FRANCESCO GUCCINI - Università degli Studi di Pavia
FRANCESCO GUCCINI - Università degli Studi di Pavia
FRANCESCO GUCCINI - Università degli Studi di Pavia
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
L’America imparata da Bill Hayley, Jerry Lee Lewis, Presley, è già mito, evasione, nel<br />
giovane Guccini. Poi irrompe ad<strong>di</strong>rittura Dylan, grazie a un <strong>di</strong>sco regalatogli da Victor<br />
Sogliani: è la sublime illuminazione. “Noi non ci saremo”, “Aushwitz” e altri brani nascono<br />
da questa seconda vita. Insegnante alla Dickinson, amico della cantautrice Deborah<br />
Kooperman, Francesco rischia nel ’70 il suo viaggio in America. Sarà per molti versi una<br />
gran delusione. Al ritorno “L’isola non trovata”, che è anche il suo primo <strong>di</strong>sco a tema fisso<br />
dopo i frammentari “Folk beat 1” e “Due anni dopo”, sottolinea questo <strong>di</strong>sagio, questa<br />
provvisorietà. Abbiamo qui un Guccini ben lontano dal vigore positivo <strong>di</strong> “Ra<strong>di</strong>ci”: in lui<br />
esiste vagamente la coscienza del dubbio (che si farà cosciente in “Stanze”), esiste una<br />
nostalgia pregressa, anticipata per cose e persone perse. Niente lotta dunque, né rabbia,<br />
né marchio politico evidente, solo un <strong>di</strong>ffuso consapevole agnosticismo, tra colori<br />
gozzaniani.<br />
L’ISOLA NON TROVATA<br />
Ma bella più <strong>di</strong> tutte<br />
E’ l’isola non trovata,<br />
Quella che il re <strong>di</strong> Spagna s’ebbe (1)<br />
Da suo cugino, il re del Portogallo<br />
Con firma suggellata<br />
E burla del Pontefice<br />
In gotica-latina.<br />
Il re <strong>di</strong> Spagna fece vela<br />
Cercando l’isola incantata (2),<br />
Però quell’isola non c’era<br />
E mai nessuno l’ha trovata.<br />
Svanì <strong>di</strong> prua dalla galea<br />
Come un’idea (3).<br />
Come una splen<strong>di</strong>da utopia<br />
E’ andata via e non tornerà mai più.<br />
Le antiche carte dei corsari<br />
Portano un segno misterioso (4),<br />
Ne parlan piano i marinai<br />
Con un timor superstizioso;<br />
Nessuno sa se c’è davvero<br />
Od è un pensiero (5).<br />
Se a volte il vento ne ha il profumo<br />
E’ come il fumo che non pren<strong>di</strong> mai.<br />
Appare a volte avvolta <strong>di</strong> foschia<br />
Magica e bella<br />
Ma se il pilota avanza (6)<br />
Su mari misteriosi<br />
E’ già volata via tingendosi d’azzurro,<br />
Color <strong>di</strong> lontananza (7).<br />
1. “S’ebbe”= ebbe per sé. L’alone storico<br />
magico (il re <strong>di</strong> Spagna, ecc.) rende<br />
para<strong>di</strong>gmatico, <strong>di</strong> tutti, l’evento del solo Guccini,.<br />
I suggelli del re e del papa stanno a significare<br />
le garanzie civili e religiose che rileviamo<br />
sempre.<br />
2. La verità? La libertà? La felicità? Forse più<br />
precisamente il senso del vivere.<br />
3. La nave non è reale. La fede non è realtà, è<br />
fatta d’essenze impalpabili e svanisce.<br />
4. A Guccini piacciono questi giochi metaforici<br />
tra storia e magia: eppure qualcuno, un tempo,<br />
in qualche posto, ha letto <strong>di</strong> quell’isola.<br />
5. Riba<strong>di</strong>sce l’immagine (3) Esiste davvero un<br />
senso alla vita? Oppure è tutto casuale e siamo<br />
noi, è il nostro cervello a non voler arrendersi?<br />
6. Capita <strong>di</strong> arrivarci vicino. Capita <strong>di</strong> <strong>di</strong>rsi “l’ho<br />
preso, ce l’ho”. Ma ecco che subito sfugge <strong>di</strong><br />
nuovo.<br />
7. Un po’ come l’arcobaleno: più t’avvicini, più<br />
s’allontana.<br />
5