Man and the Writer, Berkeley, 1966, pp. 186, 189, 191). Quest'ultima tendenza critica vede nella " malattia " del protagonista un segno di forza. La precedente, invece, guidata da un criterio di natura romantica dedotto dalla concezione dell'eroe che lotta, soffre e soccombe per l'ideale, vede il dualismo del protagonista sveviano come la manifestazione di un eroe romantico negativo che alla lotta e alla sofferenza sostituisce l'ammissione dell'impossibilita a concretare le aspirazioni in azioni. 2 Italo Svevo, La Coscienza di Zeno, Milano, Dall'Oglio, 1966, p. 99. Tutte le citazioni sono da questa edizione. 3 P. 30. Nella " storia di un'associazione commerciale " prevale pure il contrasto tra un ideale assurdo e vano, da una parte, e la realta di fatto, modesta e positiva, dall'altra. Guido Speier i il sognatore di cose impossibili, 1" astuto imbecille " che, essendo incorso in gravi perdite finanziarie a causa di speculazioni sbagliate, " sogna " dapprima di rifarsi con altre speculazioni, errate esse pure, e poi, benche irrimediabilmente compromesso, non arriva ad intendere la gravita della situazione perche "il desiderio gl'impediva di adattarsi all'evidenza "; e continua " a sognare in luogo ove non c'e posto a sogni: la partita doppia! " Mentre la vita del sognatore Speier finisce nel suicidio, Zeno riesce, con azione accorta e positiva, a salvare parte ultimi critici ad occuparsi di Svevo ammette che " the sickness from which the Svevian hero suffers [is] the total subjectivity and divorce from external reality," ma, aggiunge, del patrimonio del socio. 4 E. Auerbach, " The Brown Stocking," Mimesis. The Representation of Reality in Western Literature, New York, 1953, p. 484. 5 Auerbach, pp. 472, 473, 487. 6 L. Trilling, Freud and the Crisis of our Culture, Boston, 1955, " for all Svevo's paradoxes about disease, what his work most suggests is not sickness but health. His gaiety is real, his pessimism is entirely sane, he is not pretending when he claims to have learned to love himself... Svevo was an extremely sane writer, almost a Voltairian one " (P. N. Furbank, Italo Svevo. The Man and the Writer, Berkeley, 1966, pp. 186, 189, 191). Quest'ultima tendenza critica vede nella " malattia " del protagonista un segno di forza. La precedente, invece, guidata da un criterio di natura romantica dedotto dalla concezione dell'eroe che lotta, soffre e soccombe per l'ideale, vede il dualismo del protagonista sveviano come la manifestazione di un eroe romantico negativo che alla lotta e alla sofferenza sostituisce l'ammissione dell'impossibilita a concretare le aspirazioni in azioni. 2 Italo Svevo, La Coscienza di Zeno, Milano, Dall'Oglio, 1966, p. 99. Tutte le citazioni sono da questa edizione. 3 P. 30. Nella " storia di un'associazione commerciale " prevale pure il contrasto tra un ideale assurdo e vano, da una parte, e la realta di fatto, modesta e positiva, dall'altra. Guido Speier i il sognatore di cose impossibili, 1" astuto imbecille " che, essendo incorso in gravi perdite finanziarie a causa di speculazioni sbagliate, " sogna " dapprima di rifarsi con altre speculazioni, errate esse pure, e poi, benche irrimediabilmente compromesso, non arriva ad intendere la gravita della situazione perche "il desiderio gl'impediva di adattarsi all'evidenza "; e continua " a sognare in luogo ove non c'e posto a sogni: la partita doppia! " Mentre la vita del sognatore Speier finisce nel suicidio, Zeno riesce, con azione accorta e positiva, a salvare parte ultimi critici ad occuparsi di Svevo ammette che " the sickness from which the Svevian hero suffers [is] the total subjectivity and divorce from external reality," ma, aggiunge, del patrimonio del socio. 4 E. Auerbach, " The Brown Stocking," Mimesis. The Representation of Reality in Western Literature, New York, 1953, p. 484. 5 Auerbach, pp. 472, 473, 487. 6 L. Trilling, Freud and the Crisis of our Culture, Boston, 1955, " for all Svevo's paradoxes about disease, what his work most suggests is not sickness but health. His gaiety is real, his pessimism is entirely sane, he is not pretending when he claims to have learned to love himself... Svevo was an extremely sane writer, almost a Voltairian one " (P. N. Furbank, Italo Svevo. The Man and the Writer, Berkeley, 1966, pp. 186, 189, 191). Quest'ultima tendenza critica vede nella " malattia " del protagonista un segno di forza. La precedente, invece, guidata da un criterio di natura romantica dedotto dalla concezione dell'eroe che lotta, soffre e soccombe per l'ideale, vede il dualismo del protagonista sveviano come la manifestazione di un eroe romantico negativo che alla lotta e alla sofferenza sostituisce l'ammissione dell'impossibilita a concretare le aspirazioni in azioni. 2 Italo Svevo, La Coscienza di Zeno, Milano, Dall'Oglio, 1966, p. 99. Tutte le citazioni sono da questa edizione. 3 P. 30. Nella " storia di un'associazione commerciale " prevale pure il contrasto tra un ideale assurdo e vano, da una parte, e la realta di fatto, modesta e positiva, dall'altra. Guido Speier i il sognatore di cose impossibili, 1" astuto imbecille " che, essendo incorso in gravi perdite finanziarie a causa di speculazioni sbagliate, " sogna " dapprima di rifarsi con altre speculazioni, errate esse pure, e poi, benche irrimediabilmente compromesso, non arriva ad intendere la gravita della situazione perche "il desiderio gl'impediva di adattarsi all'evidenza "; e continua " a sognare in luogo ove non c'e posto a sogni: la partita doppia! " Mentre la vita del sognatore Speier finisce nel suicidio, Zeno riesce, con azione accorta e positiva, a salvare parte ultimi critici ad occuparsi di Svevo ammette che " the sickness from which the Svevian hero suffers [is] the total subjectivity and divorce from external reality," ma, aggiunge, del patrimonio del socio. 4 E. Auerbach, " The Brown Stocking," Mimesis. The Representation of Reality in Western Literature, New York, 1953, p. 484. 5 Auerbach, pp. 472, 473, 487. 6 L. Trilling, Freud and the Crisis of our Culture, Boston, 1955, " for all Svevo's paradoxes about disease, what his work most suggests is not sickness but health. His gaiety is real, his pessimism is entirely sane, he is not pretending when he claims to have learned to love himself... Svevo was an extremely sane writer, almost a Voltairian one " (P. N. Furbank, Italo Svevo. The Man and the Writer, Berkeley, 1966, pp. 186, 189, 191). Quest'ultima tendenza critica vede nella " malattia " del protagonista un segno di forza. La precedente, invece, guidata da un criterio di natura romantica dedotto dalla concezione dell'eroe che lotta, soffre e soccombe per l'ideale, vede il dualismo del protagonista sveviano come la manifestazione di un eroe romantico negativo che alla lotta e alla sofferenza sostituisce l'ammissione dell'impossibilita a concretare le aspirazioni in azioni. 2 Italo Svevo, La Coscienza di Zeno, Milano, Dall'Oglio, 1966, p. 99. Tutte le citazioni sono da questa edizione. 3 P. 30. Nella " storia di un'associazione commerciale " prevale pure il contrasto tra un ideale assurdo e vano, da una parte, e la realta di fatto, modesta e positiva, dall'altra. Guido Speier i il sognatore di cose impossibili, 1" astuto imbecille " che, essendo incorso in gravi perdite finanziarie a causa di speculazioni sbagliate, " sogna " dapprima di rifarsi con altre speculazioni, errate esse pure, e poi, benche irrimediabilmente compromesso, non arriva ad intendere la gravita della situazione perche "il desiderio gl'impediva di adattarsi all'evidenza "; e continua " a sognare in luogo ove non c'e posto a sogni: la partita doppia! " Mentre la vita del sognatore Speier finisce nel suicidio, Zeno riesce, con azione accorta e positiva, a salvare parte ultimi critici ad occuparsi di Svevo ammette che " the sickness from which the Svevian hero suffers [is] the total subjectivity and divorce from external reality," ma, aggiunge, del patrimonio del socio. 4 E. Auerbach, " The Brown Stocking," Mimesis. The Representation of Reality in Western Literature, New York, 1953, p. 484. 5 Auerbach, pp. 472, 473, 487. 6 L. Trilling, Freud and the Crisis of our Culture, Boston, 1955, " for all Svevo's paradoxes about disease, what his work most suggests is not sickness but health. His gaiety is real, his pessimism is entirely sane, he is not pretending when he claims to have learned to love himself... Svevo was an extremely sane writer, almost a Voltairian one " (P. N. Furbank, Italo Svevo. The Man and the Writer, Berkeley, 1966, pp. 186, 189, 191). Quest'ultima tendenza critica vede nella " malattia " del protagonista un segno di forza. La precedente, invece, guidata da un criterio di natura romantica dedotto dalla concezione dell'eroe che lotta, soffre e soccombe per l'ideale, vede il dualismo del protagonista sveviano come la manifestazione di un eroe romantico negativo che alla lotta e alla sofferenza sostituisce l'ammissione dell'impossibilita a concretare le aspirazioni in azioni. 2 Italo Svevo, La Coscienza di Zeno, Milano, Dall'Oglio, 1966, p. 99. Tutte le citazioni sono da questa edizione. 3 P. 30. Nella " storia di un'associazione commerciale " prevale pure il contrasto tra un ideale assurdo e vano, da una parte, e la realta di fatto, modesta e positiva, dall'altra. Guido Speier i il sognatore di cose impossibili, 1" astuto imbecille " che, essendo incorso in gravi perdite finanziarie a causa di speculazioni sbagliate, " sogna " dapprima di rifarsi con altre speculazioni, errate esse pure, e poi, benche irrimediabilmente compromesso, non arriva ad intendere la gravita della situazione perche "il desiderio gl'impediva di adattarsi all'evidenza "; e continua " a sognare in luogo ove non c'e posto a sogni: la partita doppia! " Mentre la vita del sognatore Speier finisce nel suicidio, Zeno riesce, con azione accorta e positiva, a salvare parte ultimi critici ad occuparsi di Svevo ammette che " the sickness from which the Svevian hero suffers [is] the total subjectivity and divorce from external reality," ma, aggiunge, del patrimonio del socio. 4 E. Auerbach, " The Brown Stocking," Mimesis. The Representation of Reality in Western Literature, New York, 1953, p. 484. 5 Auerbach, pp. 472, 473, 487. 6 L. Trilling, Freud and the Crisis of our Culture, Boston, 1955, " for all Svevo's paradoxes about disease, what his work most suggests is not sickness but health. His gaiety is real, his pessimism is entirely sane, he is not pretending when he claims to have learned to love himself... Svevo was an extremely sane writer, almost a Voltairian one " (P. N. Furbank, Italo Svevo. The Man and the Writer, Berkeley, 1966, pp. 186, 189, 191). Quest'ultima tendenza critica vede nella " malattia " del protagonista un segno di forza. La precedente, invece, guidata da un criterio di natura romantica dedotto dalla concezione dell'eroe che lotta, soffre e soccombe per l'ideale, vede il dualismo del protagonista sveviano come la manifestazione di un eroe romantico negativo che alla lotta e alla sofferenza sostituisce l'ammissione dell'impossibilita a concretare le aspirazioni in azioni. 2 Italo Svevo, La Coscienza di Zeno, Milano, Dall'Oglio, 1966, p. 99. Tutte le citazioni sono da questa edizione. 3 P. 30. Nella " storia di un'associazione commerciale " prevale pure il contrasto tra un ideale assurdo e vano, da una parte, e la realta di fatto, modesta e positiva, dall'altra. Guido Speier i il sognatore di cose impossibili, 1" astuto imbecille " che, essendo incorso in gravi perdite finanziarie a causa di speculazioni sbagliate, " sogna " dapprima di rifarsi con altre speculazioni, errate esse pure, e poi, benche irrimediabilmente compromesso, non arriva ad intendere la gravita della situazione perche "il desiderio gl'impediva di adattarsi all'evidenza "; e continua " a sognare in luogo ove non c'e posto a sogni: la partita doppia! " Mentre la vita del sognatore Speier finisce nel suicidio, Zeno riesce, con azione accorta e positiva, a salvare parte del patrimonio del socio. 4 E. Auerbach, " The Brown Stocking," Mimesis. The Representation of Reality in Western Literature, New York, 1953, p. 484. 5 Auerbach, pp. 472, 473, 487. 6 L. Trilling, Freud and the Crisis of our Culture, Boston, 1955, p. 58. 7 Cfr. per esempio Furbank, pp. 177, 178. 8 Michel David, La psicoanalisi nella cultura italiana, Torino, 1966, p. 388; per la Coscienza di Zeno e la psicoanalisi cfr. pp. 388-393, ibid. 9 E. Fromm, Sigmund Freud's Mission, New York, 1959, pp. 115, 116. 10 F. Hacker, "Freud, Marx and Kierkegaard," in Freud and the 20th Century, ed. B. Nelson, Cleveland, 1965, pp. 138, 139. 11 G. De Ruggiero, The History of European Liberalism, Boston, 1964, p. 298. Su questo problema cfr. anche R. Giolli, La disfatta dell'Ottocento, Torino, 1961, pp. 5-84. 12 De Ruggiero, pp. 298, 299. 13 De Ruggiero, p. 298. 14 F. De Sanctis, "Zola e L'Assommoir," Saggi critici, Napoli, 1932, p. 436. 15 F. De Sanctis, Saggio critico sul Petrarca, Torino, 1952, pp. 26, 27, 166. Sul problema dell"' ideale " cfr. S. Landucci, Cultura e ideologia in Francesco De Sanctis, Milano, 1964, pp. 211-219. Per " the failures of the Postrisorgimento " riflettenti " p. 58. 7 Cfr. per esempio Furbank, pp. 177, 178. 8 Michel David, La psicoanalisi nella cultura italiana, Torino, 1966, p. 388; per la Coscienza di Zeno e la psicoanalisi cfr. pp. 388-393, ibid. 9 E. Fromm, Sigmund Freud's Mission, New York, 1959, pp. 115, 116. 10 F. Hacker, "Freud, Marx and Kierkegaard," in Freud and the 20th Century, ed. B. Nelson, Cleveland, 1965, pp. 138, 139. 11 G. De Ruggiero, The History of European Liberalism, Boston, 1964, p. 298. Su questo problema cfr. anche R. Giolli, La disfatta dell'Ottocento, Torino, 1961, pp. 5-84. 12 De Ruggiero, pp. 298, 299. 13 De Ruggiero, p. 298. 14 F. De Sanctis, "Zola e L'Assommoir," Saggi critici, Napoli, 1932, p. 436. 15 F. De Sanctis, Saggio critico sul Petrarca, Torino, 1952, pp. 26, 27, 166. Sul problema dell"' ideale " cfr. S. Landucci, Cultura e ideologia in Francesco De Sanctis, Milano, 1964, pp. 211-219. Per " the failures of the Postrisorgimento an unrealistic desire to recapture the romance of the past, to direct united Italy's policy along lines that were " riflettenti " p. 58. 7 Cfr. per esempio Furbank, pp. 177, 178. 8 Michel David, La psicoanalisi nella cultura italiana, Torino, 1966, p. 388; per la Coscienza di Zeno e la psicoanalisi cfr. pp. 388-393, ibid. 9 E. Fromm, Sigmund Freud's Mission, New York, 1959, pp. 115, 116. 10 F. Hacker, "Freud, Marx and Kierkegaard," in Freud and the 20th Century, ed. B. Nelson, Cleveland, 1965, pp. 138, 139. 11 G. De Ruggiero, The History of European Liberalism, Boston, 1964, p. 298. Su questo problema cfr. anche R. Giolli, La disfatta dell'Ottocento, Torino, 1961, pp. 5-84. 12 De Ruggiero, pp. 298, 299. 13 De Ruggiero, p. 298. 14 F. De Sanctis, "Zola e L'Assommoir," Saggi critici, Napoli, 1932, p. 436. 15 F. De Sanctis, Saggio critico sul Petrarca, Torino, 1952, pp. 26, 27, 166. Sul problema dell"' ideale " cfr. S. Landucci, Cultura e ideologia in Francesco De Sanctis, Milano, 1964, pp. 211-219. Per " the failures of the Postrisorgimento an unrealistic desire to recapture the romance of the past, to direct united Italy's policy along lines that were " riflettenti " p. 58. 7 Cfr. per esempio Furbank, pp. 177, 178. 8 Michel David, La psicoanalisi nella cultura italiana, Torino, 1966, p. 388; per la Coscienza di Zeno e la psicoanalisi cfr. pp. 388-393, ibid. 9 E. Fromm, Sigmund Freud's Mission, New York, 1959, pp. 115, 116. 10 F. Hacker, "Freud, Marx and Kierkegaard," in Freud and the 20th Century, ed. B. Nelson, Cleveland, 1965, pp. 138, 139. 11 G. De Ruggiero, The History of European Liberalism, Boston, 1964, p. 298. Su questo problema cfr. anche R. Giolli, La disfatta dell'Ottocento, Torino, 1961, pp. 5-84. 12 De Ruggiero, pp. 298, 299. 13 De Ruggiero, p. 298. 14 F. De Sanctis, "Zola e L'Assommoir," Saggi critici, Napoli, 1932, p. 436. 15 F. De Sanctis, Saggio critico sul Petrarca, Torino, 1952, pp. 26, 27, 166. Sul problema dell"' ideale " cfr. S. Landucci, Cultura e ideologia in Francesco De Sanctis, Milano, 1964, pp. 211-219. Per " the failures of the Postrisorgimento an unrealistic desire to recapture the romance of the past, to direct united Italy's policy along lines that were " riflettenti " p. 58. 7 Cfr. per esempio Furbank, pp. 177, 178. 8 Michel David, La psicoanalisi nella cultura italiana, Torino, 1966, p. 388; per la Coscienza di Zeno e la psicoanalisi cfr. pp. 388-393, ibid. 9 E. Fromm, Sigmund Freud's Mission, New York, 1959, pp. 115, 116. 10 F. Hacker, "Freud, Marx and Kierkegaard," in Freud and the 20th Century, ed. B. Nelson, Cleveland, 1965, pp. 138, 139. 11 G. De Ruggiero, The History of European Liberalism, Boston, 1964, p. 298. Su questo problema cfr. anche R. Giolli, La disfatta dell'Ottocento, Torino, 1961, pp. 5-84. 12 De Ruggiero, pp. 298, 299. 13 De Ruggiero, p. 298. 14 F. De Sanctis, "Zola e L'Assommoir," Saggi critici, Napoli, 1932, p. 436. 15 F. De Sanctis, Saggio critico sul Petrarca, Torino, 1952, pp. 26, 27, 166. Sul problema dell"' ideale " cfr. S. Landucci, Cultura e ideologia in Francesco De Sanctis, Milano, 1964, pp. 211-219. Per " the failures of the Postrisorgimento an unrealistic desire to recapture the romance of the past, to direct united Italy's policy along lines that were " riflettenti " p. 58. 7 Cfr. per esempio Furbank, pp. 177, 178. 8 Michel David, La psicoanalisi nella cultura italiana, Torino, 1966, p. 388; per la Coscienza di Zeno e la psicoanalisi cfr. pp. 388-393, ibid. 9 E. Fromm, Sigmund Freud's Mission, New York, 1959, pp. 115, 116. 10 F. Hacker, "Freud, Marx and Kierkegaard," in Freud and the 20th Century, ed. B. Nelson, Cleveland, 1965, pp. 138, 139. 11 G. De Ruggiero, The History of European Liberalism, Boston, 1964, p. 298. Su questo problema cfr. anche R. Giolli, La disfatta dell'Ottocento, Torino, 1961, pp. 5-84. 12 De Ruggiero, pp. 298, 299. 13 De Ruggiero, p. 298. 14 F. De Sanctis, "Zola e L'Assommoir," Saggi critici, Napoli, 1932, p. 436. 15 F. De Sanctis, Saggio critico sul Petrarca, Torino, 1952, pp. 26, 27, 166. Sul problema dell"' ideale " cfr. S. Landucci, Cultura e ideologia in Francesco De Sanctis, Milano, 1964, pp. 211-219. Per " the failures of the Postrisorgimento an unrealistic desire to recapture the romance of the past, to direct united Italy's policy along lines that were " riflettenti " an unrealistic desire to recapture the romance of the past, to direct united Italy's policy along lines that were
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Ideale e reale nella Coscienza di Zeno Author(s): Alfredo Bonadeo ...

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