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Boll Lega It Epil, <strong>141</strong>: 33-35, 2010<br />
IX Giornata Nazionale per l’Epilessia<br />
2 maggio 2010<br />
Guido Rubboli<br />
Coordinatore Commissione per la Promozione della LICE<br />
Il 2 maggio 2010 si è svolta la Giornata<br />
Nazionale per l’Epilessia, appuntamento<br />
ormai consueto giunto alla IX edizione, la cui<br />
finalità principale è quella di informare e sensibilizzare<br />
l’opinione pubblica ed i mezzi di<br />
comunicazione, sia riguardo aspetti medici di<br />
facile divulgazione (nuove scoperte, progressi<br />
nella diagnosi ed avanzamenti nella terapia,<br />
ecc.) sia soprattutto sulle tematiche di discriminazione,<br />
ignoranza e pregiudizio che ancora<br />
gravano sull’epilessia. Analogamente all’edizione<br />
precedente, anche quest’anno si è<br />
posto al centro della campagna un tema specifico:<br />
l’argomento che si è scelto di approfondire<br />
è stato “epilessia e scuola”, con lo scopo di<br />
valutare l’impatto di questa patologia nell’ambiente<br />
scolastico, dedicando particolare attenzione<br />
al grado di conoscenza dell’epilessia da<br />
parte degli insegnanti. A tale scopo, la LICE<br />
ha condotto un’indagine presso diverse categorie<br />
di insegnanti (300 insegnanti della scuola<br />
primaria; 300 insegnanti della scuola secondaria<br />
di primo grado) mediante un sondaggio<br />
commissionato alla DOXA, alla cui stesura ha<br />
contribuito in particolare Oriano Mecarelli,<br />
per verificare quanto la conoscenza dell’epilessia<br />
sia diffusa presso questa categoria professionale<br />
e per valutare quanto gli insegnanti<br />
siano in grado di affrontare le varie problematiche<br />
che questa malattia può porre in ambito<br />
scolastico. I dati ottenuti, sebbene ancora in<br />
fase di elaborazione, già indicano da un lato<br />
una conoscenza diffusa dell’epilessia (la quasi<br />
totalità degli intervistati ammette di conoscerne<br />
l’esistenza), dall’altro tale conoscenza appare<br />
piuttosto generica, e talora ancora permea-<br />
ta di gravi inesattezze: ad esempio, solo un<br />
terzo degli intervistati conosce la sua incidenza,<br />
più del 10% la ritiene ancora una malattia<br />
mentale e circa uno su tre ritiene che l’epilessia<br />
comprometta le capacità di apprendimento,<br />
oppure causi problemi comportamentali o<br />
disturbi mentali. Le mancanze di una conoscenza<br />
più precisa dell’epilessia può apparire<br />
sorprendente se si considera che quasi la<br />
metà degli insegnanti intervistati riferisce di<br />
aver avuto alunni con epilessia e circa il 25%<br />
riferisce di avere assistito ad una crisi epilettica<br />
nella propria classe. Riguardo la gestione di<br />
una crisi epilettica in classe, oltre il 60% degli<br />
intervistati ammette di non sapere come comportarsi,<br />
ed oltre la metà ritiene utile comunque<br />
inserire qualcosa in bocca al bambino.<br />
Questi dati indicano quindi come in una categoria<br />
professionale frequentemente a contatto<br />
con l’epilessia in soggetti in un’età particolarmente<br />
importante e delicata quale l’età infantile,<br />
esistano ancora elementi di scarsa informazione<br />
e di pregiudizio molto diffusi, e suggeriscono<br />
quanto sia importante proseguire in<br />
una corretta e sempre più efficace campagna<br />
informativa, che dovrà prestare particolare<br />
attenzione al mondo della scuola. A tale scopo,<br />
avvalendosi della collaborazione dell’agenzia<br />
di comunicazione GAS Communication, si è<br />
cercato di dare il massimo risalto ai risultati<br />
del sondaggio sia nei numerosi comunicati<br />
stampa apparsi sulle maggiori testate giornalistiche<br />
italiane, sia nelle interviste su organi di<br />
informazione radio-televisiva, diffuse in ambito<br />
locale e nazionale (un ampio resoconto<br />
della rassegna stampa e le varie interviste<br />
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