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141 - Lice

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Effetti della sottrazione del Maliasin<br />

dal commercio. Risultati preliminari<br />

di un sondaggio nazionale a cura della LICE<br />

Ettore Beghi<br />

Boll Lega It Epil, <strong>141</strong>: 27-32, 2010<br />

Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano<br />

Premessa<br />

In data 13 luglio 2009 l’industria farmaceutica<br />

Abbott, produttrice del Maliasin (barbesaclone),<br />

ha comunicato all’AIFA la propria decisione<br />

di interrompere la produzione del farmaco.<br />

L’industria ha dichiarato di non essere in<br />

grado di produrre la documentazione scientifica<br />

aggiornata di cui è stata fatta richiesta per<br />

supportare indicazioni e dosaggi del barbesaclone<br />

e per sostenere un vantaggio terapeutico<br />

del farmaco nei confronti del fenobarbital.<br />

Inoltre, a detta di Abbott, il prodotto non era<br />

più presente nel mercato europeo e i costi per<br />

adeguare la registrazione del medicinale agli<br />

standard di qualità richiesti dalle linee-guida<br />

europee erano troppo elevati. L’industria ha<br />

infine dichiarato che lo sviluppo di nuovi farmaci<br />

ha comportato la fuoriuscita del farmaco<br />

dalla rosa dei prodotti in competizione per la<br />

terapia dell’epilessia.<br />

Conseguenze della cessa -<br />

zione della produzione<br />

di barbesaclone<br />

Prendendo atto della decisione di Abbott,<br />

l’AIFA ha informato la classe medica della cessazione<br />

della produzione di barbesaclone suggerendo<br />

ai medici curanti di sostituire il farmaco<br />

con fenobarbital secondo uno schema posologico<br />

volto a preservare l’efficacia terapeutica<br />

e al tempo stesso minimizzare gli effetti indesi-<br />

derati del trattamento. La sostituzione del barbesaclone<br />

con fenobarbital era motivata dall’assenza<br />

di documentazioni scientifiche a sostegno<br />

della maggiore tollerabilità del primo farmaco<br />

nei confronti del secondo, motivo della<br />

immissione sul mercato del barbesaclone.<br />

Poiché, però, l’assenza di dati non è prova di<br />

equivalenza dei due farmaci, la LICE ha messo<br />

in atto una serie di iniziative a difesa dei pazienti<br />

in trattamento con barbesaclone. In particolare:<br />

1. ha esplorato con i referenti dell’AIFA<br />

qualsiasi soluzione alternativa praticabile (compresa<br />

la produzione di un “generico” da parte<br />

di un laboratorio indipendente) per continuare<br />

a garantire la disponibilità di farmaco per chi<br />

volesse continuare ad assumerlo; 2. ha discusso<br />

la fattibilità di uno studio indipendente di<br />

rapida esecuzione volto a confermare scientificamente<br />

quanto affermato dai pazienti, e cioè<br />

che il passaggio da barbesaclone a dosi equivalenti<br />

di fenobarbital comportava l’insorgenza di<br />

sedazione; 3. con la collaborazione dei neurologi<br />

afferenti alla LICE e dell’AIFA, ha avviato nel<br />

gennaio 2010 un monitoraggio attivo, tuttora in<br />

corso, della sostituzione del farmaco con altri<br />

prodotti (incluso il fenobarbital) alla ricerca di<br />

eventuali complicazioni inerenti l’efficacia e la<br />

tollerabilità della nuova terapia.<br />

Il sondaggio<br />

L’indagine è stata condotta utilizzando un questionario<br />

semistrutturato (vedi Allegato) con-<br />

27

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