Globalizzazione e Solidarietà - PAS
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GLOBALIZZAZIONE E SOLIDARIETÀ<br />
ne degli immigrati clandestini nei paesi sviluppati. Ma sorgono problemi<br />
anche per l’economia globale. Negli ultimi tre anni abbiamo vissuto in<br />
un’economia mondiale estremamente volatile e siamo stati molto suscettibili<br />
alle reazioni di Greenspan ed alla sua politica nei confronti dei tassi<br />
d’interesse federali negli Stati Uniti. Queste reazioni, a loro volta, sono<br />
state dettate dal tasso di disoccupazione, con il triste risultato che la buona<br />
notizia (bassa disoccupazione) è stata spesso considerata una cattiva notizia<br />
(a causa della sua potenzialità inflazionistica). Sembra chiaro che una<br />
politica dell’immigrazione più aperta avrebbe contribuito a risolvere questo<br />
problema, e lo stesso si può dire per l’Europa. In altre parole, l’intera<br />
economia mondiale sta pagando un alto prezzo in termini di crescita economica<br />
a causa della necessità di fissare più alti tassi d’interesse di quanto<br />
sarebbe necessario con più alti livelli di migrazione internazionale.<br />
(3) Il riscaldamento del globo. Secondo il coraggioso documento della<br />
Conferenza dei Vescovi degli Stati Uniti, Cambiamento climatico globale:<br />
un appello al dialogo, alla cautela ed al bene comune (15 giugno 2001), ed<br />
allo studio della Pontificia Accademia delle Scienze Interazioni tra<br />
Geosfera, Biosfera ed il clima, 22 quasi il novanta per cento delle emissioni di<br />
carbonio che inquinano il nostro pianeta provengono dai paesi sviluppati,<br />
particolarmente dagli Stati Uniti. Le emissioni hanno un impatto negativo<br />
in tutto il mondo, ma perché i popoli dei paesi in via di sviluppo dovrebbero<br />
pagare i costi di fenomeni non causati da loro? Si dovrebbe osservare<br />
che i poveri sono particolarmente danneggiati da processi come l’erosione<br />
del suolo e le alluvioni, come anche naturalmente le generazioni future.<br />
L’accordo di Kyoto è stato un importante passo in avanti nel controllo<br />
del riscaldamento del globo, ma le probabilità che venga attuato, particolarmente<br />
dai paesi sviluppati, sono veramente molto scarse. Di nuovo, questo<br />
è un caso di inique regole di globalizzazione, di troppo scarsa globalizzazione,<br />
perché non possiamo parlare di commercio equo quando esistono<br />
tali enormi e negativi squilibri.<br />
(4) Le barriere al libero accesso al sapere. Il quarto problema che voglio<br />
sollevare è quello a cui ho già fatto riferimento trattando l’istruzione: le<br />
limitazioni imposte al libero accesso al sapere. Tutti concordiamo sul fatto<br />
che viviamo in una ‘società del sapere’ e che l’accesso all’istruzione, all’informazione,<br />
alla tecnologia ed alla scienza è la chiave non solo per la cre-<br />
22 AA.VV., Geosphere-Biosphere Interactions and Climate, a cura della Pontificia<br />
Accademia delle Scienze, Cambridge University Press, Cambridge 2001.