Il numero del giornale in formato pdf - Inter Multiplices Una Vox
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non credono più nella salvezza<br />
offerta dal Crocifisso<br />
a coloro che lo adorano <strong>in</strong><br />
spirito e verità. Lo sanno<br />
tutti che loro credono che la<br />
venuta <strong>del</strong> Figlio di Dio<br />
avrebbe redento il mondo,<br />
tutto il mondo, tutti gli uom<strong>in</strong>i,<br />
i credenti e i<br />
miscredenti, i buoni e i cattivi.<br />
Che bisogno c’è, qu<strong>in</strong>di,<br />
di ritmi e di cicli, di rispondenza<br />
col Creato, di ossequio<br />
alla Tradizione, di<br />
sottomissione agli <strong>in</strong>segnamenti<br />
<strong>del</strong> Signore, da Lui<br />
trasmessi agli Apostoli e ai Padri<br />
<strong>del</strong>la Chiesa?<br />
A che serve tutto questo apparato,<br />
formalista e <strong>in</strong>gessato, appena ammissibile<br />
<strong>in</strong> tempi bui con i fe<strong>del</strong>i tenuti<br />
<strong>in</strong> non cale?<br />
Oggi, la priorità è l’istruzione, l’istruzione<br />
obbligatoria dei fe<strong>del</strong>i, fatta a<br />
dispense settimanali distribuite <strong>in</strong> tre<br />
anni dai moderni professori <strong>in</strong> liturgia<br />
che non riescono a staccarsi dai<br />
loro supponenti scranni accademici<br />
e non si curano di come vanno realmente<br />
le cose <strong>del</strong> mondo e, soprattutto,<br />
<strong>del</strong>la Chiesa e dei fe<strong>del</strong>i.<br />
<strong>Il</strong> colmo è che tutto questo non si è<br />
ritenuto saggio farlo proprio quando<br />
i fe<strong>del</strong>i non sapevano neanche leggere<br />
e non leggevano, quando si aveva<br />
ben presente la vera natura semplice<br />
dei fe<strong>del</strong>i, che non hanno bisogno<br />
di tante parole, ma di fede e adorazione.<br />
Lo si è fatto <strong>in</strong>vece adesso,<br />
che tutti sanno leggere e, volendo,<br />
possono leggere quanto vogliono. Lo<br />
si è fatto adesso, che vi è una Bibbia<br />
<strong>in</strong> ogni casa, anche se spesso per fare<br />
bella figura nello scaffaletto <strong>del</strong> t<strong>in</strong>ello.<br />
Si capisce anche da questo che si è<br />
trattato e si tratta di una scusa per<br />
protestantizzare la Chiesa, <strong>in</strong>curanti<br />
<strong>del</strong> fatto che, oggi, si trattano<br />
i fe<strong>del</strong>i peggio che se fossero<br />
analfabeti, e li si disgusta,<br />
poiché prima o poi essi si rendono<br />
conto di avere a che fare<br />
con professor<strong>in</strong>i saccenti e presuntuosi,<br />
più <strong>in</strong>namorati di se<br />
stessi che <strong>del</strong>la Chiesa e <strong>del</strong>la<br />
loro missione pastorale.<br />
È così che si svuotano le chiese!<br />
I fe<strong>del</strong>i sono semplici, ma<br />
non stupidi!<br />
Dall’“azione <strong>del</strong>la grazia”<br />
di Dio<br />
all’“azione di grazie”<br />
verso Dio<br />
La logica propiziatoria, che soggiace<br />
all’impianto <strong>del</strong> Messale trident<strong>in</strong>o,<br />
non fa che ereditare e tramandare<br />
una pratica plurisecolare, coerente<br />
con uno sfondo culturale non ancora<br />
segnato dall’antropocentrismo<br />
<strong>del</strong>la modernità: nonostante gli<br />
albori <strong>del</strong>l’umanesimo e <strong>del</strong><br />
r<strong>in</strong>ascimento, l’esperienza cristiana<br />
è ancora compresa e vissuta nella<br />
cornice di una concezione<br />
cosmologica e teologica penetrata<br />
dall’idea <strong>del</strong> div<strong>in</strong>o come causa diretta<br />
di tutto ciò che accade ed esiste.<br />
A conferma <strong>del</strong>le osservazioni da noi<br />
fatte prima, ecco una frase di Paolo<br />
Tomatis (p. 137), che <strong>del</strong><strong>in</strong>ea con<br />
sufficiente chiarezza che il passaggio<br />
dall’Antico Messale al nuovo si<br />
è reso necessario, non tanto per realizzare<br />
un <strong>in</strong>esistente recupero <strong>del</strong>la<br />
Tradizione, quanto per annullare<br />
l’antica concezione teologica<br />
propiziatoria e far posto ad una concezione<br />
sentimentale umanista. In<br />
53<br />
altre parole, per realizzare<br />
esattamente quello che abbiamo<br />
richiamato più volte<br />
prima: mettere al centro<br />
<strong>del</strong>la S. Messa, e qu<strong>in</strong>di al<br />
centro <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong>la Chiesa,<br />
non più Dio, ma l’uomo.<br />
Certo, questa osservazione<br />
<strong>del</strong> Tomatis sembra contraddire<br />
quanto sostenuto<br />
dai suoi colleghi, ma bisogna<br />
tenere presente due<br />
cose.<br />
La prima, di tipo strutturale,<br />
che fa sì che le contraddizioni<br />
non turb<strong>in</strong>o più<br />
come un tempo, quando dire che A è<br />
diversa da B significava che B non<br />
potrebbe mai essere A. Oggi questa<br />
logica elementare è stata ormai superata<br />
dall’umano, r<strong>in</strong>ascimentale e<br />
illum<strong>in</strong>ista conv<strong>in</strong>cimento che se A<br />
non è e non potrebbe mai essere B,<br />
ciò non impedisce che B, <strong>in</strong> qualche<br />
modo, dialogando e aprendo un dibattito,<br />
possa f<strong>in</strong>ire col non essere<br />
troppo diversa da A.<br />
Sembra un giuoco di parole per<br />
liceali <strong>in</strong> vena di scherzare con l’<strong>in</strong>segnante<br />
di storia e filosofia, se non<br />
fosse che, purtroppo, è uno dei capisaldi<br />
<strong>del</strong>la civiltà moderna, uno di<br />
quei veleni che hanno <strong>in</strong>tossicato la<br />
Chiesa Cattolica f<strong>in</strong>o a farle subire<br />
il Vaticano II, di cui il nostro professore<br />
tesse l’elogio.<br />
La seconda, di tipo strumentale, che<br />
permette di poter sostenere che l’antica<br />
liturgia è stata totalmente capovolta,<br />
non per tradire la Tradizione<br />
Apostolica (!), ma per farla vivere<br />
ulteriormente nel mondo attuale <strong>in</strong><br />
piena coerenza con la modernità, per<br />
niente preoccupati di relegare Dio <strong>in</strong><br />
un angolo <strong>del</strong>la vita dei fe<strong>del</strong>i. Un<br />
altro aspetto <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>credibile giustificazione<br />
con cui si è prodotta la rivoluzione<br />
dottr<strong>in</strong>ale e la riforma liturgica.<br />
Qui si sostiene che la Chiesa,<br />
per secoli (una pratica<br />
plurisecolare) avrebbe fatto<br />
bene a mantenere il conv<strong>in</strong>cimento<br />
che al centro <strong>del</strong>la speculazione<br />
teologica vi fosse<br />
l’onnipotenza e l’onniscienza<br />
di Dio, con il conseguente<br />
“orizzonte propiziatorio <strong>del</strong>la<br />
Messa” e “la fede nella efficacia<br />
propiziatoria <strong>del</strong> sacrificio