DIPINTI ANTICHI - wannenes
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101.<br />
FRANCESCO SOLIMENA detto L’ABATE CICCIO<br />
(Canale di Serino, 1657 - Barra, Napoli 1747)<br />
Ritratto di giovane in armatura<br />
(Carlo Edoardo di Scozia?)<br />
Olio su tela, 90 x 60 cm (ovale)<br />
Stima € 15.000 - 18.000<br />
Bibliografia:<br />
F. Bologna in Mostra del ritratto storico napoletano, catalogo della mostra cura di F. Bologna e G. Doria, Napoli 1954, p.<br />
52, n. 70;<br />
N. Spinosa in Il Gran Teatro del Mondo. L’Anima e il Volto nel Settecento, catalogo della mostra a cura di F. Caroli, Milano<br />
2003, n. I.10, pp. 94-95<br />
Il dipinto è noto alla critica da alcuni decenni, giacché fu reso noto da Raffaello Causa che lo inserì nella propria mostra dedicata<br />
al ritratto storico napoletano (1954).<br />
Riconosciuto dal Causa a Francesco Solimena, il dipinto è stato successivamente studiato da Nicola Spinosa in occasione della<br />
mostra di Palazzo Reale a Milano del 2003, in cui l’opera fu esposta.<br />
Lo studioso lo assegna alla fase tarda del pittore, indicativamente tra il 1734 e il 1740, “quando l’anziano maestro, superata<br />
la fase di purismo accademizzante del decennio precedente, tornò ad un fare pittorico veemente e vigoroso, con rinnovata<br />
foga barocca, con stesure cromatiche ‘a macchia’ dense, dai toni corruschi o bitumiosi e, in più, con una nuova capacità di penetrazione<br />
nella psiche dei personaggi raffigurati e di resa espressiva delle reazioni sentimentali ed emotive più segrete e profonde”<br />
(Spinosa 2003, cit.).<br />
Di indubbio interesse è altresì tutto ciò che si può osservare in merito all’identità dell’effigiato. Secondo Spinosa infatti l’opera,<br />
già conservata nel castello di Vincigliata a San Domenico di Fiesole presso Francesco de Dombrowsi. e ancor prima presso il<br />
duca Marulli di Cesarea, dovrebbe con buone probabilità potersi riconoscere nel principe Carlo Edoardo di Scozia. Questi,<br />
all’età di quattordici anni, partecipò alla battaglia con cui fu espugnata Gaeta, insieme al giovane Carlo di Borbone, figlio di<br />
Filippo V d Spagna e di Elisabetta Farnese. Con la vittoria sugli Asburgo, in quell’occasione, il re Filippo V restituì ai regni di<br />
Napoli e di Sicilia l’indipendenza dalla corona spagnola, trasferendo ogni diritto al figlio, più che probabile soggetto di questa<br />
splendida effigie.