07.06.2013 Views

ott-dic 4-2006.qxd - Basilica San Nicola

ott-dic 4-2006.qxd - Basilica San Nicola

ott-dic 4-2006.qxd - Basilica San Nicola

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

18<br />

territoriali esistenti nell’Impero Romano e che i<br />

territori al di fuori di esso non fanno parte di<br />

nessun patriarcato storico, ma seguono le tradizioni<br />

proposte (e accettate) dell’azione missionaria.<br />

Basti ricordare l’azione di Cirillo e Metodio<br />

nei confronti dei Boemi e degli altri slavi mitteleuropei,<br />

della Chiesa bizantina nei confronti dei<br />

Bulgari (30) e dei Russi, per non parlare della<br />

successiva evangelizzazione delle Americhe e<br />

dell’Australia; non credo che si possa parlare di<br />

Patriarcato d’Occidente per questi territori, ma<br />

solo di zone in cui si è sviluppata, in modo del<br />

tutto prevalente, la Chiesa cattolica latina, tramite<br />

l’azione missionaria occidentale e per il<br />

numero dei fedeli e per la volontà dei governi,<br />

specie latinoamericani di convertire i nativi alla<br />

Chiesa cattolica; le tradizioni orientali, bizantine,<br />

melkite, russe sono rimaste così solo proprie di<br />

popolazioni emigrate appartenenti a quelle tradizioni,<br />

riti e culture.<br />

La pentarchia: limiti temporali e territoriali<br />

Il termine patriarca e patriarcato sono<br />

successivi, non lo sono, invece, come ho detto<br />

sopra, le speciali prerogative attribuite ai cinque<br />

vescovi di Roma, Costantinopoli, Alessandria,<br />

Antiochia e Gerusalemme in determinati territori.<br />

Nel concilio di Calcedonia, del 451, la<br />

Chiesa viene divisa in cinque grandi circoscrizioni<br />

ultra-metropolitane, i cinque patriarcati (31):<br />

Roma, Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e<br />

Gerusalemme, cui si aggiunge la Chiesa di Cipro<br />

(32). Tutto il territorio dell’Impero romano era<br />

compreso in quelle cinque grandi circoscrizioni;<br />

la parte occidentale, su cui esercita il potere primaziale<br />

il vescovo di Roma, in quel periodo non<br />

corrisponde ormai più ai confini dell’Impero<br />

d’Occidente s<strong>ott</strong>o Diocleziano; Spagna, Gallia,<br />

Germania, Britannia e parte dell’Africa sono soggetti<br />

a domini barbarici, non per questo si ritiene<br />

che le speciali prerogative del vescovo di Roma<br />

siano venute meno in tutti quei territori che una<br />

volta facevano parte dell’Impero. Una riprova di<br />

ciò sta nel fatto che quando, nel 379, le diocesi<br />

civili di Macedonia e di Dacia che facevano parte<br />

della Prefettura dell’Illirico e quindi dell’Impero<br />

d’Occidente, furono unite all’Impero d’Oriente, i<br />

papi per salvaguardare le loro speciali prerogative<br />

su vescovi di quelle regioni, conferiscono al<br />

vescovo di Tessalonica, una potestà vicaria (33).<br />

Ho detto che il titolo di patriarca viene<br />

assunto dai cinque vescovi in quegli anni, senza<br />

una deliberazione ad hoc, ma come titolo corrispondente<br />

allo speciale ruolo ricoperto.<br />

Quello che merita rilevare è che agli inizi<br />

quando si parla di Chiesa di Roma, di Chiesa di<br />

Costantinopoli, di Chiesa di Alessandria, di<br />

Chiesa di Gerusalemme non si intende riferirsi<br />

alle circoscrizioni territoriali s<strong>ott</strong>oposte alle succitate<br />

Chiese, ma alla Chiesa particolare dove<br />

risiede il vescovo-patriarca, considerata Chiesa<br />

madre. Nel IV e V secolo il patriarcato può essere<br />

considerato come “unione” di Chiese locali o<br />

regionali raggruppate intorno ad una Chiesamadre<br />

ed unite da un vinculum communionis tra<br />

loro e soggette alle speciali prerogative del<br />

patriarca.<br />

Attraverso lo sviluppo della teoria della<br />

pentarchia si giungerà ad un grado di astrazione<br />

che permetterà di individuare nella Chiesa<br />

patriarcale non più la Chiesa madre dove risiede<br />

il vescovo-patriarca, bensì una unità organica<br />

composta di più Chiese locali s<strong>ott</strong>o l’autorità<br />

gerarchica di un prelato: il Patriarca; la conseguenza<br />

sarà che il fulcro della vita ecclesiale si<br />

sposterà dalle Chiese locali e dalle Chiese metropolitane<br />

al patriarcato (34).<br />

Il concilio di Costantinopoli, dell’869-<br />

870, VIII ecumenico per la Chiesa di Roma, segna<br />

l’apice della concezione confederale, pentarchica,<br />

della Chiesa; da tutto il contesto si deduce che il<br />

vescovo di Roma ha una giurisdizione<br />

sull’Occidente; nelle sue sessioni si proclama che<br />

Dio ha fondato la sua Chiesa sui cinque patriarchi<br />

e che se anche quattro di loro dovessero errare,<br />

uno di essi rimarrà sempre a custodire il<br />

gregge di Cristo (35).<br />

Questo concilio è, però, disconosciuto<br />

dagli ortodossi. Si sostiene che fu annullato da<br />

papa Giovanni VIII (36); i canoni di questo concilio<br />

non si trovano in nessuna collezione canonica<br />

orientale e non può essere portato come<br />

documento a suffragio della pentarchia da parte<br />

ortodossa.<br />

A sostegno della pentarchia gli ortodossi<br />

pongono invece il concilio dell’879-880 tenuto<br />

anche questo a Costantinopoli, un concilio che<br />

riabilita Fozio e disconosce il precedente sinodo;<br />

dai canoni si ricava il principio della pentarchia e<br />

l’affermazione della reciproca parità tra Roma e<br />

Costantinopoli in relazione alla potestà coercitiva.<br />

In realtà il canone I è un punto di partenza<br />

per superare la concezione pentarchica. I contraenti<br />

sono solo Roma e Costantinopoli; il rappresentante<br />

di Gerusalemme plaude all’intesa<br />

raggiunta; quello di Alessandria compare solo<br />

alla firma degli atti conciliari; il rappresentante<br />

di Antiochia esprime il suo parere favorevole a<br />

che contro chiunque chierico o laico trovato<br />

intento a separare se stesso dalla Chiesa di Dio<br />

sia punito da Fozio, detentore del pieno potere di<br />

legare e sciogliere (37).<br />

Un concilio che si proclama ecumenico<br />

(38) avrebbe legiferato in modo diverso se la<br />

potestà dei cinque patriarchi fosse stata considerata<br />

eguale e, visto, che il canone si chiude con la

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!