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Globalizzazione e Solidarietà - PAS

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GLOBALIZZAZIONE E SOLIDARIETÀ 31<br />

La lista generale delle riforme da attuare per promuovere la solidarietà<br />

deve includere l’aumento dei benefici provenienti dai flussi commerciali<br />

e di capitale. In particolare, l’afflusso di capitale deve essere attentamente<br />

gestito. Per prima cosa, le nazioni dovrebbero mettere a punto dei piani<br />

generali per attrarre investimenti a lungo termine. Tali piani dovrebbero<br />

includere uno stabile clima politico, una istruzione sicura, una forza lavoro<br />

qualificata, una politica attiva sul versante della tecnologia, e chiare<br />

priorità per determinare su quali settori debbano andare gli Investimenti<br />

Stranieri Diretti (FDI), e gli incentivi alle aziende nazionali. Secondo, i<br />

paesi in via di sviluppo dovranno esercitare uno stretto controllo sui movimenti<br />

speculativi del capitale a breve termine in modo da influenzarne sia<br />

il volume che la composizione. Forse dovremo prendere seriamente in<br />

considerazione la Tobin Tax, proposta per la prima volta nel 1972. L’idea è<br />

molto semplice: una piccola imposta su ogni operazione (circa la metà percentuale<br />

della transazione), e ciò dovrebbe essere sufficiente per combattere<br />

gli speculatori. Questo perché molti investitori investono il loro capitale<br />

a breve termine. Se il denaro viene improvvisamente tolto dal mercato,<br />

i paesi devono aumentare di molto i loro tassi d’interesse per difendere<br />

la propria moneta. Ma alti tassi d’interesse sono spesso disastrosi per le<br />

economie nazionali, come è stato per le crisi in Messico, Asia sud-orientale<br />

e Russia nel corso degli anni novanta. La Tobin Tax darebbe alle Banche<br />

Centrali delle piccole nazioni, più spazio di manovra per fronteggiare in un<br />

modo più efficace la tirannia dei mercati finanziari. Nell’Esortazione<br />

Apostolica Post-Sinodale, Ecclesia in Asia, il Santo Padre ha insistito “sulla<br />

necessità di una globalizzazione senza marginalizzazione. Con i Padri del<br />

Sinodo, invito le Chiese particolari dovunque, specialmente quelle che<br />

sono nelle regioni dell’Occidente, ad operare per far sì che la dottrina<br />

sociale della Chiesa abbia il dovuto impatto nella formulazione delle<br />

norme etiche e giuridiche che regolano il mercato libero mondiale e i<br />

mezzi di comunicazione sociale. I leader e i professionisti cattolici dovrebbero<br />

spronare le istituzioni governative e internazionali della finanza e del<br />

commercio a riconoscere e a rispettare queste norme”. 27<br />

C’è un altro punto fondamentale da rilevare che solitamente viene<br />

taciuto e mai sottolineato con la dovuta forza. Una nazione non dovrebbe<br />

essere obbligata a pagare tassi del 15% o superiori sul proprio debito nazionale.<br />

Così come esiste un ‘giusto salario’ e un ‘giusto prezzo’ deve anche esi-<br />

27 Ecclesia in Asia, n. 39 su La <strong>Globalizzazione</strong>.

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