INSTALLAZIONE PER L'USO, L'ASSISTENZA E LA MANUTENZIONE
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Pubblicazine No. 2H-056I<br />
19 Edizione<br />
11/98<br />
<strong>INSTAL<strong>LA</strong>ZIONE</strong> <strong>PER</strong> <strong>L'USO</strong>,<br />
<strong>L'ASSISTENZA</strong> E <strong>LA</strong> <strong>MANUTENZIONE</strong><br />
per i generatori di C.A. aventi i seguenti prefissi:<br />
HCI; HCM; HCK4, 5, 6, 7.
NORME DI SICUREZZA<br />
Prima di avviare il gruppo elettrogeno, leggere il relativo manuale<br />
d'uso e questo manuale specifico, in modo da acquisire una<br />
certa dimestichezza con le varie funzioni e caratteristiche.<br />
UN FUNZIONAMENTO SICURO ED<br />
EFFICIENTE SARA' POSSIBILE SOLO<br />
ASSICURANDO UN CORRETTO USO E<br />
<strong>MANUTENZIONE</strong> DEL COMPLESSO.<br />
Molti incidenti sono imputabili alla mancata osservanza di norme<br />
e precauzioni fondamentali.<br />
SCOSSE ELETTRICHE POSSONO ESSERE<br />
CAUSA DI GRAVI LESIONI AL<strong>LA</strong> <strong>PER</strong>SONA<br />
O DI DECESSO.<br />
Osservare tutte le AVVERTENZE.<br />
• Accertarsi che l'installazione sia conforme a tutte le norme di<br />
sicurezza e disposizioni locali riguardanti gli impianti elettrici.<br />
Tutte le procedure d'installazione vanno eseguite<br />
esclusivamente da un elettricista qualificato.<br />
• Non avviare il generatore se le calotte di protezione, i pannelli<br />
di accesso o quelli di copertura della cassetta di terminazione<br />
sono stati rimossi.<br />
• Prima di eseguire qualsiasi intervento di manutenzione,<br />
disabilitare i circuiti di avviamento motore.<br />
• Disabilitare i circuiti di chiusura e/o collocare delle targhette<br />
di avviso su ogni interruttore automatico solitamente usato<br />
per il collegamento con la rete o con altri generatori,<br />
onde prevenirne la chiusura accidentale.<br />
Osservare tutte le note IMPORTANTE, PRUDENZA,<br />
ATTENZIONE e <strong>PER</strong>ICOLO definite come segue:<br />
Importante ! Si riferisce a metodi o procedure che<br />
potrebbero produrre danni al prodotto o a<br />
cose ad esso connesse.<br />
Attenzione !<br />
Avvertenza !<br />
Pericolo !<br />
Si riferisce a metodi o procedure che<br />
potrebbero produrre danni al prodotto o<br />
a persone.<br />
Si riferisce a metodi o procedure che<br />
possono produrre gravi danni a persone<br />
con possibile morte.<br />
Si riferisce a pericoli immediati di gravi<br />
danni a persone o di morte.<br />
A causa dei continui miglioramenti, dettagli contenuti in questo manuale, che erano<br />
esatti all’atto della stampa dello stesso, possono essere ora in via di modifica. Le<br />
informazioni incluse non devorro pestanto essere considerate vincolamti.
PREMESSA<br />
Scopo di questo manuale é quello di consentire all'utilizzatore<br />
di generatori Stamford di comprenderne i principi di<br />
funzionamento, i criteri in base ai quali il generatore é stato<br />
progettato e le procedure di installazione e di manutenzione.<br />
Attraverso l'uso di NOTE precauzionali e di AVVERTENZE<br />
vengono evidenziati i casi specifici in cui una mancanza<br />
d'attenzione o il ricorso a procedure errate potrebbero comportare<br />
danni alle attrezzature e/o lesioni alla persona. Prima di collegare<br />
o di utilizzare il generatore, é importante leggere e comprendere<br />
i contenuti di questo manuale.<br />
Il personale d'assistenza, di vendita e tecnico della Newage<br />
International é sempre a disposizione della clientela per qualsiasi<br />
necessitá o richiesta di consulenza.<br />
Avvertenza !<br />
Un'installazione, uso, manutenzione o<br />
sostituzione di parti eseguite in modo<br />
errato possono essere causa di gravi<br />
lesioni personali o di eventi mortali, nonché<br />
di danneggiamento delle attrezzature. Gli<br />
interventi sulle parti elettrica e meccanica<br />
devono essere eseguiti da personale<br />
qualificato.<br />
EC DICHIARAZIONE DI INCORPORAZIONE<br />
Tutti i generatori Stamford sono forniti con una dichiarazione di<br />
incorporamento in accordo con la legislazione EC, in forma di<br />
etichetta come segue.<br />
IN ACCORDANCE WITH THE SUPPLY OF MACHINERY (SAFETY) REGU<strong>LA</strong>TIONS 1992<br />
AND THE SUPPLY OF MACHINERY (SAFETY) (AMENDMENT) REGU<strong>LA</strong>TIONS 1994<br />
IMPLEMENTING THE EC MACHINERY DIRECTIVE 89/392/EEC AS AMENDED BY 91/368/EEC.<br />
THIS STAMFORD A.C GENERATOR WAS<br />
MANUFACTURED BY OR ON BEHALF OF<br />
NEWAGE INTERNATIONAL LTD<br />
BARNACK ROAD STAMFORD LINCOLNSHIRE ENG<strong>LA</strong>ND<br />
THIS COMPONENT MACHINERY MUST NOT BE PUT INTO SERVICE UNTIL THE<br />
MACHINERY INTO WHICH IT IS TO BE INCORPORATED HAS BEEN DEC<strong>LA</strong>RED IN<br />
CONFORMITY WITH THE PROVISIONS OF THE SUPPLY OF MACHINERY (SAFETY)<br />
REGU<strong>LA</strong>TIONS 1992/MACHINERY DIRECTIVE.<br />
OR AND ON BEHALF OF NEWAGE INTERNATIONAL LIMITED<br />
NAME:<br />
<strong>LA</strong>WRENCE HAYDOCK<br />
POSITION: TECHNICAL DIRECTOR<br />
SIGNATURE:<br />
THIS COMPONENT MACHINERY CARRIES THE CE MARK FOR COMPLIANCE WITH THE STATUTORY<br />
REQUIREMENTS FOR THE IMPLEMENTATION OF THE FOLLOWING DIRECTIVES<br />
The EM C Directive 89/336/EEC<br />
WARNING! This Component Machinery shall not be used in the Residential, Commercial and<br />
Light Industrial environm ent unless it also conforms to the relevant standard<br />
(EN 50081 - 1) REFER TO FACTORY FOR DETAILS<br />
ii) The Low Voltage Directive 73/23/EEC as amended by 93/68/EEC<br />
EClabelrev.00<br />
La Direttiva Macchine EC sezione 1.7.4 assegna al costruttore<br />
del gruppo elettrogeno la responsabilità di assicurarsi che<br />
l’identità del generatore sia chiaramente esposta nel riquadro<br />
bianco posto sulla copertina di questo manuale.<br />
1<br />
COMPATIBILITA ELETTROMAGNETICA<br />
Informazioni Ulteriori<br />
Direttiva Del Consiglio Dell’Unione Europea 89/336/<br />
EEC<br />
I produtti che vengano installati nell’Unione Europea devono<br />
rispondere alla direttiva su menzionata e gli alternatori Newage<br />
sono forniti sulle seguenti basi:<br />
• Devono essere usati come generatori di potenza o funzione<br />
a ciò relativa<br />
• Devono essere applicati in uno dei seguenti scenari ambientali:<br />
Trasportabile (senza protezione-temporanea fornitura di<br />
energia)<br />
Trasportabile (con capottatura-temporanea fornitura di energia)<br />
In container (temporanea o permanente fornitura di energia)<br />
A bordo sottocoperta (impiego marino)<br />
Su veicolo commericale (trasporto su ruote/refrigerazione, etc.)<br />
Su rotaia (energia ausiliaria)<br />
Su veicolo Indusriale (movimento terra, sollevatori, etc.)<br />
Installazione fissa (industriale, stabilimento/impianto)<br />
Installazione fissa (residenziale, commerciale e industria<br />
leggeracasa/ufficio/ ospedale)<br />
Gestione d’energia (coogenerazione, punte di assorbimento)<br />
Schemi alternativi d’energia<br />
• I generatori standard sono progettati per soddisfare le<br />
emissione ‘industriali’ e gli standard di immunità. Qualora i<br />
generatori debbano rispondere le emissioni per zone<br />
residenziali, commerciale e per industria leggera e gli standard<br />
di immunità, riferirsi al documento Newage N4/X/011, in quanto<br />
accessori aggiuntivi potrebbero essere necessari.<br />
• Lo schema di installazione richiede la connessione della<br />
carcassa del generatore con iI conduttore di messa a terra<br />
usando un cavo adeguato di minima possibile lunghezza.<br />
• L’uso di parti di ricambio non originali o non autorizzate dall<br />
fabbrica comporterà la cessazione della responsabilità della<br />
Newage per quanto riguarda la conformità EMC.<br />
• Installazione, assistenza e manutenzione sono effettuate<br />
da personale adeguatamente istruito e al corrente delle<br />
direttiva EC.
INDICE<br />
SEZIONE 1 INTRODUZIONE 4<br />
1.1 INTRODUZIONE 4<br />
1.2<br />
1.3<br />
1.4<br />
DESIGNAZIONE<br />
POSIZIONAMENTO DEL NUMERO DI SERIE<br />
TARGHETTA E MARCATURA CE<br />
4<br />
4<br />
4<br />
SEZIONE 2 PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO 5<br />
2.1<br />
2.2<br />
GENERATORI AUTOECCITATI E CONTROL<strong>LA</strong>TI DA AVR<br />
GENERATORI CON ECCITATRICE A MAGNETE<br />
5<br />
2.3<br />
<strong>PER</strong>MANENTE (PMG) E CONTROL<strong>LA</strong>TI DA AVR<br />
ACCESSORI DELL'AVR<br />
5<br />
5<br />
SEZIONE 3 APPLICAZIONE DEL GENERATORE 7<br />
SEZIONE 4 <strong>INSTAL<strong>LA</strong>ZIONE</strong> - PARTE 1 10<br />
4.1<br />
4.2<br />
4.2.1<br />
SOLLEVAMENTO<br />
ASSEMB<strong>LA</strong>GGIO AL MOTORE<br />
GENERATORI BICUSCINETTO<br />
10<br />
10<br />
10<br />
4.2.2<br />
4.3<br />
4.4<br />
GENERATORI MONOCUSCINETTO TIPO HC E HCK<br />
MESSA A TERRA<br />
CONTROLLI PRELIMINARI<br />
10<br />
11<br />
11<br />
4.4.1<br />
4.4.2<br />
4.4.3<br />
CONTROLLO DELL'ISO<strong>LA</strong>MENTO<br />
SENSO DI ROTAZIONE<br />
TENSIONE E FREQUENZA<br />
11<br />
11<br />
12<br />
4.4.4<br />
4.4.4.1<br />
4.4.4.2<br />
REGO<strong>LA</strong>ZIONE DEI DISPOSITIVI DI COMANDO DELL'AVR<br />
AVR TIPO SX440<br />
AVR TIPO SX421<br />
12<br />
12<br />
12<br />
4.4.4.3<br />
4.4.4.4<br />
4.5<br />
4.5.1<br />
AVR TIPO MX341<br />
AVR TIPO MX321<br />
PROVA DEL GRUPPO ELETTROGENO<br />
MISURAZIONI/CAB<strong>LA</strong>GGI DI PROVA<br />
12<br />
13<br />
13<br />
13<br />
4.6<br />
4.7<br />
4.7.1<br />
AVVIAMENTO<br />
PROVA SOTTO CARICO<br />
REGO<strong>LA</strong>ZIONI DELL'AVR<br />
13<br />
14<br />
15<br />
4.7.1.1 UFRO (Caduta in sottofrequenza) -<br />
Regolatori automatici di tensione tipo SX440, SX421,<br />
MX341 e MX321 14<br />
4.7.1.2<br />
4.7.1.3<br />
EXC TRIP (Scatto di diseccitazione) -<br />
Regolatori automatici di tensione tipo MX341 e MX321<br />
OVER/V (Sovratensione) -<br />
15<br />
4.7.1.4<br />
Regolatori automatici di tensione tipo SX421 e MX321<br />
REGO<strong>LA</strong>ZIONE DEL<strong>LA</strong> COMMUTAZIONE DI CARICHI<br />
TRANSITORI - REGO<strong>LA</strong>TORI AUTOMATICI DI TENSIONE<br />
15<br />
4.7.1.5<br />
4.8<br />
tipo SX421, MX341 e MX321<br />
RAMPA<br />
ACCESSORI<br />
15<br />
16<br />
16<br />
SEZIONE 5 <strong>INSTAL<strong>LA</strong>ZIONE</strong> - PARTE II 17<br />
5.1<br />
5.2<br />
CENNI GENERALI<br />
DISPOSITIVI DI TENUTA<br />
17<br />
17<br />
5.3<br />
5.4<br />
5.5<br />
MESSA A TERRA<br />
PROTEZIONE<br />
MESSA IN ESERCIZIO<br />
17<br />
17<br />
17<br />
SEZIONE 6 ACCESSORI 18<br />
6.1 POTENZIOMETRO A DISTANZA (TUTTI I TIPI DI AVR) 18<br />
6.2 FUNZIONAMENTO IN PARALLELO 18<br />
6.2.1 DROOP (potenziometro di caduta) 18<br />
6.2.1.1 PROCEDURA DI REGO<strong>LA</strong>ZIONE 19<br />
6.2.2 CONTROLLO ASTATICO 20<br />
6.3 REGO<strong>LA</strong>TORE MANUALE DI TENSIONE (MVR) -<br />
AVR MX341 e MX321 20<br />
6.4 INTERRUTTORE/DISECCITATORE DI SOVRATENSIONE -<br />
AVR SX421 e MX321 20<br />
2
INDICE<br />
6.4.1 RIPRISTINO DELL'INTERRUTTORE 20<br />
6.5<br />
6.5.1<br />
6.6<br />
LIMITAZIONE DI CORRENTE - AVR MX321<br />
PROCEDURA DI REGO<strong>LA</strong>ZIONE<br />
APPARECCHIATURA AUTOMATICA DI<br />
20<br />
21<br />
RIFASAMENTO (PFC3) 21<br />
SEZIONE 7 ASSISTENZA E <strong>MANUTENZIONE</strong> 22<br />
7.1<br />
7.2<br />
AVVOLGIMENTI<br />
CUSCINETTI<br />
22<br />
22<br />
7.3<br />
7.3.1<br />
7.3.2<br />
FILTRI DELL'ARIA<br />
PROCEDURA DI PULIZIA<br />
RICARICA<br />
22<br />
23<br />
23<br />
7.4<br />
7.4.1<br />
7.4.2<br />
LOCALIZZAZIONE DI GUASTI<br />
AVR SX440 - LOCALIZZAZIONE GUASTI<br />
AVR SX421 - LOCALIZZAZIONE GUASTI<br />
23<br />
23<br />
24<br />
7.4.3<br />
7.4.4<br />
7.4.5<br />
AVR MX341 - LOCALIZZAZIONE GUASTI<br />
AVR MX321 - LOCALIZZAZIONE GUASTI<br />
CONTROLLO DEL<strong>LA</strong> TENSIONE RESIDUA<br />
24<br />
25<br />
25<br />
7.5<br />
7.5.1<br />
PROCEDURA DI PROVA CON ECCITAZIONE SEPARATA<br />
AVVOLGIMENTI DEL GENERATORE, DIODI ROTANTI e<br />
GENERATORE A MAGNETE <strong>PER</strong>MANENTE (PMG)<br />
25<br />
25<br />
7.5.1.1<br />
7.5.1.2<br />
7.5.2<br />
TENSIONI BI<strong>LA</strong>NCIATE TRA LE FASI<br />
TENSIONI SBI<strong>LA</strong>NCIATE TRA LE FASI<br />
PROVA DI CONTROLLO ECCITAZIONE<br />
26<br />
27<br />
28<br />
7.5.2.1<br />
7.5.3<br />
PROVA STATICA DELL'AVR<br />
RIMOZIONE E SOSTITUZIONE DI GRUPPI<br />
DI COMPONENTI<br />
28<br />
28<br />
7.5.3.1<br />
7.5.3.2<br />
RIMOZIONE DEL GENERATORE A MAGNETE<br />
<strong>PER</strong>MANENTE (PMG)<br />
SCALDIGLIE ANTICONDENSA<br />
28<br />
28<br />
7.5.3.3<br />
7.5.3.4<br />
7.6<br />
ESTRAZIONE DEI CUSCINETTI<br />
GRUPPO ROTORE PRINCIPALE<br />
RIMESSA IN ESERCIZIO<br />
28<br />
29<br />
30<br />
SEZIONE 8 RICAMBI E ASSISTENZA 31<br />
8.1 PARTI DI RICAMBIO CONSIGLIATE 31<br />
8.2 ASSISTENZA DOPOVENDITA 31<br />
GENERATORI MONOCUSCINETTO HC5,6,7 33<br />
GENERATORE BICUSCINETTO HC4 35<br />
COMPLESSIVO RADDRIZZATORE ROTANTE 36<br />
3
1.1 INTRODUZIONE<br />
La gamma HC si compone di generatori senza spazzole a campo<br />
rotante, disponibili fino a 660V/50Hz e costruiti in conformitá<br />
della norma BS 5000 Parte 3 e dei requisiti imposti dalle<br />
normative internazionali.<br />
I generatori a 4 poli funzionanti a 1500 giri/min. (50Hz) o a 1800<br />
giri/min (60Hz). sono disponibili con potenze nominali da 200<br />
kW a 2000 kW e in quattro dimensioni di carcassa: HC4, HC5,<br />
HC6 e HC7.<br />
I generatori a 6 poli funzionanti a 1000 giri/min. (50Hz) o a 1200<br />
giri/min (60Hz). sono disponibili con potenze nominali da 200<br />
kW a 1350 kW e in due dimensioni di carcassa: HC6 e HC7.<br />
Le versioni HC4 e HC5 possono essere dotate di sistema<br />
d'eccitazione a statore abbinato ad AVR (Regolatore Automatico<br />
di Tensione) SX440 o SX421, oppure di sistema d'eccitazione<br />
indotta da magnete permanente (PMG), con AVR MX341 o<br />
MX321.<br />
Le carcasse HC6 e HC7 montano il sistema PMG e l'AVR MX321.<br />
1.2 DESIGNAZIONE<br />
TIPO GENERATORE HC<br />
TIPO SPECIFICO K= SCUDO A CHIOCCIO<strong>LA</strong> E VENTO<strong>LA</strong><br />
UNIDIREZIONALE<br />
INDUSTRIALE = (I) O MARINO = (M)<br />
GRANDEZA E TIPO DI REGO<strong>LA</strong>ZIONE<br />
GRANDEZZA DI MACCHINA E TIPO DI REGO<strong>LA</strong>ZIONE NELLE<br />
MACCHINE HC/MV<br />
NUMERO POLI 2, 4, O 6<br />
LUNGHEZZA PACCO<br />
NUMERO CUSCINETTI 1 O 2<br />
H<br />
H<br />
H<br />
H<br />
H<br />
C<br />
C<br />
C<br />
C<br />
C<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
SEZIONE 1<br />
INTRODUZIONE<br />
I<br />
M<br />
I<br />
I<br />
M<br />
4<br />
5<br />
6<br />
6<br />
7<br />
4<br />
3<br />
3<br />
3<br />
3<br />
4<br />
1.3 POSIZIONAMENTO DEL NUMERO DI SERIE<br />
Ogni generatore è dotato di numero di matricola unico<br />
stampigliato nella parte superiore dello scudo anteriore.<br />
Nell‘interno della scatola morsetti vi sono due targhette<br />
rettangolari oguna riportante il numero di indentificazione del<br />
generatore. Una targhetta è fissata sulla parte metallica della<br />
scatola, l ‘altra sulla carcassa.<br />
1.4 TARGHETTA E MARCATURA CE<br />
Il generatore è stato fornito con una targhetta autoadesiva da<br />
applicare dopo l’assemblaggio e la verniciatura. Questa targhetta<br />
dovrehhe essere applicata nella parte esterna posteriore della<br />
scatola morsetti.<br />
Una targhetta col marchio CE viene anche fornita sciolta per<br />
montaggio dopo l’assemblaggio e la verniciatura. Essa dovrebbe<br />
essere posta sulla superficie esterna del generatore in posizione<br />
tale che non venga nascosta dal cablaggio del cliente o altro.<br />
La superfice di fissaggio dovrà essere piatta, pulita e l ‘ eventuale<br />
vernice completamente asciutta. Per un correto fissaggio si<br />
suggerisce di esporre la parte adesiva per circa 20 mm e di<br />
fissarla alla lamiera. Procedere poi alla progressiva rimozione<br />
della rimanente carta protettiva e nel contempo premere la<br />
targhetta sulla lamiera. In 24 ore la targhetta aderirà in modo<br />
permanente.<br />
4<br />
4<br />
4<br />
6<br />
4<br />
C<br />
C<br />
G<br />
G<br />
G<br />
1<br />
2<br />
1<br />
2<br />
2
2.1 GENERATORI AUTOECCITATI E CONTROL<strong>LA</strong>TI<br />
DA AVR<br />
Lo statore principale fornisce l'energia per l'eccitazione del campo<br />
eccitatore attraverso l'AVR (Regolatore Automatico di Tensione)<br />
SX440 (o SX421), il dispositivo di controllo che regola il livello di<br />
eccitazione indotta sul campo eccitatore. L'AVR reagisce a un<br />
segnale sensibile di tensione derivato dall'avvolgimento dello<br />
statore principale. Controllando la bassa potenza del campo<br />
eccitatore, la regolazione della domanda di alta potenza del<br />
campo primario avviene attraverso l'uscita raddrizzata dell'indotto<br />
eccitatrice.<br />
L'AVR SX440 rileva la tensione media su due fasi, assicurando<br />
un'accurata regolazione. Inoltre, esso rileva il regime del motore<br />
e produce una riduzione di tensione secondo la velocitá, al di<br />
sotto di un valore prefissato (Hz), impedendo una<br />
sovraeccitazione ai bassi regimi di funzionamento e alleviando<br />
l'effetto di presa del carico sul motore.<br />
L'AVR SX421, oltre alle caratteristiche del SX440, dispone di<br />
sensibilitá trifase rms (a valore efficace) e prevede anche la<br />
protezione contro le sovratensioni se usato unitamente a un<br />
interruttore automatico esterno (montato su quadro).<br />
2.2 GENERATORI CON ECCITATRICE A MAGNETE<br />
<strong>PER</strong>MANENTE (PMG) E CONTROL<strong>LA</strong>TI DA AVR<br />
ll generatore a magnete permanente (PMG) fornisce energia<br />
per l'eccitazione del campo eccitatore attraverso l'AVR MX341<br />
(o MX321), il dispositivo di controllo che regola il livello di<br />
eccitazione indotta sul campo eccitatore. L'AVR reagisce a un<br />
segnale sensibile di tensione proveniente, nel caso dell'AVR<br />
MX321 attraverso un trasformatore di isolamento,<br />
dall'avvolgimento dello statore principale. Controllando la bassa<br />
potenza del campo eccitatore, il controllo della domanda di alta<br />
SEZIONE 2<br />
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO<br />
5<br />
potenza del campo primario avviene attraverso l'uscita<br />
raddrizzata dell'indotto eccitatrice.<br />
Il sistema PMG produce un'eccitazione costante<br />
indipendentemente dal carico dello statore principale e assicura<br />
un'elevata capacitá di avviamento del motore, rendendo inoltre<br />
immune l'uscita dello statore primario dalla distorsione della<br />
forma d'onda generata da carichi non lineari, come nel caso di<br />
un motore in c.c. controllato da tiristori.<br />
L'AVR MX341 rileva la tensione media su due fasi, assicurando<br />
un'accurata regolazione. Inoltre, esso rileva il regime del motore<br />
e produce una riduzione di tensione regolabile secondo la<br />
velocitá, al di sotto di un valore prefissato (Hz), impedendo una<br />
sovraeccitazione ai bassi regimi di funzionamento del motore e<br />
alleviando l'effetto di presa del carico sul motore. Esso incorpora<br />
anche una protezione contro la sovraeccitazione, che interviene<br />
dopo un certo tempo di ritardo, in modo da diseccitare il<br />
generatore in caso di eccesso di tensione nel campo eccitatrice.<br />
Il MX321 offre le medesime funzioni di protezione e di sgravio<br />
motore del MX341, incorporando inoltre una sensibilité trifase<br />
rms e la protezione contro le sovratensioni.<br />
Il funzionamento di tutti i circuiti dell'AVR dettagliatamente<br />
descritto nella sezione "Prova sotto carico" (paragrafo 4.7).<br />
2.3 ACCESSORI DELL'AVR<br />
Gli AVR SX440, MX341 e MX321 incorporano dei circuiti che,<br />
se utilizzati in collegamento con accessori, possono prevedere<br />
il funzionamento in parallelo con statismo o astatico, il controllo<br />
VAR/PF e, nel caso dell'AVR MX321, la limitazione della corrente<br />
di corto circuito.<br />
Il funzionamento e la regolazione degli accessori collegabili<br />
all'interno della scatola morsetti del generatore vengono trattati<br />
nella sezione "Accessori" di questo manuale.<br />
Per gli altri accessori disponibili per il montaggio su quadro di<br />
comando sono previste istruzioni separate.
Il generatore viene fornito come unitá separata e destinata a<br />
essere incorporata in un gruppo elettrogeno. Non é quindi<br />
possibile applicare tutte le necessarie etichette di avvertimento<br />
in fase di costruzione del generatore. Le etichette supplementari<br />
necessarie sono contenute nella confezione di questo manuale,<br />
assieme a un disegno che ne illustra le posizioni (v. piú sotto).<br />
E' compito del costruttore del gruppo elettrogeno fare in modo<br />
che tutte le etichette vengano applicate correttamente e in<br />
posizione chiaramente visibile.<br />
I generatori sono progettati per il funzionamento a temperatura<br />
ambiente massima di 40C, e ad una altitudine fino a 1000 mt.<br />
s.l.m., in accordo con BS 5000.<br />
SEZIONE 3<br />
APPLICAZIONE DEL GENERATORE<br />
Temperature ambiente superiori ai 40C e altitudini superiori a<br />
1000 mt. sono tollerate con potenza ridotta: vedere la targhetta<br />
per la potenza e le condizioni ambientali. Per la potenza nominale<br />
e la temperatura ambiente, vedasi la targhetta dei dati<br />
caratteristici del generatore. Qualora il generatore debba<br />
funzionare ad una temperatura ambiente superiore a quella 7<br />
indicata sulla targhetta o ad un'altitudine superiore ai 1000 metri<br />
s.l.m., si prega di interpellare la fabbrica.<br />
I generatori sono dotati di sistema di ventilazione ad aria, di<br />
schermi di protezione e carcasse antigocciolamento; non sono<br />
adatti per l'installazione all'aperto, salvo che essi siano<br />
adeguatamente protetti da tettoie. Durante la permanenza a<br />
magazzino e nel funzionamento d'emergenza si raccomanda<br />
l'uso di scaldiglie anticondensa onde garantire la buona<br />
conservazione dell'isolamento degli avvolgimenti.<br />
In caso i installazione all'interno di una cappottatura chiusa, ci si<br />
dovrá assicurare che la temperatura ambiente dell'aria di<br />
raffreddamento avviata nel generatore non superi quella<br />
nominale prevista.<br />
La cappottatura deve essere realizzata in modo che la presa<br />
d'aria del motore nella cappottatura sia separata da quella del<br />
generatore, soprattutto se l'aspirazione di aria nella cappottatura<br />
deve essere assicurata dall'elettroventola di raffreddamento.<br />
Inoltre, la presa d'aria del generatore nella cappottatura deve<br />
essere realizzata in modo da impedire infiltrazioni di umidité,<br />
preferibilmente mediante l'uso di un filtro a due stadi.<br />
L'ammissione/uscita dell'aria deve essere rispondente alla<br />
portata indicata nella tabella seguente, con cadute di pressione<br />
minori o corrispondenti a quelle di seguito riportate:<br />
Carcas-<br />
sa<br />
HC4<br />
HCK4<br />
HC5<br />
HCK5<br />
HC6<br />
HC7<br />
HCK7<br />
Porta d'aria<br />
Caduta<br />
di<br />
pressione<br />
( ingresso/<br />
uscita)<br />
50Hz60Hz 0. 48m³<br />
/ sec<br />
0.<br />
58m³<br />
/ sec<br />
1030cfm1240cfm 0. 61m³<br />
/ sec<br />
0.<br />
73m³<br />
/ sec<br />
1292cfm1546cfm 1. 04m³<br />
/ sec<br />
1.<br />
31m³<br />
/ sec<br />
2202cfm2708cfm 1. 16m³<br />
/ sec<br />
1.<br />
4m³<br />
/ sec<br />
2457cfm2965cfm 1. 62m³<br />
/ sec<br />
1.<br />
96m/<br />
sec<br />
3420cfm4156cfm 1. 68m³<br />
/ sec<br />
2.<br />
12m³<br />
/ sec<br />
3559cfm4481cfm 3. 1m³<br />
/ sec<br />
3.<br />
72m³<br />
/ sec<br />
6550cfm7860cfm Colonna<br />
d'acqua<br />
6mm<br />
0.<br />
25"<br />
Colonna<br />
d'acqua<br />
6mm<br />
0.<br />
25"<br />
Colonna<br />
d'acqua<br />
6mm<br />
0.<br />
25"<br />
Colonna<br />
d'acqua<br />
6mm<br />
0.<br />
25"<br />
Colonna<br />
d'acqua<br />
6mm<br />
0.<br />
25"<br />
Colonna<br />
d'acqua<br />
6mm<br />
0.<br />
25"<br />
Colonna<br />
d'acqua<br />
6mm<br />
0.<br />
25"<br />
Se specificato sull'ordinazione, il generatore stesso puó essere<br />
equipaggiato con filtri dell'aria. Si tratta di filtri in tela inumiditi<br />
con olio che devono essere intrisi in fase d'installazione.<br />
Importante ! Una riduzione del flusso dell'aria di<br />
raffreddamento o un'inadeguata<br />
protezione del generatore possono<br />
comportare il danneggiamento e/o il<br />
malfunzionamento degli avvolgimenti.
Il bilanciamento dinamico del gruppo rotore stato effettuato in<br />
fase di fabbricazione a norma BS 6861 Parte 1 - Qualit 2.5, in<br />
modo da assicurare limiti di ampiezza vibrazionale conformi alla<br />
norma BS 4999 Parte 142.<br />
Le frequenze vibrazionali prodotte dal generatore sono le<br />
seguenti:<br />
4 poli 1500 giri/min. 25 Hz<br />
1800 giri/min. 30 Hz<br />
6 poli 1000 giri/min. 16.7 Hz<br />
1200 giri/min. 20 Hz<br />
In ogni caso, le vibrazioni indotte dal motore sono complesse e<br />
includono armoniche di ordine 1,5 o 3 o 5 o pi. Tali vibrazioni<br />
indotte possono comportare livelli vibrazionali superiori a quelli<br />
derivati dal generatore stesso. E' compito del progettista del<br />
gruppo elettrogeno fare in modo che l'allineamento e la rigidezza<br />
del basamento e dei supporti siano tali da non consentire il<br />
superamento dei limiti vibrazionali previsti dalla norma BS 5000<br />
Parte 3.<br />
Nelle installazioni come gruppo d'emergenza in cui il tempo di<br />
funzionamento limitato e una ridotta vita prevista risulta<br />
accettabile, livelli superiori a quelli specificati nella norma BS<br />
5000 sono tollerabili fino a un'ampiezza massima di 18 mm/sec.<br />
I generatori bicuscinetto richiedono un solido basamento dotato<br />
di tamponi antivibranti per il sostegno del motore/generatore, in<br />
modo da costituire una buona base per un esatto allineamento.<br />
Un'eccessiva vicinanza del motore al generatore potrebbe<br />
aumentare la rigidezza complessiva del gruppo. Allo scopo di<br />
ridurre al minimo le oscillazioni torsionali, si consiglia l'uso di un<br />
giunto flessibile adatto a quel particolare accoppiamento motore/<br />
generatore.<br />
L'allineamento dei generatori monocuscinetto é critico e<br />
potrebbero prodursi delle vibrazioni a seguito della flessione delle<br />
flange tra il motore e il generatore. E' quindi necessario prevedere<br />
un solido basamento comprensivo di tamponi antivibranti per il<br />
sostegno del motore/generatore.<br />
Ai fini della definizione della configurazione del gruppo<br />
elettrogeno, il momento flettente in corrispondenza della<br />
superficie di contatto alloggiamento volano motore/adattatore<br />
del generatore non dovrá superare il valore indicato nella tabella<br />
seguente:<br />
CARCASSA MOMENTO FLETTENTE<br />
4/5 140 kgm. (1000ft.lbs.)<br />
6/7 275 kgm. (2000ft.lbs.)<br />
Il momento flettente massimo della flangia del motore deve<br />
essere verificato presso il costruttore del motore.<br />
Le vibrazioni torsionali si verificano in tutti i sistemi ad albero<br />
motore e possono essere di entitá tale da causare dei danni a<br />
certi regimi critici. E' quindi necessario tener conto dell'effetto<br />
delle vibrazioni torsionali sull'albero e sui giunti del generatore.<br />
Il costruttorè del gruppo elettrogeno responsabile della sua<br />
compatibilité; a tale scopo, vengono messi a disposizione dei<br />
clienti i disegni illustranti le dimensioni d'albero e i momenti<br />
d'inerzia del rotore, da inoltrare al fornitore del motore. Nel caso<br />
di generatori monocuscinetto sono comprese anche le quote di<br />
accoppiamento.<br />
8<br />
Importante ! L'incompatibilitá torsionale e/o livelli<br />
vibrazionali eccessivi possono essere<br />
causa di danni o di guasti al generatore e/o<br />
ai componenti del motore.<br />
La scatola morsetti in normale dotazione é disposta in modo da<br />
accogliere il cablaggio sul lato destro, guardando dal lato libero<br />
del generatore. Se specificato in fase di ordinazione, il passaggio<br />
dei cavi puó essere previsto sul lato opposto.<br />
La cassetta di terminazione costruita a pannelli asportabili allo<br />
scopo di consentirne un facile adattamento in funzione di<br />
esigenze specifiche. Al suo interno vi sono terminali isolati per<br />
le connessioni di linea e di neutro, e per il collegamento a massa.<br />
Altri punti a massa sono previsti sui piedi del generatore.<br />
Avvertenza !<br />
Il generatore viene fornito senza alcun<br />
collegamento a massa; si dovrá quindi<br />
far riferimento alle disposizioni locali<br />
attinenti. Collegamenti a massa o di<br />
protezione eseguiti in modo errato<br />
possono essere causa di lesioni o di<br />
decesso.<br />
Il neutro NON collegato alla carcassa.<br />
Le curve delle correnti di guasto (curve di decremento) e il<br />
diagramma di reattanza del generatore sono disponibili su<br />
richiesta al fine di aiutare il progettista dell'impianto nella scelta<br />
degli interruttori automatici, nel calcolo delle correnti di guasto e<br />
nell'assicurare la discriminazione nell'ambito della rete di carico.<br />
Avvertenza !<br />
Un'installazione, uso, manutenzione o<br />
sostituzione di parti eseguite in modo<br />
errato possono essere causa di gravi<br />
lesioni personali o di decesso, nonché di<br />
danneggiamento delle attrezzature. Gli<br />
interventi sulle parti elettrica e<br />
meccanica devono essere eseguiti da<br />
personale qualificato.
4.1 SOLLEVAMENTO<br />
Avvertenza !<br />
Una capacitá di sollevamento errata o<br />
inadeguata puó essere causa di gravi<br />
lesioni personali o di danneggiamento<br />
dell'attrezzatura. <strong>LA</strong> CAPACITA' MINIMA<br />
DI SOLLEVAMENTO NECESSARIA E'<br />
QUEL<strong>LA</strong> INDICATA SULL'ETICHETTA. I<br />
golfari di sollevamento previsti sul<br />
generatore non vanno utilizzati per<br />
sollevare il gruppo elettrogeno completo.<br />
Sono previsti due golfari per l'uso di un dispositivo di<br />
sollevamento del tipo a maniglione con perni. Si dovranno<br />
utilizzare catene di lunghezza e capacitá di sollevamento adatte.<br />
I punti d'attacco sono concepiti in modo da ottenere un punto di<br />
trazione il piú vicino possibile al baricentro del generatore;<br />
tuttavia, date le restrizioni imposte dal progetto, non é possibile<br />
garantire che la carcassa del generatore si manterrá orizzontale<br />
durante il sollevamento. E' quindi necessario prestare una certa<br />
attenzione onde evitare lesioni alle persone o danni<br />
all'attrezzatura. Il corretto metodo di sollevamento é illustrato<br />
sull'etichetta applicata sul golfare di sollevamento (vedasi<br />
esempio piú sotto).<br />
I generatori monocuscinetto vengono forniti con barra di ritegno<br />
del rotore montata sul lato libero dell'albero. I generatori<br />
monocuscinetto sono anche dotati di zeppe di legno per il<br />
sostegno della ventola durante il trasporto.<br />
Dopo aver rimosso la barra per collegare il rotore al motore, il<br />
rotore potr muoversi liberamente all'interno della carcassa; si<br />
dovr fare attenzione durante l'accoppiamento e l'allineamento<br />
affinch la carcassa si mantenga posizionata sul piano orizzontale.<br />
SEZIONE 4<br />
<strong>INSTAL<strong>LA</strong>ZIONE</strong> - PARTE I<br />
10<br />
4.2 ASSEMB<strong>LA</strong>GGIO AL MOTORE<br />
Durante l’accoppiamento del generatore al motore sarà<br />
necessario innanzi tutto allineare e quindi ruotare il complesso<br />
rotore del generatore –albero motore per permettere il<br />
posizionamento, l’inserzione e il serraggio dei bulloni di<br />
accoppiamento. La necessità di ruotare l’insieme esiste sia per<br />
macchine monosupporto che bisupporto.<br />
Durante l’assemblaggio di macchine monosupporto è necessario<br />
allineare i fori dei dischi di accoppiamento con quelli del volano:<br />
si suggerisce di montare in posizioni diametralmente opposte<br />
del volano due prigionieri sui quali si fa scivolare il giunto di<br />
accoppiamento fino a raggiungere la posizione finale nell’<br />
aggiustaggio del volano. Rimpiazzare quindi i prigionieri con<br />
bulloni di accoppiamento prima della sequenza di serraggio<br />
finale.<br />
Nel montaggio e serraggio dei bulloni sarà necessario ruotare<br />
l’insieme rotore-albero motore. Fare attenzione di fare ciò con<br />
una procedura approvata che garantisca la sicurezza nel<br />
raggiungere l’interno della macchina ; inoltre fare attenzione che<br />
non vengano danneggiate parti della macchina nell’effettuare la<br />
rotazione con metodi impropri.<br />
I costruttori di motori dispongono di attrezzi atti alla rotazione<br />
manuale dell’albero motore. Tali attrezzi devono sempre essere<br />
usati in quanto appositamente studiati per effettuare la rotazione<br />
ingranando manualmente il pignone con la corona del volano.<br />
Pericolo !<br />
4.2.1 GENERATORI BICUSCINETTO<br />
Si dovrá montare e allineare un giunto flessibile secondo le<br />
istruzioni fornite dal costruttore.<br />
Se si utilizza un adattatore per accoppiamento stretto, si dovrá<br />
controllare l'allineamento delle superfici lavorate avvicinando il<br />
generatore al motore e comparandone la posizione. Se<br />
necessario, inserire degli spessori sotto i piedini del generatore.<br />
Dopo aver completato l'assemblaggio generatore/motore,<br />
verificare che le protezioni dell'adattatore siano state montate. I<br />
gruppi accoppiati richiedono una protezione adeguata che deve<br />
essere fornita dal costruttore del gruppo.<br />
Si dovr evitare il caricamento assiale dei cuscinetti. Se ció<br />
dovesse risultare inevitabile, consultarsi con la fabbrica.<br />
Attentione !<br />
Prima di lavorare all’interno del<br />
generatore, durante l’allineamento o<br />
il fissaggio dei bulloni, assicurare<br />
l’insieme per evitare che esso possa<br />
ruotare inavvertitamente.<br />
Una protezione inadeguata e/o un<br />
allineamento errato del generatore<br />
possono essere causa di lesioni<br />
personali e/o di danneggiamento<br />
dell'attrezzatura.<br />
4.2.2 GENERATORI MONOCUSCINETTO<br />
TIPO HC E HCK<br />
L'allineamento dei generatori a cuscinetto singolo critico. Se<br />
necessario, inserire degli spessori sotto i piedini del generatore
in modo da garantire l'allineamento delle superfici lavorate.<br />
Per protezione durante il trasporto e l'immagazzinaggio,<br />
l'aggiustaggio, campana e i dischi di accoppiamento sono stati<br />
coperti con un antiruggine che DEVE essere rimosso prima<br />
dell ‘ assemblaggio.<br />
Un metodo practico di rimozione consiste nella pulitura con un<br />
agente sgrassante a base di solvente.<br />
Prudenza !<br />
Non lasciare il solvente a contatto<br />
prolungato con la pelle.<br />
In linea di massima, la sequenza di assemblaggio con il motore<br />
dovr essere la seguente:<br />
1. Verificare sul motore la distanza tra la superficie di<br />
accoppiamento sul volano e la superficie di accoppiamento<br />
dell'alloggiamento volano motore. Essa non differirse<br />
púi di dovrá 0,5 mm rispetto alla dimensione nominale.<br />
Ció é necessario onde assicurare che non vi sia sforzo<br />
sul cuscinetto del generatore o del motore.<br />
2. Verificare che i bulloni che fissano le piastre flessibili al<br />
mozzo di giunto siano serrati e bloccati in posizione.<br />
Per le coppie di serraggio, riferirsi alla Sezione 7,<br />
paragrafo 7.5.3.4.<br />
3. Togliere le calotte dal lato accoppiamento del generatore<br />
in modo da poter accedere ai bulloni del giunto e<br />
dell'adattatore.<br />
4. GENERATORI TIPO HC<br />
Verificare che i dischi di accoppiamento siano concentrici<br />
rispetto al centraggio della flangia. Si può regolare la<br />
concentricità usando delle zeppe coniche di legno<br />
inserite fra ventola e flangia. In alternativa si può<br />
sospendere il rotore con una corda fatta passare dalle<br />
aperture della flangia.<br />
GENERATORI TIPO HCK<br />
Avvitare i due prigionieri in dotazione in due fori<br />
diametralmente opposti del volano. Avvicinare il<br />
generatore al motore centrando i dischi per mezzo<br />
dei prigionieri e spingerlo fino a che i dischi appoggiano<br />
sul volano e la flangia sul coprivolano.<br />
5. Fissare i bulloni di accoppiamento usando rondelle per<br />
impiego pesante. Stringere i bulloni in modo ciclico in<br />
modo da assicurare un buon allineamento.<br />
GENERATORI TIPO HCK<br />
Rimuovere i prigionieri e sostituirli con i bulloni<br />
d'accoppiamento.<br />
6. Serrare i bulloni.<br />
7. Serrare i bulloni per l'accoppiamento dei dischi al volano,<br />
chiedendo al costruttore del motore la corretta coppia<br />
di fissaggio.<br />
8. GENERATORI TIPO HC<br />
Rimuovere gli aiuti usati per allineare il rotore, siano essi<br />
i cunei in legno o bulloni e piatti metallici.<br />
Attenzione !<br />
Una protezione inadeguata e/o un<br />
allineamento errato del generatore<br />
possono essere causa di lesioni personali<br />
e/o di danneggiamento dell'attrezzatura.<br />
11<br />
4.3 MESSA A TERRA<br />
La carcassa del generatore deve essere solidamente collegata<br />
a massa sul basamento del gruppo elettrogeno. Se sono previsti<br />
dei supporti flessibili antivibrazione tra la carcassa del generatore<br />
e il suo basamento, si dovrá collegare in parallelo attraverso il<br />
supporto flessibile un conduttore di terra di valore nominale<br />
adatto (solitamente la metá dell'area della sezione trasversale<br />
dei cavi della linea principale).<br />
Avvertenza !<br />
4.4 CONTROLLI PRELIMINARI<br />
Accertarsi della correttezza della<br />
procedura di messa a terra in rapporto<br />
alle disposizioni locali.<br />
4.4.1 CONTROLLO DELL'ISO<strong>LA</strong>MENTO<br />
Prima di avviare il gruppo elettrogeno, sia dopo il completamento<br />
dell'assemblaggio sia dopo l'installazione del gruppo, controllare<br />
la resistenza d'isolamento degli avvolgimenti.<br />
Durante questa prova, l'AVR deve essere scollegato.<br />
Utilizzare un megger da 500V o uno strumento analogo.<br />
Scollegare l'eventuale conduttore di terra tra il neutro e la terra,<br />
e misurare su un conduttore d'uscita U, V o W a massa. Il valore<br />
misurato di resistenza d'isolamento deve essere superiore a 5MΩ<br />
a massa. Qualora la resistenza d'isolamento risulti inferiore a<br />
5MΩ, l'avvolgimento dovrá essere asciugato come descritto nella<br />
sezione Assistenza e Manutenzione di questo manuale.<br />
Importante ! Gli avvolgimenti sono gi stati collaudati in<br />
H.T. (alta tensione) durante la produzione.<br />
Ulteriori prove in H.T. possono deteriorare<br />
l'isolamento e quindi ridurre la vita<br />
operativa. Laddove un collaudo H.T. fosse<br />
necessario ai fini dell'accettazione da parte<br />
del cliente, le prove dovranno essere<br />
condotte a livelli di tensione ridotti. Es.:<br />
Tensione di prova = 0,8 (2 x tensione<br />
nominale + 1000).<br />
4.4.2 SENSO DI ROTAZIONE<br />
4.4.2.1 TIPI DI VENTOLE<br />
GENERATORI HC 4&5<br />
Queste macchine sono equipaggiate con ventola a pale radiali,<br />
che lavora con uno scudo anteriore convenzionale.<br />
GENERATORI HC 6&7<br />
Queste macchine sono equipaggiate con ventola a pale<br />
inclinate, che lavora con uno scudo anteriore convenzionale.<br />
GENERATORI HCK 4,5 & 7<br />
Queste macchine sono equipaggiate con ventola a pale<br />
inclinate, che lavora con uno scudo anteriore a forma di<br />
chiocciola, disegnato per massimizzare il rendimento della<br />
ventola.<br />
4.4.2.2 DIREZIONE DI ROTAZIONE<br />
GENERATORI HC<br />
Queste macchine possono ruotare in entrambe le direzioni.
GENERATORI HCK<br />
Queste macchine sono state progettate con un sistema di<br />
raffreddamento avanzato che comprende lo scudo anteriore a<br />
forma di chiocciola. Pertanto tali macchine possono ruotare solo<br />
in senso orario visto dal lato accoppiamento.<br />
Rotazione di Fase<br />
Il generatore è fornito per dare una sequenza di fase U V W con<br />
rotazione in senso orario visto dal lato accoppiamento (se non<br />
specificato altrimenti al momento dell'ordine). Se si dovesse<br />
cambiare il senso di rotazione delle fasi dopo che il generatore<br />
ha lasciato la fabbrica chiedere i diagrammi alla NEWAGE.<br />
4.4.3 TENSIONE E FREQUENZA<br />
Verificare che i livelli di tensione e di frequenza richiesti<br />
dall'impiego del gruppo elettrogeno siano corrispondenti a quelli<br />
riportati sulla targhetta del generatore.<br />
I generatori HC4/5 incorporano solitamente un avvolgimento a<br />
12 terminali in uscita ricollegabili. Qualora fosse necessario rifare<br />
il collegamento dello statore in funzione della tensione voluta,<br />
consultare gli schemi riportati a retro di questo manuale.<br />
4.4.4 REGO<strong>LA</strong>ZIONE DEI DISPOSITIVI DI COMANDO<br />
DELL'AVR<br />
Per scegliere le impostazioni dei dispositivi di comando dell'AVR,<br />
togliere la calotta dell'AVR e riferirsi ai paragrafi 4.4.4.1, 4.4.4.2,<br />
4.4.4.3 o 4.4.4.4, a seconda della versione di AVR prevista. Il<br />
tipo di AVR indicato sulla targhetta del generatore (SX440,<br />
SX421, MX341 o MX321).<br />
La maggior parte delle regolazioni vengono effettuate in fabbrica<br />
su valori destinati ad assicurare risultati soddisfacenti nelle prove<br />
di funzionamento iniziali. Successivamente, potrebbero rivelarsi<br />
necessarie delle regolazioni ulteriori allo scopo di ottenere un<br />
funzionamento ottimale del gruppo in certe condizioni d'esercizio.<br />
Per i particolari, consultare la sezione "Prova sotto carico".<br />
4.4.4.1 AVR TIPO SX440<br />
Sull'AVR si dovranno controllare le seguenti connessioni "a<br />
ponticello" onde essere certi che siano correttamente predisposte<br />
in funzione dell'impiego del gruppo elettrogeno.<br />
Per la posizione delle connessioni disponibili, vedasi la fig. 1.<br />
1. Terminali per la regolazione della frequenza<br />
Funzionamento a 50 Hz CONN. C-50<br />
Funzionamento a 60 Hz CONN. C-60<br />
2. Terminali per la regolazione della stabilitá<br />
Carcassa HC4/5 CONN. B-C<br />
Carcassa HC6/7 CONN. A-B<br />
3. Terminali per la regolazione della sensibilitá<br />
CONN. 2-3<br />
CONN. 4-5<br />
CONN. 6-7<br />
4. Connessione di interruzione eccitazione<br />
CONN.K1-K2<br />
12<br />
4.4.4.2 AVR TIPO SX421<br />
Fig. 1<br />
Sull'AVR si dovranno controllare le seguenti connessioni "a<br />
ponticello" onde essere certi che siano correttamente predisposte<br />
in funzione dell'impiego del gruppo elettrogeno.<br />
Per la posizione delle connessioni disponibili, vedasi la fig. 2.<br />
1. Terminali per la regolazione della frequenza<br />
Funzionamento a 50 Hz CONN. C-50<br />
Funzionamento a 60 Hz CONN. C-60<br />
2. Terminali per la regolazione della stabilitá<br />
Carcassa HC4/5 CONN. B-C<br />
Carcassa HC6/7 CONN. A-B<br />
3. Connessione di interruzione eccitazione<br />
Connessione su morsettiera ausiliaria CONN.K1-K2<br />
4.4.4.3 AVR TIPO MX341<br />
Fig. 2<br />
Sull'AVR si dovranno controllare le seguenti connessioni "a<br />
ponticello" onde essere certi che siano correttamente predisposte<br />
in funzione dell'impiego del gruppo elettrogeno.
Per la posizione delle connessioni disponibili, vedasi la fig. 3.<br />
1. Terminali per la regolazione della frequenza<br />
4 poli funzionamento a 50 Hz CONN. 2-3<br />
4 poli funzionamento a 60 Hz CONN. 1-3<br />
6 poli funzionamento a 50 Hz NESSUNA CONN.<br />
6 poli funzionamento a 60 Hz CONN. 1-2<br />
2. Terminali per la regolazione della stabilitá<br />
Carcassa HC4/5 CONN. B-C<br />
Carcassa HC6/7 CONN. A-B<br />
3. Terminali per la regolazione della sensibilitá<br />
CONN. 2-3<br />
CONN. 4-5<br />
CONN. 6-7<br />
4. Connessione di interruzione eccitazione<br />
CONN. K1-K2<br />
4.4.4.4 AVR TIPO MX321<br />
Fig. 3<br />
Sull'AVR si dovranno controllare le seguenti connessioni "a<br />
ponticello" onde essere certi che siano correttamente predisposte<br />
in funzione dell'impiego del gruppo elettrogeno.<br />
Per la posizione delle connessioni disponibili, vedasi la fig. 4.<br />
1. Terminali per la regolazione della frequenza<br />
4 poli funzionamento a 50 Hz CONN. 2-3<br />
4 poli funzionamento a 60 Hz CONN. 1-3<br />
6 poli funzionamento a 50 Hz NESSUNA CONN.<br />
6 poli funzionamento a 60 Hz CONN. 1-2<br />
2. Terminali per la regolazione della stabilitá<br />
Carcassa HC4/5 CONN. B-C<br />
Carcassa HC6/7 CONN. A-B<br />
3. Connessione di interruzione eccitazione<br />
Connessione su morsettiera ausiliaria CONN.K1-K2<br />
13<br />
Fig. 4<br />
4.5 PROVA DEL GRUPPO ELETTROGENO<br />
Avvertenza !<br />
Durante i test può essere necessario<br />
rimuovere i coperchi per effettuare<br />
tarature rendendo accessibili terminali<br />
sottotensione.<br />
Solo personale qualificato all'assistenza<br />
di impianti elettrici, dovrebbe effettuare<br />
i test e/o le regolazioni.<br />
4.5.1 MISURAZIONI/CAB<strong>LA</strong>GGI DI PROVA<br />
Ai fini della conduzione delle prove iniziali, collegare i fili d'uscita<br />
degli strumenti di misura mediante connettori di tipo permanente<br />
o con molla di fermo.<br />
La dotazione minima di strumenti deve includere voltmetro linealinea<br />
o linea-neutro, frequenzimetro, misuratore della corrente<br />
di carico e contatore elettrico. Se si usa un carico reattivo,<br />
consigliabile avvalersi di un cosfimetro.<br />
Verificare la soliditá di tutti i capicorda per cablaggio interno o<br />
esterno e montare tutte le coperture e le protezioni della scatola<br />
morsetti. Il mancato fissaggio dei fili e/o dei pannelli di copertura<br />
potrebbe causare lesioni alla persona e/o danni all'attrezzatura.<br />
Importante ! Se si collegano dei conduttori per prove<br />
sotto carico, accertarsi che la tensione<br />
nominale del cavo sia almeno<br />
corrispondente a quella del generatore. Sui<br />
generatori HC4/5, il capocolda del cavo<br />
sotto carico deve essere posta sopra il<br />
capocolda dell'avvolgimento e fissata<br />
tra i due dadi previsti allo scopo.<br />
Attenzione !<br />
4.6 AVVIAMENTO<br />
Avvertenza !<br />
Controllare che tutti i capocorda siano ben<br />
fissati e che tutti i coperchi e le paratie<br />
di sicurezza siano correttamente<br />
posizionati. L'incorretto fissaggio di cavi<br />
e/o coperchi può causare gravi ferite e/o<br />
guasti alle apparecchiature.<br />
Durante la prova potrebbe essere<br />
necessario rimuovere le coperture per la<br />
regolazione dei comandi, esponendo cos<br />
dei terminali o componenti sotto tensione.<br />
Qualsiasi prova e/o regolazione deve<br />
essere eseguita esclusivamente da<br />
personale abilitato alla manutenzione di<br />
impianti elettrici. Una volta completate le<br />
regolazioni, rimontare tutti i pannelli di<br />
accesso.
Dopo aver completato l'assemblaggio del gruppo elettrogeno e<br />
prima del suo avviamento, accertarsi che tutte le procedure<br />
preliminari raccomandate dal costruttore del motore siano state<br />
eseguite e che la predisposizione del regolatore di giri del motore<br />
sia tale da non esporre il generatore a velocité superiori al 125%<br />
della velocitá nominale.<br />
Importante ! Un'eccessiva velocité di generatore in fase<br />
di taratura del regolatore di giri puó<br />
provocare dei danni alle parti rotanti del<br />
generatore.<br />
Rimuovere inoltre il pannello di accesso all'AVR e ruotare<br />
completamente il comando VOLTS in senso antiorario. Avviare<br />
il gruppo elettrogeno e farlo funzionare senza carico alla<br />
frequenza nominale. Ruotare lentamente il potenziometro di<br />
controllo VOLTS in senso orario fino a ottenere la tensione<br />
nominale. Per la posizione del potenziometro di controllo, riferirsi<br />
alle figg. 5a, 5b, 5c o 5d.<br />
Importante ! Non incrementare la tensione oltre la<br />
tensione nominale del generatore<br />
specificata sulla targhetta dei dati<br />
caratteristici.<br />
Il potenziometro di controllo STABILITY é stato preimpostato e<br />
non dovrebbe quindi essere ulteriormente regolato. Se tuttavia<br />
ci dovesse rivelarsi necessario, di solito a seguito di oscillazione<br />
indicata dal voltmetro, localizzare la posizione del potenziometro<br />
sulle figg. 5a, 5b, 5c o 5d e procedere nel modo seguente:<br />
1. Far funzionare il gruppo elettrogeno senza carico e<br />
verificare la correttezza e stabilit di regime.<br />
2. Ruotare in senso orario il potenziometro di controllo<br />
STABILITY, quindi ruotarlo lentamente in senso<br />
antiorario fin quando la tensione del generatore non<br />
cominci a divenire instabile.<br />
La regolazione esatta é quella in senso leggermente orario<br />
rispetto a tale posizione (cio quando la tensione della macchina<br />
é stabile ma prossima alla zona di instabilité).<br />
Fig. 5a<br />
14<br />
Fig. 5b<br />
Fig. 5c<br />
Fig. 5d<br />
4.7 PROVA SOTTO CARICO<br />
Avvertenza !<br />
Durante la prova potrebbe essere<br />
necessario rimuovere le coperture per la<br />
regolazione dei comandi, esponendo cosí<br />
dei terminali o componenti sotto tensione.<br />
Qualsiasi prova e/o regolazione deve<br />
essere eseguita esclusivamente da<br />
personale abilitato alla manutenzione di<br />
impianti elettrici. Una volta completate le<br />
regolazioni, rimontare tutti i pannelli di<br />
accesso.
4.7.1 REGO<strong>LA</strong>ZIONI DELL'AVR<br />
Per le posizioni dei potenziometri di controllo, riferirsi alle figg.<br />
5a, 5b, 5c o 5d.<br />
Avendo regolato VOLTS e STABILITY in fase di avviamento<br />
iniziale, le altre funzioni di comando dell'AVR non dovrebbero<br />
richiedere alcuna regolazione. In caso di instabilitá sotto carico,<br />
controllare nuovamente la regolazione della stabilitá. Vedasi il<br />
paragrafo 4.6.<br />
Se si riscontrasse comunque una regolazione di tensione<br />
inadeguata o una caduta di tensione, leggere i paragrafi seguenti<br />
relativi a ogni funzione allo scopo (a) di verificare che i sintomi<br />
rilevati indichino effettivamente la necessitá di una regolazione,<br />
e (b) di effettuare le regolazioni in modo corretto.<br />
4.7.1.1 UFRO (Caduta in sottofrequenza) - Regolatori<br />
automatici di tensione tipo SX440, SX421, MX341 e<br />
MX321<br />
Il regolatore automatico di tensione incorpora un circuito di<br />
protezione da sottovelocitá che produce la seguente<br />
caratteristica tensione/velocitá (Hz):<br />
Fig. 6<br />
Il potenziometro UFRO imposta il "punto di ginocchio".<br />
I sintomi di una regolazione errata sono: (a) l'indicatore a LED,<br />
situato immediatamente sopra il potenziometro di controllo<br />
UFRO, che rimane costantemente acceso quando il generatore<br />
e sotto carico, e (b) scarsa regolazione della tensione sotto<br />
carico, cio é funzionamento nel tratto in pendenza della<br />
caratteristica.<br />
Una regolazione in senso orario abbassa la frequenza (velocitá)<br />
del "punto di ginocchio" e spegne il LED. Ai fini di una regolazione<br />
ottimale, il LED dovrebbe illuminarsi quando la frequenza scende<br />
poco al di sotto della frequenza nominale, cio a 47 Hz per un<br />
generatore a 50 Hz oppure a 57 Hz per un generatore a 60 Hz.<br />
Importante ! Con AVR tipo MX341 e MX321.<br />
Se il LED é illuminato e non vi é tensione in<br />
uscita, consultare i paragrafi sottostanti<br />
EXC TRIP e/o OVER/V.<br />
4.7.1.2 EXC TRIP (Scatto di diseccitazione) -<br />
Regolatori automatici di tensione tipo MX341 e<br />
MX321<br />
Un AVR alimentato da generatore a magnete permanente eroga<br />
la massima energia d'eccitazione su corto circuito linea-linea o<br />
linea-neutro. Allo scopo di proteggere gli avvolgimenti del<br />
generatore, l'AVR incorpora un circuito di sovraeccitazione che 15<br />
rileva l'eccitazione in eccesso e la rimuove dopo un tempo<br />
prefissato, (8-10 secondi).<br />
I sintomi di una regolazione errata sono l'azzeramento della<br />
tensione d'uscita del generatore sotto carico o con piccolo<br />
sovraccarico e l'illuminazione permanente del LED.<br />
La regolazione corretta 70 V +/- 5% tra i morsetti X e XX.<br />
4.7.1.3 OVER/V (Sovratensione) - Regolatori<br />
automatici di tensione tipo SX421 e MX321<br />
Il circuito di protezione contro le sovratensioni, integrato nell'AVR,<br />
inteso ad eliminare l'eccitazione del generatore in caso di perdita<br />
di sensibilitá nel circuito di riferimento dell'AVR.<br />
Il MX321 prevede sia un dispositivo elettronico di diseccitazione<br />
interno sia un emettitore di segnale per l'attivazione di un<br />
interruttore automatico esterno.<br />
Il SX421 prevede soltanto un emettitore di segnale per<br />
l'attivazione di un interruttore esterno, il quale DEVE essere<br />
aggiunte se necessaria una protezione contro le sovratensioni.<br />
Una regolazione errata provoca la caduta della tensione d'uscita<br />
del generatore in assenza di carico o all'atto della sua rimozione,<br />
nonché l'accensione del LED.<br />
La giusta regolazione 300 Volts +/- 5% attraverso i morsetti E1,<br />
E0.<br />
La regolazione in senso orario del potenziometro di controllo<br />
OVER/V aumenta la tensione di funzionamento del circuito.<br />
4.7.1.4 REGO<strong>LA</strong>ZIONE DEL<strong>LA</strong> COMMUTAZIONE DI<br />
CARICHI TRANSITORI - REGO<strong>LA</strong>TORI AUTOMATICI<br />
DI TENSIONE tipo SX421, MX341 e MX321<br />
I comandi funzione aggiuntivi DIP e DWELL sono previsti allo<br />
scopo di ottimizzare la capacité di presa del carico del gruppo<br />
elettrogeno. Il rendimento complessivo del gruppo elettrogeno<br />
dipende dalla capacitá del motore e dalla risposta del regolatore<br />
di giri, in abbinamento con le caratteristiche del generatore.<br />
Noné possibile regolare il livello di abbassamento o di salita<br />
della tensione indipendentemente dal rendimento del motore, e<br />
vi sará sempre un "interscambio" tra pendenza della frequenza<br />
e pendenza della tensione.<br />
DIP - REGO<strong>LA</strong>TORI AUTOMATICI DI TENSIONE tipo<br />
SX421, MX341 e MX321<br />
Il potenziometro di controllo della funzione di inclinazione regola<br />
la pendenza della caratteristica di tensione/frequenza (Hz) al di<br />
sotto del punto di ginocchio, come di seguito illustrato:<br />
Fig. 7
DWELL - REGO<strong>LA</strong>TORE AUTOMATICO DI TENSIONE<br />
tipo MX321<br />
La funzione di DWELL (ritardo) inserisce un intervallo di tempo<br />
tra il ripristino della tensione e quello della velocitá.<br />
Scopo del tempo di ritardo é la riduzione della potenza del<br />
generatore al di sotto della potenza disponibile durante il periodo<br />
di ripristino, in modo da consentire una migliore ripresa in velocitá.<br />
Anche in questo caso, il comando funzional solo al di sotto del<br />
"punto di ginocchio", vale a dire che se la velocité si mantiene al<br />
di sopra del punto di ginocchio durante la commutazione del<br />
carico, l'impostazione della funzione DWELL non ha alcun effetto.<br />
La regolazione in senso orario produce un miglior tempo di<br />
recupero (ripristino).<br />
Fig. 8<br />
I grafici riportati piú sopra sono solo delle rappresentazioni, in<br />
quanto impossibile illustrare la combinazione di effetti prodotta<br />
dal regolatore di tensione e dal regolatore di giri del motore. Un<br />
tipico tracciato di commutazione del carico di un gruppo<br />
elettrogeno viene illustrato qui di seguito.<br />
Avvertenza !<br />
4.7.1.5 RAMPA<br />
Regolatore tipo MX 321<br />
Il mancato rimontaggio delle coperture<br />
di protezione puó provocare delle lesioni<br />
all'operatore o essere causa di decesso.<br />
Il potenziometro RAMP permette di variare il tempo necessario<br />
a raggiungere la piena tensione mentre il motore raggiunge la<br />
velocità nominale. Tale potenziometro è tarato in fabbrica per<br />
un tempo di tre secondi che è considerato ottimale nella<br />
maggioranza delle applicazioni. Tale tempo può essere ridotto<br />
di un secondo ruotando il potenziometro completamente in<br />
senso<br />
antiorario e aumentator a fino a otto secondi ruotandolo<br />
completamente in senso orario.<br />
4.8 ACCESSORI<br />
Per la definizione delle procedure riguardanti gli accessori<br />
16<br />
montati sul generatore, riferirsi alla Sezione "ACCESSORI" del<br />
presente manuale.<br />
Se la fornitura del generatore é comprensiva di accessori<br />
destinati ad essere montati su quadro di comando, riferirsi alle<br />
procedure specifiche per il montaggio di accessori inserite nella<br />
terza pagina di copertina di questo manuale.<br />
Una volta eseguite tutte le regolazioni, rimontare la calotta di<br />
copertura dell'AVR.
5.1 CENNI GENERALI<br />
L'ampiezza del luogo d'installazione dipenderá dalla<br />
configurazione del gruppo elettrogeno, ad es. se il generatore<br />
viene installato in un gruppo cappottato, con quadri elettrici e<br />
interruttore automatico integrati. oppure se l'installazione viene<br />
limitata all'allacciamento del carico locale ai morsetti d'uscita<br />
del gruppo elettrogeno. In tal caso ci si dovrá riferire al manuale<br />
d'istruzioni fornito dal costruttore del gruppo elettrogeno e alle<br />
attinenti normative locali.<br />
Se il generatore é stato installato in un gruppo privo di quadro<br />
elettrico o di interruttore automatico, ai fini del suo allacciamento<br />
si dovré tener conto dei punti che seguono.<br />
5.2 DISPOSITIVI DI TENUTA<br />
La scatola morsetti é predisposta in modo da accogliere i<br />
passacari sul lato destro (o su quello sinistro se specificatamente<br />
richiesto), guardando dal lato libero. Entrambi i pannelli sono<br />
asportabili allo scopo di consentire le operazioni di foratura<br />
necessarie per l'alloggiamento di passacavi. Se attraverso il<br />
pannello laterale della scatola morsetti devono passare dei cavi<br />
a singolo conduttore interno, si dovr montare una piastrina<br />
premistoppa isolata o amagnetica.<br />
I cavi in ingresso devono essere supportati al di sotto o al di<br />
sopra del piano della cassetta e trovarsi distanti dall'asse del<br />
gruppo elettrogeno quanto basta per evitare uno stretto raggio<br />
di curvatura in corrispondenza del punto di ingresso nel pannello<br />
della scatola morsetti; essi dovranno inoltre consentire il<br />
movimento del gruppo elettrogeno sui suoi supporti flessibili<br />
antivibrazione senza che esso debba subire eccessive<br />
sollecitazioni.<br />
Prima di completare i collegamenti, misurare la resistenza<br />
d'isolamento degli avvolgimenti. Durante la prova, l'AVR deve<br />
restare scollegato e i conduttori RTD devono essere a massa.<br />
Utilizzare un megger da 500V o uno strumento analogo. Qualora<br />
la resistenza d'isolamento risulti inferiore a 5MΩ, l'avvolgimento<br />
dovr essere asciugato come descritto nella sezione Assistenza<br />
e Manutenzione di questo manuale.<br />
Nell'effettuare i collegamenti con i terminali, il capocorda del cavo<br />
in ingresso deve essere posto sopra i capicorda dell'avvolgimento<br />
e fissato mediante il dado previsto allo scopo.<br />
Importante ! Nelle operazioni di foratura, tutti i pannelli<br />
devono essere rimossi in modo da evitare<br />
che degli sfridi possano infiltrarsi nei<br />
componenti elettrici montati nella cassetta<br />
di terminazione.<br />
5.3 MESSA A TERRA<br />
Il neutro non è collegato alla carcassa quando la macchina lascia<br />
la fabbrica. L’alternatore è dotado di morsetto di terra all’interno<br />
della scatola morsetti e adiacente a questi ultimi. Se si vuole<br />
mettere a terra il neutro un conduttore di adeguata sezione<br />
(normalmente metà della sezione dei conduttori di linea) dovrà<br />
collegare il neutro con il morsetto di terra all’interno della scatola<br />
morsetti. Rimane responsibilità del construttore del gruppo<br />
SEZIONE 5<br />
<strong>INSTAL<strong>LA</strong>ZIONE</strong> - PARTE II<br />
17<br />
assicurarsi che il basamento e la carcassa dell’alternatore siano<br />
collegati al morsetto di terra all’interno della scatola morsetti.<br />
Attenzione !<br />
5.4 PROTEZIONE<br />
Onde essere certi di aver seguito le<br />
corrette procedure di messa a terra, ci si<br />
dovré riferire alle disposizioni o alle norme<br />
di sicurezza locali inerenti agli impianti<br />
elettrici.<br />
E' responsabilité dell'utilizzatore finale e dei suoi fornitori/<br />
subfornitori l'accertarsi che la protezione complessiva<br />
dell'impianto sia conforme ai requisiti imposti da qualsiasi<br />
ispettorato, ente di elettrificazione locale o normativa di sicurezza<br />
riguardanti la localité d'installazione.<br />
Le curve delle correnti di guasto (curve di decremento) e i valori<br />
di reattanza del generatore sono disponibili su richiesta al fine<br />
di consentire al progettista dell'impianto di realizzare il necessario<br />
livello di protezione e/o discriminazione e di effettuare il calcolo<br />
delle correnti di guasto.<br />
Un'installazione errata e/o sistemi di<br />
protezione inadeguati possono essere<br />
causa di lesioni alla persona e/o di danni<br />
alle attrezzature. L'esecuzione<br />
dell'impianto elettrico deve essere<br />
Avvertenza !<br />
affidata esclusivamente a installatori<br />
qualificati.<br />
5.5 MESSA IN ESERCIZIO<br />
Prima di avviare il gruppo elettrogeno, accertarsi che tutti i<br />
cablaggi esterni e tutti i controlli preliminari a carico del costruttore<br />
del gruppo siano stati correttamente eseguiti.<br />
Prima della messa in funzione, per i generatori equipaggiati con<br />
filtri dell'aria si dovré provvedere al caricamento con olio dei filtri<br />
stessi. Per la procedura di caricamento, consultare la sezione<br />
Manutenzione (paragrafo 7.3.2).<br />
I comandi del regolatore automatico di tensione vengono<br />
impostati in occasione delle prove eseguite dal costruttore del<br />
gruppo elettrogeno e quindi non richiedono solitamente alcuna<br />
regolazione ulteriore.<br />
In caso di malfunzionamenti durante la messa in esercizio, riferirsi<br />
alla procedura di "Localizzazione Guasti" descritta nella sezione<br />
Assistenza e Manutenzione (paragrafo 7.4).
Nella scatola morsetti del generatore possibile montare, come<br />
accessori su richiesta, dei dispositivi di controllo aggiuntivi. Se il<br />
loro montaggio é previsto dalle condizioni di fornitura, i relativi<br />
schemi elettrici riportati sul retro di questo manuale ne illustrano<br />
i vari collegamenti. Se gli accessori sono oggetto di fornitura a<br />
parte, le istruzioni per il montaggio accompagnano ogni singolo<br />
dispositivo.<br />
La seguente matrice indica la disponibilité di accessori in funzione<br />
dei vari AVR (regolatori automatici di tensione):<br />
Funziona<br />
- Regolatore<br />
Modelo<br />
ento<br />
in<br />
parallelo<br />
di<br />
tensione<br />
VAr/<br />
PF<br />
Control<br />
Limitat<br />
corrente<br />
astatico<br />
manuale<br />
SX440 ✔ ✘ ✔ ✘<br />
SX421 ✔ ✘ ✔ ✘<br />
MX341 ✔ ✔ ✔ ✘<br />
MX321 ✔ ✔ ✔ ✔<br />
6.1 POTENZIOMETRO A DISTANZA (TUTTI I TIPI DI AVR)<br />
Un potenziometro a distanza può essere montato.<br />
Il potenziometro va collegato ai terminali 1 e 2 del regolatore.<br />
Questi terminali sono normalmente collegati da un ponticello.<br />
Questo ponticello va rimosso quando si collega il potenziometro.<br />
Nei regolatori SX440 e MX341 il ponticello fra 1 e 2 è fatto su<br />
una morsettiera ausiliaria adiacente al regolatore.<br />
Nei regalatori SX 421 e MX 321 il ponticello fra 1 e 2 è fatto sui<br />
terminali del regolatore.<br />
6.2 FUNZIONAMENTO IN PARALLELO<br />
Prima di montare o di regolare il dispositivo di caduta accessorio,<br />
bene tener conto delle seguenti annotazioni. Nel funzionamento<br />
in parallelo con altri generatori o con l'utenza di rete,<br />
indispensabile che la sequenza di fase del generatore in ingresso<br />
corrisponda a quella della barra collettrice e che vengano<br />
rispettate tutte le condizioni di seguito riportate prima che<br />
l'interruttore automatico del generatore in ingresso venga chiuso<br />
sulla barra collettrice (o sul generatore operativo):<br />
1. La frequenza deve corrispondere entro limiti rigorosi.<br />
2. Le tensioni devono corrispondere entro limiti rigorosi.<br />
3. L'angolo di sfasamento delle tensioni deve corrispondere<br />
entro limiti rigorosi.<br />
Allo scopo di garantire il rispetto di tali condizioni, é possibile<br />
ricorrere a varie soluzioni tecnologiche, che vanno dalle semplici<br />
spie di sincronizzazione ai sincronizzatori completamente<br />
automatici.<br />
Importante ! L'inosservanza delle condizioni 1, 2 e 3<br />
nella chiusura dell'interruttore automatico<br />
é destinata a generare eccessive<br />
sollecitazioni meccaniche ed elettriche e<br />
quindi a causare danni alle attrezzature.<br />
Una volta effettuato il collegamento in parallelo é necessario<br />
disporre di una strumentazione minima per ogni generatore,<br />
composta da voltmetro, amperometro, wattmetro (per la<br />
misurazione della potenza complessiva di ogni generatore) e<br />
frequenzimetro, allo scopo di tarare i dispositivi di controllo del<br />
motore e del generatore sulla ripartizione del carico in kW<br />
SEZIONE 6<br />
ACCESSORI<br />
18<br />
funzionale alle condizioni limite del motore, e di carico in kVAr<br />
funzionale alle condizioni limite del generatore.<br />
E' importante tener presente<br />
1. che i kW vengono derivati dal motore, e che le<br />
caratteristiche del regolatore dei giri determinano la<br />
partizione di potenza tra i gruppi<br />
e<br />
2. che i kVAr vengono derivati dal generatore, e che le<br />
caratteristiche di controllo dell'eccitazione determinano<br />
la partizione di kVAr.<br />
Per l'impostazione dei comandi del regolatore di giri, si dovranno<br />
consultare le istruzioni fornite dal costruttore del gruppo<br />
elettrogeno.<br />
6.2.1 DROOP (potenziometro di caduta)<br />
Il metodo di ripartizione del carico in kVAr piú comunemente<br />
adottato consiste nella creazione di una caratteristica di tensione<br />
che si decrementa con il decrescere del fattore di potenza<br />
(aumentando i kVAr). Ció si ottiene mediante un trasformatore<br />
di corrente (C.T.) il quale invia all'AVR un segnale dipendente<br />
dallo sfasamento della corrente (cio é il fattore di potenza). Il<br />
trasformatore di corrente ha un resistore di carico sulla scheda<br />
AVR e una percentuale della tensione del resistore viene<br />
sommata nel circuito dell'AVR. L'incremento della caduta si<br />
ottiene ruotando il potenziometro DROOP in senso orario.<br />
I diagrammi che seguono indicano l'effetto di caduta in un<br />
semplice impianto composto da due generatori:<br />
Nella maggior parte dei casi, una caduta del 5% con fattore<br />
dipotenza zero a pieno carico sufficiente per garantire la<br />
partizione del carico in kVAr.<br />
Fig. 9
Se il potenziometro di caduta é stato fornito unitamente al<br />
generatore, esso é stato preimpostato su una caduta nominale<br />
del 5% con fattore di potenza zero a pieno carico e i relativi<br />
schemi elettrici si trovano all'interno della terza pagina di<br />
copertina di questo manuale.<br />
Se il T.A. di parallelo è stato fornito col generatore, ne sarà stata<br />
collaudata la corretta polarità e sarà stata effettuata una<br />
approssimata taratura del drop. La taratura finale dovrà essere<br />
fatta in fase di collaudo del gruppo. La seguente procedura<br />
faciliterà la taratura.<br />
6.2.1.1 PROCEDURA DI REGO<strong>LA</strong>ZIONE<br />
A seconda del carico disponibile, si dovranno adottare i seguenti<br />
valori di funzionamento, tutti basati sul livello di corrente<br />
nominale.<br />
CARICO A F.P. 0,8 (con corrente di pieno carico) REGO<strong>LA</strong>RE <strong>LA</strong><br />
CADUTA SUL 3%<br />
CARICO A F.P. 0 (con corrente di pieno carico) REGO<strong>LA</strong>RE <strong>LA</strong><br />
CADUTA SUL 5%.<br />
Il valore di caduta con basso carico di fattore di potenza<br />
rappresenta quello piú preciso.<br />
Far funzionare ogni generatore come unitá separata alla<br />
frequenza nominale oppure alla frequenza nominale + il 4%, a<br />
seconda del tipo di regolatore di giri e della tensione nominale.<br />
Applicare il carico disponibile alla corrente nominale del<br />
generatore. Regolare il comando a potenziometro "DROOP" in<br />
modo da ottenere una caduta conforme alla tabella suddetta.<br />
La rotazione in senso orario aumenta il valore di caduta. Per le<br />
posizioni di potenziometro, riferirsi alle figg. 9a, 9b, 9c o 9d.<br />
Nota 1)<br />
La polarité inversa del trasformatore aumenta la tensione del<br />
generatore con il carico. Le polarité S1-S2 indicate sugli schemi<br />
elettrici vanno bene per la rotazione in senso orario del<br />
generatore, guardando il lato accoppiamento. L'inversione della<br />
rotazione richiede l'inversione delle polarité S1-S2.<br />
Nota 2)<br />
L'aspetto piú importante riguarda la regolazione uniforme di tutti<br />
i generatori. L'esattezza del livello di caduta meno critica.<br />
Nota 3)<br />
Un generatore azionato come unité autonoma e con circuito di<br />
caduta impostato su un fattore di potenza 0,8 a carico nominale<br />
non in grado di mantenere la normale regolazione a 0,5%. Per il<br />
funzionamento individuale si potré collegare un interruttore di<br />
corto attraverso i terminali S1-S2.<br />
Importante ! UNA <strong>PER</strong>DITA DI ALIMENTAZIONE del<br />
motore puó far si che il suo generatore si<br />
comporti da motore, con conseguente<br />
danneggiamento degli avvolgimenti. Si<br />
dovranno montare dei relé a inversione di<br />
fase per far scattare il disgiuntore<br />
principale. UNA <strong>PER</strong>DITA DI ECCITAZIONE<br />
del generatore puó dar luogo ad ampie<br />
oscillazioni di corrente e quindi causare<br />
dei danni agli avvolgimenti del generatore.<br />
Si dovré prevedere un dispositivo di<br />
rilevamento della diseccitazione per far<br />
scattare il disgiuntore principale.<br />
19<br />
Fig. 9a<br />
Fig. 9b<br />
Fig. 9c
6.2.2 CONTROLLO ASTATICO<br />
Il trasformatore di corrente 'a caduta' é utilizzabile nell'ambito di<br />
un impianto che consenta il mantenimento delle normali funzioni<br />
di regolazione del generatore durante il funzionamento in<br />
parallelo.<br />
Questa funzione viene predisposta in fabbrica solo come<br />
dispositivo gió montato; tuttavia, se richiesti in fase di ordinazione,<br />
gli schemi elettrici posti all'interno della terza pagina di copertina<br />
di questo manuale indicheranno quali siano i collegamenti da<br />
effettuare. L'utilizzatore finale dovré prevedere un interruttore di<br />
corto per il secondario del trasformatore di corrente di caduta.<br />
Se fosse necessario convertire il generatore dal normale controllo<br />
a caduta a quello "astatico", i relativi schemi elettrici verranno<br />
forniti su richiesta.<br />
La procedura di regolazione esattamente corrispondente a quella<br />
del DROOP (paragrafo 6.2.1.1).<br />
Importante ! Se si usa questa disposizione d'impianto,<br />
é necessario collegare un interruttore di<br />
corto attraverso ogni carico C.T. (terminali<br />
S1 e S2). L'interruttore deve essere chiuso<br />
(a) quando un gruppo elettrogeno non in<br />
funzione, e (b) quando un gruppo<br />
elettrogeno viene commutato sul<br />
funzionamento individuale.<br />
6.3 REGO<strong>LA</strong>TORE MANUALE DI TENSIONE (MVR) -<br />
AVR MX341 e MX321<br />
Questo dispositivo accessorio viene fornito come sistema<br />
d'eccitazione "d'emergenza", nell'eventualité di un guasto<br />
all'AVR.<br />
Attivato dalla tensione in uscita dal PMG, il dispositivo viene<br />
regolato manualmente ma controlla automaticamente la corrente<br />
d'eccitazione indipendentemente dalla tensione o dalla frequenza<br />
del generatore.<br />
L'unité commutabile su "MANUAL", "OFF" e "AUTO".<br />
"MANUAL"<br />
- questa posizione collega il campo dell'eccitatrice all'uscita del<br />
regolatore manuale di tensione (MVR). L'uscita del generatore<br />
viene poi regolata dall'operatore attraverso la correzione della<br />
corrente di eccitazione.<br />
20<br />
'OFF'<br />
- scollega il campo dell'eccitatrice sia dal regolatore manuale<br />
che da quello automatico.<br />
'AUTO'<br />
- collega il campo dell'eccitatrice al normale AVR e l'uscita del<br />
generatore viene regolata alla tensione prefissata sotto il controllo<br />
dell'AVR.<br />
La commutazione della "modalité operativa" deve essere<br />
eseguita con gruppo elettrogeno stazionario onde evitare picchi<br />
di tensione sul carico collegato; questo sebbene né il MVR né<br />
l'AVR possano riportare dei danni qualora la commutazione<br />
venisse eseguita con gruppo in funzione.<br />
6.4 INTERRUTTORE/DISECCITATORE DI<br />
SOVRATENSIONE - AVR SX421 e MX321<br />
Questo accessorio assicura l'interruzione positiva dell'energia<br />
di eccitazione in caso di sovratensione causata da perdita di<br />
sensibilité o da guasti interni all'AVR che includano il dispositivo<br />
di potenza in uscita.<br />
Con l'AVR MX321, questo accessorio viene fornito come<br />
componente a parte da montare sul quadro di comando.<br />
Nel caso del SX421, l'interruttore viene sempre fornito e va<br />
normalmente montato nei generatori.<br />
Importante ! Se il CB viene fornito a parte, l'AVR dotato<br />
di una piastrina di collegamento sui<br />
morsetti K1-K2 della morsettiera ausiliaria<br />
che consente il funzionamento dell'AVR. Se<br />
si collega l'interruttore/diseccitatore, la<br />
piastrina deve essere rimossa.<br />
6.4.1 RIPRISTINO DELL'INTERRUTTORE<br />
In caso di attivazione dell'interruttore automatico, segnalata dalla<br />
caduta di tensione in uscita dal generatore, necessario effettuare<br />
un ripristino manuale. Nella condizione di "scatto", la levetta di<br />
commutazione dell'interruttore posta su "OFF". Per il ripristino<br />
spostare la levetta sulla posizione di "ON".<br />
Pericolo !<br />
Se il gruppo elettrogeno é in funzione,<br />
asportando la calotta dell'AVR i morsetti<br />
SOTTO TENSIONE vengono a trovarsi<br />
esposti. Il ripristino dell'interruttore deve<br />
essere effettuato con gruppo elettrogeno<br />
stazionario e con circuiti di avviamento<br />
motore disabilitati.<br />
Se montato nel generatore, l'interruttore diviene accessibile<br />
asportando la calotta dell'AVR.<br />
L'interruttore automatico montato sulla staffa di fissaggio<br />
dell'AVR, a sinistra o a destra di quest'ultimo a seconda della<br />
sua posizione. Dopo aver ripristinato l'interruttore e prima di<br />
riavviare il gruppo elettrogeno, rimontare la calotta dell'AVR. Se<br />
il ripristino dell'interruttore non riporta il generatore al normale<br />
funzionamento, consultare il paragrafo 7.5.<br />
6.5 LIMITAZIONE DI CORRENTE - AVR MX321<br />
Questi accessori funzionano unitamente ai circuiti dell'AVR in<br />
modo da produrre una regolazione della corrente erogata in<br />
situazione di guasto. E' montato un trasformatore di corrente
(CT) per fase allo scopo di produrre una limitazione di corrente<br />
in caso di eventuale guasto linea-linea o linea-neutro.<br />
Nota: Il CT in fase W puó anche assicurare la funzione "DROOP".<br />
Per la regolazione della caduta indipendentemente dalla<br />
limitazione di corrente, riferirsi al paragrafo 6.2.1.1.<br />
Il potenziometro di controllo "I/LIMIT" previsto sull'AVR permette<br />
di eseguire le regolazioni. La sua ubicazione visibile nella fig.<br />
9d. Se i trasformatori limitatori di corrente vengono forniti assieme<br />
al generatore, il limite viene impostato secondo il livello<br />
specificato al momento dell'ordine e nessuna ulteriore taratura<br />
sará quindi necessaria. Tuttavia, se fosse necessario provvedere<br />
a una regolazione del livello, riferirsi alla procedura di taratura<br />
descritta al paragrafo 6.5.1.<br />
6.5.1 PROCEDURA DI REGO<strong>LA</strong>ZIONE<br />
Face funzionare il gruppo elettrogeno in assenza di carico e<br />
verificare che il regolatore di giri del motore sia impostato in<br />
modo da controllare la velocité nominale.<br />
Arrestare il gruppo. Rimuovere la piastrina di collegamento tra i<br />
morsetti K1-K2 in corrispondenza della morsettiera e collegare<br />
un interruttore da 5A attraverso i morsetti K1-K2.<br />
Ruotare completamente il potenziometro di controllo "I/LIMIT"<br />
in senso antiorario. Cortocircuitare l'avvolgimento dello statore<br />
con un corto trifase bullonato in corrispondenza dei terminali<br />
primari. Per misurare la conduzione dell'avvolgimento necessaria<br />
una pinza amperometrica in c.a.<br />
Con interruttore aperto attraverso i morsetti K1-K2, avviare il<br />
gruppo elettrogeno.<br />
Chiudere l'interruttore attraverso i morsetti K1-K2 e ruotare in<br />
senso orario il potenziometro "I/LIMIT" fino a lettura del livello di<br />
corrente richiesto sulla pinza amperometrica. Non appena<br />
ottenuta la corretta regolazione, aprire l'interruttore in K1-K2.<br />
Se durante la procedura di taratura la corrente dovesse cadere,<br />
i circuiti di protezione interni dell'AVR si saranno attivati. In tal<br />
caso, arrestare il gruppo e aprire l'interruttore in K1-K2. Prima di<br />
riprendere la procedura di regolazione, riavviare il gruppo<br />
elettrogeno e lasciarlo funzionare per 10 minuti con l'interruttore<br />
K1-K2 aperto, in modo da raffreddare gli avvolgimenti del<br />
generatore.<br />
Importante ! La mancata esecuzione di una corretta<br />
procedura di RAFFREDDAMENTO<br />
potrebbe causare surriscaldamento e<br />
quindi danneggiare gli avvolgimenti del<br />
generatore.<br />
6.6 APPARECCHIATURA AUTOMATICA DI<br />
RIFASAMENTO (PFC3)<br />
Questo accessorio soprattutto concepito per applicazioni in cui<br />
sia richiesto il funzionamento in parallelo con l'utenza di rete.<br />
Il generatore non incorpora alcuna protezione contro la perdita<br />
di tensione di rete o di corrente di eccitazione; il progettista<br />
dell'impianto dovré quindi provvedere al montaggio di un<br />
dispositivo di protezione adeguato.<br />
L'unité di controllo elettronica richiede l'uso di trasformatori di<br />
corrente a caduta e in kVAr. Se compresa nella fornitura del<br />
generatore, gli schemi elettrici posti all'interno della terza pagina<br />
di copertina di questo manuale ne indicano i vari collegamenti,<br />
21<br />
mentre il pieghevole contenente le istruzioni aggiuntive spiega<br />
in dettaglio le procedure di taratura dell'apparecchiatura<br />
automatica di rifasamento (PFC3).<br />
L'unité controlla il fattore di potenza della corrente del generatore<br />
e regola l'eccitazione in modo da mantenerlo costante.<br />
Questa modalité di funzionamento é anche utilizzabile per<br />
regolare il fattore di potenza della corrente di rete, spostando il<br />
punto di controllo sui cablaggi di rete. Per informazioni dettagliate<br />
rivolgersi alla fabbrica.<br />
Se necessario, é altresi possibile assegnare l'unité al controllo<br />
dei kVAr sviluppati dal generatore. Per informazioni dettagliate<br />
rivolgersi alla fabbrica.
Avvertenza !<br />
Le procedure di manutenzione e di<br />
localizzazione guasti comportano dei<br />
rischi che potrebbero risultare in gravi<br />
lesioni personali o casi di decesso. Tali<br />
procedure devono quindi essere eseguite<br />
esclusivamente da personale abilitato<br />
all'assistenza elettrica e meccanica.<br />
Prima di qualsiasi intervento accertarsi<br />
che i circuiti di avviamento siano stati<br />
disabilitati. Isolare qualsiasi fonte di<br />
alimentazione delle scaldiglie<br />
anticondensa.<br />
Nell'ambito delle normali procedure di manutenzione, si dovrá<br />
periodicamente verificare lo stato degli avvolgimenti (soprattutto<br />
se i generatori sono rimasti inattivi un lungo periodo) e dei<br />
cuscinetti (riferirsi rispettivamente ai sottoparagrafi 7.1 e 7.2).<br />
Se i generatori sono dotati di filtri dell'aria, é necessario<br />
provvedere con regolarité al loro controllo e manutenzione<br />
(vedasi paragrafo 7.3).<br />
7.1 AVVOLGIMENTI<br />
Lo stato degli avvolgimenti é verificabile misurandone la<br />
resistenza d'isolamento a massa.<br />
Ai fini della prova, l'AVR dovr essere scollegato e si dovranno<br />
porre a massa i fili dell'eventuale rivelatore di temperatura di<br />
resistenza (RTD). Utilizzare un Megger da 500V o uno strumento<br />
analogo.<br />
La resistenza di isolamento a massa di tutti gli avvolgimenti deve<br />
risultare superiore a 1,0 MΩ.<br />
Se i valori di resistenza di isolamento dovessero risultare inferiori,<br />
é indispensabile procedere all'essiccazione degli avvolgimenti<br />
del generatore. Tale procedura potré essere eseguita immettendo<br />
l'aria calda prodotta da un termoventilatore o apparecchio simile<br />
nelle aperture di ventilazione del generatore. In alternativa, si<br />
potranno mettere in corto gli avvolgimenti statorici principali con<br />
un corto trifase bullonato sui morsetti principali e far girare il<br />
gruppo elettrogeno con AVR scollegato sui terminali X e XX.<br />
Applicare corrente continua ai conduttori X e XX (X deve essere<br />
collegato al positivo e XX al negativo dell'alimentatore di c.c.).<br />
L'alimentazione di c.c. deve essere variabile da 0 a 24 V e in<br />
grado di sviluppare 1,0 amp. Per misurare la corrente<br />
sull'avvolgimento necessario usare una pinza amperometrica<br />
in c.a. o uno strumento analogo. Azzerare la tensione di<br />
alimentazione in c.c. Avviare il gruppo elettrogeno e aumentare<br />
lentamente la tensione in c.c. per alimentare corrente attraverso<br />
l'avvolgimento statorico principale. Il livello di corrente non deve<br />
superare la corrente nominale del generatore.<br />
Con questo metodo bastano solitamente 30 minuti per essiccare<br />
completamente gli avvolgimenti.<br />
Importante ! Il corto circuito non deve essere applicato<br />
quando l'AVR collegato nel circuito. Una<br />
corrente superiore a quella nominale del<br />
generatore provoca il danneggiamento<br />
degli avvolgimenti.<br />
Una volta completata la procedura, le resistenze di isolamento<br />
degli avvolgimenti vanno ricontrollate onde verificare che esse<br />
SEZIONE 7<br />
ASSISTENZA E MANUTE<br />
22<br />
corrispondano ai valori minimi indicati piú sopra.<br />
In fase di verifica, si raccomanda di controllare la resistenza di<br />
isolamento dello statore primario come segue:<br />
Separare i conduttori neutri Collegare a terra V e W e misurare<br />
la fase U a massa<br />
Separare i conduttori neutri Collegare a terra U e W e misurare<br />
la fase V a massa<br />
Separare i conduttori neutri Collegare a terra U e V e misurare<br />
la fase W a massa<br />
Se non si ottiene il valore minimo di 1,0 MΩ, continuare con la<br />
procedura di essiccazione e ripetere la prova.<br />
7.2 CUSCINETTI<br />
Nello stato di fornitura, tutti i cuscinetti sono a tenuta permanente<br />
ma potranno essere sottoposti a un nuovo ingrassaggio in<br />
occasione di un'eventuale revisione generale. Per le relative<br />
istruzioni, consultare il sottoparagrafo 7.5.3.3. Nel corso della<br />
loro vita operativa si consiglia tittavia di controllare<br />
periodicamente l'eventuale presenza di sirruscaldamento o di<br />
rumorosité. Se dopo un certo periodo di tempo dovesse prodursi<br />
un ecesso di vibrazioni, ci potrebbe essere imputabile a un'usura<br />
del cuscinetto. In tal caso, controllare se esso sia danneggiato<br />
o se vi siano perdite di grasso e, se necessario provvededere<br />
alla sua sostituzione. Riferirsi al sottoparagrafo 7.5.3.3.<br />
Il cuscinetto dovr in ogni caso essere sistituito dopo 40.000 ore<br />
di funzionamento.<br />
Importante ! La durata dei cuscinetti é subordinata alle<br />
condizioni che caratterizzano l'ambiente di<br />
lavoro.<br />
Importante ! Lunghi periodi d'inattivité in un ambiente<br />
soggetto a vibrazioni possono essere<br />
causa di stampigliature sulla superficie<br />
della sfera e di solchi nelle vie di corsa.<br />
Condizioni di forte umidité possono<br />
eulsionare il grasso ed essere causa di<br />
corrosione.<br />
Importante ! Forti vibrazioni assiali generate dal motore<br />
o un cattivo allineamento del gruppo<br />
causano dannose sollecitazioni al<br />
cuscinetto.<br />
Importante ! Su richiesta del cliente é possibile montare<br />
degli ingrassatori. Se previsti, si dovré<br />
evitare una lubrificazione eccessiva poiché<br />
ció comporta surriscaldamento e minore<br />
durata del cuscinetto.<br />
Importante ! Utilizzare solo grasso Mobilux No EP2 o<br />
Shell Alvania R3 a base di litio.<br />
7.3 FILTRI DELL'ARIA<br />
La frequenza delle operazioni di manutenzione dei filtri dipende<br />
dal rigore delle condizioni locali. Per poter stabilire quando sia<br />
necessario effettuare una loro pulizia, necessario controllare gli<br />
elementi con regolaritá.
7.3.1 PROCEDURA DI PULIZIA<br />
Pericolo !<br />
La rimozione degli elementi filtranti<br />
comporta l'accesso a componenti SOTTO<br />
TENSIONE. Smontare gli elementi solo<br />
con generatore disattivato.<br />
Rimuovere gli elementi filtranti dalle loro montature. Immergere<br />
o sciacquare l'elemento in uno sgrassante adatto fin quando<br />
non sia perfettamente pulito.<br />
In alternativa, si potré utilizzare un manicotto dell'acqua ad alta<br />
pressione con ugello piatto. Far passare il getto avanti e indietro<br />
sul lato pulito dell'elemento (lato a maglia fine) mantenendo<br />
saldamente a contatto l'ugello contro la superficie dell'elemento.<br />
A seconda del tipo di contaminazione puó andar bene anche<br />
l'acqua fredda; comunque preferibile far uso di acqua calda.<br />
Per verificare la pulizia dell'elemento osservare il filtro controluce.<br />
Se perfettamente pulito, non si dovré vedere alcuna area velata.<br />
Prima di eseguire la procedura di ricarica con olio, gli elementi<br />
dovranno esser asciugati completamente.<br />
7.3.2 RICARICA<br />
La procedura migliore consiste nell'immergere completamente<br />
l'elemento asciutto in una vaschetta contenente "Filterkote Type<br />
K" o un olio lubrificante di tipo commerciale SAE 20/50. Si<br />
sconsiglia l'uso di oli con viscosité maggiore o minore. Prima di<br />
rimontare gli elementi nelle loro montature e di rimettere in<br />
funzione il gruppo, lasciarli scolare completamente.<br />
7.4 LOCALIZZAZIONE DI GUASTI<br />
Importante ! Prima di iniziare qualsiasi procedura di<br />
localizzazione guasti, controllare tutti i fili<br />
onde accertare se vi siano collegamenti<br />
interrotti o allentati.<br />
La gamma di generatori trattata in questo manuale puó essere<br />
equipaggiata con quattro tipi di sistemi di controllo<br />
dell'eccitazione, incorporanti quattro tipi di AVR. I sistemi sono<br />
identificabili attraverso la combinazione del tipo di AVR e<br />
dell'ultima cifra della designazione di carcassa. Riferirsi alla<br />
targhetta dei dati del generatore e poi consultare il paragrafo<br />
corrispondente tra quelli riportati di seguito:<br />
CIFRA CONTROLLO ECCITAZIONE PARAGRAFO<br />
4 SX440 AVR 7.4.1<br />
4 SX421 AVR 7.4.2<br />
3 MX341 AVR 7.4.3<br />
3 MX321 AVR 7.4.4<br />
23<br />
7.4.1 AVR SX440 - LOCALIZZAZIONE GUASTI<br />
Mancate<br />
Autoeccitazione:<br />
A vuoto e a carico:<br />
Tensione elevata<br />
A vuoto e a carico:<br />
Bassa tensione<br />
a vuoto:<br />
Bassa tensione<br />
a carico:<br />
1. Controllare la piastrina di<br />
collegamento K1-K2. Controllare la<br />
velocitá.<br />
2. Controllare la tensione residua.<br />
Riferirsi al paragrafo 7.4.5.<br />
3. Seguire la procedura di prova con<br />
eccitazione separata per il controllo<br />
del generatore e dell'AVR. Riferirsi al<br />
paragrafo 7.5<br />
1. Controllare la stabilité di regime.<br />
2. Controllare la regolazione di stabilité.<br />
Riferirsi al paragrafo 4.6<br />
1. Controllare la velocité.<br />
2. Controllare che il carico del<br />
generatore non sia capacitivo<br />
(fattore di potenza anticipato).<br />
3. Controllare VOLTS.<br />
1. Controllare la velocité.<br />
2. Verificare la continuit sui collegamenti<br />
1-2 o sui fili del trimmer manuale<br />
esterno.<br />
3. Controllare VOLTS.<br />
1. Controllare la velocité.<br />
2. Verificare la regolazione UFRO<br />
(caduta in sottofrequenza).<br />
Riferirsi al paragrafo 4.7.1.1.<br />
3. Seguire la procedura di prova con<br />
eccitazione separata per il controllo<br />
del generatore e dell'AVR.
7.4.2 AVR SX421 - LOCALIZZAZIONE GUASTI<br />
Mancate<br />
Autoeccitazione:<br />
Tensione instabile<br />
A vuoto e a carico:<br />
Tensione elevata<br />
A vuoto e a carico:<br />
Bassa tensione<br />
a vuoto:<br />
Bassa tensione<br />
sotto carico:<br />
Eccessivo<br />
abbassamento di<br />
tensione/velocité<br />
in fase di<br />
commutazione<br />
del carico:<br />
1. Controllare che l'interruttore<br />
automatico sia su ON. Riferirsi al<br />
paragrafo 6.4.1.<br />
2. Controllare la velocité.<br />
3. Controllare la tensione residua.<br />
Riferirsi al paragrafo 7.4.5.<br />
4. Seguire la procedura di prova con<br />
eccitazione separata per il controllo<br />
del generatore e dell'AVR. Riferirsi<br />
al paragrafo 7.5<br />
1. Controllare la stabilité di regime.<br />
2. Controllare la regolazione di stabilité.<br />
Riferirsi al paragrafo 4.6<br />
1. Controllare la velocité.<br />
2. Verificare la continuit sui<br />
collegamenti<br />
1-2 o sui fili del trimmer manuale<br />
esterno.<br />
3. Verificare la continuité sui fili 7-8 e<br />
P3-P2.<br />
Controllare che il carico del<br />
generatore non sia capacitivo<br />
(fattore di potenza anticipato).<br />
4. Controllare VOLTS.<br />
1. Controllare la velocit.<br />
2. Verificare la continuit sui<br />
collegamenti<br />
1-2 o sui fili del trimmer manuale<br />
esterno.<br />
3. Controllare VOLTS.<br />
1. Controllare la velocit.<br />
2. Verificare la regolazione UFRO<br />
(caduta in sottofrequenza). Riferirsi<br />
al paragrafo 4.7.1.1.<br />
3. Seguire la procedura di prova con<br />
eccitazione separata per il controllo<br />
del generatore e dell'AVR. Riferirsi<br />
al paragrafo 7.5<br />
1. Verificare la risposta del regolatore<br />
di giri.<br />
2. Consultare il manuale del gruppo<br />
elettrogeno. Controllare la<br />
regolazione 'DIP'. Riferirsi al<br />
paragrafo 4.7.1.4.<br />
24<br />
7.4.3 AVR MX341 - LOCALIZZAZIONE GUASTI<br />
Mancate<br />
Autoeccitazione:<br />
Perdita di<br />
tensione quando<br />
il gruppo é in<br />
funzione:<br />
Elevata tensione<br />
nel generatore<br />
seguita da caduta:<br />
Tensione<br />
instabile A vuoto<br />
e a carico:<br />
Bassa tensione<br />
a carico:<br />
Eccessive<br />
abbassamento di<br />
tensione/velocité in<br />
fase di<br />
commutazione<br />
del carico:<br />
Ripresa lenta in<br />
fase di<br />
commutazione<br />
del carico:<br />
1. Controllare i collegamenti K1-K2 sui<br />
morsetti ausillari.<br />
2. Seguire la procedura di prova con<br />
eccitazione separata per il controllo<br />
del generatore e dell'AVR. Riferirsi<br />
al paragrafo 7.5.<br />
1. Arrestare e poi riavviare il gruppo.<br />
Se non vi tensione oppure la<br />
tensione cade entro breve tempo,<br />
seguire la procedura di prova con<br />
eccitazione separata. Riferirsi al<br />
paragrafo 7.5.<br />
1. Controllare i fili sensibili verso<br />
l'AVR.<br />
2. Seguire la procedura di prova con<br />
eccitazione separata. Riferirsi al<br />
paragrafo 7.5.<br />
1. Controllare la stabilit di regime.<br />
2. Controllare la regolazione di'STAB.<br />
Consultare la sezione Prova sotto<br />
Carico per la relativa procedura.<br />
Riferirsi al paragrafo 4.6.<br />
1. Controllare la velocit.<br />
2. Se corretta, verificare la regolazione<br />
UFRO (caduta in sottofrequenza).<br />
3. Controllare VOLTS.<br />
1.Verificare la risposta del regolatore<br />
di girl. Consultare il manuale del<br />
gruppo elettrogeno. Controllare la<br />
regolazione 'DIP'. Riferirsi al<br />
paragrafo 4.7.1.4.<br />
1.Verificare la risposta del regolatore<br />
di giri. Consultare il manuale del<br />
gruppo elettrogeno.
7.4.4 AVR MX321 - LOCALIZZAZIONE GUASTI<br />
Mancate<br />
Autoeccitezione:<br />
Tensione molto<br />
lenta a salire<br />
Perdita di<br />
tensione quando<br />
il gruppo in<br />
funzione:<br />
Elevata tensione<br />
nel generatore<br />
seguita da caduta:<br />
Tensione<br />
instabile in<br />
assenza di carico<br />
o sotto carico:<br />
Bassa tensione<br />
a carico:<br />
Eccessivo<br />
abbassamento di<br />
tensione/velocité in<br />
fase di<br />
commutazione<br />
del carico:<br />
Ripresa lenta in<br />
fase di<br />
commutazione<br />
del carico:<br />
1. Controllare i collegamenti K1-K2 sui<br />
morsetti ausiliari.<br />
2. Seguire la procedura di prova con<br />
eccitazione separata per il controllo<br />
del generatore e dell'AVR. Riferirsi<br />
al paragrafo 7.5.<br />
1. Controllare la taratura del<br />
potenziometro RAMP. Vedi 7.1.5<br />
1. Arrestare e poi riavviare il gruppo.<br />
Se non vi tensione oppure la<br />
tensione cade entro breve tempo,<br />
seguire la procedura di prova con<br />
eccitazione separata. Riferirsi al<br />
paragrafo 7.5.<br />
1. Controllare i fili sensibili verso<br />
l'AVR.<br />
2. Seguire la procedura di prova con<br />
eccitazione separata. Riferirsi al<br />
paragrafo 7.5.<br />
1. Controllare la stabilit di regime.<br />
2. Controllare la regolazione di<br />
'STAB'.<br />
Consultare la sezione Prova sotto<br />
Carico per la relativa procedura.<br />
Riferirsi al paragrafo 4.6<br />
1. Controllare la velocit.<br />
2. Se corretta, verificare la<br />
regolazione<br />
UFRO (caduta in sottofrequenza).<br />
Riferirsi al paragrafo 4.7.1.1.<br />
3. Controllare VOLTS.<br />
1. Verificare la risposta del regolatore<br />
di giri.<br />
2. Consultare il manuale del gruppo<br />
elettrogeno. Controllare la<br />
regolazione 'DIP'.<br />
Riferirsi al paragrafo 4.7.1.4.<br />
1. Verificare la risposta del regolatore<br />
di giri.<br />
2. Consultare il manuale del gruppo<br />
elettrogeno. Controllare la<br />
regolazione 'DWELL'. Riferirsi alla<br />
sezione Prova sotto Carico,<br />
paragrafo 4.7.1.4.<br />
7.4.5 CONTROLLO DEL<strong>LA</strong> TENSIONE RESIDUA<br />
Questa procedure riguarda generatori equipaggiati con AVR<br />
SX460, SX440 o SX421.<br />
Con gruppo elettrogeno stazionario, rimuovere la calotta<br />
dell ‘ AVR e I conduttori X e XX dal regolatore.<br />
Avviare il gruppo e misurare sul morsetti 7 - 8 dell ‘ AVR SX460<br />
o P2 - P3 dell ‘ AVR SX440 o SX421.<br />
Fermare il gruppo e ricollegare i fili X e XX all’AVR. Se la tensione<br />
misurata era superiore a 5 V il generatore dovrebbe funzionare<br />
normalmente. Se la tensione era inferiore a 5 V seguire la<br />
procedura sotto descritta. Collegare il terminale XX dell’AVR al<br />
morsetto negativo di una batteria a 12 V ed il terminale X,<br />
attraverso un diodo al morsetto positivo. Vedi fig. 10.<br />
25<br />
Importante ! Un diodo deve essere inserito come qui<br />
sotto mostrato per evitare danni all'AVR.<br />
Fig. 10<br />
Importante ! Se la batteria del gruppo elettrogeno viene<br />
utilizzata per il lampeggiamento, il neutro<br />
dello statore primario del generatore dovrá<br />
essere scollegato dalla terra.<br />
Riavviare il gruppo e annotare la tensione in uscita dallo statore<br />
primario, all'incirca corrispondente alla tensione nominale,<br />
oppure la tensione in corrispondenza dei terminali 7-8 dell'AVR<br />
SX460, P2-P3 dell'AVR SX440 o SX421, che dovrebbe collocarsi<br />
tra i 170 e i 250 Volt.<br />
Arrestare il gruppo e staccare l'alimentazione della batteria dai<br />
terminali X e XX. Riavviare il gruppo. Il generatore dovrebbe ora<br />
funzionare regolarmente. Se non avviene alcun aumento di<br />
tensione, si pu supporre la presenza di un guasto nel generatore<br />
o nei circuiti dell'AVR. Seguire la PROCEDURA DI PROVA CON<br />
ECCITAZIONE SEPARATA per il controllo degli avvolgimenti del<br />
generatore, dei diodi rotanti e dell'AVR. Riferirsi al paragrafo<br />
7.5.<br />
7.5 PROCEDURA DI PROVA CON ECCITAZIONE<br />
SEPARATA<br />
Questa procedura consente di verificare lo stato degli<br />
avvolgimenti del generatore, del gruppo diodi e dell'AVR.<br />
7.5.1 AVVOLGIMENTI DEL GENERATORE, DIODI ROTANTI e<br />
GENERATORE A MAGNETE <strong>PER</strong>MANENTE (PMG)<br />
7.5.2 PROVA DI CONTROLLO ECCITAZIONE.<br />
7.5.1 AVVOLGIMENTI DEL GENERATORE, DIODI<br />
ROTANTI e GENERATORE A MAGNETE<br />
<strong>PER</strong>MANENTE (PMG)<br />
Importante ! Le resistenze indicate si applicano ad<br />
avvolgimenti standard. Per un generatore<br />
con avvolgimento o tensione speciale<br />
chiedere in fabbrica. Assicurarsi che ogni<br />
cavo sciolto sia isolato e non a massa.<br />
Importante ! Una errata regolazione di velocità<br />
comporterà un proporzionale errore nella<br />
tensione in uscita.
CONTROLLO DEL PMG (magnete permanente)<br />
Avviare il gruppo a velocità nominale.<br />
Misurare le tensioni sui terminali P2, P3 e P4 dell'AVR. Esse<br />
dovranno essere bilanciate e rientranti nelle seguenti gamme:<br />
Generatori a 50 Hz: 170-180 Volt<br />
Generatori a 60 Hz: 200-216 Volt<br />
Se le tensioni risultano sbilanciate, arrestare il gruppo<br />
elettrogeno, rimuovere la calotta metallica del PMG dalla staffa<br />
di estremité sul lato libero e scollegare la spina a piú contatti sui<br />
conduttori in uscita dal PMG. Controllare la continuité dei<br />
conduttori P2, P3, P4. Verificare le resistenze statoriche del PMG<br />
tra i conduttori in uscita. Esse dovranno risultare bilanciate e<br />
con variazioni entro il +/- 10% di 2,3 ohm. Se le resistenze sono<br />
sbilanciate e/o imprecise, lo statore del PMG deve essere<br />
sostituito. Se le tensioni sono bilanciate ma basse e le resistenze<br />
d'avvolgimento dello statore PMG sono corrette, il rotore del PMG<br />
deve essere sostituito.<br />
CONTROLLO DEGLI AVVOLGIMENTI E DEI DIODI<br />
ROTANTI<br />
Questa procedura va eseguita con l conduttori X e XX scollegati<br />
in corrispondenza dell ‘AVR o del ponte raddrizzatore del<br />
trasformatore, e utillizzando una fonte di alimentazione a 12 V<br />
in c.c. verso I conduttorí X e XX.<br />
Avviare il gruppo elettrogeno e farlo a velocità nominale.<br />
Misurare le tensioni in corrispondenza del morsetti d ‘uscita<br />
principali U, V e W. Se risultano bilanciate ed con variazioni<br />
entro il 10% della tensione nominale del generatore, riferirsi al<br />
paragrafo 7.5.1.1.<br />
Controllare le tensioni sui terminall 6, 7 e 8 dell ‘AVR. Esse<br />
dovranno essere bilanciate e trovarsi compresse tra I 175 e 250<br />
Volt.<br />
Se le tensioni sono bilanciate sui morsetti principali, ma<br />
sbilanciate sui terminali 6, 7 e 8, verificare la continuité del<br />
conduttori 6, 7 e 8. Seí montato un trasformatore di isolamento<br />
(AVR MX321), controllare gli avvolgimenti del trasformatore. Se<br />
difettosi, il trasformatore dovré essere sostituito.<br />
Se le tensioni sono sbilanciate, riferirsi al paragrafo 7.5.1.2.<br />
7.5.1.1 TENSIONI BI<strong>LA</strong>NCIATE TRA LE FASI<br />
Se tutte le tensioni sono bilanciate entro l'1% sui morsetti<br />
principali, si puó presumere che tutti gli avvolgimenti<br />
dell'eccitatrice, gli avvolgimenti primari e i diodi raddrizzatore<br />
siano in ordine, e che il guasto sia situato nell'AVR. Per la<br />
procedura di verifica, riferirsi al paragrafo 7.5.2.<br />
Se le tensioni sono bilanciate ma basse, il guasto riguarda gli<br />
avvolgimenti primari dell'eccitatrice o il complessivo diodi. Per<br />
la localizzazione procedere nel modo seguente:<br />
Diodi raddrizzatori<br />
I diodi sul complessivo raddrizzatore principale possono essere<br />
controllati con un tester. I conduttori flessibili collegati con ciascun<br />
diodo devono essere staccati dal lato morsetto e la resistenza<br />
dei due sensi controllata. Un diodo in buono stato indicheré una<br />
resistenza molto elevata (infinito) nella direzione negativa e una<br />
bassa resistenza nella direzione positiva. Un diodo difettoso<br />
produrré in lettura un valore di deflessione completa in entrambe<br />
le direzioni, con tester regolato sulla scala dei 10.000 ohm,<br />
26<br />
oppure un valore di infinito in entrambe le direzioni. Su un tester<br />
elettronico digitale un diodo integro forniré un basso valore in<br />
lettura in una direzione e un valore elevato nell'altra.<br />
Sostituzione di diodi difettosi<br />
Il complessivo raddrizzatore diviso in due piastre, positiva e<br />
negativa, e il rotore principale collegato attraverso tali piastre.<br />
Ogni piastra porta 3 diodi, con diodi polarizzati negativi sulla<br />
piastra negativa e diodi polarizzati positivi su quella positiva.<br />
Occorreré accertarsi che sulle rispettive piastre siano montati<br />
diodi della giusta polaritá. Nel montare i diodi sulle piastre, essi<br />
dovranno essere serrati abbastanza saldamente da assicurare<br />
un buon contatto meccanico ed elettrico, senza tuttavia esserlo<br />
troppo. La coppia di serraggio consigliata 4,06 - 4,74 Nm (36-42<br />
lbf.in.).<br />
Soppressore di transitori<br />
Il soppressore di transitori (un varistore a ossido metallico) é<br />
collegato attraverso le due piastre raddrizzatore allo scopo di<br />
prevenire che elevate tensioni inverse transitorie nel campo<br />
avvolgimento possano danneggiare i diodi. Questo dispositivo<br />
noné polarizzato e su un normale tester indicheré una resistenza<br />
praticamente infinita in entrambi i sensi. Se difettoso, ci risulteré<br />
visibile da una semplice ispezione poiché esso mostrer evidenti<br />
segni di deterioramento e non riusciré a cortocircuitare. In tal<br />
caso, provvedere alla sua sostituzione.<br />
Importante ! I generatori HC6/7 sono dotati di due<br />
soppressori che costituiscono una coppia<br />
identica. Se uno dei due risulta difettoso,<br />
entrambi dovranno essere sostituiti.<br />
Avvolgimenti eccitatrice principale<br />
Se dopo aver localizzato e corretto un'anomalia nel complessivo<br />
raddrizzatore l'uscita é ancora bassa se eccitata separatamente,<br />
si dovranno allora controllare le resistenze sugli avvolgimenti<br />
del rotore principale, dello statore eccitatrice e rotore eccitatrice<br />
(v. Tabella delle Resistenze), poiché il guasto riguarderé<br />
certamente uno di questi avvolgimenti. La resistenza dello statore<br />
eccitatrice va misurata attraverso i conduttori X e XX. Il rotore<br />
eccitatrice collegato a sei perni che montano anche i morsetti<br />
conduttore diodo. L'avvolgimento rotore principale collegato<br />
attraverso le due piastre raddrizzatore. Prima di rilevare le letture,<br />
i rispettivi conduttori devono essere scollegati.
I valori di resistenza dovranno risultare con variazioni entro il<br />
+/- 10% dei valori riportati nella tabella che segue:<br />
GENERAT<br />
ORI<br />
A 4 POLI<br />
DIMENSION<br />
I ROTORE<br />
STATOR<br />
E ROTORE<br />
CARCASSA<br />
PRINCIPAL<br />
E ECCITAT<br />
RICE<br />
ECCITAT<br />
RICE<br />
4 - 4C<br />
0. 91<br />
18 0.<br />
136<br />
4 - 4D<br />
1. 04<br />
18 0.<br />
136<br />
4 - 4E<br />
1. 17<br />
18 0.<br />
136<br />
4 - 4F<br />
1. 35<br />
18 0.<br />
136<br />
5 - 4C<br />
1. 55<br />
17 0.<br />
174<br />
5 - 4D<br />
1. 77<br />
17 0.<br />
174<br />
5 - 4E<br />
1. 96<br />
17 0.<br />
174<br />
5 - 4F<br />
2. 16<br />
17 0.<br />
174<br />
6 - 4G<br />
1. 44<br />
17 0.<br />
158<br />
6 - 4H<br />
1. 54<br />
17 0.<br />
158<br />
6 - 4J<br />
1. 73<br />
17 0.<br />
158<br />
6 - 4K<br />
1. 95<br />
17 0.<br />
158<br />
7 - 4E<br />
1. 25<br />
17 0.<br />
096<br />
7 - 4F<br />
1. 4<br />
17 0.<br />
096<br />
7 - 4G<br />
1. 64<br />
17 0.<br />
096<br />
7 - 4H<br />
1. 75<br />
17 0.<br />
096<br />
DIMENSION<br />
I<br />
CARCASSA<br />
GENERAT<br />
ORI<br />
A 6 POLI<br />
ROTORE<br />
PRINCIPAL<br />
E<br />
STATOR<br />
E<br />
ECCITAT<br />
RICE<br />
7.5.1.2 TENSIONI SBI<strong>LA</strong>NCIATE TRA LE FASI<br />
ROTORE<br />
ECCITAT<br />
RICE<br />
6 - 6G<br />
1. 12<br />
17 0.<br />
2<br />
6 - 6H<br />
1. 33<br />
17 0.<br />
2<br />
6 - 6J<br />
1. 5<br />
17 0.<br />
2<br />
6 - 6K<br />
1. 75<br />
17 0.<br />
2<br />
7 - 6E<br />
2. 33<br />
17 0.<br />
2<br />
7 - 6F<br />
2. 83<br />
17 0.<br />
2<br />
7 - 6G<br />
3. 25<br />
20 0.<br />
28<br />
Se le tensioni sono sbilanciate, ció sta ad indicare un guasto<br />
sull'avvolgimento dello statore principale o sui cavi principali<br />
verso l'interruttore automatico. NOTA: dei guasti localizzati<br />
sull'avvolgimento dello statore o sui cavi possono anche essere<br />
causa di un evidente aumento del carico motore nel momento<br />
in cui l'eccitazione viene applicata. Scollegare i cavi principali e<br />
separare i conduttori dell'avvolgimento U1-U2, (U5-U6), V1-V2,<br />
(V5- V6), W1-W2, (W5-W6) in modo da isolare ogni sezione<br />
bobinata.<br />
Nota: i conduttori con suffisso 5 e 6 riguardano solo avvolgimenti<br />
a 12 fili.<br />
27<br />
Misurare la resistenza di ogni sezione; i valori devono essere<br />
bilanciati e con variazioni entro il +/- 10% dei valori di seguito<br />
indicati:<br />
RESISTENZE<br />
AVVOLGIME<br />
NTO<br />
STATOR<br />
E PRINCIPAL<br />
E M<br />
DIMENSION<br />
I<br />
CARCASSA<br />
GENERAT<br />
ORI<br />
A 4 POLI<br />
RESISTENZE<br />
DELLE<br />
SEZIONI<br />
AVVOLG.<br />
311<br />
AVVOLG.<br />
12<br />
AVVOLG.<br />
17<br />
AVVOLG.<br />
07<br />
4 - 4C<br />
0. 0085<br />
N/ A 0. 0115<br />
N/<br />
A<br />
4 - 4D<br />
0. 007<br />
N/ A 0. 01<br />
N/<br />
A<br />
4 - 4E<br />
0. 0055<br />
N/ A 0. 0075<br />
N/<br />
A<br />
4 - 4F<br />
0. 005<br />
N\ A 0. 0052<br />
N/<br />
A<br />
5 - 4C<br />
0. 0068<br />
N/ A 0. 0105<br />
N/<br />
A<br />
5 - 4D<br />
0. 0057<br />
N/ A 0. 0079<br />
N/<br />
A<br />
5 - 4E<br />
0. 0043<br />
N/ A 0. 0068<br />
N/<br />
A<br />
5 - 4F<br />
0. 0037<br />
N/ A 0. 0049<br />
N/<br />
A<br />
6 - 4G<br />
0. 0037<br />
0. 0148<br />
N/ A 0.<br />
011<br />
6 - 4H<br />
0. 0027<br />
0. 0108<br />
N/ A 0.<br />
0072<br />
6 - 4J<br />
0. 0024<br />
0. 0096<br />
N/ A 0.<br />
006<br />
6 - 4K<br />
0. 0019<br />
0. 0076<br />
N/ A 0.<br />
0052<br />
7 - 4E<br />
N/ A 0. 0076<br />
N/ A 0.<br />
0104<br />
7 - 4F<br />
N/ A 0. 0056<br />
N/ A 0.<br />
008<br />
7 - 4G<br />
N/ A 0. 0044<br />
N/ A 0.<br />
006<br />
7 - 4H<br />
N/ A 0. 0036<br />
N/ A 0.<br />
0044<br />
GENERAT<br />
ORI<br />
A 6 POLI<br />
RESISTENZE<br />
DELLE<br />
SEZIONI<br />
DIMENSIO-<br />
AVVOLG.<br />
AVVOLG.<br />
AVVOLG.<br />
AVVOLG.<br />
NI<br />
311<br />
12<br />
17<br />
07<br />
CARCASS-<br />
6 - 6G<br />
0. 0135<br />
0. 054<br />
N/ A 0.<br />
045<br />
6 - 6H<br />
0. 0095<br />
0. 0378<br />
N/ A 0.<br />
0306<br />
6 - 6J<br />
N/ A 0. 0294<br />
N/ A 0.<br />
0207<br />
6 - 6K<br />
0. 0059<br />
0. 0234<br />
N/ A 0.<br />
0165<br />
7 - 6E<br />
N/ A 0. 0162<br />
N/ A 0.<br />
0126<br />
7 - 6F<br />
N/ A 0. 0108<br />
N/ A 0.<br />
0096<br />
7 - 6G<br />
N/ A 0. 0084<br />
N/ A 0.<br />
006<br />
Misurare la resistenza d'isolamento tra una sezione e l'altra e<br />
tra ogni sezione e la massa.<br />
Resistenze sbilanciate o imprecise e/o basse resistenze<br />
d'isolamento a massa indicano cheí necessario rifare gli<br />
avvolgimenti dello statore. Riferirsi al paragrafo 7.5.3, Rimozione<br />
e sostituzione di gruppi di componenti.
7.5.2 PROVA DI CONTROLLO ECCITAZIONE<br />
7.5.2.1 PROVA STATICA DELL'AVR<br />
Tutti i tipi di regolatori automatici di tensione possono essere<br />
verificati meidante la seguente procedura.<br />
1. Staccare i fili del campo eccitatrice e X e XX (F1 e F2)<br />
dell'AVR.<br />
2. Collegare una normale lampadina da 60W/240V ai<br />
terminali X e XX (F1 e F2) dell'AVR.<br />
3. Ruotare il potenziometro di regolazione VOLTS<br />
completamente in senso orario.<br />
4. Collegare un'alimentazione in c.c. a 12V, 1,0 A ai fili del<br />
campo eccitatrice X e XX (F1 e F2), con X (F1) sul<br />
positivo.<br />
5. Avviare il gruppo elettrogeno e lasciarlo fnzionare alla<br />
velocit nominale.<br />
6. Controllare che la tensione d'uscita del generatore non<br />
presenti variazioni oltre il +/- 10% della tensione<br />
nominale.<br />
Le tensioni sui terminali 7-8 dell'AVR SX460 o P2-P3 degli AVR<br />
SX440 o SX421 devono essere comprese tra i 170 e i 250 V. Se<br />
la tensione d'uscita del generatore é corretta ma la tensione su<br />
7-8 (o P2-P3) é bassa, controllare i conduttori ausiliari e i<br />
collegamenti con i morsetti principali.<br />
Per gli AVR MX341 e MX321, le tensioni sui terminali P2, P3 e<br />
P4 devono essere quelle indicate nel paragrafo 7.5.1.<br />
La lampadina collegata tra X-XX deve accendersi. Nel caso degli<br />
AVR SX460, SX440 e SX421, la lampadina dovré restare accesa<br />
stabilmente. Nel caso degli AVR MX341 e MX321, la lampadina<br />
dovré rimanere accesa per circa 8 secondi e poi spegnersi. Il<br />
suo mancato spegnimento indica la presenza di un guasto nel<br />
circuito di protezione e l'AVR dovr quindi essere sostituito. Per<br />
tutti i tipi di AVR, la rotazione completa del potenziometro di<br />
regolazione VOLTS in senso antiorario deve causare lo<br />
spegnimento della lampadina.<br />
Se la lampadina non si accende, l'AVR difettoso e va sostituito.<br />
Importante ! Dopo questa prova girare il controllo<br />
VOLTS completamente in senso antiorario.<br />
7.5.3. RIMOZIONE E SOSTITUZIONE DI GRUPPI DI<br />
COMPONENTI<br />
TUTTE LE MISURE DEI FILETTI SONO METRICHE<br />
Prudenza !<br />
Sollevando il generatore monosupporto<br />
assicurarsi che la carcassa rimanga<br />
sempre orizzontale. Il rotore può<br />
muoversi nella carcassa e<br />
scivolare fuori.<br />
Il sollevamento incorretto può<br />
provocare ferite.<br />
7.5.3.1 RIMOZIONE DEL GENERATORE A MAGNETE<br />
<strong>PER</strong>MANENTE (PMG)<br />
1. Togliere la calotta di accesso.<br />
2. Scollegare i conduttori P2, P3 e P4 dal connettore<br />
multiplo situato all'interno del pannello di accesso.<br />
3. Togliere le 4 viti e i dispositivi che fissano la sede<br />
dello statore (carcasse 4,5 e 6) o il gruppo statore<br />
(carcassa 7). 28<br />
4. Picchiettare sul gruppo statore o sulla sua sede per farlo<br />
uscire dal suo incavo di centraggio.<br />
NOTA:<br />
Dato che l'elevato magnetismo del rotore attrae il nucleo<br />
statorico, si dovré prestare attenzione ad evitare un contatto<br />
che potrebbe danneggiare l'avvolgimento.<br />
5. Rimuovere il bullone di fissaggio del rotore eccitatrice e<br />
riporlo in un posto sicuro, quindi estrarre decisamente<br />
l'intero gruppo rotore dalla sua sede.<br />
N.B. Evitare di sporcare il rotore e qualsiasi contatto con particelle<br />
metalliche; preferibilmente, riporlo in un sacco di plastica.<br />
Importante ! L'insieme motore non deve essere<br />
smontato.<br />
Il rimontaggio va effettuato seguendo la suddetta procedura in<br />
ordine inverso, tenendo in considerazione le seguenti<br />
annotazioni:<br />
1. Accertarsi che nel complessivo a magnete permanente<br />
non vi siano residui o particelle metalliche.<br />
2. Nel riassemblaggio del gruppo statore, data la sua forte<br />
capacité di attrazione magnetica, si dovré aver cura<br />
di evitare qualsiasi danno agli avvolgimenti.<br />
7.5.3.2 SCALDIGLIE ANTICONDENSA<br />
Pericolo !<br />
La rete elettrica usata per dare energia<br />
alla scaldiglia deve essere scollegata e<br />
isolata prima di eseguire qualsiasi lavoro<br />
nei pressi della scaldiglia stessa o prima<br />
di rimuovere lo scudo sul quale la<br />
scaldiglia è fissata.<br />
7.5.3.3 ESTRAZIONE DEI CUSCINETTI<br />
Importante ! Posizionare il rotore in modo che un polo<br />
sia in posizione ore 6.<br />
NOTA: La rimozione dei cuscinetti potr avvenire dopo l'estrazione<br />
del gruppo rotore OPPURE piú semplicemente smontando le<br />
staffe terminali. Riferirsi al paragrafo 7.5.3.4.<br />
I cuscinetti sono montati per forzamento sull'albero e possono<br />
essere smontati con attrezzi normali, ad esempio estrattori<br />
manuali o idraullici a 2 o 3 bracci.<br />
Per la rimozione dei cuscinetti, procedere come segue:<br />
1. Togliere le 4 viti che fissano il coperchietto del cuscinetto.<br />
2. Togliere il coperchietto.<br />
3. Togliere l'anello elastico di fermo (macchine<br />
monocuscinetto - lato libero) o le rondelle ondulate<br />
(macchine bicuscinetto - lato accoppiamento).<br />
4. Rimuovere la sede a cartuccia completa di cuscinetto.<br />
5. Rimuovere il cuscinetto di cartuccia.<br />
In occasione del rimotaggio o della sostituzione di cuscinetti,<br />
questi ultimi e le loro sedi dovranno essere lavati e poi riempiti<br />
nuovamente con il seguente lubrificante consigliato: Grasso al<br />
litio Mobilux nr. EP2 o Shell Alvania R3.
Gamma di temperatura: da -30°C a +120°C.<br />
Quantit: Carcassa 4 Lato accoppiamento 108cm³<br />
Carcassa 4 Lato libero 108cm³<br />
Carcassa 5 Lato accoppiamento 108cm³<br />
Carcassa 5 Lato libero 108cm³<br />
Carcassa 6 Lato accoppiamento 162cm³<br />
Carcassa 6 Lato libero 108cm³<br />
Carcassa 7 Lato accoppiamento 162cm³<br />
Carcassa 7 Lato libero 162cm³<br />
UN TERZO DEL<strong>LA</strong> QUANTITA' DI CUI SOPRA deve essere<br />
spinta con il pollice nel cuscinetto, un terzo deve essere introdotto<br />
nella cavitá del cappello del cuscinetto e la quantitá restante<br />
nella cavitá della cartuccia.<br />
7.5.3.4 GRUPPO ROTORE PRINCIPALE<br />
MACCHINE MONOCUSCINETTO<br />
NOTA: Per le macchine monocuscinetto, prima di staccare il<br />
rotore dal motore primo o del suo riassemblaggio con<br />
quest'ultimo, posizionare se possibile il rotore in modo che<br />
un'intera superficie polare venga a trovarsi in corrispondenza<br />
con il punto morto inferiore.<br />
1. Togliere i pannelli di accesso e la calotta della cassetta<br />
di terminazione.<br />
2. Scollegare i conduttori dell'eccitatrice X e XX e i<br />
conduttori P2-P3-P4 del PMG dai morsetti ausiliari<br />
all'interno della cassetta di terminazione.<br />
3. Accertarsi che in fase di smontaggio i cavi vengano via<br />
senza intoppi assieme. Coperchio lato opposto<br />
accopiamento.<br />
4. Togliere gli 8 bulloni che fissano l'adattatore lato<br />
accoppiamento sulla carcassa.<br />
5. Dopo aver fatto passare un'imbragatura di corda intorno<br />
all'adattatore sul lato accoppiamento, picchiettare<br />
sull'adattatore in modo da farlo uscire dal suo incavo,<br />
guidarlo al di sopra della ventola ed estrarlo.<br />
6. Asportare i 4 bulloni che fermano la cartuccia del<br />
cuscinetto lato opposto accopiamento sulla staffa di<br />
sostegno terminale (4 bulloni esterni).<br />
7. Rimuovere gli 8 bulloni che fissano la staffa terminale<br />
lato libero alla carcassa.<br />
8. Tenendo sospesa il coperchio mediante un paranco,<br />
inserire due bulloni M10 nei fori previsti per il<br />
sollevamento (sull'asse orizzontale della staffa di<br />
so ste gno). Avvitare i bulloni fin quando il codolo<br />
della staffa non saré uscito dal suo incavo di riferimento,<br />
quindi abbassare il gruppo completo fino a far<br />
appoggiare il rotore principale nella camera cilindrica<br />
dello statore. Continuando a supportare la staffa<br />
terminale del lato libero, picchiettare su quest'ultima<br />
per farla uscire dalla cartuccia del cuscinetto<br />
lato libero (facendo attenzione a che lo statore<br />
eccitatrice non urti contro gli avvolgimenti del rotore)<br />
e rimuoverla.<br />
9. Per estrarre il rotore dallo statore, l'indotto deve essere<br />
sostenuto mediante un'imbragatura di corda sul lato<br />
accoppiamento e aiutato ad uscire dal nucleo dello<br />
statore fin quando una meté del rotore principale<br />
non sporga dallo statore. A que sto punto si potr<br />
allentare con sicurezza il peso dalla corda.<br />
10. Imbragare strettamente con una corda il nucleo del rotore<br />
e, sostenendo il lato libero del rotore, guidarlo fuori dallo<br />
statore.<br />
29<br />
Avvertenza !<br />
L'imbragatura di corda potrebbe non<br />
trovarsi in corrispondenza del baricentro<br />
del rotore, preció é indispensabile guidare<br />
a mano le estremit del rotore. Una volta<br />
estratto completamente il rotore dal<br />
nucleo statorico, L'INTERO PESO DEL<br />
ROTORE RIPORTATO NEL<strong>LA</strong> TABEL<strong>LA</strong><br />
DEVE ESSERE SOSTENUTO DAL<strong>LA</strong> GRU<br />
E DALL'IMBRAGATURA. Se a questo<br />
punto si consente al nucleo del rotore di<br />
abbassarsi poco piú di alcuni millimetri,<br />
esso entreré in contatto con gli<br />
avvolgimenti statorici causando un<br />
probabile danno.<br />
PESI MINIMI DEL GRUPPO ROTORE<br />
CARCASSA PESO<br />
HC4 473 kg<br />
HC5 681 kg<br />
HC6 - 4 poli 1093 kg<br />
HC6 - 6 poli 1050 kg<br />
HC7 - 4 poli 1592 kg<br />
HC7 - 6 poli 1790 kg<br />
Per il riassemblaggio seguire in ordine inverso la procedura<br />
suddetta.<br />
Prima di assemblare un rotore monocuscinetto nella sede dello<br />
statore, controllare che i dischi conduttori non siano danneggiati,<br />
incrinati o mostrino altri sintomi di fatica. Verificare anche che i<br />
fori previsti nei dischi per le viti di fissaggio non siano diventati<br />
oblunghi.<br />
I componenti danneggiati devono essere sostituiti.<br />
Nel rimontare i dischi, accertarsi che il numero e spessore dei<br />
dischi, e le coppie di serraggio delle boccole, corrispondano alla<br />
tabella sottostante.<br />
Per i valori torsiometrici dei bulloni disco-volano, consultare il<br />
manuale del motore.<br />
CARCASS-<br />
A<br />
MACCHINE BICUSCINETTO<br />
NOTA:<br />
DISCHI<br />
SPESSORE<br />
DI<br />
DISCO<br />
SPESSORE<br />
TOTALE<br />
DISCHI<br />
4 4 1, 2<br />
4,<br />
8<br />
5 4 1, 2<br />
4,<br />
8<br />
6 6 1, 2<br />
7,<br />
2<br />
7 6 1, 2<br />
7,<br />
2<br />
COPPIA<br />
DI<br />
SERRAGGIO<br />
48kgm<br />
479Nm<br />
48kgm<br />
479Nm<br />
84kgm<br />
822Nm<br />
84kgm<br />
822Nm<br />
Se possibile, posizionare il rotore in modo che un'intera superficie<br />
polare venga a trovarsi in corrispondenza del punto morto<br />
inferiore.
La procedura di smontaggio di un rotore bicuscinetto simile a<br />
quella descritta per le macchine monocuscinetto, ad eccezione<br />
dei passi 4 e 5 riguardanti l'adattatore sul lato accoppiamento.<br />
Per la rimozione di questa parte procedere come segue:<br />
1. Togliere gli 8 bulloni che fissano l'adattatore lato<br />
accoppiamento sulla carcassa e i 4 bulloni che fermano<br />
la cartuccia cuscinetto nella staffa terminale di sostegno<br />
lato accoppiamento (4 bulloni esterni).<br />
2. Con l'imbragatura di corda attorno alla prolunga<br />
dell'albero e sostenendo il peso del rotore, picchiettare<br />
il codolo della staffa terminale in modo da farlo uscire<br />
dal suo incavo di centraggio e abbassare il gruppo rotore<br />
fino ad appoggiarlo nella camera cilindrica dello statore.<br />
3. Portare il peso della staffa terminale sull'imbragatura e<br />
picchiettare sulla staffa in modo da farla uscire<br />
dalla cartuccia del cuscinetto sul lato accoppiamento,<br />
guidarla al di sopra della ventola ed estrarla.<br />
Per il riassemblaggio seguire la procedura suddetta in ordine<br />
inverso.<br />
7.6 RIMESSA IN ESERCIZIO<br />
Dopo aver provveduto alla correzione delle anomalie riscontrate,<br />
staccare tutti i collegamenti di prova e ricollegare tutti i conduttori<br />
del sistema di regolazione.<br />
Riavviare il gruppo e regolare il potenziometro VOLTS sull'AVR<br />
ruotandolo lentamente in senso orario fino a raggiungere la<br />
tensione nominale.<br />
Rimontare tutte le calotte/pannelli di accesso della cassetta di<br />
terminazione e riattivare l'alimentazione del riscaldatore.<br />
Avvertenza !<br />
L'omesso rimontaggio di tutte le<br />
protezioni, dei pannelli di accesso e<br />
delle calotte della cassetta di<br />
terminazione pu causare lesioni alla<br />
persona o decesso.<br />
30
8.1 PARTI DI RICAMBIO CONSIGLIATE<br />
Tutti i ricambi sono confezionati in modo da facilitarne<br />
l'identificazione. I pezzi originali sono contraddistinti dalla<br />
denominazione Nupart.<br />
Per gli interventi di assistenza e manutenzione, consigliamo le<br />
parti elencate di seguito. In caso di applicazioni gravose, un<br />
corredo di ricambi dovr essere tenuto assieme al generatore.<br />
1. Serie di diodi (6 diodi con soppressori di transitori)<br />
HC4/5 RSK5001<br />
HC6/7 RSK6001<br />
2. AVR SX440 E000-24030<br />
AVR SX421 E000-24210<br />
AVR MX321 E000-23212<br />
AVR MX341 E000-23410<br />
3. Cuscinetti Lato accoppiamento Lato libero<br />
Carcassa 4 051-01065 051-01068<br />
Carcassa 5 051-01067 051-01068<br />
Carcassa 6 051-01064 051-01065<br />
Carcassa 7 051-01062 051-01063<br />
ASSEMB<strong>LA</strong>GGIO AL MOTORE<br />
Quando si ordinano parti de ricambio, bisogna sempre citare il<br />
numero di matricola o il numero di identità della macchina, il tipo<br />
e la descrizione delle parti. Per l'identificazione di tali numeri<br />
vedere il paragrafo 1.3.<br />
Gli ordini e le richieste di offerta per parti di ricambio devono<br />
essere indirizzati a:<br />
Newage International Ltd.,<br />
Nupart Department,<br />
P.O. Box 17,<br />
Barnack Road<br />
Stamford,<br />
Lincolnshire<br />
PE9 2NB<br />
England<br />
Telefono: 44 (0) 1780 484000<br />
Telex: 32268 Cables Newage Stamford<br />
Fax: 44 (0) 1780 766074<br />
o a qualsiasi delle nostre filiali, elencate sul retro della copertina.<br />
8.2 ASSISTENZA DOPOVENDITA<br />
Il nostro Reparto Assistenza di Stamford, tramite le nostre filiali,<br />
assicura una completa consulenza tecnica e un servizio di<br />
assistenza in loco. Presso il nostro stabilimento di Stamford<br />
anche disponibile un servizio riparazioni.<br />
SEZIONE 8<br />
RICAMBI E ASSISTENZA DOPOVENDITA<br />
31
32<br />
Riferimento<br />
illustrazione<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
5<br />
6<br />
7<br />
8<br />
9<br />
10<br />
11<br />
12<br />
13<br />
14<br />
15<br />
16<br />
17<br />
18<br />
19<br />
20<br />
21<br />
22<br />
ELENCO PARTI<br />
GENERATORI MONOCUSCINETTO HC5,6,7<br />
Descrizione<br />
Coperchio lato opposto accoppiamento<br />
Protezione lato opposto accoppiamento<br />
Coperchio Di sostegno lato accoppiamento<br />
Chiavetta rotore principale (non illustrata)<br />
Carcassa principale<br />
Insieme Statore principale<br />
Insieme Rotore principale<br />
Ventola<br />
Albero<br />
Statore eccitatrice<br />
Rotore eccitatrice<br />
Insieme Raddrizzatore principale<br />
Calotta generatore a magnete permanente<br />
(PMG)<br />
Insieme Statore PMG<br />
Insieme Rotore PMG<br />
Cuscinetto lato opposto accopiamento<br />
Cuscinetto lato opposto accoppiamento<br />
Coperchietto Del cuscinetto lato opposto<br />
accoppiamento<br />
Cartuccia cuscinetto lato opposto<br />
accoppiamento<br />
Coperchio scatola morsetti<br />
AVR (Regolatore automatico di tensione)<br />
Staffa di supporto AVR<br />
PMG generatore a magnete permanente<br />
AVR regolatore automatico di tensione<br />
Riferimento<br />
illustrazione<br />
23<br />
24<br />
25<br />
26<br />
27<br />
28<br />
29<br />
30<br />
31<br />
32<br />
Descrizione<br />
Piastra di copertura AVR<br />
Morsettiera principale<br />
Morsettiera ausiliaria<br />
Protezione Lato accoppiamento<br />
Disco d'accoppiamento<br />
Disco di Pressione<br />
Distanziale d'accoppiamento<br />
Bullone d'accoppiamento<br />
Anello elastico lato opposto accoppiamento<br />
Perno rotore PMG
33<br />
Fig. 11<br />
GENERATORI MONOCUSCINETTO HC5,6,7
34<br />
Riferimento<br />
illustrazione<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
5<br />
6<br />
7<br />
8<br />
9<br />
10<br />
11<br />
12<br />
13<br />
14<br />
15<br />
16<br />
17<br />
18<br />
19<br />
20<br />
21<br />
22<br />
ELENCO PARTI<br />
GENERATORI MONOCUSCINETTO HC5,6,7<br />
Descrizione<br />
Coperchio lato opposto accoppiamento<br />
Protezione lato opposto accoppiamento<br />
Coperchio Di sostegno lato accoppiamento<br />
Chiavetta rotore principale (non illustrata)<br />
Carcassa principale<br />
Insieme Statore principale<br />
Insieme Rotore principale<br />
Ventola<br />
Albero<br />
Statore eccitatrice<br />
Rotore eccitatrice<br />
Insieme Raddrizzatore principale<br />
Calotta generatore a magnete permanente<br />
(PMG)<br />
Perno rotore PMG<br />
Insieme Statore PMG<br />
Insieme Rotore PMG<br />
Cuscinetto lato opposto accoppiamento<br />
Coperchietto Del cuscinetto lato opposto<br />
accoppiamento<br />
Cartuccia cuscinetto lato opposto<br />
accoppiamento<br />
Pannello laterale scatola<br />
Coperchio scatola morsetti<br />
AVR (Regolatore automatico di tensione)<br />
PMG generatore a magnete permanente<br />
AVR regolatore automatico di tensione<br />
Riferimento<br />
illustrazione<br />
23<br />
24<br />
25<br />
26<br />
27<br />
28<br />
29<br />
30<br />
31<br />
32<br />
33<br />
34<br />
Descrizione<br />
Staffa di supporto AVR<br />
Piastra di copertura AVR<br />
Morsettiera principale<br />
Morsettiera ausiliaria<br />
Cuscinetto lato accoppiamento<br />
Rondella ondulata (cuscinetto lato accopp.)<br />
Cartuccia cuscinetto lato accoppiamento<br />
Coperchietto Esterno cuscinetto lato accopp.<br />
Protezione Lato accoppiamento<br />
Protezioni a persiana antigocciolamento<br />
Guarnizione (accessorio extra)<br />
Golfare di sollevamento
35<br />
Fig. 12<br />
GENERATORE BICUSCINETTO HC4
36<br />
Fig. 13<br />
COMPLESSIVO RADDRIZZATORE ROTANTE<br />
Rif.<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
5<br />
6<br />
7<br />
8<br />
9<br />
10<br />
11<br />
12<br />
13<br />
Descrizione<br />
Moulded Base<br />
Rectfier Fin<br />
Diode (Forward)<br />
Diode (Reverse)<br />
Varistor<br />
Hexagonal Head Bolt M6 X 65<br />
Plain Washer M6<br />
S.C. Lock Washer M6<br />
Hexagonal Head Screw M5 X 20<br />
Hexagonal Nut M5<br />
Plain Washer M5<br />
S.C. Lockwasher M5<br />
CH. HD. Screw<br />
I generatori HC4/5 sono dotati di un varistore.<br />
I generatori HC6/7 sono dotati di due varistori (coppia<br />
identica).<br />
Quantit<br />
1<br />
2<br />
3<br />
3<br />
*<br />
4<br />
4<br />
4<br />
2<br />
17<br />
21<br />
15<br />
1<br />
1. I diodi del complessivo raddrizzatore devono essere tutti<br />
dello stesso produttore.<br />
2. Quando si montano dei diodi in sostituzione, i lati<br />
sottostanti dovrebbero possibilmente essere spalmati con<br />
composto Dissipatore di Calore Siliconico Midland tipo<br />
MS2623 o con prodotto analogo (disponibile presso il<br />
nostro Reparto Nupart). IMPORTANTE: Questo<br />
composto NON DEVE essere applicato sui perni filettati<br />
dei diodi.<br />
3. Coppia di serraggio dei diodi: 4-4,8 Nm (36-42 lbf.in.).
Generatori in c.a.<br />
GARANZIA SU GENERATORI IN C.A.<br />
<strong>PER</strong>IODO DI GARANZIA:<br />
Il periodo di garanzia deve intendersi di diciotto mesi a decorrere dalla data in cui la N.I. avrà<br />
notificato che la merce è pronta per la spedizione, oppure di dodici mesi dalla data di prima<br />
messa in esercizio dell’impianto (quale che sia il periodo più breve).<br />
DIFETTI RISCONTRATI DOPO <strong>LA</strong> CONSEGNA:<br />
Provvederemo a riparare o, a nostra discrezione, a fornire componenti sostitutivi per qualsiasi<br />
malfunzionamento il generatore possa evidenziare entro il periodo specificato nella clausola 12<br />
e che a seguito di nostro attento esame risulti esclusivamente imputabile a difetti di materiale o<br />
di fabbricazione; premesso tuttavia che il componente difettoso dovrà essere sollecitamente<br />
rispedito, franco di porto e con tutti i numeri e contrassegni di identificazione intatti, al nostro<br />
stabilimento oppure al nostro rivenditore locale.<br />
Qualsiasi componente riparato o sostituito in garanzia verrà restituito dalla N.I. in porto franco<br />
(via mare se la destinazione è al di fuori del Regno Unito).<br />
Non risponderemo di alcuna spesa eventualmente sostenuta in connessione con lo smontaggio<br />
o la sostituzione di componenti inviatici e sottoposti a nostro controllo né con il montaggio di<br />
parti di ricambio da noi fornite. Inoltre, decliniamo sin d’ora ogni responsabilità per<br />
malfunzionamenti di prodotti che non siano stati correttamente installati secondo le procedure<br />
d’installazione raccomandate dalla N.I. e specificate nelle pubblicazioni “Manuale N.I. di<br />
installazione, assistenza e manutenzione” e “Direttive applicative N.I.”, o che siano stati<br />
immagazzinati in modo inadeguato, oppure riparati, messi a punto o modificati da terzi, e<br />
comunque non da noi o da nostri rappresentanti ufficiali, come pure per difetti di attrezzature di<br />
seconda mano, di prodotti o articoli esclusivi non rientranti nella nostra gamma di produzione,<br />
sebbene da noi forniti, in quanto coperti da (eventuale) garanzia fornita dai rispettivi produttori.<br />
Qualsiasi richiesta di intervento in garanzia ai sensi della presente clausola dovrà contenere<br />
una dettagliata descrizione del presunto difetto e dei prodotti, specificando data d’acquisto,<br />
nome e indirizzo del rivenditore, numero di matricola (riportato sulla targhetta dei dati caratteristici<br />
applicata dal costruttore) oppure, nel caso di ricambi, il numero d’ordine in base al quale i<br />
prodotti erano stati forniti.<br />
Per qualsiasi richiesta di indennizzo in garanzia, il nostro giudizio dovrà intendersi definitivo e<br />
risolutivo, e il richiedente sarà tenuto ad accettare la nostra decisione su qualsiasi questione<br />
inerente a difetti e alla sostituzione di componenti.<br />
Il nostro obbligo contrattuale dovrà intendersi pienamente assolto dalla riparazione o sostituzione<br />
in garanzia di cui sopra e sarà in ogni caso limitato al corrente prezzo di listino dei prodotti<br />
difettosi.<br />
La responsabilità a noi derivante dalla presente clausola deve intendersi sostitutiva di ogni<br />
obbligazione e stipulazione implicita per legge in materia di qualità o di idoneità dei prodotti ad<br />
eventuali impieghi specifici e, fatto salvo quanto espressamente contemplato nella presente<br />
clausola, nessuna responsabilità contrattuale o extracontrattuale o di altro genere dovrà esserci<br />
imputata in relazione a difetti dei prodotti forniti o per eventuali lesioni, danni o perdite derivanti<br />
da tali difetti o da lavoro perduto per loro causa.<br />
NUMERO DI MATRICO<strong>LA</strong> DEL<strong>LA</strong> MACCHINA
NEWAGE INTERNATIONAL LIMITED<br />
REGISTERED OFFICE AND ADDRESS:<br />
PO BOX 17<br />
BARNACK ROAD<br />
STAMFORD<br />
LINCOLNSHIRE<br />
PE9 2NB ENG<strong>LA</strong>ND<br />
Telephone: 44 (0) 1780 484000<br />
Fax: 44 (0) 1780 484100<br />
Web site: www.newagestamford.com<br />
SUBSIDIARY COMPANIES<br />
1 AUSTRALIA: NEWAGE ENGINEERS PTY. LIMITED<br />
PO Box 6027, Baulkham Hills Business Centre,<br />
Baulkham Hills NSW 2153.<br />
Telephone: Sydney (61) 2 9680 2299<br />
Fax: (61) 2 9680 1545<br />
2 CHINA: WUXI NEWAGE ALTERNATORS LIMITED<br />
Plot 49-A, Xiang Jiang Road<br />
Wuxi High - Technical Industrial Dev. Zone<br />
Wuxi, Jiangsu 214028<br />
PR of China<br />
Tel: (86) 51 027 63313<br />
Fax: (86) 51 052 17673<br />
3 GERMANY: NEWAGE ENGINEERS G.m.b.H.<br />
Rotenbrückenweg 14, D-22113 Hamburg.<br />
Telephone: Hamburg (49) 40 714 8750<br />
Fax: (49) 40 714 87520<br />
4 INDIA: C.G. NEWAGE ELECTRICAL LIMITED<br />
C33 Midc, Ahmednagar 414111, Maharashtra.<br />
Telephone: (91) 241 778224<br />
Fax: (91) 241 777494<br />
5 ITALY: NEWAGE ITALIA S.r.I.<br />
Via Triboniano, 20156 Milan.<br />
Telephone: Milan (39) 02 380 00714<br />
Fax: (39) 02 380 03664<br />
6 JAPAN: NEWAGE INTERNATIONAL JAPAN<br />
8 - 5 - 302 Kashima<br />
Hachioji-shi<br />
Tokyo, 192-03<br />
Telephone: (81) 426 77 2881<br />
Fax: (81) 426 77 2884<br />
10<br />
9<br />
3<br />
7<br />
4<br />
8<br />
2<br />
7 NORWAY: NEWAGE NORGE A/S<br />
Økern Naeringspark, Kabeigt. 5<br />
Postboks 28, Økern, 0508 Oslo<br />
Telephone: Oslo (47) 22 97 44 44<br />
Fax: (47) 22 97 44 45<br />
8 SINGAPORE: NEWAGE ASIA PACIFIC PTE LIMITED<br />
10 Toh Guan Road #05-03<br />
TT International Tradepark<br />
Singapore 608838<br />
Telephone: Singapore (65) 794 3730<br />
Fax: (65) 898 9065<br />
Telex: RS 33404 NEWAGE<br />
9 SPAIN: STAMFORD IBERICA S.A.<br />
Ctra. Fuenlabrada-Humanes, km.2<br />
Poligono Industrial "Los Linares"<br />
C/Pico de Almanzor, 2<br />
E-28970 HUMANES DE MADRID (Madrid)<br />
Telephone: Madrid (34) 91 604 8987/8928<br />
Fax: (34) 91 604 81 66<br />
10 U.S.A.: NEWAGE LIMITED<br />
4700 Main St, N.E.<br />
Fridley<br />
Minnesota 55421<br />
Telephone: (1) 800 367 2764<br />
Fax: (1) 800 863 9243<br />
6<br />
© 1998 Newage International Limited.<br />
Printed in England.