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Dispensa (.pdf) - La Filanda

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3. Lettura ed analisi delle liriche : “ A se stesso”<br />

“ <strong>La</strong> ginestra “<br />

1. Breve sintesi della lezione precedente<br />

2. Fasi della vita, della produzione, del pensiero e della poetica leopardiana<br />

Il ritorno a Recanati e il ciclo di Aspasia<br />

I guadagni che gli erano stati prospettati non si realizzano e pertanto Leopardi è costretto a far ritorno al<br />

suo paese perché non è in grado di mantenersi.<br />

Il rientro a casa è molto penoso per il poeta: si aggrava la sua malattia ed è immerso , lontano da tutti,<br />

nella più tetra malinconia.<br />

Degli amici fiorentini generosamente lo aiutano con un assegno mensile per un anno e così Leopardi può<br />

nuovamente lasciare il tetro palazzo paterno per Firenze. Lì si immerge nella vita sociale, stringe rapporti<br />

con gli intellettuali entrando per la prima volta in contatto con il sociale e esprimendo con una certa<br />

veemenza le sue opinioni.<br />

<strong>La</strong> sua polemica è rivolta soprattutto ai progressisti di cui condanna l’ottimismo ; a Firenze si innamora<br />

anche di Fanny Targioni Tozzetti , ma il sentimento non corrisposto genera in lui un grande dolore;<br />

questa esperienza trasfigurata letterariamente nella raccolta “ Il Ciclo di Aspasia” composta tra il 1833 e<br />

il 1835 . (Aspasia è il nome con cui il poeta designa il nome della donna amata dal nome di una cortigiana,<br />

Aspasia appunto, la donna di Pericle nel V secolo a.C.) in cui denuncia il crollo di ogni illusione e persino<br />

della speranza e del desiderio delle illusioni.<br />

Ne “Il ciclo di Aspasia “ la poesia di Leopardi è lontanissima dalla poetica del vago e dell’indefinito: non ci<br />

sono più illusioni, non c’è linguaggio limpido e musicale; la poesia è cruda, priva di immagini, il linguaggio è<br />

aspro, antimusicale.<br />

Gli ultimi anni della vita del poeta trascorrono a Napoli, ospite di un giovane napoletano, Antonio Ranieri.<br />

Continua la sua polemica con i progressisti e gli spiritualisti ma, proprio in questi ultimi anni il poeta elabora<br />

una nuova teoria filosofica che trova espressione nella composizione de “<strong>La</strong> Ginestra”(1836 ), ritenuta il<br />

testamento spirituale del poeta.<br />

E’ una poesia anti idillica questa, che continua il percorso del Ciclo di Aspasia , ma lo supera perché con la<br />

Ginestra il poeta si incammina verso le ultime e nuove riflessioni.<br />

<strong>La</strong> teoria della social catena<br />

Per combattere la minaccia della Natura , madre malvagia, che non si cura degli uomini e del loro dolore,<br />

Leopardi ipotizza la realizzazione di una una “social catena “, di un legame fraterno tra gli uomini che<br />

può dar vita a “ un più onesto e retto conversar cittadino”<br />

Leopardi non è mai stato un misantropo e seppur questa teoria sia da considerarsi un’ utopia, è vero<br />

anche che essa è un approdo “positivo” di tutta la sua meditazione filosofica.<br />

A Napoli, alle falde del Vesuvio, il poeta muore nel 1837.<br />

3. Lettura ed analisi di<br />

A se stesso<br />

In questa lirica che fa parte de” Il ciclo di Aspasia”, pubblicata nel 1835, Leopardi abbandona la poetica<br />

del vago e dell’indefinito e si accosta ad una nuova poesia, cruda, priva di immagini, anti idillica.<br />

Or poserai 1 per sempre,<br />

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