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Dispensa (.pdf) - La Filanda

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16. in seno = nel cuore<br />

17. cori = sentimenti<br />

18. fato = destino<br />

19. di cotanta speme = di una speranza così grande<br />

20. un affetto mi prema = un dolore mi angoscia<br />

21. doler = ricomincio a compiangere<br />

22. allor = allora, si riferisce al tempo della giovinezza<br />

23. verno = inverno<br />

24. chiuso = nascosto<br />

25. molceva il core = lusingava il cuore<br />

26. teco = con te<br />

27. ragionavan = parlavano<br />

28. perìa = periva, moriva<br />

29. età mia nova = della mia adolescenza<br />

30. onde = di cui<br />

31. ignuda = senza ornamenti<br />

ANALISI<br />

Canzone libera, costituita da settenari ed endecasillabi, organizzati in sei raggruppamenti strofici, il motivo<br />

ispiratore di “A silvia “ non è l’amore ma la contemplazione della giovinezza.<br />

Al centro della meditazione è l’analisi dell’Io soggetto di emozioni e ricordi, ma la dimensione si sposta ,<br />

come abbiamo visto dal piano individuale a quello universale. Questo è possibile perché ormai il<br />

pessimismo leopardiano ha assunto dimensioni cosmiche : l’infelicità è un prodotto della natura che<br />

promette un futuro di felicità e non lo mantiene; la sua promessa genera illusioni destinate a cadere ,<br />

l’acerbo vero si manifesta in tutta la sua crudeltà .<br />

<strong>La</strong> composizione rapida ed armoniosa si apre con una strofa introduttiva (v 1- 6) in cui Silvia è resa viva<br />

dalla memoria del poeta;<br />

Seguono le strofe due e tre ( v 7-14; 15 – 27) che sono due strofe parallele. Accanto all’adolescenza di<br />

Silvia c’è quella del poeta; le occupazioni dei due giovani sono tuttavia diverse<br />

Dai v 28- 39 si crea nella lirica uno spartiacque ; si alterna la rimembranza con la caduta delle illusioni , il<br />

ricordo del passato e la dolorosa consapevolezza del presente. Il punto culminante è dato dall’apostrofe<br />

alla natura, qui madre malvagia di tutti gli uomini. Si passa dalla dimensione individuale a quella universale.<br />

Nella penultima strofa ( v 40- 48 ) la morte è per Silvia la fine delle speranze e della giovinezza; nell’ultima<br />

( v 49 – 62 ) il dolore e la caduta delle illusioni accomuna Silvia al poeta.<br />

Il linguaggio è mirabile espressione dalla poetica del vago e dell’indefinito (ridenti, fuggitivi, lieta e<br />

pensosa, vago avvenir, maggio odoroso vie dorate..)<br />

Anche il paesaggio è tratteggiato vagamente con tratti generali e indeterminati. Si noti inoltre l’estrema<br />

semplificazione sintattica , l’assenza di artifici retorici.<br />

I periodi brevi, collegati tra loro prevalentemente attraverso la paratassi,fluiscono in modo estremamente<br />

musicale.<br />

24. 1. 2011<br />

III LEZIONE:<br />

1. Breve sintesi della lezione precedente<br />

2. Fasi della vita, della produzione, del pensiero e della poetica leopardiana<br />

Il ritorno a Recanati e il ciclo di Aspasia<br />

<strong>La</strong> teoria della social catena<br />

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