Donwload pdf [1.8 mb] - Medioevo in Ciociaria
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I Beni Culturali Materiali Medievali del Frus<strong>in</strong>ate - Capitolo III<br />
il desiderio di conoscere il bene da visitare. Della ricchezza culturale di questa parte del Lazio (del<br />
resto, <strong>in</strong> toto, poco presente nell’immag<strong>in</strong>ario nazionale) pochissimi sono al corrente. La reputazione<br />
dei suoi siti va tutta costruita e potrà esserlo con molta più efficacia se la proposta sarà chiaramente<br />
comprensibile.<br />
La grande sfida che questo progetto vuole affrontare è <strong>in</strong> qualche modo proprio quella di creare un<br />
nuovo immag<strong>in</strong>ario collettivo sulla <strong>Ciociaria</strong>, a partire dal suo patrimonio di maggior valore. Non c’è<br />
oggi un “monumento si<strong>mb</strong>olo” con cui viene identificata la prov<strong>in</strong>cia (non c’è <strong>in</strong>somma né il Colosseo,<br />
né la Torre di Pisa) e per creare ex novo un’affezione nei confronti di questi beni è impresc<strong>in</strong>dibile<br />
capirli. Facendo un esempio fra i molti possibili, la bellezza straord<strong>in</strong>aria del ciclo di affreschi della<br />
cripta di S. Magno deriva anche dall’orig<strong>in</strong>alità dei temi trattati che propongo una summa del sapere<br />
antico e “moderno” e dei suoi protagonisti. Ma mentre la maggior parte del pubblico sa riconoscere i<br />
protagonisti più usuali dell’iconografia cristiana, grazie ai loro attributi, e qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong>dividua <strong>in</strong> S. Pietro<br />
il santo con le chiavi, non è facile riconoscere i filosofi greci riprodotti dal maestro pittore.<br />
Esiste attualmente un grande <strong>in</strong>teresse nei confronti del <strong>Medioevo</strong>, alimentato da narrativa di<br />
grande successo sia <strong>in</strong>dirizzata al pubblico adulto che ai ba<strong>mb</strong><strong>in</strong>i. Il filone “Dan Brown” ha <strong>in</strong>contrato<br />
<strong>in</strong>oltre il ricco genere “mistero” che alimenta una ricca pubblicistica nonché una serie di programmi<br />
televisivi, fra i quali citiamo solo “Voyager” con Roberto Giacobbo. Si tratta di un vero e proprio<br />
fenomeno che non può che giocare a favore di questa proposta. Ma è essenziale capire che accanto<br />
alla impresc<strong>in</strong>dibile correttezza dei contenuti, tutti questi prodotti di consumo culturale hanno<br />
<strong>in</strong>contrato il proprio mercato grazie a scelte stilistiche v<strong>in</strong>centi, divulgative ed accattivanti.<br />
Qualunque sia il bene che si vuole valorizzare e promuovere, è essenziale che i suoi contenuti<br />
siano resi comprensibili ad un pubblico articolato <strong>in</strong> segmenti diversi fra loro, per età, educazione,<br />
<strong>in</strong>teresse specifico per il tema. Anche tralasciando qu<strong>in</strong>di le questioni, sia pure ormai difficilmente<br />
accantonabili, dell’accesso ai beni per fruitori affetti da disabilità e del preponderante monol<strong>in</strong>guismo<br />
degli apparati didattici, rimane immutato il fatto che il visitatore comune non è aiutato a decriptare<br />
la complessità culturale a cui gli oggetti rimandano. L’<strong>in</strong>troduzione nei musei delle audioguide, o<br />
meglio ancora delle visite guidate, supplisce <strong>in</strong> parte a questa mancanza, laddove queste sono disponibili,<br />
a fronte di un ulteriore <strong>in</strong>vestimento del visitatore, al di là del costo <strong>in</strong>iziale del biglietto. Le<br />
guide cartacee rimangono, dove esistono, uno strumento un po’ datato ma potenzialmente efficace<br />
per fornire <strong>in</strong>formazioni sui beni consultabili <strong>in</strong> loco.<br />
Il progetto deve qu<strong>in</strong>di fondarsi su due momenti prevalenti: la comunicazione e l’animazione dei<br />
beni, con la quale si vuole <strong>in</strong>tendere la creazione di un articolato menu di offerta di attività e servizi,<br />
<strong>in</strong> prevalenza di eduta<strong>in</strong>ment, che <strong>in</strong>vogl<strong>in</strong>o i visitatori a conoscere questi beni “misteriosi”.<br />
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