Le scritture funzionali: parafrasi e riassunto - Tetramarine

sezione 2 Guida alla scrittura Le scritture funzionali:
parafrasi e riassunto
Laboratorio di scrittura
LABORATORIO DI SCRITTURA
Parafrasi di un testo in prosa
1. Lavorare sul testo
a. Lavorare sul lessico
• Leggi il testo con molta attenzione.
• Individua le parole e le espressioni difficili,
letterarie, in disuso e usate in senso figurato.
• Sostituisci le parole e le espressioni selezionate
con sinonimi o perifrasi, aiutandoti
con il dizionario e con le note.
b. Lavorare sulla sintassi
• Individua le frasi a struttura inversa e trasformale
in costruzione diretta (soggetto
– predicato – complemento oggetto – altri
complementi).
• Individua i periodi complessi e riordinali
partendo, se opportuno, dalla proposizione
principale e aggiungendo via via le
altre.
• Seleziona le frasi che hanno il soggetto o il
verbo sottintesi e aggiungili tu.
GUIDA ALL’ELABORAZIONE
Lavoriamo sulle prime cinque righe del testo, prosegui tu il lavoro
fino alla riga 19.
«Questa è una gente [popolo] ch’arrivò là dall’Indie [dal Medio
ed Estremo oriente], ed erano molti filosofi, che fuggiro
[fuggirono] la rovina dei Mogori [il terribile assalto dei Tartari]
e d’altri predoni e tiranni; onde si risolsero [perciò decisero]
di vivere alla filosofica [come filosofi] in comune, si ben
la communità delle donne [nonostante che la comunità delle
donne] non si usa [non sia in uso] tra le genti della provinzia
loro [della loro terra], ma [tuttavia] essi l’usano [l’hanno inserita
tra le loro usanze], ed è questo il modo» (rr. 1-5)
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Per esempio:
«ed erano molti filosofi» (r. 1)
e molti erano filosofi
parafrasi
«ma stan in man di offiziali le dispense» (r. 5)
Ma le dispense [la distribuzione dei beni] stan in man [sono
nelle mani] di officiali [pubblici funzionari] (r.5)
Adesso continua tu, trasformando altre frasi a struttura inversa
in costruzione diretta.
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«E credo che li preti e monaci nostri, se non avessero li parenti
e li amici, o l’ambizione di crescere più a dignità, seriano
più spropriati e santi e caritativi con tutti» (rr.17-19)
E credo che li preti e monaci nostri seriano [sarebbero]
più spropriati e santi e caritativi [privi di beni, altruisti, caritatevoli]
con tutti, se non avessero li parenti e li amici, o
l’ambizione di crescere più a dignità.
Ospitalario Dunque là non ci è amicizia, poiché non si
fan piacere l’un l’altro.
Genovese Anzi grandissima [Anzi, vi è grandissima amicizia]
(rr. 20-21)
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