20 2. D. Lgs 6 giugno 2001 N. 380 Art. 67 - Collaudo Statico Tutte le costruzioni di cui al primo comma dell'art. 53, (Art. 53 - Defi nizioni: Ai fi ni del presente testo unico si considerano: a) opere <strong>in</strong> conglomerato cementizio armato normale, quelle composte da un complesso di struttu- re <strong>in</strong> conglomerato cementizio ed armature che assolvono ad una funzione statica; statica;) ) la cui sicurezza possa comunque <strong>in</strong>teressare la pubblica <strong>in</strong>columità devono essere sottopo- ste a colludo statico. Le norme vigenti, dunque prevedono per gli <strong>in</strong>terventi edilizi nelle zone sismiche 1 e 2, un provvedimento autorizzativo dell'Uffi cio del Ge- nio Civile Prov<strong>in</strong>ciale, e per le zone sismiche 3 e 4 il controllo <strong>in</strong> capo all'Ente a cui l'istanza ad edifi care è rivolta. 2d) <strong>La</strong> Circolare N. 11951/1974 del M<strong>in</strong>istero dei LL.PP. - Presidenza del Consiglio Superiore - Servizio Tecnico Centrale, con riferimento alla Legge 5/11/1971, N. 1086, così chia- riva: " ..................... omissis ........................... si considerano, ai sensi della legge 1086, opere <strong>in</strong> conglomerato cementizio armato normale quelle costituite da elementi resistenti <strong>in</strong>terconnessi, compresi quelli di fon- dazione, che mutuamente concorrono ad assicurare la stabilità globale dell'organismo portante della costruzione, e che qu<strong>in</strong>di co- stituiscono un " "complesso complesso di <strong>strutture</strong> <strong>strutture</strong>" " ossia un "<strong>in</strong>sieme " <strong>in</strong>sieme di membrature" comunque colcol- legate tra loro ed esplicanti una determ<strong>in</strong>ata funzione statica. Sono qu<strong>in</strong>di escluse dall'applicazione dell'art. 4 della legge, oltre alle membratu- re s<strong>in</strong>gole, anche gli elementi costitutivi di cemento armato che assolvono una funzione di limitata importanza nel contesto statico dell'opera". <strong>La</strong> disposizione <strong>in</strong> argomento ben defi nisce le opere <strong>in</strong> c.a. escludendo dall'obbligo della denuncia dei c.a. (Art. 4 - Denuncia dei lavo- ri - L. 1086/71) le costruzioni realizzate con membrature s<strong>in</strong>gole e/o gli elementi costi- tutivi di cemento armato che assolvono una funzione di limitata importanza nel contesto statico dell'opera. Tale disposizione, ancorchè di non immediata applicabilità, non può, a parere dello scrivente, essere applicata al campo della <strong>progettazione</strong> sismica ove i modelli del progetto e del calcolo strutturale non possano presc<strong>in</strong>dere da sistemi di elementi (fondazioni - pilastri - travi - oriz- zontamenti - ecc...) <strong>in</strong>terconnessi ed <strong>in</strong>teragenti tra loro; talchè sembra appropriato analizzare/ parlare di un "sistema complesso" e dunque da escludere riferimenti a s<strong>in</strong>gole membrature e/o ad elementi costitutivi di cemento armato che assolvono una funzione di limitata importanza nel contesto statico dell'opera. Riteniamo pertanto per i sopradetti richiami normativi, le considerazioni e le valutazioni fat- te, che per la realizzazione di nuove costruzioni, ristrutturazioni, ampliamenti, .... e altro, <strong>in</strong> zona sismica, si debba prevedere come norma ge- nerale l'obbligo della denuncia <strong>delle</strong> opere <strong>in</strong> c.a. ed il relativo collaudo strutturale; obbligo che, a parere della scrivente, potrebbe essere eventualmente derogato nel caso di <strong>in</strong>terventi di "modesta entità" relativi ad organismi edilizi di carattere accessorio, e dove la presenza <strong>delle</strong> persone non potesse che essere momentanea e/o saltuaria. Ci auguriamo, nel merito <strong>delle</strong> questioni poste, di aver fornito elementi di chiarezza <strong>nella</strong> <strong>in</strong>terpretazio- ne di norme che, a parere di questo Ord<strong>in</strong>e, devono essere impresc<strong>in</strong>dibilmente legate alla tutela dei cittad<strong>in</strong>i ed alla pubblica <strong>in</strong>columità. Scusandoci per il tempo trascorso dalla Vs. richie- richie- sta, ci è gradita l'occasione per porgere i più dist<strong>in</strong>ti saluti. Il Responsabile Commissione Parcelle Dott. Ing. Sergio Slaviero Il Presidente dell’Ord<strong>in</strong>e Dott. Ing. Ivano Cavestro
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Convegno VENERDI’ 19 settembre 2008 dott. ARMANDO BUENO PERNICA Autorità di Vigilanza R.D.P. e R.U.P Compiti Doveri Responsabilità VENERDI’ 26 settembre 2008 dott. avv. GIOVANNI SALA R.D.P. e R.U.P Responsabilità Casi pratici: analisi Aula Magna ITIS “A. ROSSI” VICENZA Ore 15.00 - 18.00 1 2 21