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ISSN 0394 - 560X<br />
Dicembre 2010 - Bollettino n° <strong>141</strong><br />
<strong>141</strong>
Dicembre 2010 - Bollettino n° <strong>141</strong> ISSN 0394 - 560X<br />
Responsabile<br />
Ettore Beghi<br />
Lega Italiana<br />
contro l’Epilessia *<br />
Direttore editoriale<br />
Maria Paola Canevini<br />
Via A. Di Rudinì 8<br />
20142 Milano<br />
Tel. 02/81844201<br />
Fax 02/50323159<br />
E-mail: maria.canevini@ao-sanpaolo.it<br />
(*) Indexed and abstracted by Excerpta Medica<br />
Editore<br />
Medical Communications S.r.l. – Cluster S.r.l.<br />
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Tel. 011/5166401 – Fax 011/011 51 66 402<br />
E-mail: info@clustersrl.it<br />
Coordinamento editoriale<br />
Cristina Bono<br />
Medical Communications S.r.l. – Cluster S.r.l<br />
E-mail: c.bono@medicalcom.info<br />
Lega Italiana contro l’Epilessia<br />
Dicembre 2010 - n. <strong>141</strong><br />
Autorizzazione del tribunale di Milano<br />
n°196 dell’1-5-73
Indice<br />
Boll Lega It Epil, <strong>141</strong>: 2, 2010<br />
In ricordo di Gian Carlo Muscas 3<br />
Tra i vecchi e i nuovi antiepilettici: come sta cambiando<br />
la storia delle epilessie 4<br />
Gaetano Zaccara, Luciana Tramacere<br />
Conoscenza e attitudini della popolazione italiana nei confronti<br />
dell’epilessia: risultati di un’indagine demoscopica DOXA 17<br />
Oriano Mecarelli, Giuseppe Capovilla, Antonino Romeo, Guido Rubboli, Paolo Tinuper, Ettore Beghi<br />
Effetti della sottrazione del Maliasin dal commercio. Risultati preliminari<br />
di un sondaggio nazionale a cura della LICE 27<br />
Ettore Beghi<br />
IX Giornata Nazionale per l’Epilessia – 2 maggio 2010 33<br />
Notiziario LICE 36<br />
Attività del Consiglio Direttivo<br />
2
Boll Lega It Epil, <strong>141</strong>: 3, 2010<br />
In ricordo di Gian Carlo Muscas<br />
Il 19 settembre 2010 è mancato improvvisamente Gian Carlo Muscas, consigliere<br />
della LICE e dal 1998 responsabile del Centro di Riferimento Regionale per le<br />
Epilessie dell’Ospedale Careggi di Firenze. Un male che conosceva – col quale<br />
conviveva e del quale, data la sua riservatezza, non aveva mai parlato – lo ha<br />
stroncato improvvisamente.<br />
Gian Carlo era nato a Castel Fiorentino il 16 giugno 1956. Si era laureato nel<br />
1982 presso l’Università di Firenze dove si era poi specializzato in<br />
Neurofisiopatologia, in Psichiatria e in Neurologia. Chi ha avuto il privilegio di<br />
conoscerlo da vicino ha apprezzato la sua competenza, l’onestà intellettuale, la<br />
sincerità, la generosità, l’ironia tutta toscana dello sberleffo e della battutaccia,<br />
mai slegate però da una capacità di analisi profonda dei temi scientifici e sensibile<br />
alle questioni umane. Capace di osservare attentamente, fotografava tutto e<br />
tutti, cogliendo espressioni, momenti, situazioni che poi amava condividere con<br />
gli amici. Era una persona buona. A salutarlo nel suo paese per l’ultima volta c’erano<br />
moltissimi colleghi, alcuni più anziani, molti coetanei e moltissimi giovani,<br />
perché era naturale voler bene a Gian Carlo.<br />
Lo ricorderemo sempre nelle riunioni, dove ci mancherà il suo intervento pacato<br />
e costruttivo, e quando saremo in giro, per congressi e convegni, dove sentiremo<br />
la mancanza della sua compagnia e del suo sorriso dopo una foto scattata di<br />
sorpresa.<br />
Ciao Gian Carlo, sarai sempre con noi.<br />
3
Boll Lega It Epil, <strong>141</strong>: 4-16, 2010<br />
Tra i vecchi e i nuovi antiepilettici:<br />
come sta cambiando la storia delle epilessie?<br />
Gaetano Zaccara, Luciana Tramacere<br />
U.O. di Neurologia, Ospedale S. Giovanni di Dio, Firenze<br />
SUMMARY<br />
Il trattamento della terapia delle epilessie negli ultimi 20 anni è profondamente cambiato. Sono oggi disponibili<br />
20 farmaci antiepilettici. Di questi, 10 sono nuovi e tre nuovissimi. I nuovi farmaci tuttavia non sono più efficaci di<br />
quelli tradizionali. Vi è tutt’oggi una elevata percentuale di pazienti le cui crisi non sono controllate. Il profilo di<br />
tollerabilità è tuttavia diverso e generalmente migliore. La disponibilità di un numero così elevato di molecole<br />
rende difficile la scelta ma presenta anche vantaggi ed opportunità importanti. È dimostrato che alcuni antiepilettici<br />
sono efficaci anche in altre patologie neurologiche o psichiatriche quali ad esempio il disturbo bipolare, l’emicrania,<br />
il tremore, ecc. Inoltre, la tollerabilità di un antiepilettico è influenzata dalle caratteristiche di altre patologie<br />
eventualmente associate all’epilessia e dai farmaci usati per il trattamento di queste ultime. La possibilità di<br />
scegliere tra varie molecole che hanno differenti effetti, in alcuni casi positivi, in altri negativi, sulle patologie presenti<br />
in comorbidità, rende necessaria un’attenta selezione del farmaco più adatto al singolo paziente.<br />
Negli ultimi venti anni sono entrati in commercio<br />
tredici nuovi farmaci antiepilettici che si<br />
sono aggiunti ai precedenti sette (Tabella 1).<br />
Cercheremo di fare un’analisi sintetica dei cambiamenti<br />
che questo processo di innovazione ha<br />
prodotto nel trattamento delle epilessie.<br />
Gli aspetti fondamentali da discutere sono a<br />
nostro avviso i seguenti: le modalità con cui<br />
questi farmaci sono stati studiati e ne è stata<br />
autorizzata la commercializzazione, il profilo<br />
di efficacia e di tollerabilità, la facilità d’uso, ed<br />
infine le opportunità che derivano da una scelta<br />
così ricca di possibili alternative.<br />
Tabella 1. Vecchi, nuovi e nuovissimi farmaci antiepilettici.<br />
I barbiturici, la fenitoina, l’etosuccinimide, ma<br />
anche la carbamazepina, il valproato ed il clonazepam<br />
sono entrati in commercio senza che<br />
vi fosse la prova della loro efficacia. Per nessuno<br />
di questi farmaci sono stati condotti studi<br />
in doppio cieco e neanche studi randomizzati<br />
prima del loro ingresso in commercio. Il loro<br />
affermarsi rispetto agli altri allora usati nel<br />
trattamento delle epilessie è stato la conseguenza<br />
di un lento processo naturale di selezione.<br />
Non dobbiamo dimenticare che negli<br />
anni settanta vi erano molti farmaci antiepilettici,<br />
come ad esempio il sultiame, la feneturi-<br />
Vecchi farmaci Nuovi farmaci Farmaci nuovissimi<br />
Fenobarbital<br />
Primidone<br />
Fenitoina<br />
Carbamazepina<br />
Etosuccinimide<br />
Clonazepam<br />
Gabapentin<br />
Felbamato<br />
Lamotrigina<br />
Levetiracetam<br />
Oxcarbazepina<br />
Pregabalin<br />
Tiagabina<br />
Topiramato<br />
Vigabatrin<br />
Zonisamide<br />
Lacosamide<br />
Rufinamide<br />
Stiripentolo<br />
4
de, o l’acido gamma-amino-butirrico (gamibetal),<br />
spesso usati come prodotti di associazione,<br />
che sono poi scomparsi dal mercato perché<br />
è emerso nel tempo che la loro efficacia<br />
era modesta o nulla.<br />
Tutti i nuovi antiepilettici sono stati inseriti in<br />
commercio solo dopo che studi clinici controllati<br />
in doppio cieco verso placebo ne hanno provato<br />
l’efficacia nei pazienti farmacoresistenti e<br />
con l’autorizzazione a poterli usare inizialmente<br />
solo come terapia aggiuntiva. Per il loro utilizzo<br />
nei pazienti di nuova diagnosi ed in monoterapia<br />
sono stati necessari ulteriori studi.<br />
Non sempre, dopo la prova dell’efficacia nei<br />
pazienti farmacoresistenti, il nuovo farmaco ha<br />
potuto essere utilizzato anche in monoterapia.<br />
Ciò è accaduto proprio al primo di questi, il<br />
vigabatrin. Negli anni ‘90 questo prodotto, poiché<br />
aveva mostrato un buon profilo di efficacia<br />
negli studi in doppio cieco verso placebo, fu<br />
sperimentato anche nei pazienti di nuova diagnosi.<br />
La speranza era che vigabatrin risultasse<br />
più efficace dei farmaci tradizionali. Fu disegnato<br />
quindi uno studio clinico di confronto in<br />
doppio cieco con la carbamazepina, molto rigoroso<br />
e con una potenza statistica sufficiente a<br />
poter dimostrare la superiorità di uno dei due<br />
farmaci sull’altro (1). Purtroppo, il vigabatrin<br />
risultò essere significativamente meno efficace<br />
della carbamazepina. Conseguentemente, la<br />
prescrivibilità di questo farmaco nei pazienti di<br />
nuova diagnosi non è mai stata autorizzata.<br />
È certo che le nuove regole imposte all’industria<br />
farmaceutica dalle autorità governative di<br />
controllo nell’ultimo scorcio dello scorso secolo<br />
hanno evitato che fosse autorizzato l’inserimento<br />
in commercio di farmaci di non provata<br />
efficacia. Ma siamo certi che in conseguenza<br />
di ciò siano stati individuati farmaci più efficaci<br />
dei tradizionali?<br />
Purtroppo non vi è alcuna prova che ciò sia<br />
accaduto.<br />
La maggiore efficacia di un farmaco rispetto ad<br />
un altro può essere provata solo attraverso uno<br />
studio di confronto. Gli studi clinici in doppio<br />
cieco verso placebo provano solo la superiorità<br />
del trattamento con farmaco attivo rispetto al<br />
placebo ma, per una serie di ragioni metodologiche,<br />
è molto difficile utilizzare i risultati di<br />
5<br />
questi studi per dedurre eventuali differenze<br />
di efficacia anche tra molecole sperimentate<br />
attraverso protocolli simili, come peraltro<br />
dimostrato da tutte le meta-analisi che sono<br />
state condotte sui nuovi farmaci (2-5). A maggior<br />
ragione, non possiamo usare i risultati di<br />
questi studi per confrontare i nuovi farmaci ai<br />
farmaci tradizionali. Per questi ultimi non sono<br />
stati quasi mai condotti studi simili in doppio<br />
cieco verso placebo. Vi è infatti un solo studio<br />
randomizzato verso placebo che ha dimostrato<br />
l’efficacia del valproato nei pazienti con epilessie<br />
parziali farmacoresistenti (6).<br />
Al contrario, nei pazienti di nuova diagnosi sono<br />
stati condotti numerosi studi di confronto tra il<br />
nuovo farmaco ed il tradizionale. Tutti questi<br />
studi sono stati oggetto di una valutazione di<br />
esperti della Lega Internazionale contro l’Epilessia<br />
che ha elaborato delle linee guida per il trattamento<br />
dei pazienti affetti da epilessia di nuova<br />
diagnosi (7). In queste linee guida gli esperti<br />
internazionali si sono posti l’obiettivo di valutare<br />
la robustezza delle evidenze che erano state prodotte<br />
per dimostrare l’efficacia del farmaco.<br />
Cosa è emerso da questa analisi di circa 100<br />
studi clinici controllati. Un dato stupefacente<br />
(Tabella 2). Gli studi di classe 1, quelli migliori,<br />
sono solo 4. Due di questi sono quelli pubblicati<br />
negli anni ‘80 e nei primi anni ‘90 con i farmaci<br />
tradizionali (8,9). Tutti gli studi effettuati con<br />
i nuovi farmaci, con l’eccezione di due (10,11),<br />
sono considerati di classe 3. Se uno studio è<br />
considerato di classe 3, ciò significa che non<br />
fornisce evidenze chiare di efficacia ma solo<br />
che indica la possibilità che il farmaco sperimentato<br />
sia efficace. Sulla base del risultato di<br />
queste valutazioni, vengono proposti come farmaci<br />
di scelta ancora la fenitoina e la carbamazepina<br />
negli adulti mentre nei bambini e negli<br />
anziani sono proposti alcuni dei nuovi farmaci,<br />
rispettivamente la oxcarbazepina nei bambini e<br />
la lamotrigina ed il gabapentin negli anziani. Le<br />
evidenze di efficacia di tutti gli altri nuovi farmaci<br />
nei vari tipi di crisi o sindromi sono considerate<br />
di livello C (possibilmente efficaci).<br />
Dopo la formulazione delle linee guida internazionali<br />
del 2006, sono comparsi ulteriori<br />
studi di confronto tra un nuovo farmaco ed un<br />
farmaco tradizionale.
Tabella 2. Sintesi delle evidenze cliniche (da Glaucer et al. 2006).<br />
Tipo di crisi e/o sindrome Livello A Livello B Livello C<br />
Ad inizio parziale, adulti Carbamazepina<br />
Fenitoina<br />
In uno studio condotto con una metodologia<br />
rigorosa, il levetiracetam, che sembra essere<br />
dotato di un eccellente profilo di tollerabilità e<br />
di efficacia, è stato confrontato in condizione<br />
di doppia cecità alla carbamazepina (12). I<br />
risultati di questo studio evidenziano una assoluta<br />
bioequivalenza sia per quanto riguarda<br />
l’efficacia che il rapporto efficacia/tollerabilità<br />
del levetiracetam alla carbamazepina. Una<br />
percentuale praticamente identica di pazienti<br />
randomizzati nei due bracci dello studio raggiunge<br />
infatti una libertà dalle crisi per oltre<br />
sei mesi e così anche il numero di pazienti che<br />
sospendono la terapia è pressoché identico.<br />
Sono stati quindi pubblicati i risultati di due<br />
studi clinici pragmatici, effettuati in aperto nei<br />
pazienti di nuova diagnosi che meritano di<br />
essere discussi. In questi studi, noti con l’acronimo<br />
SANAD (13,14) sono stati reclutati<br />
pazienti affetti da epilessie presumibilmente<br />
parziali (braccio A) o generalizzate (braccio<br />
B). Nel braccio A i pazienti furono randomiz-<br />
Valproato Gabapentin, lamotrigina,<br />
oxcarbazepina, fenobarbital,<br />
topiramato, vigabatrin<br />
Ad inizio parziale, bambini Oxcarbazepina Nessuno Carbamazepina,<br />
fenobarbital, fenitoina,<br />
topiramato, valproato<br />
Ad inizio parziale, anziani Gabapentin<br />
Lamotrigina<br />
Nessuno Carbamazepina<br />
GTCS, adulti Nessuno Nessuno Carbamazepina,<br />
lamotrigina, oxcarbazepina,<br />
fenobarbital, fenitoina,<br />
topiramato, valproato<br />
GTCS, bambini Nessuno Nessuno Carbamazepina,<br />
fenobarbital, fenitoina,<br />
topiramato, valproato<br />
Crisi di assenze, bambini Nessuno Nessuno Etosuccinimide,<br />
lamotrigina, valproato<br />
Epilessia rolandica benigna Nessuno Nessuno Carbamazepina, valproato<br />
Epilessia mioclonica giovanile Nessuno Nessuno Nessuno<br />
GTCS = crisi generalizzate tonico-cloniche<br />
zati ad un trattamento con carbamazepina,<br />
lamotrigina, gabapentin, topiramato e, solo da<br />
una certa data in poi, oxcarbazepina. Nel braccio<br />
B, i pazienti sono stati randomizzati a trattamento<br />
con valproato, topiramato o lamotrigina.<br />
Anche se nel braccio A dello studio la<br />
lamotrigina è risultata avere una retention<br />
migliore degli altri farmaci ed è quindi proposta<br />
dagli autori come farmaco di scelta in questa<br />
condizione, le misure pure di efficacia<br />
(libertà dalle crisi per sei e dodici mesi) hanno<br />
mostrato che la carbamazepina è ancora in<br />
lieve vantaggio, sebbene questa differenza<br />
non sia significativa. Nel braccio B dello studio<br />
il valproato è risultato essere ancora il farmaco<br />
migliore. È risultato infatti significativamente<br />
più efficace della lamotrigina e significativamente<br />
meglio tollerato del topiramato<br />
ed inoltre ha mostrato di avere, rispetto ad<br />
ambedue i suoi competitori, il miglior rapporto<br />
efficacia/tollerabilità.<br />
Ma se non vi sono prove che qualcuno dei nuovi<br />
6
farmaci sia più efficace dei tradizionali per quale<br />
motivo dovremmo prescriverli soprattutto in<br />
considerazione del loro maggior costo?<br />
La ragioni che ci possono indurre a preferire i<br />
nuovi farmaci rispetto ai tradizionali almeno in<br />
alcuni pazienti sono molteplici e concernono<br />
prevalentemente il loro spettro di tollerabilità<br />
e la cinetica che sono certamente migliori.<br />
Per un sintetico confronto dello spettro di tollerabilità<br />
dei nuovi farmaci rispetto ai tradizionali,<br />
bisogna considerare in estrema sintesi i<br />
seguenti fattori: gli effetti collaterali dose<br />
dipendenti, quelli idiosincrasici e quelli “cronici”,<br />
che si osservano solo dopo mesi o anni di<br />
trattamento, la teratogenesi, la farmacocinetica<br />
e la suscettibilità a causare o a subire interazioni.<br />
Deve essere infine valutata la possibilità<br />
di sfruttare anche altri eventuali effetti<br />
terapeutici di cui questi farmaci sono dotati, in<br />
quei pazienti che, oltre alla epilessia, hanno<br />
anche altre patologie.<br />
Il profilo di tollerabilità dei<br />
vecchi e dei nuovi farmaci<br />
Gli effetti collaterali dose dipendenti degli antiepilettici<br />
sono generalmente a carico del sistema<br />
nervoso centrale. È opinione abbastanza<br />
accettata che la maggior parte dei nuovi farmaci,<br />
da questo punto di vista, sia complessivamente<br />
meglio tollerata (15).<br />
Bisogna considerare che gli antiepilettici tradizionali<br />
sono metabolizzati prevalentemente<br />
attraverso processi di ossidazione operati<br />
dagli enzimi del sistema della citocromo P450<br />
(16). È questa in gran parte la causa dei loro<br />
numerosi problemi. Il metabolismo cui queste<br />
molecole sono esposte, rende possibile il verificarsi<br />
di interazioni farmacocinetiche con<br />
conseguente maggior rischio di effetti collaterali<br />
dose-dipendenti. Sia il fenobarbital che la<br />
fenitoina e la carbamazepina inducono l’attività<br />
di numerosi isoenzimi di questo sistema<br />
mentre il valproato è un potente inibitore di<br />
alcuni di questi isoenzimi. I nuovi antiepilettici<br />
nella maggior parte dei casi non inducono o<br />
inibiscono gli enzimi microsomiali epatici e<br />
nei casi in cui ciò accade, l’effetto è meno mar-<br />
7<br />
cato (17). Il felbamato e, ancor di più, il nuovissimo<br />
stiripentolo, costituiscono l’eccezione in<br />
quanto interferiscono in modo marcato con<br />
numerosi enzimi del sistema della citocromo<br />
P450 (16,18).<br />
Un’altra grave conseguenza di questo tipo di<br />
metabolismo è che nel corso dei processi ossidativi<br />
possono formarsi metaboliti intermedi,<br />
reattivi e quindi potenzialmente tossici.<br />
Attraverso questo meccanismo si possono<br />
verificare numerosi effetti idiosincrasici.<br />
Questi possono essere definiti come effetti che<br />
non possono essere spiegati dai meccanismi di<br />
azione noti dei farmaci e che si verificano in<br />
modo impredicibile solo in alcuni soggetti<br />
anche a dosi non elevate del farmaco. Possono<br />
essere immunomediati oppure il danno d’organo<br />
può essere determinato da una diretta citotossicità.<br />
In molti casi queste reazioni sono<br />
innescate da metaboliti attivi. Nel caso delle<br />
reazioni immunomediate questi metaboliti<br />
(apteni) possono interagire con alcune proteine<br />
formando composti stabili. Si forma così una<br />
molecola potenzialmente immunogena che può<br />
innescare una reazione immunitaria se contemporaneamente<br />
si verificano certe condizioni<br />
predisponenti (19). Ci sono molti esempi di<br />
antiepilettici tradizionali che possono causare<br />
reazioni allergiche attraverso la formazione di<br />
metaboliti tossici. Ad esempio, la possibilità<br />
che la carbamazepina produca epatiti, discrasie<br />
ematiche (anemia aplastica, agranulocitosi,<br />
ecc.) o reazioni cutanee gravi, sembra essere<br />
correlata alla formazione di alcuni metaboliti<br />
reattivi (20). È stato ipotizzato che la conversione<br />
della fenitoina nel suo metabolita inattivo<br />
paraidrossi-fenil idantoina, possa accompagnarsi<br />
alla formazione di un metabolita intermedio<br />
attivo con emivita molto breve, il quale potrebbe<br />
costituire il fattore patogenetico delle reazioni<br />
idiosincrasiche al farmaco (21). Anche nel<br />
caso del fenobarbital, le reazioni di ipersensibilità<br />
indotte da questo agente sembrano essere<br />
causate da metaboliti reattivi che si formano<br />
nel corso dei processi di ossidazione enzimatica<br />
del farmaco (22).<br />
Il caso del valproato è diverso. Questo farmaco<br />
può causare epatiti acute molto gravi ed<br />
anche mortali con una frequenza che varia
Tabella 3. Effetti avversi idiosincrasici più frequentemente osservati nei soggetti in trattamento<br />
con farmaci anticonvulsuvanti (da Zaccara et al., 2007 e da ricerca PubMed condotta<br />
nel settembre 2010).<br />
Farmaco SJS/<br />
TEN 1<br />
DRESS/<br />
AHS<br />
molto in base all’età ed alla eventuale associazione<br />
del farmaco con induttori enzimatici<br />
(19). Il danno epatico in questo caso è determinato<br />
dall’effetto citotossico diretto di alcuni<br />
metaboliti del valproato. Si può ipotizzare che<br />
in soggetti predisposti vi sia una maggiore<br />
produzione di metaboliti reattivi (per l’effetto<br />
induttore dei farmaci associati) e contemporaneamente<br />
una ridotta capacità di detossificazione<br />
di questi prodotti tossici.<br />
Anche i nuovi farmaci possono essere responsabili<br />
di reazioni avverse idiosincrasiche ma<br />
con frequenza generalmente molto minore. Fa<br />
eccezione il felbamato (23,24), che è causa sia<br />
Epatite Pancreatite Anemia<br />
aplastica<br />
Fenobarbital * * * *<br />
di anemia aplastica che di epatite con una incidenza<br />
che è stato stimato essere di 1/26000-<br />
34000 e 1/5000-10000 rispettivamente e, in<br />
minor misura, la lamotrigina che con relativa<br />
frequenza, sino al 19%, causa dei rash cutanei<br />
(25) e, più raramente, una sindrome di<br />
Stevens-Johnson, soprattutto se associata al<br />
valproato che è un inibitore metabolico. Il<br />
meccanismo patogenetico di questi effetti<br />
idiosincrasici anche per questi due nuovi farmaci<br />
dipende dal loro metabolismo ossidativo<br />
che può portare alla sintesi di metaboliti,<br />
potenzialmente tossici (26).<br />
Nella Tabella 3 sono riportate le più frequenti<br />
8<br />
Agranulocitosi<br />
Primidone *<br />
Fenitoina * * * * *<br />
Carbamazepina * * * ** ** *<br />
Etosuccinimide * * * *<br />
Valproato * ** ** *<br />
Felbamato * ** ** **<br />
Gabapentin<br />
Lacosamide<br />
Lamotrigina ** * * * * *<br />
Levetiracetam * * *<br />
Oxcarbazepina * * *<br />
Pregabalin * *<br />
Rufinamide<br />
Stiripentolo<br />
Tiagabina *<br />
Topiramato * * *<br />
Vigabatrin<br />
Zonisamide ** ** ** **<br />
Lupus<br />
1 SJS = Sindrome di Stevens-Johnson, TEN = Necrolisi tossica epidermica, DRESS/AHS = sindrome da ipersensibilità<br />
agli anticonvulsivanti (Drug Rash, Eosinophilia and Systemic Symptoms).
eazioni idiosincrasiche causate dai farmaci<br />
antiepilettici. Si può notare che i farmaci tradizionali,<br />
complessivamente, sono associati ad<br />
un maggior numero di queste gravi complicanze<br />
e le causano con maggior frequenza.<br />
Gli effetti collaterali cronici. Ci soffermeremo a<br />
discutere in maggior dettaglio su questi effetti<br />
perché generalmente non sono presi in considerazione<br />
dal clinico con la necessaria attenzione<br />
quando si decide di iniziare un trattamento.<br />
Intendiamo per effetti collaterali cronici tutte<br />
quelle modificazioni del metabolismo e le alterazioni<br />
funzionali di numerosi organi e tessuti<br />
che si realizzano gradualmente e diventano clinicamente<br />
apprezzabili dopo mesi o anni di<br />
terapia. Anche in questo caso l’induzione enzimatica,<br />
tipica di alcuni dei farmaci tradizionali<br />
ed in particolare osservata nei pazienti in trattamento<br />
con fenobarbital, fenitoina e carbamazepina,<br />
gioca un ruolo importante (17). Queste<br />
complicanze si osservano con frequenza nettamente<br />
inferiore con l’uso dei nuovi farmaci.<br />
L’induzione enzimatica determina anche<br />
modificazioni del metabolismo di numerose<br />
sostanze endogene e vitamine che possono a<br />
loro volta causare molteplici conseguenze.<br />
Il metabolismo dei folati è accelerato e quindi,<br />
se l’apporto di questa sostanza non è sufficiente<br />
alla maggiore richiesta metabolica, vi può<br />
essere una riduzione dei suoi livelli plasmatici.<br />
È di comune riscontro che i pazienti epilettici<br />
trattati con farmaci induttori, hanno concentrazioni<br />
plasmatiche di folati inferiori al range<br />
di normalità. La conseguenza più comune di<br />
questa carenza di folati è costituita da un<br />
incremento del volume dei globuli rossi.<br />
Questo reperto è presente in una percentuale<br />
dei pazienti trattati con induttori enzimatici<br />
che arriva fino al 50% (17). La riduzione dei<br />
folati sembra costituire la causa dell’incremento<br />
delle concentrazioni plasmatiche di omocisteina,<br />
noto fattore di rischio cardiovascolare,<br />
che si osserva in molti pazienti affetti da epilessia<br />
(17).<br />
L’esempio più importante di un effetto avverso<br />
che con molta probabilità è almeno in parte<br />
determinato dall’induzione enzimatica è tuttavia<br />
costituito dall’effetto dei farmaci antiepilettici<br />
sulla densità minerale dell’osso (27). Il<br />
9<br />
rachitismo e l’osteoporosi costituiscono la conseguenza<br />
di questo effetto che sembra essere<br />
causato da un aumento del metabolismo della<br />
vitamina D che viene più rapidamente idrossilata<br />
nei soggetti trattati con induttori enzimatici.<br />
In studi condotti alcuni anni fa è risultato<br />
che nelle popolazioni nordiche, circa il 10% dei<br />
pazienti trattati con fenobarbital era affetto da<br />
osteomalacia. Dati recenti indicherebbero che<br />
questo effetto si osserva anche in pazienti trattati<br />
con antiepilettici non induttori enzimatici.<br />
Quindi la sua patogenesi può essere più complessa<br />
di quella sino ad ora ipotizzata (27).<br />
L’effetto induttore, in particolare del fenobarbital,<br />
può determinare un aumento della sintesi<br />
dell’enzima gamma-aminolevulinco sintetasi<br />
(ALA-sintetasi) ed aggravare una eventuale<br />
porfiria (28).<br />
Gli antiepilettici induttori enzimatici possono<br />
inoltre determinare alterazioni dell’assetto lipidico<br />
e di altri parametri metabolici associati ad<br />
un aumento del rischio di malattia vascolare.<br />
Alcuni studi effettuati soprattutto su popolazioni<br />
pediatriche indicano che le concentrazioni di<br />
colesterolo totale, colesterolo HDL, LDL,<br />
VLDL ed anche quelle dei trigliceridi, sono<br />
modificate da un trattamento cronico con carbamazepina<br />
o fenobarbital (17). Valori elevati di<br />
lipoproteine, che costituiscono un fattore di<br />
rischio di malattia aterosclerotica, sono stati<br />
trovati nei pazienti trattati con fenobarbital, carbamazepina<br />
o valproato (17). Dell’incremento<br />
dei valori di omocisteina, altro fattore di rischio<br />
vascolare, è già stato accennato prima.<br />
La leucopenia, sebbene sia stata osservata in<br />
corso di trattamento con molti farmaci antiepilettici,<br />
è un tipico effetto collaterale della carbamazepina<br />
che si riscontra nel 10-20% dei<br />
pazienti trattati con tale farmaco (29).<br />
Una trombocitopenia ed una inibizione dell’aggregazione<br />
piastrinica costituiscono una frequente<br />
anomalia ematologica dose-dipendente<br />
associata al valproato (30). Il valproato può<br />
anche causare alterazioni di numerosi fattori<br />
della coagulazione ed in particolare una riduzione<br />
dei livelli di fibrinogeno. Queste alterazioni<br />
della coagulazione in alcuni pazienti possono<br />
determinare effetti clinici quali petecchie, epistassi,<br />
ematomi e devono essere conosciute e
valutate soprattutto in quei pazienti che devono<br />
essere sottoposti ad un intervento chirurgico.<br />
Un ulteriore effetto metabolico degli antiepilettici<br />
tradizionali è quello esplicato sulle funzioni<br />
endocrine. I meccanismi di queste interazioni<br />
non sono del tutto conosciuti ma in una<br />
certa percentuale di casi sono espressione<br />
anche questi dell’induzione enzimatica.<br />
Il dosaggio degli ormoni tiroidei è spesso lievemente<br />
anormale nei pazienti trattati con carbamazepina<br />
(31) e fenitoina (32) in cui si<br />
osservano spesso ridotte concentrazioni di<br />
tiroxina totale e tiroxina libera. Il meccanismo<br />
dell’interazione sembra dipendere da un’induzione<br />
della trasformazione di T4 in T3.<br />
Le interazioni tra alcuni antiepilettici e gli<br />
ormoni sessuali hanno probabilmente maggiore<br />
rilievo clinico. È documentata un’interazione<br />
tra la carbamazepina ed il testosterone. La<br />
carbamazepina riduce l’effetto dell’ormone in<br />
due modi: induce il metabolismo epatico dell’ormone<br />
e ne determina anche una riduzione<br />
della frazione plasmatica libera, che è quella<br />
attiva, attraverso un aumento della sintesi di<br />
una globulina che si lega al testosterone nel<br />
sangue (31). La fenitoina sembra avere effetti<br />
simili alla carbamazepina sul metabolismo del<br />
testosterone e delle gonadotropine (32). Nei<br />
pazienti trattati con fenobarbital è di frequente<br />
riscontro una riduzione della libido ed impotenza<br />
che si può spiegare in parte con l’interazione<br />
con gli ormoni sessuali maschili, in parte<br />
per l’effetto sedativo del farmaco.<br />
Effetti sugli ormoni sessuali altrettanto com-<br />
plessi ma del tutto diversi sono causati dal valproato<br />
(33). Poiché il valproato è un inibitore<br />
metabolico, determina alterazioni degli ormoni<br />
sessuali quasi opposte o comunque differenti.<br />
È stato infatti osservato che in soggetti di sesso<br />
femminile il farmaco causa un aumento dei<br />
livelli di testosterone. Questo effetto potrebbe<br />
essere la conseguenza dell’aumento di peso e<br />
dell’iperinsulinismo che sono spesso osservate<br />
in corso di trattamento con questo agente.<br />
L’aumento della concentrazione di testosterone<br />
che si osserva in pazienti epilettiche trattate<br />
con valproato sarebbe responsabile della maggiore<br />
incidenza di ovaio policistico che si osserva<br />
nei pazienti trattati con il farmaco (34).<br />
Tra i vari aspetti dell’interazione tra antiepilettici<br />
e sistema endocrino, uno del tutto particolare<br />
ma di notevole importanza clinica, è dato<br />
dall’interazione con gli ormoni somministrati<br />
attraverso gli anticoncezionali (35). Gli antiepilettici<br />
induttori rendono inefficace il trattamento<br />
con anticoncezionali. Nella Tabella 4 si<br />
osserva che questa interazione si verifica con<br />
tutti i vecchi antiepilettici induttori, ma anche<br />
con molti dei nuovi.<br />
Tra i nuovi farmaci, anche il trattamento con<br />
oxcarbazepina, ma solo se a dosaggi elevati<br />
(> 900 mg/die), è stato associato ad un<br />
aumento delle concentrazioni della proteina<br />
che lega gli ormoni sessuali maschili nel sangue<br />
e conseguentemente ad un aumento della<br />
concentrazione ematica del testosterone legato<br />
a questa proteina (35).<br />
Forse l’unico effetto metabolico che è più spes-<br />
Tabella 4. Le interazioni farmacocinetiche tra gli antiepilettici ed i contraccettivi orali.<br />
Aumentano il metabolismo degli steroidi<br />
Fenobarbital, fenitona, carbamazepina, primidone, felbamato, oxcarbazepina<br />
Aumentano il metabolismo degli steroidi solo a dosaggi elevati<br />
Lamotrigina, topiramato, rufinamide<br />
Aumento della clearance dell’antiepilettico causata dagli steroidi<br />
Valproato, lamotrigina, oxcarbazepina<br />
Non interazione<br />
Gabapentin, levetiracetam, pregabalin, tiagabina, vigabatrin, zonisamide<br />
10
so causato da un nuovo farmaco è l’iponatriemia.<br />
Questo effetto è tipico sia della carbamazepina<br />
che dell’oxcarbazepina (36) ma la sua<br />
incidenza varia dal 5 al 40% dei casi per il primo<br />
farmaco e dal 23 al 73% per il secondo (37).<br />
La fenitoina ha l’effetto opposto di inibire il<br />
rilascio di ADH. Pertanto l’associazione di<br />
questo farmaco ad uno dei due precedenti può<br />
normalizzare i valori di natriemia eventualmente<br />
alterati (32).<br />
Le alterazioni cosmetiche e dei tessuti fibrosi<br />
sono un altro effetto collaterale cronico tipicamente<br />
osservato nei pazienti in trattamento<br />
con alcuni antiepilettici tradizionali.<br />
L’iperplasia gengivale, l’ipertricosi, un ispessimento<br />
del connettivo ed una serie di alterazioni<br />
della morfologia facciale, le quali possono<br />
costituire una grave complicanza in una adolescente<br />
o in una donna giovane in età fertile, si<br />
osservano spesso in corso di trattamento con<br />
fenitoina (32). La sindrome di Dupuytren, la<br />
sindrome spalla-mano e dolori articolari (reumatismo<br />
gardenalico) sono invece causati dai<br />
barbiturici (38).<br />
Le variazioni del peso sono causate sia da alcuni<br />
antiepilettici tradizionali che da alcuni dei<br />
nuovi. Il valproato, probabilmente la carbamazepina<br />
e, tra i nuovi, il gabapentin il pregabalin<br />
ed il vigabatrin determinano aumento di peso<br />
(39). Una riduzione del peso è osservata nei<br />
pazienti trattati con il topiramato (40) e la zonisamide<br />
(41).<br />
In questa breve disamina degli effetti degli<br />
antiepilettici sul metabolismo, è risultato evidente<br />
che nella maggior parte dei casi questi<br />
sono più spesso causati dai vecchi farmaci.<br />
Eppure ve ne sono alcuni specifici dei nuovi. Il<br />
topiramato (42) e la zonisamide (43) sono inibitori<br />
dell’enzima anidrasi carbonica. Una<br />
delle conseguenze dell’inibizione di questo<br />
enzima è quella di determinare una riduzione<br />
dell’escrezione urinaria di citrati e quindi un<br />
aumento del pH urinario. Quando le urine<br />
sono alcaline è facilitata la formazione di calcoli<br />
di ossalato e fosfato di calcio ed anche di<br />
urati. Ne consegue che ambedue i farmaci<br />
sono associati ad un maggior rischio di calcolosi<br />
renale. Questa complicanza si verifica in<br />
circa l’1,5% dei pazienti trattati con topiramato<br />
11<br />
e nel 3,3% nei pazienti trattati con zonisamide.<br />
Un’altra probabile conseguenza dell’inibizione<br />
dell’enzima anidrasi carbonica è quella di<br />
determinare una scarsa secrezione di sudore.<br />
L’oligoidrosi di solito è del tutto asintomatica<br />
ma in determinate situazioni ambientali può<br />
determinare un aumento della temperatura<br />
corporea ed in rari casi giungere al colpo di<br />
calore. Infine le alterazioni del pH ematico<br />
conseguenti alla inibizione dell’anidrasi carbonica<br />
determinano uno stimolo sui centri respiratori<br />
che in rari casi può provocare una iperventilazione<br />
centrale neurogena (40,44).<br />
La teratogenesi<br />
Le malformazioni del feto che si osservano nei<br />
bambini nati da donne che assumono farmaci<br />
antiepilettici oscillano tra il 6% ed il 10% e sono<br />
circa tre volte più frequenti di quelle che si<br />
osservano nella popolazione generale. Altre<br />
complicanze conseguenti all’uso di antiepilettici<br />
in gravidanza sono l’aborto spontaneo (quando<br />
la morte si verifica prima della ventesima<br />
settimana di gestazione) e la morte del feto (se<br />
si verifica dopo la ventesima settimana) (45).<br />
Il farmaco che sembra essere più rischioso è il<br />
valproato che è stato associato ad una incidenza<br />
di spina bifida dell’1-2% mentre l’esposizione alla<br />
carbamazepina è stata associata ad una incidenza<br />
di questa malformazione dello 0,5%. L’effetto<br />
teratogeno del valproato sembra essere minore<br />
se, nel corso della gravidanza, la dose del farmaco<br />
viene ridotta (compatibilmente con il controllo<br />
delle crisi) e se si riduce l’ampiezza delle fluttuazioni<br />
delle concentrazioni plasmatiche attraverso<br />
un maggiore frazionamento delle dosi<br />
quotidiane del farmaco o, meglio, attraverso la<br />
somministrazione di formulazioni farmaceutiche<br />
a rilascio controllato (33).<br />
Oltre alle malformazioni, la somministrazione<br />
di antiepilettici in gravidanza è stata associata<br />
ad anomalie congenite. Queste sono costituite<br />
da dismorfie facciali, ipoplasia digitale, ipertelorismo,<br />
basso peso alla nascita. In generale<br />
queste modeste anomalie tendono a scomparire<br />
con la crescita del bambino e non hanno<br />
pertanto particolari conseguenze.
Un ultimo problema è poi costituito dalla possibilità<br />
di un ritardo dello sviluppo psicomotorio<br />
nei bambini esposti ai farmaci antiepilettici<br />
in utero (46). Recenti studi indicano che il valproato<br />
si associa ad un ritardo dello sviluppo<br />
cognitivo nei bambini esposti a valproato.<br />
Anche l’esposizione al fenobarbital ed alla<br />
fenitoina sembrano essere associati ad un<br />
maggior rischio. Per quanto riguarda gli antiepilettici<br />
di ultima generazione, le informazioni<br />
sono ancora largamente insufficienti per trarre<br />
qualunque tipo di conclusione.<br />
L’analisi delle comorbidità<br />
Quanto è stato detto sino ad ora ci consente di<br />
concludere che i nuovi farmaci non sono più<br />
efficaci di quelli tradizionali ma nella maggior<br />
parte dei casi, sono meglio tollerati. Soprattutto<br />
causano meno spesso effetti avversi idiosincrasici,<br />
interazioni farmacocinetiche, effetti<br />
collaterali cronici.<br />
Tuttavia, a nostro avviso vi è un altro aspetto<br />
positivo, forse il più importante, che consegue<br />
alla disponibilità di un numero così elevato di<br />
farmaci antiepilettici.<br />
Numerosi studi indicano che molti di questi<br />
farmaci hanno anche effetti su altre patologie<br />
neurologiche o psichiatriche (47). Nei pazienti<br />
in cui l’epilessia è in comorbidità anche con<br />
altre malattie (48) si può pertanto cercare di<br />
selezionare un farmaco che sia efficace verso<br />
ambedue le affezioni.<br />
Quando si prescrive un farmaco ad un paziente<br />
che ha anche altre affezioni, bisognerebbe<br />
infatti sempre chiedersi quale sarà l’effetto<br />
dell’antiepilettico sulla malattia associata all’epilessia<br />
(49).<br />
La comorbidità con i disturbi psichiatrici è probabilmente<br />
quella più frequente. La depressione<br />
infatti è presente in circa il 30% dei pazienti<br />
affetti da epilessia, i disturbi d’ansia in una<br />
percentuale che oscilla tra il 10 ed il 25% e le<br />
psicosi si associano all’epilessia nel 2-7% dei<br />
casi (50).<br />
Alcuni farmaci antiepilettici hanno certamente<br />
un effetto positivo su molti disturbi della sfera<br />
psichiatrica. La carbamazepina ed il valproato<br />
sono utilizzati nella profilassi dei disturbi bipolari.<br />
Alcuni dati del tutto preliminari suggeriscono<br />
che anche la zonisamide potrebbe<br />
avere un ruolo nel trattamento del disturbo<br />
bipolare. Il valproato è il farmaco di scelta per<br />
il trattamento della mania mentre tra i nuovi<br />
antiepilettici, il farmaco per il quale vi sono<br />
maggiori evidenze di efficacia per il trattamento<br />
dello stato maniacale è l’oxcarbazepina. Il<br />
gabapentin ed il pregabalin sono dotati di un<br />
marcato effetto ansiolitico. Il valproato sembra<br />
inoltre essere efficace nella depressione<br />
con caratteristiche atipiche (associata ad ipersonnia)<br />
e nella depressione residua, mentre la<br />
lamotrigina è efficace nel trattamento della<br />
fase depressiva del disturbo bipolare (51).<br />
Al contrario altri farmaci antiepilettici, quali ad<br />
esempio i barbiturici, l’etosuccinimide, il vigabatrin,<br />
il topiramato ed il levetiracetam possono<br />
causare effetti avversi psichiatrici con una<br />
discreta frequenza (52). Devono infine essere<br />
considerate le interazioni tra gli antiepilettici<br />
tradizionali ed i farmaci psicotropi (16).<br />
In ordine di frequenza, la comorbidità con le<br />
malattie vascolari è probabilmente la seconda.<br />
Circa l’11% di tutte le epilessie sintomatiche<br />
sono infatti causate da incidenti vascolari e<br />
naturalmente questa percentuale aumenta nell’anziano<br />
(53). Per la scelta del farmaco appropriato<br />
in questo contesto bisogna fare diverse<br />
considerazioni. In primo luogo bisogna considerare<br />
che, per il danno cerebrale, questi<br />
pazienti sono più predisposti ad alcuni degli<br />
effetti collaterali tipici di numerosi antiepilettici.<br />
In particolare, è più frequente che la fenitoina<br />
o la carbamazepina possano determinare<br />
atassia o altri disturbi di tipo vestibolocerebellare.<br />
Il topiramato potrebbe con maggiore frequenza<br />
ed intensità determinare o accentuare<br />
disturbi della sfera cognitiva. I barbiturici o<br />
altri farmaci con effetto spiccatamente sedativo<br />
potrebbero infine rallentare il recupero<br />
delle funzioni motorie o di quelle cognitive ed<br />
incidere quindi negativamente sull’outcome<br />
globale (49). In secondo luogo occorre ricordare<br />
le numerose interazioni farmacocinetiche<br />
tra gli antiepilettici induttori enzimatici e<br />
tutti gli altri farmaci prescritti in questi pazienti<br />
(16). Per questo motivo gli induttori enzima-<br />
12
tici sono sconsigliati in questi pazienti.<br />
Devono essere considerate anche eventuali<br />
interazioni farmacodinamiche tra farmaci<br />
appartenenti a queste due classi. Ad esempio,<br />
il valproato, che causa con una certa frequenza<br />
trombocitopenia ed alterazioni della coagulazione,<br />
può interferire con l’effetto degli<br />
antiaggreganti piastrinici.<br />
È noto che, anche per l’aumento della speranza<br />
di vita nei popoli occidentali, il numero si<br />
soggetti affetti da demenza è in continua crescitali<br />
(54). Circa il 10% dei pazienti affetti da<br />
demenza di Alzheimer presenta crisi epilettiche<br />
e/o mioclonie, soprattutto nella fase avanzata<br />
di malattia. Anche in questo caso per la<br />
selezione del farmaco adatto in queste affezioni<br />
bisogna considerare l’effetto del farmaco<br />
antiepilettico sulla demenza e pertanto farmaci<br />
che deprimono le funzioni cognitive, come il<br />
fenobarbital e il topiramato, dovrebbero essere<br />
evitati. È d’altra parte noto che alcuni antiepilettici<br />
hanno un effetto positivo sui disturbi<br />
comportamentali che caratterizzano la fase<br />
intermedia di progressione della malattia<br />
(quella definita come fase psichiatrica). In<br />
alcuni studi è stato dimostrato che la carbamazepina,<br />
il valproato ed il gabapentin migliorano<br />
in modo specifico l’agitazione e l’aggressività.<br />
Questi farmaci tuttavia sono dotati di<br />
numerose interazioni farmacocinetiche con<br />
molti dei farmaci prescritti in questi pazienti<br />
(16). Delle interazioni con i farmaci cardiovascolari<br />
e con gli antidepressivi ed i neurolettici,<br />
spesso prescritti nel paziente affetto da<br />
demenza, abbiamo già discusso. A queste c’è<br />
da aggiungere che gli antiepilettici induttori<br />
enzimatici e gli inibitori delle colinesterasi<br />
donepezil e galantamina sono metabolizzati<br />
anche dall’isoenzima 3A4. Ciò significa che,<br />
anche se non sono stati condotti studi al<br />
riguardo, gli antiepilettici induttori potrebbero<br />
indurre il metabolismo dei farmaci antidemenza<br />
su descritti. Come farmaco di prima<br />
scelta in queste evenienze potrebbe essere<br />
quindi usato un farmaco non induttore enzimatico.<br />
La lamotrigina che ha un effetto positivo<br />
anche sull’umore ed un potere sedativo<br />
minimo, potrebbe essere il farmaco di scelta.<br />
Il levetiracetam potrebbe essere adatto se non<br />
13<br />
sono presenti disturbi comportamentali. In<br />
presenza di questi ultimi, potrebbe essere utilizzato<br />
il valproato o il gabapentin e anche la<br />
carbamazepina o l’oxcarbazepina, considerando<br />
però i rischi delle interazioni ed anche l’effetto<br />
sulla natremia, in genere più evidente nel<br />
soggetto anziano (49).<br />
I tumori cerebrali costituiscono quindi una<br />
forma particolarmente delicata di comorbidità<br />
con l’epilessia (55). Il 4% dei casi di epilessie<br />
sintomatiche è causato infatti dai tumori cerebrali<br />
e d’altra parte una epilessia sintomatica è<br />
presente in circa il 30% nei pazienti portatori di<br />
un tumore cerebrale. L’aspetto da tenere in<br />
maggiore considerazione in questi pazienti è<br />
costituito dalle possibili interazioni. Vari studi<br />
hanno infatti dimostrato che se vengono associati<br />
antiepilettici induttori enzimatici ai farmaci<br />
antineoplastici, la stessa sopravvivenza dei<br />
pazienti è significativamente ridotta. Accade<br />
infatti che il metabolismo degli antineoplastici<br />
può essere accelerato fino al punto che questi<br />
diventano inefficaci se sono associati ai precedenti<br />
(16). Bisogna quindi evitare di prescrivere<br />
carbamazepina, fenitoina o fenobarbital a<br />
pazienti trattati con antineoplastici.<br />
Nei pazienti portatori di neoplasie e sottoposti<br />
a radioterapia è stato inoltre osservato che<br />
l’incidenza di reazioni idiosincrasiche da antiepilettici<br />
capaci di indurre reazioni immunomediate<br />
(prevalentemente fenitoina, fenobarbital,<br />
carabamazepina e lamotrigina) è molto maggiore.<br />
In questi pazienti il farmaco di scelta<br />
può essere costituito dal levetiracetam. Il valproato,<br />
che è un inibitore metabolico, potrebbe<br />
inibire il metabolismo di alcuni antineoplastici<br />
aumentandone la tossicità (49).<br />
Infine l’emicrania è una affezione neurologica<br />
particolarmente frequente nella popolazione<br />
generale. Tuttavia, la prevalenza di emicrania<br />
tra i pazienti epilettici sembra essere più elevata<br />
rispetto a quella riscontrata nella popolazione<br />
generalel (56). Anche la prevalenza di epilessia<br />
nei pazienti affetti da emicrania sembra<br />
essere più elevata. In particolare, l’emicrania<br />
con aura è più spesso associata ad epilessia.<br />
L’efficacia del valproato nella profilassi dell’emicrania<br />
e, più recentemente, anche del topiramato,<br />
sono ben documentate sia da studi in
aperto che in doppio cieco. Pertanto questi<br />
due farmaci sono stati autorizzati all’uso per la<br />
profilassi delle crisi emicraniche e potrebbero<br />
essere utilizzati per il trattamento dei pazienti<br />
affetti da ambedue le malattie. La scelta dell’uno<br />
o dell’altro potrebbe essere influenzata dal<br />
peso del paziente (39).<br />
Sono stati fatti alcuni esempi di come la scelta<br />
del farmaco antiepilettico sia influenzata dalla<br />
contemporanea presenza di una malattia cronica.<br />
Se si tiene conto di questo fattore si riduce<br />
la probabilità di incorrere in effetti collaterali<br />
e si può spesso avere possibilità di trattare<br />
anche la malattia presente in comorbidità.<br />
Se abbiamo chiara questa idea, è evidente che<br />
l’aumento del numero dei farmaci tra cui formulare<br />
la scelta costituisce una opportunità.<br />
Abbiamo più probabilità di selezionare quello<br />
giusto nel singolo paziente. Ciò rende il lavoro<br />
del clinico più difficile, perché devono essere<br />
contemporaneamente analizzate molte variabili,<br />
ma di gran lunga più interessante.<br />
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16
Boll Lega It Epil, <strong>141</strong>: 17-26, 2010<br />
Conoscenza e attitudini della popolazione<br />
italiana nei confronti dell’epilessia: risultati di<br />
un’indagine demoscopica DOXA*<br />
Oriano Mecarelli, Giuseppe Capovilla, Antonino Romeo, Guido Rubboli, Paolo Tinuper,<br />
Ettore Beghi<br />
*Indagine promossa dalla Commissione per la Promozione della LICE e resa possibile grazie ad un supporto<br />
economico dell’UCB Pharma<br />
**Versione in italiano e modificata del paper pubblicato in Epilepsy & Behavior, 2010 (Mecarelli O, Capovilla<br />
G, Romeo A, Rubboli G, Tinuper P, Beghi E. Past and present public knowledge and attitudes toward epilepsy<br />
in Italy. Epilepsy Behav. 2010; 18:110-115)<br />
INTRODUZIONE<br />
L’epilessia è una delle malattie neurologiche<br />
più diffuse e negli ultimi decenni molti passi<br />
in avanti si sono fatti riguardo le conoscenze<br />
scientifiche dei fattori etiologici e le possibilità<br />
diagnostico-terapeutiche. Nonostante i<br />
progressi scientifici ed assistenziali la patologia<br />
a livello sociale è ancora avvolta spesso da<br />
un alone di mistero e di pregiudizio e numerose<br />
sono quindi le implicazioni psicologiche<br />
e sociali per chi ne soffre, tali da configurare<br />
le caratteristiche di una malattia stigmatizzante.<br />
Numerose survey sono state condotte in<br />
paesi sia industrializzati che in via di sviluppo<br />
e in generale tutte queste indagini hanno evidenziato<br />
che esistono tuttora atteggiamenti<br />
negativi nei confronti delle persone con epilessia<br />
e importanti carenze a livello informativo,<br />
tanto da rendere auspicabili capillari campagne<br />
educazionali (1-22). In Italia, oltre a<br />
numerose iniziative locali (notevolmente<br />
meritorie ma poco pubblicizzate e non rappresentative<br />
dell’intero territorio nazionale) una<br />
sola indagine demoscopica, sempre a cura<br />
della DOXA, è stata effettuata nel 1983, pubblicata<br />
poi su Epilepsia nel 1985 (23). Si trattò<br />
allora di un’indagine porta-a-porta condotta a<br />
livello nazionale, sottoponendo un questionario<br />
composto di 8 domande a 1043 soggetti<br />
adulti, di varia età ed estrazione socio-culturale<br />
(vedi Allegato).<br />
Dall’indagine DOXA del 1983 risultò ad esempio<br />
che solo il 73% conosceva una malattia<br />
denominata “epilessia” e che il 37% degli intervistati<br />
la riteneva una patologia incurabile.<br />
Una più recente indagine tramite questionario<br />
è stata effettuata nella sola città di Roma in un<br />
campione statisticamente significativo di studenti<br />
delle scuole superiori ed universitari<br />
(24). In questo campione particolare di soggetti<br />
la conoscenza generica dell’epilessia è<br />
risultata notevolmente maggiore (93%), permanendo<br />
però notevoli deficit nelle conoscenze<br />
più specifiche ed attitudini negative nei confronti<br />
delle limitazioni sociali e ricreative.<br />
Anche per verificare l’impatto delle varie campagne<br />
promozionali promosse dalla LICE<br />
stessa e dalle associazioni di pazienti e familiari,<br />
nel 2009 è stata effettuata una nuova survey,<br />
a distanza quindi di oltre 25 anni dalla precedente<br />
indagine nazionale, prendendo sempre<br />
in considerazione un campione rappresentativo<br />
della popolazione italiana per saggiare:<br />
la conoscenza generica riguardo l’epilessia;<br />
la conoscenza più specifica di cause, possibilità<br />
diagnostiche e terapeutiche, etc;<br />
gli atteggiamenti individuali riguardo le<br />
eventuali limitazioni dovute alla malattia in<br />
ambito lavorativo, familiare e ricreativo.<br />
17
MATERIALI E METODI<br />
La DOXA, su incarico della Commissione per<br />
la Promozione della LICE, ha effettuato il sondaggio<br />
nel mese di febbraio 2009 mediante<br />
interviste telefoniche a 1556 persone adulte,<br />
di diversa età e livello culturale e professionale,<br />
distribuite in misura proporzionale tra le<br />
diverse regioni e diversificate anche in base<br />
alla grandezza del comune di residenza.<br />
Le interviste sono state effettuate col metodo<br />
CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing)<br />
da un team di intervistatori opportunamente<br />
istruiti dal responsabile della ricerca e<br />
costantemente controllati da supervisori.<br />
Il campione di popolazione prescelto è stato<br />
stratificato secondo le seguenti variabili:<br />
· età;<br />
· sesso;<br />
· livello culturale;<br />
· impiego lavorativo;<br />
· provenienza regionale;<br />
· grandezza della città di residenza.<br />
Il questionario strutturato comprendeva 19<br />
domande, con possibilità di risposta singola o<br />
multipla, e spaziava dalla conoscenza generica<br />
dell’epilessia, delle sue cause e delle possibilità<br />
di cura e guarigione alle limitazioni che<br />
tale patologia pone in ambito socio-lavorativo<br />
e ricreazionale.<br />
I dati ottenuti dai questionari sono stati poi<br />
analizzati con metodi statistici diversi (analisi<br />
descrittiva, analisi univariata, regressione logistica)<br />
utilizzando SPSS-13.0.<br />
RISULTATI<br />
Caratteristiche socio-demografiche<br />
del campione<br />
Hanno risposto al questionario 1556 persone,<br />
819 femmine e 737 maschi, di età compresa tra<br />
i 18 ed i 91 anni. Oltre il 50% aveva una cultura<br />
superiore o universitaria ed il 35% circa svolgeva<br />
un’occupazione come impiegato. Dal punto<br />
di vista geografico sono stati interrogati gruppi<br />
di soggetti omogenei residenti al nord-ovest,<br />
nord-est, centro, sud ed isole. Circa la metà<br />
degli intervistati abitava in città con più di<br />
18<br />
100.000 abitanti mentre il 18% circa risiedeva in<br />
centri con meno di 10.000 abitanti. I dati in dettaglio<br />
sono mostrati nella Tabella 1.<br />
Conoscenza generica dell’epilessia<br />
Il 93% degli intervistati ha dichiarato di sapere<br />
che esiste una malattia denominata epilessia, ed<br />
in particolare il 57% per sentito dire, il 26% attraverso<br />
amici e conoscenti e ben il 12% per esperienza<br />
personale o familiare. Circa il 52% ha affermato<br />
di conoscere direttamente una persona con<br />
epilessia, per lo più amici/conoscenti (74%) ma<br />
anche familiari/parenti (19%). Inoltre, ben il 45%<br />
ha assistito ad una crisi epilettica in atto, in situazioni<br />
reali, mentre il 19% circa ha visto rappresentata<br />
una crisi epilettica in TV o al cinema. I risultati<br />
in dettaglio sono mostrati nella Tabella 2.<br />
Conoscenza di aspetti specifici<br />
dell’epilessia<br />
Solo il 29% del campione ha dimostrato di conoscere<br />
l’esatta prevalenza della malattia (il 50%<br />
circa la considera una malattia più rara ed il 13%<br />
addirittura rarissima). Il 72% riconosce che l’epilessia<br />
può interessare l’individuo a tutte le età.<br />
Varie cause sono indicate responsabili dell’epilessia,<br />
ma il 50% afferma che le cause sono sconosciute<br />
e ben il 56% che nel suo determinismo<br />
possono incidere anche a fattori psicologici/psichiatrici.<br />
Il 4% pensa ancora che l’epilessia in<br />
qualche modo sia correlabile ad una possessione<br />
demoniaca! Alla domanda “ritieni che l’epilessia<br />
sia una particolare forma di malattia mentale?”<br />
hanno risposto in modo affermativo il 36,5%.<br />
L’86% ritiene che la malattia debba essere curata<br />
con farmaci specifici ma solo il 54% ritiene che si<br />
tratti di una patologia da cui si possa guarire.<br />
Infine, solo il 37% afferma di sapere cosa fare di<br />
fronte ad una crisi epilettica in atto. I risultati in<br />
dettaglio sono mostrati nella Tabella 3.<br />
Limitazioni sociali e personali<br />
legate all’epilessia<br />
Circa il 50% degli intervistati ritiene che l’epilessia<br />
limiti in modo importante la guida di autoveicoli<br />
ed un altro 30% ritiene che tale limite sia<br />
moderato ma comunque presente. La possibilità<br />
di un normale impiego lavorativo (senza<br />
restrizioni quindi) è contemplata da circa un
Tabella 1. Caratteristiche generali del campione (N = 1556).<br />
Variabile Numero soggetti %<br />
Età (anni)<br />
< 35<br />
35-54<br />
> 55<br />
Sesso<br />
M<br />
F<br />
Scolarità<br />
Nessuna o quasi<br />
Elementare<br />
Media Inferiore<br />
Media Superiore<br />
Laurea<br />
Professione<br />
Impiegato<br />
Operaio<br />
Pensionato<br />
Casalinga<br />
Studente<br />
Disoccupato<br />
Area geografica<br />
Nord-ovest<br />
Nord-est<br />
Centro<br />
Sud<br />
Isole<br />
Dimensioni comune di residenza<br />
Grande (> 100.000 ab.)<br />
Medio (50-100.000 ab.)<br />
Piccolo (> 50.000 ab.)<br />
terzo del campione e per il 70% l’epilessia controindica<br />
assolutamente la carriera militare.<br />
Oltre il 50% degli intervistati afferma che l’epilessia<br />
costituisce un ostacolo per l’attività sportiva.<br />
Confortanti invece sono i risultati riguardo il<br />
matrimonio e la possibilità di avere figli. Solo<br />
il 20% circa ritiene che in qualche modo l’epilessia<br />
sia un ostacolo importante al matrimonio<br />
ed alla procreazione (rilevante però la percentuale<br />
di intervistati che a questo proposito<br />
non si esprime: rispettivamente l’8% ed il 14%<br />
circa). I risultati in dettaglio sono mostrati<br />
nella Tabella 4.<br />
381<br />
573<br />
602<br />
737<br />
819<br />
10<br />
203<br />
531<br />
625<br />
187<br />
541<br />
178<br />
421<br />
203<br />
121<br />
75<br />
418<br />
303<br />
305<br />
362<br />
168<br />
696<br />
578<br />
281<br />
24,5<br />
36,8<br />
38,7<br />
47,4<br />
52,6<br />
0,6<br />
13,0<br />
34,1<br />
40,2<br />
12,0<br />
35,2<br />
11,6<br />
27,4<br />
13,2<br />
7,9<br />
4,9<br />
26,9<br />
19,5<br />
19,6<br />
23,3<br />
10,8<br />
44,7<br />
37,2<br />
18,1<br />
Fattori che influenzano la conoscenza<br />
e le attitudini della popolazione<br />
generale riguardo l’epilessia<br />
Come ci si aspettava, il livello culturale basso<br />
si associa a una più alta percentuale di non<br />
conoscenza della malattia e ad una maggiore<br />
convinzione che l’epilessia sia un disturbo<br />
mentale e che essa limiti fortemente la guida<br />
e la procreazione.<br />
I soggetti più giovani conoscono meno l’epilessia<br />
in generale mentre i più anziani hanno<br />
meno conoscenze specifiche ed esprimono<br />
maggiori limitazioni per il matrimonio e la procreazione.<br />
I soggetti di sesso femminile cono-<br />
19
Tabella 2. Conoscenza generica dell’epilessia (n. intervistati 1556).<br />
Domande Numero %<br />
1. Conosci una malattia chiamata “epilessia”?<br />
- SI<br />
- NO<br />
2. Conosci l’epilessia…<br />
- per sentito dire<br />
- attraverso amici o conoscenti<br />
- esperienza personale o familiare<br />
- medici/informazioni scientifiche<br />
Conosci o hai conosciuto qualcuno che è affetto da epilessia?<br />
- SI<br />
- NO<br />
4. Conosci o hai conosciuto qualcuno che soffre di epilessia?<br />
- amici/conoscenti<br />
- familiari/parenti<br />
- colleghi<br />
- altro<br />
5. Hai mai visto una persona in preda ad una crisi epilettica?<br />
- NO<br />
- SI, di persona<br />
- SI, in TV o al cinema<br />
scono meno la malattia e la sua corretta prevalenza<br />
ed hanno un atteggiamento più negativo<br />
riguardo il matrimonio con persone con epilessia.<br />
Al contrario i maschi affermano di<br />
avere meno esperienza diretta con la patologia<br />
e la considerano maggiormente incurabile. Gli<br />
intervistati con livello culturale più basso e<br />
residenti al sud e nelle isole credono di più<br />
che l’epilessia sia una malattia mentale.<br />
Sorprendentemente chi vive in piccoli centri<br />
ritiene maggiormente che dall’epilessia si<br />
possa guarire. Infine, gli individui con livello<br />
culturale più basso e più anziani ritengono<br />
maggiormente che la possessione demoniaca<br />
possa avere un qualche fondamento nel determinismo<br />
della patologia. I risultati in dettaglio<br />
sono mostrati nella Tabella 5.<br />
Confronto con i precedenti<br />
sondaggi<br />
Confrontando i risultati della presente survey<br />
con quelli desunti dalle precedenti, su scala<br />
1453<br />
103<br />
823<br />
380<br />
173<br />
77<br />
751<br />
702<br />
558<br />
146<br />
37<br />
34<br />
550<br />
656<br />
273<br />
93,4<br />
6,6<br />
56,6<br />
26,2<br />
11,9<br />
5,3<br />
51,7<br />
48,3<br />
74,3<br />
19,4<br />
4,9<br />
4,5<br />
37,9<br />
45,1<br />
18,8<br />
Le domande 2-5 sono state rivolte soltanto ai 1453 soggetti che hanno risposto “SI” alla domanda 1. Alle<br />
domande 2, 4 e 5 erano consentite risposte multiple.<br />
20<br />
nazionale (1983) e locale (2005) si possono<br />
apprezzare notevoli differenze, non sempre<br />
però in senso migliorativo. I confronti possibili<br />
(con le domande analoghe) sono mostrati<br />
nella Tabella 6, in cui sono stati riportati anche<br />
i risultati derivanti dalle survey più importanti<br />
effettuate in vari paesi, sia sviluppati che in via<br />
di sviluppo.<br />
Nello specifico della realtà italiana il dato più<br />
significativo è che la percentuale di coloro che<br />
affermano di conoscere una malattia denominata<br />
“epilessia” passa dal 73% del 1983 al 91%<br />
del 2005 fino al 93% della precedente survey.<br />
Quando però si passa alle conoscenze più specifiche<br />
i risultati non sono poi così confortanti.<br />
Ad esempio, nel 1983 il 16% affermava di non<br />
conoscere le cause dell’epilessia mentre nel<br />
2009 il 50%. Migliorata è invece la conoscenza<br />
riguardo le possibilità terapeutiche: nel 1983<br />
solo il 37% riteneva la malattia curabile, contro<br />
il 43% nel 2005 ed il 54% nella presente survey.<br />
Nel sondaggio locale del 2005 solo il 12% rite-
Tabella 3. Conoscenza specifica riguardo l’epilessia.<br />
Domande Numero %<br />
6. Secondo te, quante persone in Italia soffrono di epilessia?<br />
- 1/10<br />
- 1/100<br />
- 1/1.000<br />
- 1/10.000<br />
- 1/100.000<br />
- 1/1.000.000<br />
7. Secondo te, quando insorge l’epilessia?<br />
- A tutte le età<br />
- Solo da bambini<br />
- Non so<br />
8. Secondo te, quail di queste possono essere le cause dell’epilessia?*<br />
- Ereditarietà<br />
- Problemi alla nascita<br />
- Infezioni virali<br />
- Trauma cranico<br />
- Tumore al cervello<br />
- Motivi psichici<br />
- Altre cause<br />
- Cause sconosciute<br />
9. Secondo te, quanto è vera la credenza popolare che una persona<br />
con epilessia è posseduta dal demonio?<br />
- Per niente<br />
- Molto<br />
- Abbastanza<br />
- Poco<br />
- Non so<br />
10. Secondo te l’epilessia è una malattia mentale (o psichica)?<br />
- No<br />
- Si<br />
- Non so<br />
11. Secondo te, dall’epilessia si può guarire?<br />
- Si<br />
- No<br />
- Non so<br />
12. Secondo te, in quali di questi modi si cura l’epilessia?*<br />
- Con farmaci specifici<br />
- Con intervento neurochirurgico<br />
- Con altri sistemi<br />
13. Sapresti cosa fare assistendo ad una crisi epilettica?<br />
- Si<br />
- No<br />
- Non so<br />
121<br />
425<br />
485<br />
225<br />
151<br />
46<br />
1045<br />
252<br />
156<br />
742<br />
811<br />
371<br />
906<br />
476<br />
815<br />
530<br />
732<br />
1331<br />
30<br />
17<br />
12<br />
63<br />
789<br />
531<br />
133<br />
783<br />
516<br />
154<br />
1252<br />
156<br />
544<br />
828<br />
536<br />
89<br />
N. 1453 intervistati, esclusi i 103 soggetti che avevano risposto di non conoscere l’epilessia.<br />
*Risposte multiple.<br />
21<br />
8,3<br />
29,2<br />
33,4<br />
16,5<br />
10,4<br />
3,2<br />
71,9<br />
17,3<br />
10,7<br />
51,1<br />
55,8<br />
25,5<br />
62,4<br />
32,8<br />
56,1<br />
36,5<br />
50,4<br />
91,6<br />
2,1<br />
1,2<br />
0,8<br />
4,3<br />
54,3<br />
36,5<br />
9,2<br />
54,3<br />
36,5<br />
9,2<br />
86,2<br />
10,7<br />
37,4<br />
57,0<br />
36,9<br />
6,1
Tabella 4. Atteggiamento riguardo le limitazioni personali e sociali legate all’epilessia.<br />
Domanda: secondo te,<br />
l’epilessia quanto limita…<br />
neva che l’epilessia non limitasse il matrimonio<br />
mentre nella presente survey nazionale tale<br />
percentuale supera il 46% (purtroppo nel sondaggio<br />
eseguito nel 1983 non c’erano domande<br />
riguardanti le limitazioni per il matrimonio).<br />
Limitazioni importanti e/o moderate ad un<br />
regolare impiego lavorativo erano riportate dal<br />
30% del campione nel 1983 e dal 56% nel 2005,<br />
contro il 57% del presente studio.<br />
DISCUSSIONE<br />
Molto<br />
N (%)<br />
I risultati derivanti dalla presente survey,<br />
anche ponendoli a confronto con il sondaggio<br />
nazionale del 1983, presentano alcune luci e<br />
molte ombre. La conoscenza generica di una<br />
malattia denominata epilessia è affermata dal<br />
93% del campione intervistato (contro il 73%<br />
del sondaggio precedente) ed è in linea con<br />
quanto derivante da molte altre survey condotte<br />
in vari paesi del mondo. Rilevante è<br />
anche la percentuale di persone che dichiara<br />
di conoscere qualcuno affetto da epilessia<br />
(52% vs 61% nel 1983) e che ha assistito ad una<br />
crisi epilettica (64% vs 52% nel 1983), senza<br />
rilevanti differenze in realtà tra le survey effettuate<br />
a così grande distanza di tempo.<br />
L’epilessia è quindi una malattia molto conosciuta<br />
in senso generico e molto “visibile”,<br />
spesso rappresentata in TV o al cinema (20%).<br />
Le percentuali di intervistati che dichiarano di<br />
conoscere di persona soggetti con epilessia o<br />
Abbastanza<br />
N (%)<br />
Poco<br />
N (%)<br />
Per nulla<br />
N (%)<br />
Non so<br />
N (%)<br />
14. la guida di un veicolo 722 (49,7) 437 (30,1) 118 (8,1) 97 (6,7) 79 (5,4)<br />
15. l’attività lavorativa 268 (18,4) 561 (38,6) 437 (30,1) 108 (7,4) 79 (5,4)<br />
16. la carriera militare 630 (43,4) 402 (27,7) 161 (11,1) 100 (6,9) 160 (11,0)<br />
17. l’attività sportiva e<br />
ricreativa<br />
333 (22,9) 504 (34,7) 388 (26,7) 114 (7,8) 114 (7,8)<br />
18. il matrimonio 76 (5,2) 209 (14,4) 387 (26,6) 661 (45,5) 120 (8,3)<br />
19. la procreazione 87 (6,0) 172 (11,8) 303 (20,9) 694 (47,8) 197 (13,6)<br />
N. 1453 intervistati, esclusi i 103 soggetti che avevano risposto di non conoscere l’epilessia.<br />
22<br />
di avere assistito a crisi sono in realtà molto<br />
variabili nei vari paesi (Tabella 6) e non sembrano<br />
risentire necessariamente del background<br />
socio-culturale nazionale. Gli stessi<br />
media che spesso “rappresentano” l’epilessia<br />
non hanno probabilmente un’influenza migliorativa<br />
riguardo le conoscenze specifiche ed<br />
anzi spesso concorrono al consolidamento dei<br />
pregiudizi e dello stigma.<br />
Globalmente la conoscenza più approfondita<br />
dei vari aspetti che riguardano l’epilessia è<br />
ancora carente, come si può dedurre dall’ignoranza<br />
riguardo le cause, dal fatto che l’epilessia<br />
è frequentemente considerata una malattia<br />
psichiatrica e che solo poco più della metà del<br />
campione la ritiene una malattia curabile, da<br />
cui si può anche guarire. In effetti la convinzione<br />
che la prognosi dell’epilessia sia in generale<br />
non buona è abbastanza diffusa nei vari<br />
paesi e riflette anche un’opinione piuttosto<br />
consolidata (almeno in Italia) tra i medici di<br />
medicina di base e di frequente anche tra i<br />
neurologi generalisti. È interessante notare<br />
che queste scarse ed errate conoscenze specifiche<br />
non risentono necessariamente delle differenze<br />
culturali e socio-economiche dei vari<br />
paesi in cui le survey sono state condotte.<br />
Nel presente sondaggio oltre il 50% degli intervistati<br />
ha risposto che l’epilessia può essere causata<br />
da disturbi psicologici/psichiatrici e più di<br />
un terzo (36%) ritiene che essa sia una forma di<br />
malattia mentale. A questo proposito l’Italia è<br />
preceduta solo dal Regno Unito, il Cameroon ed
Tabella 5. Influenza di alcuni fattori socio-demografici sulla conoscenza e le attitudini<br />
riguardo l’epilessia (risultati dell’analisi multivariata)*.<br />
Risposta ad alcune domande Età Sesso Cultura Regione Comune<br />
Non conosco una malattia<br />
denominata “epilessia”<br />
Non conosco personalmente<br />
nessuno che soffre di epilessia<br />
Non ho mai visto una crisi<br />
epilettica<br />
Non conosco l’esatta prevalenza<br />
dell’epilessia<br />
L’epilessia compare solo in<br />
età infantile/non so<br />
L’epilessia è un disturbo<br />
mentale<br />
0,99<br />
(0,98-1,01)<br />
0,99<br />
(0,98-1,00)<br />
0,99<br />
(0,98-0,99)<br />
1,01<br />
(1,01-1,02)<br />
0,99<br />
(0,98-1,00)<br />
0,98<br />
(0,97-0,99)<br />
Dall’epilessia non si guarisce 1,00<br />
(0,99-1,00)<br />
L’epilessia è una forma di<br />
follia<br />
Non so cosa fare di fronte<br />
ad una crisi epilettica<br />
La guida dovrebbe essere<br />
proibita<br />
L’epilessia limita molto<br />
il lavoro<br />
L’epilessia limita molto lo<br />
sport<br />
L’epilessia limita molto<br />
la carriera militare<br />
L’epilessia crea ostacoli al<br />
matrimonio<br />
L’epilessia crea ostacoli alla<br />
procreazione<br />
Non è da escludere<br />
l’intervento del “demonio”<br />
1,00<br />
(0,99-1,01)<br />
1,00<br />
(0,99-1,00)<br />
1,00<br />
(1,00-1,01)<br />
1,00<br />
(0,99-1,00)<br />
1,00<br />
(0,99-1,01)<br />
1,00<br />
(0,99-1,00)<br />
1,02<br />
(1,01-1,03)<br />
1,01<br />
(1,00-1,01)<br />
1,02<br />
(1,01-1,03)<br />
il Kuwait e la percentuale suddetta è nettamente<br />
superiore a quella riscontrata nel precedente<br />
sondaggio del 1983 (8%). Questa importante dif-<br />
0,45<br />
(0,29-0,69)<br />
0,87<br />
(0,70-1,07)<br />
1,43<br />
(1,15-1,78)<br />
0,61<br />
(0,48-0,76)<br />
0,89<br />
(0,68-1,17)<br />
0,90<br />
(0,73-1,10)<br />
1,26<br />
(1,02-1,55)<br />
0,78<br />
(0,64-0,96)<br />
0,84<br />
(0,68-1,03)<br />
0,80<br />
(0,64-1,01)<br />
0,98<br />
(0,78-1,23)<br />
0,90<br />
(0,71-1,14)<br />
0,86<br />
(0,63-1,16)<br />
0,70<br />
(0,56-0,86)<br />
1,05<br />
(0,85-1,29)<br />
0,69<br />
(0,47-1,01)<br />
3,03<br />
(1,79-5,15)<br />
1,48<br />
(1,06-2,06)<br />
1,37<br />
(0,98-1,93)<br />
0,79<br />
(0,5-1,12)<br />
0,97<br />
(0,65-1,45)<br />
0,70<br />
(0,51-0,96)<br />
1,30<br />
(0,93-1,81)<br />
1,91<br />
(1,38-2,62)<br />
1,94<br />
(1,36-2,76)<br />
1,53<br />
(1,04-2,26)<br />
1,05<br />
(0,73-1,50)<br />
1,12<br />
(0,77-1,64)<br />
1,20<br />
(0,84-1,73)<br />
1,31<br />
(0,93-1,85)<br />
1,41<br />
(1,01-1,98)<br />
1,62<br />
(0,99-2,68)<br />
1,22<br />
(0,80-1,86)<br />
1,18<br />
(0,94-1,46)<br />
0,95<br />
(0,75-1,19)<br />
0,91<br />
(0,72-1,16)<br />
0,85<br />
(0,64-1,12)<br />
0,88<br />
(0,71-1,09)<br />
0,92<br />
(0,74-1,15)<br />
1,38<br />
(1,12-1,71)<br />
1,17<br />
(0,93-1,46)<br />
1,02<br />
(0,80-1,30)<br />
0,94<br />
(0,74-1,19)<br />
1,16<br />
(0,90-1,49)<br />
1,11<br />
(0,87-1,41)<br />
1,10<br />
(0.88-1,37)<br />
1,17<br />
(0,94-1,46)<br />
1,15<br />
(0,78-1,71)<br />
0,87<br />
(0,50-1,49)<br />
0,85<br />
(0,65-1,11)<br />
1,23<br />
(0,94-1,62)<br />
0,89<br />
(0,67-1,19)<br />
0,93<br />
(0,66-1,31)<br />
1,06<br />
(0,81-1,38)<br />
0,71<br />
(0,54-0,93)<br />
0,97<br />
(0,75-1,26)<br />
0,90<br />
(0,69-1,19)<br />
1,02<br />
(0,76-1,37)<br />
1,08<br />
(0,80-1,45)<br />
1,03<br />
(0,76-1,39)<br />
0,86<br />
(0,63-1,16)<br />
1,07<br />
(0,81-1,41)<br />
1,12<br />
(0,86-1,47)<br />
1,13<br />
(0,71-1,81)<br />
*I numeri indicano gli odds ratio con 95% di intervallo di confidenza; in grassetto i valori statisticamente significativi.<br />
Tutte le spiegazioni sono indicate nel testo.<br />
ferenza però può anche essere messa in relazione<br />
con la differente formulazione della domanda;<br />
nel sondaggio del 1983 si chiedeva se l’epi-<br />
23
Tabella 6. Confronto tra le risposte ad alcune domande contenute nelle survey effettuate in<br />
vari stati (sia sviluppati che in via di sviluppo) e nel sondaggio italiano attuale (rapportato<br />
anche ai due studi precedenti discussi nel paper).<br />
Nazione ed anno del sondaggio<br />
Europa<br />
Campione<br />
(N)<br />
D1 D2 D3 D4 D5 D6 D7 D8 D9<br />
Italia 1983 (Canger & Cornaggia 1985) 1043 73 61 52 16 8 37 - 70 -<br />
Italia 2005 (Mecarelli et al. 2007) 597 91 - 57 33 56 43 12 44 -<br />
Italia 2009 1556 93 52 64 50 36 54 46 37 4<br />
Germania 1978 (Finke 1980) 2000 90 - - - 21 - - 70 -<br />
Finlandia 1978 (Livanainen et al. 1980) 2272 95 49 45 36 - - - - -<br />
Danimarca 1989 (Jensen & Dam 1992) 1038 97 60 50 27 - - - 89<br />
Ungheria 2000 (Mirnics et al. 2001) 1000 94 52 55 45 17 - 41 62 -<br />
Repubblica Ceca 1997-98<br />
(Novotna & Rektor 2002)<br />
235 94 - - - 29 - - 74 -<br />
Gran Bretagna 2001<br />
(Jacoby et al. 2004)<br />
1694 - 26 57 - 56 69 - 61 -<br />
Austria 2003 (Spatt et al 2005) 2128 89 40 36 29 11 - 15 84 -<br />
Grecia 2003<br />
(Diamantopoulos et al. 2006)<br />
750 94 39 51 13 15 22 66 73 5<br />
Croazia 2004 (Bagig et al. 2009) 1000 97 55 45 47 2 - - 96 -<br />
Bosnia-Erzegovina 2004<br />
(Bagic et al 2009)<br />
Nord America<br />
1000 91 39 32 56 6 - - 98 -<br />
USA 1974 (Caveness et al. 1974) 2682 94 62 61 41 2 - - 81<br />
USA 1979 (Caveness & Gallup 1980) 1539 95 63 59 39 3 - 18 79<br />
USA 2002 (Kobau & Price 2003)<br />
Asia & Africa<br />
4397 - 30 54 - - - - - -<br />
Giordania 2005 (Daoud et al. 2007) 16044 88 - 52 28 9 - 89 44 15<br />
Iran 2008 (Masoudnia 2009) 500 72 42 53 - 62 65 68 12<br />
Kuwait 2006 (Awad & Sarkhoo 2008) 784 98 52 56 - 50 46 72 55 25<br />
Taiwan 1992 (Chung et al. 1995) 2610 87 70 56 34 7 63 72 49 -<br />
South India 1996<br />
(Radhakrishnan et al. 2000)<br />
1118 99 - - - 27 78 29 54 15<br />
China, Henan 1988 (Lai et al. 1990) 1278 93 77 72 40 16 - 87 35 -<br />
Cameroon-Batibo 2007<br />
(Niamnshi et al. 2009a)<br />
302 99 90 88 - 35 - 76 35 -<br />
Cameroon-Akwaya 2007<br />
(Njamnshi et al. 2009b)<br />
387 98 90 90 22 52 - 69 42 -<br />
Oceania<br />
Nuova Zelanda 2001<br />
(Hills & Mackenzie 2002)<br />
400 96 73 67 32 1 - 5 69 -<br />
I numeri nelle caselle relative alle domande indicano le percentuali di risposte affermative o altro (quando specificato). D1:<br />
Conosci una malattia denominata epilessia? D2: Conosci di persona qualcuno che soffre di epilessia?; Q3: Hai mai visto qualcuno<br />
in preda ad una crisi epilettica?; Q4: Quali sono le cause dell’epilessia? (% di risposte “Non so”); Q5: Ritieni che l’epilessia<br />
sia una forma di malattia mentale?; Q6: Credi che l’epilessia sia una malattia curabile?; Q7: Ritieni che l’epilessia costituisca<br />
un ostacolo per il matrimonio?; Q8: Ritieni che le persone con epilessia possano essere impiegate a livello lavorativo come<br />
le altre?; Q9: Credi che l’epilessia dipenda in qualche modo da una possessione demoniaca?<br />
24
lessia fosse una forma di “follia”, mentre nel<br />
sondaggio del 2009 è stato chiesto se l’epilessia<br />
potesse essere considerata una “malattia mentale”.<br />
Al di là di queste differenze semantiche<br />
rimane però il fatto che una grossa parte della<br />
popolazione ritiene tuttora che l’epilessia sia in<br />
qualche maniera rapportabile al disturbo psichiatrico.<br />
La persistenza dei pregiudizi è confermata<br />
dall’esito delle risposte alla domanda specifica<br />
riguardo l’eventualità che un certo tipo di<br />
possessione demoniaca possa costituire una<br />
delle cause dell’epilessia. Il 4% del campione ha<br />
affermato che il demonio può in qualche modo<br />
essere responsabile dell’insorgenza dell’epilessia<br />
ed un altro 4% non si è espresso. Questa<br />
domanda figura in poche altre survey; i nostri<br />
risultati sono grosso modo sovrapponibili a<br />
quelli della survey condotta in Grecia e fortunatamente<br />
migliori di quelli desunti dai sondaggi<br />
in paesi asiatici ed africani.<br />
Solo il 37% degli intervistati per il nostro sondaggio<br />
ritiene che l’epilessia sia compatibile<br />
con un regolare impiego lavorativo. Anche in<br />
questo caso si tratta di un riscontro negativo<br />
considerando che il nostro paese si colloca per<br />
ultimo rispetto a tutti gli altri. Circa la metà<br />
degli intervistati dichiara che l’epilessia può<br />
costituire un qualche tipo di ostacolo per il<br />
matrimonio e per la procreazione. Questa opinione,<br />
più diffusa tra le donne, è nettamente<br />
più diffusa nei paesi in via di sviluppo e questo<br />
è un chiaro indice di quanto l’epilessia sia tuttora<br />
una patologia stigmatizzante.<br />
I soggetti più anziani e con livello culturale più<br />
basso ritengono che l’epilessia limiti maggiormente<br />
molteplici aspetti della vita sociale. I più<br />
giovani invece hanno meno conoscenza diretta<br />
e familiarità con questa patologia specifica.<br />
Evidententemente la nostra società globalizzata<br />
e multimediale è tuttora molto fallace quando si<br />
tratta di educare i cittadini su aspetti sanitari<br />
peculiari. La residenza in centri urbani di piccole<br />
dimensioni piuttosto che nelle grandi città<br />
non sembra invece influenzare in modo significativo<br />
le risposte alle varie domande, segno che<br />
l’isolamento geografico è sempre più ridotto.<br />
Questa survey è stata condotta in modo rigoroso<br />
e si è basata su interviste ad un campione<br />
notevole di soggetti, rappresentativo della<br />
popolazione nazionale. Come per tutti i sondaggi<br />
il limite fondamentale dipende però<br />
dalla modalità di formulazione delle domande,<br />
che comunque spesso comportano diverse<br />
interpretazioni. Inoltre, nonostante il questionario<br />
comprendesse 19 domande non tutti gli<br />
aspetti sono stati sondati.<br />
Rispetto alla precedente survey del 1983 sicuramente<br />
è aumentata la conoscenza “generica”<br />
dell’epilessia ed anche l’opinione che si tratti di<br />
una malattia curabile. La conoscenza “specifica”<br />
dell’epilessia è ancora però estremamente<br />
carente, molte persone credono che l’epilessia<br />
sia una malattia mentale e che essa ponga<br />
importanti limitazioni personali e sociali.<br />
Sulla base di questo rilevamento la Lega<br />
Italiana contro l’Epilessia non può che trovare<br />
ulteriore stimolo per proseguire nelle sue attività<br />
educazionali e promozionali, al fine di<br />
migliorare le conoscenze e sconfiggere lo stigma<br />
ed i pregiudizi.<br />
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in public attitudes toward epilepsy in Hungary:<br />
results of surveys conducted in 1994 and 2000.<br />
Epilepsia, 42:86-93, 2001<br />
10. Hills MD, Mackenzie HC. New Zealand community<br />
attitudes toward people with epilepsy.<br />
Epilepsia, 43:1583-1589, 2002<br />
11. Novotna I, Rektor I. The trend in public attitudes<br />
in the Czech Republic towards persons with epilepsy.<br />
Eur J Neurol, 9:535-540, 2002<br />
12. Kobau R, Price P. Knowledge of epilepsy and<br />
familiarity with this disorder in the U.S. population:<br />
results from the 2002 healthstyles surveys.<br />
Epilepsia, 44:1449-1454, 2003<br />
13. Jacoby A, Gorry J, Gamble C, Baker GA. Public<br />
knowledge, private grief: a study of public attitudes<br />
to epilepsy in the United Kingdom and<br />
implications for stigma. Epilepsia, 45:1405-<br />
<strong>141</strong>5, 2004<br />
14. Spatt J, Bauer G, Baumgartner C, Feucht M, Graf<br />
M, Mamoli B, Trinka E for the Austrian Section of the<br />
International League against Epilepsy. Predictors<br />
of negative attitudes toward subjects with epilepsy:<br />
a representative survey in the general public<br />
in Austria. Epilepsia, 46:736-742, 2005<br />
15. Diamantopoulos N, Kaleyias J, Tzoufi M, Kootsalis<br />
C. A survey of public awareness, understanding,<br />
and attitudes toward epilepsy in Greece.<br />
Epilepsia, 47:2154-2164, 2006<br />
16. Daoud A, Al-Safi S, Otoom S, Wahba L, Alkofahi A.<br />
Public knowledge and attitudes towards epilepsy<br />
in Jordan. Seizure, 16:521-526, 2007<br />
17. Awad A, Sarkhoo F. Public knowledge and attitudes<br />
toward epilepsy in Kuwait. Epilepsia, 49:564-<br />
572, 2008<br />
18. Bagic A, Bagic D, Zivkovic I. First population study<br />
of the general public awareness and perception<br />
of epilepsy in Bosnia and Herzegovina.<br />
Epilepsy Behav, 14:154-161, 2009<br />
19. Bagic A, Bagic D, Zivkovic I. First population study<br />
of the general public awareness and perception<br />
of epilepsy in Croatia. Epilepsy Behav,<br />
15:170-178, 2009<br />
20. Masoudnia E. Awareness, understanding and<br />
attitudes towards epilepsy among Iranian ethnic<br />
groups. Seizure, 18:369-373, 2009<br />
21. Nijamnshi AK, Angwafor SA, Tabah EN, Jallon P,<br />
Muna WFT. General public knowledge, attitudes,<br />
and practice with respect to epilepsy in the<br />
Batibo Health District, Cameroon. Epilepsy<br />
Behav, 14:83-88, 2009a<br />
22. Nijamnshi AK, Tabah EN, Yepnjio FN, Angwafor<br />
SA, et al. General public awareness, perceptions,<br />
and attitudes with respect to epilepsy in<br />
the Akwaya Health District, South West Region,<br />
Cameroon. Epilepsy Behav, 15: 179-185, 2009b<br />
26<br />
23. Canger R, Cornaggia C. Public attitudes toward<br />
epilepsy in Italy: results of a survey and comparison<br />
with U.S.A. and West German data.<br />
Epilepsia, 26:221-226, 1985<br />
24. Mecarelli O, Li Voti P, Vanacore N, D’Arcangelo S,<br />
Mingoia M, Pulitano P, Accornero N. A questionnaire<br />
study on knowledge of and attitudes<br />
toward epilepsy in schoolchildren and university<br />
students in Rome, Italy. Seizure, 16:313-319, 2007<br />
ALLEGATO<br />
Questionario Sondaggio DOXA<br />
1983*<br />
1) Hai mai sentito dire o letto di una malattia<br />
chiamata “epilessia” o “mal caduco”?<br />
(SI/NO)<br />
2) Hai mai conosciuto qualcuno che soffre di<br />
epilessia? (SI/NO)<br />
3) Hai mai visto qualcuno in preda ad una crisi<br />
epilettica (SI/NO)<br />
4) Accetteresti che un tuo figlio frequentasse<br />
a scuola o nei giochi bambini con crisi epilettiche?<br />
(SI/NO/NON SO)<br />
5) Pensi che le persone con epilessia possono<br />
espletare un’attività lavorativa normale?<br />
(SI/NO/NON SO)<br />
6) Pensi o no che l’epilessia debba essere considerata<br />
una forma di “pazzia” (disturbo<br />
mentale)? (SI/NO/NON SO)<br />
7) Quale ritieni sia la causa dell’epilessia?<br />
Cause suggerite: – lesioni cerebrali –<br />
disturbi del sistema nervoso – ereditarietà<br />
– difetti di nascita – altre cause – non so<br />
8) Ritieni che l’epilessia sia curabile o no?<br />
(SI/NO/NON SO)<br />
*Canger R, Cornaggia C. Public attitudes toward epilepsy<br />
in Italy: results of a survey and comparison with U.S.A.<br />
and West German data. Epilepsia 26: 221-226 1985
Effetti della sottrazione del Maliasin<br />
dal commercio. Risultati preliminari<br />
di un sondaggio nazionale a cura della LICE<br />
Ettore Beghi<br />
Boll Lega It Epil, <strong>141</strong>: 27-32, 2010<br />
Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano<br />
Premessa<br />
In data 13 luglio 2009 l’industria farmaceutica<br />
Abbott, produttrice del Maliasin (barbesaclone),<br />
ha comunicato all’AIFA la propria decisione<br />
di interrompere la produzione del farmaco.<br />
L’industria ha dichiarato di non essere in<br />
grado di produrre la documentazione scientifica<br />
aggiornata di cui è stata fatta richiesta per<br />
supportare indicazioni e dosaggi del barbesaclone<br />
e per sostenere un vantaggio terapeutico<br />
del farmaco nei confronti del fenobarbital.<br />
Inoltre, a detta di Abbott, il prodotto non era<br />
più presente nel mercato europeo e i costi per<br />
adeguare la registrazione del medicinale agli<br />
standard di qualità richiesti dalle linee-guida<br />
europee erano troppo elevati. L’industria ha<br />
infine dichiarato che lo sviluppo di nuovi farmaci<br />
ha comportato la fuoriuscita del farmaco<br />
dalla rosa dei prodotti in competizione per la<br />
terapia dell’epilessia.<br />
Conseguenze della cessa -<br />
zione della produzione<br />
di barbesaclone<br />
Prendendo atto della decisione di Abbott,<br />
l’AIFA ha informato la classe medica della cessazione<br />
della produzione di barbesaclone suggerendo<br />
ai medici curanti di sostituire il farmaco<br />
con fenobarbital secondo uno schema posologico<br />
volto a preservare l’efficacia terapeutica<br />
e al tempo stesso minimizzare gli effetti indesi-<br />
derati del trattamento. La sostituzione del barbesaclone<br />
con fenobarbital era motivata dall’assenza<br />
di documentazioni scientifiche a sostegno<br />
della maggiore tollerabilità del primo farmaco<br />
nei confronti del secondo, motivo della<br />
immissione sul mercato del barbesaclone.<br />
Poiché, però, l’assenza di dati non è prova di<br />
equivalenza dei due farmaci, la LICE ha messo<br />
in atto una serie di iniziative a difesa dei pazienti<br />
in trattamento con barbesaclone. In particolare:<br />
1. ha esplorato con i referenti dell’AIFA<br />
qualsiasi soluzione alternativa praticabile (compresa<br />
la produzione di un “generico” da parte<br />
di un laboratorio indipendente) per continuare<br />
a garantire la disponibilità di farmaco per chi<br />
volesse continuare ad assumerlo; 2. ha discusso<br />
la fattibilità di uno studio indipendente di<br />
rapida esecuzione volto a confermare scientificamente<br />
quanto affermato dai pazienti, e cioè<br />
che il passaggio da barbesaclone a dosi equivalenti<br />
di fenobarbital comportava l’insorgenza di<br />
sedazione; 3. con la collaborazione dei neurologi<br />
afferenti alla LICE e dell’AIFA, ha avviato nel<br />
gennaio 2010 un monitoraggio attivo, tuttora in<br />
corso, della sostituzione del farmaco con altri<br />
prodotti (incluso il fenobarbital) alla ricerca di<br />
eventuali complicazioni inerenti l’efficacia e la<br />
tollerabilità della nuova terapia.<br />
Il sondaggio<br />
L’indagine è stata condotta utilizzando un questionario<br />
semistrutturato (vedi Allegato) con-<br />
27
tenente un profilo del paziente (data di nascita,<br />
sesso, diagnosi sindromica) e del trattamento<br />
in corso (farmaci e dosi, controllo delle<br />
crisi, eventi avversi). Sono state inoltre definite<br />
le modalità di gestione della sospensione<br />
del barbesaclone con illustrazione del nuovo<br />
schema terapeutico, della sua tollerabilità e<br />
dei suoi effetti sulle crisi a 1, 3 e 6 mesi.<br />
Una prima analisi ad interim dei dati è stata<br />
effettuata nel maggio 2010 attraverso l’esame<br />
di questionari inviati alla segreteria della LICE<br />
da 54 centri (Tabella 1). Il campione era costituito<br />
da 488 pazienti, 343 dei quali hanno<br />
accettato di intraprendere la sospensione del<br />
trattamento. Eventi avversi sono stati registrati<br />
in 66 casi (19%). Una sedazione, attribuita<br />
all’assunzione di fenobarbital, era presente in<br />
56 (16%). Crisi sono state segnalate da 15 casi<br />
(4%) di cui 11 (3%) in pazienti precedentemente<br />
in remissione. Le crisi sono state osservate<br />
soprattutto in casi ai quali è stato somministrato<br />
un farmaco non barbiturico. Da notare la<br />
disomogenea rilevazione degli eventi avversi<br />
da parte dei responsabili dei diversi centri.<br />
L’osservazione clinica è stata proseguita e nel<br />
settembre 2010 è stato sollecitato un nuovo<br />
invio dei questionari per una seconda analisi<br />
ad interim. Al 31 ottobre 2010 erano pervenuti<br />
alla segreteria della LICE un totale di 142<br />
questionari provenienti da 7 centri (Ancona,<br />
Brescia, Napoli, Rivoli, Reggio Emilia, Roma,<br />
Torino). Il campione comprendeva 61 femmine<br />
ed 81 maschi in età compresa tra 20 e 86<br />
anni (mediana 46 anni) (Tabella 2). L’epilessia<br />
parziale criptogenica era la categoria sindromica<br />
prevalente (52 casi), seguita dall’epilessia<br />
parziale sintomatica (38 casi) e dall’epilessia<br />
generalizzata idiopatica (22 casi). Il barbesaclone<br />
era somministrato in dosi comprese<br />
tra 25 mg/die e 350 mg/die. 51 pazienti assumevano<br />
il farmaco in monoterapia. Carbamazepina<br />
(42 casi), oxcarbazepina e valproato<br />
(19 casi ciascuno) erano i farmaci più comunemente<br />
associati. Eventi avversi prima della<br />
sospensione del barbesaclone sono stati registrati<br />
in soli 3 casi. Il controllo delle crisi era<br />
completo in 101 pazienti (71%). In 125 casi<br />
(88%) il medico ha optato per l’introduzione di<br />
un altro farmaco. La modificazione del tratta-<br />
28<br />
mento è stata effettuata in tempi di durata<br />
diversa da caso a caso. Il farmaco che ha sostituito<br />
il barbesaclone è risultato preferibilmente<br />
il fenobarbital (129 casi, 91%). Due pazienti<br />
hanno accettato di sospendere il trattamento.<br />
Eventi avversi insorti dopo la modificazione<br />
del trattamento sono stati registrati in 56 casi<br />
(39%), in massima parte rappresentati da sonnolenza<br />
o sedazione (41 casi, 29%). Eretismo,<br />
ansia e depressione sono i sintomi più frequentemente<br />
segnalati (12, 12 e 10 casi rispettivamente).<br />
In nessun caso è stato registrato il<br />
bisogno compulsivo del farmaco. Dei 117 casi<br />
che avevano un follow-up a 6 mesi dalla modificazione<br />
terapeutica, 86 (68%) presentavano<br />
un completo controllo delle crisi e 12 (9%)<br />
risultavano peggiorati. Dei casi peggiorati, 4<br />
(3%) erano in remissione all’atto della modificazione<br />
terapeutica.<br />
Commento<br />
Il campione esaminato era costituito principalmente<br />
da pazienti con epilessia parziale con<br />
completo controllo delle crisi all’ammissione. In<br />
ottemperanza con le raccomandazioni dell’AIFA,<br />
la modificazione del trattamento è stata<br />
effettuata sostituendo il barbesaclone con fenobarbital<br />
nella quasi totalità dei casi. La sostituzione<br />
ha determinato la comparsa di eventi<br />
avversi in un terzo dei casi, un peggioramento<br />
della frequenza delle crisi nel 9%, e la ricomparsa<br />
di crisi nel 3%. Due pazienti hanno riassunto<br />
arbitrariamente il farmaco. Alla luce di queste<br />
osservazioni si può notare che la sostituzione<br />
del barbesaclone con fenobarbital o ad altro farmaco<br />
si accompagna frequentemente all’insorgenza<br />
di sonnolenza, ansia o depressione mentre<br />
la ricomparsa delle crisi ed il ritorno all’uso<br />
del barbesaclone sono fenomeni rari.<br />
Limiti dell’indagine<br />
Il sondaggio è stato effettuato su un campione<br />
selezionato di casi in trattamento con barbesaclone.<br />
Dei 343 pazienti valutati nel corso della<br />
prima analisi ad interim, era disponibile solo
Tabella 1. Prima analisi ad interim di un campione di pazienti con epilessia in trattamento con barbesaclone.<br />
Centro N casi N casi<br />
N casi che hanno<br />
Eventi Sedazione Crisi dopo<br />
trattati in remissione intrapreso la sospensione avversi<br />
remissione<br />
Alessandria - - - - - -<br />
Ancona 130 72 36 26 6<br />
Bari 1 7 6 7 - - 1<br />
Bari 2 3 3 - - -<br />
Bari 3 20 20 - - -<br />
Bassano 4 4 - - -<br />
Benevento 10 10 - - -<br />
Bologna 1 4 4 - - -<br />
Bologna 2 4 3 - - -<br />
Bologna 3 20 20 - - -<br />
Brescia 1 6 6 1 1<br />
Brescia 2 8 8 8? 8? -<br />
Catanzaro 11 6 6 1 - -<br />
Cuneo 1 1 - - -<br />
Genova 2 - - - -<br />
Latina 4 4 - - -<br />
Lodi - - - - - -<br />
Mantova 5 2 1 -<br />
Messina 1 15 15 - - -<br />
Messina 2 25 - - - -<br />
Messina 3 10 - - - -<br />
Messina 4 3 3<br />
Milano 1 1 - - 1 -<br />
Milano 2 1 1 - - -<br />
Milano 3 13 13 - - -<br />
Milano 4 4 4 - - -<br />
Monza 2 2 2 - - 2<br />
Napoli 1 - - - -<br />
Novara 5 5 - - -<br />
Pavia 3 2 - - - 2<br />
Reggio Calabria 4 2 4 2 1 -<br />
Roma 1 4 4 2<br />
Roma 2 6 3 6 - - 1<br />
Roma 3 6 6 - - -<br />
Roma 4 15 15 - - -<br />
Roma 5 5 5 1 1 -<br />
Roma 6 1 1<br />
Roma 7 3 3<br />
Roma 8 15 10 4 4 1 (pegg)<br />
Siena 22 22 - - 3 (pegg)<br />
Torino 1 21 - - - -<br />
Torino 2 2 1 (1 stop) - - -<br />
Torino 3 50 50 10 10 1<br />
Toscana 2 - - - -<br />
Udine 1 1 1 1 -<br />
Umbria 5 - - - -<br />
Venezia 1 1 - - -<br />
Verona 5 5<br />
Totale 488 19 343 66 (19%) 56 (16%) 15 (4%)<br />
una valutazione sommaria. I 142 casi con un<br />
follow-up prolungato (127 dei quali con 6 mesi<br />
di osservazione) provenivano da un numero<br />
limitato di centri e non erano pertanto rappresentativi<br />
della realtà nazionale. Da notare,<br />
come segnalato nel corso della prima analisi,<br />
la variabilità delle segnalazioni da parte dei<br />
singoli centri. Il dato riflette la soggettività dei<br />
rilevatori con conseguente possibile sovrastima<br />
o sottostima del fenomeno, con particolare<br />
riferimento agli eventi avversi.<br />
29
Tabella 2. Caratteristiche generali del campione disponibile per la seconda analisi ad interim<br />
(N = 142).<br />
Variabile N %<br />
Centro<br />
Ancona Centro Epilessia Torrette<br />
Brescia Centro Epilessia Adulti<br />
Roma Sapienza<br />
Torino Centro Epilessia Adulti<br />
Reggio Emilia<br />
Rivoli<br />
Napoli<br />
Sesso<br />
Femmine<br />
Maschi<br />
Età (anni)<br />
< 25<br />
25-44<br />
45-64<br />
65+<br />
NS<br />
Sindrome epilettica<br />
Epilessia parziale criptogenica<br />
Epilessia parziale sintomatica<br />
Epilessia generalizzata idiopatica<br />
Epilessia sintomatica NS<br />
Epilessia parziale NS<br />
Epilessia generalizzata cripto genica/sintomatica<br />
Epilessia indeterminata<br />
Epilessia generalizzata NS<br />
Epilessia idiopatica NS<br />
Farmaci associati<br />
Nessuno<br />
Carbamazepina<br />
Valproato<br />
Oxcarbazepina<br />
Levetiracetam<br />
Fenobarbital<br />
Topiramato<br />
Clobazam<br />
Clonazepam<br />
Zonisamide<br />
Etosuccimide<br />
Fenitoina<br />
Gabapentin<br />
Lamotrigina<br />
Vigabatrin<br />
Acetazolamide<br />
Controllo crisi<br />
Completo<br />
Incompleto<br />
30<br />
95<br />
17<br />
16<br />
5<br />
4<br />
4<br />
1<br />
61<br />
81<br />
4<br />
77<br />
43<br />
17<br />
1<br />
52<br />
38<br />
22<br />
10<br />
8<br />
6<br />
3<br />
2<br />
1<br />
51<br />
42<br />
19<br />
19<br />
12<br />
5<br />
4<br />
3<br />
3<br />
3<br />
2<br />
2<br />
2<br />
2<br />
2<br />
1<br />
101<br />
41<br />
66,9<br />
12,0<br />
11,3<br />
3,5<br />
2,8<br />
2,8<br />
0,7<br />
43,0<br />
57,0<br />
2,8<br />
54,6<br />
30,5<br />
12,1<br />
36,6<br />
26,8<br />
15,5<br />
7,0<br />
5,6<br />
4,2<br />
2,1<br />
1,4<br />
0,7<br />
35,9<br />
29,6<br />
13,4<br />
13,4<br />
8,4<br />
3,5<br />
2,8<br />
2,1<br />
2,1<br />
2,1<br />
1,4<br />
1,4<br />
1,4<br />
1,4<br />
1,4<br />
0,7<br />
71,1<br />
28,9
Tabella 2. Continua.<br />
Variabile N %<br />
Modificazione (modalità)<br />
Sostituzione con altro farmaco<br />
Modificazione di dosi dei farmaci concomitanti<br />
NS<br />
Modificazione (durata in mesi)<br />
< 1<br />
1-2<br />
> 2<br />
Nuovo schema (farmaci)<br />
Fenobarbital<br />
Carbamazepina<br />
Oxcarbazepina<br />
Valproato<br />
Levetiracetam<br />
Topiramato<br />
Clobazam<br />
Barbesaclone<br />
Clonazepam<br />
Fenitoina<br />
Etosuccimide<br />
Gabapentin<br />
Lamotrigina<br />
Vigabatrin<br />
Zonisamide<br />
Acetazolamide<br />
Lacosamide<br />
Sospensione terapia<br />
Direzioni future<br />
Le informazioni acquisite nel corso delle due<br />
analisi ad interim saranno integrate dai dati<br />
ancora non pervenuti dai centri che avevano<br />
segnalato i casi inseriti nella prima analisi ad<br />
interim. Altri casi saranno inoltre reperiti sol-<br />
125<br />
9<br />
8<br />
45<br />
38<br />
56<br />
129<br />
42<br />
20<br />
18<br />
17<br />
5<br />
4<br />
3<br />
3<br />
2<br />
2<br />
2<br />
2<br />
2<br />
2<br />
1<br />
1<br />
2<br />
lecitando i soci alla segnalazione dei pazienti<br />
trattati con barbesaclone. Una terza, definitiva<br />
analisi dei dati sarà comunicata nei prossimi<br />
mesi.<br />
31<br />
93,3<br />
6,7<br />
32,4<br />
27,3<br />
40,3<br />
90,8<br />
29,6<br />
14,1<br />
12,7<br />
12,0<br />
3,5<br />
2,8<br />
2,1<br />
2,1<br />
1,4<br />
1,4<br />
1,4<br />
1,4<br />
1,4<br />
1,4<br />
0,7<br />
0,7<br />
1,4<br />
Eventi avversi all’ingresso 56 40,0<br />
Sonnolenza 41 28,9<br />
Eretismo 12 8,4<br />
Ansia 12 8,4<br />
Depressione 10 7,0<br />
Incremento dell’appetito 2 1,4<br />
Controllo crisi a sei mesi<br />
Completo<br />
Invariato<br />
Peggiorato<br />
NS = non specificato.<br />
86<br />
19<br />
12<br />
60,6<br />
13,4<br />
8,5
32<br />
Allegato
Boll Lega It Epil, <strong>141</strong>: 33-35, 2010<br />
IX Giornata Nazionale per l’Epilessia<br />
2 maggio 2010<br />
Guido Rubboli<br />
Coordinatore Commissione per la Promozione della LICE<br />
Il 2 maggio 2010 si è svolta la Giornata<br />
Nazionale per l’Epilessia, appuntamento<br />
ormai consueto giunto alla IX edizione, la cui<br />
finalità principale è quella di informare e sensibilizzare<br />
l’opinione pubblica ed i mezzi di<br />
comunicazione, sia riguardo aspetti medici di<br />
facile divulgazione (nuove scoperte, progressi<br />
nella diagnosi ed avanzamenti nella terapia,<br />
ecc.) sia soprattutto sulle tematiche di discriminazione,<br />
ignoranza e pregiudizio che ancora<br />
gravano sull’epilessia. Analogamente all’edizione<br />
precedente, anche quest’anno si è<br />
posto al centro della campagna un tema specifico:<br />
l’argomento che si è scelto di approfondire<br />
è stato “epilessia e scuola”, con lo scopo di<br />
valutare l’impatto di questa patologia nell’ambiente<br />
scolastico, dedicando particolare attenzione<br />
al grado di conoscenza dell’epilessia da<br />
parte degli insegnanti. A tale scopo, la LICE<br />
ha condotto un’indagine presso diverse categorie<br />
di insegnanti (300 insegnanti della scuola<br />
primaria; 300 insegnanti della scuola secondaria<br />
di primo grado) mediante un sondaggio<br />
commissionato alla DOXA, alla cui stesura ha<br />
contribuito in particolare Oriano Mecarelli,<br />
per verificare quanto la conoscenza dell’epilessia<br />
sia diffusa presso questa categoria professionale<br />
e per valutare quanto gli insegnanti<br />
siano in grado di affrontare le varie problematiche<br />
che questa malattia può porre in ambito<br />
scolastico. I dati ottenuti, sebbene ancora in<br />
fase di elaborazione, già indicano da un lato<br />
una conoscenza diffusa dell’epilessia (la quasi<br />
totalità degli intervistati ammette di conoscerne<br />
l’esistenza), dall’altro tale conoscenza appare<br />
piuttosto generica, e talora ancora permea-<br />
ta di gravi inesattezze: ad esempio, solo un<br />
terzo degli intervistati conosce la sua incidenza,<br />
più del 10% la ritiene ancora una malattia<br />
mentale e circa uno su tre ritiene che l’epilessia<br />
comprometta le capacità di apprendimento,<br />
oppure causi problemi comportamentali o<br />
disturbi mentali. Le mancanze di una conoscenza<br />
più precisa dell’epilessia può apparire<br />
sorprendente se si considera che quasi la<br />
metà degli insegnanti intervistati riferisce di<br />
aver avuto alunni con epilessia e circa il 25%<br />
riferisce di avere assistito ad una crisi epilettica<br />
nella propria classe. Riguardo la gestione di<br />
una crisi epilettica in classe, oltre il 60% degli<br />
intervistati ammette di non sapere come comportarsi,<br />
ed oltre la metà ritiene utile comunque<br />
inserire qualcosa in bocca al bambino.<br />
Questi dati indicano quindi come in una categoria<br />
professionale frequentemente a contatto<br />
con l’epilessia in soggetti in un’età particolarmente<br />
importante e delicata quale l’età infantile,<br />
esistano ancora elementi di scarsa informazione<br />
e di pregiudizio molto diffusi, e suggeriscono<br />
quanto sia importante proseguire in<br />
una corretta e sempre più efficace campagna<br />
informativa, che dovrà prestare particolare<br />
attenzione al mondo della scuola. A tale scopo,<br />
avvalendosi della collaborazione dell’agenzia<br />
di comunicazione GAS Communication, si è<br />
cercato di dare il massimo risalto ai risultati<br />
del sondaggio sia nei numerosi comunicati<br />
stampa apparsi sulle maggiori testate giornalistiche<br />
italiane, sia nelle interviste su organi di<br />
informazione radio-televisiva, diffuse in ambito<br />
locale e nazionale (un ampio resoconto<br />
della rassegna stampa e le varie interviste<br />
33
Figura 1.<br />
Figura 3.<br />
radio-televisive sono disponibili nello spazio<br />
dedicato alla Giornata Nazionale nel sito web<br />
della LICE).<br />
Una manifestazione che, sebbene sia giunta<br />
solo alla quarta edizione, può essere considerata<br />
un evento classico che caratterizza la<br />
Giornata Nazionale per l’Epilessia, è la<br />
MaratoLICE, maratona non competitiva che si<br />
è tenuta il 9 maggio 2010 a Roma a Villa Doria<br />
Pamphili. Anche quest’anno il successo di pubblico<br />
e di partecipanti a questo evento è stato<br />
considerevole, ed è stato arricchito dalla presenza<br />
di Salvatore Antibo (Figura 1), sempre<br />
molto disponibile ad esporre la sua esperienza<br />
di persona ed atleta con epilessia e a prestare<br />
la sua immagine nella campagna informativa<br />
della LICE. Altre due MaratoLICE si sono svol-<br />
34<br />
Figura 2.<br />
te a livello regionale, una tenutasi il 2 maggio a<br />
Bari, promossa da Dante Galeo-ne, ed una a<br />
Barrafranca (Enna), il 9 maggio, organizzata<br />
dalla Dr.ssa Luisella Madia (Figura 2), nell’ambito<br />
di una serie di manifestazioni svoltesi in<br />
Sicilia, coordinate da Maurizio Elia (Figura 3).<br />
Anche quest’anno il panorama delle iniziative<br />
organizzate dai coordinatori regionali nelle<br />
varie regioni italiane è stato molto ricco, e<br />
ancora una volta va elogiato lo spirito e l’entusiasmo<br />
con cui i coordinatori delle sezioni<br />
regionali si impegnano ogni anno per organizzare<br />
iniziative in grado di attrarre il pubblico<br />
ed i mezzi di comunicazione. L’elenco completo<br />
è riportato nella sezione riservata alla giornata<br />
sul sito web della LICE. Inoltre, rinnovando<br />
l’iniziativa avviata nel 2009, il Consiglio
Direttivo della LICE ha assegnato, fra tutte le<br />
iniziative proposte dai vari coordinatori regionali<br />
per la giornata nazionale, un contributo<br />
economico supplementare a due eventi che si<br />
sono distinti per la loro capacità di attrazione e<br />
coinvolgimento dei media e dell’opinione pubblica.<br />
I due eventi prescelti sono stati il primo<br />
un evento musicale, organizzato da Flavio<br />
Villani il 2 maggio a Milano in piazza San<br />
Babila, a cui hanno partecipato, introdotti da<br />
Franco Nisi, artisti di forte richiamo quali<br />
Fiordaliso, Riccardo Fogli, Paolo Meneguzzi,<br />
Enzo e Paolo Jannacci, Luca Virago e Luca<br />
Volontè; è stata questa un’occasione per parlare<br />
di epilessia di fronte ad un pubblico molto<br />
numeroso. Il secondo evento è stato promosso<br />
da Alessandra Ferrari, a Genova dal 7 al 9 maggio,<br />
in collaborazione con l’Accademia di Belle<br />
Arti, con cui già dall’anno scorso è stato avviato<br />
un percorso artistico-scientifico con una<br />
mostra pittorica tenutasi presso i locali<br />
dell’Accademia, che ha previsto inoltre un<br />
gazebo “artistico” allestito dai ragazzi dell’Accademia<br />
di Belle Arti nei pressi del quale per-<br />
sonale medico e volontari dell’Associazione Le<br />
Ali hanno fornito informazioni e distribuito<br />
materiale informativo. I ricavi ottenuti dalla<br />
vendita delle opere degli artisti sono stati devoluti<br />
all’Associazione Le Ali. Va segnalato inoltre<br />
che tale evento è stato pubblicizzato da Mario<br />
Biondi, in apertura del suo concerto del 7 maggio<br />
al Teatro Carlo Felice di Genova ricordando<br />
al pubblico l’importanza di una campagna di<br />
sensibilizzazione sull’epilessia. Infine, un’altra<br />
manifestazione, degna di nota e che ha ricevuto<br />
il plauso del Ministro della Gioventù Giorgia<br />
Meloni, è stato il concerto di Leonardo Spinedi<br />
e Gianluigi Zampieri organizzato il 2 maggio<br />
da Roberto De Simone nella suggestiva atmosfera<br />
dell’Oratorio del Gonfalone a Roma.<br />
A chiusura del resoconto della Giornata<br />
Nazionale per l’Epilessia va espresso ancora<br />
una volta un ringraziamento particolare a<br />
Maura Stella ed a tutto lo staff della PTS per<br />
l’efficienza e professionalità con cui si prodigano<br />
e partecipano all’organizzazione delle attività<br />
ed iniziative (che iniziano molte settimane<br />
prima) che si svolgono e culminano in occa-<br />
35
Boll Lega It Epil, <strong>141</strong>: 36-49, 2010<br />
Notiziario LICE<br />
Attività del Consiglio Direttivo<br />
Verbale 117 a riunione del<br />
Consiglio Direttivo LICE<br />
Presso la sede della PTS in via Nizza 45 a<br />
Roma, alle ore 9:30 del giorno 22 luglio 2009,<br />
si è riunito il CD della LICE, per discutere sul<br />
seguente OdG:<br />
1) Approvazione verbale seduta precedente<br />
2) Scelta temi congressuali Mantova 2010<br />
e nomina CTS<br />
3) Fondazione<br />
4) Nuovi soci<br />
5) Varie ed eventuali<br />
Assume la presidenza Beghi, coadiuvato,<br />
come Segretario, da Capovilla. Sono risultati<br />
presenti: Beghi,Tinuper, Capovilla, Francione,<br />
Giallonardo, Mecarelli, Muscas, Pruna,<br />
Romeo, Sofia, Granata, più Stella per la<br />
Segreteria Amministrativa. Assenti giustificati<br />
Aguglia, Gambardella e La Neve.<br />
Approvazione verbali seduta<br />
precedente<br />
Il verbale viene approvato all’unanimità.<br />
Scelta temi Congresso Nazionale<br />
Mantova 2010<br />
Vengono riportati i risultati delle preferenze<br />
espresse dall’Assemblea dei soci di Sorrento.<br />
1) Criteri emergenti nella Classificazione<br />
Internazionale e nuove sindromi epilettiche:<br />
57<br />
2) Epilessia e sonno: 32<br />
3) Emicrania ed epilessia: 30<br />
4) Epilessie ad evoluzione sfavorevole: 30<br />
5) Sindromi dismorfiche ed epilessia: 28<br />
6) Metodiche neurofisiologiche in epilettologia:<br />
27<br />
7) Valutazione dello sviluppo cognitivo dei<br />
pazienti in associazione allo studio di<br />
neuroimaging: 17<br />
8) Malattie neurocutanee ed epilessia: 11<br />
9) Implicazioni medico-legali dell’epilessia: 10<br />
10) Terapie chirurgiche palliative nelle epilessie:<br />
9<br />
11) L’errore nel percorso diagnostico e<br />
nella gestione clinica del paziente epilettico:<br />
1<br />
Il tema più votato è quindi quello riguardante<br />
le nuove sindromi epilettiche e i criteri emergenti<br />
nella classificazione, scelto da 57 soci (5<br />
di questi lo hanno indicato come unico tema<br />
per le due giornate). I responsabili della giornata,<br />
scelta anche come corso di aggiornamento,<br />
vengono individuati in Avanzini,<br />
Capovilla e Pasquale Striano. Come secondo<br />
tema viene scelto emicrania ed epilessia, preferito<br />
al secondo tema più votato che viene<br />
ritenuto più corposo e meritevole di figurare<br />
anch’esso come corso di aggiornamento.<br />
Come responsabili della giornata vengono<br />
scelti Paladin e Veggiotti. Poiché si è pensato<br />
di discutere anche l’aspetto riguardante le<br />
scienze di base nello svolgimento di tale tema,<br />
si è deciso di chiedere a De Curtis (come<br />
responsabile della Commissione di Epilettologia<br />
Sperimentale) di individuare una persona<br />
che possa essere anch’essa inserita nel<br />
CTS. Per la giornata a tema libero i responsabili<br />
vengono individuati in Casellato, Di<br />
Gennaro, Magaudda e Sofia.<br />
Viene esaminata la richiesta di De Curtis di<br />
poter avere, all’interno della giornata a tema<br />
libero, uno spazio in sessione parallela per le<br />
scienze di base. Il CD delibera di dedicare una<br />
sessione parallela alla presentazione di comunicazioni<br />
libere delle scienze di base, con la possibilità<br />
per i soci presentatori di partecipare sia al<br />
36
premio giovani che a quello per i migliori contributi.<br />
Viceversa non viene accettata la richiesta<br />
di iscrizioni a quote agevolate, mantenendo la<br />
possibilità di farlo per una sola giornata.<br />
Per la composizione del CTS del prossimo<br />
congresso Nazionale di Mantova, in deroga a<br />
quanto stabilito dal Manuale Operativo del<br />
CD, non viene per il momento individuato il<br />
Presidente del Comitato Organizzatore del<br />
successivo Congresso Nazionale, stante la<br />
concomitanza del Congresso Mondiale della<br />
ILAE che terrà in Italia nel 2011.<br />
Fondazione<br />
Beghi introduce riassumendo i principali punti<br />
sui quali si sono espressi, nel forum di discussione<br />
aperto sul nostro sito, una parte dei soci.<br />
In tutto sono intervenute 26 persone. Rileva<br />
come la stragrande maggioranza sia favorevole<br />
alla creazione della Fondazione. I punti principali<br />
emersi dagli interventi dei soci riguardano la<br />
necessità di una stretta relazione tra la<br />
Fondazione e la LICE, la non contemporanea<br />
presenza di una stessa persona nei due principali<br />
organismi della Fondazione (il CdA e il CTS),<br />
e l’eventuale passaggio in Assemblea sia per<br />
l’approvazione dello statuto della Fondazione<br />
che per la necessità di destinare una eventuale<br />
somma del patrimonio LICE alla creazione della<br />
dote della Fondazione.<br />
Si conviene di meglio esplicare, nello statuto,<br />
la già evidente interconnessione tra la<br />
Fondazione e la LICE, fatto salve le necessità<br />
di adoperare comunque il necessario ed adeguato<br />
linguaggio tecnico. Si decide, a larga<br />
maggioranza, che il CdA debba prevedere la<br />
presenza di molte figure istituzionali della<br />
LICE (Presidente, Past-President, Segretario,<br />
Coordinatore dei Coordinatori Regionali e<br />
Responsabile della Commissione Promozione)<br />
e due figure tecniche (Direttore e<br />
Segretario Generale). Si conferma, per la funzionalità<br />
di tale opportunità, che vi sia la possibilità<br />
di confermare nel CdA persone che<br />
abbiano ben operato nella Fondazione se in<br />
scadenza di mandato, considerando ampie le<br />
garanzie presenti nello statuto della Fondazione<br />
su tale punto. Viene deciso che il CTS<br />
includerà i membri del CD in carica esclusi<br />
37<br />
quelli che entrano di diritto nel CdA. Viene<br />
deciso altresì che i due Past-President precedenti<br />
l’ultimo entreranno nel CTS. Relativamente<br />
al Comitato d’Onore, si rileva come la<br />
presenza di personalità provenienti da vari settori<br />
della vita pubblica all’interno di tale organismo<br />
possa costituire un valido volano sia per<br />
la divulgazione dell’esistenza della Fondazione<br />
che per la raccolta fondi.<br />
Si elencano poi le prerogative dell’Assemblea,<br />
sia Ordinaria che Straordinaria, della LICE,<br />
così come sono elencate nel suo statuto. Si<br />
ritiene che la proposta di approvazione dello<br />
statuto della Fondazione da parte dell’assemblea<br />
dei soci della LICE sia in contrasto con le<br />
prerogative assembleari. Pertanto, l’approvazione<br />
dello statuto è ritenuta compito del CD<br />
della LICE. Lo statuto definitivo verrà messo<br />
sul sito per una presa visione da parte dei soci.<br />
Relativamente alla spesa da sostenere per la<br />
costituzione della Fondazione, viene rilevato<br />
che l’assemblea ordinaria è tenuta all’approvazione<br />
del bilancio consuntivo e preventivo ma<br />
che il CD frequentemente decide spese straordinarie<br />
non indicate nel bilancio preventivo,<br />
perché non previste al momento della sua presentazione.<br />
Si conviene che l’assemblea potrà<br />
essere consultata in caso di impegno di una<br />
cifra rilevante del patrimonio della LICE.<br />
Varie ed eventuali<br />
Beghi riferisce la richiesta di Aguglia di istituire<br />
un corso itinerante sulle emergenze in<br />
Epilettologia, patrocinato dalla LICE, e di indicare<br />
alcuni componenti il CD per costituire un<br />
CTS ad hoc. Il CD approva e sceglie Capovilla,<br />
Mecarelli, Muscas e Pruna come componenti<br />
tale CTS.<br />
Nuovi soci<br />
Si accettano le candidature di 18 nuovi soci:<br />
BONORA Dott.ssa Annalisa, FINALE EMILIA<br />
(MO); CAMPAGNARO Dott. Alessandro,<br />
ROSÀ (VI); CIMINI Dott. Nicola, LANCIANO<br />
(CH); COSTA Dott.ssa Cinzia, PERUGIA;<br />
FEBBRARO Dott.ssa Flavia, PERUGIA;<br />
GASPARINI Dott.ssa Elisa, REGGIO EMILIA;<br />
LA LICATA Dott. Andrea, RAGUSA; MARRAS<br />
Dott. Carlo Efisio, MILANO; MECHI Dott.ssa
Claudia, SESTO FIORENTINO (FI); NIBALI<br />
Dott. Giuseppe, PATERNÒ (CT); PESCINI<br />
Dott.ssa Francesca, MASSA E COZZILE (PT);<br />
PUSTORINO Dott.ssa Giuseppina, REGGIO<br />
CALABRIA; RICCI Dott.ssa Federica, IVREA<br />
(TO); SEVERI Dott. Sauro, AREZZO; SILI-<br />
QUINI Dott.ssa Sabrina, PERUGIA; SOLINAS<br />
Dott. Carlo, COMEANA (PO); VANNINI<br />
Dott.ssa Eleonora, CASTELNUOVO SABBIO-<br />
NI (AR); ZANONI Dott. Tiziano, S. GIOVAN-<br />
NI LUPATOTO (VR).<br />
La Riunione si chiude alle ore 15.30.<br />
Il Segretario Giuseppe Capovilla<br />
Verbale 118 a riunione del<br />
Consiglio Direttivo LICE<br />
Alle ore 8:30 del giorno 30 gennaio 2010 si è<br />
riunito, presso il Dipartimento di Scienze<br />
Neurologiche dell’Università di Roma, Via<br />
dell’Università 30, il CD della LICE per discutere<br />
sul seguente OdG:<br />
1) Giornata Nazionale per l’epilessia e lavori<br />
commissione promozione LICE (Rubboli)<br />
2) Bollettino (Canevini)<br />
3) Commissione Genetica (Bianchi)<br />
4) Congresso mondiale ILAE Roma 2011:<br />
aggiornamento (Vigevano)<br />
5) Resoconto Congresso Nazionale Sorrento<br />
(Tata)<br />
6) Approvazione verbale seduta precedente<br />
7) Comunicazioni del Presidente<br />
8) Comunicazioni del Segretario<br />
9) Collaborazioni con Associazioni Laiche<br />
(Beghi)<br />
10) Fondazione: aggiornamento (Beghi)<br />
11) Sezioni Regionali: (Romeo)<br />
12) Impegno di spesa 2010 (Capovilla)<br />
13) Contratto PTS (Beghi)<br />
14) Congresso Nazionale Mantova 2010:<br />
aggiornamento (Capovilla)<br />
15) Scelta sede Congresso Nazionale 2011:<br />
problematiche organizzative (Capovilla)<br />
16) Supplemento Epilepsia Italia (Beghi)<br />
17) Concessione Mailing List dei soci LICE<br />
(Gobbi)<br />
18) Varie ed eventuali<br />
19) Nuovi soci<br />
Assume la presidenza Beghi, coadiuvato,<br />
come Segretario, da Capovilla. Sono risultati<br />
presenti: Beghi, Capovilla, Aguglia,<br />
Francione, Giallonardo, Mecarelli, Muscas,<br />
Pruna, Romeo, Sofia, Granata, La Neve, più<br />
Stella e Morandini per la Segreteria<br />
Amministrativa. Erano anche presenti i<br />
Coordinatori Regionali Aloisi, Campostrini,<br />
Coppola, De Simone, Elia, Ferrari, Galeone,<br />
Gobbi, Labate, Merella, Monti, Ortenzi,<br />
Pezzella Villani. Erano inoltre presenti, per<br />
relazionare sui punti di loro specifica competenza,<br />
Bianchi, Tata e Vigevano.<br />
Tra i componenti il CD assente giustificato<br />
Tinuper. Tra i Coordinatori Regionali assenti<br />
giustificati Cantello e Vecchi. Tra gli esterni il<br />
CD assenti giustificati Canevini e Rubboli.<br />
Per l’assenza di alcuni relazionanti si modifica<br />
l’ordine di alcuni punti all’OdG.<br />
Giornata Nazionale per l’Epilessia<br />
e Commissione promozione LICE<br />
In assenza di Rubboli, Beghi relaziona sui<br />
lavori della Commissione. Comunica di aver<br />
inviato ad Epilepsia il lavoro con i risultati del<br />
sondaggio svolto dalla LICE lo scorso anno. Il<br />
prossimo sondaggio (la cui bozza verrà inviata<br />
al CD per una presa visione ed un parere)<br />
sarà relativo a conoscere l’opinione degli insegnanti<br />
di alcuni ordini di scuole relativamente<br />
all’epilessia e che il relativo costo, circa 20.000<br />
euro, sarà sostenuto da uno sponsor.<br />
Mecarelli comunica che l’UCB ha dato la propria<br />
disponibilità in tal senso. Si conferma lo<br />
svolgimento della Maratonina della LICE a cui<br />
parteciperanno, grazie alla disponibilità dimostrata<br />
dalla FIDAL, anche atleti “veri”, in<br />
forma competitiva. La MaratoLICE di Roma si<br />
svolgerà il 9 maggio. Si discute se assegnare o<br />
meno ad una agenzia la gestione dei contatti<br />
con i media e se tenere o meno la consueta<br />
conferenza stampa, visti gli alti costi. A questo<br />
proposito Mecarelli evidenzia come, nel 2009,<br />
38
le uscite per la giornata ammontino a 85.000<br />
euro e le entrate a 53.000 euro, con un saldo<br />
negativo, per la LICE, di 32.000 euro. Si decide<br />
che la Commissione Promozione si occuperà<br />
di discutere e decidere su questi aspetti<br />
entro la metà di Febbraio. Il CD approva.<br />
Commissione genetica<br />
Bianchi relaziona sulle attività della commissione<br />
Genetica. Nel corso del 2009 sono stati 18 i<br />
contributi scientifici in cui la LICE è apparsa.<br />
Per il congresso di Mantova si conferma lo<br />
svolgimento della riunione della Commissione<br />
Genetica la mattina della prima giornata.<br />
Bianchi conferma la richiesta dei finanziamenti<br />
sullo storico del 2009. Il CD approva, per il<br />
persistente positivo andamento delle attività di<br />
tale commissione.<br />
Congresso Internazionale ILAE<br />
Roma 2011<br />
Vigevano illustra quanto stabilito per il<br />
Congresso Internazionale di Roma. La sede<br />
sarà l’Hotel Marriott, alle porte di Roma, le date<br />
dal 28 agosto al 1° Settembre. Il 19 Febbraio si<br />
riunirà la Commissione dei responsabili del<br />
congresso, della quale fanno parte anche<br />
Perucca e Vigevano, per decidere le Main<br />
Session. Successivamente, verranno prese le<br />
decisioni relative ai workshop e alle altre sessioni.<br />
A tal proposito, tutti i Chapter sono invitati<br />
a presentare proposte, la dead-line è fissata al<br />
10 marzo. È già stata avanzata la proposta che il<br />
Claudio Munari workshop si possa svolgere,<br />
nel 2011, all’interno del programma ufficiale<br />
del Congresso Internazionale.<br />
La LICE, come Host-Chapter, avrà un contributo<br />
di 50.000 dollari da parte della ILAE.<br />
Vigevano aggiorna anche sul Migrating<br />
Course che si svolgerà, nella prima quindicina<br />
di Giugno del 2011, a Roma o in una località<br />
vicina. Si conferma il contributo di 15.000 da<br />
parte della LICE, come tradizione per gli Host-<br />
Chapter.<br />
Resoconto Congresso Nazionale<br />
di Sorrento<br />
Tata informa che i partecipanti sono stati 499.<br />
L’utile del congresso ammonta a 15.150 euro.<br />
39<br />
Approvazione verbale seduta<br />
precedente<br />
Il verbale viene approvato all’unanimità.<br />
Bollettino<br />
In assenza di Canevini relaziona Beghi.<br />
L’accesso al Bollettino on-line rimarrà libero,<br />
con password, fino al 31 marzo p.v. Successivamente,<br />
l’accesso sarà consenito ai soci in<br />
regola con il pagamento delle quote sociali. Si<br />
decide di pubblicare sul Bollettino i risultati<br />
del sondaggio del 2009 e quelli del prossimo<br />
imminente sondaggio nelle scuole.<br />
Si decide anche di pubblicare sul Bollettino i<br />
migliori contributi presentati al Policentrico e<br />
nelle riunioni regionali; nel prossimo CD<br />
verrà nominata una commissione ad hoc per<br />
la loro selezione.<br />
Comunicazioni del Presidente<br />
a. Il presidente comunica che la Prefettura di<br />
Roma, a seguito della nostra richiesta di<br />
iscrizione tra le società giuridiche, giudica<br />
lo Statuto della LICE incompatibile, in tre<br />
punti, con il codice civile. Pertanto bisognerà<br />
provvedere ad effettuare una modifica<br />
di Statuto in occasione del prossimo<br />
Congresso Nazionale di Mantova, nel<br />
quale verrà convocata un’Assemblea Straordinaria.<br />
b. Beghi aggiorna sulla Direttiva Europea dell’agosto<br />
u.s. che modifica le norme per il rilascio<br />
della patente ai pazienti epilettici. Informa il<br />
CD che si stanno tenendo riunioni, alle quali<br />
partecipano per la LICE lui e Mecarelli, al<br />
Ministero dei Trasporti per il recepimento di<br />
tale Direttiva nel nostro paese.<br />
c. I coordinatori delle commissioni e GdS<br />
saranno invitati a relazionare sulle proprie<br />
attività.<br />
d. Beghi riferisce di alcune lettere di protesta<br />
inviate alla LICE da qualche paziente a<br />
seguito della sospensione della commercializzazione<br />
del Maliasin da parte della<br />
ditta produttrice. Si decide che verrà dato<br />
supporto ai pazienti per i disagi che questa<br />
sospensione potrebbe comportare e di<br />
astenersi dal supportare tale decisione in<br />
qualsiasi forma.
e. Beghi comunica che diversi italiani figurano<br />
nelle Commissioni Internazionali e che<br />
i loro nominativi appaiono adesso sul sito<br />
dell’ILAE.<br />
Comunicazioni del Segretario<br />
a. Il Segretario evidenzia il problema dei soci<br />
morosi. A breve oltre 100 soci verranno<br />
cancellati per tale motivo. Si decide che la<br />
Segreteria Organizzativa invierà un<br />
remind a tutti i soci per ricordare loro il<br />
pagamento della quota annuale. Si conferma<br />
che sia il Bollettino che la videoteca<br />
saranno consultabili solo dai soci in regola<br />
con il pagamento delle quote sociali. Si<br />
decide che la partecipazione alla prossima<br />
Riunione Policentrica sarà gratuita per i<br />
soci in regola con il pagamento delle quote<br />
sociali, in alternativa ci sarà una tassa d’iscrizione<br />
di 50 euro. I partecipanti non soci<br />
dovranno pagare tale importo ma potranno<br />
optare per vederlo considerato come pagamento<br />
della quota annuale e contestualmente<br />
presentare domanda di iscrizione<br />
che verrà ratificata nel CD del giorno<br />
seguente alla riunione Policentrica.<br />
b. Capovilla evidenzia come diversi Centri<br />
abbiano ottenuto il riconoscimento da<br />
parte della LICE, sul nostro sito si trovano<br />
elencati divisi per regione.<br />
c. Gli appuntamenti scientifici più importanti<br />
del 2010 si confermano a Gargnano con i<br />
corsi primaverile e autunnale, a Sciacca<br />
con le Giornate Epilettologiche, che raggiungono<br />
il traguardo della decima edizione,<br />
e a Manfredonia con il corso autunnale.<br />
Ad aprile, a Monreale, si svolgerà la seconda<br />
edizione dell’omonimo workshop<br />
Internazionale che verterà sul concetto di<br />
Epilessia di Sistema. Alla fine di Giugno ci<br />
sarà il Congresso Europeo di Rodi.<br />
d. La data della prossima Riunione Policentrica<br />
di Roma viene fissata per il 27-28 gennaio<br />
2011.<br />
Collaborazioni con associazioni<br />
laiche<br />
Beghi comunica l’istituzione di 3 tavoli di lavoro<br />
in comune con l’AICE e comunica i componen-<br />
ti per la LICE. Essi riguardano la Ricerca (Beghi<br />
e Aguglia), l’omogeneizzazione dell’assistenza<br />
ai pazienti con epilessia (Romeo e Sofia) e la<br />
piena cittadinanza (Beghi e Mecarelli).<br />
Si conferma la disponibilità da parte della<br />
LICE a collaborare con le altre associazioni di<br />
pazienti.<br />
Fondazione<br />
Beghi relaziona sullo stato di avanzamento dei<br />
lavori per la costituzione della Fondazione.<br />
Comunica che entro la fine di febbraio dovrebbe<br />
esserci la firma dell’atto costitutivo. Informa<br />
il CD che Quartararo ha confermato in 10000<br />
euro l’entità della dote iniziale e in alcune<br />
migliaia di euro quella delle spese legali.<br />
Sezioni Regionali<br />
Romeo illustra le attività delle Sezioni<br />
Regionali sottolineando la vivacità delle loro<br />
attività locali. Tutte le attività sono state espletate<br />
in accordo con le norme statutarie e con il<br />
manuale operativo della LICE. Emerge una<br />
unica criticità relativa al Veneto per la mancata<br />
effettuazione dell’assemblea regionale. Si<br />
concorda di inviare una lettera al coordinatore<br />
regionale per avere chiarimenti in tal senso.<br />
Impegno di spesa 2009<br />
Capovilla presenta il bilancio preventivo dell’anno<br />
2010. Il CD approva.<br />
Contratto PTS<br />
Beghi informa che il contratto è stato tacitamente<br />
rinnovato mantenendo le medesime<br />
condizioni del precedente.<br />
Congresso Nazionale Mantova<br />
2010<br />
Capovilla informa il CD che gli sponsor non<br />
hanno ancora comunicato le proprie decisioni<br />
relativamente ai simposi satelliti. Pertanto, l’orario<br />
di svolgimento del CD verrà concordato<br />
appena il programma degli eventi sarà definitivo.<br />
Si decide che i premi per i migliori contributi<br />
saranno 1 per ogni giornata a tema e 2 per<br />
quella a tema libero. I premi giovani passeranno<br />
da 40 a 50.<br />
40
Congresso Nazionale 2011<br />
e successivi<br />
Capovilla informa il CD del regolamento ILAE<br />
che prevede espressamente la non effettuazione<br />
del Congresso Nazionale nel paese sede<br />
del Congresso Mondiale o Europeo nell’anno<br />
di svolgimento dello stesso. Peraltro, nel 2011,<br />
ci sarà il rinnovo delle cariche sociali della<br />
LICE. In considerazione di tutto ciò si sono<br />
avuti dei contatti con l’ILAE. Pruna propone,<br />
anche nell’ottica di un risparmio economico,<br />
un Policentrico elettorale da tenersi, in primavera,<br />
a Roma o nel Sud dell’Italia. Viene fatto<br />
rilevare, da molti, come il Nostro Manuale<br />
Operativo preveda che il rinnovo delle cariche<br />
sociali debba avvenire all’interno del Congresso<br />
Nazionale. Inoltre, molti evidenziano che il<br />
Policentrico non viene sponsorizzato dalle<br />
ditte e ci sarebbe il rischio di una scarsa presenza<br />
di soci, anche perché Roma, in piena<br />
stagione, non sarebbe così economica come a<br />
Gennaio. La scelta di Roma, poi, non garantirebbe<br />
appieno l’alternanza geografica elettorale<br />
sancita sempre dal nostro Manuale Operativo.<br />
Francione propone di inserire le votazioni<br />
per le cariche LICE all’interno del<br />
Congresso Internazionale di Roma 2011, ritenendo<br />
che un grande numero di Soci LICE<br />
parteciperà comunque ad un evento di tale<br />
importanza e che un ancor più grande numero<br />
di soci potrebbe essere coinvolto se le<br />
sponsorizzazioni previste per il congresso<br />
nazionale fossero dirottate sull’Internazionale.<br />
Viene fatto notare, da molti, come non appare<br />
cosi scontato il dirottamento delle sponsorizzazioni,<br />
visto anche che il periodo di difficile<br />
congiuntura economica viene a volte utilizzato<br />
dagli sponsor come disimpegno. Viene fatto<br />
notare, al proposito, che al recente congresso<br />
di Budapest erano presenti circa un centinaio<br />
di italiani, tra sponsorizzati e non, non tutti<br />
soci LICE. Viceversa, appare ancora abbastanza<br />
forte la volontà di sponsorizzare il<br />
Congresso Nazionale della LICE. Inoltre, il<br />
Congresso Internazionale si terrà dal 28<br />
Agosto al 1° Settembre, periodo non certamente<br />
ottimale per un’affluenza spontanea dei<br />
soci elettori e, probabilmente, rimarrebbero<br />
esclusi gran parte dei soci più giovani.<br />
41<br />
Emergono, ancora, evidenti difficoltà logistiche<br />
per organizzare un’Assemblea Elettiva<br />
all’interno del Congresso Internazionale. Si è<br />
concordato, quindi, anche in accordo con<br />
l’ILAE, di anticipare il Congresso Nazionale.<br />
Dovendosi rispettare, come da statuto, l’alternanza<br />
geografica, essendosi tenuta la precedente<br />
assemblea elettiva a Venezia, il<br />
Congresso Nazionale viene assegnato a<br />
Catania per la richiesta presentata a suo<br />
tempo da Biondi. Le date probabili saranno il<br />
14-16 aprile 2011.<br />
Si aggiorna l’elenco delle future sedi candidate<br />
ad ospitare il Congresso Nazionale con i rispettivi<br />
richiedenti, elencate in ordine cronologico:<br />
Roma (Colicchio, Giallonardo e Mecarelli),<br />
Torino (Benna), Trieste (Monti), Genova<br />
(Ferrari), Firenze (Muscas), Sciacca (Stranci),<br />
Messina (Pisani) e Milano (Romeo).<br />
Epilepsia Italia<br />
Beghi informa il CD dei contatti avuti per proseguire<br />
nella pubblicazione del supplemento.<br />
Si decide di rivedere i migliori contributi presentati<br />
nel 2008 e 2009 contattando gli autori<br />
per verificarne la loro successiva pubblicazione<br />
personale. Per il futuro, si decide che gli<br />
autori saranno contattati subito dopo la fine<br />
del Congresso Nazionale per verificarne la<br />
disponibilità alla pubblicazione sul supplemento.<br />
Concessione mailing list dei soci<br />
LICE<br />
Su richiesta di Gobbi, che ha rilevato alcune<br />
irregolarità avvenute in passato, viene discussa<br />
la modalità di concessione della mailing list<br />
per pubblicizzare eventi scientifici. Viene deciso<br />
che la Segreteria Organizzativa, contestualmente<br />
all’invio della mailing list ai richiedenti,<br />
specificherà loro che la stessa viene fornita<br />
limitatamente all’evento in oggetto.<br />
Varie ed eventuali<br />
Aguglia chiede di diffondere le Linee Guida<br />
relative a Gravidanza, Parto e Puerperio attraverso<br />
informatori di diverse aziende farmaceutiche.<br />
Viene evidenziato come la diffusione<br />
delle LG possa efficacemente avvenire via
web e come la loro pubblicazione cartacea sia<br />
costosa. Si concorda di non richiedere a<br />
Sponsor di “area LICE” un supporto per la<br />
loro stampa ma di non avere posizione contraria<br />
se le altre Società Scientifiche coinvolte si<br />
offrissero di farlo.<br />
Sempre Aguglia propone un’iniziativa della<br />
LICE che riguardi le emergenze in Epilessia.<br />
Il CD approva e nomina un Comitato<br />
Scientifico che comprende Aguglia, Capovilla,<br />
Mecarelli e Muscas.<br />
Nuovi Soci<br />
Si accettano le candidature di 28 nuovi soci:<br />
AUTUORI Alessia (SA); BELLAN Valeria<br />
(BI); BOZZAO Alessandro, (RM); BUDETTA<br />
Mauro (SA); DEL RE Maria (CH); DI VITO<br />
Lidia (BO); GASPARINI Sara (MN); GERAL-<br />
DINI Claudio (RM); GUALANDI Carla (RM);<br />
GUALTIERI Fabio (MO); GUCCIONE Fulvio<br />
(NO); FASOLI Fabrizio (RM); LUCARELLI<br />
Elisabetta (BA); MADEDDU Francesco (OR);<br />
MANCINI Giovanni (RM); MATRICARDI<br />
Sara (CH); METE Rosario (RM); MUGNO<br />
Diego Filadelfo Maria (TV); MUZZI<br />
Francesca (RM); NASTASI Laura (CT); PAP-<br />
PALARDO Irene (CT); PISANI Francesco<br />
(PR); PIZZO Francesca (FI); RIZZO Augusta<br />
Chiara (LE); Segala Roberto MN); STIPA<br />
Carlotta (BO); SILIPO Saverio (CZ); VOLPI<br />
Simona (BS)<br />
La Riunione si chiude alle ore 14.30.<br />
Il Segretario Giuseppe Capovilla<br />
Verbale 119 a riunione del<br />
Consiglio Direttivo LICE<br />
Alle ore 12:00 del giorno 26 maggio 2010 si è<br />
riunito, presso Villa Corte Peron a Marmirolo<br />
(MN), il CD della LICE per discutere sul<br />
seguente OdG:<br />
1) Approvazione verbale seduta precedente<br />
2) Comunicazioni del Presidente<br />
3) Comunicazioni del Segretario<br />
4) Aggiornamento Fondazione (Beghi)<br />
5) Bilancio Consuntivo 2009 (Capovilla)<br />
6) Bilancio Preventivo 2010 (Capovilla)<br />
7) Giornata per l’epilessia ed eventi collegati<br />
(Rubboli)<br />
8) Sezioni regionali (Romeo)<br />
9) Criteri riconoscimento Centri (Beghi)<br />
10) Bollettino online e inserimento migliori<br />
contributi (Canevini)<br />
11) Policentrico 2011 (Mecarelli)<br />
12) Congresso Nazionale 2010 Mantova<br />
(Capovilla)<br />
13) Congresso Nazionale 2011 Catania<br />
(Biondi-Sofia)<br />
14) Nuovi soci<br />
15) Varie ed eventuali<br />
Assume la presidenza Beghi, coadiuvato,<br />
come Segretario, da Capovilla. Sono risultati<br />
presenti: Beghi, Tinuper, Capovilla, Aguglia,<br />
Francione, Giallonardo, Mecarelli, Muscas,<br />
Pruna, Romeo, Sofia, Gambardella, Granata,<br />
La Neve, più Stella per la Segreteria<br />
Amministrativa. Erano anche presenti i<br />
Coordinatori Regionali Aloisi, Campostrini,<br />
Coppola, De Simone, Elia, Ferrari, Galeone,<br />
Gobbi, Labate, Merella, Monti, Ortenzi,<br />
Parmeggiani, Pezzella e Villani. Erano inoltre<br />
presenti, per relazionare sui punti di loro specifica<br />
competenza, Rubboli e Biondi.<br />
Tra i coordinatori regionali assente giustificato<br />
Cantello. Tra gli esterni il CD assente giustificata<br />
Canevini.<br />
Approvazione verbale seduta<br />
precedente<br />
Il verbale viene approvato all’unanimità.<br />
Comunicazioni del Presidente<br />
a. Il presidente aggiorna sullo stato dei rapporti<br />
con le associazioni dei pazienti.<br />
Informa il CD che con l’AICE, nella persona<br />
del suo presidente Pesce, sono iniziate<br />
le attività dei tre tavoli di lavoro comuni,<br />
anche se vi sono, talvolta, attriti e problemi<br />
di relazione. Tali difficoltà sono confermate<br />
da Mecarelli e Romeo. Parallelamente,<br />
proseguono i contatti con la FIE, nella persona<br />
del suo presidente Cervellione. Il CD<br />
42
itiene di continuare la collaborazione con<br />
tutte le associazioni di pazienti che lo<br />
richiedano alla LICE.<br />
b. Beghi aggiorna sul tavolo di lavoro per la<br />
modifica delle norme per il rilascio della<br />
patente ai pazienti epilettici. Informa il CD<br />
che il lavoro al Ministero dei Trasporti, al<br />
quale hanno partecipato lui e Mecarelli, è<br />
concluso e si aspetta ora il testo definitivo<br />
che verrà rimandato alla LICE e la successiva<br />
uscita della Direttiva Ministeriale.<br />
c. Beghi aggiorna il CD sulle vicende relative<br />
alla sospensione della commercializzazione<br />
del Maliasin da parte della ditta produttrice.<br />
Riferisce che vi sono state molte lettere<br />
di protesta inviate dai pazienti, a volte<br />
anche contro la LICE. Vi sarà a Roma, i<br />
primi di giugno, una riunione presso<br />
l’AIFA, sollecitata dalla FIE, per discutere<br />
del problema e chiedere che la produzione<br />
del farmaco venga ripresa da parte<br />
dell’Istituto Farmaceutico Militare, evenienza<br />
auspicata fortemente dalla LICE.<br />
Molti soci hanno risposto al questionario<br />
apparso sul sito relativo alla segnalazione<br />
di eventi avversi secondari al passaggio dal<br />
Maliasin al Gardenale o Luminale; i report<br />
hanno riguardato 347 casi. In 61 casi viene<br />
riferita sonnolenza e in 16 pazienti la ripresa<br />
delle crisi convulsive.<br />
d. Beghi comunica che l’UCB ha intenzione<br />
di sponsorizzare uno studio multicentrico<br />
che riguarderà la Farmacoresistenza con il<br />
coinvolgimento di circa 40 centri italiani.<br />
Tinuper chiede di chiarire a chi apparterranno<br />
i risultati finali di tale studio.<br />
e. Beghi comunica l’intenzione di proseguire<br />
con la pubblicazione del supplemento di<br />
“Epilepsia Italy”. A tal proposito si cercherà<br />
un supporto finanziario da parte di<br />
uno sponsor. Per la scelta dei contributi si<br />
decide di considerare quelli relativi al congresso<br />
di Sorrento e di Mantova perché<br />
dal congresso di Venezia è trascorso ormai<br />
troppo tempo e i contributi validi sono stati<br />
probabilmente già pubblicati. Si decide<br />
altresì di coinvolgere i responsabili delle<br />
giornate per contribuire a selezionare i<br />
migliori lavori presentati.<br />
43<br />
Comunicazioni del Segretario<br />
a. Il Segretario anticipa che il problema del<br />
riconoscimento dei Centri da parte della<br />
LICE sarà discusso come punto specifico<br />
dell’OdG.<br />
b. Il Segretario propone di mettere sul sito<br />
della LICE i percorsi diagnostico-terapeutici<br />
elaborati dalla Commissione della chirurgia,<br />
previa presa visione da parte del<br />
CD della LICE.<br />
c. I componenti del CD chiedono un periodo<br />
di tempo per leggere l’elaborato preparato<br />
dal gruppo di lavoro ad hoc, incaricato<br />
dalla Commissione per la chirurgia dell’epilessia<br />
della LICE, prima di darne una formale<br />
approvazione.<br />
Fondazione<br />
Beghi comunica che, alla fine di febbraio, c’è<br />
stata, a Roma, la firma dell’atto costitutivo<br />
della Fondazione. Informa il CD che il Dott.<br />
Quartararo ha confermato in 10.000 euro l’entità<br />
della dote iniziale e in alcune migliaia di<br />
euro quella delle spese legali e notarili.<br />
Comunica che Federico Vigevano proposto<br />
dal CD della LICE come membro del CdA<br />
della Fondazione, è stato proposto anche<br />
come Presidente dello stesso CdA, che ha<br />
approvato con tre voti favorevoli (Beghi,<br />
Capovilla e Romeo) e due astenuti (Tinuper e<br />
Rubboli). Comunica inoltre che, come<br />
Segretario Generale (che ha all’interno del<br />
CdA funzioni tecnico-amministrative ed organizzative)<br />
è stato proposto il Dott. Domenico<br />
Pizzini, consulente finanziario con maturata<br />
esperienza nel settore delle fondazioni.<br />
La prossima riunione del CdA della Fondazione<br />
LICE si terrà sempre a Mantova il giorno 28<br />
p.v. e dovrà ratificare tale nomina oltre che pianificare<br />
le prime attività della Fondazione.<br />
Bilancio consuntivo 2009<br />
Capovilla presenta il bilancio consuntivo dell’anno<br />
2009. L’esercizio finanziario si chiude<br />
con un saldo negativo di 46.120,98 euro. Dopo<br />
discussione che coinvolge il punto successivo,<br />
il CD approva. Il bilancio è consultabile a piè<br />
di verbale.
Bilancio preventivo 2010<br />
Capovilla presenta il bilancio preventivo dell’anno<br />
2010. La previsione è di avere entrate<br />
per 179.617,00 euro e uscite per 240.062,41<br />
euro, con un saldo negativo pari a 60.445,41<br />
euro. Una somma rilevante (34.781,41 euro) è<br />
costituita dalla differenza tra somme entrate<br />
ed uscite dalle casse delle LICE nel periodo<br />
1998-2008, derivanti da importi di pertinenza<br />
dell’EURAP. Viene chiesto a Tinuper, prima<br />
Segretario e poi Presidente della LICE in tale<br />
periodo, di poter essere illuminati su tale<br />
punto; Tinuper chiarisce di non conoscere l’esatto<br />
iter di quei flussi di denaro, derivanti probabilmente<br />
da accordi diretti tra Perucca ed<br />
Avanzini. Senza considerare tale somma, quindi,<br />
il disavanzo sarebbe di 25.664 euro. Si apre<br />
una discussione che abbraccia anche il punto<br />
precedente e che è focalizzata sull’analisi dei<br />
motivi del disavanzo degli ultimi bilanci. Viene<br />
fatto notare che gli ultimi Congressi Nazionali<br />
hanno avuto un minor bilancio positivo rispetto<br />
al passato, in considerazione di un calo di<br />
entrate dovute soprattutto al progressivo<br />
disimpegno di alcune case farmaceutiche a<br />
seguito del passaggio al generico, avvenuto o<br />
imminente, dei propri prodotti. Tinuper propone<br />
di verificare se l’impegno globale delle ditte,<br />
su base annua, sia effettivamente calato, perché<br />
vi sarebbero molti eventi di carattere locale<br />
comunque sponsorizzati e ciò a scapito del<br />
Congresso Nazionale. Merella propone di<br />
tagliare i finanziamenti alla Commissione<br />
Genetica e alla Giornata Nazionale contro<br />
l’Epilessia. Capovilla sottolinea ancora una<br />
volta il problema dei soci morosi. Da più parti<br />
si sottolinea come la quota di iscrizione sia<br />
molto bassa, in assoluto ed in rapporto a quanto<br />
la LICE offre ai propri associati e viene proposto<br />
di elevare le quote, a partire dal 2011, a<br />
100 euro per i soci ordinari e 50 euro per gli<br />
specializzandi con presentazione di attestato<br />
rilasciato dalla Scuola di Specializzazione.<br />
Il CD approva quest’ultima proposta e il bilancio<br />
preventivo. Il bilancio è consultabile a piè di<br />
verbale.<br />
Giornata Nazionale per l’Epilessia<br />
e Commissione promozione LICE<br />
Rubboli relaziona sui lavori della Commissione.<br />
Comunica i risultati del sondaggio<br />
LICE tra gli insegnanti delle scuole avuti di<br />
recente dalla DOXA. Riferisce dello svolgimento<br />
nelle varie regioni di molte iniziative in<br />
occasione della Giornata Nazionale per<br />
l’Epilessia. Alcune di queste hanno avuto<br />
grande successo e partecipazione di pubblico,<br />
in particolare le manifestazioni di Milano e<br />
Genova, che hanno ottenuto il contributo economico<br />
maggiore da parte della LICE e la<br />
MaratoLICE di Roma, che si è svolta il 9 maggio<br />
e ha avuto la consueta cornice di partecipanti<br />
e di pubblico.<br />
Rubboli evidenzia come i costi della Giornata<br />
siano, nella realtà, inferiori a quanto esposto in<br />
bilancio come “Uscite”, in quanto compensati<br />
in parte dalle “Entrate” (nel 2009, le uscite per<br />
la giornata ammontavano a 85.000 euro e le<br />
entrate a 53.000 euro, con un saldo negativo,<br />
per la LICE, di 32.000 euro). Al proposito si<br />
ringrazia Mecarelli per l’attivismo dimostrato<br />
e per la capacità di raccogliere fondi per la<br />
Giornata e per le attività della Commissione<br />
Promozione in generale.<br />
Sezioni Regionali<br />
Romeo riferisce in generale sulle iniziative<br />
scientifiche e culturali che si sono svolte nelle<br />
diverse regioni, sottolineando in particolare l’attivismo<br />
di alcune di esse. Riferisce infine di aver<br />
avviato un’indagine conoscitiva sulle associazioni<br />
laiche nelle diverse regioni, al fine di averne<br />
una precisa mappatura per meglio conoscere le<br />
varie realtà locali.<br />
Criteri riconoscimento centri LICE<br />
Beghi riferisce che, negli ultimi mesi, non è<br />
stato concesso il riconoscimento ad alcuni<br />
centri che lo avevano richiesto, per la mancanza<br />
di alcuni requisiti (in particolare il numero<br />
delle pubblicazioni necessarie). Apre la<br />
discussione invitando i presenti ad esprimere<br />
il proprio parere e anticipando di essere<br />
comunque favorevole ad una revisione dei criteri<br />
(in particolare le pubblicazioni), soprattutto<br />
se è presente una documentata attività assi-<br />
44
stenziale e di frequenza alle attività della<br />
LICE. Gambardella si dice contrario e ritiene<br />
che dei criteri oggettivi e quantificabili, quale<br />
quello delle pubblicazioni, siano un elemento<br />
indispensabile per una adeguata garanzia<br />
della qualità del Centro richiedente. Giallonardo<br />
ritiene si possa concedere un riconoscimento<br />
su più livelli, basandosi su criteri da<br />
discutere e definire.<br />
Si decide che la commissione ad hoc discuterà<br />
al proprio interno e presenterà alla prossima<br />
riunione del CD proposte in tal senso.<br />
Bollettino<br />
Tale punto non viene discusso anche per l’assenza<br />
della Dott.ssa Canevini.<br />
Congresso Nazionale Mantova<br />
2010<br />
Capovilla informa il CD che tutto procede<br />
regolarmente e che si prevede un numero di<br />
iscritti sovrapponibile a quello dello scorso<br />
anno. Un primo bilancio provvisorio fa prevedere<br />
un utile superiore ai 45.000 euro.<br />
Congresso Nazionale 2011 e<br />
successivi<br />
Biondi, presidente del Congresso, informa il<br />
CD che è stata decisa la data (dal 5 al 7 aprile)<br />
e la sede (l’Hotel Sheraton di Cannizzaro, alla<br />
periferia di Catania) del prossimo Congresso<br />
Nazionale. La segreteria organizzativa ha già<br />
effettuato un sopralluogo in loco per prendere<br />
visione della situazione logistica.<br />
L’elenco delle future sedi candidate ad ospitare<br />
il Congresso Nazionale non varia e sono, con i<br />
rispettivi richiedenti, elencate in ordine cronologico<br />
di presentazione: Roma (Colicchio,<br />
Giallonardo e Mecarelli), Torino (Benna),<br />
Trieste (Monti), Genova (Ferrari), Firenze<br />
(Muscas), Sciacca (Stranci), Messina (Pisani)<br />
e Milano (Romeo).<br />
Policentrico 2011<br />
La prossima Riunione Policentrica si conferma<br />
fissata per il 27 e 28 gennaio prossimi.<br />
Mecarelli chiede che il CS venga istituito al<br />
più presto e che vi sia fattiva collaborazione<br />
tra i suoi componenti. A parere di Tinuper,<br />
45<br />
quanto fatto finora risulta del tutto soddisfacente.<br />
Si conferma che la partecipazione sarà<br />
gratuita per i soci in regola con il pagamento<br />
delle quote sociali, in alternativa ci sarà una<br />
tassa d’iscrizione di 50 euro per gli specializzandi<br />
con presentazione di attestato rilasciato<br />
dalla Scuola di Specializzazione o 100 euro per<br />
i soci ordinari.<br />
I partecipanti non soci dovranno pagare tale<br />
importo ma potranno optare per vederlo considerato<br />
come pagamento della quota annuale<br />
e contestualmente presentare domanda di<br />
iscrizione che verrà ratificata nel CD del giorno<br />
seguente alla riunione Policentrica.<br />
Nuovi Soci<br />
Si accettano le candidature di 23 nuovi soci:<br />
BRIGO Francesco (BZ); CERQUIGLINI<br />
Antonella (LT); CHINDEMI Antonino (BA);<br />
CONTI Pasquale (BA); DE LEO Francesco<br />
(BG); DI NATALE Cecilia (AQ); GAGLIARDI<br />
Delio (BA); LEONE Daniela (RM); MONTAL-<br />
DI Luciano (PV); PACILLO Francesca (FG);<br />
PALERMO Concetta (AV); PASCARELLA<br />
Maria Grazia (CE); PAVLIDIS Elena (PR);<br />
PELLEGRINO Anna Maria (BA); PONTREL-<br />
LI Giuseppe (BA); SCIRUICCHIO Vittorio<br />
(BA); SESTA Michela (BA); SIPONTA FER-<br />
RARA Mariangela (FG); STRIGARO Gionata<br />
(NO); SULEMANE Dalila (Maputo, Mozambico);<br />
USAI Sonia (SS); VERGARO Raffaella<br />
(LE); ZUMMO Leila (PA)<br />
Varie ed eventuali<br />
Non ci sono varie ed eventuali da discutere.<br />
La Riunione si chiude alle ore 15.30.<br />
Il Segretario Giuseppe Capovilla
Verbale 120 a riunione del<br />
Consiglio Direttivo LICE<br />
Presso la sede della PTS in via Nizza 45 a<br />
Roma, alle ore 9:30 del giorno 19 luglio 2010,<br />
si è riunito il CD della LICE, per discutere sul<br />
seguente OdG:<br />
1. Comunicazioni del Presidente<br />
2. Criteri riconoscimento Centri (Beghi)<br />
3. Congresso Nazionale 2010 Mantova<br />
(Capovilla)<br />
4. Congresso Nazionale 2011 Catania<br />
(Beghi)<br />
a. Scelta temi congressuali<br />
b. Nomina Comitato Scientifico<br />
5. Accesso all’area riservata del sito<br />
(Beghi)<br />
a. Aree open e riservata<br />
b. Deadline per rinnovo password<br />
6. Morosità e modalità pagamento quote<br />
(Beghi)<br />
7. Varie ed eventuali<br />
Assume la presidenza Beghi, coadiuvato,<br />
come Segretario, da Capovilla. Sono risultati<br />
47<br />
presenti: Beghi, Capovilla, Mecarelli, Muscas,<br />
Romeo, Sofia e La Neve più Stella per la<br />
Segreteria Amministrativa. Alle previste<br />
assenze di Aguglia, Francione, Pruna,<br />
Gambardella e Granata, si sono aggiunte quella<br />
di Tinuper, comunicata al Presidente alcuni<br />
giorni prima, e quella di Giallonardo, comunicata<br />
la mattina stessa del CD per impreviste<br />
esigenze di servizio del proprio centro.<br />
Comunicazioni del Presidente<br />
Beghi aggiorna sulla modifica alla normativa<br />
relativa al rilascio della patente di guida alle<br />
persone con epilessia, avvenuta anche con la<br />
partecipazione sua e di Mecarelli al tavolo di<br />
lavoro ministeriale.<br />
Aggiorna anche sui contatti che proseguono<br />
con le associazioni dei pazienti (AICE e FIE).<br />
Informa il CD sui cambiamenti imminenti<br />
delle norme che regolano l’accreditamento<br />
degli eventi scientifici e sulla necessità che la<br />
LICE debba diventare un provider autonomo.<br />
Viene letta, a tal proposito, una lettera del<br />
Presidente della FISM Dott. Vimercati, che<br />
invita tutte le Società Scientifiche consociate<br />
ad accreditarsi come provider ECM. Viene<br />
dato mandato a Mecarelli e a Stella di avviare<br />
i contatti con il Ministero della Salute per<br />
poter ottenere l’accreditamento della LICE.
Aggiorna sugli ultimi sviluppi della vicenda<br />
legata alla sospensione dal commercio del<br />
Maliasin e riferisce dell’incontro, sollecitato<br />
dalla FIE, avvenuto a Roma presso la sede<br />
dell’AIFA, al quale egli stesso ha partecipato.<br />
Si decide di continuare il monitoraggio già<br />
avviato con i soci LICE e di sollecitare la ripresa<br />
della produzione del farmaco da parte<br />
dell’Istituto Farmaceutico Militare.<br />
Criteri riconoscimento Centri<br />
Beghi introduce riferendo le lamentele di<br />
alcuni soci che hanno visto negato il riconoscimento<br />
del Centro nel quale operano per la<br />
mancanza di alcuni dei requisiti richiesti ed in<br />
particolare del numero delle pubblicazioni<br />
scientifiche sulle riviste specializzate.<br />
Riferisce l’opinione degli assenti, richiesta per<br />
email: Gambardella è sostanzialmente contrario<br />
a modifiche in tal senso, mentre Aguglia,<br />
Francione e Pruna sono possibilisti nel considerare<br />
le pubblicazioni sul Bollettino della LICE.<br />
Romeo si manifesta contrario al riconoscimento<br />
dei Centri di “nicchia”, quali quello dell’epilessia<br />
tumorale, posizione condivisa da<br />
Mecarelli e Sofia.<br />
Capovilla sottolinea come il riconoscimento<br />
deve essere concesso non ad personam al<br />
medico richiedente e deve dipendere dalla<br />
completezza delle attività, scientifiche ed assistenziali,<br />
svolte dal Centro.<br />
A modifica parziale dei criteri attualmente in<br />
vigore, si decide che il numero delle pubblicazioni<br />
scientifiche sia portato a 3 negli ultimi 5<br />
anni, che il personale operante nel Centro<br />
debba aver partecipato a 4 degli ultimi 5<br />
Congressi Nazionali e/o Riunioni Policentriche<br />
e a tre di questi avere presentato un contributo<br />
personale a primo nome.<br />
Vengono modificati i requisiti richiesti, relativi<br />
al numero di pazienti ed alle attività eseguite,<br />
come segue.<br />
Centri per adulti: avere in carico almeno 500<br />
pazienti epilettici (ultima visita nei due anni<br />
precedenti), avere eseguito, nell’anno solare<br />
precedente la richiesta, 1000 visite, 500 EEG<br />
basali, 100 EEG in deprivazione di sonno o<br />
sonno diurno e 100 video-EEG, per epilessia o<br />
sospetta epilessia.<br />
Centri per bambini: avere in carico almeno 500<br />
pazienti epilettici (ultima visita nei due anni<br />
precedenti), avere eseguito, nell’anno solare<br />
precedente la richiesta, 1000 visite, 1000 EEG<br />
basali, 300 EEG in deprivazione di sonno o<br />
sonno diurno e 250 video-EEG, per epilessia o<br />
sospetta epilessia.<br />
Di tale decisione del CD verrà data evidenza<br />
sul sito della LICE.<br />
Congresso Nazionale di Mantova<br />
Capovilla riferisce che gli iscritti sono stati in<br />
totale 501. Il bilancio definitivo sarà pronto<br />
entro fine agosto.<br />
Congresso Nazionale 2011<br />
di Catania<br />
Articolazione del Congresso<br />
Beghi brevemente ricorda il regolamento<br />
ILAE che prevede espressamente la non effettuazione<br />
del Congresso Nazionale nel paese<br />
sede del Congresso Mondiale o Europeo nell’anno<br />
di svolgimento dello stesso. A seguito<br />
del già riferito (in altro CD e verbale) accordo<br />
con la ILAE, il prossimo Congresso Nazionale<br />
avrà una durata di tre giorni (dal 5 al 7 di aprile)<br />
e un unico tema. Avrà anche una diversa<br />
articolazione, di seguito illustrata.<br />
1° giorno:<br />
- 10.30-14.00 commissioni<br />
- 14.00-17.30 tema libero<br />
- 17.30-19.00 satellite<br />
- 19.30 apertura<br />
2° giorno:<br />
- 8.30-13.00 tema scelto<br />
- 13.00-14.30 satellite<br />
- 14.30-18.30 tema scelto<br />
3° giorno:<br />
- 8.30-12.00 comunicazioni sul tema +<br />
workshop<br />
- 12.00-13.00 assemblea<br />
- 13.00-14.30 satellite<br />
- 14.30-17.00 tema libero<br />
Scelta tema congressuale e nomina<br />
responsabili di giornata<br />
Viene riferito il risultato delle preferenze<br />
espresse dai soci durante la votazione avvenuta<br />
a Mantova.<br />
48
1. Lo stato epilettico non convulsivo: aspetti<br />
neurofisiologici e terapeutici: 53<br />
2. Prognosi a lungo termine: il concetto di<br />
guarigione: 34<br />
3. Epilessia e sonno: 32<br />
4. Valutazione dello sviluppo cognitivo dei<br />
pazienti ed eventuale associazione con<br />
studi di neuroimaging: 30<br />
5. Il medico di fronte ai farmaci: i motivi<br />
della scelta terapeutica: 29<br />
6. Sindromi dismorfiche: 23<br />
7. Aspetti medico-legali delle epilessie: 17<br />
8. Epilessia e differenza “di genere”: 9<br />
9. Malattie neurocutanee ed epilessia: 6<br />
Viene pertanto scelto il tema dello Stato<br />
Epilettico Non Convulsivo e vengono nominati,<br />
come responsabili di giornata, Capovilla,<br />
Mecarelli, Minicucci e Muscas. I responsabili<br />
di giornata a tema libero vengono individuati<br />
in Aguglia, Bianchi, Gobbi, Mai e Pisani.<br />
Scelta congressi successivi<br />
Viene proposto di chiedere un preventivo di<br />
spesa a tutti i proponenti le varie sedi, per<br />
poter operare la migliore scelta nell’interesse<br />
della LICE, tenendo come criterio preferenziale<br />
ma non vincolante l’ordine di presentazione<br />
delle candidature. Il CD approva.<br />
Accesso al Sito LICE<br />
Viene deciso che saranno aperte le pagine<br />
relative a:<br />
1. Bollettino per l’aspetto scientifico (atti<br />
congressuali).<br />
2. Linee guida e documenti assimilabili.<br />
Saranno riservate ai soci le pagine relative a<br />
1. Bollettino per l’aspetto sociale (verbali<br />
ecc.).<br />
2. Videoteca.<br />
3. Protocolli.<br />
Morosità e modalità pagamento<br />
quote<br />
Viene confermato che la deadline per la cessazione<br />
della validità delle password sarà il 28<br />
febbraio e che la Riunione Policentrica avrà<br />
una quota d’iscrizione di 100 euro (equivalente<br />
al nuovo ammontare delle quote sociali<br />
49<br />
annuali) per i soci non in regola con il pagamento<br />
delle quote associative e per i non<br />
iscritti LICE. I soci avranno la possibilità di<br />
regolarizzare la propria posizione durante la<br />
Riunione Policentrica. I non soci che desiderano<br />
iscriversi alla LICE potranno utilizzare la<br />
quota d’iscrizione come pagamento della<br />
prima annualità della quota associativa, previa<br />
presentazione contestuale della domanda di<br />
iscrizione alla LICE, domanda che verrà valutata<br />
durante la successiva riunione del<br />
Consiglio Direttivo.<br />
Di tale decisione del CD verrà data evidenza<br />
sia sul sito che nel programma della Riunione<br />
Policentrica.<br />
Varie ed eventuali<br />
Capovilla riferisce che, con la consueta impeccabile<br />
regia organizzativa di Mecarelli e Stella,<br />
allo Stadio Olimpico di Roma, è stato girato un<br />
nuovo spot promozionale con la partecipazione<br />
di Salvatore Antibo e Wilfred Bungei<br />
(medaglia d’oro degli 800 metri alle ultime<br />
Olimpiadi di Pechino).<br />
La LICE ha partecipato con una quota marginale<br />
(circa 5.000 euro) alle spese, coperte per<br />
il resto (circa 15.000 euro) dalla ILAE, avendo<br />
in cambio la possibilità di utilizzare liberamente<br />
lo spot con il logo LICE.<br />
Lo spot è già stato presentato (e valutato<br />
molto positivamente), a Rodi, alla Commission<br />
per la Global Campaign della ILAE.<br />
La Riunione si chiude alle ore 15.30.<br />
Il Segretario Giuseppe Capovilla