resoconto di 5 anni di attività politica nel municipio roma xv elezioni ...

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GIANNI GIACOMINI RESOCONTO DI 5 ANNI SICUREZZA VIA GRADOLI DoPo oLTre 20 ANNI SgomberATI I LoCALI adibiti impropriamente e abusivamente ad abitazioni presso i civici 35, 37, 65, 69, 90 e 96 di giovanni Manfroni blitz a via gradoli. Dopo i continui appelli dei residenti e la richiesta di intervento rinnovata al prefetto e al ministro dell'Interno dal presidente del Municipio XX, Gianni Giacomini, ieri mattina intorno alle 8.00, è scattata un’operazione congiunta di Municipale, polizia, guardia di finanza e Asl di zona (Roma E), insieme con l'ufficio tecnico del XX. Controlli incrociati che hanno riguardato il civico 96, quello dove abita Natalie, della strada ormai da mesi sotto i riflettori della cronaca. Nei prossimi giorni al setaccio altre palazzine di via Gradoli e poi quelle di Largo Sperlonga, via Pirzio Biroli, via dei Due Ponti, via Stasi, via Mastrigli e via Capena, solo per citare alcune delle vie che stringono la Cassia in una morsa di illegalità. n settimana avremo un incontro con- «Igiunto con i soggetti preposti. Questa volta la situazione la risolviamo perché non si può più trascinare». Gianni Giacomini, presidente del XX Municipio, ci mette la faccia. «Tutte le situazioni di irregolarità di via Gradoli, via Due Ponti o Largo Sperlonga, per fare alcuni esempi, devo no essere sanate. Ho pronta la lettera per il prefetto e il ministro Maroni e sono in costante contatto con la Municipale e il commissariato di zona». Un intervento che i cittadini aspettano invano da anni. Inspiegabilmente si è lasciato che certe condizioni fossero portate all'estremo: si è permesso di affittare case senza abitabilità, si è permesso di prostituirsi in strade residenziali anche di giorno e si è permesso che alcuni abitanti di questi pseudo-appartamenti, tra cui alcuni trans coinvolti Il Messaggero 5 dicembre 2009 Il Messaggero 1 dicembre 2009 di Mauro EvangElisti Il caso del “quadrilatero dei trans” arriva sul tavolo del ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Sono le strade che negli ultimi giorni - prima con il ricatto a Marrazzo poi con la morte della trans Brenda - sono diventate tristemente famose in tutta Italia. Via Gradoli, largo Sperlonga, via Pirzio Biroli, via Stasi, via dei Due Ponti, via di Baccanello, via dei Ponti degli Incastri. Un’area a ridosso della via Cassia, a cinque minuti dai Parioli, a venti da piazza del Popolo. Qui da decine di anni si sono moltiplicati gli abusi: cantine e garage trasformati in loculiappartamenti, abitazioni affittate in nero, trans che si prostituiscono, immigrati irregolari che vivono anche in dieci metri quadrati. Ieri Gianni Giacomini, presidente del XX Municipio, che già otto mesi fa aveva segnalato questa situazione di abusi e illegalità diffusi ad Ale- Il Messaggero 4 dicembre 2009 manno, ha scritto una nuova lettera. In questo caso i destinatari sono Maroni, ma anche prefetto, questore, ancora sindaco, Asl, commissariato, vigili del fuco, carabinieri, guardia di finanza. Denuncia: «Lo avevo già segnalato nel 2007 e nel 2008, avevo chiesto alla polizia municipale il rispetto delle prescrizioni sull’abitabilità di unità abitative di 15 metri quadrati. Nell’agosto 2008 la polizia municipale del XX gruppo mi aveva confermato che c’è un ef- SOS DEL MINISINDACO ALLE ISTITUZIONI «Immigrati irregolari vivono in scantinati abusivi e degradati» 10 nella "spy-story" Marrazzo, siano ancora lì nonostante i decreti di espulsione. «Non riesco a spiegarmi perché si è arrivati a questo punto - dice Giacomini - io per quanto in mio potere, l’ho fatto. Poi ci vuole l'intervento congiunto delle forze dell'ordine, la Guardia di Finanza, la Asl e i Vigili del Fuoco così da colpire a tutti i livelli». I primi controlli, tardivi, sono cominciati solo in seguito agli ultimi episodi di cronaca, ma i cittadini continuano a denunciare degrado e illegalità. «È vero - ammette Giacomini - in queste zone succede di tutto ma noi lo denunciamo da tempo. Per prima cosa dobbiamo andare a colpire i proprietari di quegli edifici trasformati in case che affittano a transessuali o gente senza permesso di soggiorno». G. Manfr. fettivo degrado sociale e ambientale e che in passato furono emesse dal sindaco diverse ordinanze di sgombero per inabitabilità mai eseguite». Giacomini ricorda il proliferare di prostituzione, furti, scippi, rapine. otto mesi fa l’ennesima lettera ad Alemanno per chiedere nuove ordinanze di sgombero «anche vista la pericolosità dell’uso di bombole di gas, la mancanza di un sistema fognario». ma le ordinanze non sono mai state eseguite fra ricorsi al Gianni Giacomini, presidente del XX Municipio Tar e ragioni ignote. «In questi immobili fatiscenti e pericolosi il numero di extracomunitari, soprattutto clandestini, è aumentato». Addirittura in via Mastrigli sono stati realizzati “interi piani abusivi”. E una relazione tecnica aveva verificato proprio nell’immobile di via Mastrigli la presenza di 293 appartamenti “simili a loculi, bassi, senza luce, senza ricambio d’aria”. Via Gradoli? Al numero 96, una settimana fa la Municipale «ha verificato la presenza di più extracomunitari in monolocali di 15 metri quadrati». Richiesta di Giacomini a Maroni: «Chiediamo il vostro intervento per l’emissione urgente di atti finalizzati allo sgombero di tutti i siti segnalati (senza possibilità di ricorso) e all’espulsione degli immigrati clandestini. Solo così si può restituire ai residenti la dignità di cittadini italiani titolari di diritti inviolabili, quale la libertà di poter vivere nelle proprio abitazioni senza la paura costante. Ma chiedo anche le dovute sanzioni amministrative e penali ai proprietari dei tuguri».
di giovanni Manfroni l prefetto deve intervenire il «Iprima possibile. Bisogna risolvere subito situazioni di grave illegalità». E' accorato l'appello di Gianni Giacomini, presidente del XX Municipio, per quanto riguarda gli interventi da attuare in via Gradoli dove, due giorni fa, è esplosa una bombola del gas ferendo un bengalese e gettando nel panico un intero quartiere già scosso dalle recenti storie di cronaca riguardanti il caso del'ex Governatore del Lazio (al civico 96 abita Natalie, il transessuale ripreso insieme a Marrazzo nel famoso video del ricatto). «Io ho fatto tutto quello che mi era possibile - ha ribadito Giacomini - ora c'è bisogno del prefetto, della Guardia di Finanza e di tutte le altre forze che devono agire congiuntamente ». Intervenire in fretta è il diktat del presidente del XX, come non si è fatto fino ad ora. In via Gradoli, divisa tra benessere e degrado, negli anni è cresciuta la popolazione di extracomunitari costretti a vivere in condizioni al limite in appartamenti scavati sotto terra di pochi metri quadri senza allaccio del gas e pieni di bombole. Delle vere polveriere pronte ad esplodere: «In molti di questi appartamenti non ci sono le condizioni per viverci - spiega Giacomini leggendo un ultimo rapporto arrivato dal commissariato di zona - mi hanno riferito, e io personalmente l'ho constatato, che in alcune palazzine si abita in condizioni di assoluta precarietà e senza rispettare le norme igienico-sanitarie e di sicurezza. Questo perché sono state trasformate in case vecchie cantine, seminterrati e magazzini. I proprietari poi li affittano a chiunque, anche a delinquenti e clandestini. ovviamente - aggiunge - dovrebbero segnalare al commissariato i nomi degli inquilini ma nessuno lo fa e nessuno sa realmente chi abita in quelle case». In particolare, quelle più a rischio sarebbero al civico 96, al 35, dove è esplosa la bombola, al 69 e al 65, dove c'è un'ordinanza di sgombero risalente al novembre 2007 che non SICUREZZA VIA GRADOLI Elezioni Amministrative 26 e 27 maggio 2013 Denuncia del presidente del XX su degrado e carenza di sicurezza a via Gradoli. Il comitato dei residenti: «Basta risse, spaccio e sparatorie» di giovanni Manfroni Dopo i continui appelli dei residenti e la richiesta di intervento rinnovata al prefetto e al ministro dell'Interno dal presidente del Municipio XX, Gianni Giacomini, ieri mattina intorno alle 8.00, è scattata un'operazione congiunta di Municipale, polizia, guardia di finanza e Asl di zona (Roma E), insieme con l'ufficio tecnico del GIANNI GIACOMINI «Scriverò anche a Maroni» «Ora è il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità» è mai stata attuata: «C'era stata una sospensiva del Tar- spiega Giacomini - e ora aspettavamo per luglio il parere dell'avvocatura che però non è arrivato. ora è il momento che ognuno si assuma le proprie re- sponsabilità. Scriverò al prefetto e al ministro Maroni. Sto denunciando da tempo tutta questa storia con tanto di lettere inviate a tutti i soggetti preposti. Fino ad ora non è stato fatto nulla». E i residenti? Dire che sono esasperati è poco: «La nostra è una via rispettabile che non merita tutto questo - afferma; Carlo Maria Mosco del comitato di quartiere -viviamo con la paura che possa accadere una tragedia Saranno installate telecamere contro prostituzione e criminalità XX. Controlli incrociati che hanno riguardato il civico 96, quello dove abita Natalie, della strada ormai da·mesi sotto i riflettori della cronaca. Nei prossimi giorni al setaccio altre palazzine di via Gradoli e poi 11 per colpa di chi è costretto a vivere in case che sono delle bombe ad orologeria. Il prefetto dovrebbe intervenire ma intanto noi ci stiamo muovendo a livello politico perché non ne possiamo più». «Qui vive gente rispettabilissima - dicono dal comitato - ma c'è una minoranza di spacciatori, clandestini e altro che ha rovinato questa zona. Non vogliamo assistere più a risse, spaccio e prostituzione. E soprattutto non vogliamo rischiare di vedere esplodere una palazzina per colpa delle bombole nei seminterrati». Il Messaggero 30 novembre 2009 Il Messaggero 5 dicembre 2009 quelle di Largo Sperlonga, via Pirzio Biroli, via Due Ponti, via Stasi, via Mastrigli e via Capena, solo per citare alcune delle vie che stringono la Cassia in una morsa di illegalità.
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