Globalizzazione e Solidarietà - PAS
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GLOBALIZZAZIONE E SOLIDARIETÀ 21<br />
zo sociale collettivo che coinvolga l’intera popolazione ed i leader politici.<br />
Produrre e condividere la conoscenza circa la globalizzazione ‘per tutti’<br />
potrebbe aiutare a rendere più democratici i flussi di conoscenza. Un’idea<br />
di insegnamento collaborativo e di apprendimento circa la globalizzazione<br />
forse non riuscirà a risolvere le grandi contraddizioni del potere che caratterizza<br />
questo mondo, ma può aiutare a rendere uniforme il campo da<br />
gioco. Occorre che l’istruzione si adatti a questo panorama radicalmente<br />
mutato, perché essa è allo stesso tempo il veicolo del cambiamento su cui<br />
tutti ripongono le loro speranze, e la vittima di processi mentali e strutture<br />
organizzative desuete e bisognose di urgente riforma. Ciò include le<br />
estese funzioni che le scuole dovranno assumere in quanto principale istituzione<br />
sociale che contrasta la vita familiare disgregata e che fornisce ai<br />
giovani strategie per fronteggiare l’emigrazione, nonché gli ambiti sociali<br />
e culturali in rapido cambiamento. Lo sforzo politico necessario per far<br />
cambiare direzione al sistema non è stato ancora compiuto. Non possiamo<br />
ritardare oltre, poiché in gioco potrebbe esserci la democrazia stessa, un<br />
gioco ad alto rischio che al momento favorisce coloro che lo capiscono e<br />
lo controllano.<br />
La crisi economica: la minaccia all’istruzione<br />
La Dichiarazione di Jomtien ribadita dalla Conferenza Mondiale di<br />
Budapest ha chiarito che per ottenere un’istruzione per tutti, i governi<br />
dovranno destinare una fetta più grande della ‘torta economica’ (almeno il<br />
3% del PIL) al raggiungimento di questo obiettivo, ma la misura della<br />
‘torta’ dipende dallo stato di salute dell’economia. E quando la recessione<br />
colpisce, il progresso può rallentare per anni.<br />
La crisi finanziaria che ha colpito l’Asia orientale nel 1997-1999 illustra<br />
bene questo punto. La Banca Mondiale ha reso noto che uno dei più consistenti<br />
crolli si è verificato in Indonesia, dove il PIL è sprofondato di quasi<br />
il 14% nel 1998 e l’inflazione è cresciuta enormemente. Anche le spese statali<br />
per l’istruzione sono precipitate: del 12% nell’anno scolastico 1997-8 e<br />
di un enorme 30% nel 1998-99. I tassi di iscrizione sono scesi e gli abbandoni<br />
sono aumentati, anche se solo dell’1-2% secondo la Banca (una cifra<br />
contestata da alcune ONG come la Oxfam). Alcuni governi della regione<br />
sono riusciti a pensare sul lungo termine, mantenendo il loro impegno sull’istruzione.<br />
In Tailandia, le spese statali per l’istruzione si sono mantenute<br />
stabili, mentre la Malaysia è riuscita addirittura ad aumentarle. Anche i<br />
‘meccanismi per far fronte alla situazione’ sono stati importanti: le fami-